Un mondo dietro quel piatto di spaghetti alle vongole Alla scoperta del Consorzio Pescatori di Goro in una delle aree più fertili per la molluschicoltura: il Delta del Po di Elena Benedetti
Chissà come lo ricorderemo questo epocale 2020 tra qualche anno. Tra pandemia globale, crisi economiche e politiche e quel senso di precarietà e incertezza nel futuro a brevissimo termine con cui abbiamo tutti dovuto fare i conti. Ma questo è un anno che a livello personale e collettivo ha anche attivato risorse, energie e
stimoli. E mi piace pensare che forse tutti questi aspetti positivi possano essere fatti propri come un sano bagaglio di esperienze. Sull’incertezza di questi mesi ne sa qualcosa il COPEGO, Consorzio Pescatori di Goro Soc. Coop O.P. presieduto da MASSIMO GENARI, una bella realtà in quel di Goro, provincia di Ferrara,
che conta 600 pescatori, ovvero 600 famiglie che vivono di pesca, di molluschicoltura, in un ambiente di acqua, terra, sabbia, lagune e natura incontaminata. Abbiamo incontrato PIERPAOLO PIVA, tecnico del COPEGO negli uffici dello stabilimento in via dell’Industria. «Dopo i primi mesi di grande crisi e stallo generale abbiamo
La vongola del Consorzio Produttori di Goro, prodotto certificato e tracciato lungo tutta la filiera, dal mare al consumatore finale (photo © Consorzio Produttori di Goro).
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IL PESCE, 6/20