La Piazza di Treviso - Luglio 2023

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CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA: TREVISO CI RIPROVA PER IL 2026

Dopo la sconfitta incassata dalla giunta Manildo nel 2018, Mario Conte ha presentato la manifestazione di interesse con l’appoggio di festival e commercianti

La bella estate del volontariato

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Nel pieno dell’estate stiamo vivendo la stagione più attiva e “social” dell’anno: sono le settimane dedicate non solo alle meritate vacanze ma anche alle serate all’aperto, ai concerti più o meno affollati, agli spettacoli teatrali e agli eventi culturali, alle sagre di paese e di quartiere, alle visite guidate alla scoperta della “grande bellezza” sia naturale che storico artistica che ci circonda.

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SAN PAOLO, DOVE IL DISAGIO URBANISTICO È ANCHE SOCIALE

Inizia da qui il viaggio nei quartieri, con le contraddizioni di un periferia ricca di verde e servizi. Dagli orti urbani di Borgo Furo alla chiesa che volta le spalle alle case popolari del Biscione

La bella estate del volontariato

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

N el pieno dell’estate stiamo vivendo la stagione più attiva e “social” dell’anno: sono le settimane dedicate non solo alle meritate vacanze ma anche alle serate all’aperto, ai concerti più o meno affollati, agli spettacoli teatrali e agli eventi culturali, alle sagre di paese e di quartiere, alle visite guidate alla scoperta della “grande bellezza” sia naturale che storico artistica che ci circonda.

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LUGLIO 2023 Periodico d’informazione localeAnno XXX n. 146 di
Treviso
Notiziario delle 11:30 Notiziario delle 17:30 Notiziario delle 18:30 ALESSANDRO MANERA “Riavvicineremo i giovani allo sport” 6 ESTATE IN CITTÀ Fino a settembre 180 eventi sotto le stelle 9 MARCO ZABAI “Criticare il sindaco non può essere lesa maestà” 8 COLLINE UNESCO Oggi il turismo sostenibile viaggia in bus 17 SANITÀ Un centro regionale per le cardiopatie dei giovani sportivi 14 LAGO FILM FEST Fino al 20 luglio Revine ospita il cinema del futuro 19 Servizio
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Dentro il territorio, nel cuore della gente!

La bella estate del volontariato

Una stagione da vivere e da condividere, grazie ad una ricchezza e varietà di proposte e di appuntamenti, dalla grande città al paesino di campagna o al borgo montano, dalla località balneare alle mete culturali. Nel nostro Veneto le iniziative non mancano e in questi mesi il calendario è denso e quantomai ricco: c’è solo l’imbarazzo della scelta per chi vuole regalarsi un giorno spensierato o una serata all’aperto tra buona musica, la magia del palcoscenico o i piaceri della tavola. Fino a tutto settembre ogni località ha le sue iniziative, ogni città i suoi eventi, per tutti i gusti.

Capitale italiana della cultura 2026.

Treviso ci riprova

L a notizia del mese è che Treviso si candida a capitale italiana della cultura per il 2026. La manifestazione di interesse è stata depositata il 4 luglio ed è stata annunciata dal sindaco Mario Conte nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale. Non è la prima volta: ci aveva provato anche l’amministrazione Manildo, che nel 2018 arrivò nella “short list” delle dieci città selezionate dal Ministero dei beni e delle attività culturali, ma alla fine come capitale italiana della cultura per il 2020 venne scelta Parma. E la delusione fu grande. “Comincerà un percorso di lavoro molto importante, impegnativo e inclusivo che ci dovrà vedere tutti protagonisti. Un’opportunità che possiamo e vogliamo cogliere e dobbiamo farlo tutti insieme in un unico grande progetto di sviluppo e di esaltazione degli aspetti culturali della nostra città”, sono state le prime parole del sindaco rivolgendosi all’intero consesso dei Trecento. Opposizioni comprese, alle quali ha chiesto di non sprecare energie in polemiche. Non un anno qualunque, il 2026. È l’anno delle Olimpiadi Milano-Cortina, occasione d’oro per il Nordest. E, col senno di poi, neppure una scelta a caso quella di Conte di tenere per sé la delega alla cultura. In attesa del dossier e di capire quali saranno i punti di forza con cui Treviso si propone, il governo della città ha incassato il plauso immediato e il supporto della Provincia (che metterà a disposizione competenze e uffici per raggiungere l’obiettivo), di Confcommercio Treviso (“È un percorso che si intraprende insieme, un viaggio comunitario che stimola tutti i soggetti, pubblici e privati, a dare il meglio per poter competere”, ha affermato il presidente di Ascom Federico Capraro) e della Rete Treviso Festival, che si propone quale attore principale per costruire, come già avvenne nel 2018, una candidatura di altissimo livello capace di dimostrare come la cultura trevigiana sia linfa vitale per la città e per tutto il territorio.

Nel 2018 la città venne sconfitta da Parma.

Conte incassa già il sostegno dei commerciati e dei festival

Spesso però non consideriamo un dettaglio. Fondamentale. Dietro ai programmi, ai volantini e agli striscioni di grandi e piccoli appuntamenti ci sono gruppi di persone, il più delle volte volontari, che prestano il loro tempo per l’organizzazione, l’allestimento, il servizio. Un aspetto fondamentale e non di poco conto, soprattutto per la miriade di proposte, dalla sagra paesana al concerto in piazza, che animano anche i paesi più piccoli e che arricchiscono la nostra estate. Il volontariato diventa così il “motore” indispensabile di numerosi appuntamenti, che altrimenti non potrebbero aver luogo con la stessa intensità, capillarità e durata. Pensiamo al lavoro incessante delle varie Pro Loco, come di chi presta il proprio servizio nei gruppi parrocchiali, o in varie associazioni e gruppi che ogni estate rendono possibili decine di proposte.

Come accade per altri settori, dallo sport al sociale, anche lo svago e il divertimento vivono grazie all’impegno gratuito e generoso di tante persone che scelgono di dedicare intere giornate all’allestimento e all’organizzazione degli eventi più disparati. Senza il volontariato le nostre lunghe estati sarebbero un po’ più spente e silenziose, soprattutto nei piccoli centri, nei quartieri, nei rioni. I nostri ragazzi avrebbero meno occasioni di ritrovo e di divertimento, così come molti anziani che si ritrovano nelle feste organizzate sotto casa. Se le nostre estati sono più belle, coinvolgenti e divertenti lo dobbiamo anche a loro, ai tanti volontari e al loro generoso entusiasmo.

di Treviso

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Alessandro Manera. Il vicesindaco, con delega a sport e ambiente, mette sul tavolo i progetti del secondo mandato

Cinque anni per riavvicinare i giovani allo sport e completare la forestazione della città

“Il piano? Puntare sull’edilizia sportiva, riqualificando palestre, campi e piastre di quartiere grazie a Pnrr e altri fondi. C’è un nodo: non abbiamo un palazzetto, ma prima di fare progetti vediamo che ritorno avrà la spinta che daremo ai settori giovanili”

Da amico fidato a vicesindaco il passo è lungo 761 preferenze, quelle che Alessandro Manera – già assessore nel precedente mandato e da anni a tutti gli effetti uomo di fiducia di Mario Conte – ha messo nel sacco della civica del sindaco e della coalizione di centrodestra. Un record. Oggi il manager cinquantenne continua come prima a occuparsi di ambiente e fondi europei. Non ha più il personale, ma la delega allo sport e alle politiche per la salute della persona.

Vicesindaco, quali sono le prospettive di questo secondo mandato?

“Faccio un passo indietro e parto dal primo, macchiato da una pandemia che ha cambiato di molto le prospettive del momento. Due anni la cui coda ha causato una serie di dissesti. Ciò che sicuramente siamo chiamati a fare è mettere a terra tutti i soldi che abbiamo ottenuto dal Pnrr e dai bandi vinti. Che sono tantissimi (126 milioni di euro, ndr). Ce ne sono altri in arrivo, perché abbiamo partecipato ad altri bandi. Sarà complesso, perché il limite della contabilizzazione è il 2026, che in ambito amministrativo è pochissimo tempo. Ma c’è un cronoprogramma e lo rispetteremo”.

L’opposizione sostiene che nei cinque anni precedenti

avete vissuto di rendita con progetti avviati dall’amministrazione Manildo e che adesso è il momento di mostrare quale visione di città avete. Cosa risponde?

“Non credo possa essere affermato, considerate i tanti progetti in essere. A partire dal mio settore, l’ambiente. È stato realizzato un piano di forestazione urbana diffuso mai fatto in precedenza, siamo partiti con i lavori dell’ex discarica di via Orsenigo ferma da quarant’anni. Chiaro che i due anni di pandemia hanno frenato certi target, perché l’unico obiettivo era diventato uscire da quel momento”.

La novità del suo mandato, oltre al ruolo di vicesindaco, è lo sport.

“Che non è poco, visto che riteniamo lo sport un elemento sociale, soprattutto di coesione fra i giovani. Un settore oltretutto fra i più penalizzati dall’emergenza sanitaria, sia a livello giovanile che professionistico. L’obiettivo principale è recuperare chi in quegli anni ha abbandonato lo sport. In tanti”.

