Mira Bianchi Emanuela Colombo LIBRO DIGITALE
3 ...E ARK
e
STORIE DALL' ARKEOMONDO
RIFLESSIONE LINGUISTICA COMUNICAZIONE ETIMOLOGIA E LESSICO ORTOGRAFIA MORFOLOGIA SINTASSI PERCORSO “ LEGGERE È COME VOLARE”
Il piacere di apprendere
Gruppo Editoriale ELi
Mira Bianchi Emanuela Colombo
3 ...E ARK
e
STORIE DALL' ARKEOMONDO
Il piacere di apprendere
RIFLESSIONE LINGUISTICA
Gruppo Editoriale ELi
INDICE segni, suoni... parole...................4
COMUNICARE
..............19
Il nome...........................................37 Il nome concreto........................ 38 Il nome astratto........................... 39 Il nome comune e il nome proprio.......................................... 40 Il genere del nome......................41 Il numero del nome.................... 42 Un grande albero, una radice... 43 I nomi primitivi e derivati........... 44 I nomi alterati............................... 45 I nomi collettivi............................ 46 I nomi composti.......................... 48
ETIMOLOGIA L’origine delle parole................... 21 PER ALLENARMI UN PO’
..............22 Perché si chiamano così.............23 Le parole che............................... 24 Le parole della Storia...................25
IL COLORE DELLE PAROLE ............. 26
LESSICO Una famiglia di parole.................27 Nomi generici, nomi specifici... 28 PER ALLENARMI UN PO’
............. 29 I sinonimi...................................... 30 I contrari........................................ 31 Gli omonimi..................................32 PER ALLENARMI UN PO’
..............33 Il sentiero dei verbi..................... 34 Per non dire sempre “dire”.........35
Tieni d’occhio il verbo!...............81 Il predicato verbale..................... 82 Tieni d’occhio il soggetto!........ 83 La frase minima........................... 84 La frase si espande, diventa larga e diventa grande............... 85 PER ALLENARMI UN PO’
............. 86 Le preposizioni semplici............ 88 Le preposizioni articolate.......... 89 Le parole che uniscono: i connettivi logici......................... 90 Le parole del tempo....................91
PER ALLENARMI UN PO’
............. 49 Gli articoli..................................... 50 Gli articoli indeterminativi..........52 PER ALLENARMI UN PO’
PAROLE IN VIAGGIO........................ 20
LEGAMI DI PAROLE ......................... 80
SINTASSI
MORFOLOGIA
Comunicare senza parole............5 Cartelli, semafori... matite e pennelli............................6 La LIS (Lingua dei Segni Italiana)............. 7 Comunicare con le parole...........8 C’è chi parla e c’é chi ascolta....10 Facciamo il punto ...................... 11 La virgola ,....................................12 I due punti :.................................. 13 Il discorso diretto.........................14 Il discorso indiretto......................16 Punto interrogativo ? e punto esclamativo !................18 PER ALLENARMI UN PO’
UNA FORESTA DI PAROLE .............. 36
..............53 L’aggettivo qualificativo............. 54 L’aggettivo possessivo................ 56 I verbi............................................ 58 Il verbo-azione............................ 59 La radice e la desinenza del verbo....................................... 60 Le coniugazioni............................61 Le persone del verbo................. 62 Il pronome.................................... 63 Il modo indicativo....................... 64 I tempi semplici del verbo......... 65 La linea del tempo del passato................................... 66 Intrusi.............................................67 Il verbo essere............................. 68 Il verbo avere............................... 70 La tabella del verbo essere.........72 La tabella del verbo avere..........73 La tabella del verbo lavare.........74 La tabella del verbo credere......75 La tabella del verbo servire........76 I verbi sotto la lente.....................77 PER ALLENARMI UN PO’
..............78
PAROLE IN PUNTA DI PENNA .......... 92
ORTOGRAFIA I suoni simili e i suoni diversi.... 93 I suoni della C.............................. 94 CU • QUA, QUE, QUI, QUO...... 95 CU • QUA, QUE, QUI, QUO...... 96 CQU... l’acqua scende e fa glu glu....................................97 I suoni SCE, SCI........................... 98 I suoni della G.............................. 99 I suoni GNA, GNE, GNI, GNO, GNU................................. 100 Le doppie... lettere che si abbracciano.....................101 Le doppie.................................... 102 Parlando e sillabando............... 103 PER ALLENARMI UN PO’
........... 104 L’apostrofo................................. 106 Apostrofo sì, apostrofo no.......107 C’ero, c’era, c’erano, c’è, ci sono................................. 108 L’accento.................................... 109 L’accento.....................................110 A, AH, HA • AI, AHI, HAI • O, OH, HO L’acca ci vuole oppure no?...... 111
LE G G E R
E È COME.
.. VOLARE ..... 112
Ark ti accompagna tra le pagine del libro per farti riflettere sulla lingua italiana correttamente e per aiutarti a usarla correttamente.
SEGNI, SUONI... PAROLE COMUNICARE
PAROLE IN VIAGGIO ETIMOLOGIA
IL COLORE DELLE PAROLE
lessico
UNA FORESTA DI PAROLE morfologia
assi LEGAMI DI PAROLE sint
NA
PAROLE IN PUNTA DI PEN ortografia PRIMA PER ALLENARMI UN PO’ DELLE PROVE DI VERIFICA
SEGNI, SUONI... PAROLE
COMUNICARE COMUNICARE
PARLARE SENZA VOCE La piccola Selene viveva su una stella. Là non esistevano parole né rumori. Correva scalza, danzava sulle punte dei piedi e parlava con le mani. Ogni gesto significava qualcosa. Quei giochi di mani che si muovevano svelte erano le parole del vento e delle stelle. In quel suo mondo, Selene imparava la lingua delle nuvole, del giorno e delle stagioni. Dormiva sul petto soffice di una stella la piccola Selene. Una notte si abbandonò al vento caldo e quando si risvegliò, si ritrovò su un letto di foglie e spighe. Era la Terra, un mondo bello quanto il suo. E anche gli scoiattoli, le farfalle e le lucciole parlavano a gesti. Proprio come lei. – Anche noi vogliamo parlare con gli alberi della foresta e con le farfalle! – esclamarono a una sola voce i bambini. Uno di loro si avvicinò alla piccola Selene. Lei gli prese le mani e insieme cominciarono a parlare con la notte. Subito un altro si aggiunse, e poi un altro e altri ancora. Formarono un cerchio e furono felici di aver trovato una nuova amica. Senza voce e con le loro piccole dita cominciavano a parlare con le nuvole, i fiori e le lucciole. Mentre le loro mani sembravano sfiorare le stelle. Concetta Rundo, La bambina che parlava con le mani, Città Aperta
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SEGNI, SUONI... PAROLE
COMUNICARE
COMUNICARE SENZA PAROLE Hai letto o hai ascoltato un testo e hai conosciuto la piccola Selene. Prova anche tu a raccontare qualcosa senza usare le parole. Utilizza il linguaggio dei mimi, cioè usa alcuni gesti che sostituiscono il linguaggio orale. 1 Secondo te, ci sono altri modi per raccontare agli altri chi sei tu?
Prova a raccontare chi sei tu senza utilizzare le parole. Pensa e confronta le tue risposte con quelle dei compagni e delle compagne. ........................................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................................
2 Gioca a fare indovinare i compagni e le compagne. Mima queste azioni.
Non usare la voce.
volare • nuotare • arrampicarsi • giocare a palla • leggere • sciare • annaffiare • andare in monopattino • tagliare la pizza • sparecchiare 3 Disegna negli spazi un simbolo per rappresentare alcune delle azioni che hai mimato.
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SEGNI, SUONI... PAROLE
COMUNICARE
CARTELLI, SEMAFORI… MATITE E PENNELLI • Che cosa comunica questo cartello? Scrivilo. ..............................................................................................................................................................
• Dove lo puoi trovare? ...................................................................................................... • A chi è rivolto? .......................................................................................................................
• Come si chiama questo segnale luminoso? ........................................................................................................................................
• Ogni colore ha un significato. Scrivilo. Rosso: ..................................................................................................................... Giallo: ..................................................................................................................... Verde: ..................................................................................................................... • Dove lo puoi trovare? ............................................................................... • A chi è rivolto? ................................................................................................
Se una persona non può vedere la segnaletica luminosa, c’è un segnale acustico che la avvisa!
1 Ricordi se nella tua scuola, al parco, al cinema, in città, ci sono cartelli
con dei simboli? Disegnane qualcuno.
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SEGNI, SUONI... PAROLE
COMUNICARE
LA LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA) Lo sai che esiste la LIS LIS, cioè la lingua dei segni italiana? italiana La LIS serve per comunicare con le persone che non sentono o non possono usare le parole. Insieme all’insegnante fai una ricerca su come si possono tradurre alcune parole con la LIS LIS. Puoi trovare alcune informazioni anche nel tuo Libro B, B alle pagine 102102-103 103. Conosci altri alfabeti da fare con i gesti? Per esempio, l’alfabeto muto. Prova a comunicare qualche parola con i tuoi compagni e le tue compagne. Anche i quadri non utilizzano le parole, ma i colori e le forme per descrivere, emozionare, comunicare pensieri, idee, stati d’animo. 1 Osserva il dipinto, poi rispondi.
• Che cosa rappresenta il dipinto di Monet? ............................................................................................................... ............................................................................................................... ............................................................................................................... ...............................................................................................................
• Secondo te, quale stato d’animo vuole comunicare? ............................................................................................................... ...............................................................................................................
• Quali sono i colori dominanti nel quadro? ............................................................................................................... ...............................................................................................................
Claude Monet, Giardino di Monet a Vétheuil
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SEGNI, SUONI... PAROLE
COMUNICARE
COMUNICARE CON LE PAROLE Mi presento, sono Ark.
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Mi chiamo Arkè, per gli amici Ark. Frequento la classe terza della Scuola Primaria in una grande città. A volte vado a scuola con il pedibus, altre volte mi accompagna mia mamma Tilde, che sistema me e i miei fratelli gemelli nei seggiolini sui sedili posteriori dell’automobile. Il viaggio mi cattura e cerco di cogliere le voci e le immagini della mia grande città. Oggi è venerdì 23 settembre. – Ark, hai preso il quaderno per gli appunti? Hai preso la borraccia con l’acqua? E l’ombrellino tascabile? Ark, controlla! Non continuare a fantasticare. Oggi, 23 settembre, la prima gita del nuovo anno scolastico: tutti insieme in autobus per raggiungere il Bosco dei Larici. Obiettivo delle maestre: scoprire un nuovo ecosistema e lasciarci del tempo libero per riallacciare l’amicizia con i compagni e le compagne di scuola. Obiettivo di noi bambini e bambine: fare una passeggiata nel bosco, raccontarci l’estate appena trascorsa, progettare il dopo scuola al parco giochi e, perché no?, fare uno scatto insieme a testa in giù.
SEGNI, SUONI... PAROLE
COMUNICARE
1 Immagina le situazioni comunicative che hai appena letto.
Completa i fumetti scrivendo lo stato d’animo dei protagonisti.
1 C he cosa pensa Ark mentre è seduta in automobile?
.......................................................... ..........................................................
..........................................................
2 Che cosa potrebbe dire Ark alla mamma?
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..........................................................
3 Che cosa pensa la mamma mentre guida?
..........................................................
..........................................................
4 Che cosa dicono le maestre?
..........................................................
..........................................................
5 Che cosa pensano i bambini sull’autobus?
..........................................................
2 Completa i fumetti. Con quali parole comunichi che…
ti stai annoiando
sei felice
..................................................................
..................................................................
ti stai divertendo
non ti senti bene
..................................................................
..................................................................
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SEGNI, SUONI... PAROLE
COMUNICARE
C’È CHI PARLA E C’È CHI ASCOLTA Chi parla è l’emittente, cioè la persona che emette per prima il messaggio. Chi ascolta è il destinatario, cioè la persona alla quale è rivolto il messaggio.
1 Leggi o ascolta il messaggio. Completa la tabella e confronta le tue risposte
con quelle dei compagni e delle compagne. messaggio
Ciao bambini! Sono Ark.
chi parla?
chi ASCOLTA?
Ark, una bambina di classe terza.
Andrea, mettiti subito il pigiama! Lisa tira il calcio di rigore. In carrozza… si parte! Ecco il suo caffè. Bambini fermatevi! Il semaforo è rosso! Ed ecco il numero del domatore dei leoni! Buttate l’ancora. Siamo in porto. Ecco il suo resto. Leggete a pagina 56 e sottolineate i nomi. Mi presti il righello? Grazie! 2 Dopo aver completato la tabella, leggi a voce alta i messaggi, utilizzando
il tono adeguato all’intenzione comunicativa.
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SEGNI, SUONI... PAROLE
FACCIAMO IL PUNTO
COMUNICARE
.
Sono il punto punto. Sono nero, sono tondo, sono uguale in tutto il mondo. Se mi incontri non continuare, un pochino ti devi fermare. Prendi fiato, fai un respiro, fai una pausa lunga un giro. 1 Nel testo sono spariti i punti. Leggi e completa
con il punto quando è necessario. Poi metti la lettera maiuscola alla parola che viene dopo il punto.
L’automobile a trombetta C’era una volta un’auto come tutte le altre, non troppo grande, non troppo piccola, di colore azzurrino di strano aveva solo il tubo di scappamento: finiva a forma di tromba, e suonava invece di fumo puzzolente, mandava fuori un fresco odore di menta e invece di scoppi sprigionava motivetti musicali, canzonette e sinfonie in città l’auto segnalava ai passanti il suo arrivo suonando con la tromba le note di una sinfonia di Beethoven davanti alle scuole mandava squilli di allarme per avvertire gli scolari che attraversavano negli ingorghi suonava motivetti dolci che distendevano i nervi quando passava davanti a un vigile, lo salutava con una samba così allegra che quello non poteva fare a meno di ballare era proprio un’auto gentile aveva solo un piccolo difetto: quando si addormentava nel parcheggio russava un po’ e così il suono della tromba diventava quello d’un trombone. Marcello Argilli, Cento storie fantastiche, Editori Riuniti
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SEGNI, SUONI... PAROLE
COMUNICARE
LA VIRGOLA
,
Sono la virgola virgola, sono nera, sono allungata, come una ciglia un po’ curvata. Se mi incontri fai una sosta breve O respira in modo lieve.
1 Nel testo sono sparite le virgole. Leggi con attenzione
e completa con la virgola quando è necessaria.
Un bosco fitto fitto C’era una volta un bosco fitto fitto e verde verde e nel bosco c’era uno stagno e sulla riva dello stagno c’era un canneto di dieci canne che quando c’era il vento dondolavano si muovevano frusciavano. Una mattina venne in volo un picchio rosso e con le zampe si attaccò a una canna perché gli piaceva dondolare muoversi e sentir frusciare. Ma a un certo punto il picchio sentì un suono diverso leggero. Mise il capino di qua mise il capino di là finché capì che quel suono diverso leggero veniva dalla cima di una delle canne. Era la canna che cantava. Riccardo Piumini, Il picchio e la canna 2 Leggi le frasi e aggiungi le virgole.
1 I l bosco era fitto di alberi diversi: castani betulle faggi ciliegi selvatici. 2 Nel bosco vivevano diverse specie di animali selvatici: volpi scoiattoli ghiri tassi. 3 Lo stagno era popolato da rane rospi girini qualche salamandra. 4 Nel canneto le canne dondolavano si muovevano frusciavano. 5 Nel canneto vivevano i germani reali gli aironi i picchi le folaghe. 6 Nel canneto c’erano canne alte ciuffi di erba qualche salice.
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SEGNI, SUONI... PAROLE
I DUE PUNTI Siamo i due punti, punti ognuno è nero, ognuno è rotondo, ma siamo sempre insieme: uno sopra, il primo, l’altro sotto, il secondo.
:
COMUNICARE
Se ci incontri c’è una frase che ti spiega, un elenco, un discorso… fermati, aspetta, stai in attesa!
C’È UNA FRASE CHE TI SPIEGA Giochiamo a bandiera Un pezzo di stoffa o un fazzoletto sarà la bandiera. I giocatori si dividono in due squadre: hanno lo stesso numero e si dispongono su due righe. All’inizio del gioco il portabandiera chiama un numero: i due giocatori avversari che hanno quel numero devono correre verso di lui per cercare di prendere la bandiera. Vince la squadra che ha il punteggio maggiore alla fine della partita. 1 In questo testo c’è una frase che ti spiega.
Sottolinea le frasi che contengono i due punti.
C’È UN ELENCO Il picnic delle tartarughe Tre tartarughe andarono a fare un picnic. Il cesto conteneva: tre cespi di lattuga fresca, tre gambi di fagiolini, tre zucchine tenere, tre bottiglie di succo di mela e ananas, tre prugne e un’anguria. Cammina cammina, arrivarono nel prato scelto per fare il picnic. 2 In questo testo c’è un elenco. Riscrivilo sui puntini.
• Nel cesto delle tre tartarughe ci sono ........................................................................................................................ ......................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................................................
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SEGNI, SUONI... PAROLE
COMUNICARE
IL DISCORSO DIRETTO Quando esprimi il tuo pensiero, parlando, si dice che fai un discorso. Quando parli con altre “persone” e c’è uno scambio di parole, pensieri, opinioni, si dice che c’è un dialogo. Il discorso e il dialogo sono introdotti dai due punti ( ) e le virgolette alte ( ) o basse ( ) oppure dal trattino ( ).
“”
«»
1 Leggi attentamente il racconto e sottolinea i dialoghi
dei personaggi.
Il cedro In un giardino, insieme a tante piante, cresceva un bel cedro. A ogni stagione la sua statura aumentava, la sua cima si alzava nel cielo sopra tutti gli altri alberi. Un giorno il cedro, insuperbito dalla propria bellezza, disse: – Toglietemi quel noce. Il noce urlò: – Nooo! Lasciatemi qui! Ma il noce fu tolto. – Portate via quel fico, – disse ancora il cedro – mi dà noia. Il fico, seccato, esclamò: – Non abbattetemi! Non do fastidio a nessuno! Ma il fico fu abbattuto. Così, uno alla volta, il cedro fece eliminare tutte le piante per restare solo e padrone del grande giardino. Ma un giorno arrivò una grande bufera di vento. Il bellissimo cedro resisté con tutte le forze, aggrappandosi alla terra con le radici, ma il vento, non trovando la resistenza di altre piante, si abbatté con forza su di lui, lo piegò e lo stese a terra. Leonardo Da Vinci, Favole e leggende, Giunti
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:
-
SEGNI, SUONI... PAROLE
COMUNICARE
Nel racconto si riportano direttamente le parole di chi parla, nello stesso modo in cui sono state pronunciate. Il discorso diretto è introdotto dai due punti ( ) ed è preceduto da una lineetta ( ) o racchiuso tra virgolette alte ( ) o basse ( ). Spesso i due punti accompagnano i verbi dire, chiedere, rispondere, esclamare… In un fumetto, invece, le parole dette si scrivono in una “nuvoletta” o balloon.
