3 minute read
Ada Boni: una piccola grande percorritrice dell’arte culinaria
di Elena Castiglione
Ada Giaquinto nasce a Roma nel 1891, nella casa paterna di via Ripetta. Una donna minuta, dolce, dedita alla famiglia e alla cucina, come amano ricordare i nipoti. Giunge alla cucina praticamente per hobby. Fin da bambina, probabilmente influenzata dallo zio Adolfo Giaquinto autore di famosi ricettari e fondatore della rivista “Il messaggero della cucina”, nutre una vera passione per i fornelli e già a dieci anni idea e prepara la prima ricetta che dedicherà al papà Alfredo. Si sposa giovanissima con Enrico Boni, discendente da una illustra famiglia di orafi romani. Prosegue nel suo intento di ideare e preparare manicaretti che destano indubbiamente l’ammirazione degli invitati alle numerose feste organizzate dal marito a Palazzo Odescalchi, il quale, quando libero dai suoi impegni di critico musicale, non disdegna affatto di affiancarla in cucina. Dal 1915 Ada decide di divulgare le sue esperienze culinarie pubblicando “Prezioso”, una rivista di bon ton, economia domestica, poesie e ricette di cucina. Da qui il successo che neanche lei si aspettava. Migliaia di giovani donne romane si abbonano per seguire i suoi consigli, soprattutto per i primi passi in cucina, motivo questo che la spingerà a fondare una scuola di cucina per le amiche dell’aristocrazia romana.
Advertisement
Questa esperienza la stimola poi a pubblicare le squisite ricette da lei concepite nel suo famoso e intramontabile libro “Il talismano della felicità”, intitolato così perché pensava che la felicità in una famiglia nascesse intorno alla tavola. Tale fu il successo che il libro venne tradotto in inglese e spagnolo e la sua fama raggiunse le Ame-riche. Oramai a questo punto la sua celebrità la porta ad essere presente ai numerosi inviti che le vengono rivolti: tavole rotonde in materia di gastronomia, concorsi, manifestazioni, cicli di trasmissioni radiofoniche settimanali della Rai, collaborazioni a numerose riviste femminili nelle rubriche dedicate alla gastronomia. La collaborazione con la rivista Arianna dove curò “la cucina regionale”, si rivela un altro enorme successo di Ada.
"La cucina romana” rappresenta un altro grande e non ultimo cult che ci ha lasciato in eredità! Grazie a lei le ricette della tradizione culinaria romana sono state riunite in una bella raccolta dando anche spazio a quei piatti che altrimenti sarebbero stati dimenticati: una preziosa fonte di riferimento per tutti gli amanti delle tradizioni culinarie di Roma! Morirà a Roma nel 1973, lasciando a noi un inestimabile patrimonio!