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Alteterre tour
di Candida De Amicis e Sabrina Tocchio
Le immagini di tutte le tappe potete trovarle sulla rivista
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Prima Tappa: Caseificio storico Amatrice
dei fratelli Petrucci, che da oltre 50 anni opera nel settore. Abbiamo assistito alle fasi di lavorazione de “Il Giuncato”, pecorino dalla breve stagionatura, realizzato con una fuscella particolare, che richiama gli antichi canestri, utilizzati sin dai tempi antichi, dai pastori.
La lavorazione dei pecorini è manuale, fatta secondo il metodo artigianale: dal Caseificio storico di Amatrice, vengono successivamente trasportati nella sede di Rieti per la stagionatura; le forme vengono messe su tavole di legno e girate all’incirca ogni 15 giorni, dipende dal tipo di prodotto, dove rimangono a stagionare da un minimo di 6 mesi a un massimo di 15 mesi.
Seconda Tappa: Agriturismo Piccolo lago
Siamo arrivate in questo posto meraviglioso immerso nella natura sulla riva del lago di Scandarello. Il lago è un incantevole bacino artificiale circondato dalle montagne, a Est la Laga, a Nord il Vettore, l’Utero e il Pozzoni.
L’Agriturismo, gravemente ferito dal terremoto, ha riaperto dopo 2 anni.Si può mangiare nel lato ristorante, oppure i loro prodotti si possono gustare in riva al lago. Sulla loro pagina facebook troverete anche il menu da asporto. Chiamate però un giorno prima. Vuoi mettere un’amatriciana in riva al lago?!!!
Terza Tappa: Casale Nibbi Azienda agricola bio
Anche qui purtroppo il terremoto ha lasciato i suoi effetti. La struttura in pietra ha subito gravi danni. Ma la signora che abbiamo trovato, mamma di Amelia Nibbi, ha grinta da vendere! Forte, gentile e sincera, come la gente di queste parti, ci racconta le innumerevoli difficoltà di questo lavoro.
Nonostante lo sconvolgimento provocato dal sisma la voglia di ricostruire, di andare avanti, non è crollata, come dimostra Amelia, la figlia che con grande tenacia e dedizione porta avanti l’azienda di famiglia.
L’azienda parte dalla coltivazione dei cereali per alimentare gli animali da cui si ricava un latte eccellente, non scremato, con cui si producono mozzarelle, ricotta, uno stupendo stracchino stagionato e lavorato a mano, yogurt arricchito con la frutta biologica coltivata nell’azienda. Ha dedicato anche una piccola superficie di terreno alla coltivazione di grano duro, concimato con il compostaggio del letame prodotto dagli animali allevati. Un’azienda virtuosa, a conduzione familiare, in cui il processo di produzione è imperniato sulla filiera, che fa dell’azienda agricola un luogo di produzione, trasformazione e vendita.
Quarta Tappa: Birrificio Alta quota
Qui ci troviamo tra le montagne reatine, un posto bello e selvaggio, con acqua pura e limpida. Emanuela ti accoglie con la sua ospitalità, la sua bellezza e un sorriso che incanta. Racconta la sua avventura tra luppolo, malti, cereali e aromi che hanno consentito al birrificio di arrivare ad “alta quota” nei vertici delle birre artigianali.
Claudio, più riservato, con orgoglio e mente aperta, ci racconta perchè ha deciso di aderire al Progetto Alte Terre.
Visitiamo il birrificio con la guida di Emanuela che ci spiega le varie fasi di lavorazione della birra: dalla cotta, al passaggio nel fermentatore, all’imbottigliamento e lo stazionamento in camera calda, a temperatura controllata, per la rifermentazione in bottiglia, naturalmente senza aggiunta di conservanti e additivi. La gasatura è quindi naturale, non c’è aggiunta di anidride carbonica, questo rende la birra più digeribile. Farro luppolo fresco, grano “Senatore Cappelli”, peperoncino, sono alcuni ingredienti locali, utilizzati nella produzione, che testimoniano il forte legame con il territorio. Nel birrificio c’è anche un’osteria per la vendita, arredata con materiale di riciclo. Ci si può fermare anche per degustare le loro ottime birre.
Vi rilasserete in queste zone, a pochi chilometri da Roma, tra vette, gole profonde, borghi suggestivi, fiumi, laghi e cascate, un’esperienza gastronomica da condividere su un prato e da riportare a casa.
Quinta Tappa: Melamille
Melamille è un’azienda agricola biologica gestita da Andrea Feliciangeli. Andrea ci accoglie con un timido sorriso e qualche frase di benvenuto, è un giovane discreto che all’età di 18 anni, nel 2011, ha deciso di occuparsi del recupero delle antiche varietà di mele della Valle Falacrina, con cui oggi produce confetture, è un custode della biodiversità, ammirevole.
Meli speciali, perché Andrea è iscritto alla rete di conservazione e sicurezza delle risorse vegetali della regione Lazio. Produzioni perse e recuperate con estrema saggezza e capacità, le mele antiche, la cui coltivazione era persa, che con il marchio ‘Melamille‘ di Cittareale vivono di nuova luce. Man mano che ci guida alla scoperta del suo frutteto emerge l’amore e la voglia di raccontare il suo lavoro, emerge la competenza e la consapevolezza delle difficoltà che si incontrano: le basse produzioni, i frutti che hanno un mercato difficile perché non sono perfette nella forma come quelle della grande distribuzione anche se i sapori sono unici; per questo la scelta di farne confetture.
Le principali varietà oggetto di recupero sono: Renetta del Canada, Renetta grigia, Renetta all’Olio, Ranettoni, Ruzza, Rosa, S. Giovanni, Cerina, Verdone Romano, Oanaja, Piana, Francesca, Paoluccia, Pontella, Capo d’Asino, Appia, Deliziosa, Calvilla rossa e bianca, Limoncella, Cipolla, Agostinella, Vespa, Gelata, Muso di bue, Rosso dentro incarnato, Abbondanza
Sesta Tappa: Agriturismo Fattoria Santarelli
L’Agriturismo Fattoria Santarelli nasce a Torrita di Amatrice nel 2005 con lo scopo di condividere la vita e le abitudini dell’azienda agricola con le persone al di fuori di questo mondo.
Nello stupendo scenario del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, poco distante dal Lago Scandarello e da Amatrice, la famiglia Santarelli vi accoglierà nella sua casa con il calore e la cordialità tipica dell’ospitalità rurale.
Qui troverete mucche, cavalli e pecore per gli amanti della vita semplice in armonia con la natura circostante.
L’Agriturismo partecipa al Progetto Alte Terre del Consorzio Salaria con l’obiettivo di proporre il pic-nic diffuso, una bag box contente i prodotti del territorio e delle realtà partecipanti al progetto, da portare a casa o da gustare in uno dei magnifici prati o in riva al lago. Un format perfetto per un territorio che van-ta oltre 600 km quadrati di incontaminata bellezza tra alte vette, straordinarie vallate, borghi suggestivi, fiumi, cascate e laghi che non mancano mai di lasciare i visitatori a bocca aperta.
La filosofia dell’Agriturismo Fattoria Santarelli è provare piacere nell’ospitare persone dentro la propria casa e la propria vita.
L’agriturismo Fattoria Santarelli da oggi ha la Bandiera del CAI SENTIERO ITALIA come punto di arrivo, con alloggi e ristoro sotto l’immensa quercia di famiglia. Ma oltre la quercia nelle vicinanze ci sono gli scavi di una delle residenze dell’Imperatore Vespasiano, lungo la Consolare Salaria nella Valle Falacrinae.