La Piazza di Padova Sud - Luglio 2023

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La carica degli “ottomila”: Albignasego sempre più verde

N el pieno dell’estate stiamo vivendo la stagione più attiva e “social” dell’anno: sono le settimane dedicate non solo alle meritate vacanze ma anche alle serate all’aperto, ai concerti più o meno affollati, agli spettacoli teatrali e agli eventi culturali, alle sagre di paese e di quartiere, alle visite guidate alla scoperta della “grande bellezza” sia naturale che storico artistica che ci circonda.

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Periodico d’informazione localeAnno XXIX n. 140 di Padova Sud Servizio a pag. 5
Un archivio digitale “fotografa”
Ia
patrimonio
alberi e 30 chilometri di siepi e aiuole. Il censimento del verde pubblico disponibile in 3D
immagini panoramiche del territori ALBIGNASEGO Nuovo auditorium: la firma del contratto entro il 30 luglio 6 ALBIGNASEGO Festa dell’albero nella nuova piazza Milano per 206 nuovi nati 8 ALBIGNASEGO Attivo a Mandriola lo “Spazio aperto” in ascolto delle fragilità 9 MASERÀ DI PADOVA Adeguamento Istat: il consiglio vara l’aumento della Tari 13 CASALSERUGO Farmacia all’Angelo: primo passo verso il polo sanitario 10 MASERÀ DI PADOVA Centro di aggregazione giovanile: arriva l’ok dalla Curia vescovile 12 LUGLIO 2023 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE a s c o l t a l i s u laPiaz zaweb.it e s u ll e m ig li or i Em i t t e n t i Ra d i o d e l Ven e to Notiziario delle 8:30 Notiziario delle 11:30 Notiziario delle 17:30 Notiziario delle 18:30
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La bella estate del volontariato
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Alberi: gli ottomila di Albignasego

Un mezzo mobile dotato di laser scanner e multicamera sferica ha passato in rassegna le strade di Albignasego nelle scorse settimane per mappare, grazie a sofisticati sistemi Gps, le alberature presenti nel territorio comunale: un vero e proprio censimento degli alberi e del verde pubblico disponibile anche in 3D e con immagini panoramiche del territorio. Per ogni albero ora è possibile rilevare la posizione, la specie, l’altezza, il diametro e l’ampiezza della chioma. L’archivio digitale che ne è stato ricavato costituirà la banca dati di base per la costruzione del nuovo piano del verde. In totale sono stati contati 8.036 alberi, il 39 per cento dei quali nei parchi. Le specie più diffuse sono gli aceri (1.076 alberature), seguite dai bagolari (866), dai carpini e dai tigli con oltre 600 esemplari ciascuno.

Tutte le aree verdi presenti nel territorio comunale raggiungono in totale i 33 ettari, 30 i chilometri di aiuole. Il censimento si compone complessivamente di oltre 45 mila foto panoramiche georeferenziate: in pochi giorni i sistemi gps hanno rilevato tracciati per 135 chilometri generando in automatico una banca dati di oltre un milione di file digitali. Secondo i dati raccolti, circa 3.500 alberi hanno una lunghezza fra i 6 e i 12 metri, 3.000 le piante sotto i sei metri, mentre è più contenuta la percentuale di alberi di altezza sopra i 12 o i 16 metri.

«La mappatura digitale – spiega il Sindaco Filippo Giacinti – è uno strumento innovativo molto utile che abbiamo voluto per pianificare con più efficacia gli interventi e le nuove piantumazioni».

«L’attività – aggiunge l’assessore all’Ambiente, Valentina Luiseproseguirà con l’individuazione delle linee guida per la progettazione delle aree verdi e con la previsione delle nuove piantumazioni. È inoltre in programma la realizzazione di un prontuario per la creazione di nuovi filari alberati e aiuole verdi studiati appositamente per ridurre le isole di calore nelle strade principali».

La bella estate del volontariato

Una stagione da vivere e da condividere, grazie ad una ricchezza e varietà di proposte e di appuntamenti, dalla grande città al paesino di campagna o al borgo montano, dalla località balneare alle mete culturali. Nel nostro Veneto le iniziative non mancano e in questi mesi il calendario è denso e quantomai ricco: c’è solo l’imbarazzo della scelta per chi vuole regalarsi un giorno spensierato o una serata all’aperto tra buona musica, la magia del palcoscenico o i piaceri della tavola. Fino a tutto settembre ogni località ha le sue iniziative, ogni città i suoi eventi, per tutti i gusti. Spesso però non consideriamo un dettaglio. Fondamentale. Dietro ai programmi, ai volantini e agli striscioni di grandi e piccoli appuntamenti ci sono gruppi di persone, il più delle volte volontari, che prestano il loro tempo per l’organizzazione, l’allestimento, il servizio. Un aspetto fondamentale e non di poco conto, soprattutto per la miriade di proposte, dalla sagra paesana al concerto in piazza, che animano anche i paesi più piccoli e che arricchiscono la nostra estate. Il volontariato diventa così il “motore” indispensabile di numerosi appuntamenti, che altrimenti non potrebbero aver luogo con la stessa intensità, capillarità e durata. Pensiamo al lavoro incessante delle varie Pro Loco, come di chi presta il proprio servizio nei gruppi parrocchiali, o in varie associazioni e gruppi che ogni estate rendono possibili decine di proposte.

Come accade per altri settori, dallo sport al sociale, anche lo svago e il divertimento vivono grazie all’impegno gratuito e generoso di tante persone che scelgono di dedicare intere giornate all’allestimento e all’organizzazione degli eventi più disparati. Senza il volontariato le nostre lunghe estati sarebbero un po’ più spente e silenziose, soprattutto nei piccoli centri, nei quartieri, nei rioni. I nostri ragazzi avrebbero meno occasioni di ritrovo e di divertimento, così come molti anziani che si ritrovano nelle feste organizzate sotto casa. Se le nostre estati sono più belle, coinvolgenti e divertenti lo dobbiamo anche a loro, ai tanti volontari e al loro generoso entusiasmo.

È un periodico formato

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Censiti anche oltre 30 chilometri di siepi e aiuole
iscrizione
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di Padova Sud Questa edizione raggiunge le zone di Albignasego, Casalserugo e Maserà di Padova, per un numero complessivo di 12.560 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del
12.04.1994; numero
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da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 10 luglio 2023 RiciclatoPEFC Questoprodottoè realizzatoconmateria primariciclata

Grandi opere. Sorgerà nel parco della Costituzione.

Collaudo previsto per la primavera del 2026

Nuovo Auditorium: la firma del contratto entro il 30 luglio

La struttura avrà una superficie di circa 1.500 metri quadrati e potrà accogliere 432 posti, un foyer multifunzionale, una sala prove oltre al bar che darà sul parco al servizio sia dell’auditorium che dell’area verde

Inizia a prendere forma il progetto dell’auditorium di Albignasego. L’Amministrazione dichiara di voler avviare il cantiere entro il prossimo autunno, pertanto prima è stato necessario approvare il progetto esecutivo avviando anche la procedura negoziata per l’affidamento dei lavori, per i quali il contratto dovrà essere sottoscritto entro il 30 luglio, mentre il collaudo dell’opera dovrà avvenire entro il mese di marzo 2026. «L’importo dei lavori edili a base d’asta è di 5,135 milioni di euro a cui si sommano 65 mila euro di oneri per la sicurezza e 1,5 milioni di euro fra spese di progettazione, oneri, imposte e altre spese – fa sapere l’Amministrazione in una nota -. L’opera è stata finanziata per 3,575 milioni da fondi Pnrr e AL.TE.A., acrononimo di Albignasego Teatro Auditorium, è il nome individuato per l’opera. Il progetto è stato ideato dal raggruppamento temporaneo di professionisti composto dallo studio associato Mide Architetti e dalla società Pool landscape srl che si è occupata dell’aspetto paesaggistico del parco della Costituzione: questi professionisti insieme hanno vinto il concorso di idee lanciato nel 2018 dal Comune di Albignasego, aggiudicandosi così l’incarico professionale connesso alla progettazione e realizzazione dell’opera.

Nella fase esecutiva, oltre alle due società già citate, è stato coinvolto anche un pool multidisciplinare di professionisti, ciascuno con il proprio apporto di competenza specifiche». La struttura avrà una superficie di circa 1.500 metri quadrati e potrà accogliere 432 posti, un foyer multifunzionale, una sala prove oltre al bar che darà sul parco e sarà al servizio sia dell’auditorium, sia dell’area verde. Il disegno architettonico dell’edificio richiama gli spazi degli antichi casoni rurali che caratterizzavano il territorio di Padova Sud; le due grandi vetrate poste dietro al fondale garantiranno il collegamento con gli spazi esterni e con il parco.

Per armonizzarsi con l’ambiente naturale circostante sarà realizzato con materiali ecocompatibili.

«L’opera – spiega il sindaco Filippo Giacinti – destinata ad ospitare concerti, spettacoli teatrali, convegni e grandi eventi, darà un forte impulso alla vita culturale della nostra città e sarà inserita come da progetto iniziale nel parco della Costituzione, la nuova grande area verde con bosco urbano in fase di crescita e attrezzature sportive inaugurata due anni fa, che occupa una superficie di 25mila metri quadri e che stiamo valutando di estendere per ulteriori 3.500 metri quadri».

Comunità energetica: la campagna informativa arriva dopo l’estate

«Dopo l’estate sarà presentata la comunità energetica con una campagna di informazione e sensibilizzazione». L’annuncio è di Valentina Luise, assessore all’Ambiente del Comune di Albignasego. La Comunità energetica rinnovabile è uno strumento innovativo introdotto dal decreto Milleproroghe 162/2019, in particolare si tratta di un soggetto giuridico basato sulla partecipazione aperta e volontaria, i cui azionisti o membri sono persone fisiche, e che ha per oggetto la produzione di energia in modo autonomo. Fra gli obiettivi dichiarati, c’è la riduzione della dipendenza energetica dal sistema elettrico nazionale attraverso lo sviluppo di un’energia a chilometri zero, con benefici in termini economici e ambientali. Dopo la redazione del progetto preliminare, è stato consegnato nei giorni scorsi all’amministrazione lo studio di fattibilità affidato a una società specializzata. In base alle analisi dello studio, utilizzando tutta la copertura esposta a Sud-Ovest dello stadio Montagna, sarà possibile realizzare un impianto composto da 120 pannelli con circa 44kWp di

potenza. Lo scenario elaborato prevede il coinvolgimento di 85 nuclei familiari come azionisti per arrivare a una percentuale di autoconsumo diffuso del 91 per cento: in termini ambientali si otterrebbe una produzione di energia di oltre 52 mila Kwh all’anno, in parte autoconsumata “fisicamente” dall’impianto sportivo, in parte consumata dalle utenze domestiche collegate al progetto, in parte immessa in rete. Il risparmio in termini ambientali sarebbe di quasi 22 tonnellate all’anno di emissioni di CO2 e 139 kg all’anno di emissioni di PM10. Il ricavo annuo, fra vendita di energia e autoconsumo, sarebbe invece di circa 10 mila euro, cui sono da aggiungere risparmi per 2.400 euro sulla bolletta relativa ai costi energetici del campo da calcio. Il costo dell’opera, pari a 120 mila euro, sarà sostenuto dal Comune che avvierà contestualmente la raccolta di adesioni fra i cittadini di Albignasego. I ricavi – annuncia l’Amministrazione - saranno divisi fra gli azionisti della comunità energetica e potranno essere destinati in parte a iniziative sociali del Comune. (c.c.)

6 www.lapiazzaweb.it Albignasego
«L’opera – spiega il sindaco Filippo Giacinti – darà un forte impulso alla vita culturale della nostra città»
Valentina Luise

Festa dell’albero. Nella nuova piazza di via Milano l’evento dedicato ai neo genitori

e ai loro neonati

Nel 2022 venuti alla luce 206 bambini, luglio il mese dei record

“Ogni nuovo nato rappresenta un grandissimo dono, e una responsabilità, non solo per la famiglia, ma per tutta la comunità di Albignasego” afferma

Anna Franco, assessore alle Politiche Sociali

L a festa dell’albero per i nuovi nati di Albignasego: è tornato anche quest’anno uno degli appuntamenti più amati, dedicati ai neo-genitori e ai loro neonati.

