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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA
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Direttore responsabile Andrea Aiello
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Collaborano alla rivista Gianpaolo Brembati, Nicolò Calcagno, Giuseppe Cantalupo, Eugenio Faiella, Beatrice Garlanda, Arturo Grillone, Gabriella Oldani
GrafiCa e impaGinazione Barbara Aprigliano - barbara.aprigliano@edifis.it
pubbliCità dircom@edifis.it
traffiCo pubbliCitario Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it
stampa
Grafiche Arrara Grafiche Arrara s.r.l. – Abbiategrasso (MI)
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L’Industria della Gomma una rivista edita da:
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ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE
SOMMARIO
ANNO 65 - DICEMBRE
Abbiamo letto Mondogomma
10 RASSEGNA DELLA STAMPA TECNICA ESTERA
16 TUTTO IL K, AZIENDA PER AZIENDA
Secondo i dati finali dichiarati dagli organizzatori, sono stati 176 mila i visitatori che si sono recati a Düsseldorf lo scorso mese di ottobre, per partecipare alla fiera più importante – per estensione e anche per durata – del mondo delle materie plastiche e della gomma. Noi abbiamo incontrato un buon numero di espositori italiani del mondo della gomma. Ecco cosa ci hanno raccontato
26 LA GOMMA RIENTRA NEL RAPPORTO ANNUALE SUI DISTRETTI INDUSTRIALI
La quattordicesima edizione del Rapporto Economia e Finanza dei Distretti Industriali di Intesa San Paolo descrive gli impatti della crisi del 2020 e il forte rimbalzo del 2021. Il distretto della Gomma del Sebino Bergamasco e quello degli articoli in gomma e materie plastiche di Varese – assenti nel rapporto precedente – riconquistano posizioni, nonostante la crisi pandemica e il conflitto in Ucraina
32 LOMBARDIA: 30 MILIONI DI EURO DALLA REGIONE PER GLI INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO
La Regione Lombardia sostiene gli interventi di efficientamento energetico promossi dalle micro, piccole e medie imprese lombarde del settore manifatturiero, artigiane e non artigiane, che, a seguito dell’aumento dei costi dell’energia, aggravati anche dalla crisi internazionale in corso, vedono ulteriormente esasperato il contesto economico proprio nella fase di ripresa dalla crisi economica da Covid 19
34 IL ROBOT PARLA ITALIANO
Nel 2021 le installazioni di robot sono aumentate in Italia del 65%. Una performance incredibile, comunicata lo scorso ottobre in anteprima a Milano dalla IFR, la federazione internazionale dei produttori di robot. Teatro dell’annuncio, che pone il nostro Paese al top nel mondo per tasso di crescita, la trentatreesima edizione di BI-MU, la fiera delle macchine utensili. Qui un ampio spazio è stato dedicato alla robotica. E anche se le applicazioni presentate interessavano soprattutto la lavorazione dei metalli, sono emersi non pochi spunti di interesse anche per l’industria della gomma
Risparmi
Cometa IF/V 80 è la pressa compatta che riduce i costi di gestione grazie ad un maggiore risparmio energetico e alla riduzione dei tempi . Equipaggiata con la Campana del Vuoto Integrale, brevetto CDG, diminuiscono anche i costi ambientali, con la riduzione del 90% dei fumi, l’azzeramento degli scarti quindi nessuna fase di smaltimento Fai la cosa più logica, contattaci.
SOMMARIO
39 PROCESSI SEMPRE PIÙ EFFICIENTI
Se la qualità, la precisione e l’innovazione tecnologica rappresentano da sempre un must per il mondo degli stampi, oggi anche la riduzione dell’impatto ambientale e il risparmio di energia sono diventate prerogative imprescindibili. Questo si traduce in processi sempre più efficienti, che aiutano a ridurre i tempi, e quindi i consumi energetici, durante l’intero ciclo di stampaggio. Nelle pagine che seguono vedremo alcuni esempi portati da aziende protagoniste del mondo degli stampi, che hanno saputo rimanere competitive nonostante i due anni di pandemia e il momento storico particolarmente complesso
Bettoni Meccanica
B.M. Stampi
Normative
46 SICUREZZA ANTINCENDIO: COME CAMBIA IL DECRETO
1° SETTEMBRE 2021
Il nuovo decreto per la gestione della sicurezza antincendio, entrato in vigore il 25 settembre 2022, introduce alcune novità, soprattutto per quanto riguarda la formazione degli addetti e la gestione delle emergenze. A causa delle difficoltà segnalate ai vigili del fuoco relative alle modalità di qualificazione della nuova figura del manutentore antincendio, però, alcune disposizioni entreranno in vigore solo dal 25 settembre 2023
54 LA CESSIONE COMPLESSIVA DEI BENI O DI SINGOLI CESPITI DELLA SOCIETÀ
Nei precedenti numeri 701 di settembre (cfr. pagg. 60-61) e 703 di novembre (cfr. pag. 48-49) sono state esaminate diverse modalità di trasmissione o cessione dell’attività imprenditoriale (c.d. “passaggio di consegne”). In questo contributo ci occuperemo delle ipotesi in cui l’imprenditore decida di alienare i beni aziendali o i contratti in essere. Anche in questo caso lo strumento giuridico è quello della compravendita, ex art. 1470 cod. civ.
57 IL TACCUINO
u Gomma riciclata da pneumatici fuori uso: una risorsa strategica per i comuni
u In crescita il mercato dei pneumatici di ricambio alla fine di settembre
u Quasi 60 milioni di euro risparmiati nel 2021 grazie agli pneumatici ricostruiti
u A Parma la fiera dedicata alle tecnologie per granuli, polveri e solidi sfusi
u Etrma appoggia la proposta dell’Euro 7 della Commissione Europea
u Nuovo design per i mulini Previero
u Mescole Gummiwerk Kraiburg idonee al contatto con l'idrogeno
u Biesterfeld distribuisce la gomma Vestenamer di Evonik
u Il caro energia fa aumentare il costo di produzione dei veicoli
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Rassegna della stampa tecnica estera
I più interessanti articoli usciti di recente sulle riviste tecniche internazionali specializzate e riguardanti materiali, applicazioni, processi, prove, misurazioni e destinati al settore della trasformazione della gomma. Letti e riassunti per voi dai nostri esperti
CARBONIO NEL MIGLIORAMENTO DELLE PROPRIETÀ DI MESCOLE DI GOMMA NATURALE/BUTADIENE
CARICATE CON CARBON BLACK
J. Gao, Y. He, X. Gong, J. Xu, College of Electromechanical Engineering Qingdao University of Science and Technology, Qingdao (China) - email: 17854299682@163.com - RESULTS IN PHYSICS 7, 2017, pag. 4352-4358
La gomma butadiene, rinomata per le sue caratteristiche di elevata elasticità, buona resistenza all’usura e bassa produzione di calore, presenta tuttavia scarsa resistenza allo scivolamento e bassi valori di resistenza all’abrasione, di carico di rottura e di caratteristiche di comportamento al freddo, per cui deve essere utilizzata insieme ad altre gomme, spesso con gomma naturale.
I relativi compositi offrono eccellenti elasticità e deformabilità, ma la loro robustezza non soddisfa i requisiti delle applicazioni pneumatico ed è quindi necessario ricorrere ad una carica rinforzante.
La classica carica per le gomme è il carbon black, i cui aspetti negativi sono la natura inquinante, il colore nero e la necessità di utilizzo
in grande quantità (35-45 phr): per questo motivo molti ricercatori si sono focalizzati su silice, nano-ossidi di alluminio e nanotubi di carbonio (CNT) per sostituire una considerevole quantità di carbon black.
I nanotubi di carbonio sono la carica, del cui comportamento nelle mescole citate si occupa lo studio che, nell’introduzione, ne illustra brevemente la storia e le caratteristiche di carico di rottura, modulo di Young, durezza, conducibilità termica ed elettrica, parlando in particolare delle cariche ibride nanotubi di carbonio/carbon black.
Effettuando una parziale sostituzione del carbon black con diverse proporzioni di CNT, lo scopo dello studio è quello di esaminare l’effetto rinforzante dei CNT in mescole gomma naturale/gomma butadiene e l’effetto sinergico della carica ibrida CNT/CB.
La sezione sperimentale dello studio cita i materiali scelti per le prove, con i nanotubi di carbonio a parete multipla (MWCNT) forniti da Dazhan Nanomaterial e il carbon black di grado N234, spiega la preparazione dei campioni CNT/CB/gomma e le modalità della caratterizzazione, tra cui microscopio laser per la morfologia dell’usura superficiale e le
superfici di frattura a trazione, SEM e TEM. Illustrata da tabelle e grafici, e in modo particolarmente efficace da fotografie 3D del microscopio laser, la parte risultati e discussione si articola nei seguenti paragrafi: caratteristiche di vulcanizzazione; prestazione di abrasione: è qui che le fotografie 3D, con colori differenti dal rosso al blu per le varie zone di diverse altezze, formano una mappa 3D con creste ben evidenziate di immediata comprensione; proprietà meccaniche dei compositi; conducibilità termica.
Come da aspettarsi, i risultati delle prove confermano che la carica ibrida CNT/CB è in grado di creare reticoli di carica molto più forti, con un conseguente miglioramento della resistenza all’abrasione grazie all’effetto sinergico delle due cariche.
La resistenza all’abrasione ottimale, insieme alla minima ruvidità superficiale, è ottenuto con 5 phr di CNT e 27.5 phr di carbon black, mentre il vulcanizzato con 5 phr di CNT e 35 phr di carbon black offre la migliore combinazione di proprietà meccaniche, caratteristiche di vulcanizzazione e conducibilità termica, il che permette di prevedere che il battistrada pneumatico avrà una lunga vita di servizio.
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI
UN’ESAUSTIVA RASSEGNA SU CELLULOSA, CHITINA E AMIDO COME CARICHE IN BIOCOMPOSITI DI GOMMA NATURALE
S.K. Thomasa,b, J. Parameswaranpillaic, S. Krishnasamyd, P.M. Sabura Beguma, D. Nandid, S. Siengchind, J.J. Georgee, N. Hameedf, N.V. Salimg, N. Sienkiewiczh, different universities and college (Indiaa,b,c,e, Thailandd, Australiaf,g and Polandh) - email: jyotishkumarp@gmai.com
- CARBOHYDRATE POLIMER TECHNOLOGIES AND APPLICATIONS 2, 2021, pag. 1-17
Attualmente i polimeri biodegradabili e sostenibili, ottenuti da varie risorse rinnovabili, sono i preferiti per molte applicazioni, dal momento che il loro utilizzo aiuta a proteggere l’ambiente e che essi stessi si decompongono velocemente nell’ambiente, e di conseguenza i prodotti da risorse rinnovabili, come imballi per alimenti, tessuti, impianti medici etc. sono in continuo aumento.
L a gomma naturale è uno dei polime -
ri più versatili, grazie alle sue buone caratteristiche generali, ed è ancora oggi ottenuta dagli alberi di Hevea Brasiliensis, essenzialmente in piantagioni dei paesi dell’area Asia-Pacifico, sotto forma di lattice col 3÷6% di costituenti non gomma (proteine, carboidrati e lipidi).
I n applicazioni di compositi, la gomma naturale può essere utilizzata come matrice e rinforzata con opportuni ingredienti per migliorare le sue proprietà termomeccaniche e di barriera: l’utilizzo di biocariche offre benefici di rinnovabilità, abbondante disponibilità e basso costo rispetto alle cariche sintetiche (carbon black, silice etc.), oltre ai vantaggi di bassa densità, sostenibilità e bassa energia per la loro produzione.
Q uesto studio si occupa dettagliatamente di nanocompositi green a base gomma naturale rinforzati con cellulosa, chitina e amido, tutte cariche disponibili a basso costo in natura e di facile produzione. Il loro utilizzo
è vantaggioso in termini di controllo dell’inquinamento e di protezione dell’ambiente, mentre lo svantaggio consiste nelle proprietrà meccaniche, relativamente scarse in confronto a quelle delle cariche sintetiche. N ello studio si rivede in modo approfondito quanto è stato fatto finora nello sviluppo di compositi gomma naturale/biocariche, particolarmente interessanti per ecosostenibilità e biodegradabilità, oltre al fatto che aumenti di prezzo del petrolio ed effetti nocivi del riscaldamento globale giocano a favore dell’utilizzo di cariche da fonti rinnovabili.
A nche se i biocompositi offrono i molti vantaggi citati, tuttavia essi presentano anche svantaggi come assorbimento di umidità, bassa resistenza al calore e scarsa stabilità dimensionale, oltre al fatto che una miscelazione omogenea di carica e matrice gomma naturale è difficoltosa, a causa delle loro proprietà strutturali diverse, e questo è il motivo per cui si
ricorre a modifiche di carica o matrice pe r mezzo di gruppi funzionali. In questo modo si riducono, per esempio, i gruppi ossidrilici di cellulosa, chitina e amido, migliorandone la compatibilità. D opo una breve esposizione della struttura chimica delle tre biocariche in esame, delle loro fonti e applicazioni, lo studio affronta in dettaglio i metodi di ottenimento, per poi parlare diffusamente dei relativi nanocompositi, in particolare nel caso della cellulosa. Immagini TEM e SEM, oltre a schemi e grafici, esemplificano quanto esposto nel testo e particolarmente interessante, per tutte e tre le cariche, è la tabella che riassume le singole matrici, cariche, metodi produttivi, livelli di utilizzo in WT.% e osservazioni sulle loro caratteristiche di proprietà, soprattutto meccaniche. L’ultima parte dello studio è dedicata alle applicazioni, a loro volta esposte in una chiara tabella riassuntiva. La conclusione ribadisce l’importanza dell’utilizzo di cariche biodegradabili, osservando che, nonostante l’utilizzo di meccanismi diversi per ottenere il miglioramento delle proprietà finali dei biocompositi, nessuno di questi risulti essere il migliore, mentre la loro efficienza potrà essere senz’altro ottimizzata con approcci teorici e recenti tecniche di caratterizzazione. Il messaggio più importante, lanciato dallo studio, è che, sebbene i materiali biodegradabili posseggano proprietà vantaggiose. alcuni svantaggi limitano seriamente l’espansione delle loro applicazioni, in particolare l’incompatibilità delle cariche selezionate con la matrice gomma naturale: il loro potenziale applicativo rimane comunque valido nei settori biomedicale, dei sensori, dei film autoriparanti, dell’imballaggio di cibi, della purificazione dell’acqua etc., nonostante l’insufficiente robustezza, l’assorbimento di acqua e l’inadeguatezza per applicazioni all’aperto e con elevato carico applicato.
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI
OLIO DI PROCESSO SOSTENIBILE
IN FORMULAZIONI DI SBR PER BATTISTRADA PNEUMATICO
W. Michiels Vega, Centro de Tecnologia Repsol, Mòstoles (Spagna) - RUBBERWORLD, agosto 2022, pag. 54-60
Anche nella produzione di pneumatici si utilizza olio di processo, sia per favorire la dispersione delle cariche e di altri ingredienti, sia per rendere più economico il processo produttivo e migliorare le prestazioni del pneumatico. Poiché le principali gomme in gioco sono SBR e BR, si preferisce usare oli ad alto tenore aromatico, che però conferiscono al pneumatico un’indesiderata caratteristica di cancerogenicità.
In conseguenza della Direttiva Europea e del regolamento REACH n. 1907/2006, la concentrazione dei policiclici aromatici nei pneumatici è stata limitata drasticamente, così che sono stati messi a punto oli aromatici (TDAE, MES etc.) che rispettano i limiti esposti. Negli ultimi anni i produttori di pneumatici, sulla scia di una crescente cultura di sostenibilità, di riduzione delle emissioni di anidride carbonica e di economia circolare, hanno incominciato a valutare la sostituzione dei tradizionali componenti del pneumatico con prodotti sostenibili, cercando così un’alternativa agli oli minerali: i primi oli sostenibili esaminati sono stati quelli da semi di soia, girasole e palma, con limiti di prestazione e conseguente necessità di modifica per l’utilizzo. Repsol, società petrolchimica produttrice di oli estensori aromatici e paraffinici per l’industria del pneumatico, è a sua volta impegnata nella sostenibilità e sta sviluppando progetti per ottenere biocarburanti da prodotti di scarto, dal processo di pirolisi e dai prodotti vegetali sopracitati.
R ecentemente è stato messo a punto per i pneumatici l’olio sostenibile Bioextensoil 2021, di origine biologica al 100%, ottenuto da un sottoprodotto di bioraffineria.
L’articolo analizza l’effetto di questo nuovo olio sostenibile sulla vulcanizzazione, in rapporto a olio e carica della formulazione, senza l’utilizzo di gomma già contenente olio minerale o di altri tipi di olio.
Partendo da una tipica formulazione per pneumatico, vengono così messi a confronto S-SBR estesa con Bioextensoil e con tre oli convenzionali (TDAE, RAE e naftenico), valutandone le pre -
stazioni come effetto reale dell’olio sulla gomma e come interazione gomma-olio e gomma-carica. La caratterizzazione comprende sia le proprietà meccaniche che quelle dinamo-meccaniche (modulo elastico e tan δ), nonché l’effetto Payne in merito alla dispersione della carica e all’interazione caricacarica. La tipica formulazione per battistrada pneumatico utilizzata si basa su S-SBR (Solprene 7201 di Dynasol) e BR alto cis (Europrene Neocis BR40 di Versalis) e su oli, tutti di Repsol ad eccezione del naftenico, con leggere aggiunte di olio minerale nelle tre relative formulazioni con olio minerale, al fine di avere tutte e quattro le formulazioni con la stessa frazione di volume d’olio finale ed una simile durezza di 65 ± 5 Shore A. Come già si intuisce dai grafici a supporto della trattazione, la conclusione dell’articolo è che Bioextensoil 2021 è idoneo all’utilizzo in formulazioni di battistrada poneumatico. A parte la curva di vulcanizzazione, con valori di torque massimo più bassi rispetto agli oli minerali, la mescola con questo olio bio presenta valori simili di proprietà meccaniche, ma più elevati per resistenza all’abrasione ed allungamento a rottura, grazie alla sua capacità di plastificazione. Inoltre, sulla scorta dei risultati delle prove dinamo-meccaniche, uno spostamento della curva di vulcanizzazione verso temperature più basse fa prevedere un eccellente comportamento alle basse temperature e le prove di effetto Payne confermano che il Bioextensoil 2021 consente una migliore dispersione delle cariche rispetto agli oli minerali.
LAVORAZIONI E METODI
LA PROMESSA DELLA PIROLISI NELLA CIRCOLARITÀ DEL PNEUMATICO: COME UN’INDUSTRIA MATURA
POTREBBE CAMBIARE LA FILIERA DI
APPROVVIGIONAMENTO
A. Kyriakou, C. Lamer, Vienna (Austria)RUBBERWORLD, settembre 2022, pag. 26-34
Argomento di grande attualità quello trattato nell’articolo che, sia pure limitatamente al settore del pneumatico, che da solo rappresenta comunque più del 50% di tutto il mercato della gomma, affronta il pro -
ABBIAMO LETTO PER VOI
blema del recupero dei pneumatici fuori uso (PFU, in inglese ELT = End of Life Tires) e della relativa economia circolare realizzabile.
Ben conosciuto da sempre, questo problema ha incominciato ad incanalarsi in una direzione risolutiva solo negli ultimi 25 anni, grazie a sforzi individuali e a graduali successi nel trovare applicazioni per i materiali da cui il pneumatico è costituito (acciaio, fibra e gomma). Fino ad ora le applicazioni si limitano a campi sportivi, edilizia e vari prodotti riciclati (ad esempio tappetini, segnali stradali etc.), mentre parte è bruciata in forni per produrre energia e la maggiore quantità è ancora buttata in discariche, in aree spesso incontrollate, con serie conseguenze di inquinamento ambientale per l’emissione di gas ad effetto serra.
I produttori di pneumatici si focalizzano sul miglioramento delle prestazioni dei loro prodotti e fanno un uso molto limitato di materiali derivati da PFU, che offrono incostanti specifiche rispetto a formulazioni ad alta tecnologia, così che solo una parte infinitesimale del flusso globale dei rifiuti da pneumatici viene reintrodotto nei normali processi produttivi. Tuttavia recenti investimenti tecnologici e convergenza di tendenze stanno creando nuove opportunità per un cambiamento drastico nel trattamento dei PFU, che aiuti anche molteplici settori industriali a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità.
Questo articolo prende in esame la pirolisi del pneumatico, come una tendenza in grado di cambiare la situazione, il suo attuale stato di sviluppo e il suo potenziale per diventare l’anello mancante in una vera filiera circolare della gomma da pneumatico per il futuro a breve. Dopo il paragrafo sullo status quo, riguardo ai numeri della situazione globale attuale per il riciclaggio dei PFU, viene illustrata la composizione di un pneumatico, il consumo delle risorse per le materie prime utilizzate e l’energia necessaria per produrlo, con la considerazione che i PFU possono davvero contribuire alla protezione delle risorse naturali e hanno troppo valore per essere inceneriti o scaricati in natura.
A questo punto incomincia la parte davvero interessante dell’articolo che, con l’aiuto di chiari schemi e tabelle, illustra a dovere la circolarità nell’ambito della gomma, in particolare del pneumatico, e le necessità da soddisfare per aumentarla.
Si affronta così la casistica della pirolisi, spiegandone il significato, il funzionamento e i risultati che si ottengono in termini di ambiente e di rinnovata materia prima sostenibile.
L a pirolisi relativa ai PFU è spiegata diffusamente, per quanto riguarda sia i prodotti ottenuti (olio e carbon black) che le tecnologie per realizzarlo e i relativi costi (particolarmente esemplificativa e interessante la tabella di comparazione fra processi a batch e in continuo/semicontinuo).
U na semplice tabella menziona i soggetti interessa -
ti al processo di pirolisi, sia prima che dopo la produzione del pneumatico, mentre un’altra, più complessa ma esaustiva, mostra le tendenze convergenti che creano nuove opportunità per le tecnologie di pirolisi e le relative operazioni da usare.
L a conclusione dell’articolo si apre con la realistica affermazione che l’ultimo 20% di ogni iniziativa di sviluppo tecnico conta per più della metà dell’intero lavoro di sviluppo, poichè quando un concetto è sperimentato, mettere a punto una tecnologia di processo, in accordo con una varietà di materiali, situazioni climatiche e legislazioni, richiede tempo e risorse e raramente può essere breve. Solo nel caso che la persona, che ha sviluppato la tecnologia, sia stata in grado di dimostrare di poter produrre e vendere articoli su scala industriale per un lungo periodo di tempo, allora la tecnologia può essere giudicata pronta per un lavoro globale. Ci sono poi in ballo le casistiche di mercato per gli articoli prodotti, che devono dare ragionevoli garanzie di vendita. N egli ultimi 18 mesi la pirolisi dei mateiali da pneumatico ha apparentemente raggiunto questa fase per cui, alla luce dell’abbondanza di materie prime disponibili, sembra pronta a dare una svolta per chiudere il cerchio della fliera di valore della gomma e permettere agli interessati di raggiungere i livelli di circolarità previsti per il futuro a breve.
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI L’OBIETTIVO DI ADDITIVI SOSTENIBILI DERIVATI DALL’OLIO DI
SOIA: PARTE 2.
K. Noyes, J. Kulig, Goodyear Tire & Rubber Company, Akron, Ohio (USA) - RUBBERWORLD, settembre 2022, pag. 36-38
La prima parte di questa ricerca è stata recensita nel numero di marzo 2022 della rivista: questa seconda parte prosegue con lavori successivi, focalizzati su di un nuovo materiale brevettato (soy-MBT) a base soia e covulcanizzabile.
È dal 2011 che Goodyear sta valutando la possibilità di sostituire i tradizionali oli da petrolio (DAE, TDAE e MES)
con l’olio di soia (SBO), partendo dalla costatazione che le sue particolari proprietà strutturali e fisiche possono essere sfruttate per migliorare lavorazione e prestazione della mescola in applicazioni pneumatico. Nel corso degli anni Goodyear ha sviluppato vari prodotti, che fanno uso di SBO come olio estensore in gomma stirenebutadiene in soluzione (SSBR) e come materia prima nelle mescole per pneumatici, fino a produrre, nel 2017, il pneumatico Assurance Weather Ready, il primo pneumatico vettura con totale sostituzione dell’olio minerale da parte di SBO.
G oodyear continua a lavorare nella ricerca e sviluppo in questo campo per due ragioni: i continuativi benefici di processo e prestazione di SBO nei suoi pneumatici e la realizzazione del suo costante impegno ad aumentare l’uso di materiali sostenibili, grazie alla sostituzione degli oli minerali con SBO, già realizzata con un incremento del suo utilizzo del 25% entro il 2020 e con l’obiettivo di arrivare al 100% entro il 2040.
