MOTO - BMW R 18
Nuovo assalto agli USA Quasi 25 anni dopo, i tedeschi riprovano a sfidare Harley-Davidson sul terreno delle moto a misura di highway. E lo fanno con il boxer più grande della storia BMW Testo di Valerio Boni
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tedeschi ci riprovano. BMW aveva provato a sfidare l’icona americana Harley-Davidson nel 1997 con il progetto R 1200 C, ma le cose non erano andate esattamente secondo i programmi. In quasi 25 anni la Casa bavarese (che produce le moto a Berlino) ha ampliato la gamma, che non si basa più solo sulla sempreverde maxienduro R 1200 GS, ha conquistato altri segmenti, a cominciare da quello delle sportive a quattro cilindri, territorio incontrastato dei giapponesi. E oggi è pronta per un nuovo tentativo. Oggi l’arma si chiama R 18, e per progettarla nulla è stato lasciato al caso. La gestazione è stata lunga, passata attraverso una serie di prototipi stilisticamente legati al passato, più precisamente alla R 5 del 1936. Per realizzarla non è stato “riciclato”
nessun componente, la cruiser è tutta nuova, a cominciare dal motore. L’architettura è quella più classica di BMW, due cilindri contrapposti che danno vita una un vero e proprio big boxer, il più grande della storia della Casa. Ha un design vecchio stile sotto il quale sono nascoste le tecnologie più attuali. Per essere un 1.800 non ha una potenza da primato, sono 91 cavalli distribuiti però con un’elasticità robusta, sottolineata dalla coppia di 158 Nm disponibile a regimi di rotazione appena superiori a quello minimo.
EFFETTO TROMPE L’OEIL
Proprio come il motore, anche il telaio gioca con l’effetto trompe l’oeil. Sembra avere una struttura rigida nella parte posteriore, mentre la sospensione c’è e funziona, con una corsa di 90 mm. In più c’è tutta una serie di
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