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L’amica geniale - Storia del nuovo cognome - Seconda stagione

EPISODIO 1 - IL NUOVO COGNOME

LLila a soli sedici anni è diventata la signora Carracci. Fin dal viaggio di nozze, però, ha modo di scoprire la brutalità di Stefano e i suoi affari con i Solara che hanno investito nel calzaturificio per il quale anche suo fratello ha ricevuto dei soldi. Elena sente che la differenza tra lei e Lila si fa sempre più grande. La sua storia con Antonio non prevede rapporti sessuali, nonostante la ragazza in un impeto di concorrenza con l’amica abbia chiesto ad Antonio di ‘farlo’ e il ragazzo si sia rifiutato. Lila per contro è costretta a subire la presenza dei Solara nella sua vita, anche gli abusi sessuali del marito. Elena, esasperata dalle resistenze materne alla relazione con Antonio, decide di non andare più a scuola, ma cambia ben presto idea quando, in un dialogo commosso con Lila, ascolta le violenze subite durante il viaggio di nozze ad Amalfi dalla giovane. Una sequela di meschinità compiute alle sue spalle per puro profitto economico, conducono infatti Lila a rinnegare troppo tardi la sua decisione di sposarsi e a dover silenziare la sua ribellione subendo le violenze del marito.

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A scuola Elena rimprovera Alfonso denunciando il male subito da Lila da parte del fratello e il ragazzo ammette che non avrebbe mai fatto lo stesso al suo posto. Nino Sarratore è affettuoso con Elena e la ragazza s’illude, anche se non lo rivela fino in fondo nemmeno a se stessa. Ben presto scopre però che Nino è fidanzato. Lila ed Elena iniziano a studiare insieme tutti i pomeriggi nell’appartamento Carracci. Un giorno arriva la cartolina per la leva militare a Enzo e ad Antonio che è molto preoccupato sia per il futuro della famiglia sia per la relazione con Elena. Lila, scoperto che Stefano si è fatto riformare grazie all’aiuto dei Solara, e quindi prima del loro fidanzamento, decide di andare lei stessa a chiedere il favore a Marcello per Antonio.

EPISODIO 2 - IL CORPO

Lila attraversa il rione truccata e ben vestita con Elena al seguito che cerca di convincerla a desistere dall’impresa, ma la giovane moglie è decisa a chiedere l’aiuto dei Solara per Antonio. Michele le dice che la sua foto del matrimonio è esposta nella vetrina della sarta che le ha confezionato l’abito, a sua insaputa. I due fratelli si complimentano per la sua bellezza: la stessa foto starebbe bene anche nel negozio di scarpe che stanno aprendo con suo marito Stefano a Piazza dei Martiri, anche questo a sua insaputa. Antonio, sentendosi umiliato, lascia Elena appena viene a conoscenza della richiesta di aiuto ai Solara. Stefano si sfoga con Elena perché Lila non ha nessuna intenzione di fare la moglie e gli rende la vita un inferno. Rino e Pinuccia, intanto, continuano a usare la casa di Lila per i loro incontri amorosi quando Stefano non c’è e, un pomeriggio, Elena ha modo di sapere anche grazie a loro che Stefano è andato a prendere la foto di Lila dalla sarta.

Lila sostiene che la darà ai Solara, ma Elena dice di no e così la giovane moglie la sfida a essere promossa con la media dell’otto se avrà ragione lei. Se dovesse aver torto s’iscriverà alla scuola privata. Le due amiche si scontrano anche sulla questione del figlio che Lila non vuole dare a Stefano. Elena viene promossa con poco più della sufficienza e anche quell’estate si guadagna qualche soldo badando a due bambine del rione.