L e figure, che illustrano la progettazione del soy-MBT, mostrano i meccanismi di reazione che portano all’olio di soia funzionalizzato, che dovrebbe essere reattivo durante la vulcanizzazione, così da vulcanizzare nella matrice polimerica: in pratica questo olio di soia vulcanizzabile dovrebbe comportarsi come plastificante durante la produzione della mescola e come accelerante durante la vulcanizzazione. N ella sua brevità, l’articolo espone chiaramente il lavoro svolto per la sintesi del soy-MBT e per il processo di produzione di una mescola battistrada pneumatico semplificata che lo contiene, in confronto ad una che contiene solo olio naftenico. L e valutazioni fatte sulle modifiche, apportate alla formulazione iniziale per ottimizzarla al meglio in funzione della prestazione finale, consentono di arrivare alla conclusione che, nonostante considerevoli vantaggi sotto alcuni aspetti, il risultato non soddisfa gli attuali criteri di prestazione richiesti da Goodyear, dal momento che le manchevolezze riscontrate riguarda -
no resistenza al rotolamento, usura, abrasione e trazione alle basse temperature.
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI NANOCOMPOSITI DI GOMMA NATURALE-SILICE OTTENUTI MEDIANTE MISCELAZIONE LIQUIDO-LIQUIDO PER UN’ADESIONE MIGLIORATA IN BATTISTRADA RADIALE DI AUTOCARRO E AUTOBUS, PARTE 1: MATERIALI E CARATTERIZZAZIONE
T. Rosenmayer, B. O’Connel, Silpara Technologies LLC, Decatur, Georgia (USA), H. Colvin, Colvin Consulting, Sidney (Australia)RUBBERWORLD, settembre 2022, pag. 40-44
Ibattistrada di pneumatici autocarro e autobus TBR (Truck and Bus Radial) si ottengono da mescole in gomma naturale e silice, la cui mescolazione è complicata dalla loro diversa polarità e da eventuali interferenze di costituenti non polimeri della gomma naturale sulle reazioni silice-silano. S ono state proposte varie soluzioni a questi problemi, ma solo in via teorica di laboratorio, così che rimane attuale un inaccettabile compromesso fra resistenza al rotolamento e durata del battistrada TBR. L a Silpara Technologies LLC propone in merito una tecnologia di miscelazione adattata da un’altra industria microelettronica, ossia una miscelazione in fase liquida di lattice di gomma naturale e soluzioni acquose di oligomeri silossani funzionali, con l’obiettivo di produrre una più stretta interazione di gomma naturale e silice. I primi tentativi di realizzare quanto sopra descritto si sono risolti in una prematura coagulazione e in una separazione di fase, ma Silpara ha sviluppato una nuova tecnica di compatibilizzazione, che consiste nelle seguenti fasi: preparazione di oligomeri silossani acquosi; addizione di un compatibilizzante all’oligomero; addizione della soluzione di oligomero compatibilizzato al lattice di gomma naturale; sollecitazione controllata di miscelazione; essiccazione. Q uesto processo assicura l’omogeneità della miscela e, durante l’essiccazione, gli oligomeri si condensano in un reticolo di silice
continuo legato alla gomma naturale. L a caratterizzazione dei nanocompositi SMC (Silpara Molecular Composite) viene effettuata con varie tecniche di immagini ad alta risoluzione, quali AFM (Atomic Force Microscopy), nano-DMA (Dynamic Mechanical Analysis), STEM (Scanning Transmission Electron Microscopy) e micro-CT (Compound Tomography). Come da programma di aprile 2022, vengono esaminate tre mescole per pneumatico TBR ricostruito, una di riferimento e due formulate per ridurre la viscosità senza compromettere le prestazioni, al fine di raggiungere gli obiettivi di durezza, viscosità e tempo di vulcanizzazione richiesti dal cliente. I llustrate le mescole sperimentali ingrediente per ingrediente, l’articolo analizza in dettaglio, con il supporto di grafici specifici, la reologia di processo, l’effetto Payne, le proprietà fisiche e dinamiche e la previsione di prestazione, quest’ultima con il tradizionale triangolo magico di usura, tenuta sul bagnato e risparmio di carburante.
Con i nuovi materiali e processi, adattati da un precedente lavoro nel settore della micreoelettronica, viene così dimostrata la possibilità di migliorare l’interazione polimero-carica e carica-carica, con l’indicazione di un potenziale miglioramento delle prestazioni di resistenza al rotolamento e di usura per battistrada TBR, già realizzatosi nella pratica con la produzione del battistrada di un pneumatico TBR ricostruito con una delle due mescole modificate.
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI
MESCOLE PER PNEUMATICO CON
GRAFENE: FIANCO DI PNEUMATICO
D. Paschall, A. Halasa, B. Rodgers, Akron Polymer Solutions, Akron, Ohio (USA)RUBBERWORLD, settembre 2022, pag. 46-53
Per chi non ci ha mai fatto caso, il fianco del pneumatico è la parte che va dal tallone (parte rigida rinforzata che aderisce al cerchione e mantiene costante la pessione all’interno del pneumatico) al battistrada ed esercita tre funzioni: protegge i lati del pneumatico dai dan -
ni causati da marciapiedi e altro sulla strada; si flette quando il battistrada perde contatto con la superficie stradale per sterzate etc., offrendo resistenza a fatica ed invecchiamento e proteggendo la carcassa del pneumatico; le scritte sulla sua superficie forniscono informazioni sulle caratteristiche strutturali, oltre ad informazioni normative e a modello e nome del produttore.
L’estesa introduzione dell’articolo merita di essere letta da chi già è coinvolto nella casistica del pneumatico, ma soprattutto da chi, pur occupandosi di gomma, non ha mai approfondito l’argomento dei costituenti del pneumatico, del suo fianco in questo caso specifico, per conoscere polimeri, cere, antiossidanti e antiozonanti impiegati e loro funzione.
A lcuni ricercatori sotengono che il grafene può fungere da antiossidante, prevenendo l’ossidazione termica e allungando o aiutando a mantenere le proprietà originali di mescole e compositi di gomma: grazie alla sua azione come scavenger di radicali liberi e alla sua proprietà di barriera ai gas, il grafene si è dimostrato efficace per migliorare la ritenzione della pressione interna del pneumatico se incorporato nella sua parete interna. Q uesto studio valuta il grafene puro, sia come antiossidante che come antiozonante, in una mescola di fianco pneumatico per quantificarne ulteriormente le proprietà e, in particolare, per verificare la riduzione del contenuto di 6PPD con beneficio per l’ambiente e per l’aspetto del pneumatico. I l grafene usato per le prove è il Prophene di Akron Polymer Solutions, disponibile nelle tre versioni PS 50, PS 100 e PS 150, tra le quali viene scelto il grado PS150.
Per le prove viene adottata una tipica formulazione per fianco pneumatico con gomma naturale e gomma butadiene, entrambe a 50 phr, TMQ a 1,5 phr e 6PPD a 4,5 phr.
L e variazioni della formulazione, oltre a due mescole di riferimento, una tal quale ed una senza TMQ, 6PPD e Prophene, comprendono: cinque me -
scole senza TMQ e 6PPD, ma con Prophene da 0.50 a 10 phr; una mescola con TMQ a 1,50 phr e 6PPD e Prophene a 4,50 phr; una mescola senza 6PPD, con TMQ a 1,50 phr e Prophene a 4,50 phr.
I risultati della caratterizzazione sono esposti, con semplici figure e con tabelle molto dettagliate, in due paragrafi che prendono in esame lavorazione della mescola e proprietà meccaniche il primo, proprietà dopo invecchiamento il secondo.
P er quanto riguarda il primo paragrafo, si verica che l’aggiunta di Prophene non ha effetti sulle proprietà di processo, mentre per le proprietà meccaniche: il carico di rottura si mantiene nell’intervallo 22.8 ÷ 24.5 MPa e la durezza varia da 50 a 57 Shore A; la resistenza a lacerazione migliora con piccole aggiunte di Prophene per poi peggiorare drasticamente all’aumentare del suo contenuto; la resistenza a fatica migliora all’aumentare del contenuto di Prophene e la resistenza all’abrasione migliora con l’aggiunta di Prophene. N el caso delle proprietà dopo invecchiamento si nota che: in merito all’invecchiamento in forno ad aria il Prophene può sostituire il 6PPD senza perdita in carico di rottura, insieme a potenziali miglioramenti per resistenza all’abrasione e alla lacerazione; nell’invecchiamento in ozono i riusultati sono migliori con la presenza di 6PPD, che però al di sopra di 4,5 phr perde la sua efficacia per affioramento o sublimazione. L’ultima parte dello studio, la discussione, parla diffusamente del grafene, della sua struttura e delle sue proprietà in relazione all’effetto in battistrada di pneumatico autocarro. Q uello che lo studio riesce a dimostrare è che il grafene può comportarsi come un antiossidante e consentire una rilevante riduzione della quantità di antiozonanti previsti per la specifica mescola, con la considerazione finale che, in questa ricerca sul grafene, il prossimo passo da affrontare resta l’ottimizzazione dei componenti della mescola presi in esame, ossia Prophene, 6PPD e TMQ.
Tutto il K, azienda per azienda
Secondo i dati finali dichiarati dagli organizzatori, sono stati 176 mila i visitatori che si sono recati a Düsseldorf lo scorso mese di ottobre, per partecipare alla fiera più importante – per estensione e anche per durata – del mondo delle materie plastiche e della gomma. Noi abbiamo incontrato un buon numero di espositori italiani del mondo della gomma. Ecco cosa ci hanno raccontato
Un evento lo è stato, senza ombra di dubbio. Dopo 3 anni, rispettando quindi la sua naturale cadenza – ma in un periodo in cui a cavallo di due edizioni, nel mondo, è successo di tutto – il K si è regolarmente svolto a Düsseldorf dal 19 al 26 ottobre e non ha tradito le attese, pur con un calo nel numero comples -
sivo dei visitatori. A fronte di 3.037 espositori (erano 3330 nel 2019), i visitatori sono stati 176.000 (erano 225.000 nel 2019), di cui il 70% provenienti da 157 nazioni diverse. Oltre alla Germania, tra i Paesi europei fortemente rappresentati dai visitatori figurano Paesi Bassi, Italia, Turchia, Francia, Belgio, Polonia e Spagna.
A fronte di un calo di visitatori della regione dell’Asia orientale, secondo quanto dichiarato dagli organizzatori a causa delle condizioni più difficili per le norme sulla quarantena, si sono registrati numerosi visitatori da Stati Uniti, Brasile e India. G li espositori italiani erano anche questa volta tantissimi, secondi per
numero solo ai tedeschi. Tra di loro, molte aziende del mondo della gomma, che abbiamo visitato per farci raccontare le loro impressioni sulla fiera e sulla situazione generale del mercato a fine ottobre. Ecco le loro impressioni, r accolte nei giorni 24 e 25 ottobre.
ALFA STAMPI
E nrico Latini e Clara Bresciani
“L a percezione è buona, i contatti ci sono, l’interesse c’è. Una fiera positiva, un po’ dispersiva, impegnativa per il numero di giorni, non è proprio mirata al mondo della gomma, però la sensazione è che i contatti siano stati concreti, significativi, di qualità. Rispetto alle edizioni precedenti abbiamo notato molti francesi, più tedeschi. Il fine settimana molto tranquillo. Comunque positiva ma non tanto quanto il DKT, quella è una fiera molto più mirata per la gomma”.
B ilancio 2022 : “Probabilmente il miglior anno di sempre, dopo due anni non positivi, quest’anno è da record.
Nel 2023, anche se ci sono molto incertezze, speriamo di poter continuare su questo trend. Intorno a metà anno prevediamo un investimento in nuove macchine che dovranno arrivare a settembre. Stiamo anche attuando un processo di svecchiamento degli impianti in ottica 4.0”.
B ATTAGGION
G iulia Pometto
“G ià dal primo giorno siamo rimasti piacevolmente colpiti dall’affluenza, cosa che non ci aspettavamo. Nel week-end un po’ meno gente, ma anche al lunedì della seconda settimana vediamo tanta gente. Abbiamo avuto parecchi contatti, e molta affluenza da parte dei visitatori indiani. Il nostro impianto trova molto mercato proprio in India, ma anche in Iran e America Latina. Abbiamo visto anche Europei, molti tedeschi e anche italiani, soprattutto espositori di altri stand”.
B ilancio 2022 : “Abbiamo avuto grosse difficoltà in termini di approvvigiona -
mento dei materiali, che hanno causato forti ritardi a noi e di conseguenza sulle consegne. A livello di ordini non abbiamo avuto grossi impatti, ma vedremo”.
C2
D avide Colli
“S abato e domenica sono state giornate di scambi con gli altri espositori, però abbiamo avuto contatti anche da lontano, tipo Messico, Brasile, Argentina, quindi è positivo. A dire la verità speravamo in qualcosa di più ma magari è anche dovuto al periodo. Speriamo che i contatti che abbiamo avuto si concretizzino”.
B ilancio 2022 : “Dal Covid in poi abbiamo sempre lavorato, abbiamo anche avuto un incremento nella costruzione dei macchinari e nelle vendite. Qualche periodo un po’ più morto lo abbiamo sfruttato per progettare nuovi macchinari che adesso stiamo proponendo in fiera. Stiamo andando abbastanza bene, cerchiamo di fare un passo alla volta”.
“N oi siamo soddisfatti, siamo nel centro del mondo gomma plastica. Le giornate di sabato e domenica sono un po’ sottotono, ma magari è un momento in cui ci si incontra con gli altri espositori. I veri giorni sono quelli centrali della settimana. Abbiamo ricevuto diversi contatti dall’est Europa, come sempre. Manca tutto il comparto russo, mancano i cinesi, ma il nostro mercato di riferimento è l’Europa. Abbiamo visto tantissimi tedeschi ed europei dell’est. L’affluenza generale ci è sembrata un po’ inferiore rispetto al 2019. Per noi questa fiera è l’occasione per incontrare sia i fornitori, sia i clienti. Comunque l’affluenza, seppure in calo, ci è sembrata più specializzata, professionale. Per noi è importante esserci e comunque torniamo a casa sempre con dei riscontri. Come italiani abbiamo l’orgoglio di essere il secondo paese espositore del K, siamo protagonisti nel mondo della gomma e mi fa piacere vederlo. È bello vedere come
le aziende italiane siano sempre più internazionali e protagoniste. È una fiera lunga, costosa, lo sappiamo, ma per noi vale. Il nostro gruppo cresce, investe, sta ampliando i settori e qui si parla di tutto, dai cavi ai tubi, agli articoli tecnici, agli pneumatici. Noi siamo presenti in tutti questi settori”.
COLMEC G iovanni Colombo“I naspettatamente la prima settimana di fiera abbiamo visto tantissima gente, più di quanta ci aspettassimo e nonostante la mancanza dei Russi e dei Cinesi. Abbiamo visto sia clienti sia nuovi contatti. Il week-end più tranquillo, ma abbiamo avuto scambi con altri espositori. Visitatori principalmente europei, Turchi, qualcuno dal Nord Africa, pochi Statunitensi e pochi dal Sud America. Comunque abbiamo visto gente con idee concrete, i contatti sono stati di qualità. Questa è la prima grande fiera dopo il Covid”.
B ilancio 2022 : “Noi abbiamo tempi di consegna molto lunghi e siamo co -
perti con commesse e ordini per tutto il 2023. Abbiamo notato una leggera flessione nelle richieste da fine agosto, a causa delle incertezze dovute alla guerra in Russia e al costo dell’energia. Adesso, con la speranza che arrivi un prezzo calmierato, qualche investimento si sta sbloccando”.
COLOR SERVICE
A lberto Pellichero
“S iamo molto soddisfatti per come è andata e nello specifico siamo felici perché abbiamo capito il campo di applicazione dei nostri sistemi in un settore specifico della plastica che sarà sviluppato nei prossimi progetti. Sono passati i clienti che ci aspettavamo per finalizzare ordini importanti. Il nostro settore principale è la gomma e il mondo d egli pneumatici, ma stiamo cercando di fare quel salto che ci consente di ampliare alla plastica. Torniamo dal K felici perché abbiamo capito le esigenze nei diversi settori applicativi”.
B ilancio 2022 : “A livello di ordini abbiamo fatto l’anno record, siamo
molto soddisfatti anche in prospettiva per il 2023-2024. Attualmente stiamo riscontrando alcune difficoltà nelle consegne delle parti PLC, come per tutto il mondo. Noi lavoriamo sempre più con aziende major n egli pneumatici e siamo riusciti a consolidare il mondo della gomma acquisendo ordini con macchinari standard, ma siamo anche in grado di customizzare ogni macchinario al 100% in base alle esigenze. La nostra dimensione ci permette di portare avanti ancora questa politica”.
COMERIO ERCOLE Valentina Airoldi e Marco Putignano“A parte sabato e domenica c’è stata una buona affluenza, mi sembra inferiore rispetto al 2019, ma siamo abbastanza soddisfatti. I contatti sembrano buoni anche dal punto di vista qualitativo. Abbiamo notato tanti visitatori dall’Iran, dalla Turchia e qual -
che presenza dall’Egitto. La sensazione è comunque positiva, anche se poi scopriremo solo al ritorno se si è trattato di contatti concreti”.
B ilancio 2022 : “È stato un buon anno, anche se complicato da un aumento di richieste non standard, per produzioni particolari, oppure richieste di aggiunte/modifiche a linee esistenti. L’impianto normale è diventato un’eccezione. È sempre successo, ma se prima la suddivisione era 30% impianti particolari e 70% impianti standard, adesso è circa il contrario. C’è invece tanta richiesta per i settori di nicchia, in ambito tyres, per esempio, per le biciclette. In apparenza sembra il solito lavoro, invece c’è bisogno di maggiore progettazione a monte. E di conseguenza anche i tempi si allungano”.
G iovanni Nozza“I l K è andato bene. Si sente la man -
canza di Cina e India, e degli americani, perché c’è in contemporanea una fiera a Chicago, ma notiamo affluenza di persone con idee concrete. Magari sono stati 10 al giorno in meno, ma con idee concrete. C’è un attimo di attendismo, perché siamo in un momento di incertezza sul fronte energia e avremmo bisogno di più stabilità. È un K molto centrato sull’Europa e sul Sud America”.
B ilancio 2022 : “Particolarmente buono in termine di acquisizione ordini, difficoltoso in termini di approvvigionamento materiali, in particolare a inizio anno per quanto riguarda le parti elettriche ed elettroniche, adesso ancora quelle elettroniche. Questo causa difficoltà nella chiusura degli impianti e delle consegne, si rallenta un po’ tutto. Però l’acquisizione ordini è ottima, traguardiamo tranquillamente il 2023. Poi bisognerà garantire le consegne. La guerra in Europa, per noi che fatturiamo il 95% all’este -
ro, qualche ripercussione la sta provocando. La Russia, per esempio, per noi era un buon mercato”.
ELASTOTECH
A lberto Brumana e Greta Carminati
“Per noi è la terza edizione ed è una delle poche fiere in cui torniamo sempre a casa soddisfatti, grazie a contatti interessanti che poi si trasformano in ordini. L’affluenza, specie nei primi giorni, è stata impressionante, poi certo, un calo sabato e domenica, ma era da tempo che non vedevamo così tanta gente. Abbiamo visto tanti extraeuropei, indiani, sudamericani e invece pochi europei (tedeschi e anche italiani). Ma il K per noi è una certezza”.
B ilancio 2022 : “L’anno è andato bene, ma passiamo da un grande entusiasmo a questa situazione di incertezza. Il problema delle materie prime per ora lo abbiamo gestito, ma per noi, che siamo un’azienda energivora, il vero problema sono i grandi rincari delle bollette. Speriamo che
il nuovo governo sia in grado di fare qualcosa”.
F.LLI MARISL uciano Battistutta
“A bbiamo avuto giornate intensissime, soprattutto i primi tre giorni. Sabato e domenica più tranquilli, ma sempre appuntamenti di qualità. La statistica finale la faremo al ritorno, ma è sempre molto indicativo quanto tempo si rimane al tavolo a parlare con i clienti. Se sono tutti incontri che superano la mezz’ora, vuol dire che si parla di argomenti concreti. L’unica nota negativa è – appunto - il sabato e la domenica, forse andrebbe rivista la calendarizzazione, ottimizzandola. M a in linea generale siamo soddisfatti. Negli ultimi anni ci siamo molto concentrati sul recycling, l’upcycling e la devulcanizzazione e questo ha suscitato un grande interesse, sin dal Greenplast di Milano. Anche i compound autocaricati e i masterbatch sono risultati di interesse”. Bilancio 2022: “A maggio abbiamo festeggiato i 60 anni, è stato un anno
molto positivo. La nostra filosofia di rivolgersi sempre a un target di clienti che cerca la qualità paga. E anche la continua ricerca di soluzioni nuove: quando un settore applicativo è in crisi, ci rivolgiamo ad altri contesti produttivi, magari emergenti. Il nostro obiettivo è applicare la nostra soluzione a tutti i settori in cui ci sia la necessità di mescolare de i materiali in continuo”.
G3 M ariano Falleroni
“Per noi questa fiera è profittevole. L’inizio e il week-end sono i giorni meno pieni, ma nel mezzo va molto bene, ci sono stati giorni molto intensi giovedì e venerdì e confidiamo molto anche in oggi e domani (lunedì 24 e martedì 25 ottobre, ndr). Il risultato è sicuramente positivo. Confermiamo che i visitatori orientali sono aumentati (Taiwan e India) e anche quelli sudamericani, argentini, brasiliani, c’è un trend in crescita degno di nota. A livello europeo la Germania gioca un ruolo importan -
te, abbiamo visto crescere la Polonia, mentre gli italiani sono stati poco numerosi”.
B ilancio 2022 : “Sta andando bene, ci siamo prefissati un obiettivo dal 2019 e ogni anno stiamo crescendo. Ma la nostra filosofia è che si può sempre fare meglio e si può sempre migliorare”.
GIBITRE
M auro Belloni
“N oi abbiamo avuto una miriade di contatti, circa 50/70 al giorno, paragonabile all’edizione 2019. Abbiamo visto svedesi, americani, sudamericani, pochi francesi, pochi tedeschi, ma l’aspetto più positivo è che arriva tanta gente con belle idee e progetti. Tanti indiani, quello è un mercato che sta maturando dal punto di vista dei controlli. Fino a 10 anni fa l’indiano comprava strumenti di misura rigorosamente prodotti in India, perché erano sufficienti per il mercato interno, adesso anche l’indiano con una ditta di dimensioni medie se
ha un mercato internazionale deve avere un laboratorio con tracciabilità internazionale e ha un interesse diverso verso i nostri prodotti, che costano molto di più, ma gli danno una visibilità diversa. Questo vale anche per la Turchia, che è un mercato molto dinamico. Altro cambiamento enorme è il mercato legato ai prodotti riciclati, in particolare in plastica. Il K in effetti è 80% plastica e 20% gomma. Ma la plastica, che è sempre stata marginale per noi, adesso diventa più interessante. Prima il produttore di articoli in plastica aveva rarissimamente la necessità di controllare il polimero puro che gli arrivava; adesso, con il prodotto riciclato che ha caratteristiche diverse e particolari, che variano a seconda del batch e della fornitura, la necessità di controllare diventa simile a quella della gomma. Per cui c’è un mercato ch e sta diventando potenzialmente molto più ampio. Poi bisogna vedere quanto si concretizzerà davvero, ma la percezione è che possa diventare
una fonte di incremento delle vendite in ambito plastica”.
B ilancio 2022 : “Un bell’anno, se nel 2021 c’è stato il record assoluto di vendite, quest’anno dovremmo fare qualcosa di più. Stiamo lavorando per verificare di aprire nuovi mercati”.
IMG
B arbara Ulcelli e Andrea Merlini “U na fiera interessante, la gente che c’è è veramente interessata: stiamo incontrando tantissimi tedeschi, pochissimi statunitensi, qualche sudamericano, ma soprattutto visitatori europei. Però è una fiera troppo lunga. Stiamo avendo un buon riscontro dalla nostra pressa REM, che metteremo sul mercato da giugno 2023. Al momento c’è un po’ di attendismo legato alla ricerca di una soluzione ai costi dell’energia, perché c’è il tema della sostenibilità finanziaria”.
B ilancio 2022 : “A dicembre avremo più vis ione. Non sarà un anno wow, ma abbiamo già un portafoglio ordini fino a marzo e aprile. Naturalmente
continueremo a presidiare il distretto del Sebino, dove facciamo l’80% del fatturato, ma ci stiamo espandendo all’estero, dove iniziano a conoscerci. Anche se siamo più piccoli rispetto ai competitor, stiamo dimostrando che abbiamo qualcosa da dire”.
LAWER
Luca Mariuzzo
“N oi siamo attivi nei settori gomma, alimentare, cosmesi, vernici e tessile, oltre alla plastica. Il K è andato molto bene, abbiamo avuto un 30% di contatti per la gomma, 30% per la plastica (master batch) e un 40% di curiosi o da altri settori. Per noi è molto positivo. Per quanto riguarda la provenienza, abbiamo notato Europa, Nord America, Sud America, qualcosa dall’Africa del Nord, Magreb, Egitto, penisola Araba, Israele, poca India. Manca tutta l’Asia, ovviamente”.