«»
-
:
“”
2 Riporta i dialoghi del racconto del cedro, inserendo le parole nelle vignette.
..................................................
..................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
..........................
..........................
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..................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
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..........................
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SEGNI, SUONI... PAROLE
COMUNICARE
IL DISCORSO INDIRETTO A volte, però, il discorso viene riportato come se ci fosse un narratore: non si usano più i due punti e la lineetta o le virgolette. Questo discorso si chiama indiretto.
1 Leggi come diventa il dialogo del cedro utilizzando il discorso
indiretto e continua tu.
Un giorno il cedro, insuperbito dalla propria bellezza, disse che dovevano togliergli quel noce. Il noce urlò di lasciarlo lì. Il cedro disse ancora di ...................................................................................................... perché ................................................................................................................................................ Il fico, seccato, esclamò di ............................................................................................. perché ................................................................................................................................................ 2 Trasforma un dialogo nel discorso indiretto e viceversa.
• La betulla disse: – Che freddo! È arrivato il vento del Nord! La betulla disse che ........................................................................................................... ...............................................................................................................................................................
• L’abete rispose che i suoi rami si muovevano felici al vento. L’abete rispose: – ................................................................................................................ ............................................................................................................................................................... • La vecchia quercia disse: – Le mie foglie sono tutte cadute a terra e ora rabbrividisco. • La vecchia quercia disse che .................................................................................... ............................................................................................................................................................... • Il larice rispose che i suoi aghi ingialliti d’autunno sembravano oro. • Il larice rispose: – ................................................................................................................ ...............................................................................................................................................................
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SEGNI, SUONI... PAROLE
COMUNICARE
3 Trasforma il discorso diretto in discorso indiretto e viceversa.
DISCORSO DIRETTO
Il vigile alzò la paletta e disse all’automobilista: – Si fermi! La maestra indicò l’entrata della biblioteca e raccomandò ai bambini: – Fate silenzio entrando! ........................................................................................................ ........................................................................................................
DISCORSO INDIRETTO ........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................
Ogni mattina il papà raccomanda a Tommy di stare attento a scuola.
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Patrizia pensa: “Che bello sarebbe andare in gita nel bosco con i compagni e le compagne!”
Arianna dice alla sua amica Greta che è triste perché la mamma deve partire per lavoro. ........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................
........................................................................................................ ........................................................................................................
Gigi urla che una zanzara l’ha punto e ora ha un pomfo rosso sulla mano.
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– Ciao! Mi chiama Asia. E tu? – Io sono Cinzia. Giochiamo insieme?
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........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................
Roberto ha chiesto a Pietro se vuole andare alla sua festa di compleanno e lui ha risposto che ci andrà volentieri.
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SEGNI, SUONI... PAROLE
COMUNICARE
PUNTO INTERROGATIVO ? E PUNTO ESCLAMATIVO Sono il punto esclamativo, esclamativo un punto tondo e un’asta nera, sono in fondo a un comando o a un’emozione vera! Osserva! Scopri! Guarda e ammira! rabbia, meraviglia, noia, attesa! E se invece vuoi domandare, il punto interrogativo devi utilizzare. come stai? quanti anni hai? Piove? C’è il sole? Non si sa mai! 1 Sottolinea le frasi che si concludono con il punto
interrogativo e il punto esclamativo. Leggi il testo, modulando la voce e rispettando la punteggiatura.
Coraggio e paura Un mattino le lepri si radunarono e si lagnarono della loro triste sorte: avere paura di tutti! Di chi avevano paura le lepri? Degli uomini, dei cani e di tutti gli altri animali! Intanto, le rane che stavano vicino a uno stagno decisero di buttarsi in acqua per rinfrescarsi. Le lepri, invece, si misero a discutere. Era ormai mezzogiorno. Allo stagno, le rane cominciavano ad aver fame e perciò catturarono e mangiarono molti insetti e poi, soddisfatte, si misero a gracidare. E le lepri? Le lepri corsero verso lo stagno. Ma le ranocchie, non appena avvertirono lo scalpiccio delle lepri, schizzarono in acqua. Allora una lepre più saggia delle altre disse: – Avete visto, compagne? Ci sono animali che hanno paura di noi! La favola insegna che tutti gli animali, come le persone, hanno le proprie paure. Pietro Pancrazi, L’Esopo moderno, Vallecchi
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PER ALLENARMI UN PO’ 1 Completa le frasi con i punti esclamativi o interrogativi, poi leggi
a voce alta.
1 2 3 4 5
ome si chiama l’amica di Greta C Alzati, è tardi Ma dove si trova il castello, ci siamo persi Buon compleanno, Martina Il lago ghiacciato è meraviglioso: vorresti venire con me
2 Con quale tono di voce hai pronunciato le frasi dell’esercizio precedente?
Colora la risposta giusta.
Frase 1
allegro
curioso
Frase 2
fermo
educato
Frase 3
educato
preoccupato
Frase 4
indeciso
gioioso
Frase 5
convincente
annoiato
3 Riscrivi le frasi trasformando il discorso indiretto in discorso diretto o viceversa.
• Ho incontrato Filippo e gli ho chiesto di venire a giocare al parco. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………......………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………......……………………….
• Giulia mi ha chiesto se voglio andare con lei al museo. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………......………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………......……………………….
• Elena propose a Paolo: – Andiamo a mangiare una pizza? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………......………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………......……………………….
• Giada urlò a Marco: – Sbrigati, sta arrivando l’autobus! ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………......………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………......……………………….
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PAROLE IN VIAGGIO
ETIMOLOGIA
C’è un paese dove le persone non parlano quasi mai. È il paese della grande fabbrica delle parole. In questo strano paese per pronunciare le parole bisogna comprarle e inghiottirle. La grande fabbrica delle parole lavora giorno e notte: dai suoi macchinari escono tutte le parole di tutte le lingue del mondo. Nel paese della grande fabbrica parlare costa molto. Chi non ha soldi, fruga, a volte, nei cassonetti della spazzatura, ma le parole che vengono buttate via non sono molto interessanti: ci sono un mucchio di carabattole e fichi secchi. In primavera si possono comprare parole in offerta speciale: si portano via un sacco di parole a prezzi convenienti. Ma spesso sono parole che non servono granché: che cosa puoi fare di parole come ventriloquo o filodendro? A volte ci sono parole che volteggiano nell’aria. Allora i bambini si precipitano fuori con i retini acchiappafarfalle. Di sera, a cena, sono fieri di poter dire qualcosa ai propri genitori. Oggi Filet ha catturato tre parole con il suo retino. Non le pronuncerà questa sera perché vuole conservarle per una persona preziosa. Domani è il compleanno di Cybelle. Filet è innamorato di lei. Le piacerebbe molto dirle “ti voglio bene” ma non ha abbastanza soldi nel suo salvadanaio. Allora le offrirà le parole che ha trovato: ARIA, CILIEGIA, CUORE. Filet suona alla sua porta e pensa a tutto l’amore che ha nel cuore. Poi pronuncia le parole che ha catturato con il retino. Agnès de Lestrade - Valeria Docampo, La grande fabbrica delle parole, Terre di Mezzo
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PAROLE IN VIAGGIO
ETIMOLOGIA
L’ORIGINE DELLE PAROLE Le parole nascono, muoiono, si trasformano, viaggiano nel tempo e nello spazio. All’origine della parola c’è stato il gesto, c’è stato lo sguardo e poi c’è stato il suono. Una miriade di suoni che i nostri antenati emettevano con il corpo, con le mani, con i piedi e con la bocca. Tanti suoni per esprimere dei bisogni, per dire che si era in guerra o in pace, per aiutare qualcuno, per festeggiare la caccia e il buon cibo. Con questi suoni si sono chiamate le cose, gli animali, i vegetali, le persone. Da questi suoni, poi, hanno avuto origine le parole. Alcune parole della nostra lingua derivano dal latino e dal greco antico; altre derivano da parole straniere che viaggiavano insieme ai viaggiatori e sono diventate, con il passare del tempo, “italiane”. Come scoprire l’origine delle parole? Dal vocabolario o dizionario, che è la “casa” del nostro linguaggio. La casa delle parole è spaziosa, ordinata, accogliente e sempre al passo con i tempi. Se possiedi la “chiave”, puoi entrarci quando vuoi. La “chiave” per entrare è l’ordine alfabetico. Le lettere dell’alfabeto sono: A B C D E F G H I
J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
Se cerchi un nome, nel vocabolario lo trovi: • al singolare, come sedia, banana, scimmia… • al maschile singolare, come maestro, sarto, gatto… se esiste anche il femminile. Se cerchi un aggettivo qualificativo, nel vocabolario lo trovi: • al maschile singolare, come buono, allegro, affamato… Se cerchi un verbo, nel vocabolario lo trovi: • nel modo infinito presente, come abbracciare, scoprire, sognare…
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PER ALLENARMI UN PO’ 1 Quale parola cercheresti nel vocabolario? Completa le tabelle.
LA PAROLA È...
DEVO CERCARE...
LA PAROLA È...
giardinieri
bicchieri
coraggiose
nuotavo
verdi
leonesse
abbiamo cantato
borsettina
timidi
gambetta
DEVO CERCARE...
2 Metti in ordine alfabetico.
puma
luna
amaca
tavolo
delfino
rondine
............................................................................................................................................................................................................................
3 Metti in ordine alfabetico.
yogurt
latte
mucca
koala
zero
foglia
............................................................................................................................................................................................................................
4 Metti in ordine alfabetico, facendo attenzione alla seconda lettera.
purè
pane
pesce
pipa
porto
............................................................................................................................................................................................................................
5 Per ogni riga, inserisci una parola adatta per completare l’ordine alfabetico.
mano aria
onda bicicletta elefante
quercia
serpente uva
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farfalla
vaso
PAROLE IN VIAGGIO
ETIMOLOGIA
PERCHÉ SI CHIAMANO COSÌ 1 Vuoi sapere perché alcune cose, persone o animali si chiamano così?
Iniziamo da… • Maestro deriva dal latino magis, “di più”, e indica colui che è superiore agli altri e richiede rispetto. • Compagno deriva dal latino cum panis, cioè il compagno è la persona con cui si divide il pane, cioè il cibo! • Merenda deriva dal latino merere, cioè una cosa che si merita. • Ippopotamo deriva dal greco e significa “cavallo del fiume”. • Semaforo deriva dal greco e significa “oggetto che porta dei segnali”. Anche i nostri nomi hanno un’origine e un significato. 2 Conosci il significato del tuo nome proprio?
Il mio nome significa: .......................................................................................... ................................................................................................................................................
Ecco il significato di alcuni nomi. • Gabriele: deriva da GABRIEL, nome ebraico che significa “essere forte”. • Irene: in latino significa “pace”. • Jasmine: deriva dal persiano e significa “gelsomino”. • Riccardo: nome di origine germanica composto da RIKIA, che significa “potente”, e da HART, che vuol dire “valoroso”. • Stefano: deriva dalla forma latina STEPHANUS e significa “corona”.
23
PAROLE IN VIAGGIO
ETIMOLOGIA
LE PAROLE CHE… 1 Completa con le parole adatte.
Parole che abbracciano come coperta, ................................................................ ........................................................................................................................................................................
Parole che dondolano come altalena, .................................................................... ........................................................................................................................................................................
Parole che dividono come litigio, ................................................................................ ........................................................................................................................................................................
Parole che esprimono gentilezza come ............................................................... ........................................................................................................................................................................
Parole che uniscono come ................................................................................................ ........................................................................................................................................................................
Parole che pungono come ................................................................................................ ........................................................................................................................................................................
Ci sono parole che stanno in silenzio e parole che fanno rumore come tic-tac, toc-toc, sbam, .............................................................................................. oppure cip-cip, roar, miao, .....................................................................................................
Queste parole si chiamano onomatopee, cioè sono parole che imitano i suoni e i rumori.
2 Leggi il colore di alcune parole e continua l’elenco.
Il colore delle parole Ci sono parole grigie come fumo, nebbia, tristezza, .......................................... Ci sono parole nere come buio, paura, formica, ................................................... Ci sono parole verdi come prato, speranza, .............................................................. Ci sono parole blu come jeans, calze, cielo, .............................................................. Ci sono parole rosse come tulipano, rosa, .................................................................. Ci sono parole gialle come ........................................................................................................ E ci sono parole bianche come .............................................................................................
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PAROLE IN VIAGGIO
ETIMOLOGIA
LE PAROLE DELLA STORIA Alcune parole sono composte da due parti e derivano dal greco antico o dal latino. 1 Osserva, leggi e completa.
Archeologo
Archeologia
Dinosauro
Paleolitico
Paleontologo
Neolitico
Archeo: dal greco arcaios, significa “antico”.
logo: dal greco logos, significa “discorso”.
.............................................
.............................................
.............................................
..............................................
..............................................
..............................................
..............................................
..............................................
..............................................
Dino: dal greco deinos, significa “terribile”.
Sauro: dal greco sauros, significa “lucertola”.
È .........................................
Paleo: dal greco palaios, significa “antico”.
Litico: dal greco lizicos, significa “oggetti di pietra”.
.............................................
.............................................
.............................................
.............................................
..............................................
..............................................
..............................................
..............................................
..............................................
..............................................
Neo: dal greco neos, significa “nuovo”.
.............................................
.............................................
..............................................
..............................................
..............................................
..........................................
È la persona che studia l’antichità.
.............................................. ............................................
.............................................. ...........................................
25
IL COLORE DELLE PAROLE
LESSICO
C’è un mondo, lassù, che si chiama Amacem. Non è più grande o più piccolo del nostro Pianeta: è diverso. Su Amacem le sorgenti sono in basso, i fiumi salgono, le montagne sono di mare, e nelle montagne nuotano pesci che possono uscire dall’acqua e volare nel cielo, perché le loro pinne sono anche ali. Tra i fiumi che salgono a formare le montagne, si stendono boschi e prati. Gli alberi, grandi e senza tronco, volano e non perdono mai le foglie. I pesci uccello si posano spesso sui rami a riposare. Non ci stanno solo pesci uccello, fra i rami: gli Amacemi, gente quieta e leggera, vivono su quegli alberi in movimento. Gli Amacemi non hanno capelli, ma una piccola nuvola mobile e rossa, che è la loro mente. Quando due di loro vogliono parlare, o giocare, si avvicinano fino a mescolare le nuvole in una sola, più grande, rossa e mobile. Gli Amacemi possono parlare ma per le cose importanti preferiscono mescolare le menti. Sanno anche volare, ma stanno volentieri tra i rami del loro albero. Quando uno di loro si sente solo, comincia a pensare: pensa un nuovo Amacemo… Seme nacque vicino a un Amacemo di nome Aioppe. Aioppe lo guardava e sorrideva. Seme era grazioso e svelto e attorno alla testa aveva una grande nuvola rossa, più grande di tutte quelle che Aioppe aveva visto nella sua vita. Senza troppe parole cominciarono a giocare volando fra i rami, e poi nel cielo, mescolando le nuvole rosse fino a farne una così grande e gioiosa che Aioppe ne rimase stordito. La nuvola di Seme era tanto piena di musiche, sapori, odori, colori, immagini, pensieri, da togliergli il fiato. Aioppe non aveva mai provato niente di simile, mescolando la sua nuvola con quella di altri Amacemi. Aioppe continuava a guardare il nuovo amico. Vide che la nuvola rossa di Seme era ancora più grande e vivace di prima, e gli copriva le spalle come un’enorme parrucca trasparente. Roberto Piumini, Seme di Amacem, Einaudi Ragazzi
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Il colore delle parole
LESSICO
UNA FAMIGLIA DI PAROLE La nuvola di Seme è tanto piena di musiche, sapori, odori, colori, emozioni, pensieri… Un mondo. Un mondo di parole! 1 Osserva la nuvola di Seme.
Profumo Serenità
Fiducia
Giallo
Rosso
Azzurro
Gioia
Curiosità
Salato
Essenza
Dolce
Puzza
Violetto Amaro
Meraviglia
Verde
2 Le parole nella nuvola possono essere raggruppate: inseriscile nella tabella,
riconoscendo a quale famiglia appartengono. EMOZIONI
COLORI
SAPORI
ODORI
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Il colore delle parole
LESSICO
NOMI GENERICI, NOMI SPECIFICI Il Mondo di Amacem è abitato da animali… Il Mondo di Amacem è abitato da pesci… 1 Trova e scrivi due nomi specifici.
ANIMALI pesci rettili
Sogliola Trota Branzino
................................. .................................
uccelli
anfibi mammiferi
.................................
.................................
.................................
.................................
................................. .................................
La parola animale è una parola con significato generico e può indicare altre numerose parole. La parola pesce è una parola con significato più specifico. Ma potresti usarne una ancor più specifica, come sogliola, trota, branzino…
2 Trova e scrivi i nomi generici. ......................................................
......................................................
crostate budino biscotti
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bignè
rosa viola
margherita tulipano
PER ALLENARMI UN PO’ 1 Trova almeno tre nomi specifici per ogni gruppo.
Alberi
SPORT
.......................................................................................
.......................................................................................
.......................................................................................
.......................................................................................
.......................................................................................
.......................................................................................
mestieri
fiabe
.......................................................................................
.......................................................................................
.......................................................................................
.......................................................................................
.......................................................................................
.......................................................................................
Insetti
Città
.......................................................................................
.......................................................................................
.......................................................................................
.......................................................................................
.......................................................................................
.......................................................................................
musicali Strumenti
cucina Attr ezzi da .......................................................................................
.......................................................................................
.......................................................................................
.......................................................................................
.......................................................................................
.......................................................................................
2 Scrivi il nome specifico di ogni gruppo, poi cancella l’intruso. ................................................
rondine • aquila • fenicottero • castoro • usignolo • cicogna
................................................
caffè • acqua • aranciata • betulla • limonata • tè
................................................
nave • auto • treno • casa • elicottero • moto
................................................
giacca • pantaloni • gonna • camicia • libro
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Il colore delle parole
LESSICO
I SINONIMI Seme era grazioso e svelto e attorno alla testa aveva una grande nuvola rossa. Seme era grazioso e svelto e attorno alla testa aveva una grande nube rossa. Nuvola e nube sono parole che hanno lo stesso significato. Sono sinonimi.
I sinonimi sono parole che si scrivono in modo diverso ma che hanno un significato simile o uguale.
1 Collega ciascuna parola al sinonimo corrispondente.
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caverna
insegnante
vestito
faccia
negozio
bimbo
maestro
denaro
soldi
bottega
viso
alunno
testa
grotta
bambino
capo
scolaro
calzatura
scarpa
abito
Il colore delle parole
LESSICO
I CONTRARI 1 Completa, come nell’esempio.
