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La piscina per la ripartenza e la salute Ciro Lo Giudice

LA PISCINA PER LA RIPARTENZA E LA SALUTE

Piscine, Palestre e Centri Sportivi ripartiti, ma con le incertezze su come risolvere il problema dei nuovi limiti e rendere sostenibile un modello gestionale a prova di Salute

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Abbiamo chiesto ad alcuni dei più affermati e capaci professionisti del settore, coinvolti in una delle Commissioni tecni co-scientifiche che ha prodotto il Protocollo più persuasivo per la riapertura di piscine, palestre, centri sportivi, alcune loro opinioni, basate sul ruolo da loro professionalmente ricoperto, sull’expertise poco eguagliabile di ciascuno e sulle alte com petenze di cui sono depositari.

IP Ivano Pelosin (Italpool/Assopiscine) ingegnere chimico, già presidente di Assopiscine, esperto in normazione MS Massimo Savini (Studio Teco) ingegnere, socio di Studio TECO+i, responsabile del settore impianti tecnologici per la progettazione e Direzione Lavori. FC Francesco Confalonieri (Medico dello Sport – EAA/Centro Medico Sant’Agostino MI) direttore Scientifico EAA, ex gestore PB Piero Benelli (Medico dello Sport – Fisioclinics PE) medico nazionale di volley, Pesaro basket VA Valentino Aliffi (Culligan Italiana – Piscine) chimico ed esperto della divisione Piscine di Culligan AT Andrea Tognetti (Heitz Italia) direttore commerciale per l’Italia di Heitz System, leader in Francia (software gestionali per impianti sportivi) GR Gerardo Ruberto (Polo della Salute) presidente Ass. Polo della Salute; formatore e consulente per il settore e welfare aziendale SC Stefano Candidoni (EAA, consulente gestionale) 36 anni di gestione piscine e vicepresidente EAA

Cosa può suggerire per la ripartenza e nell’interpretazione delle recenti linee guida/nuove regole per le aperture di piscine, palestre, cen tri sportivi?

IP Per la ripartenza degli impian ti di trattamento dell’acqua per le piscine al coperto bisogna distin guere. 1) Impianto completamente fermato: igienizzazione della vasca e della zona bordo piscina con una soluzione all’0,1% di cloro attivo (ov vero 1000ppm come consigliato dall’OMS). Tale operazione iniziale è

uno scrupolo in più per tutti gli impianti e diventa obbligatoria solo nel malaugurato caso di una persona con COVID-19 all’interno dei locali. La chiusura dei locali per un prolunga to periodo garantisce già l’assenza del virus! A seguire: riempimento della vasca e riavvio impianti con le solite procedure. 2) Se l’impianto non è stato fermato: si riportano gli impianti di trattamento dell’acqua e dell’aria a pieno regime. Acqua: le solite procedure di avvio; igieniz zazione come sopra ma solo nella zona bordo piscina. Spogliatoi, i locali docce, i bagni, la reception, gli uffici ecc.: igienizzazione con la soluzione di cloro all’0,1% di cloro attivo solo su superfici resistenti; altrimenti, utiliz zare un igienizzante a base alcolica o reperire sul mercato prodotti certifi cati. Importante ricordare il problema legionella, visto che anche tutti gli impianti sanitari sono stati fermi. bile “rinascita”. Gli impianti sportivi nascono per il benessere psico-fisi co delle persone, di tutte le persone! Questa affermazione vera, oggi, deve essere ancora più vera e mag giormente percepita dagli utenti come possibile in una circostanza cri tica per il nostro benessere psico-fisico. Le indicazioni, le regole, le linee guida che dir si voglia devono essere una occasione e non una sventura, per accrescere la percezione del be nessere e per migliorare l’offerta di benessere. Anche la parte impianti stica di cui mi occupo e che è “dietro le quinte” degli impianti sportivi ha questo nuovo orizzonte.

Una vera ripartenza è credibile se viene colta come possibile “rinascita” Massimo Savini

Gli spogliatoi per piscine e palestre sono l’area più critica - ph Fit Interiors

FC Accesso al centro limitato al cliente senza accompagnatori e conseguente rimodulazione degli spazi di accoglienza e del servizio di bar ristorazione. Iscrizioni, prenotazio ni, pagamenti prevalentemente o esclusivamente on-line. Ingresso previa consegna di scheda anam nestica o autocertificazione e misurazione della temperatura corporea. Monitoraggio tramite software degli ingressi, delle uscite e delle presenze nei diversi spazi. Presenza negli spo gliatoi vietata agli accompagnatori, rigida temporizzazione delle docce, riduzione dei costi per i frequenta tori delle palestre che non utilizzano

Francesco Confalonieri

lo spogliatoio. Orari prolungati, forte flessibilità dell’offerta, incremento dell’attività in verticale nelle piscine.

