Per l'economia 1-2023

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Anniversario: festeggiati i 40 anni dell’IRE

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Promuovere l’educazione finanziaria

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Intervista a Bea Eccel: L’affidabilità fa la differenza

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”Poste Italiane s.p.a.Spedizione in A.P. -70%CNS Bolzano. Periodicità: otto volte l‘anno” n° 1 | marzo 2023

Promuovere l’educazione finanziaria in modo mirato

Le cittadine e i cittadini consapevoli necessitano di comprendere almeno le basi dei contesti economici, così come dei prodotti o servizi finanziari, per essere in grado di valutarne i relativi rischi e conseguenze. Uno studio dell’IRE –Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano ha analizzato la financial literacy degli studenti e delle studentesse altoatesini.

Nel confronto internazionale i quindicenni altoatesini si collocano nella media di tutti i Paesi partecipanti per quanto riguarda i risultati relativi allo studio sulla financial literacy. In generale, in Alto Adige circa l’85 percento degli studenti e delle studentesse possiede un livello di competenze in financial literacy tale da permettere loro di far fronte autonomamente alle necessità quotidiane nell’ambito finanziario ed economico. Allo stesso tempo da tale risultato si evince, tuttavia, che il restante 15 percento degli studenti e delle studentesse non dispone di un livello base di competenze finanziarie.

Le fonti d’informazione

Nelle scuole altoatesine i temi re-

lativi ad aspetti economici e finanziari vengono perlopiù trattati durante le lezioni di matematica. In altri ambiti scolastici o in altre proposte di corsi questi temi hanno un ruolo secondario. Generalmente gli studenti e le studentesse ricevono informazioni sulla gestione del denaro dai genitori; altre importanti fonti d’informazione sono internet e gli insegnanti.

Confronto con le regioni confinanti

In confronto ai coetanei di altre regioni confinanti, come ad esempio il Trentino, i quindicenni altoatesini adottano meno strategie per comprare un prodotto a un prezzo più economico: raramente comparano i prezzi tra diversi negozi o shop online e attendo-

Meno del 20 percento degli studenti ha dichiarato di aver appreso i termini “diversificazione”, “ritorno sull’investimento” e “dividendo” durante le lezioni.

per l’ECONOMIA 2 www.camcom.bz.it Studio dell’IRE | Camera di commercio
Una buona conoscenza matematica e solide competenze nella lettura rappresentano prerequisiti essenziali per l’educazione finanziaria.

no meno frequentemente che i prodotti diventino più economici. I giovani ricevono il denaro per i propri acquisti, in primo luogo, come regalo da parenti e amici. Le studentesse e gli studenti altoatesini si distinguono nel confronto a livello nazionale in quanto ricevono più spesso una “paghetta”, indipendentemente dal fatto che per averla debbano svolgere qualche attività in cambio.

I fattori determinanti

I risultati mostrano, inoltre, che l’educazione finanziaria dipende fortemente da fattori sociodemografici ed economici come il genere, lo status finanziario o sociale dei genitori, nonché il background migratorio. Ad esempio, le studentesse altoatesine, similmente a ciò che si verifica in altri Paesi partecipanti allo studio sulla financial literacy, raggiungono risultati peggiori rispetto ai loro coetanei di genere maschile. Inoltre, si evidenzia come le ragazze siano in media più insicure nel trattare questioni di denaro (contratti d’acquisto, estratti conto, ecc.) e nell’utilizzo dei servizi finanziari digitali (ad esempio movimenti di denaro al bancomat o tramite dispositivi mobili), mostrando, in generale, meno interesse per le tematiche finanziarie rispetto ai ragazzi. Se, invece, si considera la provenienza degli studenti e delle studentesse si evince una chiara differenza nella financial literacy tra i giovani che non hanno un background migratorio e quelli con un background migratorio di prima o seconda generazione. Lo stesso vale per lo status socioeconomico e culturale della famiglia: quanto

LA FINANCIAL LITERACY DEI QUINDICENNI IN ALTO ADIGE

più bassi sono il livello di istruzione e il reddito dei genitori, tanto più scarsa è, in media, la competenza finanziaria dei loro figli.