• • • • • •
basso Se è alto non è ..................................................................................................... Se è bianco non è ............................................................................................. Se è falso non è ................................................................................................... Se è forte non è ................................................................................................... Se è chiassoso non è ...................................................................................... Se è freddo non è ..............................................................................................
I contrari sono parole che hanno significato opposto. Per esempio, le parole salire e scendere esprimono un significato opposto e quindi sono contrari. 2 Trova e scrivi il contrario dei seguenti verbi.
andare rompere ricordare
................................................................... ................................................................... ...................................................................
moltiplicare uscire ridere
.......................................................... .......................................................... ..........................................................
3 Scegli una coppia di verbi e forma delle frasi.
1 . .................................................................................................................................................................................................................. 2 . .................................................................................................................................................................................................................. 4 Scrivi il contrario delle parole sottolineate e indovina
quale animale è.
È un roditore di enormi .................................................................. dimensioni. Ha il pelo lungo .................................................................. e grigio, il muso grande .................................................................. e appuntito. Si muove a passi lenti .................................................................. e rumorosi ................................................................... Il suo verso si chiama squittio. Il gatto è il suo miglior .................................................................. amico. Questo animale è il ..................................................................
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Il colore delle parole
LESSICO
GLI OMONIMI 1 Leggi e osserva.
Coda
Chioma
Squadra
Riccio
Pianta
Venti
I nomi che hai letto sono omonimi, cioè parole che si scrivono allo stesso modo ma hanno significati diversi. 2 Scegli tre parole dell’esercizio 1 e forma delle frasi con gli omonimi.
1 . .................................................................................................................................................................................................................. 2 ................................................................................................................................................................................................................... 3 ...................................................................................................................................................................................................................
32
PER ALLENARMI UN PO’ 1 Trova due sinonimi per ogni nome.
Il sinonimo è...
Oppure è...
casa caverna alimento fanciullo vestito bottega lavoro scolaro 2 Trova i sinonimi e i contrari dei seguenti aggettivi.
sinonimo
Contrario
calmo feroce distratto gustoso vecchio grasso candido egoista felice sporco astuto caldo largo
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Il colore delle parole
LESSICO
IL SENTIERO DEI VERBI Per non dire sempre FARE FARE, un verbo adatto puoi TROVARE. 1 Scrivi il verbo adatto,
come nell’esempio.
.................................
Fare un disegno Impastare ................................. Fare la pizza .................................
Fare una passeggiata
................................. .................................
Fare un tuffo
Fare la spesa .................................
Fare un salto .................................
Fare un sogno .................................
Fare una corsa
................................. .................................
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Fare una gara
Fare un errore
Il colore delle parole
LESSICO
PER NON DIRE SEMPRE “DIRE” Per non dire sempre dire dire, un verbo adatto puoi scoprire. 1 Qual è il significato di questi verbi? Spiegalo a voce, poi cerchia
con lo stesso colore i verbi che hanno significato simile o uguale (sinonimi).
parlare comunicare raccontare
riferire suggerire narrare
bisbigliare spifferare consigliare
sbottare mormorare urlare
Aiutati con il vocabolario!
PER ALLENARMI UN PO’ 1 Pensa e scrivi due sinonimi di ASCOLTARE. ........................................................................
........................................................................
2 Pensa e scrivi due sinonimi di VEDERE. ........................................................................
........................................................................
3 Pensa e scrivi due sinonimi di MANGIARE. ........................................................................
........................................................................
4 Pensa e scrivi due sinonimi di CORRERE. ........................................................................
........................................................................
5 Pensa e scrivi due sinonimi di COSTRUIRE. ........................................................................
........................................................................
6 Pensa e scrivi due sinonimi di PARLARE. ........................................................................
........................................................................
35
Una foresta di parole
MORFOLOGIA
C’era una volta un gigantesco albero azzurro al centro di una città. Era bellissimo e altissimo e più forte di qualsiasi altro. I suoi rami infiniti attraversavano le finestre e le porte delle case. L’albero era testimone della vita delle persone. Tutti vivevano con lui e lo amavano tantissimo. Solo uno lo odiava: il re, perché capiva che la fama e la bellezza dell’albero erano maggiori di quelle del palazzo reale. Così ogni anno ordinava ai suoi soldati di alzare le mura di cinta e di tagliare tutti i rami dell’albero che si avvicinavano troppo al palazzo. Ma ce n’era sempre qualcuno che riusciva a valicare le mura. Ogni volta che il re voleva andare tra la gente, i suoi soldati dovevano scegliere le strade più sgombre dai rami. Ma non era facile trovarle e così, una volta, per passare, il re fu costretto a inchinarsi all’albero. Questo fece ridere la gente. Il re, furioso, ordinò ai suoi soldati di abbattere l’albero. La gente cercò di fermarli, senza riuscirci. Così l’albero azzurro fu abbattuto e rimpiazzato con una statua del re. Ma i rami tagliati rimasti nelle case piano piano crebbero e ciascuno divenne a sua volta un albero azzurro. Oggi l’intera città è una bellissima foresta. Amin Hassanzadeh Sharif, L’albero azzurro, Kite Edizioni
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
IL NOME Ti ricordi? In classe seconda, abbiamo conosciuto l’albero del nome. Ogni ramo ci raccontava un’informazione. Proviamo insieme a ricordare per imparare. 1 Leggi il testo e completa inserendo i nomi al posto giusto.
case
bellezza
rami
mura
re
finestre
albero
persone
città
palazzo
L’albero azzurro C’era una volta un gigantesco .............................................. azzurro al centro di una ................................................ Era bellissimo e altissimo e più forte di qualsiasi altro. I suoi ............................................... infiniti attraversavano le ............................................... e le porte delle ................................................ L’albero era testimone della vita delle ................................................ Tutti vivevano con lui e lo amavano tantissimo. Solo uno lo odiava: il ..............................................., perché capiva che la fama e la ............................................... dell’albero erano maggiori di quelle del ............................................... reale. Così ogni anno ordinava ai suoi soldati di alzare le ............................................... di cinta e di tagliare tutti i rami dell’albero che si avvicinavano troppo al palazzo… Amin Hassanzadeh Sharif, L’albero azzurro, Kite Edizioni 2 Colora solo i quadratini accanto alle parole-nome.
lepre
foresta
infatti
canzone
allora
suonare
cancello
ma
aprile
tutto
di
giornale
anche
colibrì
papà
lontano
girasole
suoi
Luca
libretto
37
Una foresta di parole MORFOLOGIA
IL NOME CONCRETO Un nome concreto indica una persona, un animale, una cosa che si può…
… vedere, osservare, guardare, scrutare… con gli occhi.
… ascoltare, sentire, udire… con le orecchie.
… gustare, assaggiare, provare… con la bocca.
… annusare, odorare… con il naso.
… toccare, stringere, accarezzare, abbracciare… con le mani.
1 Nomi concreti come… Trova e scrivi i nomi nella tabella. Osserva gli esempi.
PERSONE
Cugino
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ANIMALI
Giraffa
COSE
Ombrello
Una foresta di parole MORFOLOGIA
IL NOME ASTRATTO Ci sono nomi che non possiamo percepire con i sensi. 1 Leggi e completa con i nomi adatti.
Io sono qui Tendra sentì il calore del sole, aprì gli occhi e si accorse di essere nata. Gridò, felice di essere al mondo. Un’ombra scura le si parò davanti. – Ssssh! – le intimò. – … Mamma? – balbettò Tendra, intimorita. Tendra prova ........................................................ e ......................................................... Un copricapo fitto di foglie calò sulla testolina di Tendra, che si accucciò tra i rami tremando… rimase sola, in silenzio, nascosta. Tendra prova ........................................................ e ......................................................... La foresta era una meraviglia di vita in movimento e lei non ne faceva parte. Tendra prova ........................................................ e ......................................................... Ramo dopo ramo, Tendra giunse fino alla savana e si fermò. Una giraffa passava di lì con la sua giraffina. Mamma giraffa la ignorò. Perché nessuno si accorgeva di lei? Si toccò e sentì il pelo morbido e tiepido e il cuoricino che batteva forte. Sabina Colloredo, Io sono qui, Carthusia Edizioni
Tendra non può vedere, gustare, annusare, toccare, ascoltare le sue emozioni. Le emozioni si sentono con il . Felicità, curiosità, gioia, rabbia, paura, stupore... sono nomi astratti.
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
IL NOME COMUNE E IL NOME PROPRIO 1 Per ogni ramo trova tre nomi comuni.
persona
a nimale
cosa
............................................................
............................................................
............................................................
............................................................
............................................................
............................................................
............................................................
............................................................
............................................................
2 Per ogni nome comune trova un nome proprio.
città .................................................................................. gatto .................................................................................. lago .................................................................................. cane .................................................................................. cantante ..................................................................................
fiume bambino monte maestra pittore
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................
3 Per ogni ramo trova tre nomi propri.
persona
a nimale
cosa
............................................................
............................................................
............................................................
............................................................
............................................................
............................................................
............................................................
............................................................
............................................................
4 Per ogni nome proprio trova un nome comune.
Inter Ligure Roma Sara Oz
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....................................................................................... ....................................................................................... ....................................................................................... ....................................................................................... .......................................................................................
Italia ...................................................................................... Po ...................................................................................... Giove ...................................................................................... Fido ...................................................................................... Cenerentola ........................................................................
Una foresta di parole MORFOLOGIA
IL GENERE DEL NOME I nomi hanno un genere, cioè possono essere: maschili o femminili. • Ci sono nomi che possono essere sia maschili sia femminili: cuoco/cuoca, sarto/sarta… • Ci sono nomi che possono essere solo maschili: mestolo, cappotto, pantalone, salice... • Ci sono nomi che possono essere solo femminili: poltrona, matita, fiaba, maglia, vita, gioia… • Ci sono nomi ambigenere che si usano sia per il femminile sia per il maschile: cantante, artista, equilibrista, pianista, insegnante... • Ci sono nomi di genere promiscuo: zebra, tigre, leopardo, delfino... Sono nomi di animali che hanno una sola forma: maschile o femminile. Per precisare il genere di questi animali si deve aggiungere tigre maschio/ tigre femmina; delfino maschio/delfino femmina. 1 Trova il nome che manca e completa la tabella.
nome maschile
nome femminile
violinista pittrice poetessa regina fratello mucca elefante leone 2 Osserva: che cosa succede se trasformi al maschile o al femminile i seguenti
nomi di cosa? Completa e spiega a voce alta.
porto busto
............................................................................ ............................................................................
banca foglia
.......................................................................... ..........................................................................
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
IL NUMERO DEL NOME I nomi hanno un numero, cioè possono essere al: • singolare (uno), come il nonno, la maestra, il criceto, il piatto... • plurale (tanti), come i nonni, le maestre, i criceti, i piatti...
1 Trasforma i nomi dal singolare al plurale o viceversa. Osserva gli esempi.
la balena lo gnomo il pianista l’ape l’orso la sorgente lo scavo
le balene ............................................................... ............................................................... ............................................................... ............................................................... ............................................................... ............................................................... ...............................................................
i mostri le auto le trombe gli insetti gli animali le scale i pennarelli
il mostro ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................
PER ALLENARMI UN PO’ 1 Trasforma tutta la frase dal singolare al plurale o viceversa.
• Il nonno ha trovato un fungo nel bosco. .....................................................................................................................................................................................................................
• La cameriera aveva rotto un piatto. .....................................................................................................................................................................................................................
• Stasera il bambino preparerà lo zaino per la scuola. .....................................................................................................................................................................................................................
• Le nipotine stanno gustando le fette di torta preparate dalle zie. .....................................................................................................................................................................................................................
• Le rane saltavano allegramente sulle foglie di loto. .....................................................................................................................................................................................................................
• Lo stambecco si avvicinava alla baita. .....................................................................................................................................................................................................................
• I dinosauri erbivori si nutrivano di erbe. .....................................................................................................................................................................................................................
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
UN GRANDE ALBERO, UNA RADICE a mica
a mico
a mici a miche
a michetto a micone
a micizia
amic-
è LA RADICE DEL NOME
1 Trova la radice dei seguenti nomi e cerchiala in rosso.
gattone • cartolina • acquazzone • pennello • panetteria • ventaglio libreria • scarpone • ombrello • giornale • leoncino • reggia
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
I NOMI PRIMITIVI E DERIVATI I nomi possono generare altri nomi, cioè dare vita ad altri nomi che formano delle famiglie. Un nome è primitivo quando non deriva da nessun’altra parola, per esempio carta. Un nome è derivato quando deriva da un nome primitivo, per esempio cartoleria.
1 Proviamo insieme a formare le famiglie di questi tre nomi.
• carta • mano • porta
....................oleria
....................one
....................ina
....................ella
....................iera
....................ica
....................iglia
....................ico
....................opola
....................ette
....................iera
....................inaio
....................ico
....................one
....................ineria
2 Ora prova tu. Trova i nomi derivati da:
• • • • • •
fiore pane occhio mare formica pasta
...................................
...................................
...................................
...................................
..................................
...................................
...................................
...................................
...................................
..................................
...................................
...................................
...................................
...................................
..................................
...................................
...................................
...................................
...................................
..................................
...................................
...................................
...................................
...................................
..................................
...................................
...................................
...................................
...................................
..................................
3 Trova il nome-radice dei seguenti nomi derivati.
erbivoro cartolaio marinaio pescatore
........................................ ........................................ ........................................ ........................................
maniglia fioriera boccaglio occhiali
........................................ ........................................ ........................................ ........................................
sognatore pollaio orecchino cavernicolo
4 Scrivi il nome corretto.
• Nome derivato da libro: • Nome primitivo di giornalaio: • Nome primitivo di oliera:
44
.................................................................................. .................................................................................. ..................................................................................
.................................. .................................. .................................. ..................................
Una foresta di parole MORFOLOGIA
I NOMI ALTERATI I nomi possono diventare piccoli, piccoli, piccoli, grandi, grandi, grandi, graziosi, brutti o minacciosi perché rappresentano l’aspetto delle persone, degli animali e delle cose. Sono nomi alterati.
omino
È un uomo piccolino. È un diminutivo.
ometto
È un uomo piccolo e ben curato.
omone
UOMO
È un vezzeggiativo.
È un uomo grande e robusto. È un accrescitivo.
1 Scegli il nome alterato corretto per completare le frasi.
omaccione
È un uomo grande, robusto e anche un po’ minaccioso. È un dispregiativo.
• Il ........................................... giocava nel cestino con un gomitolino di lana rosa. • Il venditore di gelati era un ........................................... gigantesco. • Che ........................................... nero! Sta arrivando il temporale! Apriamo l’ombrellino. • Il topolino si è infilato in un buchetto del muro e il ........................................... è rimasto fuori. • Il nonno ha raccolto tanti piccoli ........................................... sotto l’albero. • Sulla spiaggia abbiamo giocato all’ombra di un ........................................... colorato. • Le ........................................... saltavano da un ramo all’altro per raggiungere mamma scimmia. Nelle frasi ci sono altri nomi alterati. Quali? .......................................................................................................................................................................................................................
45
Una foresta di parole MORFOLOGIA
I NOMI COLLETTIVI Albero d’autunno Mancavano solo due giorni all’inizio dell’Autunno. Le foglie sugli alberi del bosco erano pronte a gettarsi tra le braccia del vento autunnale per volar via come sciami di farfalle. Dov’era finito il Domatore di foglie? Non era mai arrivato in ritardo, prima! Lui che, con la bacchetta da domatore, insegna alle foglie i volteggi, le piroette, gli svolazzi, le salite, le discese, i mulinelli, le danze, i prilli, le giravolte, le planate, le virate e le cadute. Ma ormai il fogliame giaceva a terra… Pina Irace, Il domatore di foglie, Zoolibri 1 Nel testo ci sono tre nomi collettivi. Trovali, copiali e completa le definizioni.
Poi disegna gli elementi che compongono l’insieme.
.................................................................
è l’insieme di .................................................................
.................................................................
è l’insieme di .................................................................
.................................................................
è l’insieme di .................................................................
Perché sono nomi collettivi? Che cosa indicano? Rispondi sul quaderno.
46
Una foresta di parole MORFOLOGIA
• Ascoltiamo l’orchestra. Il nome orchestra è un nome collettivo perché indica un insieme di musicisti.
• Entriamo in una foresta. Il nome foresta è un nome collettivo perché indica un insieme di alberi.
Un nome collettivo indica un insieme di persone, animali e cose.
2 Definisci i seguenti nomi collettivi.
orchestra pineta mandria flotta frutteto scolaresca
................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................. .................................................................
stormo branco gregge castagneto cucciolata squadra
............................................................... ............................................................... ............................................................... ............................................................... ............................................................... ...............................................................
3 Scrivi il nome collettivo corrispondente a ogni definizione.
• un insieme di rose • un insieme di isole
..............................................................................
• • • • • • • • • •
..............................................................................
un insieme di stelle un insieme di api un insieme di giocatori un insieme di navi un insieme di lupi un insieme di pini un insieme di dodici uova un insieme di marinai un insieme di alberi da frutta un insieme di libri
..............................................................................
.............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. ..............................................................................
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
I NOMI COMPOSTI Il centro commerciale di Torottola, ai piedi di un grattacielo, era identico a tutti i centri commerciali del mondo: una gigantesca spianata di cemento in cui parcheggiare le automobili, marciapiedi per camminare in sicurezza, gelaterie, pizzerie, tintorie, fiorai… ma quello che lo rendeva differente dagli altri era la gelomacchina. La gelomacchina era un gigantesco pannello fitto di pulsanti, frutta, creme e decorazioni. Si infilava un gettone e si costruiva il proprio gelato schiacciando i pulsanti. E dopo qualche istante usciva una vaschetta cubica che racchiudeva il gelato. Meraviglioso. Guido Quarzo - Anna Vivarelli, Magic merenda, Notes Edizioni
Grattacielo, automobili, marciapiedi e gelomacchina sono nomi composti. I nomi composti sono formati dall’unione di due parole (nome, aggettivo, verbo), come “gratta” + “cielo”. 1 Completa la tabella. Osserva l’esempio.
nome composto
da
cioè
pescecane
pesce + cane
nome + nome
porcospino
.....................................
schiaccianoci
schiaccia + .....................................
battipanni
..............................
+ spino
..............................
+ ..............................
+ .............................
verbo + ..................................... ...............................
+ nome
2 Forma i nomi composti unendo le due parti con una freccia.
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mezza
arco
gratta
scaccia
piano
gira
lava
sole
stoviglie
notte
baleno
pensieri
forte
cielo
PER ALLENARMI UN PO’ 1 Scrivi:
• • • • • • •
un nome proprio di persona maschile un nome comune di persona maschile due nomi comuni di animale femminili un nome derivato da “giorno” un nome derivato da “caccia” il nome primitivo di “autista” il nome primitivo di “pianista”
.................................................................................... .................................................................................... .................................................................................... .................................................................................... .................................................................................... .................................................................................... ....................................................................................
