Società agricola Naviglio: nelle campagne mantovane nasce il primo caviale agricolo di Riccardo Lagorio
Può il cibo simbolo di un’oligarchia di palati trasformarsi in nutrimento popolare? La parabola potrebbe essere arrivata ad un punto di svolta con la nascita del primo caviale agricolo. Per scoprirlo bisogna spingersi nelle campagne di Goito, intorno a Mantova, dove il Mincio da qualche chilometro ha lasciato il lago di Garda e si appresta a sgomitare nella Pianura Padana. Le sue acque irrigano una terra fertilissima: all’interno del Parco regionale e al punto estremo del Centro Bertone, luogo di ripopolamento della cico-
gna bianca, entrano nell’Azienda Agricola Naviglio e diventano luogo ideale per lo sviluppo e la crescita dello storione. Una certificazione ambientale attestata dalla presenza di ibis, arvicole e albanelle. Negli anni Settanta la FAMIGLIA BETTINAZZI, che dall’Ottocento lavorava i prati stabili e allevava bovini da latte, intuì che tali attività non avrebbero garantito un buon futuro economico. È così che i due fratelli LUCIANO e FERDINANDO, con il cugino ERNESTO, si lanciano nell’acquacoltura allevando trote, pesce di gran
moda al tempo nelle trattorie e nei ristoranti della zona. Previsioni ancor più azzeccate dall’esasperarsi delle quote latte e dalla scoperta della possibilità di allevamento dello storione, al quale le vasche verranno destinate negli anni Ottanta. Si succederanno quelle di San Martino Buon Albergo e Bovolone, nel Veronese, e a Leno e Bagnolo Mella, nel Bresciano. La storia in sintesi la raccontano Giacomo Valenti e Marco Lanfranchi passeggiando tra le stesse piscine dove oggi nuotano questi pescioni,
L’acqua è una risorsa fondamentale per l’allevamento degli storioni, che nelle piscine sono suddivisi per età e in sottogruppi omogenei per peso.
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IL PESCE, 6/20