Qual è il piano?

“Il rinnovamento di palestre, campi sportivi e attrezzature, con il Pnrr e con altri fondi. Un piano di grandi prospettive, ma che allo stesso tempo ci mette in qualche difficoltà, perché i

lavori di riqualificazione bloccheranno l’utilizzo. Ma sono convinto che lo sportsia frutto di ispirazione e a ispirare i ragazzi è lo sport professionistico. Quindi, quando a Treviso lo sport professionistico va bene, fa da traino. Facciamo l’esempio del Treviso Calcio, che già solo venendo promosso in serie D sta vedendo nelle società del territorio l’aumento delle iscrizioni”.

E quel sogno dove si realizza?

“Per questo stiamo lavorando molto sull’edilizia sportiva. La ristrutturazione delle piscine

comunali, ad esempio, restituirà a Treviso una palestra con 700 spettatori. Un nodo storico c’è, a dire il vero. Non avere un palazzetto di grandi dimensioni, solo tante piccole palestre”. State pensando di progettare una soluzione?

“Non è il momento storico. Dobbiamo prima valutare il ritorno della spinta che vogliamo dare ai settori giovanili. Poi valuteremo. Senza dimenticare che alle porte della città abbiamo una struttura come il Palaverde e che non siamo una metropoli, ma una città di 87mila

abitanti”.

E la riqualificazione delle piastre sportive nei quartieri?

“Il modello Eolo è ottimo. Ne verranno fatte, valutando quali sono le più idonee. Il sindaco crede molto in questo progetto”.

Sullo stadio Tenni si è detto molto in questi mesi. Il consigliere De Nardi nell’ultimo consiglio comunale ha contestato la variazione di bilancio per la manutenzione. Qual è la sua idea?

“Il Tenni era una struttura in disuso, oggi può ospitare le tifoserie avversarie. De Nardi stia sereno, continueremo a valorizzare un immobile dei trevigiani”.

Quali sono i progetti relativamente all’ambiente?

“Continueremo a investire sulla raccolta differenziata, dove ormai abbiamo raggiunto livelli record. E sul patrimonio arboreo. Dobbiamo portare a compimento il piano di forestazione urbana, con altri sei-sette siti disponibili”.

E il nodo della qualità dell’aria?

“Anno dopo anno la percentuale media di PM10 scende, ma aumentano gli sforamenti, principalmente a causa dei lunghi periodi di siccità, ormai anche invernali. L’unica soluzione è continuare a piantare alberi, che sono i maggiori ricettori di PM10 e CO2. Assieme al finanziamento del piano caldaie, che prosegue”.

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L’intervista
Il vicesindaco di Treviso, Alessandro Manera

“Ci siamo e non staremo zitti perché la critica al sindaco non è lesa maestà”

Con le sue 636 preferenze è stato il candidato più votato della nuova opposizione, il secondo fra tutti i consiglieri. È uno dei volti nuovi dei Trecento, anche se della politica non è affatto nuovo: Marco Zabai, 32 anni, è consigliere del Partito democratico.

Zabai, nella prima seduta del nuovo consiglio comunale il sindaco ha strigliato le opposizioni chiedendo che non venga infangato il nome di Treviso. Cosa ne ha tratto?

“Il sindaco confonde la critica alla sua attività amministrativa con la critica alla città. Un atteggiamento sbagliato”.

Potrebbe voler dire che prende il suo ruolo di petto…

“Ma la città è fatta di tante realtà. Se si pensa che la critica che arriva dall’opposizione sia lesa maestà, allora c’è un problema. Ne va della vita democratica. Vuol dire che non stai ascoltando, rinchiuso nella tua visione pensando che sia quella giusta. Un conto è che ti venga riconosciuto un consenso nel

saper gestire, altro è pensare di fare tutto giusto. Treviso è sicuramente una città che sta bene sotto tanti punti di vista, ma ha anche delle problematiche che devono essere evidenziate. Basta mettere il naso fuori”.

Ci faccia degli esempi.

“Se c’è bisogno di una casa a un affitto accessibile si fa una fatica tremenda. È oggettivo che abbiamo picchi esagerati di inquinamento dell’aria, che c’è un problema di mobilità, di parcheggi, di un sistema del trasporto pubblico non utilizzato come potrebbe, che la pittura non è un’infrastruttura e quindi per fare le piste ciclabili non bastano quattro linee colorate per terra. Cose che è sacrosanto ribadire e che non possono essere viste come critica alla città. Sono stimoli da cogliere”.

Eppure il consenso elettorale di Conte è stato molto alto.

“C’è stata l’onda lunga dei sindaci del Covid. È stato votato anche da persone della nostra parte politica”.

Secondo lei cosa manca a

questa amministrazione?

“Una visione. La città ha estremo bisogno di capire le proprie potenzialità e forse è frenata dall’aver sempre ricevuto un’offerta che poteva essere più coraggiosa. A un certo punto c’era stato un fermento dal punto di vista culturale che poi è cresciuto negli anni e si è espresso con la vittoria di Manildo”.

Poi però Conte non l’ha accantonato.

“Perché sono i canoni dentro i quali si muove il sindaco, dalla cultura al verde ai diritti civili. Agisce su questi temi per sottrarci spazio e sa che su questi temi trova consenso”.

Crede che le recenti prese di posizione sui diritti civili siano solo ricerca di consenso?

“Non si va in televisione a fare proclami e poi nella pratica si hanno sempre le mani legate. A parole siamo bravi tutti, vogliamo atti concreti. Conte non ha registrato alcun atto di nascita di coppie omogenitoriali, chiariamolo e ricordiamoci che ha tolto il Comune dalla Rete Ready e che nel 2018 ha dichiarato che non avrebbe mai celebrato le unioni civili”.

Cos’è cambiato dal 2018 al 2023?

“Conte ha capito che strizzare l’occhio non gli costa niente, tanto i suoi lo votano comunque perché Treviso è solo leggermente più conservatrice gli altri capoluoghi di provincia veneti”.

Parliamo dei quattro gruppi

di opposizione.

“Tre gruppi. Più Rocco”. Significa che considerate il Terzo Polo un’entità a se stante?

“Messaggi e contenuti portati in campagna elettorale dal Terzo Polo sono interessanti e trovano molto più spazio in una proposta progressista che di medio conservatorismo. Personalmente lavorerei per unire, ma vanno fatte delle scelte. Fare le ancelle pubbliche di Conte non ha pagato, perché fra originale e copia la gente sceglie sempre l’originale”.

Il Pd come affronterà questi cinque anni?

“Strutturandoci per essere riconoscibili e riconosciuti come soggetto politico cui rivolgersi. Come? Con l’azione politica e l’apertura alla società, con la presenza nel dibattito pubblico senza andare a traino di quello che esce dall’amministrazione. È l’occasione per produrre frutti. Siamo tornati, ci siamo e non staremo zitti”.

www.lapiazzaweb.it 8 Politica
L’intervista. Il neo consigliere comunale del Pd è stato il più votato (636 preferenze) della minoranza
Zabai:
Il consigliere Marco Zabai

Per tutti i gusti. 180 eventi in tre mesi nel programma lanciato dall’amministrazione comunale

Teatro, musica, comici sotto le stelle Una Treviso incantata fino a settembre

Eventi per tutti i gusti e per tutte le età. Comicità, teatro, musica, ballo. L’estate trevigiana accoglie anche quest’anno chi in città ci resta e chi ci arriva, con una rassegna che è iniziata a fine giugno e che proseguirà fino al 24 settembre con un totale di 180 eventi. È “Estate Incantata 2023”, promossa dall’amministrazione comunale con il sostegno della Camera di Commercio Treviso Belluno Dolomiti, del Consorzio di Tutela del prosecco Doc e di CentroMarca Banca.

COMICI IN LOGGIA. Protagonista assoluta è ancora una volta la Loggia dei Cavalieri, dove si esibiranno i grandi comici di Zelig e Colorado. Sotto la direzione artistica di Giovanni Donini (vincitrice dell’edizione 2023 del premio Riflettore Donna) e la collaborazione con Spettacoli Pro, “Comici in Loggia” il 19 luglio proporrà l’attrice e imitatrice Emanuela Aureli, mentre il 26 luglio arriverò Gene Gnocchi, comico, cabarettista e scrittore, protagonista del successo di moltissimi programmi televisivi.