2 Completa.
• • • • • • • • • •
Un brutto tempo è un ............................................................................................................. Un piccolo anello è un ........................................................................................................... Una grande finestra è un ...................................................................................................... Un insieme di lupi è un ........................................................................................................... Un insieme di cantanti è un ............................................................................................... Un insieme di insetti è uno ................................................................................................. Appare in un baleno, è l’.......................................................................................................... Spaventa gli uccelli, è lo ........................................................................................................ Lava i piatti e le pentole, è la ............................................................................................. Leva la neve, è lo ..........................................................................................................................
3 Segna con x che nome è.
primitivo derivato
alterato composto colleTtivo concreto astratto
orologio timidezza torrone mare scarpacce segnalibro biblioteca
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
GLI ARTICOLI Per divertirmi un po’, mi immagino un Mondo Come Piace A Me. Creo e disegno il Mio Mondo. Mi guardo intorno. Ecco la mia casa... Copio la forma su un foglio. Le scale sono troppo noiose e, allora, ho pensato di metterci gli scivoli e le finestre più grandi, per vedere che cosa succede fuori. Vorrei anche una piscina. Disegno la mia casa in cima a un grande albero, con una scala di corda per entrare e uscire. Disegno le stanze adatte a ogni ospite. Per esempio a una giraffa serve una stanza molto alta, a un uccellino fa piacere avere un albero su cui posarsi, mentre mio fratello di certo vuole la TV. Ecco la mia casa nel Mio Mondo. Che tu ci creda o no, nel Mio Mondo c’è anche la scuola. Ci vado ogni primo martedì del mese per imparare cose davvero importanti, come truccarmi con maschere meravigliose, infilarmi in bocca più di un biscotto per volta.
1 Trova e cerchia gli articoli nel testo, poi copiali nella colonna
corretta insieme al nome che accompagnano. Articoli determinativi
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Articoli INDeterminativi
Una foresta di parole MORFOLOGIA
Gli articoli accompagnano il nome e possono essere determinativi o indeterminativi. Gli articoli determinativi accompagnano il nome di una persona, di un animale o di una cosa “conosciuta”, precisa. Sono il, lo, la per il singolare. Sono i, gli, le per il plurale.
2 Inserisci l’articolo determinativo adatto.
telefono .............. api .............. xilofono .............. jolly ..............
maglia .............. scienziati .............. pneumatico .............. spremuta ..............
pigiami .............. fiori .............. yogurt .............. stregone ..............
gnomo .............. zoo .............. zaini .............. sci ..............
Ricorda! Lo e gli si usano davanti ai nomi maschili che iniziano con x, y, z, s + consonante (come scienziato o strumento), gn, pn, ps.
3 Cerchia i nomi preceduti da lo e gli nell’esercizio precedente.
Lo e la si apostrofano davanti ai nomi che iniziano per vocale come l’albero, l’ape...
4 Inserisci l’articolo il, lo, la, i, gli, le oppure l’.
oca .............. orto .............. aglio .............. anatra .............. spinaci .............. anatre ..............
uovo .............. carota .............. animali .............. scoiattolo .............. ago .............. spiaggia ..............
matite .............. orso .............. bambini .............. insegnante .............. aria .............. scienziati ..............
giardino .............. ruota .............. elefante .............. aranci .............. re .............. sentieri ..............
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
GLI ARTICOLI INDETERMINATIVI Gli articoli indeterminativi accompagnano il nome di una persona, di un animale o di una cosa “non conosciuta”, generica. Sono un, uno, una per il singolare. L’articolo un, davanti a un nome maschile che inizia per vocale, non vuole mai l’apostrofo, come un orso, un albero, un aereo... L’articolo uno si usa davanti ai nomi maschili che iniziano con x, y, z, s + consonante, gn, pn, ps, come uno zaino, uno gnocco, uno spettatore, uno squillo… L’articolo una, davanti ai nomi femminili che iniziano per vocale, diventa un’ con l’apostrofo, come un’aiuola, un’amaca, un’amica...
1 Inserisci l’articolo indeterminativo adatto.
muro .............. rondine .............. errore .............. zoccolo .............. elefante .............. scarpone .............. onda .............. mago ..............
fiaba .............. alce .............. statua .............. amicizia .............. scimmia .............. zebra .............. indiano .............. farfalla ..............
orco .............. zampillo .............. onda .............. alga .............. strega .............. uscio .............. ape .............. abito ..............
ammonite .............. isola .............. insetto .............. storico .............. orso .............. elica .............. acquario .............. zaino ..............
2 Completa con un nome adatto all’articolo.
una ........................................................ un ........................................................... uno ....................................................... un’ .......................................................... uno .......................................................
una ...................................................... un ........................................................... un’........................................................... uno ....................................................... una ........................................................
uno ....................................................... un’........................................................... un ........................................................... una ........................................................ un ...........................................................
3 Scrivi sul quaderno una frase con ciascuno dei seguenti articoli indeterminativi:
un’, un, uno, una.
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PER ALLENARMI UN PO’ 1 Inserisci gli articoli determinativi e indeterminativi adatti.
• I turisti avvistarono ..................... orso tra i cespugli e si spaventarono ma ..................... guardaparco disse loro di stare tranquilli. • ..................... archeologi scavarono ..................... fossa nel terreno vicino al parco e trovarono ..................... antica spada. • ..................... gnomo Betullo abitava in ..................... casetta ai margini di ..................... bosco incantato. • ..................... subacquei riportarono sulla barca ..................... otre ritrovato sul fondale: ..................... incredibile scoperta! • Tra Domenico e Francesco è nata ..................... amicizia sincera. due bambini vanno proprio d’accordo! • Durante ..................... zoo-safari abbiamo filmato ..................... elefantessa con il suo cucciolo vicino a ..................... pozza d’acqua. • ..................... fontana non aveva più acqua: solo ..................... zampillo riempiva ..................... vasca di acqua. • ..................... fata, ..................... stregone e ..................... orco si incontrarono tra gli alberi fitti di ..................... foresta. .....................
• . .................... alga particolare dà ..................... colore verde al lago di Como. Per i turisti è ..................... spettacolo. • Sull’aia della fattoria starnazzavano ..................... oca e ..................... anatra selvatica. • Al tramonto ..................... sciame delle api ritorna nell’alveare e ..................... apicoltore raccoglie ..................... dolce miele. • ..................... mucche pascolano sugli alpeggi e gustano ..................... erbe e ..................... fiori di montagna. • ..................... volontari del canile portano ..................... cani a fare lunghe passeggiate nel bosco, tra ..................... alberi e ..................... cespugli. • Bianca e ..................... sua amica Cecilia hanno scritto ..................... racconto a fumetti.
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
L’AGGETTIVO QUALIFICATIVO Aggettivo significa aggiunto, appoggiato al nome. Qualificativo deriva da qualità. Gli aggettivi qualificativi sono tutte le parole che descrivono, raccontano, dipingono un nome di persona, di animale o di cosa.
1 Leggi il testo e cerchia gli aggettivi qualificativi.
Uno spinone miope Un giorno, mentre camminavo per strada, mi si è affiancato un cane, uno spinone dai baffi folti e dagli occhi grandi, liquidi. Aveva al collo un ciondolo ovale d’argento in forma di lettera P. Certamente si trattava di un cane perso e per una settimana ho continuato a mettere annunci sui giornali. Ma nessuno si è fatto sentire, così ho finito per tenerlo con me. L’ho chiamato Pinolo, per far fede a quella P. Pinolo era un cane dolce, festoso, miope. Di lontano scambiava un albero per una persona, oppure prendeva un sacchetto grigio dell’immondizia per un gatto e gli correva incontro giocoso. La sua attività preferita infatti era il gioco e di giocare non si stancava mai, sebbene non fosse più un cucciolo. Dacia Maraini, Storie di cani per una bambina, Bompiani
2 Qual è Pinolo?
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Una foresta di parole MORFOLOGIA 3 Copia gli aggettivi dell’esercizio 1 nella tabella e fai l’analisi.
Scrivi anche il nome collegato all’aggettivo. nome
agg. qualific.
maschile
femminile
singolare
plurale
• Completa. L’aggettivo qualificativo si adatta al .......................................... che descrive. Se il nome è maschile, diventa ..........................................; se il nome è plurale, diventa ........................................... Gli aggettivi sono come i colori: sono ricchi di sfumature per raccontare il nome.
4 Trova il sinonimo e il contrario dei seguenti aggettivi.
aggettivo
sinonimo
contrario
piccolo timoroso gustoso calmo vecchio delicato 5 Sul quaderno, scrivi una frase per ogni aggettivo. Scegli un soggetto appropriato.
grande • enorme • vasto • immenso • sconfinato
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
L’AGGETTIVO POSSESSIVO Mio nonno Mio nonno era molto alto ma non molto largo. Era piuttosto magro. Soltanto tutt’intorno, nel mezzo, era un po’ grasso perché aveva una pancetta rotonda. Mio nonno aveva occhi blu elettrico e i suoi riccioli bianchi erano pettinati con la riga nel mezzo. Aveva baffi bianchi e anche le sue sopracciglia erano bianche. La sua pelle era scura. Anche d’inverno. Rugosa come la carta crespata, soltanto un po’ più morbida e molto calda. Le sue mani erano belle, scarne e ossute, con lunghe dita sottili. Il nonno aveva anche dei piedi enormi. Non si trovavano nemmeno scarpe grandi come quelle di cui aveva bisogno il nonno per i suoi piedi. Christine Nöstlinger, Il nonno segreto, Einaudi
In questo testo alcuni nomi sono accompagnati da aggettivi possessivi, cioè parole che indicano a chi appartiene una persona, un animale, una cosa.
1 Cerca gli aggettivi nel testo e scrivili al posto giusto nella tabella.
Poi completa con le forme che mancano. Aggettivo possessivo maschile singolare
Aggettivo possessivo maschile plurale
Aggettivo possessivo femminile singolare
Aggettivo possessivo femminile plurale
mia
mie
tuoi
tue
nostra
loro
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loro
nostre
Una foresta di parole MORFOLOGIA 2 Cerchia gli aggettivi possessivi nelle seguenti frasi.
• I miei uccellini vivono nella loro grande gabbia. • La nostra tartaruga di terra vive nella sua casetta, invece la loro tartaruga d’acqua vive nel laghetto. • Ognuno ha il proprio nome. Ti piace il tuo nome? • Il nonno ha perso le sue lenti e ora sta leggendo con i miei occhiali. • Sto cercando il mio libro da alcuni giorni, ma non lo trovo più. • I vostri cuccioli sono più vivaci dei nostri cagnolini. • Il mio gatto è bianco e nero. • Le vostre biciclette sono nuove? • Oggi la maestra ha portato a scuola il suo computer. • Il nonno ha cucinato il nostro piatto preferito. • Anna e Sara mi hanno prestato il loro monopattino.
PER ALLENARMI UN PO’ 1 Inserisci gli aggettivi qualificativi e possessivi adatti.
• Ho portato il ..................................... cane da un ..................................... veterinario. • A causa del ..................................... tempo abbiamo ritirato le ..................................... sdraio e i ..................................... ombrelloni. • Il ..................................... compagno di banco non mi conosce ancora. • Sara ha preparato anche le valigie dei ..................................... fratelli: Riccardo e Sonia erano al lavoro. • Per la gita ognuno dovrà portare il ..................................... zaino. • Stiamo leggendo una fiaba .....................................! • Ho terminato la ..................................... colla stick. Mi puoi prestare il ..................................... attaccatutto? • Avete raggiunto la ................................... meta: ora riposatevi sotto il .................................... albero! • Le .................................. bici devono essere revisionate: hanno i freni .................................... • Luca, Giacomo e Silvia sono usciti con i ..................................... fratelli: hanno trascorso un pomeriggio ......................................
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
I VERBI 1 Leggi il testo e cerchia le azioni che compie Lindiva.
Lindiva Lindiva dondola sulla sua stuoia d’erba. Ha ancora sonno mentre ascolta la musica del mattino: il bestiame muggisce, i secchi tintinnano, le capre belano. Lindiva sbadiglia, poi spalanca gli occhi. Accanto a lei, sul pavimento freddo e liscio, vede un flauto, un flauto africano! Lindiva sorride felice, prende il flauto e salta in piedi. Appoggia le sue labbra al flauto, fa un respiro e soffia. Che rumore assordante! Il cane abbaia, le galline starnazzano e il fratellino urla terrorizzato. Lindiva scruta nella buia canna del suo flauto e cerca la musica… Poi esce e cammina verso lo stagno: chiede aiuto ai suoi amici animali. Rene Deetlef-Lyn Gilbert, Il canto dei sei uccelli, AER edizioni
2 Dopo aver letto la storia, cerchia le azioni corrette.
• Lindiva dondola / dorme sulla sua stuoia d’erba. • Il bestiame muggisce / pascola. • I secchi cadono / tintinnano. • Le capre brucano / belano. • Lindiva sorride / canta felice.
• • • • • •
Lindiva appoggia / prende il flauto. Lindiva balza / salta in piedi. Il cane abbaia / ulula. Le galline covano/ starnazzano. Il fratellino piange / urla terrorizzato. Lindiva corre / cammina verso lo stagno.
Il verbo indica un’azione che viene fatta da una persona, un animale o una cosa. Verbo deriva dal latino verbum, che significa parola. Il verbo è la parola più importante e significativa di una frase. Senza il verbo, la frase non esiste. Quando leggi un verbo, immagini con la mente quello che il verbo vuole dire.
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
IL VERBO-AZIONE 1 Trova un verbo-azione che può collegarsi al nome, come nell’esempio.
nome
flauto
Verbo-azione
nome
suonare
Verbo-azione
matita
arancia
camicia
libro
quadro
aereo
tuono
2 Scegli tre coppie nome-verbo e scrivi tre frasi.
1 . .................................................................................................................................................................................................................. 2 . .................................................................................................................................................................................................................. 3 . .................................................................................................................................................................................................................. 3 Cerchia il verbo-azione adatto al nome. Cancella l’intruso.
• La farfalla canta / vola. • Il telefono squilla / colora. • L’anatra frinisce / starnazza. • Il sole tramonta / gela. • Il nonno lievita / racconta.
• Il cane scodinzola / striscia. • L’acqua stira / evapora. • La tigre caccia / racconta. • Il vasaio modella / ruggisce. • Il pianista vola / compone.
4 Leggi i verbi e scrivi chi può compiere l’azione.
• ………..............................................…… borbottò • ………..............................................…… partirono • ………..............................................…… suonava • ………..............................................…… è partita • ………..............................................…… abbaia • ………..............................................…… aggiusta • ………..............................................…… dormono • ………..............................................…… hanno studiato • ………..............................................…… dipinge
• ………............................................... hanno scoperto • ………............................................... corregge • ………............................................... volano • ………............................................... avevano cantato • ………............................................... studieranno • ………............................................... impasta • ………............................................... ha colorato • ………............................................... rosicchia • ………............................................... barrivano
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
LA RADICE E LA DESINENZA DEL VERBO Sul vocabolario, i verbi si trovano al modo infinito. Per esempio, non troverò “dondola”, ma “dondolare”. La radice di un verbo è la parte che non cambia; si trova all’inizio della parola e ci fa capire il suo significato. La parte finale, invece, cambia e si chiama desinenza. La desinenza ci informa su chi o che cosa compie l’azione e sul tempo in cui l’azione avviene. 1 Trova il modo infinito dei seguenti verbi e scrivi la loro radice. Osserva l’esempio.
VERBO
dondola
RADICE
dondol…
Desinenza …a
Modo infinito
dondolare
sorride suona apre sbadiglia abbaia scrivere tintinnano spalanca vede 2 Leggi e trasforma la desinenza. Osserva l’esempio.
• Emanuela ride, le sue amiche ridono. • I treni viaggiavano veloci, il treno ......................................... veloce. • Lo stormo si posò sulla riva dello stagno, gli stormi ......................................... sulla riva dello stagno. • I ciliegi fiorirono a maggio, il ciliegio ......................................... a maggio.
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
LE CONIUGAZIONI I verbi al modo infinito finiscono in -are, -ere, -ire. -are, -ere, -ire sono le desinenze del verbo al modo infinito. Il modo infinito ci fa capire a quale coniugazione appartiene il verbo. I verbi si dividono in tre coniugazioni. I verbi che terminano in -are appartengono alla prima coniugazione. I verbi che terminano in -ere appartengono alla seconda coniugazione. I verbi che terminano in -ire appartengono alla terza coniugazione.
1 Leggi il verbo, scrivilo al modo infinito e indica la desinenza e a quale
coniugazione appartiene. Osserva l’esempio. VERBI
capivo
Modo infinito
capire
Desinenza
-ire
Coniugazione
terza
ride nuotano ascolto apriamo dormite leggono sognerò giochi conosci saltavi fiorivano ritorneranno scrivono partirete
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
LE PERSONE DEL VERBO Quando leggi una frase, una storia o un testo c’è sempre qualcuno o qualcosa che compie delle azioni. Un’azione può essere compiuta: • da persone…
L’insegnante spiega.
• da animali …
L’ippopotamo nuota.
• da cose …
Il vento soffia.
1 Colora il riquadro con la forma verbale corretta.
Matilde
leggono
leggo
legge
I cavalli
galoppiamo
galoppano
galoppate
Io
partiremo
partirai
partirò
La pioggia
scrosciava
scrosciavi
scrosciavo
corro
corrono
corriamo
Voi
cantate
cantiamo
cantano
Il fiore
sbocciai
sbocciò
sbocciammo
La gomma
cancelli
cancelliamo
cancella
Le api
ronzava
ronzavano
ronzavamo
La cuoca
cucino
cuciniamo
cucina
La cascata
sbuca
sbucano
sbucherò
tira
tirano
tiravate
scivoliamo
scivolo
scivola
Loro
Le renne La pattinatrice
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
IL PRONOME Se il soggetto NON è espresso, si può scrivere un pronome. “Pronome“ significa “al posto del nome“. I pronomi che accompagnano le forme verbali sono femminili, maschili, singolari, plurali o riferiti alle cose e agli animali.
Pronomi singolari
Pronomi plurali
io
noi
tu
egli (lui) ella (lei) esso essa
voi
loro essi esse
1 Scrivi il pronome adatto a ogni forma verbale.
cammino
scoprì
mangiavano
hai scritto
leggeremo
dormite
sono andate
nuotava
avevano capito
stiriamo
parlate
bevo
2 Scrivi una forma verbale per ogni pronome.
Voi ...............................................................................................
Io ...................................................................................................
Essa ............................................................................................ Tu .................................................................................................. Noi ............................................................................................... Esso ............................................................................................
Lui ................................................................................................ Loro ............................................................................................ Lei ................................................................................................ Essi ..............................................................................................
