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Le categorie a concorso che tutti vorrebbero(1ª parte
Le categorie a concorso che tutti vorrebbero
testo e foto di CARMELOMONTAGNO(PRESIDENTEC.T.N. E.F.I.)
Redigere la composizione delle categorie a concorso rientra fra i compiti assegnati alle CC.TT.NN.
Prima parte
Cardinale ciufforosso (Paroaria coronata)
È nostro dovere chiarire, ai lettori di Italia Ornitologica, quali siano i pre - supposti che stanno alla base delle scelte tecniche operate dalla CTN-EFI nella stesura delle categorie a concor so. Nutriamo la ragionevole consapevolezza di operare all’interno di un Collegio di Specializzazione, quello degli EFI (Estrildidi, Affini e loro Ibridi - Fringillidi Affini e loro Ibridi), molto particolare, ove si riscontrano delle peculiarità uniche che rendono que sto collegio diverso da tutti gli altri (Canto, Lisci, Arricciati, Colore, Pappagalli). Infatti, la vastità delle possibili specie trattate, pari ad oltre 10.000 (escluse le sottospecie) suddivise in seno a 35 Ordini (escluso quello degli PSITTACIFORMES) e 240 Famiglie (escluse le 3 Famiglie degli Strigopidae, Cacatuidae e Psitta - cidae appartenenti all’Ordine degli PSITTACIFORMES) ci pone in una condizione di consapevolezza che né ora, né mai, potremo sognarci di dedicare una categoria a concorso ad ogni specie vivente, visto che ne servireb bero per l’appunto oltre 10.000 solo a fenotipo classico (escluse quindi le categorie dedicate alle mutazioni). Per forza di cose, quindi, ciascuna categoria a concorso, a parte quelle dedicate alle specie maggiormente allevate (Diamanti Mandarino, Gould, Passero del Giappone, Pad da, Diamante Coda lun - ga, Verdone, Organetto, Ciuffolotto, Cardellino, Lucherino, Cardinalino del Ve nezuela, Carpodaco Messicano, Lu - cherino Testa Nera etc.) non può essere riservata ad una singola specie potenzialmente allevabile ed espo ni bile nelle Mostre Ornitologiche. Sarebbe altresì
impensabile disporre le categorie a concorso accomunando fra loro specie provenienti dalla stessa località geografica (Regione? Nazione? Continente?) o, peggio ancora, raggruppandole in funzione della loro dimensione corporea. Fra la specie più piccola vivente, il Colibrì di Elena (Mellisuga helenae) del peso di 1,6 grammi, lungo 5,7 cm e la specie di uccello volatore più pe san - te, la Otarda (Otis tarda) del peso di 18Kg, lungo 105 cm, esistono tutta una serie di specie, molto diverse fra loro, dalle dimensioni intermedie che provengono da ogni parte del mondo, e che non possiamo pensare di raggruppare in funzione della loro taglia o della loro provenienza geografica. Le categorie a concorso subiscono ogni anno uno screening molto serio. Si valutano le esigenze di ciascuna categoria a concorso esistente, in funzione del livello di partecipazione dei soggetti esposti in ognuna di loro. Prendendo ad esempio le categorie a concorso dedicate ai Fringuelli: - Fringuello Maschio - Fringuello Maschio Mutato - Fringuello Femmina - Fringuello Femmina Mutato durante gli ultimi due Campionati Italiani (Parma 2018 e Bari 2019) la categoria dei Fringuelli Mutati sia maschi che femmine è rimasta vuota: non è stato esposto nessun soggetto mutato. Mentre nella categoria dei maschi singoli a fenotipo classico, sono stati esposti 2 soggetti a Parma e 2 a Bari ed in quella delle femmine singole, sempre a fenotipo classico, 3 soggetti a Parma e 2 a Bari. Come potremmo mai proporre di allargare una siffatta categoria a concorso dei Fringuelli mutati visto che per due anni di fila non è stato esposto nessun soggetto nella loro categoria dedicata? Se, in un futuro prossimo, in tale categoria dei mutati si dovessero esporre a maggioranza soggetti agata, si potrebbe pensare di dedicare ai Fringuelli Agata una categoria loro riser va - ta, sdoppiandola