L’appuntamento si è svolto nella nuova piazza di via Milano accanto alla sede municipale, dove sono state invitate in particolare le famiglie dei 206 bambini nati nel 2022. Il mese con il maggior numero di nascite dell’anno scorso è stato luglio, con 25 bambini.

Durante la festa, organizzata dagli assessorati all’Ambiente e alle Politiche sociali, gli alberi della piazza sono stati dedicati ai nati del 2022.

«Ci siamo ritrovati insieme

per conoscerci e vivere un momento di condivisione – spiega Anna Franco, assessore alle Politiche Sociali – un piccolo gesto con cui vogliamo ribadire che ogni nuovo nato rappresenta un grandissimo dono, e una responsabilità, non solo per la famiglia, ma per tutta la comunità di Albignasego. Un momento simbolico che rappresenta anche un invito a prenderci cura, insieme, del nostro verde pubblico».

Albignasego, che è fra i comuni veneti con la maggior percentuale di cittadini minorenni, ha ottenuto nel 2020 la certificazione di Comune Amico della Famiglia per le numerose progettualità attivate. Fra le misure a

sostegno dei più piccoli, i kit distribuiti ai neogenitori con prodotti utili per la prima infanzia e informazioni sui servizi comunali, il servizio informativo dello Sportello famiglia, lo spazio di ascolto gratuito dedicato ai genitori e agli insegnanti dei bam-

bini delle scuole dell’infanzia.

La spesa destinata complessivamente a nidi integrati e scuole dell’infanzia non statali sfiora nel complesso il mezzo milione di euro: 91 mila euro a sostegno del costo delle rette per i 152 bambini iscritti ai cinque

nidi integrati e oltre 382 mila euro per i 638 bambini iscritti alle scuole dell’infanzia, con un aumento – nell’anno scolastico in corso – da 500 a 600 euro del contributo ordinario annuale per ogni bambino iscritto.

8 www.lapiazzaweb.it
Albignasego

Servizi sociali. È operativo a Mandriola due giorni la settimana al chiosco “Al Barattolo”

“Spazio aperto”, punto informativo per le persone con fragilità o disabilità

Uno “Spazio aperto” a cui le persone con fragilità o disabilità e i loro familiari si possono rivolgere per conoscere i servizi specifici per la loro situazione, a cui possono accedere. Si chiama proprio così: Spazio aperto ed è un punto informativo attivo per due giorni alla settimana al chiosco Al Barattolo a Mandriola. Gli orari di apertura sono il mercoledì dalle ore 16 alle 18 e il sabato dalle 9.30 alle 11.30.

«Il punto informativo – spiega Anna Michelotto, presidente associazione In-Oltre a cui compete la gestione del nuovo servizio e, assieme alla cooperativa sociale Coislha, il chiosco - nasce con la consapevolezza che l’inclusione sociale si costruisce nel territorio, un contesto che può abilitare le relazioni oppure renderle più faticose. Spazio aperto si propone di essere un luogo che possa favorire una vicinanza informale fra istituzioni e cittadini, in particolare le persone con fragilità: l’esperienza ci insegna che a volte anche una piccola risposta, l’indicazione di un servizio di cui non si conosceva l’esistenza, un input offerto da un operatore opportunamente formato, può essere fondamentale per aiutare la persona a orientarsi, attivarsi e intraprendere un percorso nuovo. Svolgeremo anche un’attività di mappatura, con l’obiettivo di creare ponti e rafforzare la connessione fra le tante realtà che già operano nel territorio».

Il servizio al punto informativo vedrà la presenza di un operatore, mentre i colloqui di approfondimento saranno fissati allo Sportello Famiglia del Comune: sarà attivato in via sperimentale

per una durata di sei mesi, a conclusione dei quali sarà eseguita una verifica sui risultati per valutare se renderla un’iniziativa stabile. «Il nuovo punto informativo – commenta il Sindaco Filippo Giacinti - rappresenta un passo in più nella costruzione di una comunità davvero inclusiva: un obiettivo da raggiungere assieme alle associazioni e alle scuole del territorio con cui il dialogo e la collaborazione sono sempre aperti». «Questo progetto – aggiunge Anna Franco, Assessore alle Politiche sociali – va anche nella direzione di avvicinare i servizi ai cittadini che potranno raccogliere informazioni e indicazioni utili e scoprire le tante opportunità che il territorio riserva. Fin dall’apertura del chiosco di Mandriola, la cooperativa Coislha e l’Associazione In-Oltre hanno presentato l’esigenza delle persone fragili di avere un punto di contatto privilegiato e protetto dove trovare informazioni sui servizi pubblici e privati a sostengo della disabilità. Da qui è nato il punto inclusione che

Luglio, il mese di “Ci sto? Affare fatica!”

Con il mese di luglio è partita la terza edizione del progetto Ci sto? Affare fatica! con 130 giovani che saranno operativi per quattro settimane, divisi in 13 squadre. “Ci sto?” è un progetto innovativo realizzato in collaborazione con la cooperativa sociale Jonathan che ha l’obiettivo di far fare ai giovani un’esperienza di cittadinanza attiva: le persone a cui l’iniziativa si rivolge hanno un’età compresa fra i 14 e i 19 anni e saranno incaricate di svolgere lavori di manutenzione nelle scuole, nelle strutture pub-

ha aperto in via sperimentale e che si potrà consolidare nella programmazione comunale tra le attività del progetto Comune Amico della Famiglia.».

Il bar Al Barattolo è nato come progetto di inclusione e vede la collaborazione di associazioni, privato sociale e volontariato informale. Un progetto nato dal basso che risponde all’esigenza di avviare servizi sempre più rispondenti alle esigenze del territorio. Entrando nel dettaglio del nuovo servizio, Spazio aperto si occupa di raccogliere le richieste delle persone con disabilità o fragilità in generale, di orientare ai servizi per i familiari (per esempio siblings, gruppi di automutuo-aiuto), di fornire consulenza sugli iter di accesso ai servizi pubblici come agevolazioni e bonus, servizi per il tempo libero, inserimento lavorativo. Si occuperà inoltre di formazione alla cittadinanza sui temi specifici (Inclusione e accessibilità, linguaggio, barriere fisiche e cognitive) e di programmare eventi.

bliche e neiparchi cittadini. Fra le attività in programma nella prima settimana c’è stato il ripristino del murales danneggiato nel sottopasso di Lion, la sistemazione e tinteggiatura della sala assegnata al gruppo Safety nella sede comunale in via Roma, attività di manutenzione in alcuni parchi del territorio e nei giardini delle scuole, oltre al supporto al Comitato genitori per l’organizzazione del mercatino del libro usato. (c.c.)

“Il

informativo

afferma Anna Michelotto, presidente associazione In-Oltre - nasce con la consapevolezza che l’inclusione sociale si costruisce nel territorio”

9 www.lapiazzaweb.it Albignasego Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
punto

Servizi al cittadino. L’apertura è il primo passo per la realizzazione del nuovo polo sanitario

Nuova sede della farmacia all’Angelo inaugurata in piazza Aldo Moro

L’Antica farmacia all’Angelo è una vera istituzione a Casalserugo dove opera ormai da quasi due secoli. È stata infatti istituita l’8 gennaio del 1825 per concessione dell’Imperial Regio Governo Austriaco

L’Antica farmacia all’Angelo ha una nuova sede, in piazza Aldo Moro, nel palazzo del municipio: al taglio del nastro erano presenti tra gli altri i due farmacisti – la dottoressa Mariella Pandolfo e suo figlio Francesco Benetti – con il sindaco Matteo Cecchinato e il suo vice Federico Nicolè. L’Antica farmacia all’Angelo è una vera istituzione a Casalserugo da quasi due secoli, ormai: è stata infatti istituita l’8 gennaio del 1825 per concessione dell’Imperial Regio Governo Austriaco. Il suo trasferimento all’interno del municipio, che progressivamente sarà dismesso, è il primo passo per la costituzione del polo sanitario, un progetto al quale il Comune di Casalserugo sta lavorando da anni nell’ottica di fornire servizi sempre più efficienti e all’avanguardia ai propri cittadini. «Stiamo procedendo con i lavori di ristrutturazione e adeguamento dell’ex asilo – dichiara il sindaco Matteo Cecchinato – che abbiamo acquisito nel 2018 e dove abbiamo iniziato le opere di riqualificazione all’inizio del 2021 per trasferirvi l’ufficio Anagrafe, l’Ufficio tecnico e i Servizi sociali. Il passaggio dovrebbe essere definito a breve, in quanto mancano ancora gli ultimi interventi che dovrebbero concludersi entro l’estate. Libereremo così lo spazio nell’attuale municipio, per trasferirvi diversi servizi dedicati alla salute e trasformarlo così in un polo sanitario moderno ed efficiente. Oltre agli ambulatori dei medici di medicina generale (i medici di base), al piano terra c’è ora la farmacia, che è diventata un centro di servizi ai pazienti, mentre al piano superiore troverà posto un poliambulatorio».La farmacia offre, oltre alla consueta vendita dei farmaci, anche numerosi servizi e prestazioni come autotest ematici per il monitoraggio delle patologie metaboliche e del rischio cardiovascolare (glicemia ed emoglobina, colesterolo, trigliceridi) e il controllo della funzionalità renale. È anche un punto di ritiro e consegna dei campioni per lo screening del carcinoma colonrettale e vi si possono effettuare la misurazione della pressione arteriosa, del ritmo cardiaco, del

peso, dell’indice di massa corporea e della saturazione di ossigeno. «Importante poi il servizio di prenotazione delle prestazioni specialistiche al Sistema CUPonline – prosegue il sindaco – o tramite live-chat con gli operatori, assistenza nel reperimento dei referti online e nelle comunicazioni

digitali con gli operatori sanitari per i pazienti che non possiedano computer e smartphone o abbiano difficoltà ad accedere e a orientarsi all’interno di queste

Addio ad Alberto Zampieri,

il “padre” della rivista Portobello

modalità. Sono previsti servizi di telemedicina e analisi strumentali per situazioni non urgenti».

La comunità di Casalserugo ha salutato il professor Alberto Zampieri, scomparso all’età di 83 anni: personaggio poliedrico, ironico e colto, era stato insegnante, scrittore, musicista e aveva fondato la rivista di annunci “Portobello” oltre che il mercato dell’antiquariato di Brugine. Originario di Padova ma da tantissimi anni cittadini di Casalserugo, una laurea in Lettere, Zampieri aveva insegnato italiano alla scuola media di Terrassa Padovana e in un istituto scolastico privato. Con la sua penna ironica aveva inoltre dato vita all’ispettore Pasquale Focaccia della Questura di Padova in diversi libri che ne narrano le indagini. Era anche musicista e suonava la tromba: aveva fatto parte della celebre “Polifonica Vitaliano Lenguazza”, l’orchestra goliardica dell’Università di Padova. Ma il suo nome resterà per sempre legato alla rivista “Portobello”, un quindicinale di annunci che era una vera e propria istituzione. L’idea gli era venuta nel corso di un soggiorno a Londra con la famiglia: dopo aver visitato Portobello Road e il suo celebre mercatino dell’usato pensò di organizzare un’attività anche in Italia, sebbene con modalità differenti, attraverso una rivista che raccogliesse gli annunci di compravendita. Nacque così, nel salotto di casa, la rivista “Portobello” che curò dal 1977 al 2000. Un’idea che si rivelò fortunata e lungimirante. I legali dell’omonimo programma televisivo, allora condotto da Enzo Tortora, gli fecero persino causa per l’utilizzo del nome, ma dimostrando di averlo registrato prima degli ideatori televisivi, potè continuare a mantenere inalterata la sua testata, fino a quando all’inizio del nuovo millennio decise di venderla.Da un’idea sviluppata assieme a Giampiero Bozzolato, proprietario di villa Roberti a Brugine, tenne a battesimo infine il mercatino dell’usato che vi si svolge ancora oggi, ogni prima domenica del mese. (c.s.)

