Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE BIMESTRALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
415
dal 1977 informa il settore
Aprile / Giugno • anno 2021
PNRR, in primo piano investimenti a lungo termine sulle alberature
12 PRIMO PIANO / novità Le nuove varietà di Morel, Panam e Schoneveld
40 MERCATI / andamenti Coldiretti: peserà il costo delle materie prime
PRODUZIONE 22 intervista/1 Davide Bodei: “Per andare avanti, non puoi fermarti"
32 intervista/2 Anna Sandrini: “Serve un cambio di prospettiva”
Flortecnica e vivaismo
EDITORIALE
Rivista fondata da ARTURO CROCI N° 415 - Aprile / Giugno 2021 DIRETTORE RESPONSBILE Francesco Tozzi / direzione@laboratorioverde.net IN REDAZIONE Marta Meggiolaro, Alice Nicole Ginosa redazione@laboratorioverde.net
FRANCESCO TOZZI DIRETTORE
COLLABORATORI Lucio Brioschi, Gabriele Cantaluppi, Alessandro Coraggio, Costanza di Matteo, Stefania Medetti, Valerio Pasi, Matteo Ragni, Daniela Stasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo GRAFICA Testo&Immagine PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon
S
ì, per il settore del florovivaismo e, di conseguenza, della figura del florovivaista c’è bisogno di una nuova definizione. E il Disegno di Legge che è in discussione in Parlamento potrebbe essere l’occasione giusta da non sprecare. Dopo l’approvazione alla Camera lo scorso 2 marzo, ora è in discussione al Senato dove diverse sono già le audizioni delle parti sociali per riscrivere nuovamente (e finalmente!) il significato di imprentare agricolo florovivaistico. Ne deriva anche una riscrittura del concetto di filiera collegato a questo settore, perché - avvertono gli esperti e in ben informati - non bisogna abusarne e non possono rientrate tutti, altrimenti la filiera di per sé non esisterebbe. Il risultato (speriamo) una rinnovata identità del settore. E perché questo passaggio è così delicato e determinante? Semplice, il PNRR punterà anche sul verde, nell’ottica di una strutturale transizione ecologica, per garantire all’Italia la giusta dose di ripresa e resilienza (leggi l’articolo a pagina 8). Sono quindi due le parole d’ordine del Piano Nazionale varato dal Governo, che coinvolge su più livelli il florovivaismo italiano. In primo piano la necessità di investimenti a lungo termine nella motivazione delle alberature, per soddisfare la richiesta delle città che si stanno convertendo alle soluzioni green. E qui entrano in gioco anche i “contratti di coltivazione”, che trovano spazio all’articolo 15 del Disegno di Legge. E di investimenti a lungo termine parlano anche alcuni dei protagonisti di questo numero: a pagine 22, Davide Bodei sottolinea l’importanza della logistica, degli imballaggi e della lotta integrata, oltre a tutto ciò che riguarda ambiente, sostenibilità ed estetica; Anna Sandrini, a pagina 26, pone l’accento sul cambio di mentalità dei consumatori, perché le persone stanno iniziando a rivalutare la pianta in sé… Un trend che lascia ben sperare per il futuro. Ma sono tantissime altre le aziende che credono e investono nel florovivaismo, sempre più con un occhio diverso, direi imprenditoriale. Ecco perché l’importanza strategica del periodo.
PROMOZIONE E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net RESPONSABILE EDITORIALE Daniela Stasi / d.stasi@ laboratorioverde.net STAMPA Press Up - via Caduti sul lavoro 36 Settevene (VT) DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via E. Cosenz 35 20158 Milano - Tel. +39 02 4244 8445 info@laboratorioverde.net | www.laboratorioverde.net Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171.
e d i z io n i
È TEMPO di una NUOVA DEFINIZIONE
PRODUZIONE E SEGRETERIA Katiuscia Morello k.morello@laboratorioverde.net
Laboratorio
verde
Casa editrice specializzata nei settori florovivaismo, garden e interior. AMMINISTRATORE UNICO Francesco Tozzi SEGRETARIA GENERALE Katiuscia Morello Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • Greenup • IL giardiniere • Agenda del Verde • I Quaderni di greenup • Calendario del Verde Rappresentante e collaborazioni: • floorewall.com • floorewall magazine • Radio Garden Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
www.laboratorioverde.net issuu.com/edizionilaboratorioverde
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SOMMARIO | 415 - 2021 Aprile / Giugno
Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE BIMESTRALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
415
dal 1977 informa il settore
Aprile / Giugno • anno 2021
PNRR, in primo piano investimenti a lungo termine sulle alberature
14 12 PRIMO PIANO / novità Le nuove varietà di Morel, Panam e Schoneveld
40 MERCATI / andamenti Coldiretti: peserà il costo delle materie prime
PRODUZIONE 22 intervista/1 Davide Bodei: “Per andare avanti, non puoi fermarti"
32 intervista/2 Anna Sandrini: “Serve un cambio di prospettiva”
32
30
IN COPERTINA
26
Nel Piano Nazionale (PNRR) varato dal Governo, in primo piano la necessità di investimenti a lungo termine nella coltivazione di alberature, per soddisfare le richieste delle città che si stanno convertendo alle soluzioni green.
MERCATI
PRIMO PIANO
08 ATTUALITÀ
Dopo il Covid, ripresa e resilienza di Marta Meggiolaro
12 NOVITÀ/1
La vie en rose di Costanza di Matteo
14 NOVITÀ/2
Pronti per la prossima stagione? di Costanza di Matteo
16 NOVITÀ/3
Sotto i riflettori di Bianca Belfiore
PRODUZIONE
22 INTERVISTA/1
“Per andare avanti, non puoi fermarti” colloquio con Davide Bodei di Marta Meggiolaro
38 ESTERI 26 INTERVISTA/2
Cambio di prospettiva colloquio con Anna Sandrini di Marta Meggiolaro
30 MADE IN ITALY
Quanto piacciono i prodotti italiani di Alice Nicole Ginosa
32 TENDENZE
Spazio alla sostenibilità con le piante mediterranee di Bianca Ferraris
34 CASE HISTORY/1
Produrre con valore aggiunto di Filippo Terragni
36 CASE HISTORY/2
Prodotto + servizio per un’offerta completa di Bianca Ferraris
Groen Direkt, segnali di miglioramento di Bianca Ferraris
40 ANDAMENTI
Peserà il costo delle materie prime di Filippo Terragni
42 ASSOCIAZIONI/1
Ferrini alla guida del Distretto pistoiese di Filippo Terragni
44 ASSOCIAZIONI/2
Invito al cambiamento di Nora Adamsberg
RUBRICHE
03 EDITORIALE
È tempo di una nuova definizione di Francesco Tozzi
18 FATTI & BREVI
News dal mercato
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22 Flortecnica e vivaismo
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FLORTECNICA per Florsistemi
Informazione pubbliredazionale
L’APPROVVIGIONAMENTO
È SMART
Il florovivaismo risponde a questi tempi moderni con l’agilità del digitale in cui con un solo click sullo schermo si possono smuovere carichi, ampliare le funzionalità e velocizzare le operazioni. E Florsistemi pensa a come semplificare tutto questo dal 1993 Etiflor permette di raccogliere i barcode associati ai prodotti in mobilità con l’ausilio di un palmare. Il margine di errore si riduce al minimo.
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I
canali della distribuzione di fiori e piante non si limitano a spostare l’insieme dei prodotti che troveranno spazio nei punti vendita. Dietro al visibile, e gli addetti ai lavori come voi saranno d’accordo, si avvicendano una serie di azioni “invisibili” ma essenziali per il corretto funzionamento di tutto. Questo equilibrio di ingranaggi ben oliati si realizza quando, oltre a una visione customer-centered, la filiera nel suo insieme si dota di strumenti tecnologici per aumentare la propria efficienza e per stare al passo con un mercato rapido e mutevole, una realtà del tutto e subito. La necessità di velocizzare e puntare su un approvvigionamento “elastico” con ordini settimanali o quindicinali, si sa, è ormai la regola: solo così fiori e piante saranno sempre freschi e si potrà dare spazio alle novità con più frequenza. Ma lasciamo da parte ciò che è visibile e concentriamoci sul lavoro che vi sta dietro. E qui entra in gioco il partner tecnologico, colui che coadiuva il personale nella gestione del magazzino e delle vendite del prodotto fresco
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e lo accompagna nel percorso verso il cambiamento e l’efficienza. Un obiettivo che l’azienda Florsistemi porta avanti dal 1993 affiancando i suoi clienti con soluzioni software, hardware e di etichettatura per un approvvigionamento più smart. TECNOLOGIA INTELLIGENTE PER LA DISTRIBUZIONE Un team giovane e fresco popola la sede milanese e romana e identifica l’attitudine innovativa di Florsistemi che ha fatto del confronto con il cliente e adattabilità delle sue soluzioni il suo mantra. Ma passiamo ai fatti: non resta che vedere come la filiera può facilitarsi la vita e gestire al meglio i prodotti. ETIFLOR ANDROID La soluzione per la gestione del magazzino, produzione e vendita che passa da Windows Mobile ad Android con vantaggi in termini di facilità di utilizzo e versatilità.
Funzionalità Raccolta di barcode associati ai prodotti ricevuti dai fornitori, un’attività da svolgere in mobilità con l’ausilio di un palmare per effettuare l’associazione e che consente di risparmiare tempo e abbatte il margine di errore. Rettifiche inventariali, inventario e vendita di magazzino graficamente migliorate e che tramite wi-fi comunicano con il gestionale di origine. Foto dei prodotti Prelievo del prodotto è facilitato da un barcode di richiamo che guida l’utente verso le merci indicate nell’ordine tramite una griglia attiva visibile dal dispositivo. Login operatore permette all’utente di identificarsi durante il prelievo Caricamento del furgone viene effettuato scansionando il barcode identificativi dello stesso che identifica tutta la merce destinata a quel carico Operazioni in mobilità come tentata vendita e raccolta ordini direttamente dal dispositivo Scarico dell’automezzo, grazie al palmare, permette di riportare in magazzino la merce o di destinarla al cestino
Approfondisci Etiflor
TWENTIES Il modulo e-commerce mobile-first per le offerte temporanee di prodotti a magazzino o disponibili nel breve periodo da inviare al cliente tramite Whatsapp. 3 semplici passaggi 1. Preparazione dell’offerta Direttamente dal gestionale si può aggiungere l’articolo, il prezzo e si può scattare la foto. Le offerte, attive per un periodo limitato, vengono notificate ai clienti tramite le liste broadcast di Whatsapp che consentono un invio contemporaneo a un numero infinito di clienti.
VIRTUAL STOCK La piattaforma cloud per la merce non ancora a magazzino in cui produttori, importatori e distributori possono pubblicare la propria offerta con tutte le informazioni necessarie quando i prodotti sono ancora nella serra. Uno strumento che crea vantaggi per tutta la filiera: cliente finale ➝ maggiore assortimento e merce fresca grossista ➝ ottimizzazione della logistica e azzeramento degli sprechi produttori ➝ visibilità totale dei prodotti e incremento delle vendite
Ogni prodotto è catalogato con la propria anagrafica e relativa foto che si potrà scattare direttamente dal dispositivo.
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PASSPLANT A generare e stampare il nuovo passaporto fitosanitario europeo delle piante ci pensa PassPlant, il portale in cloud intuitivo, accessibile ovunque e con un backup dei dati. Ogni singola specie botanica avrà così la propria anagrafica con relativa immagine e quantità destinata alla vendita e l’etichetta potrà essere progettata e stampata grazie al software Tattoo, sviluppato da Florsistemi.
Dai un’occhiata al tutorial
PassPlant permette di generare il nuovo passaporto fitosanitario europeo delle piante. L’etichetta viene stampata grazie al software Tattoo, sviluppato da Florsistemi.
2. Ricezione dell’offerta e gestione dell’ordine Il cliente può agevolmente inserire le quantità desiderate ed eventuali note sul singolo prodotto o generale alla fine dell’ordine. 3. Evasione Una volta confermato, l’ordine viene trasmesso e importato direttamente nel gestionale che grazie a una serie di funzionalità agevola il prelievo da magazzino e l’evasione. Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | attualità
DOPO IL COVID,
RIPRESA E RESI L
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ono davvero molti gli aspetti su cui fare il punto all’indomani della pandemia, soprattutto perché è necessario capire come orientare i prossimi passi. Questo l’obiettivo dell’incontro promosso dalla Consulta Nazionale Florovivaismo Coldiretti, svoltosi in videoconferenza il 23 giugno, dal titolo: “Il vivaismo italiano post covid-19. Esigenze, opportunità, sinergie”. Insieme a Nada Forbici, presidente della Consulta, erano presenti alcuni vivaisti di riferimento come Mario Faro, Fabrizio Tesi, Vannino Vannucci e Paolo Arienti. Il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini ha sottolineato l’importanza del lavoro della Consulta Nazionale Florovivaismo durante la pandemia, perché grazie al dialogo con le istituzioni è stata evitata la chiusura delle aziende durante il lockdown e si è ottenuto un importante sostegno con l’annulla-
mento dei contributi. Fra i temi urgenti emersi durante il confronto, le problematiche causate dalla pandemia, le esigenze del comparto e le opportunità rappresentate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che punta in modo importante su azioni di incremento di alberi in ambito urbano.
