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ILMONOGRAMMADI CRISTO

CAPITOLOPRIMO

I SIMBOLIDI CRISTO

1. Entrata della chiesa di S. Stefano prima dello scavo, con croci scolpite su una trabeazione caduta, Umm al-Rasas (Kastron Mefa), Giordania.

2a-b-c. Monogramma di Cristo (o chrismon), segno che combina le due lettere iniziali (X e P) di Christos e designa Cristo, sarcofago di san Drusino proveniente dall’antica chiesa di NotreDame de Soissons (Aisne), fine VI-inizio VII secolo, Musée du Louvre, Parigi. 2a) Lato anteriore della vasca. 2b) Lato posteriore. 2c) Lato destro. Tutti i simboli che incontriamo nella letteratura cristiana dei primi secoli sono incentrati – come è giusto che sia – direttamente o indirettamente sulla persona di Cristo. All’interno di questo orientamento generale, in particolare all’inizio del periodo preso in esame, si scorge tuttavia un indirizzo privilegiato che dà risalto alla figura centrale di Cristo in quanto Salvatore, cui corrisponde l’altra figura, anch’essa centrale: quella del salvato, il battezzato. È per questo che cominciamo con l’esporre i simboli che riguardano direttamente Cristo. Ciò, non soltanto per esaltare la sua preminenza nella simbologia cristiana, ma anche perché egli fa luce su tutti gli altri simboli che, in definitiva, sono cristiani solo nella loro relazione ultima con lui.

ILMONOGRAMMADI CRISTO

Il monogramma (dal greco monos, «solo», e gramma, «lettera») di Cristo ne designa il nome in greco (CRISTOS) per mezzo di un solo segno, formato dalle prime due lettere maiuscole del suo nome, chi (C) e rho (R), sovrapposte e incrociate. Per questa ragione, questo segno si chiama anche «cristogramma» o più spesso chrismon. Tuttavia, quest’ultima definizione, non usata nell’antichità, si presta a fraintendimenti, a causa della somiglianza con la parola greca chrisma, che significa «unzione». I cristiani utilizzarono questo segno di riconoscimento per designare Cristo e la loro fede in lui in epoca imprecisata, ma antica. Lo si trova scolpito su sarcofagi del III secolo. Ma è a Costantino che si deve principalmente la sua grande diffusione. Si sa che dopo la sua conversione e la vittoria di Ponte Milvio, avvenuta a Roma il 28 ottobre 312, egli attribuì la sua

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vittoria a Cristo e fece apporre il chrismon sullo scudo dei suoi soldati come pure sul labarum, lo stendardo portato dall’avanguardia dell’esercito. Eusebio racconta che questo segno, raffigurato sul labarum, era circondato da una «corona d’oro», evidentemente emblema della vittoria. Aggiunge che l’imperatore portava il chrismon sull’elmo e che, secondo l’antica consuetudine, si faceva spesso il segno della croce sulla fronte. Si dice che avesse anche posto una grande immagine del chrismon all’ingresso del suo palazzo. A partire dal IV secolo, il monogramma figura frequentemente nei monumenti funerari cristiani, in particolar modo sui sarcofagi; altrettanto nelle pitture catacombali, nei mosaici, su diversi oggetti come lucerne, anelli, mo-

2 1. Monogramma di Cristo (o chrismon) ai lati della Madonna, prima metà del IV secolo, cimitero Maggiore, Roma.

2-3. Monogramma (o chrismon) di Cristo inscritto nella corona della vittoria e sormontante una croce, con due custodi al sepolcro; l’insieme simboleggia la resurrezione di Cristo. 2. Sarcofago proveniente da S. Paolo fuori le mura, Museo Pio Cristiano, Città del Vaticano. 3. Sarcofago proveniente dalla catacomba diDomitilla, Museo Pio Cristiano, Città del Vaticano.

4. Sarcofago «dell’arcivescovo Teodoro», basilica di S. Apollinare in Classe, Ravenna.

5. Croce monogrammatica, mosaico del battistero, cappella di Jucundus, Sufetula (Sbeitla), Museo del Bardo, Tunisi.

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6. Croce monogrammatica di Cristo, mosaico, battistero di S. Giovanni in Fonte, Napoli. La chi (X) del monogramma (crisma) è trasformata in una croce latina (†). Affiancata dall’alpha e dall’omega e sormontata dalla mano del Padre,

circondata da una corona d’alloro (simbolo della vittoria sulla morte), si inscrive in un doppio cerchio; il primo raffigura il cielo stellato, il secondo contiene fiori, frutti e uccelli, tra cui una fenice nella parte superiore. L’insieme illustra la dimensione cosmica della croce salvatrice.

7. Due Vittorie mostrano il chrismon (monogramma di Cristo) inserito in una corona, aindicare che Cristo ha trionfato sulla Morte, sarcofago di Sariguzel, detto «del Principe», Museo archeologico di Istanbul.

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nete, ecc. Questo simbolo, spesso affiancato dall’alpha (A) e dall’omega (w o W) (→ Alpha → Omega), divenne così popolare da essere tuttora in uso. Il crisma è talvolta circondato da un cerchio o da una corona della vittoria, il che ne accentua il carattere trionfale. Alle volte, la forma del monogramma si trasforma in croce latina (†) – da cui la definizione di croce monogrammatica –dal momento che la chi greca (C) non era più conosciuta in ambito latino. È da segnalare anche un altro monogramma di Cristo, composto dalle iniziali greche iota (I) e chi (C) del nome di Gesù Cristo in greco (Ihvsou;" Cristov"), che sovrapposte e incrociate come il chrismon, assumono lo stesso significato di quest’ultimo).

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