B ilancio 2022 : “È andato molto bene, ma noi negli anni di pandemia non abbiamo perso praticamente nulla. Questo grazie alla lungimiranza dell’azienda che ha diversificato i mercati in modo quasi maniacale. Per il fattura -
to 2022 l’incremento supererà il 20%, quindi molto bene. Le prospettive sono di continuare a crescere. Prima della pandemia crescevamo del 5-10%, quello che abbiamo perso nella pandemia l’abbiamo recuperato in un anno. I mercati nuovi a cui ci stiamo proponendo rispondono e si vede dai contatti. C’è ottimismo per il 2023”.
LTE/EVERCOMPOUNDS
S andra Fiederer“N ei primi tre giorni abbiamo avuto molte visite, poi si è calmato nel weekend. Abbiamo visto varie nazionalità, da tutto il mondo. I contatti non sono stati molti per gomma e silicone, più per la plastica”.
B ilancio 2022 : “All’inizio dell’anno c’è stato un boom, adesso il mercato si sta calmando, ma l’anno lo chiuderemo in positivo”.
O R.P. STAMPI
Alexis Bedon
“L a fiera sta andando molto bene, è veramente internazionale e abbiamo avuto visitatori da lontano, da oltre atlantico, ma anche dal far east. Sicu-
ramente un successo. Se si è trattato davvero di visitatori di qualità lo stabiliremo al rientro, ma abbiamo visto tanta curiosità.
C ’è da dire che solo il 5% dei visitatori è interessato alla gomma, il 95% ci fa domande e poi scopre che non trattiamo la plastica, ma la gomma. In questo momento però il tema più importante è il costo dell’energia elettrica, per i privati e per le aziende. Noi infatti abbiamo sviluppato una nuova linea di Canali Freddi ad alte prestazioni, ideati con una notevole attenzione alla riduzione dei tempi di ciclo e a un ridotto consumo energetico”.
B ilancio 2022 : “L’anno è iniziato bene, adesso notiamo un rallentamento, a causa dell’incertezza e dei timori che hanno tutti.
I due anni di pandemia sono stati difficili, adesso c’è la situazione internazionale che preoccupa e tutti vorrebbero avere la sfera di cristallo per sapere come andrà. Ma noi continuiamo a investire per farci trovare pronti per quando le cose andranno meglio e si potrà ripartire”.
PRESMA
Franco Canziani“A causa dei problemi oggettivi (scioperi aerei, caro prezzi e guerra) abbiamo rilevato una notevole diminuzione dell’affluenza al nostro stand e parliamo principalmente dei nostri clienti – ci sono stati comunque un certo numero di contatti interessanti che dovremo comunque capire se avranno un seguito anche semplicemente per un approfondimento sulla tipologia di macchine che proponiamo.
Per quanto riguarda le soluzioni che proponiamo al settore gomma e siliconi abbiamo avuto interesse in particolare per le nostre realizzazioni per lo stampaggio di silicone solido da parte di società Tunisine, Arabe, Indiane, dal Kosovo e dal Marocco – per tutte il resto della gamma di presse per termoplastici e riciclati abbiamo avuto prevalentemente contatti con aziende europee -sono quasi total -
mente mancati gli italiani, purtroppo”. B ilancio 2022 : “Negli ultimi anni il trend è sempre stato in aumento e anche quest’anno prevediamo un ulteriore incremento di fatturato che dovrebbe aggirarsi intorno al 20%attualmente stiamo acquisendo ordini per consegne non prima del 2° semestre 2024. Confermo 2024 anche a titolo cautelativo visto i continui ritardi nell’approvvigionamento dei materiali e a causa della necessità di trovare fornitori alternativi a quel li che non consegnano con ritardi ragionevolmente contenuti”.
PREVIERO/SOREMA
Giovanni Morandi
“È andata molto bene. Il nostri vistatori, visti gli impianti, sarebbero venuti comunque, ma in questo momento il K non è il massimo per la gomma, quindi stiamo cavalcando il business del riciclo del materiale plastico ed è
come essere in cima all’onda perfetta dei surfisti. Questa è la dimostrazione che Sorema, che esiste dal 1974, è stata una scelta azzeccata. Resta sempre importante comunque la parte macinazione della gomma, resta un core business per l’azienda, ma è molto più settoriale.
Per quanto riguarda i visitatori, sì India, che per la gomma è un mercato importantissimo, e sud America ma niente Asia.
Bilancio 2022: “Il 2022 è stato il centenario per Previero. Stiamo andando molto bene, da anni, perché abbiamo puntato sulla qualità e perché c’è un forte rapporto tra la famiglia Previero e i dipendenti”.
RIVI MAGNETICS
E rion Hajro
“A bbiamo avuto un pienone allo stand, tra giapponesi, tedeschi, indiani. Poi dobbiamo capire quanto
c’è di c oncreto. Noi abbiamo una squadra ben divisa territorialmente, con diversi agenti e distributori. Una dozzina di figure che stanno spingendo il nostro prodotto. Siamo solo in 4/5 costruttori di piani magnetici e la gomma per noi è il core business, ma nel mondo della plastica abbiamo la possibilità di fare tanto. Stiamo sviluppando una centralina nuova e l’anno prossimo faremo il Plast”.
RODOLFO COMERIO N icola Fedele“L a fiera è andata molto bene, soprattutto i primi tre giorni non abbiamo avuto un attimo di pausa. Abbiamo presentato molte novità nel mondo della calandratura sia per il PVC che per la gomma e soprattutto per quanto riguarda il flooring. In questo ambito abbiamo una nuova start up e abbiamo costruito un impianto pilota che mettiamo a disposizione dei nostri clienti per fare delle prove e dia -
mo loro supporto tecnologico per produrre nuovi materiali. Il mondo gomma al K è meno presente rispetto ad altre fiere, però abbiamo avuto movimento e interesse anche su questo e sul silicone. Tante richieste, tante visite. A livello geografico abbiamo notato soprattutto Europa, poco dagli Usa, un po’ di Middle East, non ci sono i cinesi e pochi indiani. Però tanti europei, soprattutto dalla Germania e d all’Austria”. B ilancio 2022 : “Noi abbiamo già chiuso gli ordini per tutto il 2023, stiamo già lavorando per il 2024. Le nostre consegne variano dai 10 ai 12 mesi, ma comunque coprire tutto un anno non è sempre scontato. In periodo Covid ci aspettavamo un calo del 20/30% e invece abbiamo fatto +60%, il record di vendite in 150 anni di storia dell’azienda. È stata una cosa che ci ha colti - positivamente – impreparati. Sono arrivati ordini da Giappone, Stati Uniti, Inghilterra, Francia. Si tratta di lavori che avevamo già iniziato, erano
in corso, ma in quel periodo li abbiamo portati a termine, non sono slittati. Quest’anno pensavamo di avere una flessione a settembre, invece continuiamo a ricever richieste di offerta, vuol dire che c’è aria di investimenti, anche importanti. Poi c’è tanta richiesta di innovazioni, anche nel settore della gomma”.
RPM/REP
F ranco Inverardi (RPM)
“P er Rpm è stato un grandissimo successo. L’interesse principale è per la pressa orizzontale elettrica. Fino a poco tempo fa noi non eravamo vissuti come un player importante. Essere entrati nel gruppo REP ha cambiato la percezione della nostra azienda agli occhi dei competitor. Questo dimostra che è stata una scelta giusta per entrambi, una sinergia indovinata.
A l K abbiamo visto tanta gente, visitatori di qualità. In generale sono mancati gli asiatici, i sudamericani e anche dai paesi dell’est. Mol -
ti europei e molti americani. Negli ultimi mesi si è visto un po’ di rallentamento sull’Europa. Il K non è la fiera della gomma, non è mirata. Il DKT è più specifico, ma qui bisogna esserci, anche se continuiamo tutti a lamentarci del sabato e della domenica”.
G uillaume Beaurin (REP)
“D opo il DKT è la seconda fiera che facciamo insieme a RPM, abbiamo avuto contatti interessanti e siamo molto felici di portare innovazione. Stiamo riscontrando un grande interesse per la loro pressa orizzontale elettrica. È un prodotto tecnologicamente superiore a quelli dei competitor.
N oi siamo presenti in 27 paesi, tra filiali e agenti, e siamo molto forti sulle presse verticali, ma avevamo bisogno di completare la gamma. Qui stiamo mostrando una macchina in acciaio inox per il settore farmaceutico e anche una macchina completamente automatizzata, che non ha bisogno di operatore. La mancanza di personale specializzato è sentita in tutto il settore e questa macchina risponde a questa esigenza”.
SASPOL D avide Dondena
“L a fiera è andata molto bene, ci si aspettava una grande affluenza e c’è stata. Noi abbiamo presentato la partnership con Comerio Ercole e presenteremo ulteriori linee anche sulle presse di Saspol. Abbiamo visto tanti clienti dalla Turchia, nessun russo, purtroppo, la Russia era una grande fetta di mercato. Qualche cliente indiano, ma soprattutto europei”.
B ilancio 2022 : “L’anno è andato molto bene, abbiamo ricevuto ordini che non ci aspettavamo. Trattative che erano ferme ancora per il Covid, adesso sono partite e le previsioni di crescita per il 2023 sono ottime. Abbiamo ordini acquisiti fino a metà 2023, altre trattative sono in dirittura d’arrivo e dovremmo coprire tutto l’anno”.
TOVO GOMMAC laudio Degiorgi
“È andata molto bene per quanto riguarda lastra, gomma e espanso. Per quanto riguarda il compound molto poco, molto diluito, qualche contatto già acquisito. Se ci riferiamo alle lastre, però, è andata molto bene. Al K, però, il 98% dei visitatori viene per la plastica. E in questo momento c’è in corso anche il Bauma. Se metto tutti i fattori sul piatto (a partire dal costo degli alberghi, aggiungendo il costo dello stand) questa fiera non è totalmente redditizia. Probabilmente in futuro investiremo di più per il DKT, dove le attività sono concentrate in 4 giorni, e faremo il Plast”.
B ilancio 2022 : “Per il 2023 siamo ottimisti. Il 2022 fino a giugno è andato molto bene, poi c’è stata una frenata da luglio/agosto. Settembre e ottobre abbiamo registrato volumi bassi, ma qualità”.
UPTVISION
M ario Regazzoni
“I l K è andato molto bene, tante visite da India e paesi asiatici, ma poi abbiamo incontrato anche i clienti esistenti. Bilancio certamente positivo. Per noi è sempre una bella vetrina, perché al di là dei clienti del settore gomma qui abbiamo l’opportunità di entrare in contatto con altre realtà, quali la plastica. È anche un modo per coinvolgere la nostra rete di vendita, che si alterna allo stand. È l’occasione per fare squadra, vedere le nuove tecnologie e confrontarsi”. B ilancio 2022 : “È andato molto bene, qualche cliente attende un pochino per fare gli investimenti. L’acquisto delle nostre macchine avviene dopo che hanno valuto gli investimenti per sviluppare nuovi prodotti. Ma anche in questo caso per noi va bene, perché ci si libera magari un po’ di spazio per pensare a nuovi prodotti o sviluppi”.
CONCLUSIONI
C ome è naturale che sia, le risposte che abbiamo raccolto al K non sono state omogenee: la differenza l’hanno fatta il tipo di attività delle azien -
de che abbiamo incontrato, che spazia dalle materie prime ai macchinari, e quindi la risposta che hanno avuto – in termini di visitatori – dai mercati di riferimento.
U na cosa, però, ci sembra sia emersa da tutte le opinioni che abbiamo raccolto: il K è una grande fiera, a cui bisogna partecipare, ma per il mondo della gomma ci sono altre fiere maggiormente mirate (una su tutte, il DKT). Oltre al discorso puramente merceologico, la durata complessiva dell’evento è stata segnalata in modo diffuso come una criticità, dovuta anche ai costi collegati alla lunga permanenza in una città molto cara, quale è Düsseldorf. Non sappiamo se questo sia il parere solo degli espositori del mondo della gomma, ci limitiamo a registrarlo. Intanto, però, gli organizzatori hanno fissato le date della prossima edizione della K, confermandone la durata. Appuntamento, perciò dall’8 al 15 ottobre 2025. Per quanto riguarda, infine, il bilancio del 2022, complessivamente ci sembra che le aziende del settore – a fine ottobre - si siano dichiarate tutte soddisfatte, positive e ottimiste per il futuro, nonostante tutte le incertezze. Ma su qu esto faremo un punto ancora più dettagliato nel numero di gennaio/febbraio, con i dati di mercato e la nostra inchiesta sui costruttori di mac chine. u
La gomma rientra nel rapporto annuale sui distretti industriali
La quattordicesima edizione del Rapporto Economia e Finanza dei Distretti Industriali di Intesa San Paolo descrive gli impatti della crisi del 2020 e il forte rimbalzo del 2021. Il distretto della Gomma del Sebino Bergamasco e quello degli articoli in gomma e materie plastiche di Varese – assenti nel rapporto precedente – riconquistano posizioni, nonostante la crisi pandemica e il conflitto in Ucraina
Aoltre due anni di distanza dallo scoppio della pandemia, la quattordicesima edizione del Rapporto Economia e Finanza dei Distretti Industriali di Intesa San Paolo ha descritto gli impatti della crisi del 2020 e il forte rimbalzo del 2021, concentrandosi sulle reazioni delle imprese distrettuali alla crisi pandemica e soffermandosi sulle priorità da affrontare, anche alla luce dell’invasione russa dell’Ucraina.
Il fatturato delle imprese manifatturiere distrettuali, che includono nuovamente - dopo l’assenza nella 13a edizione del rapporto (2021) - i due importanti distretti della gomma del Sebino-Bergamasco e quello della gomma e materie plastiche di Varese, dopo un calo pari al 14,5% nel
2020 (a prezzi correnti e in valori mediani), secondo le stime di Intesa San Paolo nel 2021 ha registrato un rimbalzo del +25,2%, il 4,3% in più rispetto al 2019. Un contributo importante è venuto dalle esportazioni, che nel 2021 hanno sfiorato i 133 miliardi di euro, toccando un nuovo record storico.
LA CLASSIFICA DEI DISTRETTI MIGLIORI
I 159 distretti studiati nel Rapporto sono stati ordinati tenendo conto della loro evoluzione economica, reddituale e patrimoniale. Il loro posizionamento è stato determinato attraverso un indicatore che varia da 0 a 100 e che riassume lo stato di salute dei distretti per evoluzione del
fatturato, delle esportazioni e della redditività e per grado di patrimonializzazione. Il Nord-Est è l’area geografica che conta più distretti tra i primi venti (otto), guidato dalle regioni Veneto ed Emilia-Romagna, ognuna con tre aree distrettuali; segue il Nord-Ovest, con quattro distretti in Lombardia e tre in Piemonte, il Centro con tre distretti in Toscana e infine il Mezzogiorno che conta due distretti (uno in Sardegna e uno in Campania).
Anche quest’anno prevalgono i distretti dell’Agro-alimentare (nove) e della Meccanica (quattro). Sono poi presenti tre distretti specializzati in beni intermedi, due nei mezzi di trasporto e due nel sistema casa. Sono invece assenti aree del sistema moda, tra i settori più colpiti, insieme
al turismo, dalla pandemia. I primi tre distretti di questa graduatoria sono piuttosto vicini tra loro, con valori dell’indicatore che variano da 85,2 delle Macchine Agricole di Padova e Vicenza a 84,2 della Camperistica della Val d’Elsa e a 84 delle Macchine agricole di Reggio Emilia e Modena. Guidano la classifica le Macchine agricole di Padova e Vicenza grazie a risultati molto positivi in termini di patrimonializzazione e marginalità; al secondo posto la Camperistica della Val d’Elsa che si è distinta soprattutto per il buon andamento delle esportazioni; seguono le Macchine agricole di Reggio Emilia e Modena che si sono distinte, nel 2020, soprattutto per la marginalità.
I diciassette distretti che seguono sono molto vicini tra loro, con un indicatore che varia da 79,4 delle Materie plastiche di Treviso, Vicenza e Padova a 69,4 della Mozzarella di bufala campana. Il quarto posto delle Materie plastiche di Treviso, Vicenza, Padova si spiega con la loro capacità reddituale, mentre il quinto posto
dei Vini di Langhe, Roero e Monferrato è da attribuire all’evoluzione favorevole sui mercati esteri.
Al sesto posto si trova il Florovivaistico di Pistoia che ha mostrato un’elevata crescita del fatturato nel lungo periodo, dell’export nei primi nove mesi del 2021 e buoni livelli di patrimonializzazione.
Gli altri distretti in classifica hanno primeggiato anche loro su più fronti: per quanto riguarda la gomma, il distretto del Sebino Bergamasco (8°) si è distinto per i margini unitari e la patrimonializzazione, mentre gli Articoli in gomma e materie plastiche di Varese (16°) per la marginalità.
LO SCENARIO POST CONFLITTO
L’invasione russa dell’Ucraina ha profondamente modificato lo scenario macroeconomico, che è complesso e incerto. Le imprese si trovano a operare con prezzi delle commodity volatili ed elevati che possono mettere in pericolo i loro equilibri economico-finanziari. È poi venuto
meno, almeno momentaneamente, un mercato, quello russo e ucraino, che per i distretti nel 2021 valeva 3,2 miliardi di euro, il 2,4% del totale.
In valore le regioni più esposte sono il Veneto (805 milioni di euro), la Lombardia (771 milioni) e l’Emilia-Romagna (531 milioni). In termini di incidenza spiccano Umbria (10,8%) e Marche (5,7%), seguite a distanza dall’Abruzzo (3,1%).
Al contempo, se i problemi di approvvigionamento innestati dalla pandemia e poi amplificati dall’invasione russa porteranno a una regionalizzazione su base continentale delle catene globali del valore, si potranno aprire opportunità per i distretti italiani grazie alla presenza di filiere strutturate e di un buon nucleo di imprese resilienti.
IL PROBLEMA DEGLI APPROVVIGIONAMENTI
La guerra in Ucraina ha reso ancora più critico il tema degli approvvigionamenti: oltre ai rincari di petrolio e gas, anche di-
La classifica dei distretti migliori per performance di crescita, redditività e patrimonializzazione (punteggio da 0 a 100).
I punti di forza dei distretti industriali.
verse commodity non energetiche hanno toccato nuovi massimi.
In riferimento alla gestione dei prezzi delle materie prime, si evidenza una maggior indicazione di criticità nei distretti rispetto alle aree non distrettuali, per tutti i settori. Anche i ritardi negli approvvigionamenti e l’indisponibilità di materie prime e semilavorati sembrano interessare relativamente di più le imprese distrettuali, benché il quadro sia piuttosto eterogeneo. Negli intermedi, i rispondenti hanno indicato più rallentamenti che indisponibilità; in particolare le imprese distrettuali della gomma e plastica soffrono per gli allungamenti nei tempi di approvvigionamento, mentre le non distrettuali dei prodotti in carta lamentano una maggior carenza di materie prime e semilavorati.
I PUNTI DI FORZA: SUPPLY
CHAIN ED EXPORT
Le evidenze emerse nel Rapporto confermano la centralità delle filiere produttive
come fattore di competitività nei prossimi anni. Nei distretti la distanza media degli approvvigionamenti è molto contenuta, benché aumentata nel corso della pandemia: nel 2021 è stata pari a 116 chilometri, 24 in meno rispetto alle aree non distrettuali. È poi più elevato il numero medio di fornitori per azienda (29 vs 25).
La capacità di presidiare i mercati esteri è un altro punto di forza dei distretti che storicamente presentano una maggiore internazionalizzazione, misurata dal numero di partecipate estere (29 ogni 100 imprese vs le 19 delle aree non distrettuali) e dalla quota di imprese che esportano (62,1% vs 52,2%).
I distretti sono ben posizionati anche in termini di capacità brevettuale, con 70,7 brevetti ogni 100 imprese; le aree non distrettuali si fermano a 51,5.
I dati di commercio estero confermano l’elevata competitività dei distretti a livello internazionale.
Nel primo trimestre del 2022 l’export è
aumentato del 19,3%, con punte superiori al 20% in molte regioni: tra queste la Lombardia (+25,5%), l’Umbria (+25,2%), il Friuli-Venezia Giulia (+24,5%), la Puglia (+24,1%), la Toscana (+23,3%). Il confronto con i livelli pre-pandemici mostra un progresso del 16%.
I distretti possono poi contare su un nucleo di aziende trainanti che si sono dimostrate resilienti durante la pandemia. 845 imprese distrettuali, pari al 4,7% del totale, nel corso del 2020 sono cresciute, hanno registrato buoni livelli di EBITDA margin (oltre l’8%) e un grado di patrimonializzazione superiore al 20%, oltre ad aver mostrato un aumento degli addetti tra il 2018 e il 2020. Queste imprese particolarmente resilienti sono più diffuse tra i soggetti medio-grandi e in alcuni settori (mezzi di trasporto, agro-alimentare, meccanica e intermedi). Per numero di imprese champion, spiccano Lombardia (262) e Veneto (208), mentre per incidenza si sono messe in evidenza Trenti-
no-Alto Adige (9,2%), Campania (6,4%) e Puglia (6%).
LE AREE DI MIGLIORAMENTO: INVESTIMENTI E NUOVE ENERGIE
I punti di forza dei distretti rappresentano risorse cruciali, ma non sufficienti per affrontare il difficile contesto economico che si sta delineando.
Dal rapporto emerge come necessaria un’accelerazione degli investimenti in innovazione e tecnologia anche green, un consolidamento dimensionale e la formazione e l’inserimento in azienda di nuove competenze.
Dallo studio di alcuni settori del Nord-Est ad alta vocazione distrettuale, come l’a-
gro-alimentare, il legno-arredo e la meccanica, emerge un quadro caratterizzato da un’accelerazione nell’adozione di tecnologie Industry 4.0 a partire dal 2017. Tuttavia, i dati mostrano come il fenomeno abbia sinora riguardato in larga parte aziende medio-grandi (tre su quattro hanno adottato tecnologie 4.0 vs poco più di una su cinque tra le micro).
Anche sul fronte ambientale/risparmio energetico si può fare di più: è sotto il 6% la quota di imprese che ha realizzato investimenti in impianti per la produzione di energia elettrica da rinnovabili o per la produzione di energia termica da rinnovabili o di cogenerazione e/o recupero di calore.
Un’altra area di miglioramento riguarda la governance. La capacità delle imprese di rinnovare e potenziare le proprie competenze e aprirsi con più facilità alla transizione tecnologica e green può anche essere facilitata dal passaggio generazionale.
Nel biennio 2020-21 il processo di rinnovamento generazionale sembra aver subito una frenata: la quota di imprese distrettuali che hanno apportato modifiche al proprio board è, infatti, scesa al 13,2% nel 2020 e al 12,2% nel 2021, dopo che tra il 2016 e il 2019 era stata sempre abbondantemente sopra il 14%, rimanendo comunque superiore alle aree non distrettuali. u
La classifica dei 30 distretti industriali più energivori: gli articoli in gomma e materie plastiche di Varese si piazzano al decimo posto, la gomma del Sebino Bergamasco è al dodicesimo.
Lombardia: 30 milioni di euro dalla Regione per gli interventi di efficientamento energetico
La Regione Lombardia sostiene gli interventi di efficientamento energetico promossi dalle micro, piccole e medie imprese lombarde del settore manifatturiero, artigiane e non artigiane, che, a seguito dell’aumento dei costi dell’energia, aggravati anche dalla crisi internazionale in corso, vedono ulteriormente esasperato il contesto economico proprio nella fase di ripresa dalla crisi economica da Covid 19
Con la delibera di Giunta regionale n. del 7071 del 3 ottobre 2022, la Regione Lombardia ha aggiornato il bando, inizialmente rivolto solo alle micro e piccole imprese artigiane, che sostiene gli interventi di efficientamento energetico delle piccole e medie imprese lombarde del
settore man ifatturiero, la cui dotazione finanziaria è di 30.150.199,65 euro. Si tratta, in sostanza, di un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese complessive ammissibili nel limite massimo di 50 mila euro, per soggetto beneficiario. Le spese ammissibili presentate in domanda devono essere almeno
pari a 15 mila euro, da realizzare unicamente presso la sede legale o operativa in cui si svolge il processo produttivo e da rendicontare entro il termine massimo del 30 giugno 2023. L’erogazione del contributo a fondo perduto avverrà in un’unica soluzione a saldo, previa verifica della rendicontazione presentata.
CHI PUÒ PARTECIPARE
M icro, piccole e medie imprese del settore manifatturiero secondo la definizione di cui all’Allegato I del Regolamento (UE) n. 651 del 17 giugno 2014 che alla data di presentazione della domanda di contributo siano in possesso dei seguenti requisiti: - a bbiano la sede, legale o operativa, in cui si svolge il processo produttivo e oggetto dell’intervento, in Lombardia; - s iano regolarmente iscritte e attive nel Registro delle imprese (come ri -
- s iano in regola con gli obblighi contributivi come attestato dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC).