IL RUOLO NODALE DEL VIVAISMO NELLA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), infatti, pone l’accento sul ruolo determinante delle alberature nel migliorare l’ambiente e la salute nelle città. Aumentare la loro presenza nel contesto urbano richiede però competenze specifiche e alta qualità sia nella produzione vivaistica sia nelle cure post impianto. Ecco che allora il nostro settore, quello florovivaistico, assume un
“Secondo il Rapporto sulle foreste del Mipaaf la produzione di piante di provenienza certificata da parte dei vivai forestali regionali non è minimante sufficiente alla richiesta odierna e ancora di meno a soddisfare quella legata ai grandi progetti di forestazione” 8
Flortecnica e vivaismo
Sono le due parole d’ordine del Piano Nazionale varato dal Governo, che coinvolge su più livelli il florovivaismo italiano. In prima battuta la necessità di investimenti a lungo termine nella coltivazione di alberature, per soddisfare la richiesta delle città che si stanno convertendo alle soluzioni green di Marta Meggiolaro
68%
IL DATO È la percentuale degli italiani che ha ricercato piante e fiori per il proprio verde privato, nel periodo post Covid. Un trend confermato dall’ultima indagine Coldiretti/Ixè.
I LIENZA
ruolo fondamentale: produrre le piante maggiormente adatte a fornire benefici per l’ambiente e la salute. Il momento è favorevole anche perché la pandemia ha sollecitato nei cittadini l’acquisto di piante e fiori. Un trend confermato anche dall’indagine Coldiretti/Ixè, secondo il quale nel periodo post Covid il 68% degli italiani ha ricercato piante e fiori per il proprio verde privato. Ma non solo, il desiderio di verde ha orientato anche la scelta delle destinazioni per le vacanze estive: tre milioni di italiani infatti le trascorreranno in parchi, oasi naturalistiche e riserve. Lo stesso trend si registra anche all’estero con un aumento del 33% delle esportazioni di piante made in Italy nel primo trimestre del 2021. Segni che permettono di respirare dopo il danno subito dalla pandemia, che ammonta in totale a 1,7 miliardi di euro, con il settore florovivaistico tra i più colpiti, come ha ricordato Prandini, che ha aggiunto: «È necessario che il dialogo continui perché istituzioni e cittadini riconoscano nel comparto qualcosa di straordinario e una risposta alla sfide ambientali che stiamo vivendo». PER IL MERCATO ESTERO OCCORRE PIÙ COMPATTEZZA La centralità del settore emerge anche nell’intervento di Mario Faro che si è soffermato sulla potenzialità che la produzione made in Italy presenta a livello internazionale, grazie alla varietà e all’assortimento di piante che contraddistinguono la produzione da nord a sud, e che non ha eguali in Europa: «Abbiamo grandi opportunità,
ma è necessario creare un “sistema Italia” per superare le difficoltà legate all’export. Non siamo secondi a nessuno come competenze e bravura, ci manca però la capacità di fare sistema per raggiungere le grandi commesse. Occorre portare il florovivaismo made in Italy compatto verso i mercati esteri. Per fare questo è fondamentale lavorare con le autorità, come la Farnesina e il Mipaaf, per trovare accordi con quei Paesi che hanno chiuso le porte o che rendono difficoltose le esportazioni dei nostri prodotti. Bisogna coinvolgere le ambasciate e le organizzazioni per creare accordi bilaterali. I controlli fitosanitari nel nostro Paese sono severi e danno garanzia di qualità e sanità delle piante che produciamo». Faro è intervenuto anche sulla recente approvazione della “Legge di Delegazione Europea 2019-2020” e sulle ripercussioni positive su tutto il settore florovivaistico con il contrasto alle “pratiche commerciali sleali”. FONDAMENTALE LA CAPACITÀ DI PREVISIONE DEGLI ISTITUTI DI RICERCA Una delle maggiori difficoltà che i produttori di piante si trovano a dover fronteggiare è il rischio economico che deriva dalla costruzione di serre, dall’acquisto o affitto di terreni, dalla necessità di maggiori attrezzature che sono IL SETTORE FLOROVIVAISTICO IN CIFRE • 200mila posti di lavoro • 2,7 miliardi di euro come valore della produzione italiana di fiori e piante • 33% l’aumento delle esportazioni di piante Made in Italy nel primo trimestre del 2021 Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | attualità
“Abbiamo grandi opportunità, ma è necessario creare un “sistema
Italia” per superare le difficoltà legate all’export”
richieste dalla coltivazione di un numero di piante molto superiore rispetto agli anni passati. Un investimento notevole che però viene ripagato, se viene ripagato, solo sei-sette anni dopo. Gli alberi infatti impiegano circa tre-quattro anni (uno-due se si parla di materiale forestale) per arrivare alla minima dimensione vendibile, per alcune essenze si parla di sei-sette anni: è difficile prevedere la domanda del mercato con così tanto anticipo. Mentre gli investimenti sono immediati, il ritorno è, spesso, lontano nel tempo e per limitare la probabilità di dover buttare via gli alberi, i vivai di solito coltivano ciò che è necessario per adempiere ai contratti già in essere, ma sono molto cauti nel pianificare l’impianto di nuove superfici. È per questo che oggi ci troviamo a dover fronteggiare una grave carenza di alberi, così come accade dopo stagioni estreme di incendi, tempeste e altre catastrofi. Per discernere al meglio in quale direzione occorra investire, si sono mossi gli istituti di ricerca, come il gruppo “Fitorimedio e mitigazione ambientale” dell’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBE-CNR) di Bologna, che a Canneto sull’Oglio ha in corso il progetto Vivam (“FloPER APPROFONDIRE Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza www.governo.it/sites/governo.it/files/PNRR.pdf
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Flortecnica e vivaismo
roVIVaismo di qualità per la mitigazione e sostenibilità Ambientale”), che ha lo scopo di rendere consapevoli i produttori sulla potenzialità di mitigazione della CO2 e di inquinanti atmosferici di diverse specie prodotte nel territorio. Le informazioni pratiche raccolte durante il progetto consentiranno di fornire strumenti efficaci per la crescita delle stesse aziende, per soddisfare le richieste dei mercati nazionali e internazionali, sempre più attenti e consapevoli degli aspetti ambientali, con il prodotto vivaistico italiano. PIANIFICARE, PIANIFICARE, PIANIFICARE Diventa evidente che l’unico modo per rendere efficace la produzione e gli interventi di forestazione urbana è quello proposto da Nada Forbici, presidente Assofloro e Coordinatore Consulta Florovivaismo Coldiretti: «Una pianta ha necessità di anni per essere prodotta e non si può avere una grande risposta a una grande richiesta se negli anni passati si è prodotto meno a causa della minore domanda. Se dovessero effettivamente essere attuati tutti gli interventi di forestazione urbana di cui si parla, i vivai italiani, pubblici e privati, non sarebbero in grado di soddisfare le richieste. Già nel corso di quest’anno, con la partenza di importanti progetti di riqualificazione verde delle città, si sono verificati problemi di reperimento di alberi e arbusti. La richiesta non è solo quella di alberature, ma anche di arbusti: si pensi infatti ai progetti di depavimentazione e di inverdimento di tetti e pareti verdi che stanno spingendo e finanziando città come Milano e Torino. La situazione è ancora più grave per quanto riguarda la vivaistica forestale, cioè la produzione di quelle piante che vengono utilizzate per la realizzazione di boschi urbani e periurbani. Attualmente nel contesto nazionale e internazionale la quantità e la qualità del prodotto vivaistico forestale assume sempre più importanza non solo per interventi con finalità produttivi ma anche per azioni di forestazione diverse, come il recupero di aree degradate (cave e discariche), la ricostituzione di boschi e nuovi interventi di forestazione che hanno lo scopo di contrastare gli effetti negativi del mutamento climatico. Ma anche secondo il Rapporto sulle foreste del Mipaaf la produzione di piante di provenienza certificata da parte dei vivai forestali regionali non è minimante sufficiente alla richiesta odierna e ancora di meno a soddisfare quella legata ai grandi progetti di forestazione. Su questo fronte la Consulta sta lavorando perché l’Ente pubblico possa stipulare contratti di coltivazione direttamente con l’azienda che può essere così in gradi di programmare le proprie produzioni. E per quanto riguarda le piante forestali si sta lavorando in sinergia con il Mipaaf perché i vivai privati possano affiancare quelli pubblici, secondo procedure stabilite, nella coltivazione di materiale certificato. È chiaro che gli investimenti da parte dei vivai privati possono essere giustificati se c’è la garanzia di acquisto da parte dell’Ente pubblico, attraverso i contratti di coltivazione e migliorando i prezziari regionali perché le piante vengano pagate il giusto».
FLOROVIVAISMO: IL PIANO COLDIRETTI PER IL RILANCIO DEL SETTORE A partire dalle rinnovabili, perché l’Italia spende in energia il 50% in più rispetto a Paesi Bassi e Francia Rimuovere gli ostacoli alla concorrenza aggressiva fuori dalla UE per potenziare la capacità all’export, far diventare strutturale il trend positivo della domanda di fiori e piante, investire nella ricerca per avere una risposta concreta agli agenti patogeni dovuti agli attacchi degli insetti o legati ai cambiamenti climatici: questi sono solo alcuni degli obiettivi di Coldiretti per sostenere il rilancio del settore florovivaistico. Durante l’incontro “Il vivaismo italiano post Covid-19” il presidente Ettore Prandini ha anche posto l’accento sulle possibilità offerte dal Recovery Plan, su cui Coldiretti sta lavorando da mesi, e che si associano ad altre iniziative governative fondamentali, come la riforma della giustizia e della semplificazione. Fra le sfide che il futuro riserva al settore, la riforma energetica. Attualmente infatti l’Italia spende in energia il 50% in più rispetto a Paesi Bassi e Francia. Importanti allora l’investimento in energie rinnovabili come il biogas e il biometano, e l’aumento dei fondi fino a 1,5 miliardi per i pannelli fotovoltaici. Per quanto riguarda la tutela contro i fenomeni atmosferici, Prandini auspica che venga introdotto un sistema obbligatorio nella Pac, perché oggi l’assicurazione rappresenta l’unica forma di tutela. Infine, la ricetta di Coldiretti per rilanciare il settore prevede la sinergia tra produttori florovivaistici e i garden per sostenere la crescita del mercato interno, tanta formazione e informazione.
PRIMO PIANO | novità
Da Morel una collezione che celebra l’innovazione e che consente di distinguersi sul mercato grazie a piante più forti, più robuste, più belle. Insomma, vincenti di Costanza di Matteo
R Indiaka® melange mix Fioritura precoce sincronizzata per questi quattro colori, che hanno anche taglia uniforme: caratteristiche che facilitano la vendita dei lotti. Il mix è composto per il 20% dal color salmone, 20% dal fucsia, 30% dal viola e 30% dal magenta. Per vasi da 10,5 a 15 centimetri di diametro.
LA VIE
S
EN ROSE
i chiama così, Les fleurs gagnantes, cioè “i fiori vincenti”, il catalogo che presenta i prodotti inediti di Morel. Il lavoro della nota azienda ibridatrice francese, quest’anno, si è concentrato sul guardare oltre la pandemia per prevede i cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, per poter sfruttare i vantaggi che questo periodo ha offerto al florovivaismo, con una gran parte della popolazione che ha riscoperto il rapporto con il mondo vegetale con tutti gli effetti benefici
che porta all’uomo. Le 13 novità 2020 – 2021 raccolgono il meglio della ricerca di Morel: si tratta di piante facili da coltivare e dalle notevoli performance, che offrono piacere e gioia a chi le acquista o le riceve in regalo. Spiccano i due nuovi Halios® rossi, più robusti e voluminosi; le gamme Midi+® e Indiaka®, caratterizzate da omogeneità e dall’ottima tenuta in esterno; interessanti anche i nuovi colori della linea Metis®, Success®, Curly®. Le schede tecniche di tutte le varietà sono disponibili presso Morel; qui vi offriamo un’anteprima.