10 www.lapiazzaweb.it Casalserugo
Cristina Salvato

Opere pubbliche. Arriva l’ok all’acquisizione dell’ex scuola materna anche dalla parrocchia

Centro di aggregazione giovanile: c’è il via libera della Curia padovana

D opo il via libera da parte della Curia di Padova e dell’avvallo anche del comitato per gli Affari economici della parrocchia, il Comune di Maserà può avviare l’iter per giungere all’acquisizione dell’ex scuola materna e trasformala in un centro di aggregazione giovanile.

«Stiamo compiendo tutti i passi necessari – illustra il sindaco Gabriele Volponi – perché l’immobile non è di nostra proprietà. Non sarà una cosa immediata, ma adesso che sia la parrocchia che la Curia hanno espresso un parere favorevole alla cessione al Comune dell’immobile fatiscente e inutilizzabile, possiamo avviare l’iter della progettazione e cercare dei fondi per la sua ristrutturazione. Essendo un edificio degli

anni Cinquanta non risponde più alle norme di sicurezza attuali: valuteremo se recuperarlo pure se abbatterlo, sebbene quest’ultima pare possa essere l’ipotesi più percorribile». La vecchia scuola materna non è vincolata dal punto di vista architettonico, pertanto potrebbe essere demolita senza problemi: l’unico vincolo paesaggistico è quello legato al luogo in cui si trova, accanto alla pieve storica e di fronte alla ex Corte da Zara. Una sua ricostruzione dovrebbe tenere quindi in considerazione l’ambiente circostante e armonizzarsi con il contesto storico.

«Tramite un’apposita convenzione – prosegue Volponi – intendiamo avere l’ex asilo in concessione per alcuni decenni, almeno,

così da intervenire con il suo restauro e riutilizzo. La parrocchia con le sue forze non è in grado di rimetterlo a nuovo, pertanto ha tutto l’interesse a cederlo al Comune. Mentre io sogno di trasformalo in un centro di aggregazione giovanile. Così come c’è il centro anziani, all’interno della Casa delle associazioni (che tra l’altro va talmente bene e offre un’impor-

Un esercito di ragazzi al lavoro quest’estate

Per l’intero mese di luglio 270 giovanissimi tra i 14 e i 19 anni di età saranno impegnati nella cura dei territori di Maserà, Albignasego e Casalserugo all’interno del progetto di cittadinanza attiva denominato “Ci sto? Affare fatica!”.

Quest’anno il Comune di Maserà sarà ente capofila del progetto, che riunisce i tre Comuni afferenti all’Unione Pratiarcati: 60 saranno i ragazzi impegnati a Maserà, 80 a Casalserugo e 130 ad Albignasego. Nel corso delle settimane lavoreranno affiancati da giovani tutor e da alcuni adulti “tuttofare”, coordinati dagli operatori della cooperativa sociale Jonathan, per prendersi cura del patrimonio comunale attraverso piccoli interventi di manutenzione, in cambio di un voucher da 50 euro a settimana, spendibile nei negozi aderenti. Una piccola cifra, che darà però occasione di apprendere cosa signifi-

chi “guadagnare” i soldi e dare quindi loro il giusto peso nel momento in cui vengono spesi. Tra i vari sponsor quest’anno c’è anche il centro commerciale Ipercity di Albignasego, che ha voluto sostenere il progetto di educazione dei giovani in attività utili per la cittadinanza, che può essere una delle vie per coinvolgere positivamente i ragazzi. Il parcheggio del centro commerciale a fine gennaio si era trovato suo malgrado teatro di un violento regolamento di conti causato da alcune giovanissime “baby bulle”, residenti a Maserà, Nel territorio di Maserà quest’estate i ragazzi sistemeranno la staccionata del parco dei Cavalieri di Vittorio Veneto, poi sistemeranno i muri esterni della scuola “Ca’ Murà” a Bertipaglia e infine gli ombreggianti e il muretto di recinzione al parco per lo sgambamento dei cani di via Roma. (c.s.)

tante opera di socializzazione che gli anziani mi hanno chiesto di allungare i giorni della sua apertura), ebbene ritengo doveroso pensare anche ai nostri ragazzi e creare una struttura interamente dedicata a loro. Mi piacerebbe diventasse un po’ come l’Hangar Nove di Casalserugo, che con il tempo è diventato un vero e proprio polo culturale. Lo immagino

come un luogo di ritrovo per i ragazzi, dandolo anche in gestione diretta a loro, con una grande sala riunione e poi degli spazi in cui svolgere delle attività. Auspico infatti che vengano attivamente coinvolti i giovani che gravitano attorno alla parrocchia, affinché lo sentano come proprio e aiutino nella sua gestione».

12 www.lapiazzaweb.it Maserà di Padova
Il sindaco Volponi: “Stiamo compiendo tutti i passi necessari per avviare la progettazione e cercare fondi per la ristrutturazione”
Da sinistra l’ex scuola materna, a fianco un’immagine del progetto

Tributi. Il consiglio comunale vota una variazione di bilancio per l’adeguamento Istat delle tariffe

Aumenta la Tari: inciderà per pochi euro su famiglie e aziende

Per le utenze domestiche la differenza sarà di uno o due euro al massimo in più ogni cento metri quadrati. Mentre per le utenze non domestiche, quindi le attività commerciali e produttive, l’aumento sarà del 2,80 per cento

Il consiglio comunale appena insediato ha votato una variazione di bilancio e l’adeguamento delle tariffe della Tari, che subirà un aumento dell’1,6%. «Si tratta di un adeguamento Istat – precisa il sindaco Gabriele Volponi – a causa di una rivalutazione prevista annualmente. Inciderà in ogni caso molto poco sulle famiglie e sulle aziende. Per quanto riguarda infatti le utenze domestiche, calcolata sulla superficie dell’abitazione, si tratterà di vedere aumentare la Tari di uno o due euro al massimo ogni cento metri quadrati. Mentre per le utenze non domestiche, quindi le attività commerciali e produttive, che possono in ogni caso detrarre la fattura, l’aumen-

to sarà del 2,80%: se ipotizziamo una bolletta di duemila euro, ad esempio, l’aumento sarà di circa una quarantina di euro in più».

L’aumento arriva adesso in quanto, essendoci state le elezioni ed essendo costretti a interrompere l’attività amministrativa un mese prima, il bilancio era stato approvato con le tariffe dell’anno precedente: nel frattempo è arrivata la comunicazione che l’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, aveva stabilito l’adeguamento del piano tariffario con l’incremento Istat e pertanto per approvare le nuove tariffe Tari si è dovuto attendere l’insediamento della nuova amministrazione.

La quale, sempre per il medesimo motivo, ha approvato in Consiglio comunale anche una variazione di bilancio con delle nuove voci di spesa, necessarie per far fonte a degli interventi da realizzare nel territorio. «Il bilancio di

previsione era stato pianificato fino alla fine di maggio – illustra il sindaco Volponi – tenendo conto della scadenza elettorale, adesso, per rimettere in moto l’attività del Comune, abbiamo approvato una variazione di bilancio».

All’interno della quale, in conto capitale ovvero per sostenere le spese di investimenti, è stata stanziata una cifra di 370mila euro di cui 250mila sarà impiegata per manutenzione delle strade (asfaltature, marciapiedi, rappezzi su vie particolarmente ammalorate), 70mila per rifare la segnaletica stradale, 30mila per l’efficientamento energetico e il resto per l’acquisto di giostrine da installare nei parchi pubblici e di nuovo arredo urbano. Per quanto riguarda l’efficientamento energetico, il Comune è destinatario di un contributo di 70 mila euro per la sistemazione e ammodernamento della pubblica illuminazione, cui ha aggiunto appunto questi 30mila tramite la variazione di bilancio in maniera da sistemare tutte le situazioni più urgenti in via Bolzani, via Ca’ Murà e via Pratiarcati.

13 www.lapiazzaweb.it Maserà di Padova Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Cristina Salvato Una riunione del Consiglio Comunale

IL PERSONAGGIO. All’Ipercity di Albignasego il seguito incontro, tra consigli e selfie

Il mondo gentile di Benedetta Rossi con le sue amate ricette del cuore

Metti Benedetta Rossi all’Ipercity un sabato pomeriggio d’estate ed è subito un successone. La chef più amata del web, amica di tante ricette a base di cibo ma non solo, è stata ospite verso la fine di giugno del centro commerciale di Albignasego nell’ambito del programma di Live Summer Show. Benedetta è stata accolta da moltissime persone e un enorme applauso nella piazza centrale del centro e si è raccontata con la spontaneità che la caratterizza, parlando di cucina e ricette, ma anche del suo ultimo libro di grande successo “Benvenuti a casa mia”.

Un momento “talk” fatto di semplicità e anche di consigli, cui ha fatto seguito il firmacopie e il momento “selfie” per un ricordo da tenere o da condividere.

Benedetta, com’è andato questo pomeriggio all’Ipercity?

«È stato un evento bellissimo perché in occasioni come queste sento proprio l’emozione del pubblico. Quando ci incontriamo di persona, a parte che mi sembra di conoscere già tutti anche se è la prima volta che ci incontriamo, però sento una belle energia, il fatto che mi vogliono bene e mi considerano come un’amica e questo per me è molto importante».

anni. Ho persone che mi seguono fin dall’inizio e quindi siamo veramente grandi amici, tutti insieme siamo una bellissima community».

Più o meno quante ricette hai realizzato in questi anni?

«Se faccio il conto sono più di 2.500...eh, inizio a fare un po’ di fatica a inventarne di nuove però spesso, anche in questo caso, arrivano i miei follower in mio aiuto perché se chiedo: “Avete qualche ricetta da condividere?”, sono i primi che mi mandano la loro ricetta

“Spesso il cibo è un mezzo per instaurare un rapporto con le persone, tramite quello riusciamo a creare un legame che prosegue da anni. Ho persone che mi seguono fin dall’inizio e quindi siamo veramente grandi amici”

Nel tempo hai instaurato con la tua community un rapporto confidenziale; il fatto di cucinare, quindi di esprimerti attraverso il cibo, ha fatto sì che chi ti segue ti veda come un’amica, una vicina di casa...

«Sì, spesso il cibo è un mezzo per instaurare un rapporto con le persone, tramite quello riusciamo a creare un legame che prosegue da

del cuore che poi io magari condivido».

Tra tutte, la tua preferita o le tue preferite quali sono?

«Io sono un’amante del buon cibo e del cibo in generale, quindi se devo dirti una delle mie ricette del cuore, è una di quelle con cui sono cresciuta: i vincisgrassi, una sorta di lasagne che si preparano nella mia zona, oppure le olive

all’ascolana...i sapori, insomma, che mi riportano alla quotidianità e ai giorni di festa». (per chi desiderasse cimentarsi con i vincisgrassi, la ricetta di Benedetta si trova qui: https://www.fattoincasadabenedetta.it/ricetta/vincisgrassi/)

Mentre ce ne sono che proprio non ti riescono bene come vorresti?

«Ce ne sono alcune… Di solito faccio così: provo una volta, due vole e poi se non riesco mi allontano. Non sono molto brava col pesce, lo confesso, è il mio tallone d’Achille: l’ho sempre cucinato molto poco forse perché l’ho sempre trovato servito, mamma è più brava di me quindi approfittavo della sua sapienza».

Oltre alle ricette per il cibo, ne hai proposte anche per realizzare detergenti.

«Sì, io sono un’appassionata di saponificazione, è uno di quei lavori che ho ereditato dalla tradizione: nelle famiglie contadine in passato si faceva il sapone in casa, era una “magia” che trasformava i grassi e gli oli esausti in questo oggetto quasi sacro. Il sapone a casa mia è sempre stato guardato con grande rispetto: spesso si può sbagliare, c’è un’alchimia che non sempre riesce. Spero di avere il tempo di tornare presto a farne tanti».

Quali sono i progetti per il futuro?

«Ce ne sono tanti di nuovi, di cui in questo momento non posso ancora parlare… Riguardano me, ma riguardano anche tante persone e tante storie, le loro ricette del cuore».