di Saverio Costanzo

Origine: Italia 2019 Produzione: Wildside, Fandango, Umedia, The Apartment, Mowe, Rai Fiction per HBO, Rai 1, Regia: Saverio Costanzo Soggetto e sceneggiatura: Elena Ferrante, Francesco Piccolo, Laura Paolucci, Saverio Costanzo Interpreti: Margherita Mazzucco (Elena “Lenù” Greco), Gaia Girace (Raffaella “Lila” Cerullo), Giovanni Amura (Stefano Carracci), Gennaro De Stefano (Rino Cerullo), Francesco Serpico (Nino Sarratore), Alessio Gallo (Michele Solara), Valentina Acca (Nunzia Cerullo), Antonio Buonanno (Fernando Cerullo), Anna Rita Vitolo (Immacolata Greco), Luca Gallone (Vittorio Greco), Federica Sollazzo (Pinuccia Carracci), Clotilde Sabatino (Professoressa Galiani), Ulrike Migliaresi (Ada Cappuccio), Christian Giroso (Antonio Cappuccio), Eduardo Scarpetta (Pasquale Peluso), Giovanni Buselli (Enzo Scanno), Dora Romano (Maestra Oliviero), Imma Villa (Manuela Solara), Giovanni Cannata (Armando Galiani), Francesco Russo (Bruno Soccavo), Nunzia Schiano (nella Incardo), Bruno Orlando (Franco Mari), Daria Deflorian (Adele Airota), Matteo Cecchi (Pietro Airota). Alba Rohrwacher (narra le vicende dal punto di vista di Elena Greco da adulta). Messa in onda: Rai Uno 10 febbraio-2 marzo 2020

Un giorno sulla spiaggia vede Lila in compagnia di Antonio e la ragazza le rivela di essere incinta.

EPISODIO 3 - SCANCELLARE

Lila dirige i lavori per l’inaugurazione della Salumeria Carracci. Nonostante la gravidanza, non si risparmia nessuna fatica e la rabbia per l’esposizione della sua fotografia nel negozio di scarpe cresce. Un giorno, con l’aiuto di Elena, la stravolge ritagliandola e facendone una vera e propria opera d’arte. Marcello Solara è l’unico a essere entusiasta della cosa anche se in un articolo sul giornale, Donato Sarratore ne scriverà presto in maniera dispregiativa. Nel frattempo Lila ha un aborto spontaneo e la cosa sembra non importarle granché. La professoressa Galiani nota la bravura di Elena e la invita a una festa a casa sua. Intanto Lila sembra comprimere tutta la sua vita in salumeria facendo regali ai conoscenti poveri del rione e guadagnandosi la loro benevolenza.

Lila chiede ad Elena di poterla accompagnare alla festa della Galiani e questa acconsente. Qui Lila rincontra Nino Sarratore. Mentre Elena si diverte e partecipa alle discussioni politiche e intellettuali Lila, in silenzio, avverte tutto il disagio di essere completamente fuori contesto. Durante il ritorno a casa Lila mostra tutto il suo sdegno per l’esperienza appena vissuta bullizzando l’amica Elena che rimane in silenzio ad ascoltare l’aspro sfogo della giovane moglie, umiliata e ferita dalle parole della giovane moglie. Un giorno Nino, passando dal rione, cerca Elena per farle leggere un suo articolo e, dicendole che sarà ad Ischia con un amico anche quell’estate, la invita a raggiungerlo.

EPISODIO 4 - IL BACIO

Rino e Pinuccia si sposano - la ragazza è visibilmente incinta - e durante il matrimonio Lila litiga con qualcuno della famiglia per via del fatto che lei non lo è più. Strane voci sul suo conto, infatti, dicono che lei sarebbe una sorta di strega dotata di misteriose forze negative perché ha abortito e perché da allora non riesce più a rimanere incinta. In quell’occasione le due si parlano e Lila chiede ad Elena di andare in vacanza con lei e Pinuccia invece di lavorare nella libreria. Elena accetta ma propone di andare a Ischia. In vacanza con loro ci sarà anche Nunzia, la mamma di Lila. Quest’ultima non sa nuotare e Donato Sarratore che, con la famiglia, sta trascorrendo l’estate sull’isola nello stesso posto dov’era anche Elena l’anno precedente, glielo insegna. Quando incontrano Nino, Lila inizia a intuire qual è la vera ragione per la quale Elena ha proposto di andare a Ischia, ma la ragazza nega le illazioni dell’amica. Le tre giovani donne passano lunghe giornate in spiaggia in compagnia di Nino e un suo amico, Bruno, con il quale Pinuccia intrattiene una relazione di simpatia che si fa sempre più intima fino al punto da renderla inquieta e confusa. Lila, intanto, chiede a Elena di prestarle alcuni dei suoi libri e presto la giovane moglie tiene banco nelle loro discussioni intellettuali sulla spiaggia. Elena s’illude che le attenzioni di Nino siano qualcosa di più ma, durante una nuotata, il ragazzo e Lila si allontanano e quella notte Elena verrà a sapere di un bacio che i due si sono scambiati quando erano a largo.

