IL PESCE 6-2020

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Il pesce? Sano, buono e comodo, purché sia sostenibile Secondo l’ultimo rapporto FAO, la produzione mondiale di pesce ha raggiunto un nuovo picco: 171 milioni di tonnellate, di cui 90,9 milioni di catture e 80 milioni in acquacoltura. L’88% della produzione, ossia 151 milioni di tonnellate, è destinato al consumo umano diretto. Le risorse del mare, però, non sono infinite ed è molto più difficile

gestirle rispetto a quelle dell’agricoltura. Mentre ci avviciniamo ad un periodo dell’anno in cui tradizionalmente aumentano i consumi di pesce e di prodotti del mare, il dibattito sulla loro sostenibilità si fa ancora più vivace. Del resto, il pesce è un alimento sano e salutistico e i suoi consumi non hanno fatto che aumentare. Sempre secondo la

FAO, a livello globale siamo passati da 9 kg nel 1961 a 20,2 kg oggi. Un cittadino dell’Unione Europea ne consuma in media 4 kg in più rispetto alla popolazione mondiale, superando la soglia dei 24 kg. E in Italia? Ancora più sopra la media: siamo ad oltre 31 kg l’anno pro capite. Come cambieranno queste tendenze nel dopo emergenza?

I prodotti del mare sono tra i grandi protagonisti della tavola delle feste, fanno bene alla salute e sono facili da preparare. Ma richiedono uno sforzo in più per l’ambiente, a noi come consumatori consapevoli e ai produttori.

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IL PESCE, 6/20


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