15 www.lapiazzaweb.it L’incontro Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Un momento dell’incontro con Benedetta Rossi all’Ipercity di Albignasego

Palazzo Cavalli. L’Università di Padova arricchisce la proposta di divulgazione scientifico - culturale

Museo della Natura e dell’Uomo, un viaggio nella storia della Terra

Èstato inaugurato lo scorso 23 giugno il nuovo Museo della Natura e dell’Uomo di Padova, andando ad aggiungere un tassello significativo alla già ricca proposta scientifico-culturale della città patavina.

Uno dei lasciti più significativi delle celebrazioni per gli 800 anni dell’università di Padova, il Museo della Natura e dell’Uomo è stato realizzato nella sede restaurata di Palazzo Cavalli dall’Università di Padova con il sostegno di Fondazione Cariparo, del Mini-

E’ articolato in 38 sale su 3.800 mq, con oltre quattromila pezzi sposti provenienti da importanti collezioni

stero della Cultura e della Regione Veneto e rappresenta ad oggi la più grande sede museale universitaria d’Europa.

Concepito come un viaggio di 4 miliardi di anni attraverso la storia della terra e del rapporto dell’uomo con essa, il museo si articola in 38 sale per un totale di 3.800 mq di spazio espositivo, cui si aggiungono gli spazi per le mostre temporanee, e va ad unire i preesistenti musei universitari di Mineralogia, Geologia e Paleontologia, Antropologia e Zoologia in un percorso inedito e coerente, che permette di raccontare la storia del pianeta Terra dalle origini ai giorni nostri. Oltre 4.000 i pezzi esposti, provenienti dalle racconte naturalistiche create nei secoli da studiosi ed esploratori dell’Università di Padova a scopo didattico e di ricerca, cui si aggiungono pezzi provenienti da scambi con altri musei internazionali, a creare una collezione davvero straordinaria. Tra i “pezzi forti” del museo, la tigre dai denti a sciabola, il cui scheletro viene accompagnato dalla riproduzione a grandezza naturale dell’animale. Unico esemplare del suo genere in Italia, il fossile risale al Pleistocene superiore e proviene dal sito californiano di Rancho La Brea. La proposta museale è inoltre arricchita da un rarissimo esemplare di Mososauro, progenitore dei dinosauro, dagli elefanti nani della Sicilia e dai reperti trovati a Bolca (Verona), uno dei più importanti siti fossili in Italia. Obiettivo del

museo, proporre una narrazione della storia del pianeta da leggere nelle rocce, nei fossili, negli artefatti creati dall’uomo, senza tralasciare il nostro impatto sulla biodiversità e sul cambiamento climatico, e allo stesso tempo far comprendere al visitatore come la terra sia un unico, complesso sistema di relazioni fisiche, chimiche e biologiche di cui facciamo parte anche tutti noi. Un viaggio interattivo durante il quale, oltre a poter osservare i reperti, il visita-

tore può beneficiare di moltissimi supporti multimediali concepiti per raccontare in modo coinvolgente il tema della biodiversità.

Una proposta pensata per un pubblico eterogeneo, dai bambini e ragazzi (per i quali sono previste delle attività ludico-didattiche) agli studiosi e In generale a quanti sono interessati ad approfondire la materia, con un auditorium pensato per ospitare conferenze, proiezioni e incontri.

Cinema all’aperto: tutte le rassegne in città

Con l’estate entrata nel vivo tornano gli appuntamenti con il cinema all’aperto. Come di consueto Padova ospita varie rassegne in diverse zone della città, con delle conferme e qualche novità. I Giardini di Palazzo Zuckermann tornano ad ospitare la storica rassegna “Arena romana estate” organizzata dall’associazione Promovies, con un programma che include, oltre ai titoli nazionali ed internazionali più significativi della stagione, anche eventi dedicati ad alcuni protagonisti dell’arte e della musica, da Giorgio Gaber a Escher. La rassegna, inaugurata a inizio giugno, proseguirà fino alla fine di agosto con appuntamenti pressoché giornalieri.

Cambio location per “CinemaUno Estate”: la rassegna nata all’ex macello di via Cornaro e trasferitasi dal 1998 ai Giardini della Rotonda, attualmente chiusi per restauro, torna in un nuovo, suggestivo spazio, il Bastione Moro II in via Citolo da Perugia 104. Organizzato dal Centro Universitario Cinematografico, CinemaUno Estate ci accompagnerà fino al 3 settembre con la formula che lo ha contraddistinto negli anni passati: film d’autore tra impegno e intrattenimento.

Nel quartiere Chiesanuova, nel piazzale del patronato della Chiesa, va in scena Estate Esperia (fino al 30 luglio), mentre in zona Paltana torna “Sotto le stelle del cinema”, la rassegna del Piccolo Teatro fino al 3 settembre presso l’oratorio Don Bosco. Torna anche la rassegna firmata Multiastra e Arcella Bella al parco Milcovich, con i film “in cuffia” per godersi il film nel rispetto dei residenti.(f.t.)

16 www.lapiazzaweb.it Cultura
L’esterno del nuovo Museo della Natura e dell’Uomo

Maserà di Padova. Grande successo per le attività promosse dal Comune

in collaborazione con Sporteam

Dallo sport al laboratorio di robotica: centri estivi per tutto luglio

“Anche quest’anno abbiamo cercato di dare tutta l’attenzione possibile alle necessità delle famiglie e dei ragazzi” afferma il sindaco Gabriele Volponi

Proseguono anche in questo mesi di luglio le varie proposte di Centri estivi per bambini e ragazzi. “Tra i nostri primi impegni appena insediati – ha detto il sindaco Gabriele Volponi – programmare i Centri estivi per accogliere i nostri ragazzi. I Centri estivi sono stati organizzati in collaborazione con Sport Team. Il programma, pensato dal gruppo della sporteam, “l’università del movimento”, è stato condiviso, apprezzato e finanziato dall’amministrazione comunale e durerà per tutto il mese di luglio . Anche quest’anno abbiamo cercato di dare tutta l’attenzione possibile alle necessità delle famiglie e dei ragazzi per portare un aiuto concreto e qualificato nella gestione del periodo estivo a volte davvero momento difficile e complicato dell’organizzazione familiare”. Tra le varie proposte motorie esportive: atletica, hockey, tennis, padel, pickleball, calcio, basket, volley. Ogni giorno la possibilità di utilizzare la piscina presente nella struttura. Le attività rivolte ai ragazzi dai 6 ai 14 anni si svolgono fino al 28 luglio. In alcuni casi sono state realizzate anche coinvolgendo Casalserugo come il CasalserugoMaserà Camp. Un campo sportivo si è svolto anche a Isamar. Lo sporte punta sul movimento presentato e accompagnato da esperti, sul corpo vissuto in esperienze motorie, sulla conoscenza e sulla sperimentazione. Insomma, tutti ingredienti per un mese di esperienze formative e di crescita senza dimenticare i compiti delle vacanze. Lo Staff di Sporteam, oltre ai “Tecnici del movimento”, quest’anno si è arricchito di nuove figure attente all’attività extra nei momenti di relax dopo il pranzo.

Tra le novità dell’edizione 2023 la realizzazione, per la prima volta, di un laboratorio di robotica per i ragazzi.

Il titolo del laboratorio è “Tinker Land”, settimane tecnologiche per ragazzi e ragazzi dai 10 ai 13 anni durante le quali sperimentare e divertirsi parte-

cipando a lavoratori di coding di robotica. Ai ragazzi, che hanno portato il proprio portatile, sono state dati in dotazioni altri strumenti come robot, schede microbit e accessori vari. Le settimane tecnologiche si sono tenute nella sede di Sporteam in via Roma 60.

Butterfly Run: 1670 farfalle sotto il cielo di Maserà

Grande partecipazione alla quarta edizione della Butterfly Run, la marcia ludico motoria di 8 km dedicata alle donne, organizzata dall’associazione Podisti di Maserà di Padova, che si è svolta il 10 giugno scorso. Sono stati 1.670 i partecipanti iscritti e sono state vendute oltre un migliaio delle splendide magliette nere con la farfalla dorata disegnata: un risultato che ha consento di raccogliere 13mila euro, da devolvere a due associazioni che si occupano a vario titolo di donne: la Lilt Lega Italiana lotta contro i tumori di Padova e il Centro veneto progetti donna. «Anche quest’anno

abbiamo voluto mettere la donna in primo piano – scrive l’associazione Podisti di Maserà – e un fiume di donne ha gioiosamente popolato le strade di Maserà, correndo o camminando. Erano presenti anche tanti tanti uomini che hanno voluto essere al loro fianco e tantissimi bambini, anche in monopattino. Sono arrivati da diversi Comuni della provincia e ci hanno dato enormi manifestazioni di affetto È stato bello testimoniare tutti assieme che nessuno può usare violenza contro le donne e sostenere la lotta ai tumori femminili». Una festa gioiosa a ritmo di musica, sia nel riscaldamento pre corsa sia alla festa che ha sancito la fine della manifestazione. «Sono state due serate strepitose di sport e divertimento – dichiara l’assessore allo Sport, Mattia Varotto, a nome dell’intera amministrazione comunale – con la corsa competitiva Action Run il 9 giugno e la Butterfly Run il 10, che ha visto una grandissima partecipazione: un bel segnale anche contro la violenza di genere Un sentito ringraziamento a quanti hanno reso possibile questo importanti appuntamenti della nostra comunità: Podisti Maserà di Padova, l’Associazione nazionale carabinieri, la Croce rossa italiana, la Fidas, la Protezione civile, la Polizia locale Patriarcati e gli uffici comunali». (c.s.)

18 www.lapiazzaweb.it Sport

#Regione

Politica. Il partito in fermento conferma la fiducia al giovane deputato e sindaco padovano

La Lega scommette su Alberto Stefani: “Siamo l’avanguardia, non la retroguardia”

Da commissario regionale della Lega il giovane deputato nonché sindaco di Borgoricco, nel padovano, Alberto Stefani è ora il segretario veneto. A sancire la vittoria della sua linea il congresso che ha visto Stefani, sostenuto dall’ala salviniana del partito, prevalere sullo sfidante Franco Manzato, mentre si è chiamato fuori, in evidente dissenso, Roberto Marcato, da tempo ormai voce critica e seguitissima tra il popolo leghista.

Alberto Stefani, quale il suo commento all’esito del congresso?

“Sono tanto soddisfatto quanto motivato a lavorare al servizio del movimento. L’anno prossimo ci aspettano 350 Comuni al voto, le

elezioni europee e molto probabilmente le elezioni provinciali. Dovremo farci trovare pronti, esprimendo le migliori energie della Lega”.

Adesso quali sono le priorità sulle quali lavorare?

“Prima di tutto portare a casa l’autonomia, illustrando ai cittadini costantemente a che punto siamo con l’iter parlamentare. Inoltre puntiamo a dare vita ad un organo di informazione che comunichi l’attività istituzionale di consiglieri regionali, parlamentari ed europarlamentari, per tenere aperto e costante il dialogo e il confronto con la nostra base. Ecco allora che diventa fondamentale aprire le sezioni ai giovani, alle energie positive del

movimento e alla società civile. La Lega è il partito dell’avanguardia non della retroguardia”.

Ma ci sarà anche da guardare

Il commento. Marcello Bano aveva sostenuto la candidatura di Marcato

“I congressi di partito sono il momento della democrazia e del confronto interno. Erano anni che chiedevamo questo confronto e finalmente l’abbiamo avuto, quindi sarebbe assurdo da parte nostra non accettarne l’esito”. Marcello Bano non ha mai fatto mistero della sua posizione all’interno del partito. “Ci siamo battuti per una visione del partito più legata ai territori e meno alle dinamiche

nazionali”, ribadisce il sindaco di Noventa Padovana, eletto fra i dodici componenti del direttivo regionale. “Al di là dell’amarezza per le vicende che hanno portato al ritiro di quello che per me personalmente era e rimarrà sempre un punto di riferimento nella Liga Veneta, l’assessore Roberto Marcato, non ci resta che prendere atto che la linea da noi sostenuta non è passata. E’ quindi doveroso fare

i complimenti e gli auguri di buon lavoro al nuovo segretario Alberto Stefani”. L’invito, quindi, è quel-

all’interno del partito. Come intende ricompattare la Lega dopo i recenti dissensi e le tensioni pre e post congressuali?