EPISODIO 5 - IL TRADIMENTO

Nino confessa a Lenù di aver baciato Lila e lei fa finta di non saperne niente. Destabilizzata dai suoi stessi sentimenti, Pinuccia decide di andar via da Ischia per riprendere il suo posto accanto a Rino. Nino e Lila si cercano e la ragazza acconsente ad andare a prendere un gelato tutti insieme. Qui Elena li scopre travolti dalla passione e i giorni che seguono sono segnati dall’amore dei due e dalla sua silenziosa sofferenza che, indifferente alla corte di Bruno, si ritrova a custodire quel segreto così oscuro.

Nino riceve una lettera di Nadia e Lila la intercetta e se ne fa beffe obbligandolo a lasciarla. La loro relazione si fa sempre più intensa e Lila convince Elena a reggerle il gioco per passare la notte da Nino. Un giorno Gigliola e Michele Solara capitano sulla spiaggia e si accorgono degli atteggiamenti equivoci tra Lila e Nino. La sera fatidica in cui Nino e Lila passeranno la notte insieme, Elena va a cena da Nella che come l’anno precedente ospita Donato Sarratore e famiglia.

Lì sulla spiaggia notturna Donato ed Elena hanno un rapporto sessuale, ma la ragazza, subito dopo e con parole durissime, chiede a Donato di non farsi vedere mai più. La mattina seguente, quando Lila e Lenù tornano a casa, Stefano è già arrivato. Il marito di Lila sembra al corrente di Nino e i due litigano violentemente. L’intervento di Elena in difesa dell’amica, ma senza rivelare la verità dell’incon-

tro con Nino, calma la situazione. Il giorno dopo tornano tutti a Napoli ed Elena si ripromette di stare lontano da Lila e di occuparsi solo di se stessa.

EPISODIO 6 - LA RABBIA

Elena va a trovare Pinuccia che ha avuto il figlio di Rino. La donna le rivela che Lila ha lasciato la macelleria di Stefano e adesso lavora al negozio di scarpe a via Toledo. I Solara hanno cominciato a produrre le sue scarpe in un’altra fabbrica e, nonostante le proteste di Stefano e Rino, la cosa non sembra trovare soluzione. Dopo Ischia, insomma, tutto è cambiato. In occasione del ceppo di Sant’Antonio Elena ha modo di rivedere anche Antonio che sembra smarrito nei suoi ricordi a tratti psicotici. Mentre la folla canta ‘Sant’Antonia pigliat’o vecchio e dacci o’ nuov’ si sentono le grida di Carmela dal balcone di casa sua. La madre si è impiccata.

Tutto sembra irrimediabilmente mutato dopo la vacanza a Ischia. Le stesse Elena e Lila non si sono più viste da allora, ma dopo i racconti di Pinuccia e Ada, l’amica decide di andare a trovarla al negozio in centro. Qui la ritrova ancora invischiata nella sua storia con Nino, che si nasconde sul retro del negozio. Lila le rivela di essere di nuovo incinta e che presto andranno a vivere insieme. La scoperta di quella relazione la ripugna al punto da decidere di scappare via da Napoli e andare a studiare a Pisa. Intanto Lila e Nino vanno a vivere insieme come stabilito, ma la storia presto s’incrina per sopraggiunte diversità caratteriali e, quando Nino vorrebbe tornare, viene orribilmente picchiato da Antonio che lavora per i Solara e che vendica irrazionalmente antiche ripulse e gelosie per il ragazzo. Ad andarla a prendere sarà Enzo, promettendole di aiutarla nel caso che con Stefano le cose si mettano male.

