OIL & GAS
L’AFRICA PUNTA SU GAS E PETROLIO
Demonizzare le compagnie petrolifere e del gas non è un modo costruttivo di procedere sulla transizione energetica. Le nazioni africane devono sfruttare le loro risorse di idrocarburi per lo sviluppo economico. La sostenibilità ambientale ne fa parte, non è un ostacolo. NJ Ayuk*
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EDITORIALE DELFINO
In un recente articolo pubblicato sul quotidiano Guardian, l’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, vincitore del premio Nobel per la pace, ha sostenuto che il boicottaggio in stile Apartheid delle compagnie del carbone, del petrolio e del gas è una soluzione per combattere il cambiamento climatico e contribuire a garantire gli obiettivi di sostenibilità ambientale globale. “Dobbiamo fermare il cambiamento climatico. E possiamo farlo, se usiamo le tattiche che hanno funzionato in Sudafrica contro i peggiori emettitori di carbonio”, si legge nel sottotitolo del pezzo. Il sentimento espresso da Tutu è lodevole e parla a molti in tutto il mondo che si sono giustamente preoccupati degli effetti del cambiamento climatico sul nostro ambiente. Tuttavia, è anche un sentimento fuorviante. Le compagnie petrolifere e del gas non sono regimi autocratici che si concentrano sull’oppressione del popolo e sul furto delle sue risorse.