TEATRO CHE PAZZIA. Ma non sono da meno i quartieri e tutti gli altri luoghi simbolo di Treviso. “Teatro che Pazzia” proporrà “Il sogno del giovane Leonardo” giovedì 13 luglio alle 21.15 all’oratorio di San Giuseppe, mentre venerdì 28 luglio alla stessa ora andrà in scena “Betoneghe se nasse no se devente”, con le mitiche Silvana, Renata e Franca. Al GAT di San Liberale il 10 agosto il Barabao Teatro porterà lo spettacolo “Frida”, mentre venerdì 11 e sabato 12 agosto in Piazza Rinaldi arriverà la comicità di Carlo & Giorgio con “Senza Skei”. Giovedì 24 agosto, sempre in Piazza Rinaldi, ci sarà lo spettacolo “Figli”, di e con Giovanna Digito. Nella centralissima piazza la rassegna teatrale chiuderà i battenti venerdì 1 settembre con il debutto dello spettacolo comico di Teatro che pazzia: la disaster comedy “Alcuni Piccoli Indiani forse…”, di e con Marco Sartorello e Ted Kejser. Sempre relativamen-

te al teatro, fino al 22 luglio è in programma “Gioiosa et Amorosa”, rassegna contemporanea che agli spettacoli al Teatro Comunale Mario del Monaco unisce laboratori e processi creativi e di scrittura aperti al pubblico di ogni età, con performance itineranti sotto la Loggia dei cavalieri e all’Ostinate, in via dei Dall’Oro.

CINEMA ALL’APERTO. Non è estate senza cinema all’aperto. E allora ecco proporre a Piazza Rinaldi pellicole contemporanee e film d’epoca: in tutto venti proiezioni, integrate da tre serate al “Treviso Drive in” della Chiesa Votiva. Il programma completo può essere consultato sul sito del Comune e sulle brochure distribuite in città.

PER I BAMBINI. Ai più piccoli è dedicata la rassegna “Un teatro col tetto di stelle”, che porterà nei quartieri gli spettacoli organizzati da Aprisogni. Martedì 1 agosto al Cral Ospedalieri ci sarà “Gioppino e il mistero del castello” con la compagnia di Bergamo “I burattini cortesi”. Martedì 8 agosto a Fiera la compagnia “Oroteatro” di Pordenone allestirà “Girotondo intorno al mondo”.

GLI ALCUNI. Fino al 10 settembre porteranno il teatro per famiglie “Un posto all’ombra” e il festival di Teatro Ragazzi “Fiabe sotto il cedro” al

Parco degli Alberi Parlanti.

STRADE DI LUCE. Tra fine agosto e la prima settimana di settembre gli angoli più suggestivi della città saranno illuminati da centinaia di candele. Torna il “Teatro da bere e da mangiare”: il 29 agosto alle 20.30 in via Collalto ci sarà lo spettacolo “Il bar è come la mamma” (compagnia Fumo Bianco) con replica il 6 settembre in via Diaz, il 31 agosto in via Manzoni “Moriremo tutti ma tu di più” (Cristina Chinaglia accompagnata dalla chitarra jazz di Cristiano Gallian).

TREVISO RETRÓ. Il 24 e 25 agosto a Santa Maria dei Battuti musica, teatro e amenità di altri tempi rispettivamente con i P-51 airplanes e lo spettacolo “Il musicista innamorato” di e con Carlo Colombo affiancato dai musicisti jazz Lino Brotto e Filippo Tantino.

MUSICA E FOLCLORE. Venerdì 14 luglio alle 21 in piazza Rinaldi tributo a Fabrizio De André a cura del circolo culturale Amicizia Sarda. Da mercoledì 19 a domenica 23 luglio si terrà l’International Saxophone Festival. Il 15 agosto il tradizionale grande concerto lirico dell’Assunta con l’Orchestra regionale Filarmonia Veneta, che prevede un omaggio a Toti Dal Monte in occasione dei 130 anni dalla nascita.

La Loggia dei Cavalieri ospita i comici del momento, nei quartieri spaziano le proposte teatrali e il cinema sotto le stelle. Per i più piccoli una rassegna dedicata, spettacolo per famiglie con “Gli Alcuni”, a fine agosto “Strade di luce”

www.lapiazzaweb.it 9 L’estate in città
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Sopra, cinema all’aperto in piazza Rinaldi; in basso, a sinistra Carlo & Giorgio, a destra Gli Alcuni

I

cantieri. Estate di lavori in corso e traffico deviato almeno

fino a Ferragosto

Corso del Popolo, rifacimento del porfido Stazione, restringimenti e chiusure

Incontro a Roma fra sindaco e RFI: garanzie sulla riqualificazione e gli accessi da San Zeno. Al secondo piano del fabbricato viaggiatori sorgerà uno studentato

Estate di cantieri in centro città. Sono infatti partiti nei giorni scorsi i lavori di rifacimento del porfido di Corso del Popolo e quelli funzionali alla nuova stazione ferroviaria in piazzale Duca d’Aosta, viale Trento e Trieste e via Roma. I primi sono iniziati il 3 luglio e ci vorranno 40 giorni (si arriverà quindi fino a Ferragosto) per arrivare al completamento dell’operazione, che prevede un costo di 150mila euro. Si tratta del rifacimento della pavimentazione in porfido del tratto di Corso del Popolo compreso fra viale Cadorna e via Diaz, con la contestuale verifica della condizione della fondazione stradale e l’eventuale adeguamento delle infrastrutture (scarichi delle acque meteoriche e illuminazione pubbli-

ca). Due le fasi programmate. La prima, già avviata, interessa l’incrocio fra Corso del Popolo e viale Cadorna, con l’interruzione del traffico veicolare all’altezza di Ponte San Martino e deviazione su via Lungo Sile Mattei. Frontisti e residenti in via e vicolo Pescatori possono accedere, come pure i mezzi di carico e scarico delle attività commerciali. Mentre per quanto riguarda invece le attività di via Diaz il carico e scarico può avvenire nel tratto di Corso del Popolo davanti al Teatro Comunale. La seconda fase interesserà il tratto compreso fra l’incrocio con viale Cadorna e via Diaz. Per tutta la durata dei lavori frontisti e residenti ai quali viene interdetto il transito fino alle loro proprietà possono richiedere un permesso di

sosta gratuito negli stalli a pagamento del centro storico per tutta la durata dei lavori. Gli autobus da via Roma a Piazza dei Signori sono deviati per Piazza Vittoria e via Diaz, mentre il transito inverso è sospeso. A fine giugno sono partiti invece i lavori eseguiti da E-distribuzione funzionali su piazzale Duca d’Aosta, viale Trento e Trieste e via Roma per la realizzazione dei sottoservizi nell’ambito della riqualificazione della stazione ferroviaria. Fino a fine mese proseguiranno i restringimenti di carreggiata

con chiusura alternata delle corsie di marcia e la potenziale chiusura temporanea della pista ciclabile, con deviazione su percorsi alternativi protetti. Sulla nuova stazione di Treviso – i cui lavori prevedono un investimento di 9,4 milioni di euro da parte del Gruppo Ferrovie Italiane e del Comune –nei giorni scorsi si è tenuto a Roma un incontro fra il sindaco Mario Conte e RFI per fare il punto sullo stato dei lavori: il fabbricato viaggiatori è arrivato al 40 per cento dell’avanzamento delle opere program-

mate; in fase di ultimazione i locali nei quali sorgerà la nuova velo-stazione. Non solo. Il progetto di completamento degli interventi sul fabbricato viaggiatori presentato da RFI prevede l’ampliamento dell’atrio, il rifacimento dei servizi igienici e la rigenerazione del primo piano dove, al posto delle attuali funzioni strettamente ferroviarie, nascerà uno studentato con posti letto per i fuori sede. Infine sono previsti interventi sul lato sud, a San Zeno, con la riqualificazione degli accessi e della viabilità.

www.lapiazzaweb.it 11 Cosa succede in città
Rendering della stazion
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San Paolo. Oltre il Biscione, fra gli orti urbani di Borgo Furo, diventati punto

di incontro per la comunità

Quella barriera invisibile che divide il bello da un disagio urbanistico diventato sociale

Le contraddizioni di una periferia ricca di verde e servizi dove la chiesa volta le spalle alle case popolari Bolzonello: “Si potrebbe non continuare ad accumulare miseria e marginalità, le istituzioni ci ascoltino”

Paradossalmente è il quartiere più servito di Treviso. Asilo nido, scuola per l’infanzia, le elementari, duescuole medie mezzo chilometro più in là, a San Liberale e a Santa Bona. Agli istituti superiori si arriva in una manciata di minuti, come pure alle piscine comunali. Lo stadio di rugby segna il confine con Monigo, il supermercato Lando sulla Feltrina è lì a due passi e ogni mezz’ora fino a sera c’è la linea 9 dell’autobus. In meno di un chilometro c’è tutto quello che serve, compreso il verde. Tanto verde. Eppure. Nell’immaginario collettivo dei trevigiani San Paolo è stato ed è il quartiere della miseria. Paradossalmente, appunto.

“A San Paolo non si parte dalla miseria, ma da un disagio urbanistico che con gli anni si è trasformato in disagio sociale. E con intelligenza si potrebbe non continuare ad accumulare miseria, ma è necessario che le istituzioni ci seguano”. A parlare è il presidente dell’Associazione Quartiere San Paolo, Alfio Bolzonello, che ci guida in questo primo viaggio.

Tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta in quest’area alla periferia nord della città venne costruito il Biscione. Un casermo-

ne di 96 appartamenti: case popolari oggi di Ater. Il piano prevedeva un edificio gemello e parallelo, ma si optò per sei torri e, nel mezzo, un’area verde che nel 2011 è stata intitolata ai ragazzi di Utoya. Nasce così il quartiere, attraversato da viale Francia. Perché poi si chiami viale è un bel mistero, visto che è una strada di due metri e mezzo di larghezza. “Non c’era logica urbanistica”, sostiene Bolzonello. Non c’era all’inizio e probabilmente non c’è stata poi, se ci si guarda intorno: la chiesa, costruita trent’anni dopo, sorge a cento metri dal cuore del quartiere, con la facciata principale che dà le spalle al Biscione. Lì ci sono la palestra parrocchiale, la piastra, il campo da calcio, la sede dell’associazione “Noi San Paolo”. Tutto attorno a vista d’occhio villette e case a schiera immerse nel verde. Sempre sullo stesso versante, in viale delle Nazioni Unite, il Comune ha realizzato una bellissima area sgambatura cani e un grande bosco urbano su un’area che era destinata a diventare l’ennesimo supermercato. Ma è tutto di là. Lontano dal Biscione, che è separato dal bello di San Paolo da un campo incolto e recintato di proprietà privata. Come ci dice Bolzonello, “c’è

una barriera fra il civile e il religioso”.

Di là, a Borgo Furo, ci sono anche gli orti urbani. Un progetto che si chiama “Mi prendo cura”, nato nel 2015 proprio grazie al presidente dell’Associazione Quartiere San Paolo. È un luogo meraviglioso, pieno di fiori e verdure, di ninfee e casette per gli insetti, con cinquanta orti per cinquanta famiglie e per qualcuno che di prendersi cura di un pezzetto di terra ha davvero bisogno per sentirsi ancora parte importante del mondo e di sé. Era un terreno comunale abbandonato: è diventato un punto di incontro per la comunità.

Viene da chiederselo: cosa non funziona a San Paolo? “Si è creato uno stigma, che però è più nella testa della gente che nella realtà”, dice Bolzonello.

Secondo il quale un ruolo di peso sta nella gestione delle case popolari. Il Biscione, ma anche le decine di appartamenti di proprietà comunale costruiti dietro il casermone.

“Qui arrivano tutti i disagi del mondo”. Una proposta per provare a fare un cambio di paradigma sulla realtà di questa sorta di quartiere nel quartiere (o di periferia delquartiere) l’Associazione l’ha scritta nera su bianco assieme a tutta una lista di richieste, consegnata in campagna elettorale ai candidati sindaco. Si chiede che la gestione degli alloggi popolari favorisca l’inserimento di assegnatari nuovi nel tessuto sociale del quartiere, per ridurre disagio sociale e marginalità.Come dire: se i problemi li metti tutti insieme crei solo un problema sempre più grande. Nella stes-

sa lista si chiede la nomina di un consigliere di maggioranza referente per San Paolo con deleghe specifiche e di un tecnico comunale a capo di un gruppo di riordino urbanistico di questo pezzo di città.

C’è un fruttivendolo, al Biscione. Ha sempre la coda e la gente arriva anche da fuori. Un anno fa venne devastato da un incendio, ma a novembre Ferdinando e Antonella sono tornati. C’è la sede della cooperativa sociale La Esse, al Biscione. E sotto i portici a giugno dell’anno scorso cooperativa e Fondazione Zanetti hanno aperto lo “Spazio Bisciò”, pieno di bambini tutti i giorni, in ogni stagione. C’è vita, al Biscione. Ma non è la stessa vita di San Paolo. Nonostante San Paolo sia qui. Che paradosso.

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Viaggio nei quartieri/1
Sara Salin Uno scorcio del Biscione, gli orti urbani di Borgo Furo e uno dei murales del quartiere
Messaggio pubbliredazionale

La designazione. L’unità operativa diretta da Sarto diventa riferimento per le cardiopatie

La Regione ha scelto Treviso come centro di Medicina dello sport nei giovani atleti

L’esperienza acquisita negli ultimi dieci anni con l’attività dedicata anche al monitoraggio dei giovani atleti con gravi patologie cardiovascolari è valsa alla Medicina dello sport di Treviso, diretta dal dottor Patrizio Sarto, la designazione da parte della Regione come centro di riferimento veneto per lo sport nei giovani affetti da cardiopatie. Un percorso di équipe unico in Italia: dalla presa in carico clinica a quella psicologica e sportiva, con il coinvolgimento di specialisti di discipline diverse grazie alla collaborazione con il dipartimento cardiovascolare, con il Suem 118 e con il servizio di psicologia ospedaliera. Oggi sono più di cinquanta i ragazzi, con età media di 16 anni, seguiti dal centro. Altrettanti sono quelli in attesa di essere presi in carico. “In dieci anni – fa presente il direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana, Francesco Benazzi – sono stati valutati più di 22mila atleti per 65mila volte e sono state diagnosticate 69 patologie a rischio di arresto cardiaco”.

“Quando un giovane riceve la diagnosi di cardiopatia e per questo viene escluso dal mondo sportivo c’è il rischio – racconta Sarto – che si esponga all’adozione di stili di vita sedentaria con conseguenze negative sul suo sviluppo psicofisico, causato anche dallo stato di fragilità psicologica secondario alla diagnosi. Ma c’è anche il rischio della negazione della patologia diagnosticata, con prosecuzione dello sport in autogestione, con possibili rischi anche gravi per la salute”. L’équipe interdisciplinare trevigiana interviene sia sui pazienti che sulle loro famiglie: “È fondamentale che raggiungano uno stato di consapevolezza della diagnosi che permetta di cambiare comportamenti e stili di vita, oltre a un’indicazione personalizzata sull’esercizio fisico da svolgere in sicurezza”. Fondamentale è anche il supporto del Suem 118: “I

Il Direttore generale Francesco Benazzi con il dottor Patrizio Sarto e la dottoressa Marialuisa Ferramosca

nostri operatori – spiega la direttrice Marialuisa Ferramosca – stanno formando i familiari a saper riconoscere l’arresto cardiaco, spiegando le modalità per attivare il 118, praticare le compressioni toraciche e usare il defibrillatore”.

Stop al punto tamponi il sabato alla Madonnina

Dal primo luglio l’accesso del sabato mattina al punto tamponi Covid alla sede del Dipartimento di prevenzione della Madonnina è stato sospeso a seguito della mutata situazione epidemiologica e del numero delle richieste. Chi avesse la necessità di eseguire nella giornata di sabato un tampone molecolare pre-operatorio per un intervento programmato in una struttura al di fuori dell’Ulss 2 può eseguirlo (con prenotazione obbligatoria sul sito) all’ospedale Ca’ Foncello in microbiologia. Nel resto della settimana rimangono inviati sedi e orari dei centri tampone, sempre con accesso tramite prenotazione obbligatoria sul sito internet.

Vademecum per la difesa da zecche e zanzare

Una puntura di una zanzara o un morso di una zecca possono essere più che una semplice scocciatura e rappresentare un vero e proprio problema di salute.La maggior parte delle punture/ morsi sono innocui ma alcune zanzare e zecche possono trasmettere malattie anche gravi, chiamate arbovirosi. Sul sito dell’Ulss 2 tutti i consigli per proteggersi e le raccomandazioni per affrontare viaggi ed escursioni.

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Prosecco hills link. Dalla stazione di Conegliano autobus a basso impatto durante i fine settimana estivi

Turismo sostenibile sulle Colline Unesco Ora si viaggia su treno e navette green

Dal primo luglio fra le Colline del Prosecco ci si muove in autobus green. Perché il basso impatto ambientale sul sito Unesco conta e la sfida annunciata di un milione di turisti in arrivo entro i prossimi cinque o sei anni deve andare di pari passo con la sostenibilità. È questo l’obiettivo di “Prosecco hills link”, progetto di valorizzazione del turismo sul territorio della Docg all’insegna di una nuova mobilità: un collegamento (un link, appunto) tra ferro e gomma, con i turisti che oggi hanno la possibilità di raggiungere Conegliano in treno e poi muoversi fra le prestigiose Colline del Prosecco in autobus, percorrendo un itinerario segnato da tappe e fermate fra spettacolari paesaggi.

A mettere la firma sull’iniziativa, che tecnicamente vede la stretta collaborazione di Trenitalia e Mobilità di Marca, è la Regione del Veneto, assieme a Provincia di Treviso, Comune di Conegliano, associazione Patrimonio Colline Conegliano Valdobbiadene, Consorzio Tutela Prosecco Conegliano Valdobbiadene. “Si apre – afferma Luca Zaia, presidente della Regione – una grande sfida che si inserisce in quella di investire sul turismo emozionale e su circuiti solo per ora minori”. Con territori che finora hanno vissuto di agricoltura, ma che si stanno preparando velocemente ad aprire le proprie porte anche al turismo. “Quattro anni fa ci siamo guadagnati con le unghie il riconoscimento dell’Unesco. Le previsioni – continua il governatore – dicono che per il decimo anno ci saranno un milione di presenze turistiche. Un ulteriore traguardo per il Veneto, che ne conta complessivamente oltre 70 milioni annui ed è la regione più turistica d’Italia”.