COME PARTECIPARE, IN DUE FASI
L’adesione al bando deve avvenire esclusiv amente sulla piattaforma Bandi online all’indirizzo http://www. bandi.regione.lombardia.it attraverso le due fasi e le tempistiche di seguito descritte.
parte del Tecnico non determina nessun diritto di priorità nell’assegnazione del contributo, ma è necessaria per consentire la presentazione della successiva domanda di contributo da parte dell’impresa.
Fase 2
Domanda di contributo: presentazione della domanda di contributo da parte del soggetto richiedente avente le caratteristiche di cui al precedente art. A.3, dalle ore 10:00 del 25 ottobre 2022
Il robot parla italiano
Nel 2021 le installazioni di robot sono aumentate in Italia del 65%. Una performance incredibile, comunicata lo scorso ottobre in anteprima a Milano dalla IFR, la federazione internazionale dei produttori di robot. Teatro dell’annuncio, che pone il nostro Paese al top nel mondo per tasso di crescita, la trentatreesima edizione di BI-MU, la fiera delle macchine utensili. Qui un ampio spazio è stato dedicato alla robotica. E anche se le applicazioni presentate interessavano soprattutto la lavorazione dei metalli, sono emersi non pochi spunti di interesse anche per l’industria della gomma
Un tempo i robot si vedevano solo nelle grandi industrie, soprattutto quelle del settore automotive, e in determinati reparti, come quelli di carrozzeria, verniciatura e powertrain. Poi l’uscita di modelli più leggeri ha cominciato ad allargare gli orizzonti, e queste macchine hanno cominciato a entrare anche in altri settori, a partire dall’elettronica per allargarsi al packaging, al food & beverage e alle officine meccaniche. Infine, da una decina di anni a questa parte, l’arrivo dei robot collaborativi ha cambiato ulteriormente lo scenario. Presentati inizialmente come bracci che potevano lavorare al di
fuori delle classiche protezioni riservate ai robot industriali, e quindi con notevoli risparmi su layout e allestimenti, questi prodotti si sono rivelati poi particolarmente utili per la grande facilità di programmazione. Tutti i modelli sul mercato possono infatti essere programmati in modalità “teach by hand”, cioè accompagnandoli con la mano lungo il percorso che devono compiere e fissando i punti di presa e di rilascio delle pinze di cui sono dotati. Operazione che ha reso superflui i programmatori un tempo indispensabili per realizzare un’applicazione robotica e che consente ora a qualsiasi operatore di
macchina di imparare a impostare anche i robot collaborativi (o cobot) con una formazione di poche ore.
ANCHE NELL’INDUSTRIA DELLA GOMMA
Il moltiplicarsi delle forme robotiche, e quindi la comparsa, oltre ai bracci antropomorfi a sei assi, di SCARA, robot delta, AMR (carrelli autonomi mobili) e cobot, ha consentito ad aziende specializzate, i system integrator, di inventare sempre nuove applicazioni per gli automi nell’industria, al punto da interessare anche un settore complesso come quello della gomma. Gli asservimenti a
presse o alle macchine per il controllo di qualità basate sulla visione artificiale cominciano a farsi vedere con una certa frequenza anche nelle industrie di trasformazione degli elastomeri.
PERFORMANCE ECCEZIONALE
Sono proprio i system integrator, tra l’altro, i protagonisti di una clamorosa affermazione della robotica italiana, che è emersa in tutta la sua evidenza alla recente edizione di BI-MU, la fiera delle macchine utensili tenutasi a Milano lo scorso ottobre. Per l’occasione una parte di padiglione è stata adibita per una sorta di fiera nella fiera, battezzata RobotHeart, a cui sono intervenuti come espositori tutti i principali produttori di robot operanti in Italia e numerosi integratori di sistemi. Il 14 ottobre è intervenuta in una conferenza organizzata da SIRI, l’associazione italiana dei produttori di robot, Marin Bill, presidentessa di IFR, la International Federation of Robotics, che riunisce tutti i principali attori del settore nel mondo. Bill ha voluto essere presente di persona nel no -
stro Paese per segnalare le straordinarie performance realizzate dall’Italia nel 2021, con oltre 14 mila unità robotiche vendute e un incremento delle installazioni del 65% rispetto al 2020. Numeri che, per tasso di crescita, ci pongono ai vertici globali, ben al di sopra del +6% fatto registrare dalla Germania, il maggior “consumatore” europeo di robot. Il clamoroso successo è stato attribuito da Domenico Appendino, presidente di SIRI, in buona parte proprio agli integratori di sistemi italiani. Commentando i dati Appendino ha detto che «sono soprattutto i system integrator a mostrare dinamismo e inventiva nell’asservire robot industriali e collaborativi a macchine o linee di produzione, in qualsiasi settore, dalla lavorazione dei metalli all’alimentare». Invenzioni che poi vengono esportate in tutto il mondo.
SORTING AD ALTA TECNOLOGIA
L a 33.BI-MU è una fiera dedicata alle macchine utensili, per cui tra gli stand si sono viste soprattutto applicazioni in questo ambito, per esempio in asservi-
mento a torni o centri di lavoro con soluzioni che possono essere di interesse soprattutto per i produttori di stampi. Una soluzione interessante secondo noi per la cernita dei pezzi è il Flexibowl sviluppato dall’azienda toscana Ars Automation. Si tratta di un sistema flessibile per l’alimentazione di componenti, per linee automatizzate che impiegano robot industriali o collaborativi. Rende possibile gestire l’alimentazione di componenti nel modo ottimale, per assicurare il maggior numero di parti disponibili alla presa, per ogni ciclo. Grazie al sistema la velocità complessiva migliora, la produttività incrementa e si riduce il tempo di change-over.
I componenti sono raccolti da una o più tramogge di alimentazione e disposti sul disco nella posizione ottimale. Grazie alla combinazione tra un particolare attuatore di impulsi e i movimenti di rotazione, ogni singolo componente raggiunge in modo veloce una rapida stabilizzazione, affinché la presa e il deposito da parte del robot siano il più efficaci possibile.
Tra i padiglioni della fiera il Flexibowl si è visto negli stand di numerosi produttori che hanno mostrato integrazioni con il loro robot. Tra questi Fanuc, Tiesse Robot, filiale italiana di Kawasaki Robotics, e la svizzera Stäubli, che ha proposto una soluzione interessante, in cui un suo robot è in grado di individuare e prelevare i pezzi dal disco rotante di Flexibowl senza che questo si fermi, ma inseguendolo mentre è in movimento. Una soluzione estremamente complessa che accorcia in modo sostanziale i tempi dell’operazione di picking dei pezzi.
VISIONI SUL FUTURO
La 33.BI-MU è stata utile anche per capire come le principali aziende del settore vedono l’espansione dei robot nel manifatturiero italiano. ABB, per esempio, che ha una gamma di prodotti che copre tutte le tipologie robotiche, ha organizzato una conferenza stampa, dal titolo “La fabbrica del futuro”, in cui ha presentato la sua visione.«Nella nostra idea», ha detto Leandro Leani, Division Manager Robotics & Discrete Automation di ABB, «la fabbrica di domani sarà più flessibile di quella attuale e molto più semplice da controllare e operare per le persone che devono gestire la produzione. Questa sarà organizzata
in isole interconnesse tra loro in modo flessibile, mediante l’utilizzo di AMR, autonomous mobile robot». ABB ha acquisito di recente un importante produttore di robot mobili, la spagnola ASTI. «Un ruolo importante avranno sempre di più i robot collaborativi», ha poi aggiunto Leani, «facili da programmare, dotati di sensori che rendono sicura la vicinanza con l’uomo».
UNA PINZA INNOVATIVA
All’evento ABB era presente anche Camozzi, importante gruppo italiano, che ha presentato un sistema di presa robotico innovativo, sensorizzabile come si vuole a seconda delle applicazioni. In un’applicazione presentata nello stand del laboratorio Merlin del Politecnico di Milano, questa pinza, installata sempre
su robot ABB, era in grado di manipolare un sottile tubo in silicone con precisione, di misurarlo e di posizionarlo all’interno di clips in un’ipotetica applicazione per il settore automotive. La capacità di manipolare elementi flessibili o di forma modificabile, come è caratteristico per gli elastomeri, è sempre stato un “task” estremamente complesso per i robot, ma ora si vedono comparire sempre di più applicazioni in grado di risolvere il rebus.
La pinza Camozzi non è ancora in commercio, ma dovrebbe esserlo a breve. Potrebbe rivelarsi una soluzione molto interessante per realizzazione robotiche nel settore dell’industria della gomma.
SOLUZIONI DI BIN PICKING
Una pinza di questo tipo potrebbe per esempio rivelarsi utile anche in applicazioni di bin-picking nell’industria degli elastomeri. Il bin-picking, o presa alla rinfusa da cassone, consiste nella capacità del robot, assistito da un sistema di visione, di riconoscere la forma di oggetti gettati a casaccio in un contenitore, di capire quali si trovino in superficie e di afferrarli per trasferirli da un’altra parte. Una soluzione di questo tipo potrebbe per esempio essere molto utile per velocizzare i sistemi di controllo di qualità, alimentando con robot i sistemi di cernita automatica.
In BI-MU si sono viste moltissime applicazioni di questo tipo, ovviamente applicate a oggetti metallici. Ma è significativo come questo genere di operazione, virtualmente impossibile solo qualche anno fa, ora invece sia realizzabile senza problemi con numerosi tipi di robot.
I robot collaborativi sono sempre più usati anche in logistica. Qui un’applicazione per la pallettizzazione sviluppata da Omron.
SOSTENIBILITÀ E AMBIENTE
U n tempo i robot avevano consumi energetici elevati, ma l e cose si sono evolute molto negli ultimi anni, al punto che oggi, alla domanda su quanto incida una di queste macchine sulla bolletta elettrica, la risposta unanime è: «Ha un assorbimento paragonabile a quello
di un phon». I produttori, anche per un fatto di marketing, evidenziano continuamente lo sforzo fatto per rendere più ecosostenibili le loro proposte. Tra le iniziative presentate in fiera spicca quella di Fanuc. Il gruppo giapponese, che ha i numeri di installazioni più alti nel settore, ha presentato una web-app che con-
Il nuovo robot didattico Astorino, proposto da Kawasaki Robotics e di prossima distribuzione per aziende e scuole in Italia da parte dell’azienda bresciana Tiesse Robots.
sente a un integratore o a un utilizzatore finale di valutare tutti i prodotti del gruppo, robot e macchine, in funzione dei propri obiettivi di sostenibilità e di scegliere quindi quelli meno impattanti. Il tool considera per tutti i prodotti Fanuc quattro caratteristiche cardine: la loro adattabilità all’economia circolare, le prestazioni di risparmio energetico, il rispetto per il pianeta e quello per le persone. Per i robot si possono confrontare le caratteristiche di sostenibilità dei controller, dell’hardware e dei software. Per esempio, si può cercare nella gamma il modello con il minore ingombro di spazio per una data funzione, come la verniciatura nell’automotive, e scegliere quello che consente di ridurre al minimo il volume occupato dalla cella robotizzata, le cui dimensioni sono direttamente proporzionali alla CO2 emessa. Sempre in tema di sostenibilità il gruppo ha presentato anche il nuovo Re-Generation Program pensato per riportare a nuova vita un vecchio robot Fanuc affidandolo alle sapienti mani del Repair Center europeo, situato in Lussemburgo.
OBIETTIVO FORMAZIONE
Infine, le imprese del settore si stanno impegnando molto anche per formare le persone all’utilizzo dei robot. Come anticipato, il compito è stato enormemente semplificato negli ultimi anni dall’introduzione di nuove soluzioni altamente intuitive, che consentono di impostare gli automi anche senza competenze specifiche di programmazione in codice, come invece era richiesto fino a non molto tempo fa.
Ora tutti i principali produttori di robot hanno realizzato loro “academy” per formare personale interno e dei clienti. Molti hanno avviato anche collaborazioni con gli istituti ITS per educare i tecnici del futuro.
Tra le novità viste a 33.BI-MU segnaliamo in particolare il nuovo robot Astorino proposto da Kawasaki e sviluppato in Polonia da un system integrator, Astor, utilizzando stampa 3D per la realizzazione dei componenti. Riproduce gradi di libertà e movimenti di un robot
Celle robotiche educative create da Fanuc per le scuole. Il gruppo è sponsor di una manifestazione globale, WorldSkills, pensata per fare emergere tra i giovani professionalità formate alle tecnologie del futuro.
industriale e utilizza per la programmazione il software utilizzato dal produttore giapponese per i suoi prodotti. Venduto a un prezzo di poche migliaia di euro può diventare uno strumento
accessibile alle scuole per istruire i ragazzi alla programmazione di un vero robot industriale, senza utilizzare altri pacchetti oggi molto diffusi che però sono poco più che giocattoli evoluti. u
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u OR.P. Stampi
Processi sempre più efficienti
Se la qualità, la precisione e l’innovazione tecnologica rappresentano da sempre un must per il mondo degli stampi, oggi anche la riduzione dell’impatto ambientale e il risparmio di energia sono diventate prerogative imprescindibili. Questo si traduce in processi sempre più efficienti, che aiutano a ridurre i tempi, e quindi i consumi energetici, durante l’intero ciclo di stampaggio. Nelle pagine che seguono vedremo alcuni esempi portati da aziende protagoniste del mondo degli stampi, che hanno saputo rimanere competitive nonostante i due anni di pandemia e il momento storico particolarmente complesso.
Alfa Stampi
Stampi di qualità nel rispetto delle tempistiche
Dopo un lungo stop dovuto alla pandemia di Covid-19 è stato finalmente possibile riprendere ad esporre in fiera in presenza. Due le partecipazioni di Alfa Stampi: sia la DKT di Norimberga che la K2022 di Düsseldorf si sono rivelate ottime opportunità di incontro e fidelizzazione della clientela storica, nonché vetrine internazionali di alto livello per presentarsi e conoscere nuove realtà aziendali. A rticoli tecnici ed O-Rings in diversi tipi di elastomero e silicone in pasta: sono questi i principali prodotti realizzabili con gli stampi che Alfa Stampi progetta e realizza per un ampio spettro di clienti italiani e stranieri che ne apprezzano soprattutto affidabilità, flessibilità e competenza. Per essere competitivi in un contesto di mercato in cui
l’efficienza ha un ruolo determinante, la prima necessità è quella di essere particolarmente attenti al rispetto delle consegne. Per ottemperare a questo obiettivo l’azienda da un lato, laddove possibile, punta all’automazione per poter sfruttare i macchinari anche nei tempi non presidiati dall’operatore e dall’altro monitora e rivede la propria pianificazione interna in modo costante per ottimizzare tutti i processi.
I noltre, in risposta a una clientela sempre più rigorosa sia dal punto di vista tecnico sia nel richiedere una sempre maggior estetica dei particolari, un alto grado di precisione nelle lavorazioni e la collaborazione con partner all’avanguardia nella finitura delle superfici permettono ad Alfa Stampi di offrire un servizio completo.
I numeri dell’anno 2022 che sta per chiudersi per Alfa Stampi sono positivi e vedono un +20% delle vendite rispetto al 2021. Tra gli obiettivi del 2023, l’azienda prevede un aggiornamento del parco macchine con l’acquisto di un nuovo centro di lavoro di ultima generazione e si propone di continuare a sviluppare il proprio percorso di crescita, confermando la volontà di consolidare ulteriormente la propria posizione di mercato. u
www.alfastampi.com
Bettoni Meccanica
Stampi sempre più green
Bettoni Meccanica è una Green Company con 35 anni di esperienza nella progettazione e realizzazione di stampi per il settore gomma plastica che lavora costantemente al fine di ridurre al minimo l'impatto negativo sull'ambiente, sull'economia e sulla comunità stessa. Tutto quanto viene prodotto in azienda e gli scarti di lavorazione sono riciclabili al 100%, l'energia utilizzata è al 100% di provenienza Green, autoprodotta da un impianto fotovoltaico sovradimensionato che permette all’azienda anche di immettere nella rete pubblica la propria produzione di energia verde in eccesso.
A gennaio 2017 la capacità produttiva di stampi è stata ampliata acquistando un centro di lavoro DekelMaho DMC 75 V linear a 5 assi e un nuovo centro di lavoro Mazak con corse 1740x760. A gennaio 2020 la capacità produttiva di stampi è stata ulteriormente ampliata acquistando un centro di lavoro ad alta velocità Mori e Seiki con corse 900x600 ad altissima precisione per silicone liquido, portando a complessivi 7 centri di lavoro in produzione. Nel parco macchine sono presenti anche torni, rettifiche per piani e una erosione.
Nel 2022 Makino ha consegnato a Bettoni Meccanica due nuovi centri di lavoro ad alta precisione che sono stati interconnessi secondo le linee guida del Piano Nazionale Industria 4.0. L’azienda segue con i clienti tutte le fasi di progettazione degli articoli tecnici in gomma fino al collaudo finale dello stesso, consigliando tipi di acciai e trattamenti in base alla mescola da utilizzare e alla produzione da effettuare. u
www.bettonimeccanica.com
B.M. Stampi
Stampi di precisione
RB .M. Stampi è una società che opera dal 1996 a Sarnico (BG) con una forte esperienza nel settore della progettazione e realizzazione di stampi per articoli in gomma e in plastica. L a professionalità, il costante processo di innovazione tecnologica, l’impiego di personale qualificato e una particolare attenzione alle esigenze del cliente caratterizzano l’azienda, che negli anni ha conosciuto una crescita positiva. L a qualità del prodotto B.M. Stampi è garantita da un’accurata progettazione su di un avanzato sistema CAD/CAM collegato direttamente a tutte le principali macchine presenti nel reparto produttivo assicurando, così, alti livelli di precisione. L a struttura moderna, la tecnologia avanzata e la serietà professionale fanno dell’azienda il partner ideale per la progettazione e la lavorazione di stampi per articoli in gomma e plastica. u
O.C.S. Stampi Stampi per O-Ring perfettamente efficienti
O.C.S. srl supporta i propri clienti non solo nella progettazione e produzione di stampi per O-Ring e articoli tecnici in gomma e silicone, ma anche e soprattutto nello sviluppo e ingegnerizzazione di soluzioni tecnologiche che accompagnano il cliente nella realizzazione dei suoi progetti. K now how e competenze di un dinamico team di lavoro composto da circa 30 persone, organizzate nei seguenti reparti: 2 uffici di progettazione, 1 reparto di preparazione piastre, 2 reparti di produzione stampi, 1 ufficio di controllo qualità e 1 reparto lavaggio, satinatura e cromatura. Un parco macchine di prim’ordine, arricchito quest’anno da 2 nuove frese CNC, garantisce un elevato standard qualitativo anche nella successiva gestione degli stampi durante tutta la loro vita. S econdo uno studio condotto negli Stati Uniti, il costo iniziale di uno stampo è solo il 20% del suo costo totale, che comprende i costi diretti e indiretti legati a riparazioni, manutenzioni e riprese. O.C.S. completa quindi l’ offerta con un servizio di formazione/informazione mediante workshop svolti presso i clienti, per aiutarli a mantenere costantemente gli stampi in perfette condizioni di efficienza. Un’altra attività sempre più importante e richiesta è la prototipazione degli stampi che, soprattutto per il settore automotive, significa produrre parti destinate ad essere validate attraverso test sul campo.
S tampi piccoli ma chiamati a soddisfare tutti i requisiti di forma e design, oltre a specifiche di resistenza meccanica e protezione galvanica. I l tutto svolto con lead time sempre più stretti e vincolanti, a dimostrazione della continua evoluzione di O.C.S., che ha saputo mantenere inalterata la tradizione di serietà e affidabilità, arricchendola con ampliamento del proprio know how e servizi sempre nuovi. u
www.ocs-stampi.it
OR.P. Stampi
CRB EVO con tempi di ciclo e consumo ridotti
getici in KWh del 20%. Sommando queste due percentuali di risparmio (tempo + Kwh) sull’intero ciclo produttivo e moltiplicandolo per il numero di Canali freddi attivi sulle linee produttive di gomma e silicone, si raggiungono valori veramente importanti.
Di solito si pensa alla superficie dello stampo come un rivestimento o un trattamento, come può essere quello della cromatura. In questo caso, invece, è stata messo a punto una nuova lavorazione meccanica sulla superficie dello stampo per favorire e automatizzare il distacco dei pezzi stampati. Intervenendo su zone critiche come possono essere canali, vasche o sfoghi aria, OR.P. è riuscita, mantenendo le tolleranze degli spigoli, a favorire il distacco del pezzo e a ottenere un dato VDI misurato. Un VDI o un aspetto visivo del pezzo che permettono di evitare fasi successive come la di burattatura.
O R.P. collabora con centri specializzati in termodinamica ed è più che mai attiva nel favorire la digitalizzazione e un sistema produttivo sempre più green e autonomo. u
In occasione del K di Dusseldorf OR.P. Stampi ha ufficialmente presentato la nuova linea di Canali Freddi e alcune nuove lavorazioni meccaniche sugli stampi per migliorare il distacco dei pezzi e lavorazioni post stampaggio. Quest’anno ricorre il 25°anno di design e produzione di Canali Freddi OR.P., che sono diventati negli anni un cardine dell’azienda con una linea tecnica e produttiva dedicata. Dopo aver superato la soglia dei 1.000 CRB prodotti e testati, il reparto R&D di OR.P. negli ultimi due anni ha lavorato per realizzare ciò che prima era un vantaggio mentre ora è un’esigenza.
Si tratta dei nuovi CRB EVO, una nuova linea di Canali Freddi ad alte prestazioni, ideati con una notevole attenzione alla riduzione dei tempi di ciclo e a un ridotto consumo energetico.
Calcolando quanto la riduzione dei tempi nel ciclo di riscaldo sia fondamentale per ridurre sprechi, OR.P. ha verificato con i nuovi CRB EVO una riduzione di tempo nella fase avvio/riscaldo del 15%. Oltre a questo studio nella fase d’avvio, i nuovi CRB EVO si sono dimostrati in grado di risparmiare durante l’intero ciclo di stampaggio.
I nuovi materiali e le nuove disposizioni interne al blocco garantiscono infatti ulteriori risparmi, in questo caso ener-
Sicurezza antincendio: come cambia il decreto 1° settembre 2021
Il nuovo decreto per la gestione della sicurezza antincendio, entrato in vigore il 25 settembre 2022, introduce alcune novità, soprattutto per quanto riguarda la formazione degli addetti e la gestione delle emergenze. A causa delle difficoltà segnalate ai vigili del fuoco relative alle modalità di qualificazione della nuova figura del manutentore antincendio, però, alcune disposizioni entreranno in vigore solo dal 25 settembre 2023
La Gazzetta Ufficiale del 24 settembre 2022 pubblica il decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di modifica al decreto 1° settembre 2021, recante “Criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature e altri sistemi di sicurezza antincendio, ai sensi dell’articolo 46, comma 3, lettera a) punto 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81”.
S i precisa che tale articolo prevede l’adozione di uno o più decreti per la definizione, tra l’altro, dei criteri diretti a individuare metodi di controllo e manutenzione degli impianti e attrezzature antincendio. Prima di entrare nel merito della versione aggiornata del
provvedimento antincendio, segnaliamo che il nuovo testo rimanda nel suo “incipit” a numerose disposizioni che richiamiamo nella tabella 1.
A nalizziamo, dunque, il decreto nella sua versione attuale, ricordando ai lettori che ci eravamo già occupati dell’argomento l’anno passato (vedi L’Industria della Gomma numero 693 novembre 2021). Per motivi di chiarezza ci sembra opportuno fare riferimento sia alle disposizioni del decreto che sono rimaste inalterate sia a quelle modificate.
D EFINIZIONI
R iportiamo i principali termini utilizzati: a ) manutenzione: operazione o intervento finalizzato a
mantenere in efficienza ed in buono stato, impianti, attrezzature e altri sistemi di sicurezza antincendio; b ) tecnico manutentore qualificato: persona fisica in possesso dei requisiti tecnico professionali di cui all’allegato II del decreto in oggetto;
c ) qualifica: risultato formale di un processo di valutazione e convalida, ottenuto quando l’amministrazione competente determina che i risultati dell’apprendimento conseguiti da una persona corrispondono a standard definiti; d ) controllo periodico: insieme di operazioni da effettuarsi con frequenza non superiore a quella indicata da disposizioni, norme, specifiche tecniche o manuali d’uso e manutenzione per verificare la completa e corretta funzionalità di impianti, attrezzature e altri sistemi di sicurezza antincendio;
e ) sorveglianza: insieme di controlli visivi atti a verificare, nel tempo che intercorre tra due controlli periodici, che gli impianti, le attrezzature e gli altri sistemi di sicurezza antincendio siano nelle normali condizioni operative, siano correttamente fruibili e non presentino danni materiali evidenti. La sorveglianza può essere effettuata dai lavoratori normalmente presenti che abbiano ricevuto adeguate istruzioni.
C AMPO D’APPLICAZIONE
I l decreto stabilisce i criteri generali per il controllo e la ma-
nutenzione degli impianti, delle attrezzature e degli altri sistemi di sicurezza antincendio, in attuazione dell’articolo 46 del decreto 81/08 (vedi sopra).
