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Uomini e donne si ammalano in modo diverso. Lo dice la Medicina di genere

Uomini e donne

si ammalano in modo diverso

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Uomini e donne non si ammalano nello stesso modo. È di questa diversità che si occupa la medicina di genere, che studia le differenze tra uomo e donna dal punto di vista della frequenza e del modo in cui contraggono le malattie, e soprattutto della risposta alle terapie, con lo scopo di realizzare programmi di prevenzione, sviluppare metodologie diagnostiche e terapie su misura per l’uomo e per la donna. Si tratta di una recente branca della medicina che studia l’influenza del sesso e del genere sulla fisiologia della malattia. Sesso e genere sono due parole che spesso di confondono, ma hanno due significati diversi: per sesso si intendono le caratteristiche biologiche, quindi genetiche della persona; per genere, invece, si intende un riferimento sociale, dettato da comportamenti, attività, attributi che una società

A PARMA UNA CAMPAGNA PER INFORMARE E FAR CONOSCERE

Una campagna di comunicazione, sostenuta da Comune e Fondazione Cariparma, per informare e far conoscere. Che cosa è la medicina di genere? Dove la si applica? Riguarda solo le donne? Tutte risposte che si trovano nella campagna di comunicazione, voluta dal Comune di Parma e dal laboratorio sulla medicina di genere costituito nel febbraio del 2019, e realizzata con la matita di Fogliazza (Gianluca Foglia). La campagna, partita lo scorso anno, prevede l’esposizione delle vignette di grandi dimensioni sugli autobus e su manifesti in vari punti della città, per far riflettere su un tema molto importante, la salute di uomini e donne. Sono 12 le vignette protagoniste della campagna, che vedono raffigurati uomini e donne con domande e risposte ironiche per sensibilizzare sul tema. Sotto ogni vignetta, presente anche una didascalia come ulteriore spunto di riflessione e informazione. La campagna di comunicazione è una delle azioni di un progetto che vuole promuovere la conoscenza della Medicina di Genere presso gli operatori della sanità, la popolazione generale e i ricercatori, con obiettivo principale quello della prevenzione. La campagna sulla medicina di genere è nata nell’ambito del laboratorio sulla medicina di genere, coordinato dal Comune di Parma, a cui partecipano l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, l’AUSL di Parma, l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Parma, la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma e l’Associazione Italiana Donne Medico sezione di Parma.

LO DICE LA MEDICINA DI GENERE, CHE STUDIA L’INFLUENZA DEL SESSO E DEL GENERE SULL’INSORGENZA DI ALCUNE MALATTIE. RISULTA IMPORTANTISSIMO IN TERMINI DI PREVENZIONE E PER L’IDENTIFICAZIONE DELLA GIUSTA TERAPIA DA ADOTTARE

considera specifici per l’uomo e la donna. I due generi, quindi, pur soffrendo delle stesse malattie, si ammalano in modo diverso e con caratteristiche diverse e rispondono ai farmaci in modo non sempre uguale. Fondatrice della medicina di genere fu la cardiologa Bernardine Healy, che nel 1991 utilizzò per la prima

SAPEVI CHE...?

Le donne hanno reazioni diverse dagli uomini sui farmaci. Per esempio l’aspirina protegge meno dagli eventi cardiovascolari le donne degli uomini. Gli oppioidi hanno maggiore efficacia analgesica nelle donne. Le donne si riprendono molto più velocemente degli uomini dall’anestesia. La donna sviluppa più facilmente ipertensione arteriosa e va incontro ad aumento del colesterolo cattivo dopo la menopausa. Le donne hanno un rischio di ammalarsi di Alzheimer e depressione doppio rispetto all’uomo e gli uomini un rischio di ammalarsi di Parkinson doppio rispetto alle donne. Il danno prodotto da 1 sigaretta nella donna è uguale a quello prodotto da 5 sigarette nell’uomo. volta il termine, pubblicando un articolo sul new England Journal Medicine che descriveva la discriminazione delle donne nella gestione delle malattie cardiovascolari. In Italia si comincia a parlarne nel 1998 con il progetto del Ministero Salute “Una salute a misura di donna”, e via via acquista sempre maggiore centralità nel dibattito sulla salute. Nel periodo 2012-2016 la Medicina di genere viene inserita nel piano socio sanitario. Questa nuova analisi delle malattie permette di riconoscere e valorizzare le differenze tra i generi, riguardo l’insorgenza di alcune malattie, la terapia da preferire, e di conseguenza le cure. Risulta importantissima in termini di prevenzione, per un accertamento più preciso della malattia e l’identificazione della giusta terapia. Comprendere le differenze biologiche uomo-donna è un modo per evitare l’errore medico nella valutazione del problema. La Medicina di genere non riguarda soltanto la salute della donna, o malattie che coinvolgono esclusivamente gli organi di riproduzione, ma studia le malattie che possono colpire entrambi i sessi.

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