ASCIUGATURA MANI TECNOLOGIE
tra tessuto, carta e aria calda: asciugatura a regola d’arte dalla redazione
L’asciugatura delle mani è un momento critico nell’ambiente bagno: i tre sistemi tradizionali continuano a coesistere fra polemiche ed evoluzioni tecnologiche. Le soluzioni del mercato non mancano, per i bagni di tutti gli ambienti. Ti sei lavato correttamente le mani. E adesso? Arriva l’asciugatura. E le polemiche. Sì, perché la “diatriba” fra i produttori dei diversi sistemi non si è mai del tutto placata. Finito di lavarci le mani, solitamente ci troviamo a che fare con tre alternative.
Il cotone
La prima, più tradizionale (e, diciamolo, più “domestica”), è quella del cotone. Escludendo i bagni degli ambienti più raffinati, con le salviettine posate accanto al lavabo che una volta utilizzate si gettano in eleganti ceste di vimini o altro, generalmente il cotone, arrotolato in bobine di differente lunghezza è sistemato in appositi dispenser che ne lasciano uscire solo un certo tratto (sufficiente, appunto, per un’asciugatura). Pro: la familiarità e l’efficacia; contro: la necessità di frequenti rilavaggi e ricondizionamenti, con un impatto ambientale non certo azzerato. E poi bisogna fare molta attenzione alla manutenzione del dispenser, che a volte si inceppa con un effetto non certo bello… Come dicevamo, si tratta di uno dei sistemi più naturali e familiari. Senza dubbio è un sistema molto igienico, portato avanti da diverse aziende: una di queste è la Cws, che ha costruito
Paradise Dry Slim di CWS
a chiave che impedisce sprechi e furti; 3 cover intercambiabili tra cui scegliere; possibilità di personalizzazione cover con immagini, loghi, scritte.
Carta tissue
un “impero” e un brand riconoscibile a tutte le latitudini. Paradise Dry Slim, nella versione touch e no touch, è un distributore di asciugamani a rotolo in cotone NT con scocca in ABS bianca riciclabile. Ha la cover intercambiabile colorata o personalizzata, indicatore di consumo e chiusura a chiva antivandalismo. La porzione di asciugamano viene erogata avvicinando le mani all’apparecchio, senza contatto. Intervallo di riavvolgimento programmabile. Un fiore all’occhiello è il sistema di caricamento brevettato Easy-Loading. Tra i vantaggi: garanzia di igiene grazie alla separazione della parte pulita del rotolo da quella sporca; sistema di ritrazione che assicura un lembo di cotone pulito e pronto all’utilizzo ed esclude la vista della porzione di rotolo precedentemente utilizzata; bagni sempre in perfette condizioni, puliti e ospitali; nessun costo di gestione del materiale di consumo, smaltimento dei rifiuti, acquisto di cestini gettacarte; indicatore di consumo per il rilevamento del livello di utilizzo del rotolo e la necessità di sostituirlo; il sistema di caricamento brevettato semplifica e accelera la sostituzione del rotolo; chiusura
Su un altro fronte si schiera la carta tissue, anche questo molto amato. Tantissimi sono i tipi di carta che possono essere inseriti nei dispenser: igienica o da mani di varie dimensioni, a rotoli o a bobine (di diverse lunghezze), a salviette, a strappo, interfogliata, piegata a z, piegata a c, piegata a c intercalata, fascettata, più o meno resistente, doppio e triplo velo, fino ad arrivare addirittura alla carta profumata. Se poi passiamo (ne parliamo più diffusamente in altro articolo) al capitolo dispenser, di dispenser di asciugamani in carta ce ne sono innumerevoli tipologie, ciascuna con le proprie caratteristiche da valutare con attenzione in relazione all’ambiente in cui si devono inserire. Si tratta senza ombra di dubbio di uno fra i sistemi più apprezzati, per comodità ed efficacia, ma i detratto-
EcopapeR di Elis
45 luglio 2016