C ontrolli e manutenzione degli impianti e delle attrezzature antincendio
G li interventi di manutenzione e i controlli sugli impianti, le attrezzature e gli altri sistemi di sicurezza antincendio devono essere eseguiti e registrati in conformità alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti, secondo la regola d’arte, in accordo alle norme tecniche applicabili emanate dagli organismi di normazione nazionali o internazionali e seguendo le istruzioni fornite dal fabbricante e dall’installatore, secondo i criteri indicati nell’Allegato I del decreto in oggetto.
I l ricorso a norme tecniche volontarie (ISO, IEC, EN, CEI, UNI) conferisce presunzione di conformità. Si tratta di norme che mantengono il loro carattere di volontarietà, a meno che non siano rese cogenti da altre disposizioni.
I l datore di lavoro attua gli interventi di cui sopra, anche attraverso il modello di organizzazione e gestione di cui all’articolo 30 del D.Lgs. 81/08.
Q ualificazione dei tecnici manutentori G li interventi di manutenzione e i controlli sugli impianti e le attrezzature e le altre misure di sicurezza antincendio devono essere eseguiti da tecnici manutentori qualificarti.
Le modalità di qualificazione del tecnico manutentore sono stabilite nell’Allegato II del decreto in oggetto.
L a qualifica del tecnico manutentore qualificato sugli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio vale su tutto il territorio nazionale.
Valutazione dei requisiti
R estano operative, con qualche modifica formale, le disposizioni del punto 4 dell’allegato II in base alle quali, in seguito all’esito positivo di un esame, è riconosciuta la qualifica di tecnico manutentore qualificato. La qualifica è rilasciata dai vigili del fuoco.
R imangono in essere, anche in questo caso con qualche modifica formale, le disposizioni di cui al punto 5 dell’allegato II sulla nomina e composizione della Commissione esaminatrice.
E ntrata in vigore
I l decreto del 1° settembre 2021, come modificato, è entrato in vigore il 25 settembre 2022.
Le disposizioni previste dall’art. 4 relative alla qualificazione dei tecnici manutentori entrano in vigore a decorrere dal 25 settembre 2023. Tale differimento è dovuto alle difficoltà segnalate ai vigili del fuoco relative alle modalità di qualificazione della figura del manutentore antincendio, ovvero di una figura introdotta solo nel 2021 e quindi nuova rispetto al quadro normativo previgente, a lungo applicato, fissato dal decreto 10 marzo 1998.
A LLEGATO I
L’allegato in oggetto mantiene la formulazione del 2021. D efinisce i criteri generali per la manutenzione, il controllo periodico e la sorveglianza di impianti, attrezzature e altri sistemi di sicurezza antincendio.
I l datore di lavoro predispone un registro dei controlli dove sono annotati i controlli periodici e gli interventi di manutenzione su impianti, attrezzature e altri sistemi antincendio secondo le tempistiche indicate dalla normativa e dal
manuale d’uso e di manutenzione. Il registro deve essere aggiornato e disponibile per gli organi di controllo. L a manutenzione e il controllo di impianti, attrezzature e sistemi di sicurezza antincendio devono essere effettuati da tecnici manutentori qualificati secondo le disposizioni legislative e regolamentari vigenti, a regola d’arte, e seguendo il manuale d’uso e manutenzione dell’impianto, dell’attrezzatura o del sistema di sicurezza antincendio. L’allegato riporta alcune norme e specifiche tecniche di riferimento per la manutenzione e il controllo degli impianti, attrezzature e altri sistemi di sicurezza antincendio (si rimanda sul punto alla lettura del testo originale).
Oltre all’attività di controllo periodico e alla manutenzione d cui sopra, le attrezzature, gli impianti e i sistemi di sicurezza antincendio devono essere sorvegliati regolarmente dai lavoratori normalmente presenti, adeguatamente istruiti, previa predisposizione di adeguate liste di controllo.
A LLEGATO II
L’allegato in oggetto concerne la qualificazione dei manutentori di impianti, attrezzature e altri sistemi di sicurezza antincendio.
I l tecnico manutentore qualificato è responsabile dell’esecuzione della corretta manutenzione degli impianti, attrezzature e altri sistemi di sicurezza antincendio, conformemente alle disposizioni legislative e regolamentari applicabili, alla regola d’arte e al manuale d’uso e manutenzione. Per raggiungere i necessari requisiti di conoscenza, abilità e competenza relativi all’attività di manutenzione, deve effettuare un percorso di formazione erogato da soggetti formatori che devono avvalersi di docenti in possesso dei requisiti previsti dall’allegato II.
I docenti di cui si tratta devono possedere almeno il diploma di scuola secondaria superiore, conoscere leggi e regolamenti specifici del settore ed avere un’esperienza documentata, almeno triennale, nel settore della formazione e in quello della manutenzione degli impianti, attrezzature e dei sistemi di sicurezza antincendio e nel settore della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro e della tutela dell’ambiente.
I l percorso di formazione verte sui contenuti minimi indicati dall’allegato II. Comprende anche esercitazioni pratiche. Si richiede pertanto ai docenti di avere esperienza di pratica professionale documentata, di almeno tre anni, nel settore oggetto della formazione pratica.
Per quanto riguarda i contenuti minimi del percorso di formazione, va segnalato che esso deve portare all’acquisizione delle conoscenze e abilità necessaria a svolgere i compiti e le attività necessari ad eseguire:
- i controlli documentali;
- i controlli visivi e di integrità dei componenti; - i controlli funzionali, manuali o strumentali;
- l e attività di manutenzione necessarie a seguito dell’esito dei controlli effettuati;
- l e registrazioni delle attività svolte su supporto cartaceo o digitale;
- l e attività di manutenzione secondo le norme e le procedure relative alla sicurezza e alla salute nei luoghi di lavoro e alla tutela dell’ambiente; n onché necessari a: - relazionarsi con il datore di lavoro (o responsabile dell’attività) in merito alle attività di controllo e manutenzione; - c oordinare e controllare l’attività di manutenzione. I l decreto di modifica stabilisce che i compiti di cui sopra si declinano per ciascuna figura di tecnico manutentore qualificato a seconda della tipologia di impianto, attrezzatura e altro sistema di sicurezza antincendio, in base ai corrispondenti livelli di autonomia e responsabilità definiti dalle norme tecniche applicabili.
A l termine del percorso di formazione il tecnico manutentore qualificato è sottoposto alla valutazione de requisiti, secondo quanto disposto dal punto 4 dell’allegato II. Sono esonerati dalla frequenza del corso i soggetti che, al 25 settembre 2022, svolgevano attività di manutenzione o controllo periodico da almeno tre anni. Essi possono richiedere di essere sottoposti direttamente alla valutazione. Si noti che il riferimento al controllo periodico è stato introdotto con il decreto 15 settembre 2022.
I l Corpo nazionale dei vigili del fuoco rilascia l’attestazione di tecnico manutentore qualificato, in seguito ad una valutazione positiva. Il manutentore qualificato deve tenersi aggiornato sull’evoluzione tecnica e normativa degli impianti, attrezzature e altri sistemi di sicurezza antincendio. S i segnala che il prospetto 2 dell’allegato II riporta le conoscenze, abilità e competenze che deve possedere il tecnico manutentore qualificato per ciascuno dei compiti e delle attività che abbiamo sopra elencato. Il decreto di modifica esplicita che si rimanda alle pertinenti norme tecniche applicabili per il dettaglio delle conoscenze, abilità e competenze delle singole figure di tecnico manutentore qualificato a seconda della tipologia di impianto, attrezzatura e altro sistema di sicurezza antincendio.
G li altri prospetti contenuti nell’allegato II riportano i con -
tenuti minimi della formazione teorica e delle esercitazioni pratiche per gli impianti, le attrezzature e i sistemi di sicurezza antincendio maggiormente utilizzati all’interno dei luoghi di lavoro. Rispetto al testo del 2021 è stato sostituito il prospetto 3.8 con i prospetti 3.8.1 e 3.8.2 ed aggiunto il prospetto 3.14. Vediamo quali sono le novità introdotte da questi ultimi, mentre rimandiamo alla lettura del decreto per quelli che non hanno subito modifiche.
I L TECNICO MANUTENTORE QUALIFICATO
Contenuti minimi e durata dei corsi di formazione teorico pratica per il tecnico manutentore qualificato, per quanto concerne i sistemi di evacuazione naturale di fumo e calore (SENFC) , sono stabiliti dal prospetto 3.8.1. che riassumiamo qui di seguito.
C ontenuto della formazione teorica Comprende l’introduzione ai regolamenti e alle norme tecniche per i sistemi di evacuazione naturale di fumo e calore, norme per la progettazione e l’installazione di sistemi di evacuazione naturale di fumo e calore UNI 9494-1, norma per il controllo iniziale e la manutenzione dei sistemi di evacuazione fumo e calore UNI 9494-3, serie delle norme di prodotto UNI EN 12101 per i componenti dei sistemi di evacuazione fumo e calore. Per quanto riguarda la formazione introduttiva alla manutenzione, il contenuto minimo riguarda: - i l sopralluogo di ispezione; - l o stato generale dell’impianto; - l e modalità per individuare eventuali non conformità di installazione; - l a documentazione e le informazioni che il committente deve fornire al tecnico manutentore. Per quanto riguarda la manutenzione programmata, i contenuti minimi della formazione vertono su: - l eggi e regolamenti di riferimento e registro delle manutenzioni; - s orveglianza; - c ontrollo periodico; - m anutenzione ordinaria e straordinaria; - c omponenti e accessori dei sistemi di evacuazione fumo e calore; - verifica e sostituzione dei componenti e mantenimento della conformità attraverso l’impiego delle apparecchiature e delle strumentazioni specifiche; - l iste di riscontro.
L a formazione teorica, inoltre, riguarda l’analisi della documentazione a corredo di un sistema per lo smaltimento di fumo e calore e dei relativi componenti (dichiarazione/ certificazione di corretta installazione e funzionamento su modulistica del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, dichiarazione di prestazione, certificati di conformità, marcatura CE e marchi volontari, libretto d’uso e manutenzione). Verte, inoltre sulle principali direttive regolamenti UE applicabili, sulle informazioni per lavorare in sicurezza (artt..71 e 73 del D.Lgs. 81/08) e sui principi della regolamentazione della gestione dei rifiuti L a durata della formazione teorica è di 16 ore.
C ontenuto della formazione pratica
L a formazione pratica concerne:
- p resa in carico di un sistema di evacuazione naturale di fumo e calore (SENFC), verifica della congruità tra documentazione e stato di fatto, lettura delle targhe di identificazione dei componenti;
- r isoluzione, ai fini della programmazione del controllo periodico e della manutenzione, delle non conformità riscontrate in fase di presa in carico del SENFC; - c ontrollo visivo e funzionale dei componenti di un sistema per l’evacuazione naturale di fumo e calore; - m odalità di ripristino e sostituzione dei componenti di un sistema di evacuazione naturale di fumo e calore, utilizzo pratico delle strumentazioni specifiche;
- v erifica dell’integrità dei cablaggi e delle interconnessioni tra i componenti (tubazioni, cavi, connessioni radio);
- c ontrollo funzionale della centrale di sorveglianza, attivazione e gestione del sistema di evacuazione naturale di fumo e calore, verifica della programmazione e dell’esecuzione delle funzioni assegnate anche in relazione al piano d’emergenza dell’attività protetta; - c ontrollo funzionale e modalità di ripristino o sostituzione delle eventuali funzioni ausiliarie; - c orretta gestione e smaltimento dei rifiuti prodotti durante le operazioni di sostituzione di parti o componenti.
L a durata della formazione pratica è di otto ore. Contenuti minimi e durata dei corsi di formazione teorico pratica per il tecnico manutentore qualificato, per quanto concerne i sistemi di evacuazione forzata di fumo e calore (SEFFC) e sistemi di ventilazione orizzontale di fumo e calore (SVOF) S ono indicati nel prospetto 3.8.2 che qui riassumiamo
C ontenuto della formazione teorica L a formazione minima verte su: p rincipio di funzionamento di un sistema di evacuazione forzata di fumo e calore (SEFFC) e schema tipo del sistema; principio di funzionamento di un sistema di ventilazione orizzontale forzata del fumo e del calore (SVOF) e schema tipo del sistema.
Le norme tecniche di riferimento sono le seguenti: - n orme per la progettazione e l’installazione dei sistemi di evacuazione forzata di fumo e calore UNI 9494-2:2017 (SEFFC);
- n orme per la progettazione e l’installazione dei sistemi di ventilazione orizzontale del fumo e calore (SVOF) prEN 12101-11;
- s erie delle norme di prodotto per i componenti dei sistemi di evacuazione fumo e calore (serie delle norme UNI EN 12101);
- n orme per il controllo e la manutenzione dei sistemi di evacuazione fumo e calore UNI 9494-3:2014; documentazione finale di un SEFFC o di un SVOF secondo la normativa applicabile.
L a formazione, inoltre, verte sui principi generali sulla manutenzione (compiti, responsabilità e cadenze). Sul punto il prospetto 3.8.2 ricalca quanto abbiamo scritto sopra per la manutenzione programmata stabilita dal prospetto 3.8.1 L a formazione riguarda, analogamente a quanto avviene per i SENFC, anche l’analisi della documentazione a corredo di un sistema SEFFC e SVOF e dei relativi componenti, nonché:
- l e principali direttive e regolamenti UE applicabili; - l e informazioni per lavorare in sicurezza (informazione specifica di cui agli articoli 71 e 73 del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81);
- i principi della regolamentazione sulla gestione dei rifiuti. L a durata della formazione teorica è di 16 ore.
C ontenuto della formazione pratica
L a formazione pratica per i sistemi di evacuazione forzata di fumo e calore (SEFFC) e di ventilazione orizzontale del fumo e del calore (SVOF) è svolta con le stesse modalità che abbiamo visto sopra per i sistemi di evacuazione naturale di fumo e calore.
L a durata della formazione è di otto ore.
Contenuti minimi e durata dei corsi di formazione teorico pratica per il tecnico manutentore qualificato. Sistemi a polvere .
S ono contenuti nel prospetto 3.14 introdotto dal decreto 15 settembre 2022
C ontenuto della formazione teorica
I l percorso di formazione teorica introduce ai seguenti re -
golamenti e norme tecniche per i sistemi di spegnimento a polvere:
- norma per la progettazione, costruzione e manutenzione dei sistemi a polvere UNI EN 12416-2; - n orma per i requisiti e i metodi di prova per i componenti dei sistemi a polvere UNI EN 12416-1; - n orma per la valutazione della qualità delle polveri UNI EN 615;
- i ntroduzione alla manutenzione; - s opralluogo di ispezione; - s tato generale dell’impianto; - m odalità per individuare eventuali non conformità di installazione; - d ocumentazione che il committente deve fornire al tecnico manutentore; - m anutenzione programmata; - l eggi e regolamenti di riferimento, registro delle manutenzioni; - s orveglianza; - c ontrollo periodico; - m anutenzione ordinaria e straordinaria; - c omponenti e accessori dei sistemi di spegnimento a polvere; - verifica e sostituzione dei componenti e mantenimento della conformità attraverso l’impiego delle apparecchiature e delle strumentazioni specifiche; - l iste di riscontro.
L a formazione teorica riguarda, inoltre l’analisi della documentazione a corredo di un sistema a polvere e dei relativi componenti (dichiarazione di conformità e di rispondenza ai sensi dell’art.7 del D.M. 22 gennaio 2008, n.37, modulistica del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, dichiarazione di prestazione, certificati di conformità, marcatura CE e marchi volontari, libretto d’uso e manutenzione). Concerne, infine, le principali direttive e regolamenti applicabili, le informazioni per lavorare in sicurezza e i principi della regolamentazione sulla gestione dei rifiuti.
L a durata della formazione teorica è di sedici ore.
C ontenuto della formazione pratica Verte su:
- c ontrollo visivo e funzionale dei componenti di un sistema a polvere;
- m odalità di ripristino o sostituzione dei componenti di un sistema polvere, utilizzo pratico delle strumentazioni specifiche;
- verifica dell’integrità dei cablaggi e delle interconnessioni tra componenti (tubazioni, cavi, connessioni); - c ontrollo funzionale della centrale di sorveglianza, attivazione e gestione del sistema a polvere, eventuale verifica della programmazione e dell’esecuzione delle funzioni assegnate anche in relazione al piano d’emergenza; - c ontrollo funzionale e modalità di ripristino o sostituzione delle eventuali funzioni ausiliarie;
- c orretta gestione e smaltimento dei rifiuti prodotti durante le operazioni di sostituzione di parti o componenti. L a durata della formazione pratica è di otto ore. u
Norme richiamate dal decreto 15 settembre 2022
Tipo di atto
D ata e numero Titolo Legge
26 luglio 1965, n.966
1 ottobre 1996, n.512
D ecreto legge convertito in legge
D ecreto legislativo
D ecreto-legge Convertito in legge
D ecreto legislativo
28 novembre 1996, n.609
22 gennaio 2004, n.42
31 marzo 2005, n.45 31 maggio 2005, n.89
8 marzo 2006, n.139
D ecreto legislativo 9 aprile 2008, n.81
Regolamento (UE)
9 marzo 2011 n.305/2011
D ecreto legislativo 26 giugno 2015, n.105
D ecreto legislativo 29 luglio 2015, n.123
D ecreto del Presidente della Repubblica e successive modificazioni 28 dicembre 2000, n.445
D ecreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n.151
D ecreto del Presidente della Repubblica 16 novembre 2018, n.146
“D isciplina delle tariffe, delle modalità di pagamento e dei compensi del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco per i servizi a pagamento” e successive modificazioni
D isposizioni urgenti concernenti l’incremento e e il ripianamento di organico del ruolo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e misure di razionalizzazione per l’impiego nei servizi di istituto
Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’art.10 della legge 6 luglio 2002,n.137
D isposizioni urgenti per la funzionalità dell’Amministrazione della pubblica sicurezza, delle forze di polizia e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco
R iassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma dell’art.11 della legge 29 luglio 2003, n.229 e successive modificazioni
Attuazione dell’art.1 della legge 3 agosto 2007, n.123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
Condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e abrogazione della direttiva 89/106/CEE
Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose
Attuazione della direttiva 2013/29/UE concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relativa alla messa a disposizione sul mercato di articoli pirotecnici
Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa
Regolamento recante semplificazione delta disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell’art.49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n.122
Regolamento di esecuzione del regolamento (UE) 517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra e che abroga il regolamento (CE) n.842/2006
Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi D ecreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro del lavoro e della previdenza sociale 10 marzo 1998
D ecreto del Ministro dell’interno 30 novembre 1983
D ecreto del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n.37
D ecreto del Ministro dell’interno 5 agosto 2011
D ecreto del Ministro dell’interno 14 marzo 2012
D ecreto del Ministro dell’interno 20 dicembre 2012
D ecreto del Ministro dell’interno 3 agosto 2015
D ecreto del Ministro dell’interno
1° settembre 2021
Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro
Regolamento concernente l’attuazione dell’art.11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n.248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici
Procedure e requisiti per l’autorizzazione e l’iscrizione dei professionisti negli elenchi del ministero dell’interno di cui all’art.16 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n.139
Tariffe per l’attività di formazione del personale addetto ai servizi di sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81
Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l’incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi
A pprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell’art.15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n.139
Criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature e altri sistemi di sicurezza antincendio, ai sensi dell’art.46, comma 3, lettera a), punto 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81
La cessione complessiva dei beni o di singoli cespiti della società
Nei precedenti numeri 701 di settembre (cfr. pagg. 60-61) e 703 di novembre (cfr. pag. 48-49) sono state esaminate diverse modalità di trasmissione o cessione dell’attività imprenditoriale (c.d. “passaggio di consegne”). In questo contributo ci occuperemo delle ipotesi in cui l’imprenditore decida di alienare i beni aziendali o i contratti in essere. Anche in questo caso lo strumento giuridico è quello della compravendita, ex art. 1470 cod. civ.
Nel caso in cui l’oggetto della compravendita siano singoli beni aziendali individuati, il rapporto contrattuale non desta particolari problematiche e l’imprenditore ha libertà nel perfezionare tanti contratti quanti sono i beni oggetto di cessione, però con alcune avvertenze.
Anzitutto, il prezzo di cessione dovrà essere in linea con lo standard di mercato e coerente con il valore del bene, soprattutto in relazione allo storico del suo utilizzo. Il bene dev’essere venduto al c.d. “prezzo di realizzo” (ad es. valore storico decurtato dell’ammortamento).
Inoltre, se da un lato non sono previste particolari formalità, eccezion fatta che per i beni immobili per i quali è necessaria la forma scritta e l’atto notarile, per tutti gli altri beni materiali o immateriali (es. i macchinari, il magazzino ecc.) la forma scritta è preferibile. Ad esempio, per i marchi la forma scritta è resa necessaria dall’esigenza di procedere alla trascrizione della cessione presso gli appositi uffici (in Italia l’UIBM). È comunque buona regola formalizzare per iscritto ogni passaggio di titolarità di bene per regolare le modalità di pagamento del prezzo, le tempistiche e le modalità di consegna del bene, le garanzie rilasciate ecc. Nel nostro Ordinamento, infatti, i contratti di va-
lore superiore ad euro 2,58 non possono essere provati in giudizio mediante testimonianza orale, ma solo con la produzione del documento sottoscritto dalle parti (art. 2721 cod. civ.). Un altro suggerimento pratico, finalizzato anch’esso a prevenire eventuali contestazioni, è quello di dotare il contratto di compravendita di data certa mediante lo scambio a mezzo posta elettronica certificata o mediante la marcatura temporale del documento digitale (ove firmato digitalmente dalle parti). Dal 1° aprile 2016, infatti, non è più possibile usufruire del “servizio di data certa” di Poste Italiane. Affidarsi a un legale per ricevere assistenza in questo genere di rapporti contrattuali, sebbene siano assai meno complessi rispetto a quelli trattati nei nostri precedenti contributi, è utile per ottenere la miglior tutela possibile ed evitare future contestazioni. Differente casistica è invece quella della dismissione di cespiti obsoleti. Sotto il profilo contabile e amministrativo se il bene strumentale è stato completamente ammortizzato l’imprenditore deve effettuare uno storno del fondo di ammortamento dedicato. Se, al contrario, il bene non è ancora completamente ammortizzato, significa che per l’azienda ha ancora un valore residuo che può tradursi in una plusvalenza o in una minusvalenza. È quindi essenziale
aggiornare il libro cespiti in conformità alle normative applicabili. Da ultimo, presenta alcune criticità il caso in cui l’imprenditore intenda cedere una massa di beni aziendali (o addirittura tutti i beni) mediante un’unica operazione oppure anche mediante più transazioni in qualche modo tra lo connesse (ad esempio, tutte con il medesimo acquirente). Una siffatta ipotesi potrebbe configurare una cessione d’azienda o di ramo d’azienda che, in quanto tale, sarebbe sottoposta a regole (formali e sostanziali) differenti, e soggetta – tra l’altro – ad imposta di registro. Come precisato nel contributo di settembre scorso (cfr. pagg. 60-61) l’art. 2555 cod. civ. qualifica l’azienda come “il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa”. L’Amministrazione finanziaria ha chiarito che il termine “azienda” deve essere inteso in senso ampio, comprensivo anche delle cessioni di complessi aziendali relativi a singoli rami e/o cespiti che se organizzati tra loro possono essere finalizzati all’attività di impresa. Non esiste una regola generale ed astratta per identificare una “azienda” (o un ramo di essa), ma dipende caso per caso in quanto ad assumere rilevanza non è il semplice complesso di beni in sé e per sé considerato, ma i legami giuridici e di fatto tra gli stessi e la loro destinazione funzionale d’insieme. In altri termini, traendo spunto dalle elaborazioni della giurisprudenza, si può configurare una cessione di azienda quando ciò che viene ce-
duto è un insieme di beni organicamente finalizzato all’esercizio dell’attività d’impresa e quindi autonomamente idoneo a consentire l’inizio o la prosecuzione di quella determinata attività. L’Amministrazione finanziaria ha il potere di effettuare controlli sugli atti di cessione degli asset aziendali con la facoltà di valutare in autonomia se si tratti di atti che configurano delle cessioni d’azienda (o di rami), al fine di recuperare l’imposta di registro non versata. A differenza della mera cessione di cespiti, la qualificazione di un’operazione come cessione d’azienda o di ramo ha anche altre significative conseguenze di carattere civilistico quali, ad esempio, il passaggio dei debiti in capo al soggetto cessionario e dei lavoratori e dei loro relativi crediti da lavoro dipendente (es. stipendi, indennizzi, ferie, TFR ecc.) che, ove non vengano saldati dall’imprenditore cedente, potrebbero essere fatti valere nei confronti del cessionario. In conclusione, diventa rilevante il supporto fornito da professionisti esperti per assistere e consigliare l’imprenditore circa gli strumenti giuridici corretti e tutelanti onde scongiurare possibili controversie, specialmente se alle porte si intravede o vi sono già i primi sintomi di una crisi futura. Ci si riserva per i prossimi numeri un approfondimento sulla disciplina di simili operazioni da parte di società che si trovino in stato di “crisi” conclamato o potenziale. u
I nostri esperti
Lo Studio Legale GeALex (www.gealex.eu), che cura questa rubrica, è uno studio legale full-service con sedi in tutta Italia e un network di studi legali affermati in tutto il mondo. Con sede a Milano (Italia), è uno studio di prima scelta per i clienti che cercano una consulenza legale di alto livello, con una vasta esperienza e competenza in pratiche multidisciplinari come il diritto societario e commerciale, il contenzioso civile, l’M&A, il diritto del lavoro, le questioni di proprietà intellettuale, il real estate, il credito commerciale e, persino, le leggi sullo sport. D avide Guardamagna (dguardamagna@gealex.eu) è managing partner dello studio legale con competenze in materia commerciale e societaria, fusioni e acquisizioni e tiene lezioni per l’Ordine degli Avvocati di Milano sui principi del diritto civile. Fa parte dello studio anche Nicolò Calcagno (ncalcagno@gealex.eu), autore dell’approfondimento, avvocato con particolare esperienza nelle operazioni straordinarie e nell’assistenza a imprese e banche.