Un turismo sempre più sulle due ruote, quello che si muove in Veneto. Che conta il 25 per cen-

Legambiente:

Nelle acque del Sile ci sono ancora troppi batteri fecali. Soprattutto nel tratto di Santa Cristina e Quinto di Treviso, dove la presenza di Escherichia coli supera per il terzo anno consecutivo il limite di qualità. Ad affermarlo è Legambiente, che a fine giugno ha presentato i dati della propria indagine sul fiume nell’ambito di “Operazione Fiumi”, campagna di citizen science e ambientalismo scientifico realizzata con il supporto di Arpav, in collaborazione con Coop Alleanza 3.0 e Anbi Veneto (associazione regionale dei consorzi di bonifica), oltre che con il partenariato tecnico di Strada. Il batterio fecale ricercato dall’equipaggio di Legambiente serve a monitorare il livello di depurazione delle acque e la presenza di eventuali picchi di inquinamento dovuti a scarichi non

to delle 25mila biciclette che in Italia vengono caricate sui treni. “Questo è il futuro”, sostiene Zaia, che rassicura: le bici potranno passare dal vagone ferroviario al bagagliaio del pullman. La stazione di Conegliano è raggiungibile con i treni regionali, che vedono nel fine settimana un buon numero di corse: 80 il sabato e 68 nei giorni festivi. Da qui ci si può spostare in autobus, che garantirà sei corse al giorno (sempre durante i fine settimana, fino all’autunno) e che toccherà in un percorso ad anello 13 comuni, con 38 possibili fermate. Fra borghi e vigneti, sarà possibile raggiungere, oltre che Conegliano, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Vidor, Valdobbiadene, Miane, Follina, Cison di Valmarino, Revine Lago, Tarzo e Vittorio Veneto. In un’unica giornata sarà possibile salire e scendere sul mezzo più volte: il biglietto giornaliero costa 15 euro, mentre quello valido 48 ore costa 22 euro. Entrambi acquistabili su tutti i canali di vendita di Mom, ma anche direttamente a bordo. La prima corsa parte dalla stazione di Conegliano alle 9.50 e l’ultimo autobus arriva alla stazione alle 19.55.

Trenitalia e Mom interagiscono per affrontare la sfida annunciata di un milione di turisti in arrivo nei prossimi 5-6 anni

autorizzati o a sversamenti illegali. Un parametro utilissimo a capire se l’acqua del fiume può essere utilizzata per irrigare. Tre punti del Sile sui cinque monitorati hanno valori di poco superiori al limite di qualità indicato da Arpav (Silea, Casale e Quarto d’Altino). Di Quinto si è detto, mentre a Cavallino Treporti i valori anomali fanno pensare a una possibile criticità nelle vicinanze. “I livelli idrometrici sono in recupero, ma – ha spiegato Francesco Tosato, portavoce dell’operazione – questo è il segnale che avviare interventi per l’allaccio alla rete fognaria delle abitazioni ancora sprovviste porta risultati e che gli amministratori devono insistere in questo senso, oltre a non abbassare l’attenzione verso fenomeni degli scarichi abusivi e a sversamenti agricoli illegali”.

www.lapiazzaweb.it 17 Xxx Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario Notizie di Marca
“Il Sile è ancora fuori forma, bene il miglioramento della rete fognaria attenzione agli scarichi abusivi”

Il personaggio. Il ventenne di Casier ha ricevuto il riconoscimento dall’International Sport Press Association

Giovanni Zenoni, “scatto” mondiale È nella top ten dei fotografi sportivi under 30

Ha vent’anni ed è già entrato nella top ten dei migliori fotografi sportivi under 30 al mondo, selezionati dall’International Sport Press Association. Giovanni Zenoni vive a Casier ma sogna quei sogni che alla sua età ci si può permettere e che l’attestazione ricevuta sulle sue qualità tecniche e artistiche gli consentono: “Mi piacerebbe andare a New York e lì aprire uno studio di sperimentazione e contaminazione fra varie arti, sulle orme di Andy Warhol”.

La foto che gli ha aperto le porte del prestigioso riconoscimento è “Mirroring”. È stata scattata un anno fa ai mondiali di nuoto di Roma e ritrae la greca Anna Ntountounaki che si specchia in un’acqua completamente ferma, durante un’ampia bracciata a farfalla. La stessa immagine è stata selezionata anche come foto dell’anno nella categoria nuoto dal premio indipendente World Sports Photography Awards.

Giovanni, che oggi sta provando l’ammissione a Fabrica, ha iniziato a fotografare quand’era ancora poco più che un bambino. “Mio padre ha sempre fotografato e così, per passare un po’ di tempo insieme e creare un legame, ho iniziato ad appassionarmi. Poi nel 2018 – racconta – ho lasciato il liceo Da Vinci e in quei mesi in cui sono rimasto a casa prima di iscrivermi al Riccati prendevo la bicicletta, la macchina fotografica e andavo in giro a scattare”. Pura passione autodidatta, quella di Zenoni, che durante la pandemia si è offerto come fotografo volontario per i mondiali di sci, iniziando a collaborare con l’agenzia Pentaphoto e avvicinandosi ad Alessandro Trovati, uno dei più conosciuti fotografi sportivi. Cortina 2021, mondiali di ciclismo, mondiali di nuoto, finali di coppa del mondo a Soldeu. Un click dopo l’altro, immagini bellissime.

“È qualcosa che mi diverte e che mi piacerebbe poter fare a qualsiasi ora. Fino a qualche anno fa – ammette – non avrei certo pensato di raggiungere così presto queste piccole soddisfazioni”. Al bianco e nero preferisce i colori, lavora in digitale con una Sony ma se

dovesse lavorare su pellicola sa già che non potrebbe fare a meno della vecchia Laika del papà, “con quel rumore dello scatto che ti proietta in un altro mondo”. Ama lo sport come

soggetto, ma più volte nella testa gli è frullata l’idea di diventare un reporter, sulle orme del suo idolo, l’inglese Martin Parr. “Il fascino della fotografia sta nel metodo, nel pragmati-

smo, che poi è il mio modo di comunicare”. E mentre continua a immaginarsi un giorno in quello studio a New York, legge Bukowski, Ernaux, Kerouac.

Al trevigiano Marco Zanta il Premio Hemingway per la fotografia

Il fotoartista trevigiano Marco Zanta ha vinto la trentanovesima edizione della sezione fotografia del Premio Hemingway, la cui cerimonia conclusiva si è tenuta il 18 giugno scorso a Lignano Sabbiadoro. Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito a Zanta per il suo fotolibro “It’s all one song”, che ha convinto la giuria per il suo particolare processo di stampa e confezionamento, per i temi riguardanti l’architettura sociale che caratterizza la città e per la simbolicità umana. Il fotografo, classe 1962, è impegnato da molti anni nella ricerca sulla rappresentazione degli spazi urbani, con una particolare sensibilità rivolta all’architettura e ai siti industriali. “Una delle voci più interessanti dei fermenti artistici e culturali del nostro territorio, un artista veneto al quale è stato assegnato un premio importante che celebra lo stile autentico e la profondità emotiva delle grandi personalità della creatività intellettuale, caratteristiche che – ha affermato il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, complimentandosi con Zanta – hanno reso Ernest Hemingway uno dei più importanti maestri della letteratura mondiale”. Premiati anche la scrittrice belga francofona Amélie Nothomb per la letteratura, lo storico e saggista Carlo Ginzburg per l’avventura del pensiero e l’avvocatessa e attivista iraniana Shirin Ebadi, già Premio Nobel per la Pace nel 2003, per la sezione testimoni del nostro tempo.

www.lapiazzaweb.it 18 Eccellenze di Marca
Giovanni Zenoni e uno dei suoi scatti

Il festival. Revine Lago ospita dal 21 al 29 luglio la XIX edizione della manifestazione indipendente

Lago Film Fest, il cinema del futuro Retrospettiva per il Leone d’oro Lav Diaz

Duecento film provenienti da 45 Paesi. Nove giorni di proiezioni, incontri e masterclass dedicati al cinema del futuro, dal 21 al 29 luglio. E poi fireworks, focus tematici con ospiti italiani e internazionali. Il tutto a Revine Lago, dove ormai ogni dettaglio è pronto per la diciannovesima edizione di Lago Film Fest, festival indipendente di cinema di ricerca che mette a fuoco il futuro del cinema attraverso la lente d’ingrandimento sul cortometraggio. Un’esperienza di festival unica nel suo genere, sospesa nel tempo, che va vissuta di persona per poterla comprendere.

La selezione dei film in concorso quest’anno – tra fiction, documentari e animazioni – è avvenuta fra oltre 3mila candidature pervenute da tutto il mondo, suddivise in nove concorsi ufficiali: Moving Bodies, Nuovi Segni, Principi Award, Regione del Veneto, Concorso Nazionale, Concorso Internazionale, insieme a tre concorsi legati ai più piccoli, Unicef Kids e Unicef Teens, Unicef Young Adults e il concorso LOST (Lago Originale Soundtrack) alla migliore colonna sonora. Tutti i film vengono proiettati in lingua originale e sottotitolati in italiano.

