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MERCATO/ FORMIND È tempo di bilanci

MERCATO/FORMIND

È TEMPO DI BILANCI

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UN’ANALISI DETTAGLIATA DELL’ANDAMENTO DELLE CATEGORIE BEVERAGE, DEI CANALI E DEGLI STILI DI CONSUMO. IL QUADRO DI FORMIND MOSTRA UN 2022 PIENO DI SFIDE E DI VOGLIA DI RECUPERARE QUANTO PERSO NEGLI ULTIMI ANNI

DI ANTONIO FARALLA

Il 2021 è stato un anno caratterizzato da tante sfide, iniziato con un Italia che non era rappresentata più dal tricolore ma solo dal colore rosso: restrizioni, coprifuoco e lockdown sparsi per il Paese ci hanno accompagnato per i primi mesi dell’anno, diventando quasi ordinaria amministrazione. Da aprile e maggio scorsi la musica è iniziata a cambiare, facendo intravedere nell’aria un primo accenno di ripartenza: meno restrizioni, coprifuoco meno rigido, e il colore rosso è iniziato a scomparire per la grande maggioranza delle regioni. Il boom vero e proprio lo abbiamo avuto con l’estate, il “tana liberi tutti” descritto già l’anno scorso si è ripresentato nuovamente con una forza preponderante. Fenomeno che si è tramutato in un agosto dai consumi record, superando le aspettative di molti che prevedevano la fetta di turisti stranieri completamente

assenti, immaginando una stagione estiva sotto la media. Se è vero che la percentuale di turisti stranieri è stata molto più bassa rispetto agli anni pre-covid, la percentuale di italiani che è rimasta nella propria nazione ha controbilanciato l’assenza degli stranieri, contribuendo così a superare qualsiasi aspettativa sui consumi fuori casa. L’euforia generata da questo periodo di libertà ha fatto da traino ai consumi fino a metà ottobre per poi scemare agli inizi di novembre. L’ultima parte del 2021 si è conclusa con delle restrizioni per il periodo natalizio e con l’andamento dei contagi in salita rispetto ai mesi precedenti, anche se è stato un fine anno con maggiori libertà rispetto al 2020.

ANDAMENTO PER CATEGORIE

Entriamo nel dettaglio delle singole categorie e delle loro performance in questo 2021, con un mercato che ricordiamo aver chiuso con circa un + 25% a valore sull’anno precedente. In questo scenario, le categorie che hanno performato meglio del mercato sono state acqua +29% (il formato vetro leggermente sopra al formato pet), spirits +28,5%, energy +28% e vino +27%; in linea con il mercato abbiamo la categoria birra con circa +25%, succhi +24% e bibite +23%. Una considerazione deve essere fatta per la birra, in particolare per quella confezionata che da sola chiude ad un +28,5%, ma a causa dei fusti che chiudono con un +17% la performance complessiva si riduce. La birra in fusti e le bibite dispensing sono le categorie che hanno sofferto maggiormente in questo 2021, in particolare il dispensing che non riesce a recuperare i litri persi dall’inizio dell’anno anche dopo le ottime performance dei mesi invernali, periodo di ponderata della categoria, e che chiude quindi con un +14%.

ANDAMENTO PER CANALI

L’andamento dei canali nel 2021 mostra una continua crescita del bar diurno circa +27%, ma il ‘premio’ per il best

performer va alla

pizzeria che raggiunge quasi il picco di circa +28%. A seguire la ristorazione, che sconta ancora una larga fetta di consumatori assenti per la pausa pranzo a causa dello smart working. Come fanalino di coda abbiamo tutto il mondo del notturno, penalizzato dalle continue chiusure, soprattutto le discoteche, e in più da una prima parte dell’anno in cui il coprifuoco non dava la possibilità di frequentare il canale serale.

ANDAMENTO PER STILI DI CONSUMO

Il continuo evolversi della pandemia mondiale e le continue regole sorte durante l’anno per motivi di necessità (lockdown, coprifuoco, etc.) hanno mutato profondamente il consumatore. Il principale attore della filiera ha cambiato drasticamente il suo stile al consumo, basti pensare alla platea di persone che hanno riscoperto il momento della colazione al bar, dato che in alcuni periodi dell’anno era l’unico momento di consumo aperto; aspetti come la sicurezza e la qualità dei prodotti, riconosciuta soprattutto in quelli di marca, hanno influenzato sempre di più le scelte del consumatore in questo biennio 2020/2021.

Questo aspetto non è stato tralasciato da Formind che attraverso lo strumento della “Piramide dei consumi” ha tenuto sotto osservazione gli atteggiamenti del l’avventore nei diversi momenti di consumo, creando il nuovo identikit del consumatore 2021. Dalle indagini svolte per la seconda sessione del M.O.M. (Mind Observatory Market) per l’anno 2021, si è evidenziato che la propensione generale al consumo è aumentata rispetto alla propensione antecovid; le continue chiusure e i continui limiti che il legislatore ha imposto hanno

implementato la voglia di edonismo del consuma-

tore che è sempre alla con-

tinua ricerca di momenti di aggregazione e convivi-

alità. Cresce la propensione nel Bar, spinto dai momenti di consumo di colazione e aperitivo serale e, in particolare, dell’aperitivo diurno che rispetto all’ante-covid, con una propensione di 66 punti, raggiunge una propensione di 71 punti. Si mantiene costante la propensione nella ristorazione: l’esplosione della cena è controbilanciata dalla bassa propensione per il pranzo dovuta principalmente all’assenza dei business lunch. Nota dolente per le discoteche, se pur in leggero miglioramento rispetto all’anno 2020, l’aria di incertezza che il mondo notturno ha attraversato e continua ad attraversare non dà la possibilità al consumatore di frequentarlo con continuità.

TIRIAMO LE SOMME

Questo 2021 ci ha mostrato la forza che il canale Ho.re. ca. ha acquisito e acquisisce sempre di più negli anni; un canale rappresentato da un consumatore più presente, che non appena ha avuto la possibilità si è lasciato andare ai suoi momenti edonistici, da un esercente meno standardizzato con capacità d’innovarsi e di mettere in gioco nuove proposte di business mostrandosi più poliedrico. Centrale il ruolo dei fornitori e distributori sempre più connessi tra loro per cercare di superare insieme tutti i problemi logistici e produttivi che ci hanno accompagnato durante l’anno. Tutto questo è stato il 2021 che possiamo riassumere così: pieno di sfide e di tante difficoltà da superare, ma anche ricco di collaborazione e voglia di recuperare tutto quello che abbiamo perso in questi ultimi anni.

IL 2021 SI È CONCLUSO CON UN TREND PER IL MERCATO HO.RE.CA DI CIRCA UN +25% DATO A VALORE VS IL 2020. LA SUA CONTRO CIFRA CONFRONTATA CON IL 2019 RENDE IL DATO PIÙ RAPPRESENTATIVO DELLA REALTÀ DEL CANALE, CIRCA UN -24% DATO A VALORE

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