PRIMO PIANO/FOREGROUND
L’INDUSTRIA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
Tempi difficili per l’economia e per l’industria. Occorrono impegno e misure straordinarie in questo momento eccezionale. La priorità va data alle regole di sicurezza durante la fase acuta del contagio e alla garanzia di continuità sulle filiere strategiche. Tra le riflessioni di scenario è utile analizzare il ruolo delle tecnologie digitali nel fronteggiare la pandemia. Armando Martin
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EDITORIALE DELFINO
Secondo l’Ocse, su dati ancora di metà febbraio, si prevede che il coronavirus avrà un effetto recessivo sull’economia mondiale dallo -0,5% al -1,5%. L’attuale andamento del virus fa prevedere uno scenario molto peggiore. È questo il momento in cui tutti i Paesi coinvolti devono stimolare e coordinare politiche e strategia per evitare il crollo della produzione e dei consumi, tenendo sempre al centro la tutela delle persone. La sfida per governo, aziende e cittadini è dunque enorme. Le imprese industriali si stanno adeguando alle disposizioni delle autorità in un clima complesso, mettendo in pratica politiche di emergenza e risk management per continuare a produrre in sicurezza e arrivando in molti casi a bloccare la produzione per ragioni sanitarie, legislative o per difficoltà di approvvigionamento. Le filiera dell’alimentare, quella sanitaria, l’energia, le utilities e i trasporti sono state giustamente potenziate ed escluse da ogni forma di blocco. È pur vero che intorno a molti altri settori produttivi si è generata un po’ di confusione. Ferma restando