“I congressi ci sono sempre stati. E precedentemente erano vinti con divario minore. La legittimazione che proviene da questo congresso regionale, con il voto positivo del 65% degli aventi diritto, stabilisce che una forte maggioranza, silenziosa, c’è sempre stata. Si ricompatta il partito, affrontando le sfide che abbiamo davanti: poche parole, tanto lavoro”.

Con gli alleati di centrodestra, invece, come imposterà la collaborazione anche in vista delle elezioni regionali del 2025?

“Come sempre. Con lealtà e

franchezza. La Lega dev’essere un interlocutore credibile nel centrodestra, senza isolarsi con sparate da giornale, che lasciano il tempo che trovano”.

Infine, è d’accordo con l’ipotesi di un nuovo mandato per Zaia alla guida del Veneto?

“Assolutamente si e me ne sto facendo portavoce in Prima Commissione - Affari Costituzionali alla Camera dei deputati”, conclude Stefani che, incassata l’investitura dal partito, apre così una nuova stagione mettendo subito in chiaro quale sarà il peso della Lega nel governo della Regione. Un’ambizione che dovrà misurarsi con l’avanzata di Fratelli d’Italia anche nella nostra regione”.

lo di ricucire: “Come componente neoeletto del direttivo nazionale, - continua Bano - continuerò a promuovere le idee che hanno portato me e tanti altri a entrare in Lega: il federalismo, l’autonomia, la difesa degli interessi dei territori e delle comunità. Chi scambia i congressi di partito per guerre fratricide non ha capito cos’è la politica: all’interno della Liga Veneta, come in ogni comunità di persone, ci sono

opinioni e sensibilità diverse. Se ne discute insieme, magari animatamente, e poi ci si allinea”. Ora dunque si volta pagina? “Il compito di fare sintesi spetta al segretario,conclude il sindaco padovano - che oggi può farlo a pieno titolo perché finalmente, dopo anni di commissariamenti, c’è stata un’elezione e un’investitura democratica. Siamo pronti a collaborare con tutti per il bene del Veneto e della Lega”.

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“Ci siamo battuti per un partito più legato ai territori, ora tocca al segretario fare sintesi”
Massimo Bitonci e Alberto Stefani Marcello Bano

Politica. Il senatore Udc Antonio De Poli ragiona sulle prospettive legate alla riforma delle Province

“Noi interpreti delle esigenze dei territori”

La politica cambierà con il nuovo assetto politicoamministrativo che si delineerà con la riforma delle Province. Ne parliamo con il senatore dell’UDC Antonio De Poli che rivendica: il rapporto con i territori è nel nostro Dna politico

“Soffia un vento nuovo in politica. Oggi più che mai c’è una grande attenzione dei cittadini verso chi è capace di stare mezzo alla gente, si fa carico dei problemi, con concretezza. E’ la politica di una volta, di chi consuma le scarpe andando in giro nei territori, ascoltando le proprie comunità”. Come sta mutando la politica nel centrodestra ?

“La politica cambia sia nel contesto generale (l’area cattolica moderata “del fare” fa sempre di più la differenza in positivo) sia con il nuovo assetto politico amministrativo (che si delineerà con la riforma delle Province in cui gli elettori torneranno ad eleggere il Presidente di Provincia e i 24 consiglieri provinciali). Cambia perché, oggi più che mai, conta il rapporto con la gente nei territori e tutto questo fa parte del nostro Dna politico di uomini e donne di centro”.

Senatore, è finita la stagione di chi grida nelle piazze e nei social?

“Sì, è finita l’epoca del populismo e dei dilettanti allo sbaraglio. E’ tempo di dare spazio a chi fa scelte concrete, con attenzione e serietà, guardando alle

priorità come lavoro, sanità pubblica - che vuol dire tutela della salute - e anche politiche sociali e, di riflesso, difesa delle persone più fragili e delle fasce sociali più deboli”.

Qual è il bilancio di inizio Legislatura e quali sono i temi in agenda su cui bisogna intervenire?

“Il bilancio è positivo: parlano i fatti come il taglio del cuneo fi-

scale a beneficio di imprese e lavoratori (100 euro in più in busta paga ai lavoratori con i redditi più bassi) e gli interventi contro il caro-energia. Abbiamo di fronte la sfida del PNRR (nessun euro deve tornare indietro a Bruxelles) e, per garantire lo sviluppo delle nostre imprese che sono “il motore” della crescita dei territori, dobbiamo investire sulle infrastrutture: la SR 10 – che è ora una delle priorità infrastrutturali sul tavolo del Governo - , ma anche la Sp47 Valsugana e la Sr 308”.

Uno sguardo verso il futuro: autonomia e prossime regionali. Cosa chiedono i veneti?

“Sull’autonomia dobbiamo raggiungere l’obiettivo nel più breve tempo possibile. Noi veneti siamo un popolo del fare. I cittadini ci chiedono risposte tangibili. Per fare questo dobbiamo farci interpreti dei territori, ascoltare il Veneto della concretezza, di chi lavora, di chi fa impresa, di chi opera nel volontariato e promuove il valore della solidarietà. Questi mondi ci indicheranno, così come tutti i cittadini, la strada da percorrere da qui alle prossime elezioni regionali”.

Scuola per aspiranti sindaci e amministratori: boom di presenze

L’anno prossimo anche in Veneto saranno circa 350 i Comuni al voto, con una nutrita truppa di aspiranti sindaci con migliaia di candidati ai consigli comunali, fra i quali molti giovani. Probabile che fra di loro vi saranno anche parecchi dei duemila under 35 che stanno partecipando al corso “FormAzione Comune” ideato appunto per fornire ai giovani aspiranti amministratori i “ferri del mestiere” per affacciarsi alla vita pubblica e politica.

Ad organizzarlo, gratuitamente, è l’Anci Giovani Veneto. Nelle sette lezioni in videoconferenza e nelle due simulazioni in presenza vengono trattati i principali aspetti pratici sulla vita amministrativa di un Comune: dal funzionamento della Giunta e del Consiglio Comunale passando per materie come il bilancio, il sociale, la comunicazione con i cittadini fino al cerimoniale. Niente viene lasciato al caso o all’improvvisazione, dall’uso della fascia tricolore fino all’abito giusto da indossare durante gli eventi pubblici. E l’attenzione da parte dei giovani che intendo-

no affacciarsi alla vita pubblica e mettersi in gioco nell’amministrazione locale non manca, spiega Roberto Bazzarello, coordinatore di Anci Giovani Veneto che ha lanciato il corso ormai tre anni fa. “Nel 2020 quando abbiamo ideato e lanciato questo corso - ricorda Bazzarello - non ci aspettavamo questo successo. Oggi FormAzione Comune è il primo corso in Italia che insegna l’abc a chi vuole candidarsi a fare il sindaco, l’assessore o il consigliere comunale ma anche ai cittadini che vogliono conoscere come funziona un Comune. Ci sono sempre meno giovani che vogliono fare i Sindaci e

gli amministratori locali. Grazie a questo corso che è una vera e propria scuola per diventare amministratori contiamo di favorire la partecipazione dei giovani e dei cittadini alla vita politica del nostro paese. Il corso negli anni ha raggiunto numeri record, quest’anno siamo arrivati ad oltre duemila persone collegate da tutta Italia alle videoconferenze, ed è diventato un appuntamento strategico per i cittadini che vogliono candidarsi alle elezioni amministrative ma anche per chi è già stato eletto e vuole conoscere al meglio il funzionamento della macchina amministrativa. C’è bisogno di un ricambio generazionale fra gli amministratori dei nostri Comuni e vedere che ci sono giovani che hanno voglia di mettersi in gioco è un buon segno”. Completate le sette lezioni in videoconferenza l’ultima fase consiste in due simulazioni di consigli comunali, con tanto di confronto fra esponenti della maggioranza e dell’opposizione. Una piccola prova “sul campo” per testare quanto imparato in questi mesi.

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Antonio De Poli Roberto Bazzarello

Actv. Al via molte novità per l’azienda: un investimento a più step che sfiora i cinque milioni

Digitalizzazione e semplicità: i nuovi pilastri della mobilità veneziana

Digitalizzazione e semplificazione dell’acquisto. Sono questi i pilastri del futuro per la società di trasporti Actv che nelle scorse settimane ha dato il via a una serie di novità che permetteranno ai viaggiatori di usufruire di diverse possibilità di acquisto del biglietto, di richiedere o rinnovare la carta Venezia Unica in formato digitale, di beneficiare di una piattaforma web rinnovata e di sapere in tempo reale l’orario di arrivo di bus e vaporetti. Un investimento a più step che sfiora i cinque milioni.

Biglietti via WhatApp

Grazie al nuovo sistema Chat&Go, è possibile acquistare in pochi click un biglietto del servizio di trasporto urbano del Comune di Venezia dal proprio smartphone senza dover scaricare applicazioni o compiere registrazioni. Inquadrano il QRCode collocato in tutte le fermate della rete urbana o salvando il numero (+39 339 990 8002) sul proprio cellulare è possibile avviare una chat che in pochi secondi conduce alla

fase di acquisto tramite carta di pagamento, Samsung Pay e Apple Pay. Inizialmente i biglietti disponibili sono il titolo valido 75 minuti su autobus, tram e people mover da 1,50 euro (non valido in navigazione), il titolo per l’aeroporto da 10 euro e quello turistico per da 9,50 euro per il vaporetto.

La tessera Venezia Unica si digitalizza

Da luglio è partita anche la virtualizzazione del processo di emissione della tessera Venezia Unica che consente di richiedere o rinnovare la tessera direttamente on line al fine di registrarla in modalità digitale sulla AVM Venezia Official App. Nello specifico, ai richiedenti non viene più emessa una tessera fisica, ma viene fornito esclusivamente il numero seriale da inserire nel profilo dell’applicazione per poter procedere con l’acquisto dei titoli di viaggio (biglietti, carnet e abbonamenti) riservati ai possessori di tessera Venezia Unica. Questo consente di rinnovare o richiedere la

tessera direttamente da casa evitando di recarsi in punto vendita per l’emissione.

Una nuova piattaforma web

In cantiere per il 2024 anche la costruzione di una piattaforma web rinnovata e con interfaccia unica per tutti i servizi. L’obiettivo del portale sarà integrare in modo multimodale e multi-canale tutti i sistemi

esistenti o in fase di sviluppo, come quello dell’infomobilità. In sostanza, un sistema “account based”: con un solo account sarà infatti possibile accedere a tutti i servizi.

Dispositivi a bordo per acquisti contactless

Oltre al nuovo sistema centrale di bigliettazione elettronica per il 2024 è in programma la progressiva in-

stallazione delle nuove validatrici che porteranno in dote la tecnologia EMV: sarà quindi possibile acquistare il biglietto tramite carta di pagamento contactless direttamente a bordo di bus e tram o all’ingresso degli impianti della rete navigazione e people mover.

Display alle fermate e aumento delle emettitrici automatiche Infine un investimento sui sistemi di infomobilità con la predisposizione di display digitali in grado di segnalare in tempo reale l’orario di arrivo di bus e vaporetti. L’obiettivo di Actv è di installarne 500 entro l’inizio del 2026 su tutte le fermate urbane della terraferma. Per quanto riguarda invece le emettitrici automatiche, Actv mira a un raddoppio tra fine 2023 e inizio 2024. Tuttavia, anche per i meno tecnologici c’è una buona notizia: resteranno anche le biglietterie fisiche così come le agenzie Venezia Unica e in generale tutta i punti di vendita autorizzati, come le tabaccherie.

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Parcheggiare a Padova per visitare il suo Patrimonio Universale Unesco non è mai stato così facile!

