EDITORIALE
La cannabis è utilizzata per scopi medici, spirituali, religiosi o ricreativi da almeno 5mila anni. Tutt’oggi, nel mondo, ci sono paesi dove vige la piena legalizzazione e altri che la considerano una sostanza pericolosa quanto l’eroina e dove i consumatori sono denigrati, arrestati e addirittura condannati a morte. Non siamo criminali. Siamo giornalisti, artisti, avvocati, genitori, atleti, insegnanti, architetti, commessi, ingegneri, tecnici, attivisti, commercianti, medici, impiegati, ricercatori, studenti, agricoltori, cuochi, ristoratori, designer, apprendisti, artigiani, educatori, psicologi, imprenditori, scrittori, musicisti, infermieri… Siamo persone normali e siamo ovunque. Godere di questa pianta per uso personale non può essere un reato. Coltivarla e curarsi, beneficiando delle sue proprietà, deve essere un diritto. L’ignoranza va combattuta. E quando le leggi sono ingiuste, allora è un dovere disobbedire. È giunta l'ora di piantarla, ora più che mai! CANNABIS - CANAPA - MARIJUANA - GANJA - ERBA - MARIA Abbiamo scelto di utilizzare il termine "marijuana" in copertina per attirare l'attenzione, per lanciare una provocazione, ma soprattutto perché riteniamo sia giunto il momento di sdoganare questa parola liberandola da qualsiasi pregiudizio. La differenziazione tra canapa, cannabis e marijuana ha un’origine del tutto arbitraria. Il termine "marijuana" è stato introdotto negli Usa, all’alba del proibizionismo, quando le lobby dell’industria e i media cominciarono a criminalizzare la pianta. Un nome che gli americani non conoscevano (termine messicano) perché la chiamavano "cannabis" o "hemp". Oggi nel gergo comune con il termine "canapa" (“hemp” in inglese, “cáñamo” in spagnolo, “hanf” in tedesco e “chanvre” in francese) si intende in genere la canapa ad uso industriale, con bassi livelli di THC. Con "marijuana" invece si intende quella con alti livelli di THC a uso ricreativo. Mentre il termine "cannabis" è utilizzato per tutte le accezioni e in particolare per la cannabis in medicina. Ma la pianta è sempre la stessa, seppur con varietà, caratteristiche e percentuali di principio attivo diverse. DOLCE VITA · marzo-aprile 2020 · 3