AUTODROMO NAZIONALE MONZA
In attesa del Rally
Ultime gare in pista prima del gran finale WRC Testo di Federico Martegani - Foto di Alex Galli
6 ORE DI MONZA WEC 16 – 18 luglio
PER TOYOTA BUONA LA PRIMA La casa giapponese vince la gara d’esordio italiana del WEC nella prima gara con pubblico dall’inizio della pandemia. Grande rimonta di Rovera nella LMGTE Am
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oyota vince la prima gara italiana del World Endurance Championship conquistando la 6 Ore di Monza. Mike Conway, Kamui Kobayashi e Jose Maria Lopez sulla loro GR010 Hybrid trionfano nella endurance dell’Autodromo Nazionale Monza dopo aver tenuto la testa per quasi tutta la gara e aver rischiato di vedere sfumare il podio per una foratura e un problema meccanico. L’equipaggio Toyota chiude davanti a tutti un fine settimana che l’ha visto dominare sin dalle prime prove libere di venerdì con un solo momento di difficoltà a due ore dalla fine della gara per un estemporaneo “stop & go” poco prima della Ascari senza conseguenze. Al secondo posto chiude la Alpine A480 – Gibson guidata da Andrè Negräo, Nicolas Lapierre e Matthieu Vaxivière del team Alpine Elf Matmut, che approfitta dei problemi dell’altra Hypercar Toyota, partita dalla seconda piazza in griglia con il trio Buemi-Nakajima-Hartley. Quest’ultima è costretta a fermarsi diverse volte ai box per problemi prima al cambio e poi ai freni, chiudendo la gara in ultima posizione. Chiude il podio delle Hypercar, con il quarto posto nella classifica assoluta, la Glickenhaus di Glickenhaus Racing condotta da Romain Dumas, Franck Mailleux e
La Toyota Hypercar ai box Richard Westbrook, che è rimasta per qualche giro al comando della gara, prima di accusare anch’essa problemi tecnici. Al terzo posto della classifica assoluta si piazza quindi una LMP2, la del team United Autosports, vincitore del campionato la scorsa stagione. Philip Hanson, Fabio Scherer e Filipe Albuquerque conquistano così anche il podio di classe, tagliando il traguardo con un distacco di oltre un minuto sul trio Robin Frijns-Ferdinand HabsburgCharles Milesi del team WRT e sul prototipo #29 del Racing Team Nederland, condotto da Frist Van Eerd, Paul Loup Chatin e Nyck de Vries. Tutte e tre le vetture sul podio sono Oreca 07 Gibson. La categoria che regala i maggiori colpi di scena è la LMGTE Pro. A giocarsi la vittoria di classe fino alla fine sono la Porsche 911 RSR – 19 del duo franco-svizzero formato da Kevin Estre e Neel Jani e la Ferrari 488 GTE EVO (AF
Corse) guidata dall’italiano Alessandro Pier Guidi e dal britannico James Calado. Dopo una lotta serrata che porta i due equipaggi a scambiarsi di posizione più volte nel corso della gara, la coppia della scuderia piacentina è costretta a fermarsi ai box a tre minuti dalla fine e a regalare così la vittoria al Porsche GT Team, dovendosi accontentare della seconda posizione. Al terzo posto chiude l’altra Porsche della stessa scuderia, guidata da Gianmaria Bruni e da Richard Lietz. Spettacolare rimonta nell’ultima classe in gara nel Tempio della Velocità.
Il team italiano AF Corse, con Francois Perrodo, Nicklas Nielsen e Alessio Rovera, rimonta infatti dall’ultima piazza in griglia e arriva primo nelle LMGTE Am. Da segnalare in particolare la grande prestazione del pilota italiano, che nei primi giri guadagna posizioni su posizioni dando un grosso contributo alla vittoria della Ferrari 488 GTE EVO. Per gli altri due gradini del podio è duello fino alla fine tra due Aston Martin Vantage AMR. A spuntarla alla fine è il trio Paul Dalla LanaAugusto Farfus-Marcos Gomes del team Aston Martin Racing. Si devono accontentare del terzo posto i giapponesi Satoshi Hoshino e Tomonobu Fujii e il britannico Andrew Watson del team D’ Station Racing. Il fine settimana del WEC è stato anche il weekend del ritorno del pubblico sugli spalti come test per la parziale riapertura avvenuta poi nel GP d’Italia di F1.
L’equipaggio Nielsen-Rovera-Perrodo vincitori della LMGTE Am con la Ferrari 488 44
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