Q Halios® Curly magenta È la versione migliorata della varietà già in commercio. Il colore è più scuro, intenso e profondo, anche in condizioni di alta luminosità in autunno. La pianta è robusta, dotata di steli spessi e di foglie scure. Per vasi dai 15 ai 22 centimetri di diametro.
R Metis® viola acceso Portamento rotondo, colore luminoso che si mantiene acceso per lungo tempo. I fiori si innalzano su una bella massa di piccole foglie scure. Adatto a vasi da 9 a 12 centimetri.
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Flortecnica e vivaismo
P Latinia Success® rosa chiaro con occhio Si aggiunge alla serie Success® un colore complementare che va ad arricchire l’offerta. Bello il contrasto fra il colore dei petali, un rosa tenue, e il vibrante viola dell’occhio. È una varietà molto fiorifera, che crea un bel bouquet centrale. La forma è tonda e si mantiene anche in caso di temperature alte. Adatta per vasi da 10,5 a 15 centimetri di diametro.
H Midi +® rosa con occhio Fa parte della linea OUTstanding Cyclamen, i ciclamini che vengono selezionati da Morel per le ottime performance all’esterno. Buon effetto quando viene usato per creare grandi macchie di colore, anche in mix con il resto della serie. Per vasi da 10,5 a 15 centimetri di diametro.
PER INFORMAZIONI www.cyclamen.com
P Falbala® rosa evolution Una varietà nuova, particolare e inedita, che presenta caratteristiche ancora migliorate rispetto alla generazione precedente. I fiori presentano la forma a campana, e hanno i petali ondulati e frangiati. Sono piante regolari, rotonde e compatte, con un fogliame altamente decorativo. La fioritura è precoce, quindi consente di arrivare in commercio con qualcosa di originale prima degli altri. Adatto a vasi dai 12 ai 17 centimetri di diametro.
H Halios® rosso scarlatto evolution Concludiamo con uno dei rossi novità proposti da Morel per il 2021-2022. Questa varietà presenta un colore intenso e stabile, che non delude. È una pianta robusta, molto resistente alla botrite, anche nei giorni corti; in più, è adatta a vasi grandi (15 – 22 centimetri) e può essere proposta come fioritura tardiva. È l’asso di quadri da calare alla fine della stagione. Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | novità C’È UNA TIGRE IN GIARDINO Una viola cornuta davvero unica, Viola Sorbet® Tiger Eye. Fiorisce in abbondanza dall’autunno fino a tutto l’inverno, finchè le temperature non scendono sotto lo zero. I fiori raggiungono i 4 centimetri di grandezza e formano una bella palla: il portamento è molto migliorato rispetto alla versione del 2016. Il colore le dà il suo carattere eccezionale: sopra il petalo giallo si trova un reticolato sottile di righe scure, che ricordano il manto delle Viola Sorbet® tigri. Una caratteristica che, unita al resto Tiger Eye. della serie Sorbet, la rende molto versatile e quindi facilmente vendibile. PER I VENDITORI: è una pianta da sole o mezz’ombra che attrae le api e le farfalle, utile per decorare il giardino in inverno, tollerante all’acqua e alla pioggia, all’ombra e al gelo. I fiori sono profumati ed è a basso mantenimento. PER I PRODUTTORI: va piantata fra la settimana 4 e la 5, è pronta in 6 - 9 settimane in primavera, in autunno in 4 -6 settimane. La fioritura precoce e il buon adattamento al freddo la rendono un prodotto affidabile.
PRONTI PER LA
PROS S
IL PIÙ FORTE DI TUTTI Un Impatiens resistente alla Peronospora, tollerante a condizioni difficili, con fiori grandi e colori più brillanti: il prodotto giusto per offrire ai consumatori l’alta qualità che si aspettano. La fioritura di Impatiens Beacon® continua fino a estate avanzata. In aiuola raggiunge i 30 centimetri di altezza e i 30 - 35 di larghezza. Adatto a posizioni in Impatiens ombra o al sole, viene presentato Beacon® Rose. quest’anno nel colore rosa acceso. PER I VENDITORI: Impatiens resistente alla Peronospora, vigoroso e dai colori decisi, facilissimo da coltivare e da mantenere. È il prodotto giusto da proporre per aiuole colorate, e stupirà con le sue prestazioni. La sua conoscenza può essere diffusa anche grazie al sito: beaconimpatiens.com. PER I PRODUTTORI: questa varietà da seme ha un’elevata resistenza alla Plasmopara obducens, e può riportare in auge l’uso dell’Impatiens nel giardinaggio. La struttura verticale, ben ramificata, lo rende adatto a coltivazioni in serra anche intensive. Coltivazione facile e ciclo colturale breve lo rendono una scelta appetibile. 14
Flortecnica e vivaismo
PER INFORMAZIONI www.panamseed.com
PETUNIA, AL CUBO La grande novità di quest’anno da Panam Seeds. Si tratta di una nuova serie di Petunie Easy Wave da collocare come vendita precoce: Petunia E3® Easy Wave. “E3” sta per “Evolution, Early flowering e Efficient production”: un modo per indicare il miglioramento che è stato fatto rispetto alla serie Easy Wave in uniformità e precocità di fioritura. Il portamento è semiricadente e ha un’intensità di colore eccezionale. PER I VENDITORI: il portamento uniforme, la fioritura abbondante e i colori intensi la rendono attrattiva dal punto di vista commerciale. Può essere interessante anche per un uso paesaggistico intensivo. La crescita è vigorosa ed è pronta prima delle altre petunie, quindi vi avvantaggia sul mercato. La fioritura duratura consente un periodo di vendita più lungo. PER I PRODUTTORI: La serie richiede al massimo 10,5 ore di lunghezza del giorno e ha una crescita più compatta. È una varietà da seme, Petunia E3® quindi vantaggiosa dal punto di vista economico. Ha biEasy Wave. sogno meno regolatori della crescita rispetto alla Easy Wave.
S SIMA STAGIONE?
Panam presenta un catalogo ricco per il 2022, in cui troviamo ampia scelta di colori e di varietà migliorate rispetto alle stagioni passate. Ecco alcuni dei prodotti di punta a cura di Costanza di Matteo
Leucanthemum White Lion.
RAPIDO ED EFFICIENTE Leucanthemum White Lion è un nuovo Leucanthemum da seme a fioritura precoce che non ha necessità di vernalizzazione e non rischia di ammalarsi. Piantato in autunno fiorisce naturalmente a marzo; piantato in gennaio fiorisce a maggio. Pianta compatta, perfetta per diventare una primizia primaverile. PER I VENDITORI: pianta da sole che non delude con la sua fioritura abbondante. Perfetta per portare il primo soffio di primavera sui bancali con la sua fioritura precoce. PER I PRODUTTORI: non richiede vernalizzazione e non corre il rischio di infezioni batteriche. Ideale per una programmazione annuale, non ha bisogno di luce supplementare, fiorisce con il ciclo naturale. Crescita compatta. Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | novità
SOTTO
I RIFLETTORI
Una pianta con grandi fiori, portamento globoso e crescita omogenea, adatto alla coltivazione nell’area mediterranea: Super Serie Leopardo si guadagna il ruolo di protagonista ai Flower Trials di Bianca Belfiore di Schoneveld Breeding Leopardo è disponibile in sei colori ed è tollerante alle alte temperature. Il tempo di produzione è di 25/26 settimane.
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ome sappiamo, quest’anno i Flower Trials si sono svolti interamente online: questa condizione ha stimolato la creatività di Schoneveld Breeding. L’azienda olandese ha pensato che sarebbe stato difficile per gli spettatori, seppure interessati, stare davanti a uno schermo per lungo tempo: quindi ha avuto l’idea di registrare un video dalla durata di soli otto minuti, grazie a cui lo spettatore può farsi una rapida idea del valore aggiunto che Schoneveld Breeding offre ovunque nel mondo. Nel video vengono intervistati diversi professionisti. Ad esempio, il tecnico specializzato Ton, che si occupa di supportare i coltivatori perché ottengano i migliori risultati, e l’ibridatrice Marlene, che ha raccontato come sono arrivati a PER INFORMAZIONI selezionare Leopardo. Inoltre, per Contattare Gianfranco de Leo, ispirare lo spettatore a creare belArea Manager per il Sud Europa lissimi addobbi con questo nuovo www.schoneveld-breeding.com ciclamino, nel video una fiorista professionista mostra come usarlo in due diverse composizioni. Gianfranco de Leo, area manager Sud Europa.
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Flortecnica e vivaismo
FIORE GRANDE E PRECOCE Il ciclamino Leopardo è un ciclamino molto resistente al caldo. Completa l’assortimento già ampio dei ciclamini Super Serie di Schoneveld Breeding, offrendo una serie a fiore grande adatta per le aree più calde. Infatti le serie già esistenti a fiore grande, l’XL e il Mammoth, sono perfette nei climi più caldi per fioriture da metà ottobre in poi, mentre la fioritura prima di tale periodo non aveva soddisfatto le aspettative dei coltivatori: era il momento di creare e ibridare una nuova serie
LEOPARDO IN BREVE • Facile da coltivare • Uniforme in fioritura e taglia • Fiori di grandi dimensioni • Steli robusti • Struttura globosa • Durata della produzione dalla semina alla fioritura: 25/26 settimane • Tollerante alle alte temperature • Perfetto per fioriture da agosto a fine ottobre che soddisfacesse questa esigenza. Nella prima fase sono state testate in Israele alcune nuove linee genetiche che si comportavano meglio alle alte temperature. Lavorando a stretto contatto con Neta Quality Seeds e due coltivatori israeliani, Mautner e Strasschnov, gli ibridatori di Schoneveld hanno ricercato linee genetiche che fiorissero rapidamente e che fossero tolleranti alle alte temperature. Questi due requisiti sono stati l’obiettivo dell’intero processo di ibridazione. Grazie a un metodo di selezione molto puntiglioso e rigoroso, sono arrivati i primi ibridi interessanti, che permettevano di passare alla fase successiva. PERFORMANCE “ECCELLENTI” NEL CLIMA ITALIANO I test sono continuati in Italia. Sotto la guida dell’area manager Sud Europa Gianfranco de Leo, è stata avviata una collaborazione con due coltivatori italiani, per verificare se le performance ottenute in Israele si sarebbero mantenute nel nostro Paese. Il test è durato tre anni, in cui il numero dei coltivatori italiani è cresciuto da due a 15: è stato così possibile testare il Leopardo in 15 aree diverse, con strutture di serre differenti, modi diversi di irrigare, fertilizzare e coltivare. Fortunatamente i risultati sono sempre stati “eccellenti”. Infatti Gianfranco de Leo
Il Leopardo è facile da coltivare ed è molto uniforme in fioritura e come taglia di pianta. Produce fiori di grandi dimensioni con steli davvero robusti su una struttura globosa.
Una delle serre di produzione di Schoneveld Breeding.
ha detto: «Le reazioni dei coltivatori sono state molto positive. Sono rimasti davvero sorpresi dal fatto che un ibridatore olandese fosse riuscito a creare qualcosa di così adatto ai nostri climi. La qualità del Leopardo è eccellente e tutti i coltivatori coinvolti sono stati d’accordo su questo». Il Leopardo è attualmente disponibile in sei colori, tutti ampiamente testati. «Perché - conferma de Leo - testiamo e proviamo più volte un prodotto prima di lanciarlo sul mercato. Le nostre prove in Israele e in Italia hanno dimostrato che Leopardo è un prodotto di eccellente livello». C’È SEMPRE IL CICLAMINO ADATTO Il Leopardo è facile da coltivare ed è molto uniforme in fioritura e come taglia di pianta. Produce fiori di grandi dimensioni con steli davvero robusti su una struttura globosa. La produzione, dalla semina alla fioritura, dura in media 25/26 settimane. È tollerante alle alte temperature: per questo le migliori performance sono per fioriture da
agosto a fine ottobre. Ora Schoneveld Breeding può affermare che la sua gamma di ciclamini è completa. Con l’arrivo del Leopardo, infatti, l’assortimento di ciclamini comprende varietà adatte a tutti i climi, per tutte le stagioni di vendita e di tutte le tipologie. «In ogni parte del mondo e in ogni periodo, ora copriamo davvero l’intero mercato - spiega de Leo - ora si può coltivare un ciclamino di Schoneveld tutto l’anno, in qualsiasi parte del mondo. Che si tratti di una varietà mini, midi o a fiore grande possiamo soddisfare tutte le esigenze».
Con l’arrivo del Leopardo l’assortimento di ciclamini comprende varietà adatte a tutti i climi, per tutte le stagioni di vendita e di tutte le tipologie.