Gomma riciclata da pneumatici fuori uso: una risorsa strategica per i comuni
ro. A questo sforzo auspichiamo che intervengano anche azioni normative da parte del Governo a supporto: incentivazione fiscale ai materiali riciclati e target vincolanti per l'adozione di soluzioni ecosostenibili da parte della pubblica amministrazione, perché l'economia circolare si realizzi davvero e per contribuire agli obiettivi globali di sostenibilità e contro il cambiamento climatico”.
Ecopneus, la società senza scopo di lucro principale responsabile della gestione dei Pneumatici Fuori Uso in Italia, ha preso parte in qualità di Main Sponsor alla XXXIX Assemblea ANCI che si è svolta a Bergamo dal 22 al 24 novembre. Un luogo di ideazione, crescita e sviluppo di ambiziosi progetti e soluzioni che accrescono l’efficienza dei territori e il benessere dei cittadini, dedicato ai principali temi d’interesse per i Comuni. C on l’obiettivo di fornire supporto e consulenza alle Amministrazioni locali sulle soluzioni innovative ed ecosostenibili offerte dalla gomma riciclata da PFU per le città italiane, in occasione dell’evento Ecopneus ha lanciato un canale di comunicazione interamente dedicato alla Pubblica Amministrazione. Un indirizzo email riservato e una pagina internet (https://www.ecopneus.it/comunicircolari/) che funge sia da guida delle numerose applicazioni della gomma riciclata sia da racconto del know-how con cui il consorzio ha contribuito negli ultimi dodici anni a trasformare rifiuti in preziose risorse per le nostre
città. Per discutere approfonditamente di questi temi, il 24 novembre si è svolto il Workshop “Ecopneus con i comuni sostenibili”: un’opportunità di importante confronto con i Sindaci, gli amministratori e i rappresentanti del mondo istituzionale sulle applicazioni della gomma riciclata nell’ambito urbano e non solo, nonché sul contributo concreto di questo materiale all’economia circolare del Paese. “N el pieno rispetto dei principi della circular economy, i materiali derivanti dalla gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso rappresentano una risorsa vantaggiosa per i Comuni e le Pubbliche Amministrazioni che intendono adottare una strategia sostenibile e virtuosa”, ha dichiarato il Direttore Generale di Ecopneus Federico Dossena. “Con questa iniziativa Ecopneus ribadisce il proprio impegno al fianco delle amministrazioni dei territori con cui dialoga da anni con centinaia di progetti, interventi e collaborazioni, per stimolare l’adozione di queste applicazioni e per sfruttare una risorsa preziosa ed economica che altrimenti saremmo costretti a mandare all’este -
D alle pavimentazioni stradali silenziose e resistenti agli interventi di rigenerazione urbana, dall’impiantistica sportiva sostenibile all’edilizia pubblica di qualità la gomma riciclata rappresenta una vera e propria risorsa strategica per Comuni e Amministrazioni locali, in grado di incidere positivamente sulle opportunità di sviluppo del territorio, sulla vita delle generazioni presenti e future, sul sistema economico e istituzionale e, non per ultimo, sull’ambiente. O ltre alle innumerevoli qualità dell’applicazione della gomma riciclata nell’ambiente urbano, l’attività di Ecopneus genera importanti benefici ambientali ed economici. Solo nel 2021 è stata evitata l’emissione di 310 mila tonnellate di CO2 equivalenti (un quantitativo pari a quelle di 185 mila autovetture che percorrono 10.000 km in un anno), un consumo di acqua di quasi 1,23 milioni di m3 (la quantità di acqua necessaria per riempire 495 piscine olimpioniche) e un prelievo di materie prime di 282 mila tonnellate (quantità pari al peso di 575 treni Frecciarossa 1000 composti di otto carrozze più locomotore). Benefici a cui si aggiunge il risparmio per il Paese legato alla riduzione delle importazioni di materiale vergine che complessivamente si attesta a circa 79 milioni di euro. u
In
crescita
il mercato dei pneumatici di ricambio alla fine di settembre
Etrma (European Tyre & Rubber Manufacturers’ Association - Associazione Europea dei Produttori di Pneumatici e Articoli in gomma) ha reso note le vendite in Europa dei pneumatici di ricambio da parte dei suoi associati nel terzo trimestre e nei primi nove mesi del 2022.
I dati presentano andamenti opposti nei due periodi: flessione nel terzo trimestre col segno meno in tutti i segmenti, e incremento del progressivo a fine settembre.
Nel periodo luglio-settembre il settore auto, comprensivo di vetture, SUV e veicoli commerciali leggeri, ha chiuso, complessivamente, con 58.029 migliaia di pneumatici di secondo equipaggiamento venduti contro 63.792 dello stesso trimestre del 2021, registrando, quindi, un calo del 9% così distribuito: -19% le vendite dei pneumatici estivi, -5% quelle dei pneumatici 4 stagioni, -7% quelle delle gomme invernali.
Il comparto degli autocarri e degli autobus ha accusato una uguale discesa del 9% del mercato con 3,255 milioni di pezzi venduti a fronte di 3,564 milioni del terzo trimestre del 2021.
Più leggero il calo (-6%) nel comparto moto e scooter, con 2,055 milioni di pneumatici venduti a fronte di 2,177 milioni del trimestre luglio-settembre dell’anno scorso, mentre continua ancora a flettere in maniera impressionante il settore dei veicoli agricoli, con 191mila vendite contro 266mila (-28%). Il cumulato a fine settembre chiude, invece, col segno più in tutti i segmenti, tranne che in quello dell’agricoltura. Precisamente: +1% nel settore auto, con 175.882 migliaia di unità vendute contro 173.545.
L’aumento è la risultante di un incremento del 14% delle vendite dei pneumatici 4 stagioni e dell’1% di quelle delle gomme invernali, e da un calo del 4% del mercato dei pneumatici estivi.
Quasi 60 milioni di euro risparmiati nel 2021 grazie agli pneumatici ricostruiti
Nel 2021, in Italia, sono stati risparmiati 59,7 milioni di euro grazie all’impiego di pneumatici ricostruiti.
A llo stesso tempo l’uso di pneumatici ricostruiti ha evitato l’emissione di 8.798 tonnellate di CO2 e consentito un minor consumo energetico per 22,6 milioni di litri di petrolio ed equivalenti, un risparmio di 16.600 tonnellate di materie prime e una minor produzione di pneumatici fuori uso pari a 19.920 tonnellate.
Q uesti dati emergono dal bilancio ecologico ed economico della ricostruzione di pneumatici in Italia nel 2021 redatto da Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici). U no pneumatico ricostruito costa meno di uno pneumatico nuovo, dal momento che il processo di ricostruzione consiste nella sostituzione del battistrada, che ne rappresenta il 30% del valore. Ciò è possibile proprio perché la struttura di uno pneumatico ha un ciclo di vita più lungo di quella del battistrada da sostituire. Anche nel 2021 il risparmio economico ottenuto gra -
Il comparto degli autocarri e degli autobus è cresciuto del 4%, con 10.485 migliaia di vendite su 10.121, mentre quello agricolo è calato del 19% (790mila gomme vendute su 971mila).
I pneumatici di moto e scooter sono passati da 8,250 milioni di pezzi venduti nei primi nove mesi del 2021 a 8,444 milioni venduti nel periodo gennaiosettembre del 2022 (+2%).
S econdo Facilet Cinaralp, Segretario Generale di Etrma, il mercato comincia ad avvertire un calo della domanda provocato dal pesante aumento dei costi degli approvvigionamenti delle materie prime e dell’energia, cresciuti del 60% circa dal 2019, e dall’aumento dei costi della logistica e della manodopera. Se, in aggiunta al trend in salita dell’inflazione, questi effetti negativi dovessero persistere, secondo Cinaralp si andrebbe incontro a una chius ura del 2022 e a un 2023 molto difficili. u
zie all’uso di pneumatici ricostruiti è andato a beneficio degli utilizzatori finali, in gran parte operatori italiani dell’autotrasporto di merci e persone, dato che oggi gli pneumatici ricostruiti sono utilizzati soprattutto dalle flotte di camion e autobus, private e pubbliche.
A irp sottolinea il risparmio economico, ma anche quello ecologico, visto che l’utilizzo di pneumatici ricostruiti permette di ottenere importanti vantaggi ambientali rispetto alla produzione di uno pneumatico nuovo, come il risparmio di materie prime e il taglio di emissioni di CO2. I l settore degli pneumatici ricostruiti potrebbe fornire ulteriori benefici agli operatori e alla collettività, qualora fosse sostenuto da misure concrete. L’attività di ricostruzione si inserisce a pieno titolo tra quelle che abbinano un’importante valenza ambientale alla possibilità di ottenere consistenti risparmi e rappresenta un tassello fondamentale per la transizione verso un’economia circolare. u
Il 15 novembre si è tenuta a Milano la conferenza stampa di presentazione della fiera Solids che, dopo le edizioni di Anversa, Cracovia, Dortmund, Rotterdam e Zurigo, approda per la prima volta in Italia nel quartiere fieristico di Parma il 14 e 15 giugno 2023. Resa possibile dalla partnership, siglata nell’agosto di quest’anno, tra Easyfairs, organizzatore di fiere ed eventi internazionali, e Fiere di Parma, la manifestazione si presenta come una fiera internazionale dedicata alle tecnologie per granuli, polveri e solidi sfusi, che trovano applicazione in molti settori, come gomma e plastica, chimica, agricoltura e mangimi, alimentare, minerario, farmaceutico. Gli espositori presenteranno
soluzioni, prodotti e macchine per movimentazione, stoccaggio, analisi e trasporto di materiali a grana fine e grossa, in modo che i visitatori possano avere un panorama completo della lavorazione dei materiali sfusi, oltre a informazioni aggiornate su relativi servizi, sicurezza e ambiente. Anche se la maggior parte delle aziende della gomma non tratta abitualmente materiali sfusi, se non con sistemi chiusi di alimentazione a trasporto pneumatico per le linee produttive, come nel caso di carbon black e cariche bianche, gli operatori di settore potranno trovare in Solids diversi spunti di interesse, per esempio soluzioni all’avanguardia per la dosatura automatica di materie prime in polvere o granuli. u
A Parma la fiera dedicata alle tecnologie per granuli, polveri e solidi sfusiDaniel Eisele (a sinistra), Group Event Director di Easyfairs insieme ad Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere di Parma (a destra) il giorno della presentazione della fiera Solids.
Etrma appoggia la proposta dell’Euro 7 della Commissione Europea
La Commissione Europea ha reso nota la proposta della normativa Euro 7 per i veicoli a motore.
La novità sostanziale del regolamento consiste nell’estensione delle norme sulle emissioni dei gas inquinanti al rilascio nell’ambiente delle particelle solide prodotte dall’usura dei freni e dei pneumatici.
È l’obiettivo principale del Green Deal dell’UE, del Patto Verde, cioè, che si prefigge di raggiungere la neutralità climatica (emissioni zero dei gas di origine antropica) per migliorare la qualità dell’aria attraverso la circolazione di veicoli meno inquinanti.
E trma, l’Associazione Europea dei Produttori di Pneumatici e Artico li in gomma, ha espresso il suo pie no appoggio a questa proposta del la Commissione Europea (CE) di sta bilire nuovi standard per le emissioni dei mezzi di trasporto su strada, e sul fronte delle dispersioni delle particel le prodotte dai freni e dai pneumatici si è dichiarata pronta a lavorare per definire standard di abrasione delle gomme tecnicamente validi e prati cabili.
Prima di stabilire i futuri limiti dell’a brasione dei pneumatici, occorre, pe rò, come ha dichiarato Facilet Cina ralp, Secretary General dell’associa zione, mettere a punto un metodo ap provato dall’Onu per l’effettuazione dei test. E per questo è essenziale un coordinamento tra le normative Onu e UE. Naturalmente, Cinaralp ha assi curato la sua collaborazione a queste istituzioni internazionali.
E trma ha anche sottolineato l’impor tanza di un approccio olistico per rag giungere gli obiettivi proposti dalla CE. È necessario, cioè, la Secretary General dell’associazione, per trova re una soluzione efficace al problema dell’inquinamento, prendere in con siderazione i fattori inquinanti nel lo ro insieme e non singolarmente. Nel
caso specifico del concorso dell’abrasione dei pneumatici all’inquinamento dell’ambiente, l’approccio olistico consiste nel tener conto di diversi fattori che agiscono simultaneamente, come il disegno del battistrada, il fondo stradale di per sé e per come è stato realizzato, il tempo atmosferico, la condotta di guida del conducente del veicolo, le caratteristiche del mezzo, in particolare quelle delle vetture elettriche, e l’impatto di queste ultime sull’ambiente.
È l’effetto combinato dell’insieme di questi fattori che spiega le dimensioni del fenomeno dell’inquinamento, non l’effetto di ciascun fattore considerato
matici dell’UE – è la conclusione di Cinaralp – sostiene sempre l’impegno della ricerca scientifica nello studio di questi materiali come causa di inquinamento attraverso la piattaforma europea TRWP (Tyre and Road Wear Particles – Detriti rilasciati dai battistrada dei pneumatici e dal fondo stradale). È dal 2018, precisamente, che l’attenzione dei ricercatori è rivolta allo studio di soluzioni che riducano l’abrasione dei pneumatici durante il rotolamento e allo sviluppo di un metodo per l’effettuazione dei test affidabile, replicabile e significativo. Il lavoro è a disposizione del pubblico per sostenere l’ulteriore sviluppo della norma
Nuovo design per i mulini Previero
Imulini della nuova serie MU 500 M per produzioni speciali, proposti al recente K di Düsseldorf, rappresentano da 70 anni una delle eccellenze produttive della società Previero per robustezza, affidabilità, efficienza di taglio e facilità di manutenzione. Per la nuova serie M è stato mantenuto il rotore da 500 mm di diametro, il raffreddamento di rotore e lame fisse e tutte le apprezzate caratteristiche delle precedenti versioni. I n più, il nuovo design della macchina permette la sostituzione dei supporti lama rotante per ottimizzare gli angoli di taglio in funzione del prodotto. Grande attenzione è stata inoltre data alla flessibilità al carico, consentendo la predisposizione per l’integrazione
di una ghigliottina e di un alimentatore a rulli oltre al carico standard con nastro.
L a macchina può essere completata con rivestimenti antiusura per le applicazioni più impegnative e con un
sistema di controllo 4.0 ready. Grazie a questi sforzi di ingegneria, è stato possibile misurare una riduzione dei consumi energetici fino al 30% e un aumento di produzione importante anche con griglie di piccoli diametri. u
Mescole Gummiwerk Kraiburg idonee al contatto con l'idrogeno
Gummiwerk Kraiburg sta ampliando la sua gamma di prodotti per l'industria del gas con mescole per il contatto con l'idrogeno.
P er essere pronta a soddisfare i requisiti futuri, l'azienda ha sottoposto a verifica le sue collaudate mescole di elastomeri delle più importanti gamme di durezza, già certificate secondo le norme DIN EN 682 e DIN EN 549. I test, condotti con successo in conformità al programma di certificazione DVGW, confermano l'idoneità all'utilizzo in applicazioni con idrogeno.
N ell'ambito della conversione a forniture energetiche a impatto climatico zero e in considerazione dell'attuale incerta situazione di fornitura energetica, in futuro verrà immesso più idrogeno nell’esistente rete del gas. In questo modo, l'idrogeno prodotto può essere utilizzato senza la necessità di creare una nuova infrastruttura.
A ffinché l'idrogeno possa essere trasportato e immagazzinato in modo sicuro, è necessario garantire che non si verifichino fuoriuscite di gas altamente infiammabile. A questo scopo, il DVGW (Deutscher Verein des Gas- und Wasserfachs, Associazione tedesca per il gas e l'acqua) ha sviluppato il programma di certificazione ZP 5101: "Proprietà di compatibilità e permeazione dei materiali elastomerici per guarnizioni di tenuta e membrane in apparecchi e impianti a gas in relazione all'idrogeno per un contenuto fino a 100 vol% di idrogeno". Attraverso una procedura di prova, i materiali vengono testati per la permeabilità all'idrogeno e viene determinato un coefficiente che la caratterizza.
I n un'elaborata serie di test, è stata verificata la permeabilità al gas idrogeno delle mescole di Gummiwerk Kraiburg ed è stata determinata la loro idoneità come ma -
teriali per applicazioni con idrogeno, convincente grazie ai loro eccellenti valori di permeazione per il settore di applicazione. Ciò garantisce che le guarnizioni, già installate con i materiali di Gummiwerk Kraiburg e già certificate in conformità alle norme DIN EN 682 e DIN EN 549, sono idonee anche per i futuri requisiti in materia di idrogeno. Allo stesso tempo, possono essere sottoposti a prove e utilizzati per nuove applicazioni. u
Biesterfeld distribuisce la gomma Vestenamer di Evonik
Biesterfeld Performance Rubber di Amburgo, distributore internazionale di prodotti per la lavorazione della gomma, ha ricevuto da Evonik di Essen, uno dei leader mondiali nella produzione di prodotti chimici speciali, i diritti per la distribuzione dell’additivo per gomma Vestenamer. L’area di competenza è tutta l’Europa ad eccezione dell’Italia. I l Vestenamer, gomma esso stesso, è un trans-poliottenamero (TOR, TranspolyOctenamer Rubber) costituito da macromolecole lineari e cicliche grazie alle quali possiede proprietà eccezionali per l’industria della gomma e trova impiego in una moltitudine di applicazioni come, per citarne alcune, rulli, tubi, profili, guarnizioni, nastri trasportatori, guaine per cavi, coperture per pavimenti e tetti, articoli stampati e schiume, suole, tappi per flaconi medicinali.
È un polimero semicristallino con una viscosità insolitamente bassa: al di sopra della temperatura di fusione di 100 °C ha una viscosità Mooney inferiore a 10. Ha un elevato contenuto in macrocicli (maggiore del 30%) e un peso molecolare basso a confronto con i polimeri base delle gomme. Inoltre, ha anche un doppio legame ogni otto atomi di carbonio, e questo gli permette di co-vulcanizzare con tutti i comuni tipi di gomma rimanendo, in tal modo, perfettamente incorporato nella matrice elastomerica.
Con Vestenamer nel suo portafoglio prodotti, Biesterfeld mette a disposizione dei clienti un polimero che è più di un semplice additivo per gomma. È un additivo
speciale che consente di migliorare la lavorazione degli elastomeri eliminando tutta una serie di problemi nella fase della compoundazione: abbassa, per esempio, la viscosità della mescola e quindi ne facilita la preparazione migliorando anche l’incorporazione delle cariche.
Dal canto suo, Evonik si dichiara altamente soddisfatta dell’accordo con l’azienda di Amburgo, essendo questa un partner esperto e ben posizionato sul mercato, capace, perciò, di gestire il prodotto consolidandone l’affermazione e incrementandone il successo presso la clientela. u
Secondo l’ultimo aggiornamento del Global Automotive Outlook della società di consulenza AlixPartners, i volumi complessivi di nuovi veicoli immatricolati confermeranno nel 2022 la lieve flessione rispetto al precedente anno, raggiungendo 78 milioni di vetture rispetto alle 80 del 2021 e ancora lontane dai livelli 2019 (90 milioni di veicoli).
Le previsioni stimano un graduale recupero nel 2023 e nel 2024, rispettivamente a 84 e 90 milioni di veicoli, guidato dalla progressiva riduzione della tensione sulle forniture di semiconduttori e dal mercato cinese che potrebbe attestarsi a oltre 30 milioni di veicoli venduti nel 2026, aumentando la propria incidenza sulle vendite globali a discapito di Europa e Stati Uniti.
N el complesso contesto economico, industriale e politico, il mercato italiano – previsto in calo nel 2022 con volumi pari a 1,3-1.4 milioni di veicoli (-0,7 milioni e –34% rispetto al 2019)
– è previsto recuperi lentamente per tornare a circa 1,6 milioni di veicoli nei prossimi 3 anni e attestandosi comunque a livelli sostanzialmente inferiori rispetto ai livelli pre-Covid (-23%). Nel contempo, i costruttori asiatici (cinesi e coreani) hanno registrato una sostanziale crescita di quota di mercato (+25% tra il 2019 e settembre 2022).
L’attesa recessione, la continua tensione sulla disponibilità di semiconduttori, il costo delle materie prime (inclusa energia) e il contesto geopolitico sono i principali elementi che rallentano la ripresa dei volumi.
L’aumento del prezzo dell’energia ha comportato un aumento dei costi di produzione di una vettura con motore a combustione di circa 500 euro per unità.
Sul fronte delle materie prime, anche in funzione dell’attesa recessione e del generalizzato calo della produzione industriale, si registra una riduzione del costo delle materie prime contenute in
un veicolo di segmento medio del 38% rispetto al picco di marzo 2022 (1.850 $/veicolo a settembre 2022 rispetto a 2,970 $/veicolo in marzo 2022), comunque ancora molto superiore (circa 370 $/veicolo) rispetto ai valori medi 2020 (1,475 $/veicolo).
Per le materie prime necessarie per la produzione di un veicolo a elettrico a batteria, la diminuzione dei costi tra marzo e settembre 2022 è significativamente inferiore e limitata al 26%, rimanendo di gran lunga superiore ai valori medi del 2020 (incremento settembre 2022 vs. media 2020 di circa 2.150 $/veicolo).
Sul fronte dell’utilizzo, il repentino aumento dei prezzi energetici aumenta ulteriormente il numero di chilometri da percorrere per pareggiare il differenziale di prezzo rispetto alle equivalenti vetture con motore termico: il punto di pareggio BEV vs. ICE passa da 105.000 km nel 2020 a 415.000 km attuali.
Il caro energia fa aumentare il costo di produzione dei veicoli
AFRICANS
L’Industria della gomma con Amani per garantire casa, scuola e salute ai bambini e alle bambine di strada di Nairobi, in Kenya, e Lusaka, in Zambia. Una raccolta fotografica che ci offre uno sguardo sull’Africa ma che allo stesso tempo ce lo restituisce, a ricordarci che uno scambio, in quanto tale, prevede sempre almeno due direzioni.
Per ricevere questo calendario Amani Ong Onlus
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GLI ARGOMENTI TRATTATI DALLA RIVISTA NEL CORSO DELL’ANNO
Espandere la piattaforma della viscosità ad alto mooney: nuovo grado K13951C per espansi (701, 14)
LEGENDA
Gli argomenti e le note apparse nei dieci numeri del 2021 sono suddivisi nelle seguenti sezioni: 1 ABBIAMO LETTO PER VOI
ECONOMIA, MERCATI
FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA
FIERE, CONVEGNI, CORSI, SEMINARI
LIBRI, RECENSIONI
MACCHINE E STRUMENTAZIONI, PROCESSI E TECNOLOGIE
TECNOLOGIE E SOLUZIONI PER L’IMPRESA DIGITALE
MATERIE PRIME, POLIMERI, COMPOUND, APPLICAZIONI
NEWS DA AZIENDE E ENTI
NORMATIVE, SICUREZZA, AMBIENTE
AUTORI
AZIENDE E ENTI
I riferimenti (tra parentesi) sono al numero del fascicolo e alla pagina. I numeri dei fascicoli corrispondono ai seguenti mesi di copertina:
695-gennaio/febbraio 2022
696-marzo 2022 697-aprile 2022 698-maggio 2022 699-giugno 2022
700-luglio/agosto 2022 701-settembre 2022 702-ottobre 2022 703-novembre 2022 704-dicembre 2022
In ogni sezione i riferimenti sono in ordine di numero della rivista e di pagina di pubblicazione.