L’importanza delle competenze in matematica e di lettura

L’analisi multivariata dei fattori che influenzano la financial literacy fornisce ulteriori approfondimenti: le competenze in matematica e di lettura degli studenti e delle studentesse hanno una forte influenza e rappresentano il fondamento dell’educazione finanziaria dei giovani altoatesini. Altri

fattori, come ad esempio la partecipazione a un corso su tematiche finanziarie, il coinvolgimento dei genitori nelle questioni finanziarie generali o la familiarità con concetti finanziari complessi mostrano un effetto positivo sulla financial literacy, ma in confronto alle competenze di matematica e di lettura giocano un ruolo secondario.

INFO

IRE – Ricerca economica tel. 0471 945 722 - 718 ire@camcom.bz.it www.ire.bz.it/studi

„Lo studio dell’IRE suggerisce di promuovere in modo mirato la competenza di lettura, la competenza matematica e l’educazione finanziaria fin dalla scuola primaria. Inoltre, è importante riconoscere e inserire la financial literacy come parte dell’insegnamento curricolare e dell’acquisizione di competenze.”

dott. Michl Ebner Presidente della Camera di commercio di Bolzano

„I risultati dello studio dell’IRE mostrano che il genere, lo status socioeconomico nonché il background migratorio influenzano sia le competenze matematiche che di lettura degli studenti e delle studentesse e quindi, indirettamente, anche la financial literacy.”

dott. Alfred Aberer Segretario generale della Camera di commercio di Bolzano

per l’ECONOMIA 3 www.camcom.bz.it Studio dell’IRE | Camera di commercio
AUTONOME PROVINZ BOZEN SÜDTIROL PROVINCI A AUTONOMA DI BOLZANO ALTO ADIGE PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN SÜDTIROL
AUTONOME PROVINZ BOZEN SÜDTIROL PROVINCI A AUTONOMA DI BOLZANO ALTO ADIGE PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN SÜDTIROL
CAMERA
DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BOLZANO
RISULTATI, ATTEGGIAMENTI, VARIABILI E AMBITI DI INTERVENTO SULL’ECONOMIA ALTOATESINA CAMERA
Supplemento n° 1 al periodico “Per l’economia” Poste Italiane
DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BOLZANO Lo studio “Financial literacy dei quindicenni in Alto Adige” può essere scaricato dal sito www. ire.bz.it/studi.

Profili aziendali online delle aziende altoatesine esportatrici

La Camera di commercio di Bolzano mette a disposizione la piattaforma online “Alto Adige esporta”, contenente profili aziendali. Le iscrizioni sono aperte.

nonché dei loro prodotti e servizi. Spesso le Camere per l’economia o altre rappresentanze all’estero contattano la Camera di commercio di Bolzano per avere informazioni sulle aziende altoatesine e sui loro settori di attività. Viceversa, anche le aziende italiane e internazionali, consapevoli della qualità dei prodotti e dei servizi delle imprese altoatesine, si rivolgono alla Camera di commercio di Bolzano per lo stesso motivo o per avere contatti su potenziali partner commerciali.

gratuitamente il proprio profilo aziendale online sulla piattaforma “Alto Adige esporta”. Diverse funzioni consentono una rapida ricerca per “nome dell’azienda”, “settore” e “Paese di esportazione”. Le imprese interessate possono rivolgersi direttamente al servizio Internazionalizzazione per ricevere il link personalizzato tramite il quale è possibile inserire il proprio profilo aziendale. La partecipazione è gratuita.

Buoni contatti, reti e relazioni sono fondamentali per chi vuole affermarsi nel commercio estero. La Camera di commercio di Bolzano, attraverso

la sua rete di partner nazionali e internazionali, offre un’interessante piattaforma volta ad aumentare la visibilità delle aziende altoatesine esportatrici

Premiati 30 datori di lavoro

Per soddisfare queste esigenze, a partire da quest’anno, la Camera di commercio di Bolzano offre alle imprese altoatesine interessate la possibilità di pubblicare

INFO

Camera di commercio di Bolzano Internazionalizzazione tel. 0471 945 692 - 535 international@camcom.bz.it

Presso il Palazzo Mercantile a Bolzano sono stati premiati 30 datori di lavoro che hanno attuato politiche aziendali e del personale a favore della famiglia.

Ogni anno, alla fine di novembre, la Provincia di Bolzano e la Camera di commercio consegnano i certificati audit famigliaelavoro ai datori di lavoro che si sono impegnati a seguire un percorso che tiene conto della dimensione familiare. Nel 2022 sono state 30 le aziende e le organizzazioni che hanno avuto questo onore.