SCHONEVELD BREEDING SI PRESENTA Schoneveld Breeding è un’azienda olandese di ibridazione che produce e vende semi di alta qualità. I coltivatori possono anche contare sul supporto tecnico alla coltivazione e alle vendite e su fruttuose azioni marketing che Schoneveld Breeding predispone per ottimizzare il lancio e la vendita dei suoi prodotti. La genetica di Schoneveld Breeding è caratterizzata da una abbondante fioritura che dura a lungo e da una struttura della pianta compatta e tondeggiante. I suoi prodotti possono essere coltivati in modo efficiente e sostenibile perché hanno un minore fabbisogno di regolatori di crescita e di altri prodotti chimici rispetto alla media. Tutte le operazioni quotidiane all’interno dell’azienda tendono a rispettare il valore della sostenibilità, per impattare il meno possibile sull’ambiente e garantire un futuro migliore alle prossime generazioni. Flortecnica e vivaismo
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FATTI & BREVI | news dal mercato
IPM ESSEN
TORNA DAL 25 AL 28 GENNAIO 2022 Dopo lo stop a causa della pandemia, la fiera mondiale dedicata all’orticoltura torna nel 2022 con nuove tematiche e prodotti innovativi. Prendete nota: dal 25 al 28 gennaio 2022 IPM Essen è pronta a riaprire e a farvi incontrare. Finalmente dopo tanti mesi di distanza, si potrà tornare a incontrarsi di persona e a scambiarsi idee. Espositori dalla Germania e dall’estero sono pronti con i loro stand, nuove tematiche e prodotti attendono di essere scoperti e in più, per questa nuova edizione, si è deciso di arricchire il consueto programma con una vena decisamente green, affrontando anche la questione del packaging nell’orticoltura. Cambiamento climatico e ambiente sono entrati ufficialmente tra le richieste dei consumatori e il settore, a queste esigenze, prima o poi dovrà rispondere. La nuova mostra speciale “Packaging in Horticulture” punta a offrire una panoramica del mercato e alcune possibili soluzioni. Non solo prodotti realizzati con plastica riciclata, ma anche le alternative stesse a questo materiale, oltre ai sistemi riutilizzabili. L’esperienza prevede anche visite guidate e lo speakers’corner dove verranno fornite conoscenze e consigli pratici per un’attività di successo nel settore della vendita al dettaglio. Sono previsti ulteriori highlight come l’Infocenter Horticulture, il BGI Trade Center, la Green City con floricoltura viva e l’area start-up delle “Young Innovative Companies”. Per maggiori informazioni: www.ipm-essen.de TRA LE MIGLIORI NEL CAMPO DELL’INNOVAZIONE
Florsistemi, azienda milanese specializzata nello sviluppo di software per la gestione del magazzino, la produzione e la vendita di piante e fiori, è stata citata tra le migliori aziende italiane di sviluppo di sistemi gestionali informatici, secondo beststartup.eu, la piattaforma europea di scauting di startup e imprese che investono in soluzioni innovative. “Ringraziamo BestStartup.eu per la menzione, e ci teniamo a ribadire che questi riconoscimenti sono la spinta in più che ci permette di proseguire su questo percorso d’innovazione che abbiamo deciso di intraprendere”, le parole di Davide Lucente (nella foto), ceo di Florsistemi.
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Flortecnica e vivaismo
SYNGENTA E PADANA SEMENTI POTENZIANO IL PROGETTO OPERATION POLLINATOR
Syngenta e Padana Sementi, già da tempo alleate per proteggere la biodiversità e migliorare il suolo, hanno deciso di rafforzare ulteriormente il loro legame, ampliando il progetto Operation Pollinator. Il binomio costituirà il punto di partenza per introdurre nuove tipologie di miscugli di sementi in grado di rispondere alle diversificate esigenze del mercato, valorizzando al contempo i prodotti già esistenti e raggruppando il tutto sotto il marchio “Operation Pollinator – Gestione Multifunzionale del Territorio”. “Il 2021 rappresenta un importante traguardo per Operation Pollinator”, ha spiegato Mauro Coatti, CP Technical Support Head Syngenta Italia, che commenta “la collaborazione con Padana Sementi in questi anni ha permesso di avvalerci dei migliori partner per individuare e sviluppare il progetto così che potesse evolversi, rimanendo fedele al suo obiettivo primario: supportare gli agricoltori nel migliorare la sostenibilità delle proprie aziende agricole”. A parlare per Padana Sementi, invece, il suo General Manager, Mauro Frigo, che ha confermato che lavorare con Syngenta in questi anni abbia permesso di “condividere un importante know how e di sviluppare varietà qualitativamente migliori, capaci di contribuire ad un’agricoltura sempre più rivolta alla sostenibilità”. Una partnership che si tradurrà non solo in benefici ambientali ma anche in opportunità di finanziamento per quegli agricoltori che adotteranno pratiche e tecnologie sviluppate grazie al lavoro comune delle due aziende.
I vasi ideali per ogni pianta. E ogni coltivazione
FATTI & BREVI | news dal mercato
PADOVA E PARMA PER IL FLORMART
GIARDINAGGIO E SOSTENIBILITÀ SI INSERISCONO NELL’“AMAZON SUMMER COLOR”
Il giardinaggio, l’hobby più popolare di questo ultimo anno e mezzo, è ufficialmente nel radar dell’e-commerce Amazon che, per la sua iniziativa estiva “Amazon Summer Color”, lo ha inserito tra i profili del viaggiatore con una lista di prodotti da acquistare. Ma di cosa si tratta? Amazon.it insieme a Enrica Mannari, designer, artista e divulgatrice emotiva, hanno realizzato un look book di dieci illustrazioni iconiche da colorare abbinate ad altrettante frasi aspirazionali e profili in cui riconoscersi: dai “green dreamers” ai “tripexplorers” fino ai “digital gardeners”, appunto. Sono state scelte 10 destinazioni italiane tra le più belle, che hanno ispirato le illustrazioni di Enrica Mannari, e una selezione di oggetti speciali legati all’estate e allo spirito del luogo. Dieci profili di viaggiatori italiani, dieci destinazioni turistiche uniche del Bel Paese, dieci categorie di prodotto ricche di idee: una di queste è proprio quella del giardiniere digitale, una scelta che dimostra come il settore stia crescendo e che stia catturando via via l’interesse di sempre più persone. Ma chi sono i digital gardeners? A quanto pare coloro che imparano online e coltivano onland. Che sia una pratica urbana o rurale, il gardening per loro è un hobby affascinante ad alto tasso di soddisfazione personale. Nuovi giardinieri planetari, guardano crescere piante e ortaggi come una conquista che rispecchia la fioritura dei loro giardini interiori. Non sentono il cambio di vocale tra cultura e coltura. Fedeli alle leggi della natura che, come l’uomo, evolve nel ciclico processo di semina, crescita, raccolta, saldano il fare manuale con il sapere intellettuale. In più, Amazon.it ha deciso di creare anche 4 vetrine di eccellenze da cui esplorare e assaporare la bellezza di ogni meta. Tra le quattro proposte, grande importanza sicuramente alla Climate Pledge Friendly, a conferma di come il tema della sostenibilità sia ormai essenziale. Sostenibilità e giardinaggio dunque indicano la via e la direzione delle scelte del consumatore. 20
Flortecnica e vivaismo
Nuove date, una nuova partnership per un nuovo progetto, la stessa location di sempre. Tempo di ripartenza anche per Flormart: dopo l’anno di sospensione imposto dal Covid, il 2021 è l’anno che segna un nuovo inizio. “Un percorso che si inserisce nel viaggio iniziato 70 edizioni fa a Padova e punta, con ancor più decisione, la rotta in direzione futuro”, fanno sapere gli organizzatori. La 71esima edizione si terrà in Fiera a Padova dal 6 all’8 ottobre 2021 e vedrà la collaborazione fra Padova Hall, società che gestisce il quartiere fieristico di Padova, e Fiere di Parma, realtà che vanta nel proprio portfolio manifestazioni internazionali di successo quali Cibus, Mercanteinfiera e Il Salone del Camper. “Una sinergia nuova che garantisce importanti possibilità di sviluppo e nuovi apporti di competenza - continuano gli organizzatori - a una manifestazione che anche in quest’ultimo anno si è confermata riferimento per le community delle filiere del florovivaismo e verde urbano”. La manifestazione resterà saldamente ancorata alla città di Padova, al suo quartiere fieristico attraversato da un profondo progetto di rinnovamento e al suo vivace tessuto economico. UN LIBRO RACCONTA IL TREND POSITIVO DEL COMPOSTAGGIO ITALIANO
Il settore del riciclo dell’organico è sempre più strategico sia per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall’Europa volti alla transizione al modello di economia circolare sia per il percorso verso la decarbonizzazione del nostro paese. Parte da questa premessa il libro “BIOWASTE tra Ripresa e Resilienza” a cura di Massimo Centemero, agronomo e direttore del Consorzio Italiano Compostatori (CIC) con la collaborazione di Elisabetta Bottazzoli, esperta di Sostenibilità ed Economia Circolare. Edito da Edizioni Ambiente, il libro è la seconda edizione della collana Organic Biorecycling ed è disponibile nelle librerie fisiche e digitali. “Abbiamo curato questo libro nella primavera 2021, momento particolarmente delicato per tutti i comparti produttivi che si avviavano, con cauto ottimismo, a una lenta ma progressiva ripresa delle attività socioeconomiche”, spiega Massimo Centemero. “Questo testo - grazie a studi, approfondimenti, numeri aggiornati ed in continuità con il testo del 2020 - vuole dunque essere uno strumento a supporto non solo degli operatori del settore, per fare bilanci e progettare il lavoro dei prossimi mesi e anni, ma anche di tutti quelli che vogliono approfondire la propria conoscenza di un settore che, sempre più, si sta affermando come strategico per la transizione ecologica del nostro Paese”. Basti pensare, come sottolineato dal Rapporto annuale del Consorzio Italiano Compostatori ripreso all’interno del libro, che in Italia il compost ha superato la produzione di due milioni di tonnellate l’anno. Un trend che pone l’Italia in una posizione di forte vantaggio rispetto ad altri stati membri europei che, per posizione geografica, abitanti, reddito pro capite e stili di vita, si avvicinano al nostro paese e con i quali ci confrontiamo tutti i giorni, come ad esempio Francia, Spagna e Germania.
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PRODUZIONE | intervista 1
È questo lo spirito dei piccoli coltivatori, che in questi due anni difficili non hanno mai perso l’entusiasmo e la voglia di andare avanti, forti anche dei risultati incoraggianti del settore. Abbiamo raccolto la testimonianza di Davide Bodei dell’azienda Panizze colloquio con Davide Bodei di Marta Meggiolaro
«PER ANDARE AVANTI,
NON PUOI FERMARTI»
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anizze azienda agricola è un’azienda bresciana nata negli anni Novanta, che in quegli anni si specializzò alla coltivazione di Philodendron su palo. Nel 2017 la scelta di passare alla produzione di Anthurium, per ovviare alla diminuzione delle vendite di piante verdi. «È stata una scommessa, perché l’Anthurium ha un ciclo di produzione lungo, di un anno. Per noi ha voluto dire investire un intero anno nella produzione per poi vedere se li avremmo venduti», mi racconta Davide Bodei, 28 anni, da 10 a pieno titolo in azienda. Successivamente l’azienda ha deciso di ampliare la gamma aggiungendo la produzione di Scindapsus. «Si è rivelato un buon investimento, quest’anno hanno riscontrato un maggiore interesse». Accanto a questa produzione, Panizze produce anche un’ampia gamma di perenni, in cui la maggior parte è l’estivo di maggio – luglio, oltre a una buona selezione di graminacee ornamentali. «Siamo un’azienda familiare, con circa 6.500 metri quadrati di superficie coltivata: il vivaio si estende su 2mila metri, mentre le serre riscaldate occupano 4.500 metri quadrati. Delle piante verdi abbiamo le piante madri e facciamo noi il taleaggio. Ne facciamo 700mila in un anno».
IL MONITO Continuare a fare piante di qualità, ma sviluppando l’estetica del packaging: una possibilità per vincere la concorrenza olandese e conquistare la fascia dei consumatori.
