Approfondimento
SICUREZZA ALIMENTARE: UN BENE COLLETTIVO INESTIMABILE DA DIFENDERE IL CODEX ALIMENTARIUS
Il Codex Alimentarius che è un insieme di linee guida e codici di buone pratiche, volte alla tutela della qualità e della correttezza commerciale internazionale degli alimenti, fortemente voluto dall'omonima Commissione permanente fondata nel 1963 dalla FAO e dall'OMS (www.politiche agricole.it), definisce la sicurezza alimentare come il complesso di tutte le condizioni e le misure necessarie a garantire la sicurezza e l'idoneità degli alimenti in ogni fase della catena alimentare, garantendo che nessun alimento possa causare danni dopo che sia stato prodotto, preparato e/o consumato secondo l'uso a cui esso è destinato. E' innegabile che negli ultimi anni la coscienza collettiva si sia impegnata significativamente per la previsione e posa in essere di norme e strumenti idonei per perseguire i predetti scopi, sia attraverso la disciplina comunitaria che attraverso quella interna dei singoli Paesi. E' altrettando vero, però, che l'Italia ,di recente, ha rischiato di cancellare tutti gli illeciti a tutela di igiene e salubrità degli alimenti dal proprio assetto previsionale. Al fine di comprendere come ciò possa essere avvenuto,giova procedere con un breve excursus degli accadimenti e della loro portata. Il Regolamento UE 2017/625 (www.eur-lex.europa.eu) in vigore dal dicembre 2019 ha consacrato il processo di progressiva integrazione dei sistemi di controllo dei prodotti agro-alimentari a livello comu-
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nitario, disciplinando l'esecuzione e il finanziamento dei controlli ufficiali da parte delle autorità competenti degli Stati membri e della Commissione negli Stati membri e nei Paesi terzi, nonchè adottando le condizioni che devono essere soddisfatte riguardo animali, piante e merci che entrano nell'Unione da un Paese terzo ed istituendo un sistema informatico per il trattamento delle informazioni e dei dati raccolti. Al fine di adeguare le disposizioni italiane a quelle fissate dal Regolamento precitato (2017/625) per la filiera agroalimentare, l'art.12 lettere a),b),c),d) ed e) della Legge di delegazione europea n.117/2019, ne ha fissato principi e criteri di recepimento con la previsione anche dell'abrogazione espressa delle norme nazionali incompatibili oltre al coordinamento e riordino di quelle redisue. In forza di tanto
è stato emesso il 02 febbraio 2021 il Decreto Legislativo n.27 che all'art.18 ha previsto l'abrogazione di gran parte della Legge n.283 del 1962 sulla “Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande” con l'effetto di depenalizzare i reati previsti dagli artt.5,6,12 e 12bis e cioè quelle previsioni che difendono il consumatore dall'uso di prodotti privati dei propri elementi nutritivi, mescolati con sostanze di qualità inferiore o adulterati, in cattivo stato di conservazione, con cariche microbiche superiori ai limiti stabiliti o con aggiunta di additivi chimici non autorizzati o residui di prodotti tossici utilizzati in agricoltura. Non è questa la sede idonea per affermare se si sia trattata di una svista o di una precisa scelta del legislatore delegato,