L’anno scorso nove datori di lavoro hanno completato l’audit di base: Cooperativa Sociale Baobab (Bolzano), Comunità comprensoriale Wipptal, Brigl Spa (Bolzano), Centro genitori-bambini (Brunico), Centro genitori-bambini (Lana), Förderfactory (Varna), Comune di Scena, Meranese Servizi Spa (Merano), Cooperativa sociale SocialWork

(Bolzano).

Dodici datori di lavoro hanno ricevuto il certificato per il re-audit ottimizzazione: cooperativa sociale Casa Bimbo Tagesmutter (Bolzano), Hoku Srl (Dobbiaco), Hotel Preidlhof (Naturno), Servizio Giovani “Jugenddienst Dekanat” (Brunico), Kolpinghaus (Merano), LignumHaus Srl (Ultimo), Lodenwirt Srl (Vandoies), RST Freiberufler Srl (Vipiteno), Sarner Holztec Sas (Sarentino), Comune di Bressanone, Comune di Brunico, Città di Vipiteno.

L’azienda sanitaria dell’Alto Adige e la cooperativa sociale Xenia (Bolzano) sono già coinvolte nel processo di revisione da sei anni. Infine, sette datori di lavoro hanno completato tutte

le fasi dell’audit: Assiconsult Srl (Bolzano), Electro Peer Sas (Laas), Gasser Logistic Srl (Bolzano), Gronbach Srl (Egna), Lusini Italia Srl (Bolzano), Oberalp Spa (Bolzano), SiMedia Srl. Anche quest’anno le aziende

altoatesine possono iscriversi all’audit famigliaelavoro.

INFO

Impresa che concilia lavoro e famiglia tel. 0471 945 642 famiglialavoro@camcom.bz.it

per l’ECONOMIA 4 www.camcom.bz.it Attualità | Camera di commercio
Presso il Palazzo Mercantile a Bolzano sono stati premiati 30 datori di lavoro che hanno attuato politiche aziendali e del personale a favore della famiglia. La piattaforma “Alto Adige esporta” consente ai partner commerciali interessati, in Italia e all’estero, di accedere a informazioni più dettagliate sulle aziende esportatrici altoatesine nonché sui loro prodotti e servizi.

Inserita in una rete internazionale

La Camera di commercio è collegata ad altre Camere di commercio su vari livelli in Italia, in Europa e nel mondo e promuove sinergicamente gli interessi della comunità imprenditoriale.

Per l’adempimento ottimale dei propri compiti la Camera di commercio di Bolzano può contare sulla cooperazione internaziona-

le e sull’interconnessione con altre Camere di commercio. A livello nazionale, l’ente camerale bolzanino è membro dell’Unione

italiana delle Camere di commercio - Unioncamere. Si tratta di un ente pubblico che rappresenta 70 Camere di commercio italiane e 84 rappresentanze delle Camere di commercio italiane all’estero. Esiste anche una stretta collaborazione tra le Camere di commercio nell’arco alpino (Bolzano, Trento, Innsbruck, Feldkirch, Salisburgo, Monaco, Augusta). I relativi rappresentanti si incontrano regolarmente per discutere delle sfide comuni e per portare avanti i progetti.

L’ente camerale bolzanino è anche membro di Eurochambres. Il Presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, è uno dei Vicepresidenti di questa associazione europea. Eurochambres rappresenta gli interessi di circa 20 milioni di aziende in

Alla ricerca di film con WATCH !T

44 Paesi europei attraverso una rete di 1.700 Camere di commercio regionali e locali. Oltre il 93 percento di queste sono piccole e medie imprese (PMI).

La Camera di commercio di Bolzano, oltre a essere ben collegata alla rete della Camera di commercio internazionale ICC con sede a Parigi, è anche partner di Enterprise Europe Network (EEN), una rete transazionale atta a promuovere la cooperazione, il trasferimento tecnologico e i partenariati strategici per le PMI nel contesto dell’Unione europea.

INFO

Segreteria generale Camera di commercio di Bolzano tel. 0471 945 615 segreteriagenerale@camcom.bz.it

Un nuovo portale mostra dove sono attualmente disponibili i film realizzati con il supporto dell’Alto Adige.

Dalla sua istituzione, IDM Film Fund & Commission ha sostenuto circa 320 progetti cinematografici: dai film gialli a quelli drammatici, dai documentari alle commedie. Attraverso un nuovo portale si può effettuare una ricerca per sapere dove è possibile vedere queste pellicole. Che si tratti di film appena proiettati nelle sale cinematografiche, nell’ambito di un festival oppure in streaming, non fa differenza: WATCH !T elenca tutte le opportunità di vederli e rivederli.