Come è andato l’ultimo anno? «La primavera 2020 è stata un disastro. Poi però il mercato è ripartito, le persone stanno a casa e i consumi di piante sono aumentati. Le chiusure sono state durissime, ma al contrario di altri abbiamo deciso di piantare comunque, a causa del ciclo di produzione delle nostre piante, che essendo così lungo ci ha vincolato a piantare per forza; è stato un bene, perché abbiamo avuto le piante da vendere quando è stato il momento. Siamo stati fortunati anche perché l’Anthurium non sfiorisce, dura a lungo. Il buttato nel 2020 ha riguardato una parte delle piante verdi, e tutta la produzione di perenni primaverili. A maggio siamo ripartiti bene grazie a Fioritalia, che ci ha aiutato a gestire i volumi». Come si sta muovendo il mercato nell’ultimo periodo? «In questo momento sembra che le piante verdi vadano bene. Le persone in generale sembrano più sensibili alle tematiche naturali in questo momento. Bisogna vedere
“Oltre a migliorare la qualità, bisognerebbe concentrarsi sugli imballaggi, e sulla lotta integrata. Tutto ciò che riguarda l’ambiente, la sostenibilità, e l’estetica” 22
Flortecnica e vivaismo
Davide Bodei, 28 anni, da 10 a pieno titolo in azienda.
LE TRE CRITICITÀ DEL SETTORE • Difficile capacità di fare rete tra i coltivatori • Investimenti inadeguati a livello di logistica • Conoscenza non del tutto completa delle esigenze del consumatore
però quanti manterranno questa passione in futuro: se su 100 ne restassero anche solo 10, sarebbe già un buon risultato, e le nostre piante troverebbero casa. Anche i giovani vanno nei garden, e questo mi fa ben sperare in un cambio generazionale. I pensionati prima di buttare una pianta la tengono anni… I giovani sono clienti migliori! Comprano di più, con più frequenza». Quali sono le vostre previsioni per la prossima stagione? «C’è l’incognita della pandemia, che non ci fa capire come sarà la richiesta. Se restasse alta così, con i prezzi in aumento, sarebbe una buona cosa. Noi abbiamo
piantato di più quest’anno, e per l’anno prossimo stiamo facendo lo stesso, piantiamo il più possibile. La serra piena paga lo spazio, è vero; ma con le serre vuote non si va lontani. Per vendere bisogna piantare, chi pianta poco poi non vende. Per andare avanti non puoi fermarti». In cosa consiste l’andare avanti di cui parli? «Oltre a migliorare la qualità, bisognerebbe concentrarsi sugli imballaggi, e sulla la lotta integrata. Tutto ciò che riguarda l’ambiente, la sostenibilità, e l’estetica. Perché nella concorrenza olandese è il vestito che fa la pianta, conta quasi di più come si presenta la pianta che la pianta in sé».
Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | intervista 1
IN BREVE • L’azienda: Panizze azienda agricola • Il luogo: Centenaro, Brescia • Anno di fondazione: Nata negli anni Novanta • Produzioni principali: Anthurium, Scindapsus, perenni estive, graminacee ornamentali • Superfici: 2000 metri quadrati di vivaio • 4500 metri quadrati di serre riscaldate • Produzione: 700mila piante in un anno
PER SAPERNE DI PIÙ http://floricolturapanizze.weebly.com Ci parli della vostra adesione a Fioritalia? «Siamo soci dal 2019. Abbiamo deciso di aderire alla cooperativa perché siamo una realtà piccola, dal punto di vista commerciale per servire i clienti abbiamo costi quasi superiori al guadagno. Portare tutto nello stesso posto ci permette di crescere, perché se il prodotto è venduto, noi possiamo dedicarci a fare il nostro, cioè coltivare di più. Fioritalia si occupa del cash & carry e degli ordini, di tutta la parte commerciale».
Quali sono i punti di forza del florovivaismo italiano, secondo te? «Le produzioni del sud, con il clima che hanno, sono spettacolari, con una qualità altissima. Qui al nord ci sono realtà forse più piccole, ma che lavorano davvero bene. Siamo tutti piccoli, non ci sono grandi industrie come in Olanda, ma la qualità è davvero alta, coltiviamo tutti praticamente tutto l’anno, abbiamo una posizione geografica favorevole». Quali sono i punti di debolezza del florovivaismo italiano, secondo te? «Dovremmo collaborare per fare emergere il nostro prodotto rispetto a quello straniero. Invece ci facciamo concorrenza fra noi, una concorrenza che a volte sembra una guerra fra poveri. L’altro problema è la logistica: fare da soli che costi ha? Infine, penso che non si dedichi abbastanza attenzione al consumatore finale. Dovremmo sviluppare la promozione, spingere a comprare le piante, ma anche in questo caso, non è il singolo che può fare da solo. Fioritalia sta provando, e anche i garden si stanno muovendo, ma a mio parere la promozione dovrebbe partire da più in alto per sfruttare davvero l’onda verde e sensibilizzare riguardo il prodotto italiano. Le associazioni di categorie in Italia sono tante, però: chi dovrebbe occuparsene? Forse un altro aspetto da curare sarebbe il coordinamento delle varie realtà associative».
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Flortecnica e vivaismo
PRODUZIONE | intervista 2
La Floricoltura sg di Sandrini Sergio produce circa 280mila Bromelie ogni anno.
CAMBIO
DI PROSPETTIVA Le persone stanno iniziando a rivalutare la pianta in sé. Mentre prima veniva considerata più come un oggetto, oggi viene acquistata per il suo valore intrinseco. Un trend che lascia ben sperare per il futuro colloquio con Anna Sandrini di Marta Meggiolaro
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Anna Sandrini, 35 anni, guida l’azienda fondata dal padre, Sergio, insieme al fratello Giovanni.
a Floricoltura sg di Sandrini Sergio è stata fondata nel 1980 dall’intuito e dalla volontà di Sergio Sandrini; oggi l’azienda è capitanata dai due figli, Anna e Giovanni, e le sedi sono due, una si trova a Borgosatollo, l’altra a Montichiari, per un totale di ottomila metri quadrati di serre multitunnel. La produzione si concentra sulle Bromelie, con un numero che si aggira sulle 280mila piante coltivate ogni anno. Anna è una giovane imprenditrice, ma lavora in azienda da ben 17 anni: una vasta esperienza che ha messo in condivisione con noi in questa intervista.
stata in serra, fin da bambina. L’ingresso in azienda non mi ha obbligato in un certo settore o competenza, mi sono sempre occupata di tutto. Anche i nostri operai imparano a fare tutto, in modo che il lavoro possa sempre proseguire anche in assenza di qualcuno di noi. È una formazione che coinvolge coltivazione, pulizia e ordine, impacchettamento delle piante per la spedizione, oltre alle mansioni di ufficio, come la contabilità e gli ordini. Diciamo che non mi annoio! Penso che sia la fortuna del nostro lavoro: ogni giorno ho qualcosa di diverso da fare».
Qual è stato il tuo percorso prima di entrare in azienda? «Dopo la maturità sono entrata in azienda e la mia formazione l’ho fatta tutta qui. Anche se a essere sincera dovrei dire che ho iniziato molto prima! Sono sempre
Come avete affrontato l’ultimo periodo legato alla pandemia e alle chiusure? «A parte il lockdown iniziale, dove per circa cinque settimane abbiamo buttato la merce, il nostro mercato è stato in continuo aumento anche durante la pandemia.
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“Sono due anni che non riusciamo ad andare in Olanda, e questa cosa mi manca, perché è il momento in cui capisco l’avanguardia” Nel lockdown in un primo momento abbiamo ridotto gli ordini per l’anno successivo, ma poi visto l’andamento delle vendite, ho ricontattato i fornitori per ripristinarli. Stando a casa, la gente ha rivalutato l’importanza del verde. Siamo contenti e mi auguro che si vada avanti così». Se dovessimo fare una fotografia del settore in questo momento? «Vedo molto movimento e spero che continui! Il fatto più importante è che le persone hanno rivalutato la pianta in sé, che prima non veniva considerata se non come oggetto, mentre invece ora la si considera per il suo valore intrinseco. Me ne sono accorta l’anno scorso a Pasqua, quando abbiamo regalato le piante che altrimenti a v re m m o d ov u t o buttare: la gente era contentissima, e ha apprezzato sopratutto i colori delle nostre Bromelie. Queste piante sono coloratissime, anche vederle tutte insieme nella nostra serra è una cosa davvero d’impatto! I colori hanno questo potere, possono migliorare l’umore».
muovono tutto il settore, cercando non di rincorrere, ma di essere un passo avanti. Lo si vede anche nella vendita: quando mio papà ha iniziato, si stava in serra e si aspettava che il cliente arrivasse; adesso bisogna andare a cercarlo. La cosa buffa, riflettendo sul fatto che bisogna essere sempre sul pezzo, è che l’età anagrafica in realtà non conta quanto pensiamo: mio papà ha 62 anni e a volte mi sorprende per come è lungimirante e per come intuisce i passi per poter crescere». L’AZIENDA IN BREVE • Fondatori: Anna e Giovanni Sandrini • Anno di fondazione: 1980 • Sedi: Borgosatollo e Montichiari • Superficie: 8.000 metri quadrati • Tipologia di struttura: serre a multitunnel • Riscaldamento: a metano • Produzione principale: Bromelie • Quantità prodotte: 280mila piante l’anno
Quali sono per te i punti che richiedono l’intervento o l’evoluzione più urgente nella vostra azienda? «Sicuramente l’innovazione dal punto di vista energetico è prioritaria, soprattutto per noi che lavoriamo nel verde. Abbiamo appena rinnovato il sistema di irrigazione della serra più recente, ma non vogliamo fermarci qui e stiamo valutando l’installazione di pannelli solari. Un altro aspetto importante è essere sempre pronti a rinnovarci dal punto di vista varietale. Sono due anni che non riusciamo ad andare in Olanda, e questa cosa mi manca, perché è il momento in cui capisco l’avanguardia: adesso ci proviamo nel dialogo con i fornitori. L’esigenza è quella di stare al passo con le innovazioni che Flortecnica e vivaismo
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“Il fatto più importante è che le persone
hanno rivalutato la pianta in sé, che prima non veniva considerata se non come oggetto, mentre invece
ora la si considera per il suo valore intrinseco”
GLI ASSET DA SVILUPPARE • Innovazione energetica • Rinnovamento varietale • Investimenti in logistica • Maggior coesione imprenditoriale/associativa
Ci parli della vostra adesione a Fioritalia? «Abbiamo iniziato a far parte della cooperativa come conferitori esterni e dal gennaio 2016 siamo soci. Siamo soddisfatti! Fioritalia si occupa della disponibilità, della gestione degli ordini e vendita del nostro prodotto. Diventare soci significa che facciamo parte della cooperativa a tutti gli effetti, come se fosse una grande famiglia: partecipiamo alle decisioni, possiamo farci conoscere e vendere di più». Quali sono i punti di forza del florovivaismo italiano, secondo te? «Noi italiani siamo fortunati: abbiamo il clima, abbiamo la posizione giusta. Ci sono aree che da nord a sud sono predisposte per poter coltivare di tutto, con una qualità altissima. Non manca la buona volontà, lavoriamo tanto». 28
Flortecnica e vivaismo
I colori delle Bromelie in serra, un colpo d’occhio vivace.
Quali sono i punti di debolezza, invece? «La logistica è sempre il nostro punto di debolezza: è per questo che si preferisce acquistare in Olanda piuttosto che in Italia, perché loro nonostante la distanza arrivano sul mercato italiano molto prima di noi. Se io voglio prendere un cliente in Sicilia o a Roma sono limitata nei movimenti, perché per spostare le piante da interno ho bisogno di trasporti dedicati. Questo è un grosso problema. Inoltre, penso che dovremmo essere più coesi fra di noi, non solo nei momenti di difficoltà come durante la pandemia, ma sempre. Scegliere il prodotto italiano aiuterebbe i produttori italiani e i consumatori italiani. Succede che i produttori italiani, parlo di chi lavora bene, si sentano abbandonati a loro stessi. Chiaramente anche qui in Italia c’è chi capisce il vantaggio di poter scegliere il prodotto italiano, e questo è uno dei punti per cui lavorare con Fioritalia è una buona opportunità: la cooperativa sostiene il made in Italy; ma sarebbe bello arrivare tutti alla consapevolezza che è importante aiutare il nostro mercato prima di quello estero».
PRODUZIONE | Made in Italy
“La passione per il verde è incoraggiata e agevolata da un settore che si sa adattare ai tempi e che mette in campo un marketing sempre più professionale” Osteospermum.
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uone, anzi buonissime notizie arrivano dalla cooperativa tedesca Landgard, una realtà che con oltre 3mila aziende partner è una delle organizzazioni di vendita di fiori e piante e di frutta e verdura più grandi in Europa. Il carattere mediterraneo e la variegata offerta di piante da fiore e aromatiche Made in Italy hanno conquistato anche il mercato nel nord Europa e, già da marzo, coloravano e facevano a gara per essere esposte tra le corsie dei punti vendita. Il prodotto italiano, come conferma Matthias Ribkens, responsabile del settore piante da vaso al dettaglio, già dall’inizio dell’anno era molto richiesto, anche a causa delle restrizioni della pandemia.
