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Castello Tesino in cronaca: adotta un grifone

Castello Tesino in cronaca

di Massimo Dalledonne

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ADOTTA UN GRIFONE

Una raccolta fondi per realizzare la nuova e maestosa scultura in legno a Castello Tesino. Prende corpo, in paese, l’iniziativa messa in campo dal Comitato Amici del Grifone Tesino e presentata, nelle scorse settimane, con due serate pubbliche, più o meno partecipate, presso palazzo Gallo agli amministratori locali, cittadini ed operatori economici. Come si legge in un documento “il comitato, senza scopo di lucro, persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. La nostra intenzione è quella di realizzare, in una zona già individuata in località Celado, una grande scultura in legno raffigurante il Grifone”. Ma per dare corpo al progetto servono 23 mila euro. Alla raccolta fondi tutti possono partecipare: comuni, enti ed aziende del territorio. Magari anche avviando nuovi tesseramenti e lotterie. In altre zone del Trentino sono spuntati lupi, leoni, draghi ed altri animali. Ma perché in Tesino è stato scelto il grifone? “Abbiamo scelto questa figura mitologica – si legge nella nota – con la testa d’aquila e il corpo del leone come simbolo di custodia e vigilanza per tutto l’altopiano del Tesino”. Una scelta che non è stata fatta a caso. L’aquila ricorda un passato, quello dell’impero austro-ungarico, ed un presente legato al Trentino. Il leone è stato il simbolo della Serenissima, ieri, ed oggi della Regione Veneta. Per realizzare l’opera servono, però, ben 23 mila euro. “La scelta del Celado è stata fatta di concerto con l’artista (Marco Martalar) – si legge nel documento – e potrà diventare una delle più belle come scenario, visibilità e comodità per il suo facile raggiungimento”. Come fare per aderire all’iniziativa “Adotta un grifone”? Semplice. Si può dare il proprio contributo con un versamento al seguente IBAN: IT98 R081 0234 5800 0002 0001 799. Per info comitato.tesino@gmail. com. I lavori, meteo permettendo, inizieranno nell’aprile del 2023 per concludersi a fine giugno e sfruttare così la prossima stagione estiva. Ancora il Comitato. “Le opere finora realizzate dall’artista hanno avuto riscontri enormi dando risalto e notorietà alle località, in primis, e un ritorno economico importanti per i territori coinvolti. Due dati: a Lavarone per il famoso Drago di Vaia sono state contate oltre 100 mila persone ed a Vetriolo, solo nel primo mese, si sono registrati flussi di 80-100 persone al giorno per visitare la Lupa di Vaia”. A Castello sono fiduciosi. Ce la stanno mettendo tutta per dare vita ad un’opera che sarà realizzata interamente con scarti della tempesta Vaia. (M.D.)

Salute & Benessere

di Enrico Coser

Freddo e gelo d’inverno... ...nostri veri nemici

Oramai è risaputo che i mesi invernali sono motivo di molti problemi per la nostra salute quali l’influenza, raffreddore e altri “malanni” di stagione. Ed è anche in questo periodo che, purtroppo, si manifestano anche complicazioni che hanno come soggetto la nostra pelle, specialmente quella più esposta quale quella delle mani e del viso. Purtroppo il gelo e il freddo sono nemici conclamati della nostra pelle specialmente in quelle persone maggiormente sensibili o portatoti di patologie cutanee. E non è difficile, infatti, essere colpiti da fenomeni d’irritazione, secchezza, fastidiosi pruriti o addirittura screpolature anche gravi. Le basse temperature provocano un restringimento dei vasi sanguigni con una conseguente minore ossigenazione dei tessuti. Il ricambio cellulare quindi rallenta e la superficie cutanea si screpola con facilità e causa una fastidiosa sintomatologia. Ecco perché, con l’arrivo dei primi freddi e con gli sbalzi di temperatura, tipici del periodo invernale, è necessario difendersi e quindi proteggere la nostra pelle. Secondo gli studiosi di dermatologia una pelle non curata e non protetta può dare origine a ulteriori problemi quali l’invecchiamento precoce, la perdita di tono, di elasticità e poca resistenza ai fenomeni atmosferici. Da qui la necessità di servirsi dei ritrovati che la ricerca, legata alla dermatologia, mette a nostra disposizione. E buona pratica è anche quella di coprire le parti più vulnerabili del nostro corpo con tessuti particolarmente idonei a proteggerci dal freddo e dagli sbalzi di temperatura mentre le zone più delicate del viso, quali occhi, naso, bocca e orecchie, andrebbero protette, oltre che con le creme, anche con occhiali, cappelli, para-orecchi e quanto di utile e appropriato. Medici, farmacisti e studiosi del settore sottolineano che nei periodi freddi e invernali è fondamentale idratare la pelle, specialmente quella di mani e viso, con particolari creme o prodotti. A tal proposito è bene sapere che le creme per il viso devono essere più consistenti rispetto a quelle che normalmente si usano negli altri periodi dell’anno. Un buon consiglio, per nutrire, dare compattezza alla pelle e per meglio proteggerla, secondo pareri e consigli di studiosi, è quello di utilizzare oli e burri vegetali, soprattutto se ricchi di acidi grassi essenziali, prodotti con glicerina e anche con acido ialuronico mentre per la secchezza cutanea posso essere usati prodotti in grado di svolgere una azione emolliente e addolcente. Anche per questi problemi, di apparente semplicità, è sempre da evitare il famoso “fai da te” e quindi, buona regola, è quella di rivolgersi al proprio medico o al proprio farmacista che certamente saranno in grado di dare giusti e appropriati consigli.

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