PB Credo che debba essere uno sforzo comune per omogeneizza re al massimo le indicazioni e le linee-guida che stanno arrivando a diecine tra Ministero, Organi prepo sti, Politecnico Torino, Federazioni, Gruppi di associazioni etc. Occorre evitare sovrapposizioni, confusio ni, contraddizioni. L’invito quindi è cercare di capire, con l’aiuto degli esperti, cosa è veramente indispen sabile e utile fare. In secondo luogo, attenersi in modo rigoroso ai proto

Una ripartenza efficace deve basarsi su orari prolungati, forte flessibilità dell’offerta, incremento dell’attività in verticale nelle piscine

Francesco Confalonieri

Le piscine dovranno essere ripensate per vincere la sfida che ci attende - ph Rhyfel Napoli

colli stabiliti per essere il più possibile inattaccabili e assicurare, anche a li vello mediatico, il non aumento del rischio di contagio in rapporto alla riapertura degli impianti

VA Se il settore vuole reggere l’onda d’urto economica legata al Covid 19, gli impianti sportivi devono dare al cliente l’immagine di centro quanto più possibile “sano” e sicuro. L’unica strada è quella di rispettare pedisse quamente le disposizioni e i protocolli delle autorità competenti che, oltre ad assicurare la minimizzazione del contagio, hanno lo scopo di far sentire i fruitori del servizio sicuri e al riparo da possibili rischi incentivando così la frequentazione del posto. A tal fine è importante chiarire e diffonde re il principio secondo cui il COVID19 non utilizzerebbe l’acqua come vet tore per l’infezione. *In una recente pubblicazione tecnica* dedicata all’acqua e l’igiene per la gestione del COVID-19, l’Organizzazione Mon diale della Sanità (OMS) precisa che i metodi di trattamento convenzio nali utilizzati dagli acquedotti, basati su filtrazione e disinfezione sono effi caci nella rimozione del coronavirus e che esistono numerose tecnologie di trattamento dell’acqua altrettanto efficaci, come la separazione a mem brana, la radiazione UV e il dosaggio di cloro. * Infatti utilizzare all’interno delle vasche il Cloro mantenuto tra 0,7 e 1,5 ppm, come Cloro attivo libe ro così come previsto dalla norma, contribuisce a rendere l’ambien te ancora più sicuro. *(Fonti https:// www.who.int/publications-detail/ water-sanitation-hygiene-and-wa ste-management-for-covid-19 )

AT Le limitazioni più importanti ri guarderanno sicuramente le modalità di frequenza per evitare assembramenti o sovraffollamenti. Ritengo sarà fondamentale adottare strategie efficaci per la gestione ed il controllo degli accessi, attraverso strumenti tecnologici adeguati alle varie realtà. Questo sarà importan te da una parte al fine di tutelare i gestori, che dovranno sempre avere sotto controllo il numero di utenti all’interno del centro; dall’altra parte varrà come garanzia e tutela anche per gli utenti, che dovranno esse re sempre consapevoli del fatto che il centro che frequentano rispetta accuratamente le norme in fatto di gestione dei flussi al fine di evitare assembramenti e/o sovraffollamenti.

GR La ripartenza sarà un momento difficile per tutti, sia per il blocco to tale delle attività – con conseguenze tragiche per le imprese del settore -, sia per la riapertura che ad oggi ha pochi punti di riferimento; due fatto ri fondamentali: la paura e la sicurezza. La paura delle persone: paura del contagio e di contagiare, diffi denza nei confronti di chi dovrebbe garantire la sicurezza degli ambien ti. Dobbiamo abituarci a modificare le fasi e i processi di erogazione del servizio da noi offerto. La regola di base, visto anche ciò che succede in altri paesi, è che dobbiamo preve nire attraverso quanto previsto dai protocolli più rigorosi. Non bisogna aspettare, ma pianificare immedia tamente da oggi le attività, considerando quanto sopra, adattandosi alle possibili nuove richieste del Governo.