Trova e paga il parcheggio con un click con l’App Easy Padova

Un nuovo luogo dove parcheggiare in centro a Padova : Il Secret Garden Park “Dove il parcheggio è Arte”

Messaggio pubbliredazionale

L’intesa. Sancito l’accordo per la nuova campagna informativa “Guida Sicura”

Aspiag Service Despar e la Questura di Padova uniti per la sicurezza stradale

Aspiag Service Despar e la Polizia di Stato proseguono la loro partnership a sostegno di iniziative di carattere sociale, promuovendo questa volta l’importanza della sicurezza stradale, uno dei temi più discussi e sentiti tra le istituzioni e le comunità. Secondo l’ISTAT, nel 2022 sulle nostre strade sono stati oltre 70.000 i sinistri di cui oltre 1.300 mortali, dati estremamente preoccupanti e le cui cause sono riconducibili all’eccesso di velocità e alla disattenzione, fattori che possono essere evitati adottando un comportamento sicuro e responsabile al volante. Proprio per promuovere la cultura della sicurezza stradale, Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, è promotrice, insieme alla Questura di Padova e alle altre questure del Veneto, della nuova campagna informativa “Guida Sicura”. L’iniziativa si pone l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini sui comportamenti da adottare per non rischiare e viaggiare in sicurezza, tra cui l’importanza dell’uso delle cinture di sicurezza, sui fenomeni che causano distrazione alla guida, come l’uso del cellulare e sulle sanzioni in cui possono incorrere in caso di guida sotto l’effetto di so-

stanze alteranti. “Il rapporto di collaborazione tra la Polizia di Stato ed Aspiag Service è ormai convalidato e devo dire che si sta rivelando molto fruttuoso” ha sottolineato il Questore di Padova Antonio Sbordone. Per questa ragione, Aspiag Service Despar con il sostegno della Questura di Padova e delle altre Questure del Veneto ha ideato questa campagna per la sicurezza stradale che, attraverso

60.000 opuscoli informativi dal linguaggio semplice e immediato distribuiti nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar del Veneto, fornisce un vero e proprio vademecum con otto consigli per guidare responsabilmente e indica i numeri utili a cui rivolgersi in caso di necessità o emergenza sulla strada. “Del resto – ha concluso il Questore Sbordone - ritengo molto importante, anzi decisivo, che

per le campagne di sensibilizzazione della cittadinanza su rilevanti tematiche attinenti alla sicurezza ci si affidi alla collaborazione di aziende diffuse sul territorio come Despar che, quotidianamente, sono in contatto con decine di migliaia di persone, con le quali, peraltro, viene costruito un rapporto “fiduciario”.

Prendere parte a iniziative di carattere sociale è da sempre

Collaborazione con le Questure del Veneto, un progetto di pubblica utilità

Essere parte attiva dei territori e delle comunità che la ospitano e contribuire a un modello di sviluppo basato su legami sociali e relazioni forti è una delle mission di Aspiag Service Despar su cui si fonda la sua strategia di responsabilità sociale di impresa.

E proprio su queste basi è nata quasi due anni fa la collaborazione tra l’azienda e le sette Questure del Veneto che rappresenta un altro importante passo all’interno di un percorso che Aspiag Service Despar ha scelto di intraprendere insieme alle istituzioni dei territori in cui l’azienda è presente, con l’obiettivo di portare avanti azioni e progetti di pubblica utilità a sostegno delle comunità locali.

Il progetto di collaborazione

ha infatti lo scopo di dare vita a campagne, attraverso strumenti semplici e diretti come opuscoli informativi e incontri con le forze dell’ordine, per sensibilizzare su temi dal grande impatto sociale, sfruttando come cassa di risonanza dei messaggi oggetto della campagna la presenza capillare sul territorio dei punti vendita a insegna Despar, Eurospar e Interspar.

Negli anni di partnership sono state diverse le tematiche affrontate, quella della sicurezza alla guida è solo l’ultima in ordine di tempo: la violenza contro le donne, una piaga che continua a segnare con drammatica regolarità le cronache, il bullismo, e la sua estensione virtuale, il cyberbullismo, che rappresentano forme di violenza fisica e psicologica che colpi-

scono in modo sempre più frequente giovani e adolescenti. E ancora le truffe che, con il moltiplicarsi dei canali a disposizione, online, telefonici o di persona, rappresentano un pericolo per tutti i cittadini, ma in particolare per le persone anziane, per arrivare infine alla campagna sulla sicurezza alla guida diffusa ora attraverso i punti vendita dell’abete. Grazie a queste iniziative, il punto vendita diventa così molto più di un semplice luogo dove fare la spesa, ma un vero e proprio spazio sociale dove è possibile fare formazione su temi di rilevanza collettiva, creare consapevolezza, promuovere la prevenzione e dare ai cittadini indicazioni utili su come comportarsi e a chi poter fare riferimento in caso di bisogno.

parte della filosofia del marchio dell’abete che ha intrapreso nel corso degli anni progetti volti alla promozione del territorio e alla valorizzazione delle comunità in cui l’azienda opera.

“Per Aspiag Service Despar –ha commentato Giovanni Taliana, Direttore Regionale Veneto di Despar - è motivo di orgoglio e grande soddisfazione poter mettere a disposizione i propri punti vendite del Veneto per questa importante collaborazione con la Polizia di Stato, ed essere quindi un veicolo di promozione sociale, creando un continuo rapporto di collaborazione e condivisione dei valori e di attenzione al territorio e alle persone. Con questa campagna informativa vogliamo sensibilizzare i cittadini, e soprattutto i giovani, su un tema basilare come quello della sicurezza alla guida, con l’obiettivo preciso di contrastare il più possibile il tragico fenomeno dell’incidentalità stradale.

Grazie a questa partnership, abbiamo quindi la possibilità di dare ai cittadini oltre che gli strumenti necessari per adottare una guida sicura, consapevole e nel rispetto delle norme anche l’opportunità di instaurare una vera cultura della sicurezza stradale che ponga al centro il rispetto della vita e della persona”.

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Giovanni Taliana, Antonio Sbordone e Gianfranco Martorano
Regione

E…state al caldo ma in salute

Le regole per vivere al meglio la bella stagione

Il Ministero della Salute ha composto un decalogo utile a prevenire gli effetti nocivi del caldo

Quest’anno si è fatta attendere un po’ di più ma, alla fine, è arrivata la bella stagione. Sotto questo sole però è importante stare bene evitando che il caldo diventi un’emergenza. E’ opportuno dunque seguire una serie di facili regole che consentano di vivere al meglio l’estate, comportamenti che è bene seguano un po’ tutti ma in particolare quelle categorie di persone più fragili (anziani, con malattie croniche o cure palliative, bambini) che potrebbero essere più a rischio nei giorni più caldi dell’anno. Il ministero della Salute, nell’ambito delle attività estiva del Piano Caldo, ha realizzato un decalogo con semplici regole da seguire per prevenire gli effetti negativi del caldo. Evitare l’esposizione all’aria aperta nelle ore più calde, tra le 11 e le 18, è il primo consiglio suggerito. Ma anche per chi rimane all’interno di ambienti domestici o di lavoro è bene migliorare la qualità del clima. La misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane o veneziane) che blocchino il passaggio della luce ma non quello dell’aria. E’ efficace l’impiego dell’aria condizionata che tuttavia va usata con attenzione, evitando di regolare le temperature a livelli troppo bassi rispetto all’esterno. Una temperatura tra 25° e 27°C, con un basso tasso di umidità, è sufficiente...

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Salute

Salute

Cambia il ritmo delle giornate e c’è più tempo per stare insieme

Fine della scuola: genitori e adolescenti durante l’estate

Le regole per vivere al meglio la bella stagione

Segue dalla pag. precedente

...a garantire il benessere e non espone a bruschi sbalzi termici rispetto all’esterno. Da impiegare con cautela anche ventilatori meccanici che accelerano il movimento dell’aria ma non abbassano la temperatura ambientale. Bere molto e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo, soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Esistono tuttavia particolari condizioni di salute, come l’epilessia, le malattie del cuore, del rene, del fegato per le quali l’assunzione eccessiva di liquidi è controindicata. Se si è affetti da qualche malattia è necessario consultare il medico prima di aumentare l’ingestione di liquidi. E’ opportuno farlo anche se si sta seguendo una cura che limita l’assunzione di liquidi. Va invece moderata l’assunzione di bevande contenenti caffeina mentre sono da evitare le bevande alcoliche. Conservare correttamente gli alimenti e fare pasti leggeri è un’altra delle buone abitudini da osservare in questa stagione. La digestione, infatti, per il nostro organismo è un vero e proprio lavoro che aumenta la produzione di calore nel corpo. Indossare un abbigliamento leggero contribuisce a limitare la produzione di calore nel corpo. Sono consigliati indumenti di cotone, lino e fibre naturali mentre è bene evitare quelle sintetiche. All’aperto è utile proteggersi dai raggi solari, indossando cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto; per salvaguardare gli occhi sono utili gli occhiali da sole con filtri UV, con particolare attenzione ai bambini.

Nel caso ci si spostasse in automobile, ricordarsi di ventilare l’abitacolo prima di iniziare un viaggio, anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione. Regolare la temperatura sul valore di circa 5° inferiori a quella esterna, evitando di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri. Se ci si deve mettere in viaggio evitare le ore più calde della giornata, specie se l’auto non è climatizzata, e tenere sempre in macchina una scorta d’acqua. Infine, non lasciare mai neonati, bambini, animali in macchina, neanche per brevi periodi.

Genitori e adolescenti durante l’estate: come comportarsi, come gestire questo cambio di ritmo di vita, come organizzare al meglio questi mesi di vacanza anche sul piano della qualità delle relazioni, per far sì che siano costruttive. L’adolescenza, come si sa, è un’età oppositiva e spesso i figli rifiutano a priori consigli e proposte, ma questo non deve portare i genitori ad arrendersi. E’ invece importante capire, insieme ai ragazzi, quali possano essere i loro interessi per questo periodo e fare un piano condiviso per affrontare l’estate nel migliore dei modi possibili. Innanzitutto, è bene ricordare che i ragazzi vengono da un lungo anno scolastico e che l’estate deve essere anche un momento di ricarica e di riposo per l’anno successivo.

L’Ulss 2 Marca Trevigiana suggerisce alcuni consigli a genitori e ragazzi per trascorrere nella maggiore serenità possibile questo periodo dell’anno.

Bisogna in primo luogo ricordare che anche la noia è importante. E’ opportuno pertanto che i genitori concedano ai ragazzi qualche giorno di totale riposo in cui svegliarsi un po’ più tardi del solito, fare colazione senza fretta e non programmare attività strutturate.

In estate c’è più tempo per socializzare. E’ giusto che i ragazzi incontrino gli amici: fa parte di una cor-

retta crescita. La possibilità di accogliere in casa gli amici dei figli, senza essere tuttavia troppo invadenti, può essere una occasione per condividere con i ragazzi momenti di allegria e di socializzazione.

La maggior disponibilità di tempo libero può aiutare a coltivare passioni e hobbies: la pausa dalla scuola può essere utilizzata per dedicare il tempo che solitamente non c’è a dei nuovi interessi in modo che i ragazzi riescano ad esprimersi. E’ importante che i genitori possano condividerle con loro, così come lo è programmare assieme le vacanze: Pensare con loro come poter organizzare l’estate può essere un interessante motivo di confronto. I ragazzi hanno bisogno anche di maggiore libertà in questo tempo. E’ opportuno che i genitori allentino la “presa” sui figli e considerino l’estate come l’occasione per lavorare con più leggerezza nella relazione con loro.

In ogni caso l’Ulss 2 Marca Trevigiana ricorda che è attivo un gruppo Facebook di ascolto, uno spazio psico-educativo dedicato ai genitori di adolescenti, dove ci si può confrontare tra genitori e con gli operatori dell’Unità operativa Infanzia Adolescenza Famiglia e Consultori. https://www.facebook.com/groups/tiascoltoulss2.

L’estate è la stagione ideale per praticare un po’ di sport all’aria aperta ma è da evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata. In ogni caso, se si fa attività fisica bisogna bere molti liquidi. Per gli sportivi può essere necessario compensare la perdita di elettroliti con gli integratori.

Prendiamoci cura delle persone che in questa stagione sono a maggior rischio di malessere o di un peggioramento dello stato di salute, come gi anziani che vivono da soli, o i neonati, offrendo l’assistenza di cui hanno bisogno e segnalando ai Servizi sociosanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Non ci si deve dimenticare neanche degli animali domestici che hanno bisogno di molta acqua fresca e di stare in zone ombreggiate.