EPISODIO 7 - I FANTASMI

Alla Normale di Pisa, Elena studia e diventa, grazie anche alla storia d’amore con Franco Mari, una ragazza sempre più colta e disinibita. A causa della sua ribellione alle norme e dei suoi propositi rivoluzionari, il ragazzo viene espulso dalla prestigiosa università lasciando Elena, che aveva provato a seguirlo in questa lotta per la libertà come meglio poteva, di nuovo da sola. La ragazza avverte infatti di venire da un altro mondo: non ha mai instaurato rapporti di amicizia con gli altri normalisti in quanto maltrattata per via del suo accento e dei suoi modi.

A causa di una brutta influenza che la costringe a letto sua madre va a trovarla e l’aggiorna sui Solara, Lila e il rione. Elena era stata a casa per le vacanze di Pasqua e Lila, ormai diventata madre e sempre più afflitta dalla violenza paranoide di Stefano, le aveva consegnato una serie di quaderni che aveva scritto durante quegli anni. Nonostante la promessa di non leggerli mai che la giovane moglie le aveva obbligato a compiere, Elena, durante la febbre, decide di leggerli. In essi vi è il racconto del ritorno a casa con Stefano dopo la storia con Nino, la gravidanza, la solitudine, le minacce dei Solara, i primi mesi di Rinuccio e l’educazione che con dedizione impartisce al bambino convinta com’è che questo sia l’unico modo di avere un futuro, il terrore di Stefano e delle ripercussioni violente su lei e i suoi cari. Tutto è scritto in quei diari. Le chiede in ultimo di avvertire Enzo dicendogli che ci ha provato ma non c’è riuscita. Elena non ha modo di capire a cosa si riferisca, ma accetta anche questo incarico. Una volta letti i quaderni la giovane studentessa li getta in Arno.

EPISODIO 8 - LA FATA BLU

Per Elena è il momento di lavorare alla tesi. Vorrebbe proseguire la carriera universitaria, ma scoraggiata da uno dei suoi professori e travolta dai ricordi dell’adolescenza nel rione si butta a capofitto nella stesura del suo primo romanzo. Nel pieno della sua solitudine viene avvicinata dal timido Pietro Airota, figlio di un professore che conta, che le fa la corte. Elena si lascia coinvolgere e conosce i famigliari del ragazzo. Nel frattempo si laurea con il massimo dei voti ed affida a lui il suo manoscritto. Il fidanzamento di Elena e Pietro assume i connotati ufficiali quando il ragazzo le regala un anello e decidono di sposarsi.

Tornata intanto a Napoli per festeggiare il suo traguardo, Elena annuncia alla madre di essere fidanzata con Pietro. La maestra Oliviero, prima di morire, ha inviato ad Elena le pagelle e i quaderni di quando lei e Lila erano piccole. Tra questi il racconto La fata blu scritto proprio da Lila. La ragazza ha smesso di vivere al rione e le due non hanno modo d’incontrarsi. In una delle sue lettere Pietro annuncia che la casa editrice della madre vuole pubblicare il romanzo di Elena. A questo punto la giovane scrittrice decide di cercare Lila e l’unica a sapere dove si trova è Ada che nel frattempo ha avuto una bambina da Stefano Carracci e vivono tutti insieme nella casa che era stata un tempo dell’amica.

Ada aggiorna Elena sulla situazione del rione e scopre che Lila

abita con Enzo in un’altra zona della città. Quando va a farle visita però l’amica non c’è perché lavora nella fabbrica di salumi Soccavo. Qui le due si ritrovano per qualche minuto, ed Elena le porge in dono La fata blu. Lila sembra apprezzare il gesto ma poi lo getta nel fuoco appena dopo essersi salutate. Mentre Elena presenta il suo libro davanti a un piccolo uditorio di intellettuali, tra i vari interventi ci sarà proprio quello di Nino Sarratore.