Più visibilità

Negli ultimi undici anni in Alto Adige sono state effettua-

te circa 4.840 giornate di riprese per progetti cinematografici finanziati dalla Film Commission Alto Adige. Sono state realizzate produzioni cinematografiche avvincenti e di alta qualità con forti riferimenti alla realtà altoatesina sia per quanto riguarda la trama, la location, il cast e la troupe cinematografica o anche la post-produzione, generando un considerevole valore aggiunto in Alto Adige. WATCH !T dà ora visibilità a questi progetti non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale e internazionale.

La piattaforma si rivolge sia ai professionisti sia ai consumatori finali. Si tratta di uno strumento che consente di scoprire in maniera rapida e comoda do-

ve viene proiettato il film a cui si è interessati. La ricerca è geolocalizzata, cioè riferita specificamente al territorio nel quale si trova l’utente.

Il panorama cinematografico altoatesino ha ormai raggiunto una certa dimensione e rilevanza grazie allo sviluppo avvenuto dopo la fondazione del Film Fund. Partendo da questo presupposto IDM, in qualità di promotore regionale, ha voluto compiere questo passo riconoscendone l’importanza per l’Alto Adige. Gli interessati e le interessate possono trovare il catalogo completo di tutti i film realizzati da IDM Film Fund & Commission all’indirizzo https://movies.idm-suedtirol.com/home.

INFO

IDM Alto Adige

tel. 0471 094 254

barbara.weithaler@idm-suedtirol.com

per l’ECONOMIA 5 www.camcom.bz.it Attualità | Camera di commercio
Le Camere di commercio collaborano anche a livello internazionale nell’interesse dell’economia. Nel 2013 l’Alto Adige ha fatto da cornice alle riprese del film “Everest”.

40 anni dell’IRE – Ricerca economica in cifre Studi

Fattori di localizzazione e contributi

Lavoro, reddito, istruzione e qualificazione

Richieste di accesso ai dati

Digitalizzazione, innovazione, ricerca e sviluppo Prezzi e inflazione

Scuola – Economia

Nell’ambito delle 23 edizioni del concorso di idee “Image the future” sono stati presentati

687 progetti

Concorso

Edizioni concluse Progetti di ricerca presentati

edizioni dell’evento

sono state discusse tematiche rilevanti per l’Alto Adige nelle aziende

edizioni del report mensile hanno diffuso informazioni sull’economia altoatesina.

Economia in cifre | Camera di commercio per l’ECONOMIA 6 www.camcom.bz.it Fonte: IRE, Dati su Scuola-Economia relativi all’anno scolastico 2021/22
“Tesi di laurea triennale e magistrale sull’economia altoatesina”
26 % 17 % 8 % 3 % 12 % 4 % 16 % 4 % 5 % 3 %
“Il futuro dell’Alto Adige”
In
Le
Studenti e studentesse premiati Formazione sui colloqui
Prezzi & Energia
e commercio estero Imprese e bilanci Territorio, ambiente, energia Infrastrutture, trasporti, mobilità Covid-19 20 Temi 2022 19 % 19 % 4 % 4 % 6 % 7 % 10 % 50 8 120 23 32 120 26 46 15 12 % 15 % 3 % Imprese Commercio estero Liste di indirizzi Congiuntura Settori PIL Occupazione Dati dei comuni e dei comprensori Altro Workshop Idee di progetto presentate agli altri concorsi Visite presso la Camera di commercio
stesse.
Prodotti altoatesini, marchi, manifestazioni
Esportazione

Festeggiati i 40 anni dell’IRE

Alla fine dell’anno scorso l’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano ha festeggiato il quarantesimo anniversario dalla sua istituzione insieme a collaboratori, collaboratrici, persone che da lungo tempo hanno offerto il loro supporto, partner e rappresentanti dell’economia altoatesina.

La festa d’anniversario è stata dedicata alla gioventù, in quanto l’IRE si è occupato ripetutamente di questo tema in passato e lo affronta tuttora in modo assiduo.