SC Già questa parola, ripartenza, che tutti usano, nasconde un inganno: non è ripartenza, è un nuovo mon

Andrea Tognetti

IP La piscina è l’impianto sportivo più controllato. Le norme tecniche specifiche (per acqua, aria) oltre all’ Accordo Stato-Regioni e a Leggi e DGR Regionali regolamentano con rigore i nostri impianti. Inoltre la pre senza di un potente igienizzante, il cloro, garantisce che in acqua, se trattata come la normativa richie de, non ci sia trasmissione del virus SARS-COV-2. Nel complesso piscina la parte relativa all’igienizzazione ambientale può essere svolta di rettamente dal personale addetto della piscina o dalle abituali imprese di pulizia esterne, opportunamen te formate. Pulizia e sanificazione continue degli ambienti e delle po stazioni di lavoro possono essere effettuate dagli stessi dipendenti. Solo

do. Il contesto dove tutti, gli scienziati per primi, affermano che niente do vrà essere come prima, non mi sembra quello di una ripartenza, piuttosto doversi inventare qualcosa di nuovo, però con regole del gioco modificate

Come ottimizzare scelte e investi menti, nonché i costi operativi, perché la piscina sia ambito ideale per la salute, la prevenzione e la sicu rezza sanitaria per tutti?

L’opportunità: forme nuove di coinvolgimento delle persone attraverso la creazione di spazi adeguati e attrattivi Piero Benelli

Questo è il momento giusto di dare una nuova connotazione al settore, dare un nuovo volto all’attività carica di valori

Gerardo Ruberto

in caso di conclamata presenza di una persona con COVID-19 si deve procedere della circolare 5443 del 22/02/2020 del MdS, ma non viene richiesto l’intervento di un’azienda esterna certificata. Avendo persona le (dipendente o esterno) già formato, è preferibile pulire e sanificare in proprio e con frequenza propor zionata all’affluenza e uso dei locali, che non delegare l’operazione ad aziende esterne (risparmio sui costi). E’ importante rispettare le normati ve di sicurezza previste dai vari Protocolli e documentare puntualmente l’attività di pulizia e disinfezione svolte e i prodotti utilizzati.

MS Fino a ieri i temi su scelte ed inve stimenti vertevano, anche a livello di finanziamenti, su riqualifica energe tica/sostenibilità. Il passo da fare è aggiungere “salute” e quindi riqua lifica energetica/sostenibilità/salute. Da alcune settimane mi sto inter facciando anche con enti pubblici a livello regionale e nazionale per indirizzare possibili finanziamen ti, anche in parte a fondo perduto, in questa direzione. Non è un’idea

Gerardo Ruberto

astratta o economicamente imprati cabile. Per esempio il rinnovo dell’aria e la sua purezza sappiamo essere indispensabile per diminuire il ri schio di contagio e aumentare il benessere per le persone. Riqualificare gli impianti vuol dire quindi rispar mio energetico ma anche maggior salute ed è possibile con la stessa azione raggiungere due obiettivi.

FC Dando per scontati gli interventi in termine di sanificazione, control lo e trattamento dell’acqua e dell’aria, il rispetto del distanziamento e delle norme di prevenzione, ritengo fondamentale investire sulle attivi tà tipo Palestra in Acqua, Personal Training, Mini-gruppi che consenta no la proposta di un esercizio fisico davvero efficace per la salute intesa in senso globale, il potenziamento delle difese immunitarie, la preven zione e la terapia delle patologie muscolo-scheletriche, metaboliche e cardiovascolari più diffuse nella nostra società. Questo investimento dovrà partire dalla formazione del personale e dalla disponibilità di spazi e attrezzature adeguate.

PB Andiamo incontro ad un perio do dove dovranno esserci maggiori investimenti e minori incassi (inevi tabile date le indicazioni, i protocolli etc.). Credo che si dovrebbe avere la capacità di capire quali investimenti fatti ora possano essere utili per una ulteriore ripresa futura ed essere compatibili con future scelte inno vative (penso anche a quelle relative alla sostenibilità ambientale, a nuove proposte di attività più consone al particolare periodo storico e al mo mento sociale etc.)

re la piscina un ambiente sicuro per la salute e la sicurezza sanitaria di tutti è valutare il Rischio biologico in generale, affinché la prevenzione e l’attenzione all’igiene diventino pro cedure ordinarie nella lotta a 360° non solo al virus, ma anche a batte ri e funghi. Il Covid 19 è un agente biologico ma non è l’unico, ci sono infatti e ci saranno in futuro altri “ne mici” da combattere, non solo in aria ma anche in acqua di piscina e so prattutto in acqua sanitaria.