La conferma arriva dalla cooperativa di produttori tedesca Landgard che ha registrato un’impennata nella domanda di piante da fiore e aromatiche della Penisola già all’inizio della stagione
MARGHERITE, TRA LE PIÙ RICHIESTE A quanto pare sono particolarmente buone le vendite delle aromatiche in vasi da 14 cm mentre per le piante da fiore sono molto richiesti i prodotti tipici italiani come le margherite, la lavanda e gli assortimenti fioriti. Per quanto riguarda le piante da aiuola, invece, le quantità e il valore delle merci sono quasi o più che raddoppiati mentre nel segmento delle aromatiche, i classici culinari italiani come il rosmarino hanno continuato a performare bene e i volumi della salvia sono aumentati di un terzo solo nel 2020. Una testimonianza positiva di questo trend arriva anche da Jochen Mewes e il suo team, che producono per Landgard dalla regione di Albenga in Liguria, Dianthus, Osteospermum e altre tipiche piante da fiore italiane su una superficie di 10 ettari in serra e all’aperto. Secondo il produttore, la passione delle persone per il verde sarebbe incoraggiata I PIÙ GETTONATI e agevolata da un settore • Aromatiche in vasi che si sa adattare ai tem da 14 cm pi e che mette in campo • Margherite un marketing sempre più • Lavanda professionale. E aggiunge • Mandevilla anche che a oggi le richie• Assortimenti fioriti ste dei clienti sia in Italia sia • Piante da aiuola all’estero crescono senza so• Rosmarino sta tanto da dover ricorrere • Salvia a una lista di attesa. Rosmarino.
di Alice Nicole Ginosa
QUANTO PIACCIONO
I PRODOTTI ITALIANI 30
Flortecnica e vivaismo
IL GUSTO TRADIZIONALE
DELL’ITALIA
Ecco cosa piace di più ai consumatori esteri: lavanda e margherite i top. Ne abbiamo parlato con Ulrich colloquio con Ulrich Heufs di Alice Nicole Ginosa Heufs di Landgard
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erché la domanda di prodotti italiani è così alta? «Molti tedeschi associano l’Italia alla vacanza, al sole, al cibo, ai bei paesaggi e allo stile di vita “Dolce Vita”. E questa percezione naturalmente si trasmette anche verso le piante, in particolare le erbe aromatiche, che portano il gusto tradizionale italiano in casa. Non solo: il clima mite e soleggiato offre alcuni vantaggi significativi dal punto di vista orticolo. Ciò significa che le nostre aziende agricole italiane possono fornire al mercato tedesco erbe di qualità fantastica e piante a fioritura primaverile, come le margherite, i mandevillas, i garofani e le margherite africane (Osteospermum), già da metà febbraio. Questo è precisamente il momento in cui il clima in Germania è ancora buio e tetro e i consumatori desiderano calore e colore. I nostri coltivatori italiani continuano inoltre a produrre alcune tipologie di piante di ottima qualità durante tutto l’anno. Dopotutto, piante come erbe e lavande hanno bisogno di molta energia per produrre i loro aromi, profumi e colori, che ottengono dalla luce. Nel complesso le nostre aziende agricole italiane riforniscono ora il mercato tedesco per quasi 10 mesi all’anno». Quali sono le specie best seller? «La nostra specie di piante più venduta per volume è la lavanda perché combina tutto ciò che trasmette quella sensazione di vacanza - profumo, colore, estetica mediterranea - e può essere utilizzato anche come erba. In più vanno molto bene anche le erbe, sia come piante singole e miscele, sia come prodotti pronti. Anche le erbe coltivate biologicamente stanno diventando sempre più popola-
ri. Margherita e mandevilla sono i best seller tra le specie a fioritura primaverile». Come si sta muovendo Landgard dal punto di vista del marketing? «La sensazione positiva che molti consumatori associano ai fiori e alle piante italiane è un aspetto su cui ci concentriamo come parte dei nostri concetti di branding e marketing. Lo usiamo per raccontare storie sui nostri prodotti, generare temi e combinazioni di colori e offrire ai nostri clienti il m ateriale di marketing appropriato per mostrare i nostri prodotti nel modo migliore nel punto vendita. Il nostro marchio “Eataliano”, che si rivolge al commercio specializzato tra gli altri settori, offre classici culinari popolari, come salvia, maggiorana, origano, rosmarino, santoreggia, timo, menta e prezzemolo, direttamente dalla pianta alla tavola. È disponibile anche una gamma biologica corrispondente. Il nostro nuovo concetto di vendita “staycation”, invece, prevede piante come l’oleandro, la lavanda e la rosa, che portano quella sensazione di vacanza rilassante direttamente in casa. Ciò consente agli amanti del giardino di sognare la loro destinazione di vacanza italiana preferita mentre sono a casa. Parallelamente, stiamo anche lavorando con partner commerciali per sviluppare continuamente concetti di vendita personalizzati che sono specifici per ogni cliente e per i loro prodotti, e che richiamano le molte sfaccettature dello stile di vita italiano».
Ulrich Heufs in Landgard si occupa di Supplier Management.
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PRODUZIONE | trend
DIANELLA REVOLUTA ‘COOLVISTA’® Si sviluppa rapidamente un ciuffo denso, offrendo sfumature di grigio, verde e blu in un solido ordito di foglie. Molti germogli laterali emergono dal terreno attorno alla base della pianta, rendendola ancora più folta. ‘Coolvista’® tollera l’asciutto e resiste abbastanza bene al freddo. La fioritura è gentile e gradevole.
SCHIZACHYRIUM SCOPARIUM ‘STANDING OVATION’ Il fogliame blu-verde dello Schizachyrium ‘Standing Ovation’ si colora durante l’autunno. Standing Ovation prospera bene in pieno sole in un terreno da secco a medio umido e ben drenato. Questa bella erba ornamentale ha foglie più spesse rispetto agli altri Schizachyrium. A causa del portamento robusto e verticale, non cade. Standing Ovation raggiunge i 90 cm di altezza e i 40 di larghezza ed è resistente fino a -30 °C.
DA SAPERE I giardini e i terrazzi mediterranei sono una combinazione di piante annuali, aromatiche e succulente. I giardini asciutti sono tradizionalmente una combinazione di piante adatte a giardini rocciosi, graminacee e piante della macchia mediterranea con delle fioriture annuali d’impatto.
Specie e varietà a bassa manutenzione e che non richiedono grossi quantitativi di acqua. Una soluzione che risponde alle nuove esigenze dei consumatori: ecco perché non dovrebbero mancare nei cataloghi. Qui la selezione Plantipp di Bianca Ferraris
SPAZIO ALLA SOSTENIBILITÀ,
CON LE PIANTE M E
A
nnuali, aromatiche, succulente, adatte a giardini rocciosi, graminacee: terrazzi e giardini in stile mediterraneo si arricchiscono di profumi e colori, di flora, quella più disparata, che si adatta e cresce indisturbata, anche senza acqua. Il mondo produttivo, promotore di buone pratiche e sostenibilità, può spingersi più in là e giocare su un’offerta specifica di piante mediterranee per punti vendita e consumatori consapevoli e nel frattempo tenersi aggiornato sulle ultime novità di mercato. Oltre ai vasi in plastica rici32
Flortecnica e vivaismo
clata, ai terricci e substrati naturali e ai prodotti per la cura e la difesa biologici, le idee da sperimentare e proporre a catalogo non mancano ma forse si potrebbe fare un passo in più e far conoscere altre strade, anche meno battute. Come? Puntando su varietà che, addirittura, non richiedono grossi quantitativi d’acqua per vivere e crescere vigorose. A corto di idee? UN’IDEA ANTI-SPRECO DA COMUNICARE Realizzare un giardino o terrazzo mediterraneo richiede attenzione anche a livello di comunicazione, lungo tutti
À,
LOMANDRA LONGIFOLIA ‘WHITE SANDS’ È la prima Lomandra variegata. Il fogliame è grigio-verde con una striscia bianca nel mezzo e bordi bianchi all’esterno. Da ricordare che Lomandra è una perenne sempreverde e non un’erba! È facile da coltivare e dalla rapida crescita e richiede poca manutenzione.
EUPHORBIA ‘BLACKBIRD’ Una pianta bella sempre, sia in vaso che in terra. Più sole prende e più resta compatta. Resiste molto bene al freddo e ha dei fiori spettacolari: grandi, gialli e pieni di nettare!
CHOISYA X DEWITTEANA ‘WHITE DAZZLER’® Una meraviglia di Choisya. È compatta e porta molti fiori bianchi profumati. Se il tempo è abbastanza buono può anche fiorire una seconda e una terza
GARDENIA ‘CROWN JEWEL’, GARDENIA ‘PINWHEEL’ E GARDENIA ‘DOUBLE DIAMONDS’’ Le Gardenia sono sempre usate come piante da fiore, una volta finita la fioritura spesso vengono messe nell’angolo della vergogna del giardino, dove si accatastano le piante che non riusciamo a fare stare bene. Grazie alla selezione di Plantipp sono disponibili varietà come la Gardenia ‘Crown Jewel’, compatta e molto prolifica, la Gardenia ‘Pinwheel’, con molti fiori singoli, e la Gardenia ‘Double Diamonds’, con fiori doppi molto profumati.
M EDITERRANEE i livelli della filiera. Perché non suggerire ai vostri clienti - garden center, centri di giardinaggio e punti vendita gds - un angolo speciale da “consultare con gli occhi” e da cui lasciarsi ispirare? Si parte con la disposizione le piante nella corretta posizione, massimizzando l’esposizione e con le radici all’asciutto, e concentrando la scelta sulle tipologie che si adattano a tutto, o quasi. È importante segnalare fin da subito il vantaggio “anti spreco” idrico, raccontare visivamente il giardino o terrazzo in stile mediterraneo e optare per le varietà più
DA SUGGERIRE AI CLIENTI • Disponi le piante con massima esposizione • Tieni le radici all’asciutto • Segnala i vantaggi in termini di anti spreco idrico • Punta sulla componente visiva
belle e di tendenza. Una soluzione efficace è quella di giocare con i contrasti di forme e di colore: associare tante piante diverse, quelle coltivate in terra con altre in vaso. È proprio nel giardino mediterraneo che nasce l’idea delle composizioni: le composizioni di piante, annuali e perenni, ci sono da sempre nei giardini caldi perché le piante “si alleano” e la più forte aiuta con la sua ombra quella più piccola, che contribuirà a trattenere l’acqua vicino alle sue radici. Ecco una selezione di Plantipp che potrebbe trovare spazio nei prossimi cataloghi. Flortecnica e vivaismo
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TENDENZE PRODUZIONE | case | case history/1 history/1
PRODURRE
CON VALORE AGGIUNTO
Oltre 50 varietà a catalogo per Giambò Piante, una delle aziende più rappresentative della Sicilia, specializzata nella produzione di piante di agrumi. Apprezzate da tutta Europa
I NUMERI • 1.900.000 le piante prodotte ogni anno • 50 e più le varietà a catalogo • 222.000 metri quadrati la superficie aziendale • 60 i collaboratori
di Filippo Terragni
È
senza dubbio una delle più grandi e affermate aziende di produzione ed esportazione di piante di agrumi ornamentali sul territorio siciliano, nazionale ed europeo, con una produzione annua di circa 1.900.000 piante. Questo il numero rappresentativo di Giambò Piante azienda del messinese che nel 1980, sotto la spinta di Vito Giambò, muove i suoi passi nella coltivazione e commercio di piante tipiche della zona, specializzandosi poi negli anni nella produzione di piante di agrumi.
DAL SEME ALLA PIANTA FINITA Gran parte delle piante coltivate è rappresenta da mini alberi, alberi, piramidi, spalliere, cespugli in vasi di plastica riciclabile colorata e in vasi con tipici decori siciliani da 12 a 70 centimetri di diametro. Un’ampia gamma di varietà, più di 50 in catalogo, coltivate con entusiasmo ed energia rendono Giambò Piante un partner affidabi34
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Vito Giambò.
le, riconosciuto in tutt’Europa. L’azienda è presente dal 1986 sulla costa settentrionale della Sicilia, precisamente a Furnari e Terme Vigliatore in provincia di Messina e ad oggi si estende su una superficie di 220mila metri quadrati. Un’azienda da visitare anche per lo splendido panorama di cui gode: si affaccia sul mar Mediterraneo e guarda le Isole Eolie, il promontorio del Santuario del Tindari e il Golfo di Milazzo.