INFO

IRE - Ricerca economica tel. 0471 945 708 ire@camcom.bz.it www.ire.bz.it

Highlight | Camera di commercio per l’ECONOMIA 7 www.camcom.bz.it
Il Presidente della Camera di commercio di Bolzano Michl Ebner ha dato il benvenuto agli ospiti al quarantesimo anniversario dell’IRE. Georg Lun, Direttore dell’IRE, ha ripercorso i punti salienti della storia dell’IRE. Luciano Partacini, Direttore dell’ufficio Informazioni economiche e Barbara Moroder, coordinatrice di Scuola-Economia, hanno presentato al pubblico le attività dell’IRE. Federico Giudiceandrea, Presidente del Comitato scientifico dell’IRE, si è congratulato per l’anniversario. Il pubblico ha seguito i diversi interventi con grande interesse. I tre professori universitari Nikolaus Janovsky, (a sinistra) Ulrike Stadler-Altmann (al centro) e Paul Resinger (a destra) hanno illustrato il loro studio “Realtà di vita dei giovani nell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino”.

Premiati 39 Maestri professionali con tanti anni di esperienza

Il settimo ricevimento dell’Unione provinciale dei Maestri professionali altoatesini si è tenuto di recente a Bressanone presso l’azienda Progress Group Spa. Durante la cerimonia sono stati premiati 39 Maestri professionali che hanno conseguito il diploma da oltre 30 anni.

Il settimo ricevimento dell’Unione provinciale dei Maestri professionali è iniziato con la visita dell’azienda Progress Group Spa a Bressanone. L’evento è stato inaugurato con i discorsi del Presidente Peter Mayrl, della Maestra professionale Maria Stella Falcomatà, del Segretario generale della Camera di commercio

di Bolzano Alfred Aberer, dell’Assessore Philipp Achammer e della Direttrice dell’Ufficio Artigianato e aree produttive della Provincia autonoma di Bolzano Elena Lucio. Per l’occasione sono stati conferiti in tutto 39 premi a Maestri professionali che hanno conseguito il diploma da oltre 30 anni.

Robert Gruber ha concluso il percorso di falegname conseguendo il diploma 39 anni fa. Hermann Thaler, invece, ha completato la sua formazione come spazzacamino da 36 anni. Rudolf Stecher è idraulico qualificato da 34 anni.

Inoltre, sono stati insigniti anche i seguenti Maestri professionali che

contano 30 anni dal conseguimento del diploma: Walter Vaja (ingegneria civile), Karl Christanell e Andreas Steck (pittori e verniciatori), Richard Nocker (muratore e costruttore), Franz Aschbacher, Klaus Nagler, Paul Frötscher e Othmar Waldboth (falegnami), Markus Thaler (conciatetti), Walter Weifner, Walter Pedevilla e Johann Trojer (installatori d’impianti termici e sanitari), Karl Forer e Otto Krapf (elettrotecnici), Horst Fritz (stampatore e media designer) e Ugo Bazzanella (fabbro e magnano).

Alla premiazione non hanno potuto presenziare 20 Maestri professionali.

INFO

Camera di commercio di Bolzano Unione provinciale dei Maestri professionali tel. 0471 945 615 maestriartigiani@camcom.bz.it

Campagna per diventare Maestro professionale

La campagna video per l’Unione provinciale dei Maestri professionali, realizzata dalla Camera di commercio di Bolzano alla fine del 2021, è proseguita nel 2022 con ulteriori sei video.

Obiettivo di questa campagna video è mostrare i vantaggi e le opportunità della formazione come Maestro o Maestra professionale affinché in futuro i giovani imparino un mestiere pratico.

Il titolo di Maestra o Maestro professionale rappresenta il più alto grado di formazione di un mestiere pratico e offre numerose opportunità di crescita professionale. L’economia altoatesina ha bisogno di giovani professionisti.

La formazione di Maestra o Maestro professionale permette di raggiungere un alto livello di specializzazione in una determinata attività. Inoltre, i futuri Maestri e le future Maestre sviluppano competenze che

permettono loro di ricoprire posizioni di responsabilità, motivo per cui questa formazione pone le basi ideali per affrontare le sfide professionali attuali. Dal 2020 l’U-

nione provinciale dei Maestri professionali fa parte della Camera di commercio di Bolzano. La campagna video vuole essere una testimonianza sui vantaggi dei mestieri

pratici. Nei sei nuovi video proposti le Maestre e i Maestri professionali Carmen Mair, Andreas Köhne, Martina Tomasi, Robert Egger, Maria Steinmair e Jürgen Pfitscher condividono le proprie esperienze rendendo così tangibile il valore della formazione come Maestra o Maestro professionale.