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
IL MODO INDICATIVO Il modo è un contenitore che ci dà informazioni sul tempo e sulle persone che compiono le azioni. Conosciamo il modo indicativo, cioè il modo che dà indicazioni e informazioni sicure, certe sulle azioni che si compiono nel tempo presente, passato e futuro.
1 Riscrivi le frasi nelle caselle corrette, in corrispondenza della linea del tempo.
• Lucia viaggiava. • Leggo molto. • Marta e Moira studieranno insieme. • L’aereo atterrò in orario. • Filippo studia. • I leoni correvano veloci. • Noi giochiamo in giardino. PASSATO
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• Tu canterai con l’orchestra. • La mamma accompagnò Lorenzo a scuola. • Ogni giorno pranzate in mensa. • In estate nuotavamo al lago. • Ti regalerò un braccialetto. • Dipingeremo il muro con i gessetti. PRESENTE
FUTURO
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
Una foresta di parole MORFOLOGIA
I TEMPI SEMPLICI DEL VERBO 1 Sottolinea tutte le forme verbali.
Il re della foresta Tanto tanto tempo fa il leone, re della foresta, andava a caccia ogni giorno e terrorizzava tutti gli animali. Le sue forze, però, piano piano, diminuivano: non era più agile e pronto. Il re, allora, chiamò la scimmia e le ordinò di radunare tutti gli animali del regno. All’alba, gli animali si presentarono davanti al re. Comparve il leone, che gridò: – Ogni giorno un animale verrà da me e io lo mangerò senza andare a caccia. Andò la gazzella e non uscì più dalla grotta del re. La stessa sorte toccò allo zebù. La lepre vide un pozzo pieno di acqua e le venne un’idea. La mattina dopo si presentò al re leone con calma. – Maestà perdonatemi, non è colpa mia – rispose la lepre, – ma mentre venivo qui ho incontrato un altro leone grande e grosso, che voleva mangiarmi. Accompagnò il leone vicino al pozzo: – Ecco, mio re, il leone è lì dentro. Il leone si affacciò e vide la sua immagine riflessa nell’acqua. Si agitò, cercò di afferrare il rivale, allungò le zampe, perse l’equilibrio e finì dentro il pozzo. Implorò pietà e gli animali lo aiutarono a uscire. Da quel giorno il leone e gli animali della foresta vivono in pace. Fiaba indiana 2 Ora cerchia:
• in rosso i verbi al passato; • in verde i verbi al presente; • in azzurro i verbi al futuro.
65
Una foresta di parole MORFOLOGIA
LA LINEA DEL TEMPO DEL PASSATO 1 Nella storia del leone a pagina 65 vengono utilizzati due tipi
di passato diversi. Leggi queste frasi.
Tanto tanto tempo fa il leone, re della foresta, andava a caccia ogni giorno e terrorizzava tutti gli animali. Andava e terrorizzava sono azioni che: sono successe nel passato e si sono ripetute per un po’ di tempo. sono successe nel passato e non si sono più ripetute.
Hai scoperto il tempo passato imperfetto, che si usa quando le azioni si sono ripetute nel passato.
Il re, allora, chiamò la scimmia e le ordinò di radunare tutti gli animali del regno. Chiamò e ordinò sono azioni che: sono successe nel passato e si sono ripetute per un po’ di tempo. sono successe nel passato e non si sono più ripetute.
Hai scoperto il tempo passato remoto, che si usa quando un’azione si svolge nel passato e si conclude subito. 2 Osserva: sotto la linea del tempo dei verbi trovi un verbo per ogni coniugazione.
Continua tu, sul quaderno, a coniugare il verbo mettendo i pronomi. Passato remoto
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Passato imperfetto
Presente
io studiai
io studiavo
io studio
io credetti
io credevo
io credo
io scoprii
io scoprivo
io scopro
Una foresta di parole MORFOLOGIA
INTRUSI 1 Scopri il verbo intruso, coloralo e spiega il motivo.
tu mangi
voi mangiate
io viaggerò
noi viaggeremo egli viaggia
essi viaggeranno
io ballavo
egli ballò
noi ballavamo
tu ballavi
io gioco
egli giocò
essi giocarono
noi giocammo
io correvo
voi correvate
io corro
essa correva
esso rotola
tu rotolavi
ella rotola
noi rotoliamo
È un intruso perché...
noi mangeremo essi mangiano
PER ALLENARMI UN PO’ 1 Leggi il testo, sottolinea i verbi e scrivili nella colonna del tempo corretta.
La coda del gallo Un tempo il gallo aveva una coda meravigliosa. La coda piaceva così tanto che i cavalieri scendevano da cavallo e i viandanti si fermavano per ammirarla. A vedere ciò, un pavone si ingelosì ed escogitò un trucco per rubare la coda. – Oh carissimo amico gallo! Mi presti la coda per questa sera? Voglio farmi bello. Staserà la indosserò e te la renderò all’alba, domattina presto – disse il pavone. Il pavone insistette così tanto che il gallo acconsentì. Da quel giorno, il gallo si sveglia sempre all’alba e chiama il pavone perché vuole la sua coda. Presente
Passato imperfetto
Passato remoto
Futuro semplice
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
IL VERBO ESSERE La scuola foresta Io sono il bimbo elefante. Io sono seduto in classe per quasi tutto il tempo. Quando mi muovo, posso rovesciare tre compagni, quattro sedie e due banchi. Io sono calmo, tranquillo e sono pesante… Io sono la bimba giraffa e a scuola sono sempre con la testa fra le nuvole. Io sono in grado di copiare le verifiche dai miei compagni. Sono alta e il mio collo è lungo; le mie gambe sono agili e snelle. Stefano Bordiglioni, La scuola foresta, Einaudi Ragazzi 1 Dopo aver letto il testo, scrivi le informazioni nella tabella.
chi È?
come È?
dove È?
È ............................................... È ..............................................
...................................................
...................................................
...................................................
...................................................
È ...............................................
...................................................
...................................................
...................................................
...................................................
...................................................
Nel testo e nella tabella hai incontrato alcune forme verbali del verbo essere. Il verbo essere è un verbo particolare perché ha una coniugazione propria, può avere diversi significati e può diventare un aiutante per gli altri verbi. • Essere significa descrivere chi siamo e come siamo: sono una bambina; sono un bambino; sono alto; sono timido; sono felice; sono arrabbiata... • Essere significa stare: sono a scuola; sono a letto... • Essere significa appartenere: l’auto è dello zio; i pesci sono di Nadia… • Essere aiuta gli altri verbi a formare i tempi composti: Laura è andata a Parigi; i nonni erano usciti a cena…
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Una foresta di parole MORFOLOGIA 2 Cerchia in verde le forme verbali del verbo essere quando ha significato
proprio; in marrone quando il verbo essere aiuta gli altri verbi.
• • • • • • • • • • • • • •
I nostri cugini sono partiti per andare al mare. Quando sono nella mia cameretta ascolto la musica. Martino è il bambino più appassionato di Storia. Nel 1969 l’uomo è andato sulla Luna. Il delfino è un mammifero e vive in acqua. Quando sono triste mi rifugio nel mio nascondiglio. Il temporale è cessato ed è apparso l’arcobaleno. Le tartarughe sono animali che vivono per tanti anni. Eleonora è felice perché ha superato gli esami. Leonardo è un bambino educato e gentile. Alcuni animali si sono estinti a causa del clima. Angela è un’amica sincera. In biblioteca alcuni libri sono stati regalati agli alunni di terza. Il cristallo è un materiale fragile. 3 Completa le frasi con le voci del verbo essere.
• Giovedì ......................................... andati tutti a teatro. • Greta Thunberg ......................................... una ragazza amica dell’ambiente. • Se ricicli in modo corretto i rifiuti, ......................................... un bambino responsabile. • Tu e Riccardo ......................................... entrati a scuola in ritardo come al solito. • Io ......................................... un bambino ordinato e preciso. • Le piante del parco ......................................... state potate in autunno. • Il krill ......................................... l’alimento delle balene. • Io e te ......................................... due veri amici. • Il Mangiasogni ......................................... un personaggio fantastico. • Le favole ......................................... racconti che insegnano qualcosa. • Mirco e Liam ......................................... i miei migliori amici.
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
IL VERBO AVERE Bimba cicala, bimbo criceto Io sono la bimba cicala. Io ho una voce melodiosa e gradevole. Quando canto ho l’attenzione di tutti gli animali del prato classe. Quando ho sonno, mi canto una dolce ninna nanna! Io sono il bimbo criceto e ho una fame spaventosa. Ho grossi denti incisivi che mi permettono di rosicchiare la merenda consumandola briciola dopo briciola. Io ho sempre una merenda golosa che assaporo rosicchiandola lentamente. Stefano Bordiglioni, La scuola foresta, Einaudi Ragazzi 1 Dopo aver letto il testo, scrivi le informazioni nella tabella.
Che cosa ha? Che cosa possiede?
chi È?
Quale sensazione prova?
È
Ha
Ha
È
Ha
Ha
Nel testo e nella tabella hai incontrato alcune forme verbali del verbo avere. Il verbo avere è un verbo particolare perché ha una coniugazione propria, può avere diversi significati e può diventare un aiutante per gli altri verbi. • Avere significa possedere o non possedere qualcosa: ho i capelli ricci; ha gli occhi azzurri… • Avere significa possedere: Ludovica ha un’auto nuova; il maestro ha il registro… Avere significa provare una sensazione: avere fame; avere sete; avere sonno... • Avere significa avere uno stato d’animo: avere fretta; avere fiducia; avere paura; avere nostalgia... • Avere aiuta gli altri verbi a formare i tempi composti: i ragazzi hanno pranzato in giardino; gli escursionisti hanno raggiunto il rifugio...
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Una foresta di parole MORFOLOGIA 2 Cerchia in verde le forme verbali del verbo avere quando ha significato
proprio; in marrone quando il verbo avere aiuta gli altri verbi.
• Alcuni bambini di terza A hanno i capelli ricci. • Quando ho sonno ascolto la musica nella mia cameretta. • Greta Thunberg ha creato un movimento mondiale per difendere il pianeta. • I nonni hanno acquistato una nuova casa. • Francesco ha una sciarpa nuova. • Quando di sera ho paura vado nel lettone con i miei genitori. • Abbiamo preparato insieme le maschere da indossare a Carnevale. • Se hai fame, chiedi una merenda sana! • Un giorno ho visto uno scoiattolo che saltava tra i rami. • Angela ha uno zaino di pelle molto capiente. 3 Completa le frasi con le voci del verbo avere.
• • • • • • • •
Rebecca e Vittoria ................................. uno zaino nuovo. I bambini di terza ................................. cantato nella piazza principale. Noi ................................. ricevuto un premio per la gentilezza. Non ................................. sonno: voglio vedere la televisione. Klimt ................................. dipinto l’Albero della Vita. Nella notte di Halloween voi ................................. paura dei fantasmi? Dalia ................................. una bicicletta rossa e nera. Simone e Jacopo ................................. visitato il Museo di Scienze Naturali.
PER ALLENARMI UN PO’ 1 Leggi le frasi e inserisci essere o avere.
• • • • • •
L’australopiteco ......................... il primo ominide. L’australopiteco ......................... il pollice opponibile. Gli ominidi ......................... bassi di statura e simili alle scimmie. Gli ominidi ......................... denti forti e robusti anche se si nutrivano di vegetali. Il rifugio degli ominidi ......................... in una caverna o sulla cima degli alberi. I paleontologi ......................... ritrovato i resti di Lucy in Africa.
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
LA TABELLA DEL VERBO ESSERE Coniugazione propria IL MODO INDICATIVO tempi semplici (1 parola)
72
tempi composti (2 parole)
Presente
Passato prossimo
io sono tu sei egli è noi siamo voi siete essi sono
io sono stato tu sei stato egli è stato noi siamo stati voi siete stati essi sono stati
Imperfetto
Trapassato prossimo
io ero tu eri egli era noi eravamo voi eravate essi erano
io ero stato tu eri stato egli era stato noi eravamo stati voi eravate stati essi erano stati
Passato remoto
Trapassato remoto
io fui tu fosti egli fu noi fummo voi foste essi furono
io fui stato tu fosti stato egli fu stato noi fummo stati voi foste stati essi furono stati
Futuro semplice
Futuro anteriore
io sarò tu sarai egli sarà noi saremo voi sarete essi saranno
io sarò stato tu sarai stato egli sarà stato noi saremo stati voi sarete stati essi saranno stati
Una foresta di parole MORFOLOGIA
LA TABELLA DEL VERBO AVERE Coniugazione propria IL MODO INDICATIVO tempi semplici (1 parola)
tempi composti (2 parole)
Presente
Passato prossimo
io ho tu hai egli ha noi abbiamo voi avete essi hanno
io ho avuto tu hai avuto egli ha avuto noi abbiamo avuto voi avete avuto essi hanno avuto
Imperfetto
Trapassato prossimo
io avevo tu avevi egli aveva noi avevamo voi avevate essi avevano
io avevo avuto tu avevi avuto egli aveva avuto noi avevamo avuto voi avevate avuto essi avevano avuto
Passato remoto
Trapassato remoto
io ebbi tu avesti egli ebbe noi avemmo voi aveste essi ebbero
io ebbi avuto tu avesti avuto egli ebbe avuto noi avemmo avuto voi aveste avuto essi ebbero avuto
Futuro semplice
Futuro anteriore
io avrò tu avrai egli avrà noi avremo voi avrete essi avranno
io avrò avuto tu avrai avuto egli avrà avuto noi avremo avuto voi avrete avuto essi avranno avuto
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
LA TABELLA DEL VERBO LAVARE Prima coniugazione IL MODO INDICATIVO tempi semplici (1 parola)
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tempi composti (2 parole)
Presente
Passato prossimo
io lav-o tu lav-i egli lav-a noi lav-iamo voi lav-ate essi lav-ano
io ho lavato tu hai lavato egli ha lavato noi abbiamo lavato voi avete lavato essi hanno lavato
Imperfetto
Trapassato prossimo
io lav-avo tu lav-avi egli lav-ava noi lav-avamo voi lav-avate essi lav-avano
io avevo lavato tu avevi lavato egli aveva lavato noi avevamo lavato voi avevate lavato essi avevano lavato
Passato remoto
Trapassato remoto
io lav-ai tu lav-asti egli lav-ò noi lav-ammo voi lav-aste essi lav-arono
io ebbi lavato tu avesti lavato egli ebbe lavato noi avemmo lavato voi aveste lavato essi ebbero lavato
Futuro semplice
Futuro anteriore
io lav-erò tu lav-erai egli lav-erà noi lav-eremo voi lav-erete essi lav-eranno
io avrò lavato tu avrai lavato egli avrà lavato noi avremo lavato voi avrete lavato essi avranno lavato
Una foresta di parole MORFOLOGIA
LA TABELLA DEL VERBO CREDERE Seconda coniugazione IL MODO INDICATIVO tempi semplici (1 parola)
tempi composti (2 parole)
Presente io cred-o tu cred-i egli cred-e noi cred-iamo voi cred-ete essi cred-ono
Passato prossimo
Imperfetto
Trapassato prossimo
io cred-evo tu cred-evi egli cred-eva noi cred-evamo voi cred-evate essi cred-evano
io avevo creduto tu avevi creduto egli aveva creduto noi avevamo creduto voi avevate creduto essi avevano creduto
Passato remoto
Trapassato remoto
io cred-etti/cred-ei tu cred-esti egli cred-ette/cred-é noi cred-emmo voi cred-este essi cred-ettero cred-erono
io ebbi creduto tu avesti creduto egli ebbe creduto noi avemmo creduto voi aveste creduto essi ebbero creduto
Futuro semplice
Futuro anteriore
io cred-erò tu cred-erai egli cred-erà noi cred-eremo voi cred-erete essi cred-eranno
io avrò creduto tu avrai creduto egli avrà creduto noi avremo creduto voi avrete creduto essi avranno creduto
io ho creduto tu hai creduto egli ha creduto noi abbiamo creduto voi avete creduto essi hanno creduto
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Una foresta di parole MORFOLOGIA
LA TABELLA DEL VERBO SERVIRE Terza coniugazione IL MODO INDICATIVO tempi semplici (1 parola)
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tempi composti (2 parole)
Presente io serv-o tu serv-i egli serv-e noi serv-iamo voi serv-ite essi serv-ono
Passato Prossimo
Imperfetto
Trapassato prossimo
io serv-ivo tu serv-ivi egli serv-iva noi serv-ivamo voi serv-ivate essi serv-ivano
io avevo servito tu avevi servito egli aveva servito noi avevamo servito voi avevate servito essi avevano servito
Passato remoto
Trapassato remoto
io serv-ii tu serv-isti egli serv-ì noi serv-immo voi serv-iste essi serv-irono
io ebbi servito tu avesti servito egli ebbe servito noi avemmo servito voi aveste servito essi ebbero servito
Futuro semplice
Futuro anteriore
io serv-irò tu serv-irai egli serv-irà noi serv-iremo voi serv-irete essi serv-iranno
io avrò servito tu avrai servito egli avrà servito noi avremo servito voi avrete servito essi avranno servito
io ho servito tu hai servito egli ha servito noi abbiamo servito voi avete servito essi hanno servito
Una foresta di parole MORFOLOGIA
I VERBI SOTTO LA LENTE Allenati a studiare i verbi allo specchio o con qualcuno della tua famiglia. Impariamo ad analizzare un verbo. 1 Come si analizza un verbo? Osserva gli esempi e completa.
Forma verbale
cantavano
cantare
conIUGAZ.
prima
indicativo
tempo
imperfetto
persona
3a (essi)
numero
plurale
futuro semplice
partiremo fui
modo
essere
propria
passato remoto
hanno scopre volano bevemmo scrissero saranno erano fioriti
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PER ALLENARMI UN PO’ 1 Analizza le forme verbali.
Forma verbale
conIUGAZ.
modo
tempo
persona
numero
telefona cantammo sarete usciamo viaggiate prendevano ha leggono fiorivano eravamo 2 Continua tu… coniuga i verbi.
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• Tu volavi, • Noi beviamo, • Egli lesse, • Io dirò,
egli .........................................., noi .........................................., voi .........................................., essi .......................................... voi .........................................., essi .......................................... noi .........................................., voi .........................................., essi .......................................... tu .........................................., egli ..........................................,
• Lisa parlò, • Voi pulivate, • Egli aveva giocato, • Io ballerò, • Tu scrivi, • Essa cade,
noi ..........................................., voi .........................................., essi .......................................... noi .........................................., voi .........................................., essi ........................................... essi ................................................ noi .........................................., voi .........................................., essi ........................................... tu .........................................., egli .........................................., noi ........................................., voi .........................................., essi ........................................... egli .........................................., noi .........................................., voi .........................................., essi .......................................... noi .........................................., voi .........................................., essi ...........................................