AT Credo che sia necessario in que sta fase pensare “oltre”. Questo a mio parere significa indirizzare scelte ed investimenti in un’ottica che vada al di là del semplice adeguamento alle normative, ma che dovrebbe moder nizzare e dotare i centri di strumenti tecnologici che nel medio-lungo termine potrebbero portare ad eco nomie e risparmi. Strumenti tecnologici che, alla luce della richiesta di sicurezza sanitaria, offrono risposte concrete ma che, oltre a questo, pos sono permettere di gestire il proprio centro in chiave più aggiornata, ef ficiente e redditizia.

GR Il futuro sarà proprio il concetto di salute! L’esercizio fisico come far maco naturale deve essere punto di riferimento per la ri-organizzazione delle imprese, sia dal punto di vista della comunicazione che dal punto di vista pianificazione delle risorse sia umane che strutturali. Ne conse gue una maggior specializzazione del personale dall’accoglienza all’as sistenza in vasca; la specializzazione perché la piscina dovrà prevedere nuove forme di attività come ad esempio esercizi per le persone che soffrono di malattie metaboliche e di post traumi. Gli investimenti do

Piero Benelli

vranno tener conto delle esigenze delle persone che richiederanno si curezza, pulizia, disinfettanti, pareti e ambienti adeguati.

SC La piscina già era (è) un sistema complesso, ampiamente normato proprio a garantire la sicurezza e l’igiene per i frequentatori. Riparti re da qui, valutando come le regole del distanziamento sociale debbano essere messe in pratica negli spa zi confinati più piccoli con accesso al pubblico (spogliatoi e in alcuni casi la zona ingresso), punto noda le della questione. Tutti gli impianti hanno vissuto di organizzazioni con planning consolidati, che venivano aggiustati anno dopo anno. L’espe rienza non manca, bisognerà quindi valutare ogni attività, tutti gli orari della giornata per apportare le va riazioni del caso. Ogni target dovrà essere guidato con più o meno at tenzione al nuovo modo di frequentazione dell’impianto.

Secondo lei quale è il vero grande problema degli impianti sportivi e quale l’opportunità nuova da co gliere?

IP Fino a quando non ci sarà il vacci no il grosso problema sarà la ridu

Indirizzare scelte ed investimenti in un’ottica che vada al di là del semplice adeguamento alle normative, per modernizzare Andrea Tognetti

zione notevole dell’affluenza senza poter ridurre tutti i costi in modo proporzionale. Si dovrà ribadire che l’ambiente piscina è un ambiente sano, controllato ancora più di prima e dove il virus non trova in generale un ambiente a lui favorevole. Si do vranno inventare nuovi utilizzi ed attività che prevedano un uso più verticale dello spazio acqua, più facilmente controllabile. Penso sia anche l’occasione per ribadire che i prezzi per praticare lo sport più completo sono generalmente mol to bassi: 1 ora di nuoto (che prevede uso spogliatoi, doccia calda, acqua di piscina riscaldata e trattata, altra doccia calda, servizi igienici...) costa sovente meno di un cinema (uso poltroncina, aria condizionata, visio ne film, forse servizi igienici)

MS Il nodo degli impianti sportivi sono gli spazi nell’ambito degli spo gliatoi e il loro affollamento in particolare dove la turnazione è calendarizzata ovvero l’accesso libero è molto limitato. La progettazione di tali spa zi e delle sale per l’attività nel corso degli anni è notevolmente mutata adeguandosi, anche indirizzando le diverse attività, esigenze ed abi tudini delle persone e della pratica sportiva. Sicuramente l’ambito del la progettazione avrà una funzione indispensabile in questa direzione e la sinergia fra i diversi protagonisti specialisti del settore dovrà essere al primo posto ripensando gli spazi, anche personalizzandoli e andando oltre i parametri e gli standard at tuali, mutuati dall’esperienza e dalla vigente normativa. Anche questa, unitamente a quan to dicevo in precedenza, credo sia in prospettiva una opportunità per un maggior benessere psico-fisico of ferto alle persone.