La nuova campagna video è disponibile sul sito internet della Camera di commercio di Bolzano, sui social media nonché sul canale Youtube.

INFO

Unione provinciale dei Maestri professionali tel. 0471 945 615

maestriartigiani@camcom.bz.it

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I premi sono stati realizzati dalle aziende artigiane Prader di Barbiano e Brunini di Bolzano. In uno dei video la fumista Carmen Mair ha raccontato quanto è stata importante per lei la formazione di Maestra professionale.

L’affidabilità fa la differenza

Bea Eccel gestisce l’azienda Lavarent in Val Sarentino. Nell’intervista sottostante racconta come ha rilevato l’azienda di famiglia e con quali sfide si è dovuta misurare.

Bea Eccel (32 anni) nel 2018 ha rilevato l’azienda familiare Lavarent, precedentemente gestita dal padre. Lavarent noleggia e lava biancheria per il settore alberghiero in un raggio di 180 chilometri ed è principalmente attiva nel settore dell’ospitalità e del turismo. Lavarent impiega circa 110 dipendenti, a cui si aggiungono alcuni lavoratori stagionali nel periodo estivo. Nel tempo libero Bea Eccel offre consulenza a future imprenditrici nell’ambito del programma di mentoring del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile della Camera di commercio di Bolzano.

In cosa si distingue l’azienda Lavarent?

Bea Eccel: Non deludiamo mai i nostri clienti o gli hotel. Per noi è questo a fare la differenza, perché un hotel senza biancheria non può funzionare. Facciamo tutto il possibile per pianificare al meglio. Ad esempio, durante i periodi più intensi della stagione turistica, abbiamo sempre della biancheria di riserva nel nostro magazzino che può essere utilizzata in qualsiasi momento. Inoltre, se dovessimo trovarci in difficoltà, abbiamo creato una rete con altre lavanderie del nord Italia che possono aiutarci a tamponare le emergenze in qualsiasi momento.

Questo significa che i Suoi clienti sottoscrivono contratti a lungo termine con Lavarent?

Esattamente. Praticamente noi forniamo set di biancheria fissi che vengono regolarmente puliti e riconsegnati in un ciclo continuo.

Quando è stata fondata Lavarent?

Nel 1989 è stata fondata una piccola lavanderia in Val Sarentino, presso l’ex sede della società Sarner Ski. All’epoca non si chiamava ancora Lavarent e non era an-

cora a conduzione familiare. Solo nel 1993 mio padre entrò a far parte dell’azienda cambiandone il nome in Lavarent. Ora io rappresento la seconda generazione alla conduzione dell’azienda.

Come è stato iniziare a lavorare per l’azienda?

Dopo la laurea in economia, ho trascorso un anno intero a lavorare in tutti i reparti dell’azienda per familiarizzare con ogni dettaglio. Successivamente ho sviluppato il reparto vendite dell’azienda fino a quando ho assunto la direzione nel 2018.

La successione d’impresa ha comportato delle difficoltà?

Fortunatamente, quando abbiamo affrontato l’argomento, mio padre aveva già avuto un’esperienza di passaggio generazionale con mio fratello, quando gli aveva ceduto un’altra attività. Ciò significa che sapeva già a cosa andava incontro. Mi ha sempre accordato fiducia in tutto quello che ho fatto e tuttora è sempre al mio fianco pronto a darmi consigli. Anche per questo non abbiamo avuto grosse difficoltà. Forse il fatto che siamo solo in due a essere coinvolti contribuisce a facilitare le cose.

Quali consigli darebbe alle giovani generazioni che stanno per rilevare un’azienda?

Dal mio punto di vista, la cosa più importante è aver svolto il lavoro dei dipendenti in precedenza e perlomeno conoscerlo. In questo modo si diventa consapevoli delle difficoltà. Se non si riesce a farlo, a mio parere si è troppo lontani mentalmente dai dipendenti.

Quindi Lei è in grado di svolgere tutte le mansioni nella Sua azienda? Devo ammettere che non so guidare il camion, ma ci andavo spesso come passeggera... (sorride).

L’attuale crisi energetica ha ripercussioni sulla Sua azienda?

Sì, quest’anno la situazione è stata difficile, soprattutto per l’aumento del prezzo del gas.

Avete già investito in efficienza energetica in passato?