dalla attuale ca te go - ria generica Fringuelli Mutati. Si potrebbe obiettare che non si espongono soggetti mutati per il fatto che, non esistendo le categorie dedicate alle sin go - le mutazioni (Agata, Bruno Isabella, Opale etc.), i partecipanti sarebbero chiamati a gareggiare fra loro in ma nie - ra impari, dovendosi confrontare con le diverse mutazioni del fenotipo. La verità è che tali soggetti non hanno elevata presenza nume rica nelle esposizioni, per il fatto che sono poco allevati e non tanto perché non è stata loro riservata una categoria per ogni mutazione! Per rendersene conto basta guardare i numeri dei Fringuelli che sono stati esposti nelle 2 categorie riservate al fenotipo classico negli ultimi due Campionati Italiani: 4 maschi e 5 femmine in due anni. Veramente pochi! Di solito le specie molto allevate vengono esposte senza remore, sia che esistano le categorie loro riservate nelle diverse mutazioni, sia che non esistano. Basti osservare le categorie riservate ai Verdoni o ai Cardellini. In queste specie sono presenti le ca te go - rie a concorso riservate alle mutazioni più allevate (Agata, Bruno, Mascherato, Lutino, Satiné, Isabella etc.). Se fosse vero che gli allevatori non amano espor re i propri soggetti nelle cate go - rie generiche, ci saremmo dovuti aspettare che per queste specie (Verdoni e Cardellini) nella categoria generica: ALTRE MUTAZIONI E COMBINAZIONI, non si sarebbero dovuti esporre soggetti. Invece anche le categorie generiche di queste specie molto allevate, sia all’ultimo Campionato Italiano di Parma 2018 che a Bari 2019, contemplavano soggetti esposti. Anche gli uccelli di grossa taglia (per lo più insettivori) soffrono di una simile carenza numerica espositiva. Infatti, in occasione del Campionato Italiano di Parma 2018, nonostante nella sezione G siano state dedicate 6 categorie a concorso per i singoli e 6 per gli stamm fra Tordi e Storni, i soggetti esposti sono stati soltanto 13 distribuiti su tutte e 6 le categorie a concorso. Addirittura, nella categoria Merli a fenotipo classico c’era un solo soggetto esposto,
Tordo Bottaccio Mutato (Turdus philomelos)
così come nella categoria Merli mutati un solo altro soggetto. Nella categoria Storni a fenotipo classico addirittura, così come in quella Storni mutati, nessun soggetto esposto. Ancora peggio sono stati i numeri dei soggetti esposti a Bari 2019, nonostante nella sezione G siano state dedicate le medesime 6 categorie a concorso per i singoli e 6 per gli stamm; fra Tordi e Storni, i soggetti esposti sono stati soltanto 6 distribuiti su tutte e 6 le categorie a concorso. Nelle due categorie dedicate ai Merli, e nelle altre due dedicate agli Storni, non c’era esposto nessun soggetto, soltanto 3 soggetti esposti nella categoria Tordi Indigeni (escluso il Merlo) e 3 nella medesima categoria dedicata ai mutati. Se è vero che gli alle va - tori non espongono in quanto vorrebbero che si dedicassero delle categorie specifiche per ogni mutazione, come mai neanche le categorie a fenotipo classico trovano riscontro di partecipa
Carpodaco striato o del Caucaso (Carpodacus rubicilloides)
zione a concorso in queste specie? La verità è che queste specie sono molto poco allevate e allargare le categorie a concorso per incentivarne la loro esposizione non risolverebbe il problema. Durante il penultimo Campionato Italiano di Parma 2018, le categorie a concor - so della specializzazione EFI risultavano suddivise in due sezioni, F (Estrildidi Affini e loro Ibridi) e G (Fringillidi Affini e loro Ibridi). Le sezioni O (Tortore e Colombi) e la P (Quaglie e Colini) sono risultate assenti dalla manifestazione per volere del Distretto Sanitario Locale. Le categorie della sezione F sono state pari a 133 singoli (e 133 stamm). Le categorie della sezione G sono state pari a 162 singoli (e 162 stamm). In totale sono stati presenti 295 categorie singoli (e corrispondentemente 295 categorie stamm). Nella sezione F non sono state partecipate soltanto 9 categorie di singoli su 133 esistenti (il 5,5%), mentre nella sezione G non sono state partecipate