3 Leggi l’analisi e scopri il verbo. Osserva l’esempio.
• Verbo volare, 1a coniug., modo ind., tempo imperf., 2a pers. plur.: volavate • Verbo raccogliere, 2a coniug., modo ind., tempo fut. sempl., 3a pers. sing.: .........................................................................
• Verbo avere: coniug. prop., modo ind., tempo imperf., 2a pers. sing.: .........................................................................
• Verbo sentire, 3a coniug., modo ind., tempo pass. rem., 1a pers. sing.: .........................................................................
• Verbo sognare, 1a coniug., modo ind., tempo pass. rem., 3a pers. plur.: .........................................................................
• Verbo essere, coniug. prop., modo ind., tempo fut. sempl., 2a pers. plur.: .........................................................................
• Verbo leggere: 2a coniug., modo ind., tempo pres., 1a pers. plur.: .........................................................................
• Verbo scrivere, 2a coniug., modo ind., tempo fut. sempl., 1a pers. sing.: .........................................................................
4 Cancella con una x la forma verbale intrusa.
cantavano
gioca
parla
fiorisce
cammina
vede
corrono
• Hai scoperto l’intruso? Spiega a voce la tua scelta. disegna
scrive
legge
• Hai scoperto l’intruso? Spiega a voce la tua scelta. parlerò
leggerete
mangio
canteranno
dormirai
scrivevate
entrano
• Hai scoperto l’intruso? Spiega a voce la tua scelta. lavavo
andava
sognavamo
• Hai scoperto l’intruso? Spiega a voce la tua scelta. gioco
legge
parte
beve
nuota
chiudi
camminiamo
• Hai scoperto l’intruso? Spiega a voce la tua scelta. voliamo
capiamo
mangiavamo
• Hai scoperto l’intruso? Spiega a voce la tua scelta.
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LEGAMI DI PAROLE
SINTASSI
Questa è la storia del pesce che, in cambio di quattro gambe, vendette le sue branchie per sgranchirsi un po’... Ma è anche la storia del centopiedi che dette un po’ delle sue zampe per una coda di elefante per scodinzolare un po’... Ed è la storia dell’elefante che in cambio di un paio d’ali diede la propria coda per svolazzare un po’... Poi è la storia dell’uccello che scambiò le sue due ali per altrettante braccia per salutare un po’... Infine è la storia del mostro che in cambio di un cuore buono... ridiede le scaglie al pesce le ali all’uccello riprese le sue braccia la coda all’elefante le zampe al centopiedi... Ognuno fu contento di nuovo nei suoi panni, anche se poi in fondo pensava ad altri scambi perché gli uni agli altri ci si avvicini un po’... Tiziana Romanin, Questa è la storia, Jaca Book
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LEGAMI DI PAROLE
SINTASSI
TIENI D’OCCHIO IL VERBO Che cos’è un legame? Legame deriva da legare, cioè unire, mettere insieme. In questa sezione del libro impariamo a scoprire che tra le parole di un testo ci sono dei legami, delle relazioni.
La parola più importante in una frase è il VERBO, perché predica, spiega, racconta che cosa succede, che azioni si compiono, che cosa fanno i protagonisti.
1 Sottolinea i verbi, poi prova a rileggere le frasi senza
leggere le forme verbali.
• • • • •
Il pesce vende le sue branchie. Il centopiedi dona le sue zampe. L’elefante dà la sua coda. L’uccello regala le sue ali. Il mostro vuole un cuore buono.
2 Ora prova a inserire un verbo diverso nelle frasi.
• • • • •
Il pesce ................................................................ le sue branchie. Il centopiedi ................................................................ le sue zampe. L’elefante ................................................................ la sua coda. L’uccello ................................................................ le sue ali. Il mostro ................................................................ un cuore buono.
Che cosa è successo? Cambiando il verbo hai raccontato un’altra storia. Il verbo ha unito le parole cambiando del tutto il significato delle frasi.
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LEGAMI DI PAROLE
SINTASSI
IL PREDICATO VERBALE Il verbo si chiama predicato verbale proprio perché predica, racconta che cosa fa la persona, l’animale o la cosa. La frase è un insieme di parole scelte, appropriate e ordinate per comunicare qualcosa.
1 In queste frasi sono stati mischiati i predicati verbali e le frasi sono senza senso.
Riscrivile con il predicato verbale adatto.
• Il giardiniere lucida le rose del giardino. ..........................................................................................................................................................................................................................
• Il cuoco scrive la pizza sul tavolo. ..........................................................................................................................................................................................................................
• Il papà taglia le scarpe nuove. ..........................................................................................................................................................................................................................
• Anna sventola in piscina. ..........................................................................................................................................................................................................................
• La bandiera nuota nell’aria. ..........................................................................................................................................................................................................................
• Luca impasta un libro. ..........................................................................................................................................................................................................................
2 Trova uno o più predicati verbali adatti a completare ogni frase.
• • • • • • • • •
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Il nonno ............................................, ............................................, ............................................ il giornale. Il gatto ............................................, ............................................, ............................................ sulla poltrona. La maestra ............................................, ............................................, ............................................ gli alunni. Il cane ............................................, ............................................, ............................................ l’osso. Il giardiniere ............................................, ............................................, ............................................ gli alberi. Lea ............................................, ............................................, ............................................ il gelato. Il vigile ............................................, ............................................, ............................................ i pedoni. La giraffa ............................................, ............................................, ............................................ le foglie. La fontana ............................................, ............................................, ............................................ i giardini.
LEGAMI DI PAROLE
SINTASSI
TIENI D’OCCHIO IL SOGGETTO 1 Sottolinea chi compie l’azione espressa dal predicato verbale.
• Il pesce vende le sue branchie. • Il centopiedi dona le sue zampe.
• L’elefante dà la sua coda. • L’uccello regala le sue ali.
Chi compie l’azione è il soggetto. Il soggetto può essere: • una o più persone; • uno o più animali; • una o più cose; • un pronome, come io, essi, loro…
2 Trova altri soggetti adatti.
• • • •
vende le sue branchie. ............................................ dona le sue zampe. ............................................ dà la sua coda. ............................................ regala le sue ali. ............................................
3 Trova un soggetto adatto a ogni frase.
• • • • • •
collega le città più importanti. ............................................ ha raccolto il grano maturo. ............................................ sono andati al cinema. ............................................ respirano con le branchie. ............................................ migrano verso Sud. ............................................ si sono estinti. ............................................
4 Trova uno o più soggetti adatti a ogni frase.
• • • • • •
............................................, ............................................
gioca. ............................................, ............................................ cantano. ............................................, ............................................ corrono. ............................................, ............................................ nuotano. ............................................, ............................................ mangiano. ............................................, ............................................ lavora.
83
LEGAMI DI PAROLE
SINTASSI
LA FRASE MINIMA Hai imparato a completare con uno o più soggetti ogni frase. Hai scritto delle frasi minime, cioè formate dall’azione (predicato) e da chi compie l’azione (soggetto).
1 Trova le frasi minime e cerchiale in azzurro. Osserva l’esempio.
• Biancaneve viveva nel bosco in una casetta di legno, in mezzo ai fiori, insieme ai Sette Nani. • Ogni mattina, Cenerentola serviva un’abbondante colazione alle due sorellastre e alla matrigna. • Hänsel e Gretel camminavano impauriti lungo un sentiero nel bosco incantato. • La mamma di Cappuccetto Rosso preparò un cestino di fragole fresche.
• Il lupo soffiava affamato contro la casa di paglia dei tre porcellini. • Charlie aveva trovato il biglietto d’oro del signor Wonka nella tavoletta di cioccolato. • La volpe aveva visto un bel pezzo di formaggio nella bocca del corvo sull’albero.
2 Leggi il brano e cerchia in verde il predicato verbale e in rosso
il soggetto di ogni frase.
Il mio papà ama la tranquillità in casa; alla sera il mio papà legge dei libri. Alla domenica noi usciamo dalla porta di dietro; noi andiamo nella savana. Noi lasciamo i vestiti sotto a un baobab. Il sole africano scalda la nostra pelle. Noi prendiamo i nostri ornamenti da guerrieri Masai dal tronco. Noi diventiamo guerrieri Masai; noi corriamo veloci nella savana. Il sole tramonta dietro le montagne. La luna appare nel cielo grande e bianca. Di notte il cielo diventa nero. Le stelle splendono nel buio. Noi camminiamo sui sentieri degli antenati. Noi rientriamo a casa: io tengo la mano nella sua. Il mio papà ama la tranquillità. Lui gusta i ravioli con la ricotta. Dopo cena, il mio papà dorme sul divano davanti alla televisione. Cecco Mariniello, Il mio papà è un tipo tranquillo, Giunti
84
LEGAMI DI PAROLE
SINTASSI
LA FRASE SI ESPANDE, DIVENTA LARGA E DIVENTA GRANDE 1 Rileggi il testo dell’esercizio 2 a pagina 84 e completa la tabella con i soggetti
e i predicati verbali che hai trovato. Prova a rispondere alle domande: nel testo troverai le risposte. soggetto
verbo
Il mio papà
ama
Noi
andiamo
che cosa?
quando?
la tranquillità
dove?
in casa
alla sera Noi
lasciamo prendiamo
Il sole africano La luna splendono sul divano
Ogni frase si può arricchire aggiungendo altre informazioni che la completano. Esempio: Noi corriamo. • Noi corriamo (come?) veloci. • Noi corriamo veloci (dove?) nella savana. • Noi corriamo veloci nella savana (quando?) di notte. • Noi corriamo veloci nella savana di notte (con chi?) con gli altri guerrieri.
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PER ALLENARMI UN PO’ 1 Analizza i soggetti nella tabella e fai l’analisi.
Nome di Nome di Nome di pronome singol. persona animale cosa
sogg.
plurale femmin. maschile
Il papà La luna Noi Gli scudi Io I guerrieri Le giraffe
Abbiamo analizzato diversi tipi di soggetti, nomi di persona, di animale, di cosa e pronomi singolari o plurali. Il soggetto concorda sempre con il predicato verbale. Esempio: singolare La luna appare plurale Le stelle splendono 2 In alcune frasi manca il soggetto, in alcune frasi manca il predicato verbale.
Leggi e completa.
• • • • • • • •
86
La tartaruga .................................. nell’orto del nonno. La nave .................................. alle 8 in punto dal porto di Genova. ................................. sono state caricate nel bagagliaio dell’automobile. ................................................... hanno ritrovato lo scheletro di Lucy in Etiopia. I dinosauri .................................. nell’Era Secondaria. Ark .................................. il fuoco per cucinare la carne. Le balene .................................. una melodia dolcissima. I bambini in biblioteca .................................. in silenzio.
3 Sottolinea in verde il predicato verbale e in rosso il soggetto.
Osserva l’esempio.
• • • • •
L’anno scorso nell’orto del nonno dimorava una vecchia tartaruga. Ogni martedì Giacomo e Martina nuotano in piscina. In primavera, tra i sassi del prato spuntavano le prime viole. Noi in estate andiamo al mare con i nostri nonni. Le giraffe spaventate correvano nella savana con le gazzelle. 4 Completa la frase rispondendo alle domande.
• Il Sole scalda (che cosa?) ............................................................................................. • Il Sole scalda (dove?) ....................................................................................................... 5 Completa le frasi minime aggiungendo le informazioni richieste.
• (Quando?) ................................................................ sono andata al luna park. • • • •
Sono andata al luna park (con chi?) ................................................................ Sono andata al luna park (dove?) ...................................................................... Il pesce rosso nuota (dove?) .................................................................................... Il pesce rosso nuota (con chi?) .............................................................................
6 Completa.
• Mara legge (che cosa?) ....................................... • Mara legge (dove?) ..................................................
• Mara legge (con chi?) ........................................... • Mara legge (quando?) ..........................................
7 Ora riscrivi la frase con tutte le informazioni. ............................................................................................................................................................................................................................
8 Scopri le domande nascoste.
• Papà Geppetto ( ................................................ ) nella sua bottega, aveva scolpito ( ................................................ ) un burattino ( ................................................ ) di legno. • Matilda mette ( ................................................ ) la SuperColla ( ................................................ ) nel cappello ( ................................................ ) del suo cattivissimo papà. • ( ................................................ ) A mezzanotte, Cenerentola perse ( ................................................ ) la sua scarpina ( ................................................ ) di cristallo ( ................................................ ) sulla scalinata ( ................................................ ) del palazzo reale.
87
LEGAMI DI PAROLE
SINTASSI
LE PREPOSIZIONI SEMPLICI Le preposizioni sono parole che ci aiutano ad aggiungere informazioni alle frasi e aiutano a creare i legami tra le parole o tra più frasi. Osserva l’esempio: Mara legge il libro di Elisabetta a Leo in camera con sua cugina per rilassarsi tra i cuscini Hai conosciuto le preposizioni semplici: di a da in con su
da sua nonna su una poltrona fra i due divani per
tra
1 Cerchia le preposizioni semplici nel testo.
La fata Smemorina con la sua bacchetta magica aiutò Cenerentola a prepararsi per il ballo. Trasformò una zucca in una carrozza e i topini in cavalli bianchi. Il vecchio cavallo fu trasformato in un cocchiere elegante. Cenerentola si sedette su un cuscino di velluto e volò via da casa verso il castello del principe. A mezzanotte la magia finì e cenerentola scappò via tra lo stupore degli invitati.
PER ALLENARMI UN PO’ 1 Continua tu la storia: inserisci le preposizioni che mancano.
Ma il principe non si rassegnò e chiamò ............ corte il ciambellano ............ affidargli il compito ............ ritrovare la bellissima fanciulla che calzava la scarpina ............ cristallo. Il ciambellano viaggiò ............ paesi e ............ città ma non trovò la fanciulla. Il principe disperato partì ............ il suo cavallo bianco, bussò ............ tutte le porte finché non trovò la sua amata Cenerentola. Cenerentola era ............ cucina, ............ pentole e padelle. Il principe entrò e la prese ............ le braccia.
88
fra
LEGAMI DI PAROLE
SINTASSI
LE PREPOSIZIONI ARTICOLATE A volte le preposizioni incontrano gli articoli e diventano preposizioni articolate. Nella (= in + la) casa della (= di + la) nonna ci sono oggetti del (= di + il) passato. I ragazzini sull’ (= su + l’) isola giocavano ai (= a + i) pirati e lanciavano sassolini dagli (= da + gli) scogli ai (= a + i) nemici nascosti nell’ (= in + l’) acqua. il
lo
l’
la
i
gli
le
di
del
dello
dell’
della
dei
degli
delle
a
al
allo
all’
alla
ai
agli
alle
da
dal
dallo
dall’
dalla
dai
dagli
dalle
in
nel
nello
nell’
nella
nei
negli
nelle
su
sul
sullo
sull’
sulla
sui
sugli
sulle
PER ALLENARMI UN PO’ 1 Cerchia le preposizioni semplici o articolate nel testo.
In un punto solitario della costa d’Irlanda, c’era un faro bianco e rosso. Il guardiano si chiamava Stack. Ogni sera usciva dalla sua casa e saliva i gradini della scala a chiocciola per andare a accendere la lampada sulla cima del faro. Un giorno, mentre camminava sulla scogliera per raccogliere radici dal terreno arido, sentì dei pigolii rochi che venivano dal ciglio della scarpata. Vide un nido con una dozzina di piccoli gabbiani. Andò sugli scogli e pescò con la rete molti pesciolini e imboccò i piccoli gabbiani con un pesce per volta. Un pomeriggio, quando arrivò al nido, lo trovò vuoto: i dodici gabbiani si erano lanciati in volo, nel cielo, e si procuravano il cibo in mare, da soli. Roberto Piumini, Poco prima della notte, Einaudi Ragazzi
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LEGAMI DI PAROLE
SINTASSI
LE PAROLE CHE UNISCONO: I CONNETTIVI LOGICI Queste parole sono utili e importanti perché uniscono le frasi e ci fanno capire le cause e le conseguenze.
e
anche
infatti
tuttavia quindi
perché
poiché
ma
perciò
1 Scegli la parola che unisce corretta e completa le frasi.
• In primavera i bambini corrono nei prati ........................... (però/e) acchiappano le farfalle. • Cybelle sorride ........................... (quindi/ma) Phileas non sa a chi. • Phileas non ha acquistato parole, ........................... (infatti/poiché) pronuncia quelle catturate con il retino. • Phileas ha acquistato una parola speciale ........................... (perché/infatti) vuole donarla a Cybelle. Agnès de Lestrade, La grande fabbrica delle parole, Terre di Mezzo
90
invece
però
LEGAMI DI PAROLE
SINTASSI
LE PAROLE DEL TEMPO Queste parole sono utili e importanti perché indicano quando si svolgono le azioni, i fatti, le storie. Ci accompagnano nel Tempo, nel passato, nel presente, nel futuro.
mentre
dopo qualche giorno fa
poi infine
ora
prima
intanto più tardi
una volta
nel frattempo durante
1 Scegli la parola del tempo corretta e completa il testo.
(Una volta/Mentre/Poi) la casa si stava svuotando, Gianni era seduto per terra. ........................... (Allora/Più tardi/Prima) erano stati caricati i mobili, ........................... (intanto/poi/adesso) via via le casse con i piatti, i bicchieri, le pentole, i quadri. Le tende non c’erano più e dai vetri sporchi si intravedeva un grande albero verde. ........................... (Dopo/Ora/Una volta) Gianni è proprio disperato: è tutto vuoto, vuoto dentro e vuoto attorno. ........................... (Mentre/Ora/Poi) Gianni rannicchia le gambe, pensa a quello che troverà nella nuova città. ...........................
Lucia Tumiati, Il mio amico invisibile, Giunti Junior
91
Parole in punta di penna
ORTOGRAFIA
Una volta, tanti anni fa, viveva in un palazzo una regina molto distratta. Un giorno in cui era tornata a casa scalza, la regina disse: – Oggi ho perso il mio ultimo paio di scarpe. – Così distratta, perderai anche la testa! – concluse il re. Il giorno dopo, la regina tornò a casa senza testa e disse: – Una testa mi occorre e dovrò comprarne una nuova! Così regina, corte e re andarono al negozio in cui vendono teste nuove. Lì la regina provò e riprovò teste di tutti i tipi: di marzapane, di cioccolato e di caramello, di plastica, di gomma, d’oro e d’argento, gialle, rosse e blu. – Questa mi è stretta! Questa è larga! Questa mi fa brutta e vecchia! Alla fine la regina colpì così forte lo scaffale che tutte le teste caddero a testa in giù. – Rimarrò così, senza testa! – urlò, infuriata. Corte e re ammutolirono per mesi e mesi. Un giorno la regina distratta disse: – Senza testa né testone si val meno di un bottone. Se cocuzza io non ho, la cocuzza mi farò. La regina mandò a comprare rasi pregiati, velluti morbidissimi e iniziò a cucire una testa di stoffa. Al viso diede il chiarore dell’alba; alle labbra i riflessi del tramonto; agli occhi l’azzurro del cielo; ai capelli la luce delle stelle; alle gote il profumo delle rose. Quando la testa fu terminata, la regina prese un barattolo di colla e con la colla sul collo la incollò. – Ora che la testa mi son fatta, non sarò mai più distratta! Emanuela Nava, La zucca dei re, Mondadori
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Parole in punta di penna
ORTOGRAFIA
I SUONI SIMILI E I SUONI DIVERSI 1 La regina distratta ha perso la testa e non sa più scrivere
correttamente le parole. Aiutala tu. Sottolinea le parole sbagliate e riscrivile sui puntini in modo corretto.
