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Benessere animale BePork, certifi cazione di qualità belga Roberto Villa
La campagna di marketing della neozelandese ANZCO Foods, mirata nella città metropolitana di Pechino ed incentrata attorno al marchio Taste Pure Nature, ha avuto un grande successo triplicando le vendite ed avvicinando nuovi consumatori della capitale cinese (photo © beefl ambnz.com).
quotazione dei tagli principali da capi al pascolo è pari al +100%, +120% di quello degli animali negli allevamenti intensivi.
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Già nel 2021 è salita la quota di carni ottenute da animali allevati al pascolo sul totale delle carni esportate, in particolar modo dagli Stati Uniti e dalla Nuova Zelanda. La campagna di marketing della neozelandese ANZCO FOODS, mirata nella città metropolitana di Pechino ed incentrata attorno al marchio Taste Pure Nature (“gusta la pura natura”), ha avuto un grande successo triplicando le vendite ed avvicinando nuovi consumatori della capitale cinese; secondo RICK WALKER, direttore generale di ANZCO, la campagna permetterà di consolidare il mercato cinese negli anni a venire tanto che nel 2022 è stata programmata una analoga campagna promozionale.
In Australia nel biennio 20202021 gli investimenti nel settore dei bovini al pascolo, che includono fondi statali e spese per ricerca e sviluppo, sono ammontati a 62,6 milioni di dollari australiani.
Il mercato è previsto in crescita a livello mondiale nonostante gli aspetti ambientali della produzione siano destinati a pesare sempre di più nelle scelte di acquisto; “nonostante” proprio perché l’impatto ecologico dell’allevamento brado da studi più o meno recenti emerge essere superiore a quello dell’allevamento intensivo, per consumo di terreno e di acqua (servono una maggiore superfi cie e un volume superiore di acqua per ottenere un chilogrammo di carne) e per emissioni di gas ad effetto serra3; tuttavia, si può obiettare che in molte aree del pianeta il prato permanente non ha verosimilmente alternative — pensiamo alle aree montane, anche delle nostre Alpi ed Appennini, oppure ad aree semi-aride come praterie, steppe, brughiere dove è diffi cile per condizioni pedo-climatiche pensare di trasformare i pascoli in arativi (per carenza di acqua, salinità dei suoli, diffi coltà di lavorazione, scarse rese retraibili, ecc…) — e pertanto il pascolo dei ruminanti costituisce una valorizzazione e al tempo stesso una modalità di mantenimento delle risorse naturali e del paesaggio.
Gli standard di riferimento nel mondo e in Italia
Oltre alla certifi cazione da allevamento biologico, che però non prevede necessariamente l’alimentazione prevalente sul prato, si moltiplicano in tutto il mondo gli standard che permettono ai produttori di fregiarsi del marchio “da animale al pascolo”. Negli Stati Uniti ad esempio c’è la American Grassfed Association4, che copre non solamente i bovini ma anche altre specie da reddito; in Irlanda l’ente di promozione alimentare naziona-
le BORD BIA ha redatto il Grass Fed Beef Standard5 e ne verifi ca la conformità al fi ne di garantire il corretto uso del marchio; in Australia il marchio Grasslands Premium Beef6 è basato sul rispetto del Grasslands Pasturefed Standard.
Anche in Italia vi sono diverse realtà, come il Bovino Podolico al pascolo della Basilicata7, il cui disciplinare di produzione è stato riconosciuto nel 2016 dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nell’ambito del Sistema di Qualità Nazionale zootecnia.
Il marchio PASCOL8 della valtellinese società omonima prevede un disciplinare di etichettatura depositato al MIPAAF, con carne proveniente da piccoli allevamenti distribuiti sul territorio italiano. Nato dall’idea di due amici e fi nanziato in parte con una raccolta fondi su Mamacrowd, punta a servire la ristorazione e la grande distribuzione (già fi rmati contratti con Carrefour e Coop) con carne di qualità proveniente ad oggi da una trentina di allevatori per ora tutti lombardi ma l’obiettivo è di espandersi in tutta Italia; offre anche la possibilità di acquisto dal sito web con spedizione refrigerata.
Roberto Villa
Note
1. www.futuremarketinsights. com/reports/grass-fed-beefmarket 2. www.ams.usda.gov/mnreports/ lsmngfbeef.pdf 3. Si produce più metano nel rumine con una razione a base di erba, ricca in fi bra NDF, rispetto ai cereali che contengono più amido, in particolare ai cereali autunno-vernini come frumento e orzo mentre mais e sorgo generano più metano nella fermentazione ruminale e si posizionano su un livello intermedio. 4. www.americangrassfed.org/ about-us/our-standards 5. www.bordbia.ie/globalassets/ bordbia2020/farmers--growers/ grass-fed-standard/grass-fedbeef-standard-pdf.pdf 6. grasslandsbeef.com.au 7. www.arabasilicata.it/page/?s=59 8. pascol.it