Sì, ad esempio nei sistemi di recupero del calore. Dopo il processo di lavaggio utilizziamo il calore residuo per riscaldare l’acqua per il lavaggio successivo. Inoltre, sfruttiamo anche il calore di scarto delle macchine da stiro. Investimenti del passato di questo tipo oggi ci tornano molto utili.

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L’azienda Lavarent in Val Sarentino impiega circa 110 dipendenti.

Mostra temporanea “Epidemie e commercio”

La mostra temporanea “Epidemie e commercio” è stata inaugurata alla fine del 2022 presso il Museo Mercantile. Per l’occasione è stato presentato al pubblico anche il Quaderno 12 della collana del Museo.

Già in passato ci sono state numerose pandemie. L’acquerello di Stefano Obino raffigura un medico della peste con la sua tipica maschera a becco.

La mostra prende spunto dall’analisi dello stretto legame tra la Repubblica di Venezia e il Tirolo ponendo l’attenzione soprattutto sull’aspetto economico e quello

medico. Venezia era uno dei porti più significativi per gli scambi a lunga percorrenza dove, tra le merci trasportate, arrivavano anche le preziose materie prime dall’Oriente e i tessuti. Bolzano, sin dal Medioevo città mercantile, era un nodo nevralgico e strategico per il trasporto e la commercializzazione da e per i paesi transalpini. La Repubblica di Venezia e Bolzano giocarono, loro malgrado, un ruolo cruciale anche in tempi di epidemie dal 1300 in poi: le antiche vie di comunicazione e di commercio, in conseguenza ai grandi spostamenti di pellegrini, studiosi, artisti e mercanti, furono vie privilegiate per la diffusione del ‘mal contagioso’. A Venezia furono introdotte una serie di misure per contenere le epidemie che ben presto furono adottate anche da altre città mercantili, come Bolzano. Tra queste molto importanti furono le ‘fedi di sanità’, documenti che accompagnavano le merci nei

lunghi tragitti via mare e via terra e attestavano l’immunità da malattie di persone, cose e animali. La loro funzione, dunque, consisteva nell’evitare il diffondersi delle malattie, per salvaguardare gli affari e la salute dei cittadini, proprio come il Green Pass. La mostra è aperta al pubblico fino al 9 settembre 2023,

da lunedì a sabato dalle ore 10:00 alle ore 12:30 e ogni giovedì dalle ore 14:00 alle 16:00.

INFO

Museo Mercantile

tel. 0471 945 702 – 530

mm@camcom.bz.it www.camcom.bz.it

Presentato il nuovo toolbox per le carte dei vini

Il toolbox per le carte dei vini è un servizio rivolto a tutti coloro che hanno a che fare con l’enologia e fa in modo che i vini dell’Alto Adige siano presentati in maniera uniforme, corretta e coerente.

Il Consorzio Vini Alto Adige ha sviluppato un toolbox tramite il quale i vini altoatesini possono essere presentati in una carta dei vini in maniera corretta e uniforme.

Sul sito internet del Consorzio Vini Alto Adige i ristoratori, gli albergatori, i som-

melier, i commercianti di vino nonché tutti gli interessati, possono trovare informazioni, testi,

una cartina e fotografie inerenti al territorio vinicolo dell’Alto Adige nonché brevi descrizioni dei principali vini rossi e bianchi. Tutto questo materiale si può scaricare gratuitamente e può essere direttamente inserito nella propria carta dei vini o nella presentazione dei vini. Chi invece cerca la massima semplicità, può addirittura integrare nella propria documentazione una pagina già preparata e pronta all’uso.

Il toolbox del Consorzio Vini Alto Adige è un aiuto pratico per tutti coloro che vogliano redi -

gere una carta dei vini o una presentazione dei vini a livello professionale con informazioni esaustive. Allo stesso tempo, si mira a far sì che il maggior numero possibile di moltiplicatori presenti in Alto Adige racconti una storia del vino altatesino uniforme, affascinante, corretta e autentica.

INFO

Consorzio Vini Alto Adige

tel. 0471 978 528

press@suedtirolwein.com

www.vinialtoadige.com

per
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l’ECONOMIA
commercio
A fine novembre 2022 è stata inaugurata la mostra temporanea “Epidemie e commercio” presso il Museo Mercantile.

Aria, terra, acqua = calore

Le pompe di calore offrono diversi vantaggi. Andreas Winkler spiega i motivi per cui possono essere delle soluzioni ideali per edifici e capannoni industriali.