Tra i titoli in concorso si segnalano “Natureza Humana” di Monica Lima, anteprima nazionale del film vincitore dell’International Film Festival Rotterdam; “Remix Remix” del Collettivo L’Ambulante, anteprima mondiale del film collettivo girato tra gli altri da Gaetano Crivaro, Riccardo Giacconi e Margherita Pisano; “Stasis” di Djamel Kerkar, anteprima internazionale del nuovo film di uno dei registi algerini di punta del momento; e un Premio Regione del Veneto che ospita ben quattro anteprime mondiali, film diretti dai giovani registi emergenti Anouk Chambaz, Andrea De Fusco, Giovanna Repetto e del duo Giovanni Benini e Luca Mantovani.

In apertura di festival ci sarà la proiezione fuori concorso di “Cuore di Mamma” di

Francesco Sossai, film inedito in anteprima mondiale del regista bellunese di ritorno dal successo di Cannes. Mentre come film di chiusura festival ci sarà l’anteprima italiana del restauro di “O Movimento das Coisas” di Manuela Serra, film perduto e recentemente riscoperto su un mondo rurale che va scomparendo, scelto dalla regista Catarina Vasconcelos.

Molte le proiezioni fuori concorso, tra proiezioni speciali, focus tematici e curatoriali, retrospettive dedicate ai giovani autori. E l’evento centrale di Lago Film Fest 2023 sarà proprio una retrospettiva italiana: quella dedicata a Lav Diaz, regista filippino vincitore del Pardo d’oro e del Leone d’oro alla mostra del cinema di Venezia. Alle opere di Diaz verrà dedicata una sala cinematografica adibita ex novo nel borgo di Lago, realizzata recuperando uno stabile in disuso. Sette i film in programma: dal fluviale “Evolution of a Filipino Family” (della durata di ben 11 ore) alla consacrazione avvenuta nel 2014 con il Pardo d’oro per “From What is Before”. Il regista sarà presente al festival per introdurre le proprie opere e per incontrare il pubblico in questo contesto decisamente inedito.

Al regista argentino Eduardo Williams (giovane cineasta annoverato fra i più innovativi della sua generazione), alla tedesca Helena Wittmann (il suo “Human Flowers of Flesh” dopo l’anteprima a Locarno è già stato distribuito in tutto il mondo) e allo svizzero

Cyril Schäublin (nel 2022 ha vinto alla Berlinale il premio come miglior regista) sono dedicati i fireworks. Mentre tra i focus tematici la novità assoluta è costituita dallo spazio “Frontiers”, dedicato alle contaminazioni fra cinema e arti contemporanee, dedicato quest’anno allo studio di architettura Forensic Architecture, che con le sue videoinvestigazioni ha affrontato, attraverso gli strumenti cinematografici, questioni sociali. Tra le proiezioni speciali quest’anno ci saranno due cortometraggi inediti al cinema di Eva Giolo, videoartista belga conosciuta a livello internazionale per i suoi lavori tra cinema e arte, oltre all’anteprima italiana di “Mother Melancholia” di Samantha Shay, dance film realizzato con Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch.

Al dialogo fra cinema e musica sono dedicati gli appuntamenti con alcuni ospiti d’eccezione: Davide Favargiotti, David di Donatello al miglior suono per “Dogman” di Matteo Garrone”; il sound designer e artist attivo sul cortometraggio e l’animazione Enrico Ascoli; la compositrice Giulia Tavaglia, che ha firmato anche la colonna sonora della serie “L’amica geniale”.

200 film da 45 Paesi e nove concorsi ufficiali Del regista filippino, che interverrà in presenza, saranno proiettati sette film, fra cui il fluviale “Evolution of a Filipino Family”(11 ore)

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Cultura - Eventi Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Nella foto sopra il lago durante una proiezione; in basso, il regista Lav Diaz.

Politica. Il partito in fermento conferma la fiducia al giovane deputato e sindaco padovano

La Lega scommette su Alberto Stefani: “Siamo l’avanguardia, non la retroguardia”

Sulle tensioni interne: “Una forte maggioranza, silenziosa, c’è sempre stata. Diventa fondamentale aprire le sezioni ai giovani, alle energie positive e alla società civile”

Dopo settimane di attesa condite da prese di posizione, colpi di scena e polemiche la Lega veneta ha scelto che strada prendere e ha deciso di camminare al fianco del suo leader nazionale Matteo Salvini confermano la fiducia al giovane Alberto Stefani. Da commissario regionale della Lega il giovane deputato nonché sindaco di Borgoricco, nel padovano, Stefani è ora il segretario veneto. A sancire la vittoria della sua linea il congresso che si è celebrato lo scorso 24 giugno a Padova e che ha visto Stefani, sostenuto dall’ala salviniana del partito, prevalere nettamente sullo sfidante Franco Manzato, mentre si è chiamato fuori, in evidente dissenso, Roberto Marcato, da tempo ormai voce critica e seguitissima tra il popolo leghista. Stanno con il neo segretario invece il parlamentare padovano Massimo Bitonci che dichiara: “Complimenti all’amico Stefani, eletto con con un largo consenso, a comprova dell’ottimo lavoro svolto in questi due difficili anni da commissario. Dal suo intervento al congresso, tutti hanno compreso la sua determinazione ed il nuovo progetto della Liga Veneta, che guarda alle sfide future e al

rinnovamento del nostro movimento.

E’ una persona molto capace che sarò in grado di raccogliere le sfide che ci attendono”. Anche Giuseppe Pan sottolinea la necessità di “lavorare per una Lega identitaria, capace di ascoltare e legata al nostro territorio. Al fianco della nostra gente, dal più piccolo comune alle nostre grandi città”.

Ora tocca a Stefani, forte del consenso ricevuto, lavorare per voltare pagina, ricucire gli strappi e ritagliare un nuovo ruolo di spicco alla Lega nell’alleanza di centrodestra, dove anche in Veneto l’avanzata di Fratelli d’Italia è evidente.

Alberto Stefani, da commissario a segretario della Lega in Veneto, quale il suo commento all’esito del congresso?

“Sono tanto soddisfatto quanto motivato a lavorare al servizio del movimento. L’anno prossimo ci aspettano 350 Comuni al voto, le elezioni europee e molto probabilmente le elezioni provinciali. Dovremo farci trovare pronti, esprimendo le migliori energie della Lega”.

Adesso quali sono le priorità sulle quali lavorare?

“Prima di tutto portare a casa l’autonomia, illustrando ai cittadini costan-

temente a che punto siamo con l’iter parlamentare. Inoltre puntiamo a dare vita ad un organo di informazione che comunichi l’attività istituzionale di consiglieri regionali, parlamentari ed europarlamentari, per tenere aperto e costante il dialogo e il confronto con la nostra base. Ecco allora che diventa fondamentale aprire le sezioni ai giovani, alle energie positive del movimento e alla società civile. La Lega è il partito dell’avanguardia non della retroguardia”.

Ma ci sarà anche da guardare all’interno del partito. Come intende ricompattare la Lega dopo i recenti dissensi e

Il commento. Marcello Bano aveva sostenuto la candidatura di Marcato

ai

“I congressi di partito sono il momento della democrazia e del confronto interno. Erano anni che chiedevamo questo confronto e finalmente l’abbiamo avuto, quindi sarebbe assurdo da parte nostra non accettarne l’esito”. Marcello Bano non ha mai fatto mistero della sua posizione all’interno del partito e dell’appoggio nei confronti di Marcato, ma ora che il confronto c’è stato invita a guardare oltre e a concentrare gli sforzi sui prossimi impegni politici.

“Ci siamo battuti per una visione del partito più legata ai territori e meno alle dinamiche nazionali”, ribadisce il sin-

daco di Noventa Padovana, eletto fra i dodici componenti del direttivo regionale. “Al di là dell’amarezza per le vicende che hanno portato al ritiro di quello che per me personalmente era e rimarrà sempre un punto di riferimento nella Liga Veneta, l’assessore Roberto Marcato, non ci resta che prendere atto che la linea da noi sostenuta non è passata. E’ quindi doveroso fare i complimenti e gli auguri di buon lavoro al nuovo segretario Alberto Stefani”.

L’invito, quindi, è quello di ricucire: “Come componente neoeletto del direttivo nazionale, - continua Bano -

continuerò a promuovere le idee che hanno portato me e tanti altri a entrare in Lega: il federalismo, l’autonomia, la difesa degli interessi dei territori e delle comunità.

Chi scambia i congressi di partito per guerre fratricide non ha capito cos’è la politica: all’interno della Liga Veneta, come in ogni comunità di persone, ci sono opinioni e sensibilità diverse. Se ne discute insieme, magari animatamente, e poi ci si allinea”.

Ora dunque si volta pagina? “Il compito di fare sintesi spetta al segretario,conclude il sindaco padovano - che oggi

le tensioni pre e post congressuali?

