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Ponte dell’Olio Pag
from Itinerari 2022
PONTE DELL’OLIO, LA STORIA E IL COMMERCIO DI OLIO DALLA LIGURIA
Sulla via dell’olio non si poteva non parlare di Ponte dell’Olio: nato inizialmente come Ponte Albarola per la costruzione di un ponte di legno sul torrente Nure nei pressi della località di Albarola, il borgo cambiò il suo nome, proprio a causa del grande afflusso di mercanti che, dalla Liguria, portavano e commerciavano olio fino ad arrivare a Piacenza. Per questo florido commercio, che vede Ponte dell’Olio in una posizione strategica e di passaggio, tra Liguria ed entroterra, sorsero bettole e magazzini, fino a ripristinare antichi avamposti di epoca romana per garantire la sicurezza dei transiti. Nel territorio erano attivi, in particolare, almeno sei torchi per l'olio e diversi mulini. Le merci trattate negli scambi commerciali consistevano principalmente in olio d'oliva, lino, sapone, miele, scorze di arancia, olio per le lampade, ma anche formaggio, fagioli e zucchero. Oltre al commercio dell’olio, però, Ponte dell’Olio fu anche un’importante centro religioso, soprattutto tra XI e XIII secolo. Sempre con la sua posizione strategica, infatti, il paese si trova anche sulla via dei pellegrinaggi per Roma e per Santiago de Compostela. Venne costruita per i pellegrini la chiesa di San Giacomo, con un hospitale, mentre nel XV secolo sarà la volta dell’oratorio di San Rocco, voluto dalla popolazione. Divenuto comune già nel 1830 sotto l’impero austriaco, con l’Unità d’Italia lo sviluppo industriale si manifestò con la costruzione delle fornaci, oggi ormai dismesse e sede di numerosi eventi culturali. Da ricordare, non lontano dall’abitato, il Castello di Riva di Ponte dell’Olio. Posto in posizione strategica, lungo la strada che risale la val Nure e citato per la prima volta in un investitura del 1199, il castello è realizzato con pietre provenienti dal torrente Nure e presenta una particolare pianta triangolare con un mastio quadrato e una torre lungo il lato nord.
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