LE TAPPE AZIENDALI • 1980. Vito Giambò insieme alla sua famiglia si dedica alla coltivazione e al commercio di piante tipiche siciliane. • 1990. L’azienda decide di puntare ogni sua energia sulla produzione di agrumi ornamentali in vaso, investendo sull’esportazione verso il mercato italiano ed europeo. • 2000. Vito Giambò fonda l’azienda Giambò Piante, situata nella località di Furnari con una superficie di produzione di nove ettari, con serre computerizzate, adottando la coltivazione fuori suolo. • 2005. L’azienda ottime e la certificazione MPS, un riconoscimento al costante impegno nel rispetto dei principi etici, di sicurezza dei lavoratori e degli ambienti di lavoro. L’azienda si estende su una superfice pianeggiante caratterizzata dalla presenza di serre, ombrai, magazzini e depositi per il ricovero di attrezzi e mezzi capaci di soddisfare le operazioni richieste dalle varie coltivazioni degli agrumi fuori suolo reale la quantità di concime sulle condizioni climatiche. La gestione delle attività è resa possibile grazie a uno staff di circa 60 collaboratori e tecnici specializzati. Numerosi sono i passaggi per la produzione delle diverse cultivar partendo dal seme fino alla pianta finita: semina, emergenza e sviluppo, trapianto e allevamento, raccolta e preparazione delle marze, irrigazione e fertirrigazione (caratteristiche dei portainnesti, innesto), potatura con eventuale rinvasatura, sviluppo della chioma e trattamenti fitosanitari, talea e innesto talea, fioritura e fruttificazione, vendita.
• 2006. Introduzione delle prime varietà di piante in taglia mini. Proposto il primo agrume in vaso da 14 cm di diametro. • 2014. Estensione di circa 130.000 metri quadrati di superficie, con uno staff di circa 35 collaboratori e tecnici specializzati. • 2017. L’azienda ottiene la certificazione MPS Fruit&Vegetable per la commestibilità del frutto, un prestigioso riconoscimento che garantisce il rispetto per la sostenibilità, affidabilità, igiene e trasparenza. • 2020. La produzione attuale è è di 1.900.000 piante/ anno, che raggiungono il mercato italiano ed europeo. La superficie totale è di 222.000 metri quadrati.
conferito con D.D.S. n.1681 del 11/05/2011 della Regione Sicilia Assessorato dell’Istruzione e Formazione Professionale, la qualifica di prima azienda vivaistica siciliana come Ente di Formazione Professionale. Un valore aggiunto da non sottovalutare.
L’ETICA PRODUTTIVA Importante anche l’impegno sul fronte dell’etica produttiva. “Assicuriamo tutela dell’ambiente e recupero delle plastiche e conferimento in discariche speciali; rispettiamo i diritti dei lavoratori e le buone pratiche sociali; promuoviamo sistemi naturali di produzione, sicurezza alimentare dei prodotti e riduzione dei consumi energetici e degli sprechi”, fanno sapere dall’azienda. Passeggiando per le serre e visitando i vari settori dell’azienda si percepisce molto bene il legame che la famiglia Giambò ha saputo costruire fra la coltivazione dei suoi agrumi e l’ambiente circostante, che si esprime al massimo nella cura e nell’amore per la crescita in sintonia con i ritmi e le esigenze della natura e dell’ecosistema in cui l’azienda è immersa. “Abbiamo ottenuto con successo la certificazione MPS-FRUIT & VEGETABLES, uno schema di certificazione che comprende requisiti di sostenibilità, affidabilità, igiene e trasparenza”, precisa la società messinese. Un risultato che ha garantito all’azienda collaborazioni di prestigio con gli Istituti Agrari Siciliani, che hanno Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | case history/2
PRODOTTO + SER V PER UN’OFFERTA COMPLETA Grazie a un rinnovato approccio aziendale che mira allo sostenibilità, Pagano Piante si conferma un partner affidabile per il mercato italiano ed europeo. Forte anche del buon riscontro registrato alle ultime edizioni di IPM Essen colloquio con Raffaele Pagano di Bianca Ferraris
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I PLUS • Ampia gamma di piante tropicale e grasse • Packaging customizzabile • Spinta nell’utilizzo del vaso in terracotta • Maggiori investimenti in logistica
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a Ruvo di Puglia fino a Francia, Germania e Olanda. Il marchio Pagano Piante, attivo dal 1976, da oltre tre anni ha aperto le porte al mercato esteI MERCATI DI ro, complice la fiera di Essen in cui con piante Raffaele Pagano. RIFERIMENTO di vasi in terracotta e uno stand 100% plastic • Italia free si è fatto notare e ha iniziato a espandersi • Francia anche fuori dai confini nazionali. Ma non è e finiture particolari per ogni esigenza • Germania tutto perché oltre al carattere marcatamente e in grandi quantità o limitate». • Olanda italiano, il brand - forte nella produzione e distribuzione di bonsai, piante grasse, tropiCi racconti il marchio “Bella, vercali, verdi e fiorite da interno ed esterno - ha de, italiana”? diversi assi nella manica e noi abbiamo deciso di farceli «“Bella, verde e italiana” lo abbiamo ideato a fine 2020, svelare direttamente da Raffaele Pagano. dopo aver notato negli ultimi due anni un interesse maggiore da parte dei clienti al prodotto italiano. Iniziamo dal packaging... Attualmente si aggiunge anche il fatto che i mercati esteri «Il nostro packaging è customizzabile dal momento si sono fatti trovare impreparati durante la pandemia che in azienda siamo dotati di macchine industriali per e forse per questo molti garden center hanno iniziato confezionare dalle piccole scatole in cartone alle casset- a guardarsi intorno, e hanno scoperto realtà Made in tine in legno con materiali ecosostenibili. Al momento Italy con prezzi competitivi e qualità. Questa impennata il materiale plastico è pari a zero e stiamo cercando nella domanda ha dato avvio a una logistica più rapida di ridurre ed eliminare entro la fine del 2021 tutta rispetto al passato e ha permesso alle aziende produtla plastica inutile, persino l’etichetta (con gambo) che trici del sud di essere più competitive nel servizio. Il realizziamo in legno con una fibra sottile di pasta legno, marchio “Verde, bella, italiana” nasce proprio grazie a resistente all’acqua e all’umidità. Questo materiale è in questa spinta e per sponsorizzare il marchio italiano». grado di resistere ad ambienti molto umidi e anche con piante immerse in acqua. Per tornare al confezionamenLa spinta verso la sostenibilità nasce dal mercato to, siamo in grado di progettare in poche ore un’idea di o è una vostra consapevolezza? packaging per i nostri prodotti e il cliente, lato suo, può «Già nel 2005 i prodotti venivano venduti con vaso in terdecidere di acquistare i prodotti insieme al packaging racotta e non plastica mentre dal 2007 fino al 2016 abbiagenerico oppure può richiedere una personalizzazio- mo puntato sulla ceramica. Quando abbiamo ampliato la ne ad hoc. Inoltre, avendo in azienda tutti i macchinari, produzione con succulente e verde da interno e tropicale, dai plotter alle stampanti, possiamo proporre colorazioni abbiamo reintrodotto dal 2016 il vaso in terracotta anche
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R VIZIO, in forma grezza, cercando di convincere i clienti che la pianta è più bella e affascinante avvolta in questo materiale. La nostra volontà di eliminare la plastica viene da lontano e ad oggi riusciamo a evadere gli ordini con pochissima percentuale sia nel packaging (pari a zero attualmente) sia anche come vaseria, che è totalmente in terracotta tanto da superare negli ultimi due anni anche la ceramica».
Tra Italia ed estero, a quale vi rivolgete maggiormente? «L’Italia per noi rimane sempre il mercato principale di riferimento. Tre anni fa abbiamo realizzato degli investimenti importanti, nel concreto tre ettari per la produzione di piante verdi, e abbiamo avuto la possibilità di iniziare a interfacciarci in modo più serio e programmato con l’Europa. Il tutto è comin-
ciato con la fiera internazionale di Essen dove siamo presentati con le piante in vasi di terracotta e abbiamo creato uno stand 100% plastic free. I clienti - garden center - conosciuti in quell’occasione continuano ancora ad apprezzare il nostro prodotto e nello specifico il mercato francese, tedesco e olandese che dimostrano un forte interesse per le piante del sud Italia. Per i prossimi anni sono sicuro che il mercato estero sarà tanto importante quanto quello italiano».
Il brand è forte nella produzione e distribuzione di bonsai, piante grasse, tropicali, verdi e fiorite da interno ed esterno.
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MERCATI | esteri
L’Hydrangea è stata la pianta più venduta in termini di valore.
GROEN-DIREKT,
SEGNALI DI MIGLIORAMENTO IN BREVE • 5000 lotti ordinati alfabeticamente • Varie opzioni di acquisto: diverse dimensioni delle collezioni, concept e unità • Fiera fisica e online: acquisto in fiera a Boskoop o ordine diretto dal proprio desktop • Accesso alle produzioni di centinaia di coltivatori specializzati nella regione di Boskoop e anche oltre
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Flortecnica e vivaismo
Il Covid sembra dare tregua e finalmente i dati segnano una curva positiva. I dati di giugno sono rimasti invariati, nonostante le temperature, registrando buoni risultati a cura di Bianca Ferraris
B
uone notizie da GROEN-Direkt, il più grande mercato d’Europa che unisce domanda e offerta di piante. Secondo gli ultimi dati trasmessi, si segnala un miglioramento generale delle vendite e il Coronavirus allenta la presa. La svolta positiva trova conferma dai dati diffusi dalla stessa GROEN-direkt che confrontano gli andamenti di vendita di giugno 2021 con il mese precedente. LA TOP 25 Nonostante una primavera caratterizzata da basse temperature e una conseguente indisponibilità di alcune varietà, le vendite sono rimaste invariate e anche a giugno si sono registrati buoni risultati.
TOP 25 NUMERI
CHI È GROEN-DIREKT? Un nome nel settore del verde da 25 anni. Grazie al buon rapporto con i coltivatori specializzati nella regione di Boskoop, ma anche ben oltre, GROENDirekt offre una vasta gamma, unica e spesso esclusiva di piante da giardino, concept di vendita e assortimento stagionale.
L’ECHINACEA • Occupa una posizione di rilievo e, vista la lunga fioritura, continuerà per lungo tempo • Molta richiesta per le cultivar della serie Sombrero, disponibile in diverse sfumature • Molto popolare è anche la serie Sunseekere.
VALORE DELLE VENDITE
▲ Lavandula
-- Hydrangea
▼ Hydrangea
▲ Lavandula
▲ Salvia
▼ Prunus
▼ Euonymus
▲ Acer
-- Hedera
▲ Buddleja
-- Osteospermum
▲ Salvia
▲ Dianthus
▼ Fargesia
▲ Buddleja
▲ Echinacea
▼ Prunus
▼ Euonymus
▲ Sempervivum
▲ Clematis
▲ Pelargonium
-- Hedera
▼ Buxus
▲ Hibiscus
▼ Calibrachoa
▼ Buxus
▲ Gaura
▼ Ilex
▼ Perkplanten
▼ Photinia
▲ Clematis
▼ Rosa
▲ Echinacea
▲ Cortaderia
▲ Stipa
▲ Rhododendron
▲ Pennisetum
▲ Pennisetum
-- Sedum
▲ Trachycarpus
▲ Verbena
▲ Olea
▲ Acer
▲ Ceanothus
▼ Ilex
▲ Dianthus
▲ Heuchera
▼ Viburnum
▼ Dahlia
▼ Agapanthus
Le piante perenni da fiore sono un fattore costante nelle vendite durante l’estate da GROEN-Direkt.
In autunno iniziano a conquistare terreno anche le erbe.
La Lavandula, anche se legnosa, registra ancora buoni dati di vendita.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI www.groen-direkt.nl
Fonte: GROEN-Direkt
L’Echinacea occupa una posizione di rilievo vista la lunga fioritura. Flortecnica e vivaismo
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MERCATI | andamenti
PESERÀ IL COSTO DELLE MATERIE PRIME Coldiretti lancia l’allarme sull’aumento dell’energia, della plastica, dell’acciaio e della carta, voci determinanti nella filiera di produzione di piante e fiori. Poi serve un piano serio per calcolare la “bolletta logistica” di Filippo Terragni
D
opo la pandemia a pesare sulla ripresa del settore florovivaistico è ora l’impennata dei costi di produzione con aumenti fino al 25% delle materie prime per imballaggi, energia, concimi e trasporti anche per le carenze su logistica ed infrastrutture del sistema Italia. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti divulgata in occasione dell’iniziativa con Affi “Ripartiamo con un fiore”. Il prezzo del petrolio – sottolinea la Coldiretti – sta condizionando i costi energetici ma ad aumentare sono anche quelli della plastica, dell’acciaio e della carta determinanti nella filiera di produzione di fiori e piante.
