“IL SUCCESSO DEL PNRR SI VEDRÀ SOLO NEL LUNGO PERIODO” Cottarelli è ottimista sull’efficacia del Piano nel breve, ma avverte: “il problema sarà più in là, quando i soldi saranno finiti”. L’obiettivo è lavorare per una crescita che sia sostenibile Gabriele Petrucciani
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“
a strada è quella giusta, ma è necessario capire se gli effetti del
dio-lungo periodo sarà importante verificare se le opere pub-
Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza, ndr) saranno so-
bliche saranno in grado di aumentare la produttività.
stenibili nel lungo periodo”. Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici, esprime un giudizio positivo sul
Rispetto al piano targato Conte ha visto un miglio-
piano del governo Draghi che a fine aprile ha ottenuto il via libe-
ramento?
ra di Camera e Senato: “il problema dell’Italia è sempre stata la
Con il riconoscimento che il problema principale è nella cre-
crescita e la produttività. E con il Pnrr si cerca di porvi rimedio
scita, alla base del piano targato Draghi c’è un’evidente im-
con investimenti e riforme sia nelle infrastrutture disponibili
postazione filosofica differente. In linea generale, comunque,
sia nelle condizioni del privato, così che possa crescere meglio.
analizzando i singoli progetti, non è estremamente diverso
Inoltre, è molto importante anche l’arricchimento del capitale
rispetto a quello di Conte. Sicuramente è molto più preciso,
umano, che serve per aumentare una produttività italiana che
ma va anche detto che nel nuovo Pnrr ci sono circa 32 miliardi
negli ultimi 20 anni pre-Covid è stata mediamente a zero”.
in più a disposizione.
direttore
Nessuna criticità, dunque?
Dove si poteva fare di più?
dell’Osservatorio sui
In realtà, se analizziamo il piano nel dettaglio ci sono tante
A mio avviso, c’è un settore dove c’è ancora tanta incertezza
cose che andrebbero capite meglio, a partire dalla mancan-
ed è quello degli asili nido, che sono fondamentali da punto
za, per ora, delle cosiddette schede, che riportano le date di
di vista della parità di genere e delle opportunità per i bambi-
scadenza dei progetti e i soldi dell’Unione europea assegnati.
ni che nascono. In totale sono stati stanziati 4,6 miliardi per
Inoltre, alcuni progetti sono ancora delineati in maniera piut-
asili e materne, ma tra i due c’è una bella differenza. Sugli asili
tosto generale. Ma la preoccupazione principale riguarda, la
siamo molto indietro rispetto all’Europa e a questo settore nel
qualità degli investimenti, ovvero se sono davvero in grado di
Piano sono state dedicate solo 7 righe su 277 pagine. Questa
dare un boost alla crescita. E poi c’è il grosso punto di doman-
parte avrei voluto svilupparla di più, e poi avrei messo più sol-
da sulla capacità di fare riforme sulla giustizia e sulla pubblica
di nella pubblica istruzione.
> Carlo Cottarelli
conti pubblici
amministrazione che durino nel tempo. Rischi all’orizzonte? Ritiene realistiche le stime sull’impatto in termini
Il rischio principale è che da un punto di vista macroecono-
di Pil?
mico non riusciremo ad alzare in modo permanente il tasso
Vista la quantità di soldi a disposizione, la crescita dell’Italia
di crescita e a rendere sostenibile il nostro debito pubblico,
non può essere messa in discussione, almeno fino al 2023. Il
con la possibilità quindi che tra qualche anno si innescherà
problema sarà più in là, nel senso che il successo del piano si
una nuova crisi finanziaria. Anche la pandemia può essere un
vedrà veramente quando i soldi saranno finiti. L’Italia sarà in
freno, ma penso che grazie anche alla campagna vaccinale, e
grado di continuare a crescere anche senza deficit? Nell’im-
sempre se non ci saranno sorprese in termini di nuove varian-
mediato anche il debito cattivo produce crescita. Ma nel me-
ti del virus, in autunno usciremo da questo tunnel.
Maggio - Giugno 2021 FOCUS RISPARMIO > 7