QQuando un romanzo diventa cinema si è quasi sempre di fronte a una vertigine. Tutto quello che la nostra mente ha immaginato, con l’ausilio dei sensi e della memoria, si biforca creando una dimensione parallela. Il romanzo è altro e quell’altro non è più romanzo. Saverio Costanzo, e in questa stagione anche Alice Rorhwacher, fanno di Storia del nuovo cognome, seconda parte della serie tv L’amica geniale, un’opera per la televisione senza precedenti, a conferma, ça va sans dire della prima andata in onda nel 2018. Con la sua potenza visiva, lo sceneggiato ribadisce la distanza dall’approssimazione tipica della fiction italiana. Le mani dell’autrice in incognito Elena Ferrante, di Francesco Piccolo e di Laura Paolucci sembrano spingere l’immagine fuori dal ventre del romanzo che diventa sceneggiatura coesistendo in maniera perfetta con la sua matrice. Fin dal primo episodio, infatti, la vicenda smette di concedersi pedanterie di trama smarginandosi in una visione autoriale rigorosa e miracolosa. Smarginare, nel romanzo, indica la percezione di uno smembramento dell’esistente, della rottura dei contorni di un individuo, la frantumazione del noto per far spazio all’ignoto insieme al disfacimento di ogni precedente aspettativa a riguardo. In questo senso la serie diventa quasi un momento in cui quello che già sappiamo non si adatta più a ciò che abbiamo davanti ai nostri occhi. La verifica dell’agnizione, potremmo quasi chiamarla, il non accontentarsi del dramma messo in piedi, l’anelito alla sua essenza.

Questo il miracolo di un romanzo smarginato in serie tv (che regge benissimo anche la sala cinematografia dei soli primi due episodi) compiuto da Costanzo. Se nella prima stagione Lila percepisce l’ insufficienza del corpo, e lo spavento che ne deriva, riferito al mondo che quei corpi fanno, alla nausea che le parole mettono in moto con la saliva della bocca, in questa seconda stagione esplora la soglia di quella repulsione. L’amore, dunque, e la ribellione che esso comporta. Ciò che del romanzo è celato per sempre sotto la dicitura di best seller - soprattutto da parte di chi non l’ha letto - viene in definitiva restituito nel cinema di Costanzo e Rorhwacher alla sua altezza “popolare”. Conoscere la sociologia e non ossequiarla, sapere il destino (economico e sociale) delle protagoniste e non aver cura che degli anfratti, perché in essi è il vero, unico, turning point. Le due vite, di Elena e di Lila, l’una pungolo dell’altra, intrecciano un universo fatto di oscure sostanze interiori illuminate a giorno.

Due parabole che s’annodano e sbattono contro le cose del mondo e l’una contro l’altra fortificando così il loro sodalizio. Lila si sposa mentre Elena studia. Lila fa un figlio ed Elena scrive un romanzo. La vita di Lila è un’azione di riflesso compiuta all’interno di un recinto fatto di chiare subalternità, quella di Elena è un’azione che pare attiva, certo, ma il soggetto di quell’azione è davvero lei? O esso è altrettanto subordinato non solo alle sue proprie oppressioni, ma anche a quelle di Lila? Dal punto di vista di Elena, l’unico della narrazione, non è mai chiaro quanto la proiezione sia condivisa nell’amica, innescando dunque anche le azioni dell’inafferrabile, ingestibile, insostenibile Lila. Quanto la signora Carracci è specchio e quanto è apertura? Ma nella Napoli dei rioni, quella degli Anni Cinquanta e Sessanta, dove ogni sentimento lotta per ottenere uno spostamento sulla mappa del possibile, è forse importante stabilirlo? Se il due viene prima dell’uno, come il femminismo insegna, allora siamo al cospetto di una sintesi magnifica, perché mai compiacente, di ciò che questa lotta ha voluto e vuole: la leale alleanza di stratificata condivisione nel tempo e nella geografia. Non c’è stupro, sopraffazione, meschino interesse, ruberia del cuore o tenace pregiudizio, che tenga. Per non rifare il mondo del padre occorre l’unione di due figlie. E non c’è cognome, né prole, né sangue che stringano. Lila, emblema di una lotta che lotta e basta, con le mani piagate dal lavoro e le “cervella c’abbruciano” si sottrae a ciò che è stata prima del nuovo cognome e al dopo di esso, optando per la fuga, per il lavoro, per un uomo che accetta il suo l’amore senza carne, il solo che adesso possa offrire.

È la vincita ineffabile di chi perde tutto in nome della libertà, e così la macchina da presa, una volta espulso il romanzo, ha divaricato l’esistenza di Lila e Lenù rendendo fruibile la loro traiettoria proprio nella trasfigurazione di quell’altissimo ‘popolare’ che vive - grazie al cinema - anche negli occhi di chi non legge.

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