Sartiglia Magazine 2022

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SARTIGLIA 2022

SARTIGLIA, ORGOGLIO DI UNA CITTÀ Rinnovo con piacere, nelle brevi righe che seguono, la redazione del breve saluto che è tradizione indirizzare al lettore contemperando l’auspicio che la Fondazione Oristano e il Comune porgono ai Capi Corsa, affinché la protezione di San Giovanni e di San Giuseppe siano foriere dell’attesa riuscita di una memorabile edizione della Sartiglia.

Lo faccio nel solco dell’orgogliosa identità di un patrimonio culturale ineguagliato, e altresì nella consapevolezza delle non poche difficoltà che tutti assieme desideriamo superare, più che mai nel tempo presente, quasi gettando il cuore verso la stella parafrasando il noto aforisma - adattandolo spontaneamente al gesto supremo che suggellerà la festa scatenando infine l’atteso tripudio di popolo. Questo è davvero il desiderio condiviso!

Robur et fides, insomma, dando seguito a quanto ha avuto inizio in occasione della Candelora, nell’impronta dell’ammirevole investitura, prestigiosa e fausta, conferita ai Componidori, ai quali va l’unisono incoraggiamento innanzitutto affinché le alacri giornate che hanno preceduto la ricorrenza siano il preludio, magico e fascinoso, di un’ineguagliata ritualità.

Non è retorico ricordare quanto sia profondo e veritiero il sentimento di comunità che nutre ed ammanta la Sartiglia: bene comune, materiale e immateriale, che è suggello dell’edizione 2022 oltre che seme proficuo di quella futura, dunque dell’erudizione so-

lida e fiera che Città e Ospiti assaporano, nei riti e nell’eccellenza cavalleresca, e che viene custodita - da cavalieri e amazzoni, tamburini e trombettieri - e che i Gremi e la Fondazione si impegnano a salvaguardare, promuovere e rinvigorire più che mai.

Suoni, cromie, note e battito del cuore generino perciò echi prorompenti, di tamburi, trombe ed evviva, perché ancora una volta in crocicchi e strade, lollas, piazze e broccius, essi siano colonna sonora e teatro, squillante e verace, nella nostra Città.

Questo breve Saluto consente infine di ringraziare tutte e tutti coloro che alla Sartiglia dedicano passione e amore: Oristanesi e ospiti che con noi attendono con bramosia il rinnovo di sfide cavalleresche. Antiche, gemelle, di vivida memoria. E con esse ciò che sancisce la rispettiva identità di riti, fantini, pariglie e destrieri.

Ciò accada all’insegna della fedeltà al sacro e per celebrare la radicata dedizione insita nei gesti, nelle cerimonie e nelle metafore profane della giostra e in ciò che, connotando la devozione, l’abilità, la perizia nobile della Città, circonda e prorompe in occasione della nostra amata Sartiglia. Una festa suprema. Un atto eroico dell’anima e del popolo arborensi.

Andrea Lutzu Sindaco di Oristano Presidente della Fondazione Oristano


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