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Fuggire con la fantasia
Arte e Immagine FUGGIRE CON LA FANTASIA
Molti artisti si sono isolati in posti tranquilli o hanno abbandonato le grandi città per realizzare le loro opere. Alcuni perché non avevano scelta: Caravaggio fuggì da Roma nel 1600 con una condanna a morte per un delitto che aveva commesso! Altri, invece, si sono limitati a dare una visione nuova a ciò che li circondava. Come Vincent van Gogh, che diede vita a una delle sue opere più belle: “Notte stellata”. Oppure Paul Gauguin, che dalla Francia andò a vivere in Polinesia per trovare uno stile di vita più semplice. C’è poi Giacomo Balla, che ha rappresentato il movimento in un modo particolare, come tutti i pittori futuristi (vedi pag. 39) suoi contemporanei! Ci sono quattro opere che fanno pensare alle avventure di Marcovaldo, ai suoi tentativi di fuga dalla città e alla ricerca della natura.
Associa l’opera al suo titolo e alla frase tratta dalle novelle di Marcovaldo che meglio si abbina. Usa i numeri da 1 a 3.
Riproduzione dell’opera
Titolo dell’opera
“Arearea”, che significa gioiosità, dipinta da Paul Gauguin nel 1892 in stile post-impressionista (vedi pagg. 40-41).
“Notte stellata”, dipinta da Vincent van Gogh nel 1889 in stile post-impressionista.
“Sintesi plastica dei movimenti di una donna”, dipinta da Luigi Russolo nel 1912 in stile futurista. Frasi da Marcovaldo
Pure Domitilla e i suoi quattro bambini si misero a spingere quei grandi cestini, […] facevano percorsi lineari e circolari indicando formaggi, biscotti e cioccolata. (Inverno, Marcovaldo al supermarket)
Aveva visto una panchina solitaria, di essere assai comoda aveva l’aria, e già sognava di farne il suo letto, il cielo e le stelle come tetto. (Estate, La villeggiatura in panchina)
Era appena giunta la primavera e intorno c’era tutta un’altra atmosfera: gli alberi in fiore, un tiepido sole, i bimbi rimasero senza parole. (Primavera, L’aria buona)