TEST SUZUKI VITARA HYBRID 1.5 140V
Anche Suzuki amplia la gamma elettrificata Una nuova ibrida amplia l’offerta della Casa giapponese. La base è quella collaudata del B SUV, abbinata a una tecnologia a 140 volt, a un nuovo motore e a un cambio robotizzato Testo di Valerio Boni
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uesta nuova versione full hybrid della Vitara si affianca all’attuale 1.4 mild hybrid 48V, ma soprattutto amplia ulteriormente la gamma che Suzuki ha iniziato a elettrificare nel 2016. Oggi il listino della Casa è ibrido al 100 per cento, ma si è inevitabilmente trasformato in una giungla di tecnologie diverse, con caratteristiche molto diverse tra loro.
Per semplificare la scelta, è stata così adottata una classificazione più semplice rispetto alle varie denominazioni, mild, full e plug-in hybrid: Suzuki ha deciso di aggiungere a fianco del nome un numero che identifica la tensione, espressa in volt, come si fa con i cavalli per le auto convenzionali. Rispetto ad altri modelli presentati
recentemente, come Across e Swace, la Vitara Hybrid 1.5 140V non è il risultato della collaborazione con Toyota, ma Suzuki al 100 per cento. La tecnologia utilizza tre diversi motori, anche se quelli che realmente consentono all’auto di avanzare sono due: un 1500 aspirato a benzina da 102 cavalli, un motore elettrico da 33 cavalli e un terzo piccolo gruppo
Nella variante 4WD la Hybrid 1.5 140V la Vitara mantiene una buona capacità di affrontare percorsi in fuoristrada, grazie soprattutto a un’altezza minima da terra di 175 mm e alle modalità di guida che comprendono il blocco dei differenziali
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