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ABBIAMO LETTO PER VOI COSTRUZIONE E SIMULAZIONE
Approccio statistico di progettazione di mescole in gomma EPDM isolante per consentire soluzioni di alleggerimento presso OEM del settore auto (696, 12)
Un approccio di superamento dei limiti di cattura delle sostanze che si diffondono e penetrano nella gomma: approssimazione FEM e confronto con misurazioni di laboratorio (698, 11)
Analisi della deformazione di compensatore in gomma rinforzata (701, 12)
ELASTOMERI E APPLICAZIONI
Metodi di reticolazione per FKM e FFKM e loro effetti sull’utilizzo di guarnizioni a più alte temperature di esercizio (695, 11)
Promettente EPDM ad alta resistenza al calore per applicazioni SAE J200 (695, 14)
Proprietà reologiche e meccaniche di gomma naturale masticata e relative mescole (699, 12)
Come le teorie di adesione possono essere applicate a compositi in gomma EPDM (700, 14)
Fluoroelastomeri tipo FEPM migliorano la prestazione di cavi batteria automobile ad alta tensione (700, 15)
Sviluppo di un isolamento termico ecologico con l’utilizzo di vernice multisuperficie a bae gomma clorurata (701, 14)
Effetti della sterilizzazione a vapore e irradiazione a raggi gamma su mescole di gomma butile alogenata (702, 18)
ELASTOMERI E LAVORAZIONE
Gomma siliconica reticolata a perossidi (695, 12)
Confronto di tempo di incorporazione e fattore di riempimento di EPDM in forma fisica granuli e balle (695, 14)
Elastomeri HT-ACM: un’alternativa di alta prestazione ad elastomeri etileneacrilici (700, 10)
Ottimizzare i risparmi sui costi di mescole in EPDM per estrusione (701, 12)
Processo di estrusione per gomma siliconica ad alta consistenza (HCR): una breve panoramica (701, 15)
Elastomeri ad alte prestazioni da risorse rinnovabili (702, 13)
ELASTOMERI E MATERIE PLASTICHE
Gel critico e progettazione del ciclo di vulcanizzazione della gomma (696, 12)
Meccanismo di contatto migliorato per mescole di gomma ad alta viscosità su superfici di rulli calandra mediante utilizzo di differenti agenti adesivanti – Parte 2 (696, 14)
Compositi di gomma a base nanotubi di carbonio, grafene multistrato e loro ibridi: uno studio comparativo (698, 10)
Migliorare le proprietà della mescola per mezzo di progettazione del polimero: sviluppo del Keltan 13951C DE (698, 14)
Produzione additiva (AM) di parti in gomma basate su polimeri di gomma liquida – Parte 3: Stampaggio 3D a parametri ottimizzati (699, 14)
LAVORAZIONI E METODI
Valore economico della durata di materiali per sbavatura criogenica in un processo di sbavatura criogenica (703, 12)
La promessa della pirolisi nella circolarità del pneumatico: come un’industria matura potrebbe cambiare la filiera di approvvigionamento (704, 12)
MACCHINARI E ATTREZZATURE
Metodi di produzione additiva di parti in gomma basata su polimeri di gomma liquida – Parte 2: Sviluppo di formulazioni di mescola a bassa viscosità per l’utilizzo in produzione additiva (696, 11)
Estrusore a due viti controrotanti, parallele e strettamente collegate, per la filtrazione di mescole elastomeriche (703, 11)
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI
Effetti dell’Aerosil sulle proprietà della gomma siliconica (695, 10)
Promotori di lavorazione: additivi per le mescole di gomma migliorano miscelazione e lavorazione (695, 13)
Minerali rivestiti in superficie per fluoroelastomeri (695, 15)
Ricerca di additivi sostenibili derivati dall’olio di soia (696, 10)
Gomma liquida funzionalizzata per formulazioni pneumatico (696, 10)
L’effetto di AMEO come agente legante sulle proprietà di vulcanizzazione e meccaniche dei composite di gomma naturale e polvere di gusci di semi di palma (697, 10)
Polimeri liquidi a basso peso molecolare modificati con silano in molecule di copolimeri styrene-butadiene e silice (697, 11)
Sistemi di vulcanizzazione a perossido applicati alla reticolazione di mescole di gomma a base SBR (697, 12)
TBP come alternativa, esente da nitrosammine, ad OTOS in mescole di gomma naturale (697, 13)
Carbon black ecologico prodotto con metodo al plasma come sostituto efficace di carbon black furnace (697, 14)
Triossido di alluminio silanizzato come carica green per migliorare le prestazioni del pneumatico (697, 15)
Utilizzo di plastificanti a base di materie prime rinnovabili in sistemi di mescole multifase (698, 10)
Carbon black thermal a basso PAH (Idrocarburo Aromatico Policiclico) per soddisfare i requisiti normativi (698, 12)
Carbon black da olio di pirolisi di pneumatico a fine vita (698, 15)
Valutazione di carbone bituminoso in applicazioni elastomeriche (699, 13)
Effetto del rapporto di miscelazione di acceleranti sulle caratteristiche di vulcanizzazione e sulle proprietà meccaniche di mescole in EPDM per guarnizione di lavatrice (699, 14)
Influenza di additivi lubrificanti selezionati su elastomero FKM reticolato a perossido (699, 15)
Influenza di cariche carbon black e silice sulle proprietà reologiche e meccaniche di mescola di gomma naturale (699, 16)
Calcestruzzo con gomma: proprietà meccaniche e dinamiche (699, 18)
Influenze di carica ibrida nanotubi di carbonio e grafite sulle proprietà di nanocompositi di gomma naturale (700, 11)
Sviluppo di un metodo di polverizzazione di nanofibre di cellulosa con ossido di zinco per mescolare un composito di gomma naturale rinforzato (700, 13)
Valutazione di carbonio grafitico resiliente (RGC) in una formulazione di guarnizione di tenuta a labbro (701, 16)
Effetti del difetto di vacanza reticolare sul comportamento tensile del grafene (701, 17)
Aggiornamento del carbon black di recupero (RCB) da pneumatici a fine vita (ELT) (702, 10)
Carbon black in confronto a nero di carbone e altri materiali in sospensione nell’aria contenenti carbonio elementare: distinzioni fisiche e chimiche (702, 14)
Modifica superficiale del triossido di alluminio per aumentare la resistenza d’arco e la resistenza agli acidi di mescole di silicone (702, 21)
Valutazione di coagenti di reticolazione in silicone HCR (Heat Cured Rubber) (703, 10)
Prodotti polifunzionali: additivi per mescole di gomma che possono offrire più di una funzionalità (703, 13)
Proprietà dinamiche e proprietà meccaniche e dinamiche di mescole HNBR reticolate a perossido (703, 14)
Migliorate guarnizioni di tenuta a bassa temperatura per petrolio e gas (703, 14)
La funzione di nanotubi di carbonio nel miglioramento delle proprietà di mescole di gomma naturale/gomma butadiene caricate con carbon black (704, 10)
Un’esaustiva rassegna su cellulosa, chitina e amido come cariche in biocompositi di gomma naturale (704, 11)
Olio di processo sostenibile in formulazioni di SBR per battistrada pneumatico (704, 12)
L’obiettivo di additivi sostenibili derivati dall’olio di soia: parte 2 (704, 14)
Nanocompositi di gomma naturale silice ottenuti mediante miscelazione liquidoliquido per un’adesione migliorata in battistrada radiale per autocarro e autobus, parte 1: materiali e caratterizzazione (704, 14)
Mescole per pneumatico con grafene: fianco di pneumatico (704, 15)
Mescole Gummiwerk Kraiburg idonee al contatto con l'idrogeno (704, 61)
PROVE E MISURAZIONI
Indagine spettroscopica del processo di invecchiamento di mescole di gomma per fianco del pneumatico (696, 13)
Sviluppo di una nuova metodologia di misurazione per determinare il grado di reticolazione di prodotti elastomerici (696, 14)
Condizioni di prove di laboratorio ottimizzate per prevedere l’usura di battistrada pneumatico (697, 14)
Considerazioni generali nell’analisi dei fallimenti di prove di articoli in gomma (698, 12)
Analisi della gomma riciclata: sviluppo di un metodo analitico e determinazione degli idrocarburi policiclici aromatici e dei composti eterociclici aromatici nelle matrici di gomma (698, 13)
Autoriparazione intrinseca a temperatura ambiente di gomma naturale basata su reticolo ionico di tiolato metallico (699, 16)
Determinazione della vita di servizio di O-ring utilizzati in un sistema di impianto antincendio ad acqua (700, 12)
Proprietà chimiche e meccaniche della prova di densità di reticolazione di elastomeri siliconici con l’utilizzo dell’oscillografo dinamico meccanico Yerzley (701, 16)
Innovativa caratterizzazione dell’accumulo di calore della gomma sotto carichi realistici (702, 13)
Proprietà di elastomeri misurate ed elaborate dall’oscillografo DMYO-V (703, 12)
RICICLO DELLA GOMMA
Una panoramica del processo di riciclo del silicone (695, 10)
Efficace devulcanizzazione termo meccanica di gomma pneumatico macinata per mezzo di un estrusore bivite corotante (700, 14)
Sviluppo sostenibile di tecnologie di riciclo di pneumatici usati – Progressi recenti, sfide e tendenze future (702, 17)
Degradazione enzimatica di vecchi pneumatici (703, 10)
Quasi 60 milioni di euro risparmiati nel 2021 grazie agli pneumatici ricostruiti (704, 58)
2
ECONOMIA, MERCATI
Una radiografia del settore gomma: i dati di 2020 e 2021, le attese per il 2022 (695, 16)
Auto, un mercato ancora in quarantena (695, 22)
Lombardia: più occupazione ma anche più incertezza (695, 34)
Focus – Inchiesta macchine – Produttori di macchine: il loro sguardo al 2022 (695, 39)
CDG (Mauro Feracin, p. 40), CMR Costruzioni Meccaniche (Emiliano Pozzato, p. 40), Delia (Giovanni Delia, p. 41), Desma (Sergio Lunari, p. 42), Gamma Stampi (Antonio Archetti, p. 43), IMG (Fabrizio Piovanelli, p. 44), REP Italiana (Gianpiero Roscio, p. 44), Rivi Magnetics (Davide Rivi, p. 46), RTech (Fabio Cappellaro, p. 46), State Technologies (Andrea Bugini, p. 48), Suprema (Maurizio Coscia, p. 48) UTPVision (Mario Regazzoni, p. 49)
L’economia italiana a fine 2021 secondo le statistiche Istat (695, 55)
Gomma naturale: notizie contrastanti dai paesi di produzione (695, 62)
Gomma naturale e sintetica: stime e previsioni per il 2022 dell’IRSG (695, 63)
Venti di guerra: l’impatto economico della crisi ucraina (696, 22)
Carbon black. Mercato in forte crescita (696, 56)
Energia, rincari e sanzioni. I pericoli per il nostro manifatturiero secondo Assolombarda. Per gli elastomeri +34% solo a gennaio (696, 58)
Il peso economico della crisi ucraina (697, 34)
Sale l’inflazione in Italia: +6,7% su base annua secondo Istat (697, 54)
Aumento dei costi e shortage. La preoccupazione di Amaplast (697, 56)
Mercato macchine, un rebus da decifrare (698, 16)
Un nuovo scenario per la mobilità. Quale sarà il futuro? (698, 20)
Prime stime del PIL trimestrale. L’Istat registra un calo dello 0,2% (698, 57)
Un hub della LIUC per monitorare la transizione verso l’economia circolare (698, 58)
VDMA, l’associazione dei produttori tedeschi, rivede al ribasso le stime 2022 (699, 118)
Focus – Materie prime – Lezioni da un mondo in subbuglio (700, 27)
Azienda Chimica Milanese (Giovanni Arnò, p. 28), Caldic (Giada Zappalà, p. 28), Eico Novachem (Daniele Girelli, p. 29), Eigenmann & Veronelli (Cinzia Gottero, p. 30), Elkem Siliconi Italia (Alessandro Strappazzon, p. 30), Epichem (Katia Pillepich, p. 32), Gamma Chimica (Alberto Tebaldi, p. 32), IMCD (Stefano Corna, p. 34), Lagorio & Dufour, p. 34), RDC (Giorgio Marzari, p. 36), Reschem (Christian Pedone, p. 36), Resinex (Alberto Pancani, p. 38), Rogitex (Massimiliano Petris, p. 40), S.Int.A (Federico Doveri, p. 40), Torchiani (Ermes Veneri, p. 42), Zeon Europe (Riccardo Musci, p. 43) Mercato dell’auto. I numeri non migliorano nel primo semestre (700, 62)
Gomma, plastica e macchinari tra rimbalzi e frenate (701, 18)
Secondo l’Istat il Pil del secondo trimestre cresce più del previsto (701, 56)
Novalca-Novachem - Una partnership per rendere le aziende italiane più competitive – A partnership to make Italian companies more competitive (702, 80)
REP-RPM – Un accordo con tanti vantaggi – An agreement with many advantages (702, 90)
Euromap: ottimismo, nonostante la crisi energetica (703, 16)
Nasce il tavolo di lavoro di Federazione Gomma Plastica dedicato all’energia (703, 18)
Credito d’imposta per acquisto di beni strumentali: perché conviene investire entro fine 2022 (703, 20)
Etrma – Pneumatici di ricambio in Europa: auto e autocarri in crescita (703, 57)
La gomma rientra nel rapporto annuale sui distretti industriali (704, 26)
In crescita il mercato dei pneumatici di ricambio alla fine di settembre (704, 58)
Il caro energia fa aumentare il costo di produzione dei veicoli (704, 62)
3
FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA
Nasce il tavolo di lavoro di Federazione Gomma Plastica dedicato all’energia (703, 18)
4
FIERE, CONVEGNI, CORSI, SEMINARI
Partono i corsi dell’Assogomma Academy. Un ricco programma (696, 54)
A Fiere di Parma va in scena SPS Italia. Un’edizione incentrata su smart factory, efficienza energetica e robotica (698, 59)
Norimberga: pubblicato il programma della International Rubber Conference (698, 60)
A Francoforte lo European Carbon Black Summit per affrontare lo shortage (698, 61)
I nuovi polimeri Freudenberg idonei al contatto con gli alimenti presentati a Colonia all’Anuga FoodTec (698, 62)
Torna a Norimberga la fiera DKT – DKT is back in Nuremberg (699, 33)
I nostri consigli per la visita – Our tips for the visit (699, 34)
Alfa Stampi - Stampi di qualità made in Italy – Made in Italy quality molds (699, 36)
Alpha Technologies – La rivoluzionaria tecnologia Sub-Zero – The revolutionary Sub-Zero technology (699, 38)
Battaggion – Tecnologie su misura per la miscelazione – Tailor-made technologies for mixing (699, 40)
Brenntag – Leader nella distribuzione globale – Leader in global distribution (699, 42)
Colmec – L’estrusione portata ai massimi livelli – Extrusion brought to the highest levels (699, 44)
Color Service – Dosaggio sostenibile e 4.0 – Sustainable and 4.0 dosing systems (699, 46)
Comet – L’innovazione nel DNA – Innovation in DNA (699, 48)
Compounds – La ricetta per il successo – The recipe fpr success (699, 50)
Eigenmann & Veronelli – Specialisti nel produrre valore – Specialists in generating value (699, 52)
Engel – Stampa a iniezione ad alta precisione – High-precision injection molding (699, 54)
Eurorubber – Mescole, tecnologia, sostenibilità – Compounds, technology and sustainability (699, 56)
Evercompounds – Ricerca e innovazione green - Green research and innovation (699, 60)
For Lab Italia – Forni speciali per la gomma – Special ovens for the rubber industry (699, 60)
Franciacorta Stampi Quando lo stampo diventa smart – When molds get smart (699, 62)
G3 – Dal 1953 macchine e linee per l’industria della gomma – Since 1953 machines and lines for the rubber industry (699, 64)
Gibitre Instruments – Strumenti per il laboratorio – Instruments for the laboratory (699, 66)
IMG – Presse su misura e intelligenti –Smart tailor-made molding machines (699, 68)
Lawer – Dosaggio modulare di seconda generazione – Second-generation modular dosing (699, 72)
Maplan – L’iniezione intelligente – The intelligent injection (699, 72)
Marconigomma – Mescole da oltre 50 anni – Compounds for more than 50 years (699, 74)
O.C.S. Stampi – Esperienza con uno sguardo al futuro – Experience for the future (699, 76)
OR.P. Stampi – Meno energia, più potenza – Less energy, more power (699, 78)
PMG – Dall’Italia all’Europa, alla Cina –From Italy to Europe and China (699, 80)
RDC – Qualità certificata per l’industria della gomma – Certified quality for the rubber industry (699, 82)
REP International – Nuove idee al servizio della produttività – New ideas generating productivity (699, 84)
Rivi Magnetics – Sistemi magnetici per gli stampi – Magnetic systems for molds (699, 86)
Sigea – Mescole tradizionali e speciali –Traditional and special compounds (699, 88)
Tovo Gomma – Mescole e lastre per tutti – Compounds and sheets for everyone (699, 90)
T.S.F. – Gomme speciali di alta qualità – High-quality special rubbers (699, 92)
UTPVision – Lo stato dell’arte per i sistemi di visione – State of the art of vision systems (699, 94)
Vibiplast – Una gamma completa di chemicals predispersi – A broad range of pre-dispersed chemicals (699, 96)
Messe Düsseldorf presenta all’Italia il prossimo K2022 (699, 109)
Al DKT la Allrounder 470 A di Arburg stampa un nuovo LSR di Momentive (699, 112)
Le nostre impressioni dal DKT (700, 20)
Boy anticipa i contenuti della sua presenza al K2022 (701, 62)
I TPE sostenibili di Kraiburg in fiera a Düsseldorf (701, 63)
Speciale K – Il mondo della plastica e della gomma punta al K 2022 – Special K 2022 - The world of plastics and rubbe aims at K 2022) (702, 23)
70 volte K – 70 times K (702, 23)
Novità al K 2022: la “Start-up Zone” –New at K 2022: the “Start-Up Zone” (702, 23)
C2 – Mescolatori a cilindri di nuova costruzione – New construction two-roll mills (702, 28)
Colmec – Nuove soluzioni per la filtratura della gomma – New solutions for rubber straining (702, 30)
Color Service – Innovativo sistema automatico di dosaggio – Innovative automatic dosing system (702, 32)
Comerio Ercole – Novità in ottica digitale e Industria 4.0 – Digital Innovations and Industry 4.0 (702, 34)
Comi – Presse NRT Series – NRT series presses (702, 36)
Elastotech – Novità per applicazioni in ambito alimentare – Novelties for applications in the food sector (702, 38)
Evercompounds – Mescole in gomma sostenibili – Sustainable rubber compounds (702, 40)
F.lli Maris – Riduzione di odore nei polimeri post-consumo – Odor reduction of post-consumer polymers (702, 42)
G3 – Nuovi mescolatori da laboratorio tangenziali e compenetranti – New intermeshing and tangential laboratory mixers (702, 44)
Gibitre Instruments – La qualità non si discute. Si misura – Give your quality a test (702, 46)
IMG – Pressa per stampaggio a iniezione con alimentazione elettrica – New injection moulding machine with a fully electric power supply (702, 48)
Lanxess – “Quality Works”: elettromobilità e sostenibilità al K 2022 – “Quality Works”: electromobility and sustainability at K 2022 (702, 50)
Lawer – Sistemi di dosaggio per la gomma e per la plastica – Dosing systems for rubber and plastic (702, 52)
OR.P. Stampi – Nuova tecnologia per agevolare il distacco dei pezzi dallo stampo – New technology to facilitate the separation of moulded parts (702, 54)
Rivi Magnetics – Gestione efficiente e movimentazione di stampi – Efficient management and continuous mould handling (702, 56)
UTPVision – Macchina automatica per il controllo della mescola – Automatic machine for compound control (702, 58)
Al via il progetto educativo IMCD Stem Lab (702, 109)
REP International e RPM al K: innovazioni al servizio della produttività (703, 60)
Presse speciali Saspol al K (703, 60)
Nuove macchine d’ispezione visiva UTPVision al K (703, 62)
Pezzi di precisione in LSR stampati con presse Engel al K (703, 63)
Tutto il K, azienda per azienda (704, 16)
BI-MU – Il robot parla italiano (704, 34)
A Parma la fiera dedicata alle tecnologie per granuli, polveri e solidi sfusi (704, 59)
5
LIBRI, RECENSIONI
La paura più grande? Non il Covid ma i cyber-attacchi (695, 28)
Il Rapporto sulle imprese 2021 di Istat: una radiografia accurata del settore produttivo italiano (695, 57)
Due corsi di formazione di Assogomma su REACH e CLP a maggio e giugno (697, 58)
Settecento volte insieme a voi (700, 16)
6
MACCHINE E STRUMENTAZIONI, PROCESSI E TECNOLOGIE
Mescole per pneumatici: nuovi test dinamici per gli strumenti VMI (695, 61)
Focus – Speciale mescolazione - Macchine per la mescolazione, il mercato cresce (696, 31)
CAMImpianti (Ienner Tassinari, p. 32), Colmec (Giovanni Colombo, p. 32), Color Service (Guido Fona, p. 34), Comerio Ercole (Riccardo Comerio, p. 34), G3 (Pierpaolo Gagliardi, p. 36), Lawer (Luca Mariuzzo, p. 37), Prodicon (Alberto Ballabio, p. 38), Rodolfo Comerio, p. 38), Rubber Trade Machinery (Marco Bracaletti, p. 40)
Taurus Sages – Settant’anni da specialisti dello stampaggio (696, 42)
Focus – Speciale Silicone – L’innovazione non si ferma (698, 29)
Colmec – Linee per profili e tubi medicali (p. 30)
Comet – Un’ampia gamma di mescole siliconiche (p. 31)
DGTS – L’integrazione tra software e macchine prova materiali (p. 32)
Elkem Silicones – Un “atrio” a disposizione della open innovation (p. 34)
For Lab Italia – Un forno di post-curing dedicato (p. 35)
Franciacorta Stampi – Particolari in silicone nel settore cosmesi (p. 36)
Gamma Stampi – Fustellatrici high-tech per finiture di precisione (p. 37)
Gibitre Instruments – Strumenti per test sui prodotti in silicone (p. 38)
JP-Tech – Talcatura e bobinatura di cordini di masterbatch colore (p. 39)
O.C.S. – Stampi su misura per esigenze complesse (p. 40)
OR.P. Stampi – Il nuovo dipartimento per il silicone liquido (p. 42)
Rivi Magnetics – Sistemi magnetici per ottimizzare i processi (p. 43)
TSF – La RubberRevolution contro la combustione (p. 44)
UTH – Estrusione e filtraggio sostenibili ed efficienti (698, 45)
Wacker – Siliconi liquidi autoadesivi a elevata scorrevolezza (p. 46)
Continental mette il PET riciclato nei suoi nuovi pneumatici (698, 60)
Engel – Lo stampaggio a iniezione della gomma intelligente (699, 98)
La nuova unità ausiliaria a iniezione EMulti EM5 di Mold-Masters (699, 116)
JP-TECH – La passione nel motore (700, 44)
TA Instruments – La qualità è una questione di calore (700, 52)
Focus – Il mondo indispensabile della misura (701, 23)
Affri – Un sistema di misura super-affidabile (p. 24)
Alpha Technologies – Tutti i vantaggi della tecnologia Sub-Zero (p. 25)
DGTS – Compression set a basse temperature (p. 26)
For Lab Italia – HDA 150 automatizza le misure di Shore e densità (p. 27)
Gibitre Instruments – Novità per Flessometro, Dinanometro e software (p. 28)
Mettler Toledo – Due linee per prodotti di eccellenza (p. 29)