Andreas Winkler, classe 1967, è amministratore delegato di iDM Energiesysteme Italia S.r.l., con sede a Bolzano. Si tratta della filiale italiana del maggior produttore austriaco di pompe di calore. Andreas Winkler ha studiato Scienze della comunicazione a Vienna e, nel corso della sua carriera lavorativa, si è specializzato in consulenza e sviluppo aziendale, innovazione e vendite.

Le pompe di calore sono molto diffuse nell’edilizia abitativa. Rappresentano un’opzione percorribile anche per il riscaldamento o raffreddamento di capannoni o stabilimenti di produzione?

Andreas Winkler: Sì, certo. Le pompe di calore geotermiche o ad aria sfruttano l’energia gratuita dell’ambiente per riscaldare o rinfrescare anche alberghi, strutture commerciali e industriali. Non costituiscono soltanto un’opzione, bensì una chiara alternativa ai combustibili fossili, anche perché al giorno d’oggi le pompe di calore vantano COP, ovvero coefficienti di efficienza, molto alti. Ad esempio, i nostri sistemi raggiungono coefficienti COP superiori a sei, il che significa che con un kilowattora di corrente si producono

più di sei kilowattora di calore per il riscaldamento, l’acqua calda o il raffrescamento.

L’efficienza si traduce direttamente in risparmio? O meglio: quali vantaggi offrono le pompe di calore dal punto di vista economico?

Le pompe di calore sfruttano fonti di calore gratuite, ovvero aria, terra e acqua. Dunque, fin dal primo giorno di utilizzo le aziende possono risparmiare riducendo considerevolmente i costi di gestione ed evitando emissioni dannose per il clima. Inoltre, in combinazione con un impianto fotovoltaico l’azienda può anche produrre direttamente gran parte dell’energia necessaria al loro funzionamento. In media, usando le

pompe di calore si possono risparmiare dal 40 al 50 percento dei costi legati al riscaldamento o al raffreddamento.

Quale contributo offrono le pompe di calore dal punto di vista ambientale?

Più della metà dell’intero consumo di energia è dovuto al riscaldamento. Le pompe di calore ricavano dall’ambiente circa tre quarti dell’energia che serve a riscaldare: così si evitano diverse tonnellate di CO2 all’anno. Oppure, in altre parole: ogni anno una normale pompa di calore salva circa otto metri quadrati di superficie artica ghiacciata.

Le pompe di calore di grandi dimensioni possono essere considerate come la soluzione ideale per tutte le strutture commerciali oppure un edificio deve soddisfare determinati prerequisiti?

Detto in parole semplici la struttura industriale non dovrebbe avere problemi di tipo energetico, ovvero deve disporre di un buon isolamento per far lavorare la pompa di calore in modo efficiente ed economico. In caso contrario gli edifici disperderebbero troppa energia e l’impiego delle pompe di calore richiederebbe più corrente elettrica del necessario. Dunque, il primo passo da compiere è sempre una consulenza tecnica per determinare il bilancio energetico e

il fabbisogno di riscaldamento o raffrescamento dell’edificio.

Anche gli edifici già esistenti possono essere dotati di pompe di calore?

Dal punto di vista tecnico è quasi sempre possibile. Una soluzione semplice è la pompa di calore ad aria perché l’unità esterna può essere montata liberamente e il lavoro per le strutture tecniche da installare all’interno è minimo. È più problematico dotare gli edifici già esistenti di pompe di calore geotermiche perché a volte non è più possibile effettuare le trivellazioni necessarie.

E per quanto riguarda gli edifici di nuova costruzione?

Oggi le pompe di calore sono la principale tecnologia per il riscaldamento dei nuovi edifici. Tuttavia, è importante iniziare con una pianificazione esatta dei carichi di riscaldamento e raffreddamento dell’edificio e delle singole stanze. Poi si procede con il corretto dimensionamento delle pompe di calore e la loro adeguata installazione. Soprattutto, qualora fosse possibile, si dovrebbe combinare la pompa di calore a un proprio impianto fotovoltaico in modo da produrre corrente elettrica e diventare autosufficienti in tutto e per tutto.

Intervista | Camera di commercio per l’ECONOMIA 11 www.camcom.bz.it
Le Pompe di calore comportano vantaggi in quanto non prevedono alcuna combustione e quindi non producono CO2

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