L’AGGRAVIO PER I TRASPORTI Un settore fortemente orientato all’esportazione sul quale incide in misura rilevante il costo dei trasporti. “Attraverso il Pnrr è necessario agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra sud e nord del paese, ma pure con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”, afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “si tratta di una mancanza che ogni anno rappresenta per il nostro paese un danno in termini di minor opportunità di export al quale si aggiunge proprio il maggior costo
RECOVERY: VIA LIBERA AL FONDO DA 3 Risorse importanti per rafforzare l’anello debole della filiera e cioè le imprese agricole, ma anche per sostenere la competitività del made in Italy dopo la pandemia Covid
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ia libera definitivo dalla Camera al Fondo complementare al Pnrr da 30 miliardi di euro che destina 1,2 miliardi ai contratti di filiera e di distretto dell’agroalimentare fino al 2026. I contratti di filiera e di di40
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stretto riguardano i settori agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura, della silvicoltura, della floricoltura e del vivaismo. Si tratta di risorse importanti per rafforzare l’anello debole della filiera e cioè le imprese agricole, ma anche per sostenere la competitività del made in Italy dopo la pandemia Covid. Coldiretti e Filiera Italia hanno
25%
IL DATO La percentuale di incremento del costo delle materie prime per imballaggi, energia, concimi e trasporti anche per le carenze su logistica ed infrastrutture del sistema Italia.
veness Report (GCR), curato dal World Economic Forum.
della “bolletta logistica” legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci”. Secondo l’ultima analisi del centro studi Divulga in Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 euro/chilometro, più alto di nazioni come la Francia (1,08) e la Germania (1,04), ma addirittura doppio se si considerano le realtà dell’Europa dell’Est: in Lettonia il costo dell’autotrasporto è di 0,60 euro al chilometro e in Romania 0.64. Si tratta di un aggravio per gli operatori economici italiani superiore dell’11% rispetto alla media europea – continua la Coldiretti – e che colloca il nostro Paese al 30° posto nella classifica mondiale stilata dal Global Competiti-
ALTRI DUE ASPETTI Serve anche un’adeguata attività diplomatica per la rimozione dei blocchi fitosanitari che – sottolinea la Coldiretti – ancora sussistono per le produzioni vivaistiche italiane in alcuni paesi. La Brexit, ad esempio, è causa di preoccupazioni nel settore florovivaistico, legate soprattutto a nuove regole fitosanitarie non in linea con la normativa Ue e perché le autorità britanniche saranno chiamate a controlli alle frontiere sempre più complessi, con ritardi e burocrazia che ne consegue. Inoltre, vanno potenziate nelle risorse e allargate a una platea più vasta le misure previste per il Bonus Verde e finanziata la promozione del settore e dei consumi nazionali ed esteri per un vero rilancio di piante e fiori made in Italy. Da tutelare c’è la competitività del florovivaismo italiano che offre circa 200mila posti di lavoro con un fatturato che arriva a 2,7 miliardi di euro, di cui oltre 1/3 – conclude la Coldiretti – viene realizzato con le spedizioni all’estero.
I SERVIZI PIÙ COLPITI • Imballaggi • Energia • Concimi • Trasporti
A 30 MLD CON I CONTRATTI DI FILIERA già elaborato una serie di iniziative immediatamente cantierabili con piani concreti che puntano su innovazione, integrazione, digitalizzazione e sostenibilità per tutelare il reddito di agricoltori e allevatori e consolidare i rapporti con l’industria che vuole investire sul vero made in Italy. I progetti pronti interessano in particolare le filiere del settore zootecnico (carni bovine e avicole), dell’olio di oliva, del vino, della birra artigianale con malto 100% italiano, dell’ortofrutta fresca e lavorata (IV e V gamma) e del florovivaismo. Si tratta di un budget importante che potrà attivare investimenti dal nord al sud del Paese in settori che hanno subito il pesante impatto della pandemia sulla ristorazione e sugli eventi. Flortecnica e vivaismo
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MERCATI | associazioni 1
FERRINI ALLA GUIDA
DEL DISTRETTO PISTOIESE
Il nuovo presidente punterà, attraverso un rafforzato dialogo con le istituzioni e associazioni anche di livello internazionale, a mettere le esigenze dei vivai al centro dei piani di forestazione urbana che si stanno imponendo in Italia e in Europa di Filippo Ferragni
L’
assemblea del Distretto Vivaistico Ornamentale di Pistoia ha scelto come nuovo presidente il professor Francesco Ferrini, ordinario di “Arboricoltura generale e coltivazioni arboree” dell’Università di Firenze, fra i massimi esperti di arboricoltura urbana, insignito nel 2019 dell’Award of Merit della International Society of Arboriculture (ISA), ma anche vincitore nel 2009 a Flormart del premio Fabio Rizzi per l’impegno «nella ricerca e nella divulgazione delle
conoscenze tecnico-scientifiche in materia di vivaismo e arboricoltura ornamentale, in continuo contatto con i produttori in tutto il mondo». SEGNO PIÙ PER L’EXPORT Francesco Ferrini succede a Francesco Mati, che ha presieduto il Distretto Vivaistico Ornamentale di Pistoia per due mandati, dal 2015 a oggi, durante i quali il vivaismo pistoiese ha saputo superare con forza vari momenti di crisi. Tanto che dalla seconda metà del 2020 il Distretto ha segnato nuovi importanti risultati, capitalizzando il trend di crescita della domanda di piante sia da parte dei privati che dei soggetti pubblici in Europa e, nonostante le perdite dei mesi di lockdown, ha chiuso il 2020 con un +5,1% dell’export sul 2019 (dati del Monitor dei distretti della Toscana di Intesa Sanpaolo). Il comprensorio di Pistoia è il maggiore polo produttivo italiano di piante con circa 1.500 aziende vivaistiche che coltivano per la maggior parte piante da esterno su una superficie totale di oltre cinque mila ettari. Gli addetti diretti sono circa 5.500, di cui 2.500 dipendenti. La produzione supera i 500 milioni di euro, di cui attorno a 200 milioni di euro (il 40%) per l’export.
“Un vivaista non vende un semplice prodotto ma molto di più, cioè tutta una serie di benefici diretti e indiretti per la vita dell’uomo” 42
Flortecnica e vivaismo
I NUMERI • +5,1% la crescita dell’export nel 2020 • 1.500 le aziende vivaistiche del Distretto • 5.500 gli addetti diretti (di cui 2.500 dipendenti) • 500 milioni di euro la produzione totale annua (40% export) Luca Magazzini, presidente dell’Associazione Vivaisti Italiani (AVI), che è il soggetto gestore del Distretto Rurale Vivaistico Ornamentale di Pistoia, ha spiegato che «dal prof. Ferrini ci si aspetta un ulteriore salto di qualità scientifico nella divulgazione del settore vivaistico e dei benefici della produzione del verde per la salute e l’ambiente». COINVOLGERE I PRODUTTORI «Coloro che mi hanno preceduto – ha dichiarato Francesco Ferrini, dopo essere stato eletto – hanno permesso di attuare le molteplici attività del Distretto che ne hanno garantito la crescita, pur in un contesto di crisi come quello degli ultimi anni. Per cui a loro va il mio personale ringraziamento. Ma le cose da fare sono tante, non perché non siano state fatte, ma semplicemente perché nell’ultimo anno e mezzo è cambiato tutto: è cambiata la prospettiva da cui si guarda al verde urbano». «Il vivaista – ha detto a questo proposito Ferrini – deve essere sempre più consapevole che quando vende una pianta, vende una medicina. Non voglio esagerare, ma è come se vendesse una medicina biologica, a impatto zero che
In primo piano Francesco Ferrini.
non fa bene solamente al corpo ma anche allo spirito. Un vivaista non vende un semplice prodotto ma molto di più, cioè tutta una serie di benefici diretti e indiretti per la vita dell’uomo che contano di più del mero valore estetico della pianta. Vende qualcosa che assorbe CO2, che intercetta le polveri sottili, che riduce l’inquinamento, che fa ombra e quindi mitiga gli effetti del cambiamento climatico». Ferrini ha annunciato che si prenderà un po’ di tempo per stilare il programma. Ma ha anticipato alcuni dei suoi obiettivi fondamentali per il distretto vivaistico di Pistoia. Fra questi, il coinvolgimento dei vivaisti nella programmazione del verde pubblico, anche per essere in grado di soddisfare puntualmente la domanda di piante, e una maggiore visibilità e internazionalità del Distretto.
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MERCATI | associazioni 2
INVITO
AL CAMBIAMENTO Vuole presentarsi così il Libro Bianco del Verde, pubblicazione promossa da Confagricoltura e Assoverde, rivolta ai soggetti istituzionali e alla collettività. Proposte tecniche e soluzioni concrete per innovare processi e modelli di Nora Adamsberg
R
iportare il verde e la natura a uno stato di equilibro con l’uomo. Questo l’obiettivo del Libro Bianco del Verde, un’iniziativa promossa da Confagricoltura e Assoverde (Associazione Italiana Costruttori del Verde) per migliorare le conoscenze, eliminare le pratiche obsolete e rinnovare la cura e la gestione del verde grazie a proposte tecniche e soluzioni concrete, supportate PER SAPERNE DI PIÙ: da decisioni politiche. Si tratta di www.assoverde.it una pubblicazione, in versione cartacea e digitale, che, a fine 44
Flortecnica e vivaismo
PER CHI? A seguito della presentazione nel convegno di fine settembre, il Libro Bianco del Verde sarà fornito gratuitamente a: • istituzioni, gli interlocutori politici, a cui è demandato il governo del settore, la definizione di modelli e regole per incentivare e valorizzare il settore, oltre che l’uso ottimale delle risorse disponibili; • tecnici delle Amministrazioni che sui territori devono gestire strumenti e disponibilità; • università ed enti di ricerca per la definizione di modelli innovativi di sviluppo sostenibile e il trasferimento di best practice nazionali e internazionali; • ordini professionali, federazioni, associazioni, rappresentanze di categoria, per rafforzare le sinergie; • imprese, professionisti e studi professionali, per far coincidere la ripresa economica e sociale del Paese con modelli di sviluppo compatibili con l’ambiente; • cittadini e la collettività, verso una “cultura” del valore del verde. settembre, sarà consegnato formalmente ai ministri della Transizione Ecologica, dell’Agricoltura, della Cultura, già patrocinanti del Libro, insieme ad Anci, Ordini professionali, associazioni ed enti del settore. Titolo dell’edizione 2021, la prima, è “Per un Neorinascimento della Cura e della Gestione del Verde”. L’idea di Confagricoltura e Assoverde è far diventare il Libro Bianco del Verde – alla cui redazione è coinvolta una vasta platea di soggetti pubblici e privati, politici e tecnici, istituzionali, accademici ed imprenditoriali – un appuntamento con cadenza annuale, per supportare e indirizzare la programmazione istituzionale.
y LA CASA EDITRICE
DEL VERDE
Flortecnica e vivaismo
PROGETTAZIONE COSTRUZIONE GESTIONE E MANUTENZIONE PROFESSIONALE DEGLI SPAZI VERDI
TRADE MAGAZINE BIMESTRALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
giardiniere N° 028
415
IL
dal 1977 informa il settore
Aprile / Giugno • anno 2021
Maggio – Giugno 2021
PNRR, in primo piano investimenti
a lungo termine sulle alberature
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In copertina Enrico Della Giovampaola, giardiniere in una villa privata a Firenze, protagonista della cover story
+PROGETTAZIONE
© Andrea Della Giovampaola.
Giardino mediterraneo, poca acqua, alto impatto
+TECNICHE
12 PRIMO PIANO / novità
Le nuove varietà di Morel, Panam e Schoneveld
PRODUZIONE 22 intervista/1 Davide Bodei:
“Per andare avanti, non puoi fermarti"
40 MERCATI / andamenti
Coldiretti: peserà il costo delle materie prime
32 intervista/2 Anna Sandrini:
Le regole diNUOVA base LA RIVISTA per un tappeto erboso in salute e omogeneo PER IL GIARDINIERE
SERVIZIO A PAG. 31
SPECIALE ATTREZZATURE Utensili manuali: ieri, oggi e domani, sempre indispensabili
“Serve un cambio di prospettiva”
La rivista si può anche ascoltare su radiogarden.it
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