“I congressi ci sono sempre stati. E precedentemente erano vinti con divario minore. La legittimazione che proviene da questo congresso regionale, con il voto positivo del 65% degli aventi diritto, stabilisce che una forte maggioranza, silenziosa, c’è sempre stata. Si ricompatta il partito, affrontando le sfide che abbiamo davanti: poche parole, tanto lavoro”.

Con gli alleati di centrodestra, invece, come imposterà il rapporto e la collaborazione anche in vista delle elezioni regionali del 2025?

“Come sempre. Con lealtà e franchezza. La Lega dev’essere un interlocutore credibile nel centrodestra, senza isolarsi con sparate da giornale, che lasciano il tempo che trovano”.

Infine, è d’accordo con l’ipotesi di un nuovo mandato per Zaia alla guida del Veneto?

“Assolutamente si e me ne sto facendo portavoce in Prima Commissione - Affari Costituzionali alla Camera dei deputati”, conclude Stefani che, incassata l’investitura dal partito, apre così una nuova stagione mettendo subito in chiaro quale sarà il peso della Lega nel governo della Regione. Un’ambizione che dovrà misurarsi con l’avanzata di Fratelli d’Italia anche nella nostra regione”.

può farlo a pieno titolo perché finalmente, dopo anni di commissariamenti, c’è stata un’elezione e un’investitura democratica. Siamo pronti a collaborare con tutti per il bene del Veneto e della Lega”.

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“Ci siamo battuti per un partito più legato
territori, ora tocca al segretario fare sintesi”
Alberto Stefani neo segretario veneto della Lega insieme a Massimo Bitonci Marcello Bano

Politica. Il senatore Udc Antonio De Poli ragiona sulle prospettive legate alla riforma delle Province

“Noi interpreti delle esigenze dei territori”

La politica cambierà con il nuovo assetto politicoamministrativo che si delineerà con la riforma delle Province. Ne parliamo con il senatore dell’UDC Antonio De Poli che rivendica: il rapporto con i territori è nel nostro Dna politico

“Soffia un vento nuovo in politica. Oggi più che mai c’è una grande attenzione dei cittadini verso chi è capace di stare mezzo alla gente, si fa carico dei problemi, con concretezza. E’ la politica di una volta, di chi consuma le scarpe andando in giro nei territori, ascoltando le proprie comunità”.

Come sta mutando la politica nel centrodestra ?

“La politica cambia sia nel contesto generale (l’area cattolica moderata “del fare” fa sempre di più la differenza in positivo) sia con il nuovo assetto politico amministrativo (che si delineerà con la riforma delle Province in cui gli elet-

tori torneranno ad eleggere il Presidente di Provincia e i 24 consiglieri provinciali). Cambia perché, oggi più che mai, conta il rapporto con la gente nei territori e tutto questo fa parte del nostro Dna politico di uomini e donne di centro”.

Senatore, è finita la stagione di chi grida nelle piazze e nei social?

“Sì, è finita l’epoca del populismo e dei dilettanti allo sbaraglio. E’ tempo di dare spazio a chi fa scelte concrete, con attenzione e serietà, guardando alle priorità come lavoro, sanità pubblica - che vuol dire tutela della salutee anche politiche sociali e, di riflesso, difesa delle persone

più fragili e delle fasce sociali più deboli”. Qual è il bilancio di inizio Legislatura e quali sono i temi in agenda su cui bisogna intervenire?

“Il bilancio è positivo: parlano i fatti come il taglio del cuneo fiscale a beneficio di imprese e lavoratori (100 euro in più in busta paga ai lavora-

tori con i redditi più bassi) e gli interventi contro il caro-energia. Abbiamo di fronte la sfida del PNRR (nessun euro deve tornare indietro a Bruxelles) e, per garantire lo sviluppo delle nostre imprese che sono “il motore” della crescita dei territori, dobbiamo investire sulle infrastrutture: la SR 10 – che è ora una delle priorità

Scuola per aspiranti sindaci e amministratori: boom di presenze

L’anno prossimo anche in Veneto saranno circa 350 i Comuni al voto, con una nutrita truppa di aspiranti sindaci con migliaia di candidati ai consigli comunali, fra i quali molti giovani. Probabile che fra di loro vi saranno anche parecchi dei duemila under 35 che stanno partecipando al corso “FormAzione Comune” ideato appunto per fornire ai giovani aspiranti amministratori i “ferri del mestiere” per affacciarsi alla vita pubblica e politica. Ad organizzarlo, gratuitamente, è l’Anci Giovani Veneto. Nelle sette lezioni in videoconferenza e nelle due simulazioni in presenza vengono trattati i principali aspetti pratici sulla vita amministrativa di un Comune: dal funzionamento della Giunta e del Consiglio Comunale passando

per materie come il bilancio, il sociale, la comunicazione con i cittadini fino al cerimoniale. Niente viene lasciato al caso o all’improvvisazione, dall’uso della fascia tricolore fino all’abito giusto da indossare durante gli eventi pubblici. E l’attenzione da parte dei giovani che intendono affacciarsi alla vita pubblica e mettersi in gioco nell’amministrazione locale non manca, spiega Roberto Bazzarello, coordinatore di Anci Giovani Veneto che ha lanciato il corso ormai tre anni fa.

“Nel 2020 quando abbiamo ideato e lanciato questo corso - ricorda Bazzarello - non ci aspettavamo questo successo. Oggi FormAzione Comune è il primo corso in Italia che insegna l’abc a chi vuole candidarsi a fare il sindaco, l’assessore o il consigliere

comunale ma anche ai cittadini che vogliono conoscere come funziona un Comune. Ci sono sempre meno giovani che vogliono fare i Sindaci e gli amministratori locali. Grazie a questo corso che è una vera e propria scuola per diventare amministratori contiamo di favorire la partecipazione dei giovani e dei cittadini alla vita politica del nostro paese. Il corso negli anni ha raggiunto numeri record, quest’anno siamo arrivati ad oltre duemila persone collegate da tutta Italia alle videoconferenze, ed è diventato un appuntamento strategico per i cittadini che vogliono candidarsi alle elezioni amministrative ma anche per chi è già stato eletto e vuole conoscere al meglio il funzionamento della macchina amministrativa. C’è bisogno di un ri-

infrastrutturali sul tavolo del Governo - , ma anche la Sp47 Valsugana e la Sr 308”.

Uno sguardo verso il futuro: autonomia e prossime regionali. Cosa chiedono i veneti?

“Sull’autonomia dobbiamo raggiungere l’obiettivo nel più breve tempo possibile. Noi veneti siamo un popolo del fare. I cittadini ci chiedono risposte tangibili. Per fare questo dobbiamo farci interpreti dei territori, ascoltare il Veneto della concretezza, di chi lavora, di chi fa impresa, di chi opera nel volontariato e promuove il valore della solidarietà. Questi mondi ci indicheranno, così come tutti i cittadini, la strada da percorrere da qui alle prossime elezioni regionali”.

cambio generazionale fra gli amministratori dei nostri Comuni e vedere che ci sono giovani che hanno voglia di mettersi in gioco è un buon segno”. Completate le sette lezioni in videoconferenza l’ultima fase consiste in due simulazioni di consigli comunali, con tanto di confronto fra esponenti della maggioranza e dell’opposizione. Una piccola prova “sul campo” per testare quanto imparato in questi mesi.

www.lapiazzaweb.it 21 Regione
Roberto Bazzarello

Actv. Al via molte novità per l’azienda: un investimento a più step

Digitalizzazione e semplicità: i nuovi pilastri della mobilità veneziana

Digitalizzazione e semplificazione dell’acquisto. Sono questi i pilastri del futuro per la società di trasporti Actv che nelle scorse settimane ha dato il via a una serie di novità che permetteranno ai viaggiatori di usufruire di diverse possibilità di acquisto del biglietto, di richiedere o rinnovare la carta Venezia Unica in formato digitale, di beneficiare di una piattaforma web rinnovata e di sapere in tempo reale l’orario di arrivo di bus e vaporetti. Un investimento a più step che sfiora i cinque milioni.

Biglietti via WhatApp

Grazie al nuovo sistema Chat&Go, è possibile acquistare in pochi click un biglietto del servizio di trasporto urbano del Comune di Venezia dal proprio smartphone senza dover scaricare applicazioni o compiere registrazioni. Inquadrano il QRCode collocato in tutte le fermate della rete urbana o salvando il numero (+39 339 990 8002) sul proprio cellulare è

possibile avviare una chat che in pochi secondi conduce alla fase di acquisto tramite carta di pagamento, Samsung Pay e Apple Pay. Inizialmente i biglietti disponibili sono il titolo valido 75 minuti su autobus, tram e people mover da 1,50 euro (non valido in navigazione), il titolo per l’aeroporto da 10 euro e quello turistico per da 9,50 euro per il vaporetto.