Ma, se il protocollo per la prevenzione delle patologie da temperature elevate non dovesse bastare è sempre bene chiedere informazioni al numero verde 800535535, attivato dalla Regione Veneto in collaborazione con il Servizio di Telesoccorso e Telecontrollo.

Ciascuna azienda sanitaria inoltre ha attivato un proprio d’intervento per affrontare l’emergenza caldo, con servizi e numeri telefonici di riferimento.

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I suggerimenti dell’Ulss 2 Marca Trevigiana che ha attivato anche un gruppo Facebook di ascolto

Turismo

sociale e inclusivo. L’esperienza proposta dall’Ulss 3 per l’edizione 2023

L’estate speciale di nove ragazzi con disabilità

Per tutto il mese di luglio i giovani, tra 20 e 35 anni, lavorano e vivono insieme nelle località balneari di Chioggia e al Lido, e hanno anche un ricco programma di attività ricreative

Pedalare in bici, un’attività che fa bene al cuore

Nove ragazzi con disabilità, che per un mese lavorano e vivono insieme trascorrendo un’estate “diversa”, più ricca ancora, portando il loro personalissimo contributo: sono loro gli attori principali dentro l’estate solidale, e ricca di molte iniziative e proposte, organizzata dell’Ulss 3 Serenissima. “Cinque dei ragazzi selezionati lavorano a Chioggia, e gli altri quattro a Venezia – spiega il direttore dei Servizi sociosanitari, Massimo Zuin – e con i loro volti e le loro mani indaffarate sono un po’ il simbolo dell’edizione 2023 dell’iniziativa “Turismo Sociale e Inclusivo nel Veneto” nelle nostre città balneari. A partire dalla loro disponibilità e dal loro entusiasmo, si sta realizzando una concreta esperienza di turismo integrato, importante per loro ma anche per i contesti che li hanno accolti”. Attraverso un’estensione estiva di quello che tecnicamente si chiama Servizio di inserimento lavorativo e autonomia abitativa, i nove giovani, tutti di età compresa tra i 20 e i 35 anni, nel mese di luglio sono stati inseriti in esperienze occupazionali diverse da quelle che hanno già svolto. A Chioggia, ad accogliere i cinque ragazzi sono stati gli stabilimenti balneare Astoria e Clodia, il Park Hotel e il Mare Notus di Sottomarina; a Venezia due

dei giovani stanno lavorando all’Hilton Molino Stucky alla Giudecca, uno è alla spiaggia Bluemoon del Lido, una ragazza svolge attività di segreteria al liceo artistico Guggenheim. La loro attività lavorativa sarà retribuita, in continuità con quanto avviene durante i mesi normali per le persone inserite nei programmi del Sil della Regione Veneto. “I nove ragazzi sono stati selezionati – sottolinea Vanni Stangherlin, referente del Progetto – tenendo conto delle loro abilità lavorative e a partire dal fatto che, con il supporto delle famiglie, sono in grado di affrontare un intero mese fuori di casa. Sono stati tutti accolti in contesti lavorativi turistici, dentro gli stabilimenti balneari e negli alberghi. I nove giovani stanno vivendo anche un’esperienza di vita comunitaria perché, per tutto il mese, abiteranno in una struttura che permetterà loro di conoscersi e di frequentare insieme, a loro volta, le tante altre iniziative di sport, divertimento e socializzazione che sono state organizzate per le persone disabili nelle spiagge di Chioggia e del Lido. Al termine della giornata di lavoro, infatti, accompagnati dagli educatori che li seguono H24 hanno la possibilità di partecipare alle attività ludico sportive organizzate per loro e per ogni persona con disabi-

lità che frequenti le spiagge di Chioggia e del Lido di Venezia”.

E’ pronto e definito il quadro più ampio di quelle che sono le proposte del Progetto “Turismo Sociale e Inclusivo nel Veneto” per le spiagge dell’Ulss 3 Serenissima. Nelle spiagge del Lido, in collaborazione con il Comune di Venezia, al Lungomare D’Annunzio sono proposte le attività di beach tennis e di pet-therapy, mentre presso lo stabilimento balneare Blue Moon le persone con disabilità possono provare il Sup, la speciale tavola su cui si pagaia seduti o in piedi; a Sottomarina, con il contributo del Comune di Chioggia, lo stabilimento Astoria propone beach tennis, pet-therapy, roundnet – uno speciale gioco di gruppo con palla e rete –, e l’esperienza del Sup viene proposta all’Astoria ma anche nello stabilimento balneare Zanzibar e allo Stella Maris. Le attività organizzate dall’Ulss 3 Serenissima si inseriscono nel più vasto progetto della Regione Veneto di turismo inclusivo, realizzato con il contributo del Ministero per le Disabilità. Partiti lo scorso 26 giugno le proposte saranno attive tutte fino al 31 agosto: tutti i programmi sono pubblicati nella pagina turismoinclusivo. aulss3.veneto.it, dove ci si prenota per partecipare alle singole proposte.

Una bella pedalata all’aria aperta, se possibile, oppure indoor, non rappresenta soltanto un piacere per chi coltiva la passione per le due ruote ma assicura notevoli benefici a livello fisico. Lo spiega bene la dottoressa Laura Brusamolin, responsabile del Servizio di Attività Motoria dell’Ulss 6 Euganea, anche alla luce di un recente studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Circulation (ahajournals. org/), nel quale si evidenzia che l’utilizzo regolare della bicicletta può ridurre significativamente il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. “Gli spostamenti in bicicletta – sostiene la dottoressa Brusamolin - rappresentano un’attività fisica di intensità moderata che contribuisce a prevenire le malattie croniche come l’obesità, il diabete e le patologie cardiovascolari”. Lo studio, cui fa riferimento la dottoressa, è stato condotto su un campione di oltre 45.000 adulti danesi seguiti per un periodo di 20 anni, e ha rilevato che coloro che utilizzavano la bicicletta

come mezzo di trasporto avevano un rischio di sviluppare una malattia coronarica inferiore del 26%. Gli effetti benefici di una bella pedalata valgono anche per chi opta per l’utilizzo di una bici elettrica. “Pedalare una bici elettrica è un esercizio più intenso rispetto alla passeggiata, fa aumentare maggiormente il consumo di ossigeno e la frequenza cardiaca – prosegue Brusamolin – le e-bike, inoltre, permettono di coprire distanze maggiori e prolungare il tempo di utilizzo rispetto a una bici convenzionale”. Scegliere quotidianamente di utilizzare la bicicletta è un’attività promossa anche nelle recenti linee di indirizzo sull’attività fisica pubblicate dal Ministero della Salute: nel documento, il ciclismo è consigliato a tutte le fasce di età della popolazione quale modo semplice ed economico per mantenersi attivi. Non solo offre numerosi benefici per la salute, ma contribuisce anche alla tutela dell’ambiente, riducendo l’inquinamento atmosferico.

27 www.lapiazzaweb.it Salute

Gli appuntamenti. Da Venezia a Rovigo, da Vicenza a Treviso passando per Padova, una selezione di proposte

Una ricca estate di eventi in Veneto

In Veneto si preannuncia un’estate ricca di eventi per chi resterà in città: numerosi sono infatti gli appuntamenti culturali, musicali e di intrattenimento ospitati in diverse province della regione e pensati per allietare le serate di cittadini e turisti.

Cominciamo dal capoluogo: una città che ha molto da offrire in ogni stagione dell’anno, in estate Venezia aggiunge frecce al proprio arco proponendo attività e manifestazioni alternative in tutto il territorio. Da segnalare, in particolare, l’appuntamento con “Palcoscenici metropolitani 2023”, la rassegna estiva che propone spettacoli dal vivo in tutto il Comune per tutta l’estate, spaziando dalla prosa alla danza, dalla musica al circo contemporaneo. Fra gli appuntamenti previsti, il festival “Musica dal mondo” ai giardini di via Piave a Mestre, la rassegna teatrale “Verde Groggia” nel parco di villa Groggia (Cannareggio), e “Circus Fever”, rassegna di circo contemporaneo con eventi pensati sia per adulti che per bambini ospitala a Piazzale divisione Acqui (Parco Bussola).

Appuntamenti imperdibili anche nelle altre province venete, a cominciare da Padova: se la città patavina proporrà il consueto calendario di eventi estivi, dai concerti ospitati al Parco della Musica e al Parco Milkovich (nell’ambito di “Arcella Bella”) agli appuntamenti al planetario (da ricordare, in particolare, l’evento del 12 agosto all’ex Macello con la spiegazione e osservazione delle stelle cadenti), non saranno da meno gli altri comuni della provincia, a cominciare da Montegrotto. La famosa località

termale ospiterà, fino al 29 agosto, la rassegna “Thermae Theatrum”, che si pone l’obiettivo di valorizzare gli scavi romani del centro città riportando le terme alla loro antica funzione, ossia quella dell’ozio e del divertimento. Ad alternarsi sul palco, grandi nomi e giovani promesse, dalla Banda Osiris alla Green Orchestra con il progetto Beatles Today. Prima di ogni spettacolo il pubblico potrà godere di una visita guidata con un archeologo.

Anche Rovigo punta sulla varietà della proposta, fra cultura, musica e sport. Da segnalare, in particolare, “Il teatro siete voi - Voglia di vivere”, versione all’aria aperta della rassegna “Il teatro siete voi” che comprende spettacoli di circoteatro e teatro per ragazzi (ma non solo!). Prossimo appuntamento da segnare in agenda: il 23 agosto, con “Lo straordinario viaggio di Atalanta”.

A Treviso l’estate si preannuncia magica, come promette il titolo della rassegna “Estate incantata”: per tutta la stagione, diversi quartieri della città saranno vivacizzati da spettacoli teatrali, comici e musicali. Da segnalare, la comicità di Carlo & Giorgio (11-12 agosto, in Piazza Rinaldi) e di Gene Gnocchi (26 luglio, sotto la Loggia dei Cavalieri, nell’ambito della rassegna

“Comici in Loggia”), gli spettacoli teatrali dedicati ai più piccoli della rassegna “Un teatro col tetto di stelle”, lo storico festival musicale

“Suoni di Marca” (fra i protagonisti, Francesca Michielin, gli Skiantos e Gianluca Grignani), “Teatro da bere e mangiare”, rassegna che unisce teatro ed enogastronomia, e “Treviso retrò”, con musica, te-

atro e amenità d’altri tempi. Per il Festival del Teatro Classico tutto luglio il Museo Bailo ospita lo spettacolo Daimon: tra il divino e l’umano. Arturo Martini rivoluzionario dall’anima classica, per esaltare l’immensa arte dello scultore trevigiano. Il tema di quest’anno di Classici in musica è “La giovinezza in frantumi dei figli degli antichi eroi”. Gli spettacoli in programma sono L’universo femminile: Elettra, Ismene, Crisotemi, Ifigenia (7 settembre), e L’universo maschile: Oreste, Neottolemo, Serse (14 settembre).

A Vicenza gli appuntamenti da non mancare sono con la musica e il teatro: il 28 luglio nel chiostro della Chiesa di San Lorenzo si potrà assistere all’esibizione dell’Orchestra del Teatro Olimpico nell’ambito della rassegna “Notturni a San Lorenzo”, mentre il teatro sarà protagonista di “Terrestri d’estate”, rassegna di performance itineranti ideata da La Piccionaia Centro di Produzione teatrale e giunta alla sesta edizione. Nel vicentino una menzione va fatta per OperaEstate Festival, giunta alla 43ª edizione. La rassegna, che si svolge in diversi luoghi di Bassano del Grappa e dei comuni partner della Pedemontana Veneta, offre ogni anno un fitto calendario di eventi all’insegna della danza, della musica, del teatro e del circo contemporaneo, il tutto ospitato in teatri, giardini e luoghi d’arte. Parco Ragazzi del ’99 di Bassano del Grappa diventa palcoscenico della grande musica con il concerto di una star della scena musicale italiana, la vicentina Madame, in programma il 26 luglio.