Giro del mondo Cera una volta una principesa che credeva di essere perfetta e non aveva amici, perche secondo lei nessuno era perfetto abbastanza per starle vicino. La regina le diceva sempre, preoqqupata, che sarebbe rimasta sola e le propose di fare il giro del mondo. La principessa accettò. Prese una saccha con del cibo e partì. Vide molti paesi, ma in alcuni le persone erano troppo alte, troppo basse, con il naso troppo grande, o con i piedi troppo piccoli. Quando stava per finire il giro del mondo, ed era ancora sola e molto molto triste, andò da un sagio che viveva in una piccola foresta. Quando arrivò nella foresta, vide la cassa del saggio; era molto piccola, con le finestrelle azzurre e il camino fumante, le pareti erano biance e il tetto rosso. La principessa gli racconto di avere girato il mondo ma di non avere trovato nessuna persona perfetta. Il saggio pensò per molto tempo e le rispose che sono le imperfezioni a renderci unici e perfetti agli occi delle persone che ci amano. La principessa rifletté e capì che nessuno era perfetto, nemmeno lei, e visse felice di essere una principessa inperfetta. .............................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................................
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Parole in punta di penna
ORTOGRAFIA
I SUONI DELLA C 1 Collega la parola scritta correttamente alla relativa immagine.
chastello
cambella
castello
ciambella
collo
cioccolato
chollo
coccolato
cuscino
chiuffo
guscino
ciuffo
ciesto
chele
cesto
cele
2 Completa la tabella inserendo le parole al posto giusto.
occhi • camoscio • colibrì • cervo • lucciola • arancia • ciurma cipolla • coraggio • canguro • lumache • chiodo • cugino • celeste coniglio • cuscino • ciuffo • acciuga • mucche • chitarra • ciabatta
94
CA
CO
CU
CHE
CHI
CIA
CIO
CIU
CE
CI
Parole in punta di penna
ORTOGRAFIA
CU • QUA, QUE, QUI, QUO 1 Risolvi gli indovinelli scegliendo le parole giuste.
cuscino • taccuino • scuola • cuoco • cucina • cuore • cuccia • cuffia • • • • • • • •
Batte sempre, a tutte le ore, non si ferma e si chiama ........................................................ Lavoro con il fuoco, cucino e sono il ........................................................ Ogni cane ha la sua ........................................................ Se c’è la maestra vuol dire che siamo a ........................................................ Fa rima con lucina, si preparano i pranzi, è la ........................................................ Non è un diario, sta nel taschino, puoi prendere appunti, è il ........................................................ Quando vai a nanna o fai un pisolino, metti la testa sul tuo ........................................................ In piscina o quando c’è vento, la metti in testa e sei contento, è la ...............................................
2 Completa lo schema inserendo il nome di ogni disegno.
1
1
2 3
10
4 5 6
2
7
9
8 9 10
8
3
7
4 5
6
95
Parole in punta di penna
ORTOGRAFIA
CU • QUA, QUE, QUI, QUO 1 Osserva i disegni e completa le parole in modo corretto.
s....................ola
a....................lotto
....................scino
....................oco
li....................re
....................derno
....................ore
a....................lone
....................rcia
....................pola
....................gina
ci....................
2 Scegli tre parole tra quelle dell’esercizio 1 e scrivi tre frasi lunghe.
96
1
....................................................................................................................................................................................................................
2
....................................................................................................................................................................................................................
3
....................................................................................................................................................................................................................
Parole in punta di penna
ORTOGRAFIA
CQU… L’ACQUA SCENDE E FA GLU GLU 1 Risolvi gli indovinelli inserendo i nomi nello schema.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Prendi l’ombrello, c’è un nuvolone, ecco che arriva un grande… I tuoi disegni son sempre belli perché dipingi con gli… Ma che fame stamattina, mi sta venendo l’… Sono andata a casa di Dario e mi ha mostrato tanti pesci nell’… Sono lungo, sono sotto, porto acqua, son l’… Nel negozio io ti ho visto che facevi un … Sono uno stagno piccolino e mi chiamo … Io mi tuffo nel mare blu, sono un … e ritorno su. Sono fresca e trasparente e disseto tutta la gente. Lavo il piatto, forchetta e cucchiaio, in cucina nell’… 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
2 Scegli cinque parole tra quelle dell’esercizio 1 e scrivi cinque frasi lunghe.
1
....................................................................................................................................................................................................................
2
....................................................................................................................................................................................................................
3
....................................................................................................................................................................................................................
4
....................................................................................................................................................................................................................
5
....................................................................................................................................................................................................................
97
Parole in punta di penna
ORTOGRAFIA
I SUONI SCE, SCI 1 Completa. Tutte le parole che fanno rima devono contenere sce o sci,
come nell’esempio.
arpa uscio liscia anello imperatore cascina reame galoppo canarino
sciarpa fa rima con ............................................. fa rima con ............................................. fa rima con ............................................. fa rima con ............................................. fa rima con ............................................. fa rima con ............................................. fa rima con ............................................. fa rima con ............................................. fa rima con .............................................
Tutte le parole che derivano da scienza vogliono la vocale i, come scienziato, scientifico, fantascienza, scienze, coscienza.
2 Forma una frase con ciascuna delle parole che derivano da scienza.
• • • •
..........................................................................................................................................................................................................................
•
..........................................................................................................................................................................................................................
98
.......................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................................................
Parole in punta di penna
ORTOGRAFIA
I SUONI DELLA G 1 Leggi le parole ed elimina l’intruso.
giallo
gallo
gatto
giungla
guscio
giugno
geco
gelato
gheriglio
pagina
giraffa
ghiro
gufo
giullare
paguro
gomito
lago
fagiolo
alghe
maghe
faggeto
regina
aghi
ghirlanda
2 Leggi le parole dell’esercizio 1 e scrivile al posto giusto.
GA
GO
GU
GHE
GHI
GIA
GIO
GIU
GE
GI
Gl come gladiatore, gli come paglia, li come olio. Se fai attenzione non sbagli!
3 Sottolinea in rosso gl come glicine, in azzurro gl come aglio e in verde li come ciliegia.
tovaglia • glicine • oliera • aliante • aglio • coniglio • ciliegia • glassa • veliero • trifoglio • saliera • giglio • sveglia • cavaliere • sogliola • sigla • migliaia • glaciazione • conchiglia • foglia
99
Parole in punta di penna
ORTOGRAFIA
I SUONI GNA, GNE, GNI, GNO, GNU 1 Gna, gne, gni, gno, gnu: unisci le sillabe come vuoi tu! Osserva l’esempio.
RA
CI
GNI
GNA
VA
PRU
LA
TA
MON
GNE
GNA
GNO
2 Colora le parole che NON contengono il suono gn.
condominio
legno
lasagne
giardiniere
niente
matrimonio
gnomo
sogno
paniere
pigne
agnello
genio
criniera
spugna
arnia
giugno
segnale
cagnolino
geranio
falegname
3 Ricopia le parole che NON contengono il suono gn.
................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................
PER ALLENARMI UN PO’ 1 Leggi, scopri e dividi le parole cancellando quelle scritte in modo errato,
come nell’esempio. Poi scrivile in maniera corretta sul quaderno.
OLIOAGLIOCASTANIAGEGNOLEGNAMEARGNAPANIERELULIOGIUGNO ITAGLIAMILIONECIGLIEGIANIENTEGIARDINIEREGILIOCICOGNA CANDELIEREMACEDONIAVENTALIO
100
Parole in punta di penna
ORTOGRAFIA
LE DOPPIE… LETTERE CHE SI ABBRACCIANO Dopo la pioggia nel cielo sereno sette cascate fa l’arcobaleno: rosso di guance di rossi folletti, arancio di sole negli occhi stretti, giallo di luce del mezzogiorno, verde tappeto che brulica intorno, azzurro del cielo con cielo sopra, indaco il buio che tutto ricopra, violetto odore di vento vecchio. Che colore rimane nel secchio? Bruno Tognolini, Rimelandia, Mondadori 1 Cerchia le parole con le doppie presenti nella filastrocca. Ricopia alcune parole
e trovane altre che fanno rima, come nell’esempio. Poi continua sul quaderno.
pioggia
foggia
roggia
loggia
• .................................................... • ................................................... • .................................................... ................................................... • .................................................... • ................................................... • .................................................... ................................................... • .................................................... • ................................................... • .................................................... ...................................................
2 Leggi il testo, scegli e inserisci le parole corrette.
Un colore per sopravvivere Una volta, molto tempo fa, i camaleonti erano (rosi/rossi) ................................................... Siccome gli alberi, i cespugli e i (pratti/prati) ............................................ erano verdi, era facilissimo distinguere un (camaleonte/cammaleonte) fra le foglie anche a un chilometro di distanza. I dinosauri e gli (ucellaci/uccellacci) ............................................... neri li vedevano benissimo anche loro e, visto che ne erano (ghiotti/ghioti) .................................................., ne mangiavano più che potevano. Francesco Altan, La vera storia di kamillo kromo, EL
101
Parole in punta di penna
ORTOGRAFIA
LE DOPPIE 1 Aggiungi la letterina doppia e scopri una parola nuova.
• • • •
casetta cane rosa sera
diventa ........................................................... diventa ........................................................... diventa ........................................................... diventa ...........................................................
• caro • pala • note • pani
diventa .................................................................. diventa .................................................................. diventa .................................................................. diventa ..................................................................
2 Togli la letterina doppia e scopri una parola nuova.
• • • •
pollo tonno sette farro
diventa ............................................................... diventa ............................................................... diventa ............................................................... diventa ...............................................................
• torri • canne • leggenda • pelli
diventa ...................................................... diventa ...................................................... diventa ...................................................... diventa ......................................................
3 Scrivi in modo corretto la parola corrispondente a ogni disegno.
.............................................................
.............................................................
.............................................................
.............................................................
.............................................................
.............................................................
4 Scrivi cinque frasi con le parole dell’esercizio 3.
102
1
....................................................................................................................................................................................................................
2
....................................................................................................................................................................................................................
3
....................................................................................................................................................................................................................
4
....................................................................................................................................................................................................................
5
....................................................................................................................................................................................................................
Parole in punta di penna
ORTOGRAFIA
PAROLANDO E SILLABANDO 1 Osserva i disegni, unisci le sillabe e forma le parole.
ca pe
ac
qua
co
sce
gno ni
rio li
no glio
.........................................................................................................
.........................................................................................................
.........................................................................................................
.........................................................................................................
2 Cancella la sillaba-intruso… scoprirai una parola nuova. Scrivila. Osserva l’esempio.
la
mi
vio
viola ........................................................................................................................................
pre
chi
le
........................................................................................................................................
be
al
di
ro
........................................................................................................................................
vo
ghe
la
nu
........................................................................................................................................
qui
gna
a
ne
lo
........................................................................................................................................
mo
do
ro
che
po
........................................................................................................................................
3 Trova un nome che inizia con ogni sillaba.
dro
.................................................................................
qua
.................................................................................
spre
.................................................................................
ac
.................................................................................
strac
.................................................................................
frul
.................................................................................
stra
.................................................................................
fra
.................................................................................
cro
.................................................................................
for
.................................................................................
103
PER ALLENARMI UN PO’ 1 Dividi in sillabe le seguenti parole. Osserva l’esempio.
• • • • • •
gu / fo gufo ........................................................................ acqua ........................................................................ città ........................................................................ alghe ........................................................................ ombrello ........................................................................ campana ........................................................................
• • • • • •
quaderno castagneto acquitrino lavastoviglie asciugamano arcobaleno
.............................................................. .............................................................. .............................................................. .............................................................. .............................................................. ..............................................................
2 Dividi in sillabe le seguenti parole e indica il numero di sillabe. Osserva l’esempio.
quante sillabe?
• • • • • • • • • • •
cuo / re cuore ........................................................................ farina ........................................................................ sera ........................................................................ paguro ........................................................................ topolina ........................................................................ limone ........................................................................ locomotiva ........................................................................ polipo ........................................................................ canarino ........................................................................ re ........................................................................ cocomero ........................................................................ • • • • • • • • • • •
104
acquazzone tamburo scivolo altalena conchiglia lampione ananas pianoforte tovaglioli campane api
2 ............ ............ ............ ............ ............ ............ ............ ............ ............ ............ ............ ........................................................................
............
........................................................................
............
........................................................................
............
........................................................................
............
........................................................................
............
........................................................................
............
........................................................................
............
........................................................................
............
........................................................................
............
........................................................................
............
........................................................................
............
3 Dividi con una barretta le parole con…
• le doppie, come gat / to farfalla • giraffa • puzzola • la lettera ponte, come tar / ta / ru /ga delfino • bisonte • falco • elefante • formica • c e g, come luc / cio / la giaguaro • cinciallegra • ciuffolotto • procione • maggiolino • ch, gh, gl, gn, come a / gnel / lo tacchino • cicogna • cinghiale • granchio • ghiro ghepardo • picchio • lumache • sogliola • coniglio • s, come ro / spo istrice • squalo• spigola• struzzo• sgombro • sc, come scim / mia scoiattolo • camosci • mosca • biscia • moscerino • mp, mb, come tam / bu / ro timpani • tromba • campana • cembalo • trombone • q, come a / qui / lo / ne quaderno • soqquadro • quercia • quattro • liquore • cq, come ac / qua acquario • acquerelli • acquedotto • acquitrino • subacqueo 4 Dividi in sillabe le seguenti parole.
tamburo ………………………........………. pappagallo …………………….…………. maggio ……………………………..........…. montagna ………………................…… rospo ………………………...............………. scatola ………………………...........………. moscerino …………………..…………….
acquazzone …………….............……. ombrello ……………………......…………. cioccolato ……………………..…………. razzo ………………………………................ ciambella ……………………….....………. margherita …………………………..……. scimpanzè ……………………..………….
spazzola …………………….......…………. tovagliolo ……………………....…………. canguro ………………………........………. tortellino ………………………….......……. farfalla ……………………....…….........……. torta ……………….........………........………. candela ……………........…....................
105
Parole in punta di penna
ORTOGRAFIA
L’APOSTROFO 1 Leggi la filastrocca. Che cosa c’è che non va?
La ape vola, lo orso ronfa, la erba cresce, la acqua tonfa, lo albero fiorisce, lo anemone profuma, la aria soffia leggera come una piuma, la oca, lo asino, una arpa, una amica per giocare lo apostrofo devi usare se la vocale vuoi far saltare. 2 Ora riscrivi le parole sottolineate, mettendo l’apostrofo dove occorre.
vola, .................................... ronfa, .................................... cresce, .................................... tonfa, .................................... fiorisce, .................................... profuma, .................................... soffia leggera come una piuma, ...................................., ...................................., ...................................., .................................... per giocare .................................... devi usare se la vocale vuoi far saltare. ....................................
Hai conosciuto gli articoli con l’apostrofo nella sezione Una foresta di parole a pagina 55. Ora puoi scoprire altri usi dell’apostrofo. 3 Metti l’apostrofo dove occorre.
• • • • • • • •
106
La aquila è ritornata al nido perché un aquilotto era caduto. Lo armadio di Sara è sempre in disordine. Lo amico di Diego lo ha aiutato a potare le rose. Lea ha realizzato un anello per una amica della sua nipotina. Cinzia ha acquistato una automobile nuova. Lo orologio di Greta era indietro di una ora. Anna in primavera semina lo orto e durante la estate raccoglie gli ortaggi. Il giardiniere ha tagliato la erba: adesso la aiuola è ordinata.
Parole in punta di penna
ORTOGRAFIA
APOSTROFO SÌ, APOSTROFO NO 1 Leggi e osserva le parole in verde.
Quanti chilometri all’ora per andare sulla luna se partiamo oggi all’una? Metti il filo dentro l’ago e attraversa a piedi il lago. Prepara l’etto di cioccolata, lascia a casa la marmellata, non esser pigro, non stare a letto. Riponi l’ascia dentro il cassetto e allora parti con un razzetto. 2 Inserisci la parola corretta nella frase. Fai attenzione al significato.
allora • all’ora • luna • l’una • Il ghepardo raggiunge i 130 chilometri ..................................... • Il ghepardo è veloce e .................................... nessuno lo può prendere. • La .................................... è il satellite della Terra. • .................................... di notte è l’ora in cui possiamo ascoltare il canto dei rapaci notturni.
Un poco… un po’ 3 Leggi attentamente la filastrocca.
Gioco ancora per un poco, gioco ancora per un po’. Corro, salto, ballo, giro e tra un po’ mi fermerò, leggerò, studierò e tra un poco dormirò. 4 Completa le frasi inserendo un po’ al posto di un poco.
• Il treno arriverà tra un poco ..................................... • Manca ancora un poco .................................... di tempo all’intervallo. • Bisogna sempre avere un poco .................................... di pazienza con i cuccioli. • Quando cuoci la pasta, devi aggiungere un poco ................................ di sale grosso.
107
Parole in punta di penna
ORTOGRAFIA
C’ERO, C’ERA, C’ERANO, C’È, CI SONO 1 Completa il testo con c’ero, c’era, c’erano, c’è, ci sono.
Io non ............................... durante l’Era Mesozoica, quando ................................. i dinosauri. In biblioteca .................................... un libro molto interessante e ricco di illustrazioni. Infatti nel libro .................................... tante immagini dei dinosauri e degli ambienti in cui vivevano. Essi avevano colonizzato tutto il pianeta e per tanto tempo non .................................... animali antagonisti. I paleontologi hanno studiato i fossili dei dinosauri. In Italia, a Benevento, .................................... il fossile di Ciro, un piccolo dinosauro predatore. Invece a Besano, vicino a Varese, .................................... un mare tropicale e si sono ritrovati i resti di un Ittiosauro, chiamato in seguito Besanosauro. Ho visitato il piccolo museo dove .................................... numerosi fossili di vegetali, ammoniti e trilobiti: la guida mi ha spiegato che ancora oggi .................................... una cava nascosta tra gli alberi di un bosco dove i paleontologi scavano per cercare i reperti. 2 Completa le frasi con c’ero, c’era, c’erano, c’è, ci sono.