FC Incapacità del settore di “fare si stema” con la prevalenza di sterili egoismi e protagonismi anche in un momento di forte criticità. Col laboratori spesso non adeguati in termini di formazione, competenze e motivazione anche e soprattutto in relazione ad un quadro normativo che non li tutela. Incapacità o impos sibilità di studiare piani finanziari sul medio-lungo periodo e conse guente gestione fortemente condizionata sui flussi di cassa. L’intervento su questi tre problemi strutturali rappresenta una formidabile oppor tunità di sopravvivenza e di crescita.

Chiarire e diffondere il principio secondo cui il COVID19 non utilizzerebbe l’acqua come vettore per l’infezione Valentino Aliffi

PB In relazione al momento, il pro blema è che inevitabilmente costituiscono (l’abbiamo sempre detto come punto di forza) un luogo e un momento di aggregazione del le persone; l’opportunità potrebbe essere che , partendo da questo, si pensi a forme nuove di coinvolgi mento delle persone attraverso la creazione di spazi adeguati e attrat tivi da definire con gli esperti del settore, a proposte di differenti attività: favorendo avvicendamento delle persone e dei gruppi, creando mo dalità virtuali di attività in particolari momenti, costruendo nuovi criteri di effettuazione delle sessioni, pro ponendo attrezzature indicate per questo tipo di approccio etc.

VA Il vero problema è costituito dall’i nadeguatezza impiantistica. Questo momento di grande difficoltà e in certezza offre anche una grande opportunità per tutto il settore. Ef fettuare manutenzioni straordinarie volte a recuperare l’efficienza degli impianti consentirebbe un maggio re risparmio energetico ed una migliore qualità dell’acqua. La qualità dell’acqua è fondamentale perché assicura un maggiore effetto bio cida del cloro e dei suoi derivati. Il

Le attività in verticale saranno forse ideali, ma nel rispetto del distanziamento sociale, come fino a ieri non accadeva

Ribadire che l’ambiente piscina è un ambiente sano, controllato ancora più di prima e dove il virus non trova un ambiente a lui favorevole

Ivano Pelosin

momento storico che viviamo ci im pone di ripensare a piscine, palestre e centri sportivi in termini generali. È necessaria una riorganizzazione progettuale, strutturale, chimica e biologica che innovi tutto il settore alla luce delle nuove condizioni di vita che inevitabilmente vengono a delinearsi.

AT È indubbio che il periodo che stiamo vivendo sia assolutamente epocale. Per certi versi tragico, di rompente, ma è certo che in questi momenti è fondamentale riuscire a cogliere opportunità e spunti di miglioramento. È altrettanto vero che cambierà l’approccio all’impian to sportivo da parte dei clienti e per questo i gestori devono farsi trovare pronti. È fondamentale ripartire da un approccio che renda il cliente sempre più protagonista, nell’ottica di una Customer Centricity sempre più spiccata. Per questo sarà neces sario fornire migliori servizi anche in termini di scelta/opzioni, ma anche di pagamento (penso al pay per use), oppure servizi supplementari che diventano canali secondari di ven dita. Per non parlare poi di strumenti alternativi di acquisto per facilitare l’accesso al centro, come internet, gli smartphone oppure i totem di ven dita automatici.

GR Due dei problemi che gli impian ti sportivi hanno: da una parte la non coesione tra le imprese e dall’altra la “staticità” che negli anni ha contrad distinto l’intero settore. Opportunità: personalmente penso che questo è momento giusto di dare una nuo va connotazione al settore, dare un nuovo volto all’attività carica di valori. Disegnare nuove tracce in un setto re che può crescere di molto. Offrire servizi che possano attrarre nuovi target, divulgare informazioni riferite alla salute delle persone, fare work shop -invitando le persone iscritte e non iscritte – sulla salute e sui be nefici dell’attività fisica, evitando di esporre prezzi; predisporre filiera tra medici e tecnici affinchè si crei una rete capace di stimolare le persone a fare attività fisica.

SC Molto spesso, la mancanza di marginalità ha spinto/costretto gli imprenditori a non investire in ade guamenti strutturali ed impiantistici, fermando un processo invece fondamentale. La necessità, ora, di doverlo fare, anche velocemente, sarà sicuramente un grosso problema, tecnico e finanziario. La probabile conseguente riduzione delle presenze medie ad ogni attività dovrà essere colta come la vera opportuni tà per una proposta di qualità, con al centro la persona e non solo il riem pimento degli spazi in funzione della massima reddittività.