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Eventi
Dai concerti con i big della musica al grande teatro, nel segno della bellezza, della cultura e del divertimento
Nelle foto, dall’alto in senso orario: Bolero Trittico del Balletto di Roma (foto Brokenhause), Carlo e Giorgio, Notturni al chiostro di San Lorenzo di Vicenza e Villa Groggia a Venezia

Tra analogico e digitale. Alla scoperta dell’Officina Infernale di

Andrea Pozzato

Glitch, distopia a misura di fumetto

S’intitola “Glitch” l’ultima lavoro di Officina Infernale, fumettista e illustratore padovano che da sempre si diverte a infrangere ogni regola, visiva e non. Il fumetto, pubblicato da Feltrinelli Comics, racconta di un futuro distopico in cui la violenza è confinata al mondo digitale. Tutto bene, se non che qualcuno torna a far scorrere il sangue anche nella vita reale, e qui le cose si incasinano. Da sempre Officina Infernale (nome d’arte di Andrea Mozzato) è uno dei miei autori di riferimento, e quindi mi ha fatto particolarmente piacere scambiare due chiacchiere con lui per parlare di un fumetto che è una vera bomba atomica.

Come nasce Glitch?

“Glitch nasce ad una cena con Tito Faraci, Claudio Calia e Massimo Zilio, durante i giorni del Be Comics 2021. L’episodio del Dylan Dog Color Fest aveva attirato un po’ di attenzione e Tito Faraci mi ha chiesto se volevo fare un libro per loro. Di solito i miei progetti sono di lunga gestazione sopratutto prima di iniziarli, lascio macerare o marcire l’idea e poi vedo cosa salta fuori, con Glitch ho dovuto accelerare le cose, ho messo insieme i miei generi preferiti, Cyberpunk, Noir, Thriller e critica sociale, un po idi idee sono venute fuori, poi nel processo di lavorazione, l’idea principale del libro, ovvero, quella che non muore più nessuno e succede poi un omicidio reale, era quella più forte e ho iniziato a lavorarci”.

Con questo fumetto hai tracciato una linea di discontinuità con i tuo precedenti lavori, anche se il tuo stile resta sempre unico e riconoscibile. Che ne pensi?

“Sì, in realtà Glitch è l’esatto opposto rispetto alle mie solite cose. Ero partito con uno stile totalmente “anarcoide”, quasi sperimentale, ovvero le mie solite cose. In realtà Feltrinelli Comics cercava qualcosa più vicino alle cose del Dylan Dog Color Fest, quindi mi sono riadattato ad uno stile più lineare e “classico”. Non un male perché alla fine mi sono divertito, sono uscito dalla mia solita delirante comfort zone e ho provato a fare qualcosa di più, appunto, “classico” se si può definire così il mio lavoro. In Glitch non c’è la solita destrutturazione, diciamo che le mie tematiche sono un po’ più in profondità. L’ho intitolato così perché il Glitch è un difetto delle cose digitali e vivendo in un epoca quasi totalmente digitalizzata, mi sembrava perfetto come cosa”.

So che la musica influisce molto sul tuo lavoro di fumettista e illustratore. Cosa stavi ascoltando

mentre lavoravi a Glitch?

“Durante il 2022 sono arrivato all’estate bollito, un down senza precedenti, tutto quello che avevo fatto, seguito, letto, ascoltato mi aveva rotto il c***o. Avevo chiuso anche il progetto noise che portavo avanti (aveva pure un discreto seguito, sigh!). In quei giorni iniziai ad ascoltare quasi per caso Ghostemane una sorta di mix tra Hip Hop Trap Metal ed Elettronica, era solo la punta dell’iceberg, quindi per gran parte dell’anno ho ascoltato roba così. Vediamo un po’ i primi che mi vengono in mente: Suicide Boys, Team Sesh, Bones, Kill Ebola, Grim Salvo, Death Grips, e un botto di altri. Poi Three Six Mafia e vario Horrorcore che è un sotto genere sempre dell’Hip Hop, poi passato il down ho reintegrato i soliti eccessi sonori Doom, Grindcore etc etc. Parto sempre dalle suggestioni che un genere musicale o un gruppo mi dà, mi basta anche un titolo di una canzone per farmi venire idee, diciamo che prendo spunto più dalla musica che da tutto il resto”.

Quali sono state le maggiori difficoltà di questo progetto?

“La falsa partenza inizialmente mi ha un po destabilizzato, perché parti con un certo ordine di idee e sei settato su quello. Passato quel primo momento non ci sono stati grossi problema, anche se la deadline soffiava sul collo. Un altro problema, se possiamo chiamarlo così, sono stati i testi: io scrivo a flussi continui che vado a sistemare in varie fasi di rilettura e in questo lavoro gli editor, sia Tito che Silvia, sono stati fondamentali, perché uno sguardo esterno vede i punti in cui le cose non funzionano. L’editing in questo caso ha dato maggiore coesione e ritmo alla storia. Anche perché essendo autore unico, magari dai per scontato certe cose che il lettore non può sapere, quindi devi rendere tutto comprensibile visto che la storia è dentro alla tua testa e non nella sua”.

Il tuo lavoro è da sempre molto cinematografico: prova a immaginare un cast per un film tratto da Glitch.

“Buona domanda! Concettualmente per realizzare il libro mi sono ispirato certa fiction italiana o a serie tipo Law and Order, quel tipo di cose non pazzeschissime, tipo Breaking Bad che ok, a livello di scrittura spaccano ma poi cmq finiscono; quelle serie che hanno un tot di stagioni e ancora vanno avanti, che hanno quel tipo di scrittura solida, funzionale. Quindi non ne ho idea hahah! Cmq ci vedrei bene Andrea Pennacchi a fare Mayer uno dei tre protagonisti, oppure

ci vedrei bene la coppia che interpretava ii due cugini calabresi killer in Bang Bang Baby, due personaggi oltretutto scritti benissimo. Ci vedrei bene anche un John Goodman crepuscolare”.

Credi che quello raccontato in glitch sia un futuro distopico o un futuro probabile? (o magari tutte e due le cose)

“Io sono un pessimista e anche un pelo nichilista, tutta colpa del Noise e del Punk. Mi sembra a volte chi viviamo già in una sorta di distopia, anzi mi sembra che stiamo vivendo in un tempo che potremmo definire liminale, in cui ci si aggrappa ancora al passato, facendo una resistenza al cambiamento, creando una sorta di zona di annullamento in cui non si ava ne avanti ne indietro. L’anno di pandemia poteva essere un buon punto di partenza per ripensare ad un sacco di cose, invece si pensava a tornare come prima, come se prima funzionasse tutto alla grande. Mi sembra la paura del cambiamento sia più forte negli ultimi anni rispetto ad anni fa”.

Sei un autore ultraprolifico: a cosa stai lavorando?

“Sto facendo ovviamente varia roba, ma al momento ti posso dire le cose certe: Anywhereman per In Your Face Comix, un albo gigante di 56 pagine a colori, esce per Lucca Comics di quest’anno, roba di supereroi ma molto particolare, come sempre, mi piacerebbe usare il termine Elevated Superheroes, che è un po la roba che facevano i vari Moore, Ellis, Morrison, poi è andato tutto perso come lacrime nella pioggia, ma non vorrei sembrare troppo stronzo. Poi porto sempre avanti il discorso autoproduzione con vari progetti, molti privi di senso, ma che mi piace fare più per feticismo che per altro”.

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www.giacomobrunoro.com
Andrea Mozzato con una copia di Glitch Alla scoperta dell’Officina Infernale di Andrea Mozzato tra analogico e digitale

A tavola

Idee in cucina, facili e sfiziose GAZPACHO

Con l’arrivo di luglio, l’estate fa il suo ingresso con giornate calde e soleggiate. In questa stagione, è particolarmente piacevole apprezzare la varietà di frutta e verdura che offre un elevato contenuto di nutrienti, aiutando a rinfrescare il corpo e a mantenerlo ben idratato.

Un delizioso antipasto o come primo piatto fresco durante le calde giornate estive. È possibile accompagnarlo da crostini di pane tostato o con un po’ di cetriolo e peperone tagliati a dadini per aggiungere una consistenza croccante. Ingredienti: 4 pomodori maturi;1 cetriolo; 1 peperone rosso; 1 cipolla rossa; 2 spicchi d’aglio; 2 cucchiai di aceto di vino rosso; 3 cucchiai di olio d’oliva extravergine; Sale e pepe nero q.b, foglie di basilico o prezzemolo

Preparazione: Lavare accuratamente le verdure. Tagliare i pomodori a pezzi grossolani, sbucciare il cetriolo e tagliarlo a rondelle, rimuovere i semi e i gambi dal peperone e tagliarlo a pezzi, sbucciare la cipolla e tagliarla a quarti. Mettere le verdure tagliate in un frullatore o un mixer ad alta potenza. Aggiungere gli spicchi d’aglio sbucciati, l’aceto di vino rosso, l’olio d’oliva, sale e pepe nero a piacere. Frullare tutto fino a ottenere una consistenza liscia e omogenea. Per una consistenza più rustica, frullare le verdure solo parzialmente. Assaggiare e regolare il condimento secondo le preferenze personali. Versare il gazpacho in una ciotola o una brocca e metterlo in frigorifero per almeno due ore, o fino a quando si sia ben raffreddato. Prima di servire, mescolare bene. Guarnire con foglie di basilico o prezzemolo tritato e qualche goccia di olio d’oliva.

CAPONATA SICILIANA

Servita tradizionalmente come antipasto freddo o tiepido, la caponata ha una preparazione versatile, che si presta a condire anche un piatto di pasta oppure come contorno semplice ma appetitoso perfetto

Ingredienti: : 2 melanzane; 1 cipolla; 2 coste di sedano; 1 peperone rosso; 400 g di pomodori pelati; 60 g di olive verdi snocciolate; 2 cucchiai di capperi; 2 cucchiai di aceto di vino bianco; 2 cucchiai di zucchero; Olio d’oliva extra vergine; Sale e pepe q.b. Preparazione: Tagliare le melanzane a cubetti e metterle in una ciotola con acqua salata per 30 minuti per eliminare l’amaro. Scolarle e tamponarle con della carta assorbente per asciugarle. In una pentola capiente, versare un filo di olio d’oliva e fare rosolare la cipolla tagliata a fette sottili. Aggiungere il sedano e il peperone tagliati a cubetti e cuocere per qualche minuto finché le verdure si ammorbidiscono leggermente. Unire le melanzane e cucinare per circa 10-15 minuti, mescolando di tanto in tanto, finché diventano tenere e iniziano a dorarsi leggermente. Poi pomodori pelati, schiacciandoli leggermente con una forchetta, e lasciare cuocere per altri cinque minuti. Infine, olive e i capperi e condire con l’aceto di vino bianco, lo zucchero, sale e pepe a piacere. Mescolare e lasciare cuocere a fuoco medio-basso per circa 20-30 minuti, fino a quando la caponata raggiunge una consistenza densa e tutti i sapori si amalgamano.

TORTA DI ALBICOCCHE FRESCE E MANDORLE

Una torta estiva e profumata. La preparazione è molto semplice e veloce, non richiederà particolari abilità ma il risultato finale sarà stupefacente. Da gustare a colazione oppure dopo i pasti, per concludere pranzi e cene con dolcezza.

Ingredienti: 200 g di mandorle pelate e tritate finemente; 200gr di farina; 160gr di zucchero; 200 g di burro morbido; 4 uova; 1 bustina di lievito in polvere; 1 cucchiaino di estratto di vaniglia; 1 pizzico di sale; 8 albicocche.

Preparazione: Preriscalda il forno a 180°C e imburrare e infarina una teglia da torta. In una ciotola, mescolare insieme la farina, le mandorle tritate, il lievito in polvere e il pizzico di sale. In un’altra ciotola, lavorare il burro morbido con lo zucchero fino a ottenere un composto cremoso. Aggiungere le uova e l’estratto di vaniglia e mescolare nuovamente. Gradualmente aggiungere la miscela di farina, mandorle e lievito al composto di burro e uova. Mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Versare l’impasto nella teglia preparata, livellandolo con il dorso di un cucchiaio. Tagliare le albicocche a metà rimuovendo il nocciolo e disporle con il lato tagliato rivolto verso l’alto. Inforna la torta per circa 40-45 minuti o fino a quando risulta dorata

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Rubrica a cura di Sara Busato

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