• Nell’ovile ............................. un piccolo agnellino e ............................. una decina di pecore. • Sul tavolo ............................. tanta frutta gustosa, ma non ............................. dolci. • Allo stadio ............................. tanti tifosi della squadra di casa, mentre ............................. pochi tifosi ospiti. • Tu ............................. alla festa di Marco un mese fa? No, io non ............................. • Una volta ............................. due fratellini che si chiamavano Hänsel e Gretel. • Un tempo ............................. case costruite con materiali naturali, adesso ............................ i grattacieli. • Nello stagno ............................. molti girini e su una foglia di ninfea ............................ una rana. • L’anno scorso non ............................. libri nuovi in biblioteca. • Al compleanno di Elisa ............................. la sua migliore amica, ma non ............................. i suoi fratelli.
108
Parole in punta di penna
ORTOGRAFIA
L’ACCENTO Lunedì Cenerentola andò al ballo e martedì ballò, martedì il gabbiano prese il volo e tra le nuvole volò, mercoledì l’orco portò il conto e giovedì Mignolina contò. Venerdì la principessa sul pero li invitò ma il principe disse sì, la regina disse no… sabato però… il re senza accento si volse e si arrabbiò e senza il casco in testa la domenica… cascò.
Nella filastrocca tutte le parole scritte in verde sono nomi. Le stesse parole con l’accento, scritte in rosso, sono voci verbali al tempo passato remoto.
1 Trasforma tutti i verbi nella filastrocca dal tempo passato
remoto al tempo futuro semplice. Osserva l’esempio. Tempo passato remoto
Tempo futuro semplice
ballerà
ballò volò contò
2 Che cosa puoi
invitò
osservare?
si arrabbiò
............................................................
cascò
............................................................
3 Leggi e metti l’accento dove manca e il suono cade più forte, sull’ultima sillaba.
mamma sorella zio papa nonno paese
citta villaggio quartiere localita caffe latte
cioccolata spremuta te sedici trentatre sessantuno
tre novantatre ragu baccala bigne pesce
tiramisu bonta liberta pace generosita tranquillita
109
Parole in punta di penna
ORTOGRAFIA
L’ACCENTO 1 Leggi la frase, comprendi il significato e inserisci la parola corretta.
e•è • La farfalla .................... leggera .................... silenziosa. la • là •
....................
farfalla vola di qua e di ..................... da • dà • La farfalla vola .................... un prato all’altro e .................... piccoli tocchi ai fiori. li • lì • ...................., in mezzo al prato, la farfalla si ferma sui petali di colore viola e .................... accarezza per raccogliere il polline.
se • sé • La farfalla porta con .................... il polline e .................... tocca altri fiori li impollina. si • sì • Rispondi di .................... se sapevi già come .................... comportano le farfalle. 2 Scrivi una frase con: è, là, lì, sì, dà.
110
1
....................................................................................................................................................................................................................
2
....................................................................................................................................................................................................................
3
....................................................................................................................................................................................................................
4
....................................................................................................................................................................................................................
5
....................................................................................................................................................................................................................
Parole in punta di penna
ORTOGRAFIA
A, AH, HA • AI, AHI, HAI • O, OH, HO L’ACCA CI VUOLE OPPURE NO? 1 Leggi la filastrocca facendo attenzione ai monosillabi colorati.
Nel paniere cosa metti? Torta, fragole o confetti? Oh, direi una crostata… Ho le uova di giornata. Ai mirtilli o alla marmellata? La tortiera hai già imburrata?
Ahi che male mi son scottata E la torta mi è cascata. Vai a casa della nonna Con la cuffia e la gonna Ah, ricordati, il paniere Ha dentro la torta e anche le pere.
2 Completa con o, oh, ho.
• .............., che meraviglia! Finalmente abbiamo visto la nostra città dall’alto. • Io .............. visitato il museo archeologico il mese scorso. • Non so se acquistare dei francobolli .............. un poster per il regalo di compleanno. 3 Completa con ai, ahi, hai.
• Abbiamo incontrato Mara .............. giardini pubblici. • Anche tu .............. giocato con lei? • ..............! Sono caduto dall’altalena e mi sono fatto male! 4 Completa con a, ah, ha.
• È inverno. Grump ha freddo e non .............. il fuoco nella sua grotta. • .............., che bella scoperta! Ecco il fuoco portato da un fulmine. • Grump .............. preso il fuoco con un ramoscello e lo .............. portato nella sua caverna e poi da una caverna .............. un’altra. 5 Completa con anno, hanno.
• L’.................... scorso non siamo andati in gita a causa della pandemia. • Tutti i bambini .................... portato dei semi da piantare nell’orto della scuola. • Le balene compiono una migrazione lunga un ..................... Insieme a loro .................... i cuccioli che non .................... paura del lungo viaggio.
111
LEGG E
. . . E M R E È CO
volare
Ark ti accompagna nel mondo della lettura. La incontrerai prima di ogni proposta. Ecco la legenda. Ark nella forest a di libri Leggere è entrare in una foresta di libri per volare, viaggiare, navigare, imparare nel mondo delle emozioni e della fantasia.
Ark sopra i sassi fa tanti passi Leggere è camminare lentamente, inciampare, cadere, fermarsi… e continuare a camminare, tanti passi, piano piano sopra i sassi.
Puoi leggere in tante posizioni, a testa in giù, sul divano, in auto, sulla spiaggia, nella casa sull’albero… Puoi leggere in tanti modi diversi. Noi ne abbiamo trovati tre. LETTURA VELOCE e A COLPO D’OCCHIO per comprendere l’argomento e la trama in generale; il simbolo è V.
LETTURA A SALTI per TROVARE le informazioni che mi servono; il simbolo è S.
LETTURA LENTA e APPROFONDITA per cercare di capire e ricordare tutte le informazioni che dà un testo; il simbolo è L.
112
LEGG E
M E. .. O C RE È
Ark sopra i sassi fa tanti passi
volare
Impariamo a leggere un problema, per comprendere e saper rispondere alla domanda. 1 Indica il tipo di lettura che useresti per leggere un problema
e per rispondere alla domanda.
• Luca è più alto di Marco e Matteo è più alto di Luca. Chi è il più alto? .......................................................................................................
V
S
L
• Mara ha otto anni. Diego, il suo fratellino, ha 3 anni meno di Mara. Lea, invece ha 12 anni più di Diego. Quanti anni hanno Diego e Lea? ............................................................... Quanti anni hanno in tutto i tre fratellini? ..........................................
V
S
L
2 Indica il tipo di lettura che useresti per cercare sulla mappa
V
S
L
la posizione delle case di:
• nonno Ferdy e nonna Gina
C, 7
• la cartoleria di Cinzia
H, 7
• zia Concetta
G, 1
• il gelataio
B, 4
• zio Marco
A, 5
• il parco
D, 2
• Laura, la libraia
E, 6
• la scuola
F, 3
7 6 5 4 3 2 1 A
B
C
D
E
F
G
H 113
LEGG E
M E. . O C È RE
.
Ark sopra i sassi fa tanti passi
volare
1 Indica il tipo di lettura che useresti per cercare
nel calendario un giorno particolare.
• Il 9 maggio è il compleanno di Elisa. Quale giorno della settimana è? ................................................................................................................
V
S
L
2 Cancella con una X la parola che NON appartiene alla serie e poi scrivi
tutte le altre nell’ordine che secondo te è corretto.
martedì
domenica
aprile
lunedì
venerdì
mercoledì
giovedì
sabato
..............................................................................................................................................................................................................................
estate
inverno
Carnevale
autunno
primavera
..............................................................................................................................................................................................................................
dicembre
ottobre
febbraio
novembre
inverno
gennaio
..............................................................................................................................................................................................................................
giallo
blu
rosso
bianco
arancione
cinque
..............................................................................................................................................................................................................................
20
50
33
70
40
60
30
..............................................................................................................................................................................................................................
pallone
pasta
pane
pesce
paura
paguro
..............................................................................................................................................................................................................................
114
LEGG E
M E. .. O C RE È
Ark sopra i sassi fa tanti passi
volare
1 Per ogni riga, colora la parola che NON appartiene alla stessa
categoria delle altre parole.
sedia
poltrona
fiore
divano
maglietta
pantaloni
cappello
panino
cioccolatini
spinaci
caramelle
dolcetti
tamburo
violino
lettera
pianoforte
mela
ciliegia
ananas
giornale
tulipano
rosa
giallo
garofano
yogurt
latte
torta
formaggio
2 Cerchia l’istruzione che NON appartiene alla serie, poi numera
le altre istruzioni nell’ordine in cui le svolgeresti e scopri il titolo. A
.................
B
.................
infornare la teglia ................. coccolare il gatto ................. versare la farina ................. impastare ................. preparare una torta Il titolo è ....................................................................................................................... fare il portiere ................. andare al campetto di calcio ................. tuffarsi in piscina ................. giocare una partita di pallone ................. indossare la divisa Il titolo è .......................................................................................................................
3 Indica il tipo di lettura che hai usato per comprendere
qual è il titolo.
V
S
L
115
LEGG E
M E. . O C È RE
.
Ark sopra i sassi fa tanti passi
volare
1 In ogni frase prova a capire qual è l’argomento di cui si parla.
• Il mio coniglietto si nasconde quando mi vede. • Il gatto di Sara si arrampica sugli alberi. • I cani di Dario amano correre nei prati. • Il pappagallo di Meggy sta appollaiato vicino alla finestra. L’argomento è ................................................................................................................
• Quando è domenica, la nonna prepara una torta alla crema. • Al compleanno di Eleonora abbiamo mangiato la pizza. • Sono ghiotta di tiramisù. • A Giulia piace tantissimo il gelato al cioccolato fondente. L’argomento è .......................................................................................................................
• Ogni sera leggo una favola prima di addormentarmi. • Io e mio fratello amiamo i libri di Harry Potter. • In biblioteca ci sono tanti libri di avventura. • I libri di Roal Dahl sono divertenti. L’argomento è ................................................................................................................
2 Copia i nomi corretti e cancella l’intruso con una x.
mestici a nimali do
116
oci a nimali fer
vol a no a nimali che
balena • gatto • cane • coniglio
leone • pecora • pantera • tigre
farfalla • tartaruga • ape • rondine
• ......................................................
• ......................................................
• ......................................................
• ......................................................
• ......................................................
• ......................................................
• ......................................................
• ......................................................
• ......................................................
LEGG E
M E. .. O C RE È
Ark nella foresta di libri
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Sei capace di ricavare informazioni da un testo? 1 Leggi il testo, evidenzia le informazioni richieste con due colori diversi.
Ricopia le informazioni che hai trovato.
IL MERLO Il merlo è un uccello che corre e saltella, scava nel terreno umido per cercare i vermi. In primavera i merli costruiscono il nido sui cespugli e sugli alberelli, non lontano da terra. Il nido è costruito con muschio, terra e fili d’erba. • Che cosa fa il merlo?
• Come costruisce il nido?
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LA COLLINA La collina è un rilievo alto non più di 600 metri. Sulla sommità della collina puoi vedere il borgo e lungo i fianchi i terrazzamenti. I terrazzamenti sono ripiani di terreno costruiti dall’uomo per coltivare viti, ulivi, alberi da frutto, cereali. • Che cos’è la collina?
• Che cosa sono i terrazzamenti?
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L’HOMO HABILIS L’Homo Habilis è un ominide che viveva in Africa; era bipede e sapeva utilizzare le mani. Aveva imparato a usare il chopper, una pietra scheggiata da un lato che serviva per difendersi, per cacciare e per tagliare la carne. • Chi era l’Homo Habilis?
• Che cos’era il chopper?
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Ark sopra i sassi fa tanti passi
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1 Leggi il testo, poi completa con le informazioni richieste.
IL COCOBAR Il cocobar è fatto così: ha il muso davanti, e la coda pure davanti. Gli occhi, le orecchie e i baffi, ispidi, sono davanti. Il pelo, sempre arruffato, perché il cocobar non si pettina mai, è sempre davanti. Le zampe davanti sono davanti, e le zampe di dietro sono davanti. La schiena del cocobar, naturalmente, è davanti. Perciò quando il cocobar si volta, non lo vedi più. Il cocobar lo vedi quando si avvicina, quando ti viene incontro con quella lingua larga, un po’ rasposa, sempre pronta a leccarti, perché è un animale molto affettuoso e farebbe qualunque cosa pur di ricevere una carezza. Andrea Sottile, Urbuq, Rizzoli
• Il cocobar è fatto così: 1
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4
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• Dove si trova la schiena del cocobar? .........................................................................................................................................................................................................................
• La lingua del cocobar è: 1
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Indica il tipo di lettura che hai usato per ricavare le informazioni dal testo.
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2 Trova i sinonimi di:
• ispido • arruffato • affettuoso
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1 Leggi e scrivi le parole che mancano.
IL MERLO IN CLASSE Fa ancora caldo e la maestra apre la ............................................... In quel momento qualcosa che sembra una nuvoletta entra dalla finestra della ........................................... È un uccello tutto nero con il becco ............................................... Vola in alto, tocca il ............................................... Si butta a .............................................. in giù e sfiora la treccia di Eleonora. Dopo il primo attimo di ........................................., i bambini ridono. Finalmente il merlo si ferma. Appollaiato in cima alla lavagna, alza il .............................................. e parla. La maestra dice ai ...................................... di disegnare il ...................................... Tutti disegnano il merlo ........................................... con il ........................................ giallo. Erminia Dell’Oro, Un merlo parlante in classe, Emme Edizioni 2 Leggi e scrivi le parole che mancano.
MERAVIGLIOSE PIET RE SCOLPIT E: I F OSSILI Esistono meravigliose pietre .............................................. dalle forme fantastiche, che non sono mai state lavorate dall’ ............................................... Sono i ............................................, ossia i resti di antichissimi ......................................... e piante che sono rimasti talmente tanto .............................................. sottoterra, da diventare pietre. Può accadere, però, che l’.............................................. o il vento corrodano il materiale dentro il quale il fossile è racchiuso: e allora esso ritorna alla luce. Possiamo così ritrovare e conservare le forme degli animali e delle .............................................. che vivevano un tempo sulla terra e nell’acqua. Il libro della storia, Utet
Indica il tipo di lettura che hai usato per trovare le parole che mancano nei due testi.
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1 Dal testo sono spariti i segni di punteggiatura. Segui le indicazioni.
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Leggi il testo senza punteggiatura. Metti i segni . , : … ; al posto giusto. C Leggi il testo con la punteggiatura. B
LA T ART ARUGA E LA LEPRE Un giorno una lepre e una tartaruga si incontrarono la lepre aveva un bel pelo marrone lucido grandi orecchie sempre attente e un nasino rosa che non smetteva mai di annusare tutto la tartaruga invece era tutta verde e rugosa molto anziana e aveva il guscio pieno di vecchie cicatrici e ammaccature la tartaruga e la lepre si misero a discutere su chi di loro fosse la più veloce alla fine fissarono un giorno e un punto di partenza e presero il via 2 Leggi il testo e completalo scrivendo i dialoghi tra i due protagonisti.
Un giorno una lepre e una tartaruga si incontrarono. La lepre aveva un bel pelo marrone lucido, grandi orecchie sempre attente e un nasino rosa che non smetteva mai di annusare tutto. La tartaruga, invece, era tutta verde e rugosa, molto anziana, e aveva il guscio pieno di vecchie cicatrici e ammaccature. La tartaruga e la lepre si misero a discutere su chi di loro fosse la più veloce.
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Alla fine, fissarono un giorno e un punto di partenza. Poi presero il via. Le più belle fiabe di Esopo
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E ARK STORIE DALL’ ARKEOMONDO RIFLESSIONE LINGUISTICA
Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio Consulenza didattica: Luciana Ventriglia, formatrice AID, specialista in pedagogia clinica Coordinamento redazionale: Nicoletta Baldini Redazione: Nicoletta Baldini, Camilla Di Majo, Nadia Negri Responsabile di produzione: Francesco Capitano Progetto grafico e impaginazione: A come Ape di Alessia Zucchi Illustrazioni: Gabriel Cortina, Daisy Ingrosso Copertina: A come Ape di Alessia Zucchi Ricerca iconografica: Nicoletta Baldini Referenze iconografiche: Shutterstock Stampa: Tecnostampa – Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 22.83.021.0 È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della Casa Editrice. Produrre un testo scolastico comporta diversi e ripetuti controlli a ogni livello, soprattutto relativamente alla correttezza dei contenuti. Ciononostante, a pubblicazione avvenuta, è possibile che errori, refusi, imprecisioni permangano. Ce ne scusiamo fin da ora e vi saremo grati se vorrete segnalarceli al seguente indirizzo: redazione@elionline.com
Tutti i diritti riservati © 2022 La Spiga, Gruppo Editoriale ELi info@gruppoeli.it EquiLibri • Progetto Parità è un percorso intrapreso dal Gruppo Editoriale ELi, in collaborazione con l’Università di Macerata, per promuovere una cultura delle pari opportunità rispettosa delle differenze di genere, della multiculturalità e dell’inclusione. Si tratta di un progetto complesso e in continuo divenire, per questo ringraziamo anticipatamente il corpo docente e coloro che vorranno contribuire con i loro suggerimenti al fine di rendere i nostri testi liberi da pregiudizi e sempre più adeguati alla realtà.
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.. Lettura e Scrittura LIBRO A: 120 pp. e Scrittura LIBRO B: 144 pp. .. Lettura Educazione Civica: 48 pp. linguistica: 96 pp. .. Riflessione Matematica con eserciziario: 168 pp. , Geografia, Storia: 96 pp. . Scienze STEAM 2-3: 48 pp.
ISBN per l‘adozione: 978-88-468-4276-3
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.. Lettura e Scrittura LIBRO A: 144 pp. e Scrittura LIBRO B: 144 pp. .. Lettura Educazione Civica: 48 pp. linguistica: 120 pp. .. Riflessione Scienze, Matematica: 288 pp. Storia, Geografia: 216 pp.
ISBN per l‘adozione: 978-88-468-4277-0
altuofianco KIT DOCENTE comprensivo di guida alla programmazione, facilitati per alunni/e con BES e DSA e tutto il necessario per il corso. LIBRO DIGITALE (scaricalo subito seguendo le istruzioni all’interno della copertina): volumi sfogliabili, esercizi interattivi, audiolibri, tracce audio, libro liquido, percorsi facilitati stampabili.
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, un allegro ambiente di apprendimento interattivo che offre tanti oggetti digitali didattici sotto forma di gioco o attività. Bambine e bambini si divertiranno ad aiutare chef Alfredo: prepareranno insieme a lui tante “ricette” divertenti, organizzeranno feste a tema, allestiranno grandi eventi per tutte le discipline scolastiche, nelle sale o all’aperto! Potranno così rinforzare le abilità e verificare le competenze nelle varie materie attraverso le diverse prove proposte in cucina, facendo ogni volta attenzione al guastafeste Splat, sempre in agguato!
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Allegato a IO E TE... 3 Non vendibile separatamente