MP Strumenti - Un nuovo test per la propagazione delle cricche (p. 30)
Netzsch – I software che semplificanole analisi TGA (p. 31)
Sermac – Una gamma di forni da laboratorio (p. 32)
Thermo Fisher – Caratterizzazione delle gomme nell’infrarosso (p. 33)
Urai – In Arizona per testare le gomme in un luogo unico (p. 34)
Verder Scientific – Mulini unici per la preparazione del campione (p. 35)
Waters–TA Instruments – Soluzioni per le analisi termiche e reologiche (p. 36)
AT Gomma – Tre casi di successo grazie alla tecnologia (701, 38)
DP Gomma – Non esiste qualità senza controllo (701, 44)
CSI (Centro Servizi Industriali) - Una startup dagli ampi orizzonti (701, 48)
Boy anticipa i contenuti della sua presenza al K2022 (701, 62)
Focus – Estrusione “4.0” e sempre più sostenibile (702, 23)
C2 - Macchinari “Industry 4.0 ready” (p. 24)
Colmec – Vulcanizzazione a basso consumo energetico (p. 26)
Comerio Ercole – Circolarità ed energy saving: la nuova frontiera della sostenibilità (p. 28)
Gruppo Italmatic – Non solo impianti di estrusione (p. 30)
Maris – Devulcanizzazione performante a due fasi (p. 32)
Rubber Trade Machinery – Raffreddamento e raccolta di alta qualità per la striscia continua (p. 34)
Suprema Rubber Machinery – Gamma completa di pompe a ingranaggi (p. 36)
CDG – Piccole macchine per grandi risultati (703, 50)
REP International e RPM al K: innovazioni al servizio della produttività (703, 60)
Presse speciali Saspol al K (703, 60)
Nuove macchine d’ispezione visiva UTPVision al K (703, 62)
Pezzi di precisione in LSR stampati con presse Engel al K (703, 63)
BI-MU – Il robot parla italiano (704, 34)
Focus – Processi sempre più efficienti (704, 39)
Alfa Stampi – Stampi di qualità nel rispetto delle tempistiche (p. 40)
Bettoni Meccanica – Stampi sempre più green (p. 41)
B.M. Stampi – Stampi di precisione (p. 42)
O.C.S. Stampi – Stampi per O-Ring perfettamente efficienti (p. 43)
OR.P.Stampi – CRB EVO con tempi di ciclo e consumo ridotti (p. 44)
Nuovo design per i mulini Previero (704, 61)
7
TECNOLOGIE E SOLUZIONI PER L’IMPRESA DIGITALE
Industria 4.0 per una produzione più sostenibile (696, 16)
Unigasket: digitalizzare i processi per competere nel mercato globale –Unigasket:digitalizing processes to compete in the global market (702, 101)
8
MATERIE PRIME, POLIMERI, COMPOUND, APPLICAZIONI
La ricerca sul grafene: stato dell’arte e prospettive (697, 26)
Focus – Compounding – Mescole, dalla crescita alla preoccupazione (697, 39)
Comet (Emanuele Goffi, p. 40), Compounds AG (Daniela Marchese, p. 40), DerGom (Giorgio Bolis, p. 42), Eurorubber (Nicola Pizzoli, p. 42), PMG (Davide Poletto, p. 44), Tovo Gomma (Stefano Tornaghi, p. 44), TSF (Federico Saggio, p. 46)
I nuovi polimeri Freudenberg idonei al contatto con gli alimenti presentati a Colonia all’Anuga FoodTec (698, 62)
Cariche rinforzanti da rifiuti per mescole ecosostenibili – Reinforcing fillers from wastes for sustainable compounds (699, 20)
Versalis pubblica il suo primo Report di Sostenibilità (701, 60)
I TPE sostenibili di Kraiburg in fiera a Düsseldorf (701, 63)
Mescole Gummiwerk Kraiburg idonee al contatto con l'idrogeno (704, 61)
Biesterfeld distribuisce la gomma Vestenamer di Evonik (704, 62)
9
NEWS DA AZIENDE E ENTI
Arkema incrementa del 25% la produzione dei suoi elastomeri Pebax (695, 56)
Arriva la prima gomma S-SBR prodotta da rifiuti e biomasse (695, 58)
Dal Cerisie la certificazione tedesca per le autoattrezzature delle aziende italiane (695, 60)
Mescole per pneumatici: nuovi test dinamici per gli strumenti VMI (695, 61)
Un poliuretano “bio” per le suole sneakers (695, 61)
A Lucio Spelta verrà conferito il Technical Award di IISRP (695, 62)
Trelleborg potenzia la sua presenza in Italia ampliando l’attività di Interfit nel settore degli pneumatici agricoli (696, 57)
Novotema installa un nuovo impianto per l’abbattimento dei fumi (696, 60)
Versalis avvia la produzione sostenibile nel suo stabilimento di Crescentino (696, 61)
Clariant apre in Cina un sito di produzione per i suoi ritardanti di fiamma (696, 62)
Yokohama acquisisce Trelleborg Wheel System Holding, che produce pneumatici agricoli e industriali (697, 58)
UTH dota il suo impianto produttivo di Fulda di un impianto fotovoltaico da 100 chilowatt di picco (697, 59)
Aumento di capitale per Rubber Conversion, la startup veronese pioniera del riciclo della gomma (697, 60)
Mitsubishi Chemical lancia una sfida su termoplastici ed economia circolare (697, 62)
Cambio al vertice per Desma in Cina (697, 62)
UTPVision ha ottenuto l’accreditamento Accredia per il suo laboratorio metrologico, il Centro LAT 313 (698, 61)
Arkema certifica i suoi impianti bio (698, 62)
L’AGM di IISRP si sposta in Portogallo (699, 112)
Ecopneus rifà il look al proprio logo affidandosi all’agenzia Mosquito (699, 114)
VDMA, l’associazione dei produttori tedeschi, rivede al ribasso le stime 2022 (699, 118)
Finisce una storia, ne inizia un’altra. Un grazie di cuore al mondo della gomma (701, 6)
Cedere l’azienda: quando, perché e soprattutto come (701, 54)
Versalis pubblica il suo primo Report di Sostenibilità (701, 60)
O.C.S. tra gli speaker alla National Rubber Conference 2022 di Chennal (702, 110)
10
NORMATIVE, SICUREZZA, AMBIENTE Nuove modifiche al regolamento Reach (695, 50)
Arriva la prima gomma S-SBR prodotta da rifiuti e biomasse (695, 58)
Ecopneus chiude un anno da record raggiungendo il 120% degli obiettivi (695, 59)
Un poliuretano “bio” per le suole sneakers (695, 61)
Una mini-riforma su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (696, 48)
Novotema installa un nuovo impianto per l’abbattimento dei fumi (696, 60)
Versalis avvia la produzione sostenibile nel suo stabilimento di Crescentino (696, 61)
Sostenibilità, la parola chiave per il futuro (697, 16)
Un’agenda per la sostenibilità (697, 20) Fare squadra per il cambiamento (697, 24)
Rumore: come cambia la normativa (697, 48)
Lavoratori più protetti con la direttiva (UE) 2022/431 (698, 48)
Materie prime troppo care o introvabili. Come tutelarsi? (700, 60)
Boy anticipa i contenuti della sua presenza al K2022 (701, 62)
I TPE sostenibili di Kraiburg in fiera a Düsseldorf (701, 63)
Il consiglio legale - Caro energia e rapporto coi fornitori dal punto di vista legale – Legal advice – Increase in energy prices and supply relationship from a legal perspective (702, 60)
Fragranze allergizzanti nei giocattoli: le disposizioni italiane (702, 68)
RDC – Veaflame: soluzioni innovative per la protezione dal fuoco – Veaflame: innovation in fire protection (702, 98)
Tutela dei consumatori: la direttiva omnibus e il suo recepimento (703, 38)
La compravendita della partecipazione nel capitale sociale (703, 48)
Banco BPM sostiene la transizione Green di Comerio Ercole (703, 58)
Certificati PEFC i compound di gomma naturale di Hexpol Compounding (703, 58)
Kraiburg TPE al K con elastomeri termoplastici sostenibili (703, 59)
Lombardia: 30 milioni di euro dalla Regione per gli interventi di efficientamento energetico (704, 32)
Sicurezza antincendio: come cambia il decreto 1° settembre 2021 (704, 46)
La cessione complessiva dei beni o di singoli cespiti della società (704, 52)
Gomma riciclata da pneumatici fuori uso una risorsa strategica per i comuni (704, 57)
Etrma appoggia la proposta dell’Euro 7 della Commissione Europea (704, 60)
Mescole Gummiwerk Kraiburg idonee al contatto con l'idrogeno (704, XX)
GreenRUBBER – Strategie per la sostenibilità – Strategies for sustainability
L’impegno per salvare il pianeta – The commitment to save the planet (p. 2)
Le sfide ambientali, economiche e sociali della gomma naturale – The environmental, economic and social challenges of natural rubber (p. 10)
Guayule e tarassaco: due alternative all’Hevea brasiliensis – Guayule and dandelion as alternatives to Hevea natural rubber (p. 18)
Gomma sintetica: la strada per renderla sempre più sostenibile – Synthetic rubber: the way sto make it more and more sustainable (p. 28)
Devulcanizzazione, a che punto siamo –Devulcanization, the state of the art (p. 42)
Tecnologie digitali e Industria 4.0 per una produzione più sostenibile – Digital technologies and Industry 4.0 for a more sustainable production (p. 56)
Come prepararsi e come agire in caso di danno ambientale – How to prepare and act in case of environmental damage (GreenRUBBER, 64)
Le assicurazioni contro i danni ambientali.Coas sono, come sceglierle – Insurance against environmental damage: what it is, how to choose (p. 72)
Le aziende sostenibili – Esempi di un business virtuoso – Sustainable companies – Examples of a virtuous business (p. 81)
Brenntag – Al servizio di ambiente e sicurezza – Serving environment and security (p. 82)
Coating Technology – Fare coating nell’era del green – Coating in the green age (p. 84)
Colmec – Le nuove soluzioni Green Tech – New Green Tech solutions (p. 86) Comet – Quando la mescola diventa green – When compounds get green (p. 88)
Eico Novachem – I vantaggi ambientali del PVB – The environmental benefits of PVB (p. 90)
Eigenmann & Veronelli - Un additivo per innovare il riciclaggio – An additive born to innovate recycling (p. 92)
Evercompounds – Mescole con materiali green – Compounds from green materials (p. 94)
Franciacorta Stampi – Stampi “smart” e “green” – Smart and green molds (p. 96)
G3 Mixing Technologies – I vantaggi per l’ambiente delle macchine ricostruite –The green benefits of rebuilt machines (p. 98)
Gibitre Instruments – Il laboratorio gestito senza carta – Fully paperless lab management (p. 100)
IMG – Presse sempre più intelligenti –More and more intelligent presses (p. 102)
Itaprochim – Gli elastomeri nei materiali di attrito – Use of elastomers in fiction materials (p. 104)
JP-Tech – Macchine che risparmiano energia – Energy saving machinery (p. 106)
Lawer - Sistemi di pesatura di nuova generazione – New generations weighing systems (p. 108)
Oldrati Group – Ogreen, la gomma sostenibile – Ogreen, the sustainable rubber (p. 110)
OR.P. Stampi – Pensare in grande alla sostenibilità – Thinking big on sustainability (p. 112)
Robi Ambiente – Il recupero di oli usati –Waste oil recovery (p. 114)
RPM – Presse green e intelligenti – Green and intelligent molding machines (p. 116)
Sigea – Un modello aziendale sostenibile – A sustainable business model (p. 118)
Tecnistamp – Stampi progettati con ogni cura – Molds designed with every care (p. 120)
Tovo Gomma – Approccio integrato per l’ambiente – An integrated approach to the environment (p. 122)
Versalis – Impegno per l’economia circolare – Committed to circular economy (p. 124)
Waters Corporation – Per riciclare servono più test – Recycling requires more testing (p. 126)
11
AUTORI
- Arbasino, E. (703, 48)
- Archetti, A. (695, 43)
- Arnò, G. (700, 28)
- Ballabio, A. (696, 38)
- Belloni, M. (700, 24)
- Bergaglio, M. (703, 18)
- Berger-Weber, G.R. (699, 98)
- Bonardi, V. (700, 25)
- Bracaletti, M. (696, 40)
- Brembati, G. P. (697, 26); (699, 20); (700, 20); (701, 44, 48); (GreenRUBBER, 28, 42)
- Bresciani, C. (700, 25)
- Brevi, A. (700, 25)
- Bugini, A. (695, 48)
- Calcagno, N. (704, 54)
- Canna, F. (703, 20)
- Cantalupo, G. (695, 22); (700, 62); (GreenRUBBER, 18)
- Cappellaro, F. (695, 46)
- Cerchiaro, R. (700, 23)
- Colombo, G. (696, 32); (700, 24)
- Colosio, E. (700, 24)
- Comerio, R. (696, 34)
- Corna, S. (700, 34)
- Coscia, M. (695, 48)
- Delia, G. (695, 41)
- Doveri, F. (700, 40)
- Dufour, A. (700, 34)
- Fedele, N. (696, 38)
- Feracin, M. (695, 40)
- Ferro, G. (700, 22)
- Fona, G. (696, 34)
- Friesenbichler, W. (699, 98)
- Gagliardi, P. P. (696, 36)
- Garbillo, D. (701, 18); (703, 16, 18); (704, 16, 26)
- Garlanda, B. (696, 48); (697, 48);(698, 48); (702, 68); (703, 38); (704, 46)
- Girelli, D. (700, 29)
- Goffi, E. (687, 40)
- Gottero, C. (700, 22, 30)
- Grillone, A. (704, 34)
- Guardamagna, D. (700, 60); (701, 54); (702, 60)
- Hutterer, T. (699, 98)
- Inverardi, M. (700, 23)
- Invernizzi, G. (696, 16, 22); (698, 16); (701, 38); (GreenRUBBER, 56, 64)
- Iobetti, A. (700, 22)
- Kerschbaumer, R.C. (699, 98)
- Latina, D. (700, 22)
- Liguori, I. (700, 22)
- Locatelli, D. (700, 24)
- Lunari, S. (695, 42)
- Marchese, D. (697, 40); (700, 22)
- Margutta, R. (700, 22)
- Mariuzzo, L. (696, 37)
- Marzari, G. (700, 36)
- Moscatelli, P. (700, 23)
- Musci, R. (700, 21, 43)
- Oldani, G. (704, 32)
- Oldani, R. (697, 16, 34); (698, 20); (700, 16, 20, 44, 52); (701, 6); (702, 90); (GreenRUBBER, 72)
- Pancani, A. (700, 38)
- Parietti, E. (700, 22)
- Pedone, C. (700, 36)
- Petris, M. (700, 40)
- Pillepich, K. (700, 32)
- Piovanelli, F. (695, 44)
- Pizzoli, N. (697, 42)
- Poletto, D. (697, 44)
- Pozzato, E. (695, 40)
- Puglisi, J. (700, 24)
- Regazzoni, M. (695, 49)
- Rivi, D. (695, 46)
- Roscio, G. P. (695, 44)
- Saggio, F. (697, 46)
- Salogni, E. (700, 24)
- Santori, P. (700, 60); (701, 54)
- Stabile, G. (696, 42); (697, 20, 24); (702, 78); (703, 50); (GreenRUBBER, 10)
- Strappazzon, A. (700, 30)
- Tassinari, I. (696, 32)
- Tebaldi, A. (700, 32)
- Tornaghi, S. (697, 44)
- Ulcelli, B. (700, 23)
- Veneri, E. (700, 42)
- Zappalà, G. (700, 28)
12
AZIENDE E ENTI
- ABB (704, 36)
- Acea (Associazione Europea dei Costruttori di Automobili) (698, 20)
- ACI (Active Communications International) (698, 61)
- Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica) (697, 56)
- Affri (701, 24)
- AICA (Associazione Italiana Costruttori Autoattrezzature) (695, 60)
- Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) (704, 58)
- Alfa Stampi (699, 36); (700, 25); (704, 17, 40)
- All India Rubber Industries Association (Airia) (702, 110)
- Allianz Risk Barometer (695, 28)
- Alpha Technologies (699, 38); (701, 25)
- AlixPartners (704, 62)
- Amaplast (Ass. Naz. Costrutt. di Macchine e Stampi per Mat. Plastiche e Gomma) (697, 56); (701, 18)
- Anfia (695, 22); (700, 62)
- Arburg (699, 112)
- Arkema (695, 56); (698, 62)
- Ars Automation (704, 35)
- Asahi Kasei (695, 58)
- Assogomma (695, 60); (696, 54); (697, 58)
- ASTI (704, 36)
- AT Gomma (701, 38)
- Azienda Chimica Milanese (700, 28)
- Banco BPM (703, 58)
- Battaggion (699, 40); (704, 17)
- BDC School (702, 109)
- Bettoni Meccanica (704, 41)
- Biesterfeld Performance Rubber (704, 61)
- B.M. Stampi (704, 42)
- Boy (701, 62)
- Brenntag (699, 42); (GreenRUBBER, 82)
- C2 (702, 28); (703, 24); (704, 17)
- Caldic (700, 28)
- CAMImpianti (696, 32)
- Camozzi (704, 36)
- CDG (695, 40); (703, 50)
- Cecra (Consiglio Europeo del Commer- cio e della Riparazione Automobilistica ) (698, 20)
- Centro Studi Assolombarda (695, 16, 34); (696, 58); (697, 34)
- Centro Studi di Confindustria (703, 18)
- Centro Studi MECS-Amaplast (698, 16)
- Centro Studi Promotor (CSP) (700, 62)
- Ceresana (696, 56)
- Cerisie (695, 60)
- CGIAR (Consultative Group on International Agricultural Research) (GreenRUBBER, 10)
- Clariant (696, 62)
- Clepa (Associazione Europea dei Fornitori di Automobili) (698, 20)
- CM Manzoni Group (700, 21); (704, 18)
- CMR (695, 40)
- Color Service (702, 32)
- CSI (Centro Servizi industriali) (701, 48)
- Coating Technology (GreenRUBBER, 84)
- Colmec (696, 32); (698, 30); (699, 44); (700, 24); (703, 26); (702, 30); (704, 18); (GreenRUBBER, 86)
- Color Service (696, 34); (699, 46); (700, 24); (704, 18)
- Comerio Ercole (696, 34); (702, 34); (703, 28, 58); (704, 19)
- Comet (697, 40); (698, 31); (699, 48); (700, 21); (GreenRUBBER, 88)
- Comi (702, 36); (704, 19)
- Compounds AG (697, 40); (699, 50); (700, 22)
- Continental (698, 60)
- CSP (Centro Studi Promotor) (695, 16)
- Delia (695, 41)
- Deloitte (700, 62)
- Der-Gom (700, 23)
- Desma (695, 42); (697, 62)
- DGTS (698, 32); (701, 26)
- Doss Visual (700, 24)
- DP Gomma (701, 44)
- Easyfairs (704, 59)
- Ecopneus (695, 59); (699, 114); (704, 57)
- Eico Novachem (700, 29, ); (GreenRUBBER, 90)
- Eigenmann & Veronelli (629, 52); (700, 21, 30); (GreenRUBBER, 92)
- Elastocon AB (701, 26)
- Elastotech (702, 38); (704, 20)
- Elkem Silicones (698, 34)
- Elkem Siliconi Italia (700, 30)
- Engel (699, 54, 98); (703, 63)
- Epichem (700, 32)
- Etrma (Associazione Europea dei Produttori di Pneumatici e articoli in Gomma) (698, 20); (703, 57); (704, 58, 60)
- Euromap (703, 16)
- Eurorubber (697, 42); (699, 56); (700, 21)
- Evercompounds (699, 58); (702, 40); (704, 22); (GreenRUBBER, 94)
- Evonik (704, 61)
- Fanuc (704, 36)
- Federazione Gomma Plastica (701, 18); (703, 18)
- Fiere di Parma (704, 59)
- For Lab Italia (698, 35); (699, 60); (700, 24); (701, 27)
- Franciacorta Stampi (698, 36); (699, 62); (700, 25); (GreenRUBBER, 96)
- Freudenberg (698, 62)
- G3 Mixing Technologies (696, 36); (699, 64); (700, 23); (702, 44); (704, 20); (GreenRUBBER, 98)
- Gamma Chimica (700, 32)
- Gamma Stampi (695, 43); (698, 37)
- Gibitre Instruments (698, 38); (699, 66); (700, 24); (701, 28); (702, 46); (704, 21); (GreenRUBBER, 100)
- GPSNR (Global Platform for Sustainable Natural Rubber) (697, 24); (GreenRUBBER, 10)
- Gruppo Italmatic (703, 30)
- Gummiwerk Kraiburg (704, 61)
- Hexpol Compounding (703, 58)
- Huntsman (695, 61)
- IFR (International Federation of Robotics) (704, 34)
- IISRP (695, 62); (698, 112)
- IMCD (700, 34); (702, 109)
- IMG (695, 44); (699, 68); (700, 23); (702, 48); (704, 21); (GreenRUBBER, 102)
- Innovando (697, 60)
- Innovation Post (703, 20)
- Interfit (696, 57)
- Intesa San Paolo (704, 26)
- IRSG (695, 63); (GreenRUBBER, 10)
- Istat (695, 55, 57); (697, 54); (698, 57); (701, 56)
- Itaprochim (GreenRUBBER, 104)
- ITS (Istituti Tecnici Superiori) (704, 38)
- JP-TECH (698, 39); (700, 44); (GreenRUBBER, 106)
- Kawasaki Robotics (704, 36)
- Kraiburg TPE (701, 63); (703, 59);
- Laboratorio Merlin – Politecnico di Milano (704, 36)
- Lagorio & Dufour (700, 34)
- Lawer (696, 37); (699, 70); (700, 24); (702, 52); (704, 22); (GreenRUBBER, 108)
- LIUC (698, 58)
- Mabolution (700, 23)
- Maplan (699, 72)
- Marconigomma (699, 74); (700, 22)
- Maris (702, 42); (703, 32); (704, 20)
- Mesgo (698, 39)
- Messe Frankfurt Italia (698, 59)
- Mettler Toledo (701, 29)
- Mitsubishi Chemical (697, 62)
- Mold-Masters (699, 116)
- Momentive Performance Materials (699, 112)
- Montan University Leoben (MLU) Austria (699, 98)
- Mosquito (699, 114)
- MP Strumenti (701, 30)
- Netzsch(701, 31)
- Nexus Elastomer Systems (703, 63)
- Novachem (700, 22); (702, 78)
- Novalca (702, 78)
- Novotema (696, 60)
- O.C.S. Stampi (698, 40); (699, 76); (700, 24); (702, 110); (704, 43)
- Oldrati Group (GreenRUBBER, 110)
- OR.P. Stampi (698, 42): (699, 78); (700, 25); (702, 54); (704, 22, 44); (GreenRUBBER, 112)
- PMG (697, 44); (699, 80); (700, 21)
- Polymer Competence Center Leoben (PCCL) Austria (699, 98)
- Previero (704, 23, 61)
- Presma (704, 23)
- Prodicon (696, 38)
- Promera (700, 23)
- RDC (699, 82); (700, 36); (702, 98)
- Regione Lombardia (704, 32)
- REP International (699, 84); (700, 23); (702, 90); (703, 60); (704, 24)
- REP Italiana (695, 44)
- Reschem (700, 36)
- Resinex (700, 38)
- Rivi Magnetics (695, 46); (698, 43); (699, 86); (702, 56); (704, 23)
- Robi Ambiente (GreenRUBBER, 114)
- Rodolfo Comerio (696, 38); (704, 24)
- Rogitex (700, 40)
-RPM (700, 23); (702, 90); (703, 60); (704, 24) (GreenRUBBER, 116)
- RTech (695, 46)
- Rubber Compounder Specialist (700, 22)
- Rubber Conversion (697, 60)
- Rubber Trade Machinery (696, 40); (703, 34)
- S.Int.A (700, 40)
- Saspol Technology (703, 60); (704, 25)
- Sermac (701, 32)
- Shell Eastern Petroleum (695, 58)
-Sigea (699, 88); (700, 21); (GreenRUBBER, 118)
- SIRI (Associazione Italiana di Robotica e Automazione) (704, 35)
- SKF Sealing Solutions Austria (699, 98)
- SPS Italia 2022 (698, 59)
- State Technologies (695, 48)
- Stäubli (704, 36)
- Suprema Rubber Machinery (695, 48); (703, 36)
- TA Instruments (700, 52)
- Taurus Sages (696, 42)
- Tecnistamp (GreenRUBBER, 120)
- Thermo Fisher (701, 33)
- Tiesse Robot (704, 36)
- Torchiani (700, 42)
- Tovo Gomma (697, 44); (699, 90); (700, 21); (704, 25); (GreenRUBBER, 122)
- Trelleborg (696, 57)
- Trelleborg Wheel System Holding AB (697, 58)
- T.S.F. (697, 46); (698, 44); (699, 92); (700, 22)
- T.S.F. Ligom (700, 21)
- Ucima (Unione Costrutt. Italiani Macchine Automat. per il Confezionam. e l’Imballagio) (697, 56)
- Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) (695, 16)
- Urai (701, 34)
- UTH (697, 59); (698, 45)
- UTPVision (695, 49): (698, 61); (699, 94); (700, 24); (702, 58); (703, 62); (704, 25)
- VDMA (699, 118)
- Verder Scientific (701, 35)
- Versalis (696, 61); (701, 60); (GreenRUBBER, 124)
- Vibiplast (699, 96); (700, 22)
- VMI (695, 61)
- Wacker (698, 46)
- Waters Corporation (GreenRUBBER, 126)
- Waters-TA Instruments (701, 36)
- WDK (Associazione dell’industria tedesca della gomma) (695, 60)
- Whitmore Group (698, 61)
- Yokohama (697, 58)
- Zeon Europe (700, 21, 43)
STAMPI PER GUARNIZIONI IN GOMMA E PLASTICA
Nata nel 1996 specializzata nella progettazione e realizzazione di stampi per articoli in gomma, BM Stampi ha seguito nel tempo il processo evolutivo sino ad avvalersi oggi di un avanzato sistema CAD/CAM che è garanzia di alti livelli di precisione. Struttura moderna, tecnologia avanzata e serietà professionale fanno dell’azienda il partner ideale per la progettazione e la lavorazione di stampi per articoli in gomma e plastica.
24067 Sarnico (BG) Italy - Via dei Mille, 49 Tel. 035 911903 - 035 4262263 - Fax 035 914286 info@bmstampi.com - www.bmstampi.com
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Siamo produttori di macchine per lo stampaggio ad iniezione altamente performanti, soluzioni ad hoc e sistemi innovativi che coprono l’intero settore dello stampaggio degli elastomeri.
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