Come vede il futuro di piscine e pa lestre alla luce degli attuali accadimenti e di piani proiettati ai prossimi 3-5 anni?

IP Non ho un’idea precisa del futuro della nostra società e quindi, di ri flesso, delle piscine. Penso sia ancora molto presto ipotizzare un futuro che sarà pesantemente condizionato

dall’evoluzione di questa pandemia e dalla disponibilità di un vaccino si curo e duraturo. Ritengo che gli impianti non enormi (classiche vasche da 25 m con vasche bimbi e/o vasche multifunzione) possano essere ge stiti meglio e conquistare più facilmente la fiducia degli utenti. Si potrebbe pensare anche ad una specie di marchio di qualità che garantisca all’utente il pieno rispetto dell’igiene in acqua e in tutto l’ambiente.

MS Voglio essere positivo e ottimi sta. Gli impianti di oggi sono meglio di quelli di ieri: i prossimi saranno ancora meglio perché saranno più fruibili, sostenibili e a misura di persona perché quello che sta suc cedendo è un insegnamento per tutti. E’ nostra responsabilità, degli operatori specialisti del settore, co gliere tale insegnamento e vincere la scommessa per il futuro.

FC Con grande pessimismo, in re lazione alla gravità dell’attuale scenario che sta evidenziando in modo spietato l’inadeguatezza comples siva del nostro settore e dei suoi interpreti. Poi Mamma Italia in qual che modo ci aiuterà e continueremo temo senza grandi cambiamenti!

PB Se saremo capaci di riciclarci, innovare, con una nuova visione, si curamente positivo. Non dobbiamo pensare di dover arrivare per forza alle modalità di lavoro pre-Covid19: i tempi sono cambiati, e anche noi dobbiamo cambiare

VA La convivenza con il virus renderà inevitabile il distanziamento sociale, quindi una drastica diminuzione dei clienti e di conseguenza del fat turato. Questo fattore unitamente alla lievitazione dei costi di gestione (mascherine, sanificanti, guanti, ter moscanner) metterà piscine palestre e centri sportivi in notevole difficoltà sia economica che di gestione. Il futuro nei prossimi 3-5 anni è sicura mente in salita, ma confido nella forza dell’Italia tutta capace di trovare soluzioni innovative ed efficaci.

AT Ho la sensazione che le conse guenze di questo momento porteranno ad un livellamento della proposta verso standard medio-alti, in termini di ventaglio dell’offerta e qualità. In questa prospettiva il wel lness a mio parere dovrà essere interpretato da una combinazione di piscina e palestra, o quanto meno da

una proposta di servizi il più completa e ampia possibile, anche per quello che riguarda i vari target di età.

GR Il futuro del settore wellness è legato molto alla capacità degli im prenditori di “osare”, fare qualcosa che possa uscire dagli schemi, appa gando le esigenze della nuova normalità. Non possiamo vedere il futuro se non abbiamo obiettivi chiari ed eccellenti. Cambiare, usare fantasia, creatività ed innovazione. Il futuro sia legato alla qualità dei servizi, alla capacità di tagliare su misura i servi zi per i clienti e alla necessità di fare squadra tra gli imprenditori; il futuro è una scelta!

SC Mai come ora parlare del futuro è complicato. Rifiuto, però, l’idea che il futuro risieda in regole volte al distanziamento ed alla paura del contatto. L’attività fisica è socialità, vicinanza, condivisione, non può es sere mutuata dall’attività solitaria all’aperto, o peggio a casa con l’aiuto fondamentale del tecnico mediato da uno schermo. Prima dell’emer genza cercavamo in tutti i modi di accrescere il numero delle persone da portare negli impianti, quanto accaduto potrebbe invece ridurre in modo importante questo dato, penalizzando in particolare alcuni target per cui l’attività fisica rappre senta veramente il farmaco naturale prioritario (grandi adulti, anziani). Quindi, riflettiamo e agiamo nel ri spetto delle indicazioni che vengo

Stefano Candidoni

Stefano Candidoni La riduzione delle presenze medie ad ogni attività dovrà essere colta come la vera opportunità per una proposta di qualità, con al centro la persona

no imposte oggi ma poi si torni alla libertà di poter fare sport “senza paure”.

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GIUGNO / DICEMBRE 2020

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dal 09/11/2020 al 10/11/2020

dal 17/11/2020 al 20/11/2020

dal 21/11/2020 al 22/11/2020

dal 01/12/2020 al 02/12/2020

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