soltanto 12 categorie di singoli su 162 esistenti (il 7,4%). In totale, fra le due sezioni a concorso, soltanto 21 cate go - rie di singoli non sono state par te ci pa - te fra le 295 esistenti (il 7,1%). Statisticamente, una categoria viene definita parte ci pata allorché vi siano stati esposti soggetti almeno in una delle due categorie dedicate ai Singoli o agli Stamm. I dati statistici vengono ri por tati anche per rimodulare e correggere le categorie a concorso, eliminando per il futuro quelle non partecipate. Non potremmo invece mai pensare di eliminare una categoria a concorso Stamm (non partecipata) lasciando presente la corrispondente dedicata ai singoli (partecipata) o viceversa. Durante l’ultimo Campionato Italiano di Bari 2019, le categorie a concorso della specializzazione EFI, sono risul - tate suddivise invece su 4 sezioni: F - (Estrildidi Affini e loro Ibridi) con 142 singoli (e 142 stamm) G - (Fringillidi Affini e loro Ibridi) 183 singoli (e 183 stamm) O - (Tortore e Colombi) 8 singoli (e 8 stamm) P - (Quaglie e Colini) 6 singoli (e 6 stamm) In totale sono stati presenti 339 ca - tegorie singoli (e corrispondentemente 339 categorie stamm). Nella sezione F non sono state partecipate 18 catego rie (fra singoli o stamm) su 142 esistenti (il 12,7%), mentre nella sezione G non sono state partecipate 30 categorie (fra sin - goli o stamm) su 183 esistenti (il 16,4%). Nella sezione O non sono state partecipate 5 categorie (fra singoli o stamm) su 8 esistenti (il 62,5%). Nella sezione P non sono state partecipate 3 categorie (fra singoli o stamm) su 6 esistenti (il 50%). In totale, fra le 4 sezioni a concorso, 56 categorie (fra singoli o stamm) non sono state partecipate fra le 339 esistenti (il 16,5%). Statisticamente, per gli stessi motivi esposti precedentemente, le categorie dedicate agli Stamm non rilevano ai fini del requisito di par te ci - pazione dei soggetti a concorso, purchè la corrispondente categoria Singoli abbia avuto partecipanti (o viceversa). La CTN-EFI, ha dedicato MOLTA ATTENZIONE alla evoluzione delle categorie a concorso sin dal primo giorno in cui si è insediata (21/04/2018), ristrutturando
ne i contenuti di cui alle attuali 4 diverse sezioni (F-G-O-P). Crediamo che per favorire un numero elevato di ingabbi nelle mani fe sta zioni espositive, sia necessario potenziare le categorie a concorso creandone di nuove per invogliare gli allevatori ad esporre i soggetti che precedentemente non esponevano per svariati motivi: soggetti pezzati molto allevati e mai esposti; ibridi di sesso femminile che non po treb bero competere nelle me de si me categorie dei maschi; categorie dedi cate alle nuove mutazioni costret te a gareggiare nelle categorie ove primeggiano fenotipi più allevati; rimodulazione delle categorie dedicate agli ibridi creandone di nuove per quei soggetti maggiormente alle - vati e che precedentemente risultavano inclusi in altre categorie dedicate a parentali generici; ibridi esponibili senza limite di età per evidenziarne la loro valenza esclusivamente sportiva; ibridi Intragenere la cui esponibilità era precedentemente vietata etc.. Queste iniziali innovazioni, frutto di considerazioni ragionate, hanno potenziato taluni dei punti deboli cui soffrivano le categorie a concorso e siamo abbastanza fiduciosi che a breve vedremo i frutti di queste scelte coraggiose, anche attraverso un incremento numerico dei soggetti esposti nelle manifestazioni espositive.
Organetto Bruno-Pastello x Ciuffolotto Bruno-Pastello (maschio)