La tessera Venezia Unica si digitalizza

Da luglio è partita anche la virtualizzazione del processo di emissione della tessera Venezia Unica che consente di richiedere o rinnovare la tessera direttamente on line al fine di registrarla in modalità digitale sulla AVM Venezia

Official App. Nello specifico, ai richiedenti non viene più emessa una tessera fisica, ma viene fornito esclusivamente il numero seriale da inserire nel profilo dell’applicazione per poter procedere con l’acquisto dei titoli di viaggio (biglietti,

carnet e abbonamenti) riservati ai possessori di tessera Venezia Unica. Questo consente di rinnovare o richiedere la tessera direttamente da casa evitando di recarsi in punto vendita per l’emissione.

Una nuova piattaforma web

In cantiere per il 2024 anche la costruzione di una piattaforma web rinnovata e con interfaccia unica per tutti i servizi. L’obiettivo del portale sarà integrare in modo multi-modale e multi-canale tutti i sistemi

esistenti o in fase di sviluppo, come quello dell’infomobilità. In sostanza, un sistema “account based”: con un solo account sarà infatti possibile accedere a tutti i servizi.

Dispositivi a bordo per acquisti contactless

Oltre al nuovo sistema centrale di bigliettazione elettronica per il 2024 è in programma la progressiva installazione delle nuove validatrici che porteranno in dote la tecnologia EMV: sarà quindi possibile

acquistare il biglietto tramite carta di pagamento contactless direttamente a bordo di bus e tram o all’ingresso degli impianti della rete navigazione e people mover.

Display alle fermate e aumento delle emettitrici automatiche

Infine un investimento sui sistemi di infomobilità con la predisposizione di display digitali in grado di segnalare in tempo reale l’orario di arrivo di bus e vaporetti. L’obiettivo di Actv è di installarne 500 entro l’inizio del 2026 su tutte le fermate urbane della terraferma. Per quanto riguarda invece le emettitrici automatiche, Actv mira a un raddoppio tra fine 2023 e inizio 2024. Tuttavia, anche per i meno tecnologici c’è una buona notizia: resteranno anche le biglietterie fisiche così come le agenzie Venezia Unica e in generale tutta i punti di vendita autorizzati, come le tabaccherie.

www.lapiazzaweb.it 22 Regione
che sfiora i cinque milioni

L’intesa. Sancito l’accordo per la nuova campagna informativa “Guida Sicura”

Aspiag Service Despar e la Questura di Treviso uniti per la sicurezza stradale

Aspiag Service Despar e la Polizia di Stato proseguono la loro partnership a sostegno di iniziative di carattere sociale, promuovendo questa volta l’importanza della sicurezza stradale, uno dei temi più discussi e sentiti tra le istituzioni e le comunità. Secondo l’ISTAT, nel 2022 sulle nostre strade sono stati oltre 70.000 i sinistri di cui oltre 1.300 mortali, dati estremamente preoccupanti e le cui cause sono riconducibili all’eccesso di velocità e alla disattenzione, fattori che possono essere evitati adottando un comportamento sicuro e responsabile al volante. Proprio per promuovere la cultura della sicurezza stradale, Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, è promotrice, insieme alla Questura di Treviso e alle altre questure del Veneto, della nuova campagna informativa “Guida Sicura”. L’iniziativa si pone l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini sui comportamenti da adottare per viaggiare in sicurezza, tra cui l’importanza dell’uso delle cinture di sicurezza, sui fenomeni che causano distrazione alla guida, come l’uso del cellulare e sulle sanzioni in cui possono incorrere in caso di guida sotto l’effetto di sostanze alteranti. “La strada deve essere affrontata con prudenza e buon senso. Bisogna essere concentrati, saper valutare le proprie condizioni fisiche, conoscere i mezzi che si usano

e le strade che si percorrono, perché la maggior parte degli incidenti è dovuta a disattenzione, negligenza e alla sottovalutazione delle condizioni soggettive e oggettive” ha sottolineato il Questore di Treviso Manuela De Bernardin. Per questa ragione, Aspiag Service Despar con il sostegno della Questura di Treviso e delle altre Questure del Veneto ha ideato questa campagna per la sicurezza stradale che, attraverso 60.000 opuscoli informativi dal linguaggio semplice e immediato distribuiti nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar del Veneto,

fornisce un vero e proprio vademecum con otto consigli per guidare responsabilmente e indica i numeri utili a cui rivolgersi in caso di necessità o emergenza sulla strada. “Oltre all’impegno delle Forze di Polizia, in primis la Polizia Stradale e di tutti gli enti interessati – ha concluso il Questore De Bernardin - la prevenzione più efficace è la consapevolezza e strategica è l’attività di informazione e di incontro con le Istituzioni. Con questa campagna di sensibilizzazione, rinnoviamo, con la preziosa collaborazione di Despar, il nostro appel-

lo alla responsabilità degli utenti della strada per renderli primi garanti della propria sicurezza e di quella degli altri”.

Prendere parte a iniziative di carattere sociale è da sempre parte della filosofia del marchio dell’abete che ha intrapreso nel corso degli anni progetti volti alla promozione del territorio e alla valorizzazione delle comunità in cui l’azienda opera. “Per Aspiag Service Despar è dunque motivo di orgoglio e grande soddisfazione poter mettere a disposizione i propri punti vendite del Veneto per questa importante collaborazione con la Polizia di Stato, ed essere quindi un veicolo di promozione sociale, creando un continuo rapporto di collaborazione e condivisione dei valori e di attenzione al territorio e alle persone -ha commentato Giovanni Taliana, Direttore Regionale Veneto di Despar - Con questa campagna informativa vogliamo sensibilizzare i cittadini, e soprattutto i giovani, su un tema basilare come quello della sicurezza alla guida, con l’obiettivo preciso di contrastare il più possibile il tragico fenomeno dell’incidentalità stradale. Grazie a questa partnership, abbiamo quindi la possibilità di dare ai cittadini oltre che gli strumenti necessari per adottare una guida sicura, consapevole e nel rispetto delle norme anche l’opportunità di instaurare una vera cultura della sicurezza stradale che ponga al centro il rispetto della vita e della persona”.

Collaborazione con le Questure del Veneto, un progetto di pubblica utilità

Essere parte attiva dei territori e delle comunità che la ospitano e contribuire a un modello di sviluppo basato su legami sociali e relazioni forti è una delle mission di Aspiag Service Despar su cui si fonda la sua strategia di responsabilità sociale di impresa. E proprio su queste basi è nata quasi due anni fa la collaborazione tra l’azienda e le sette Questure del Veneto che rappresenta un altro importante passo all’interno di un percorso che Aspiag Service Despar ha scelto di intraprendere insieme alle istituzioni dei territori in cui l’azienda è presente, con l’obiettivo di portare avanti azioni e progetti di pubblica utilità a sostegno delle comunità locali.

Il progetto di collaborazione ha infatti lo scopo di dare

vita a campagne, attraverso strumenti semplici e diretti come opuscoli informativi e incontri con le forze dell’ordine, per sensibilizzare su temi dal grande impatto sociale, sfruttando come cassa di risonanza dei messaggi oggetto della campagna la presenza capillare sul territorio dei punti vendita a insegna Despar, Eurospar e Interspar.

Negli anni di partnership sono state diverse le tematiche affrontate, quella della sicurezza alla guida è solo l’ultima in ordine di tempo: la violenza contro le donne, una piaga che continua a segnare con drammatica regolarità le cronache, il bullismo, e la sua estensione virtuale, il cyberbullismo, che rappresentano forme di violenza fisica e psicologica che colpiscono in

modo sempre più frequente giovani e adolescenti. E ancora le truffe che, con il moltiplicarsi dei canali a disposizione, online, telefonici o di persona, rappresentano un pericolo per tutti i cittadini, ma in particolare per le persone anziane, per arrivare infine alla campagna sulla sicurezza alla guida diffusa ora attraverso i punti vendita dell’abete. Grazie a queste iniziative, il punto vendita diventa così molto più di un semplice luogo dove fare la spesa, ma un vero e proprio spazio sociale dove è possibile fare formazione su temi di rilevanza collettiva, creare consapevolezza, promuovere la prevenzione e dare ai cittadini indicazioni utili su come comportarsi e a chi poter fare riferimento in caso di bisogno.

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Da destra Giovanni Taliana e Manuela De Bernardin

E…state al caldo ma in salute

Il Ministero della Salute ha composto un decalogo utile a prevenire gli effetti nocivi del caldo

Quest’anno

si è fatta attendere un po’ di più ma, alla fine, è arrivata la bella stagione. Sotto questo sole però è importante stare bene evitando che il caldo diventi un’emergenza. E’ opportuno dunque seguire una serie di facili regole che consentano di vivere al meglio l’estate, comportamenti che è bene seguano un po’ tutti ma in particolare quelle categorie di persone più fragili (anziani, con malattie croniche o cure palliative, bambini) che potrebbero essere più a rischio nei giorni più caldi dell’anno. Il ministero della Salute, nell’ambito delle attività estiva del Piano Caldo, ha realizzato un decalogo con semplici regole da seguire per prevenire gli effetti negativi del caldo. Evitare l’esposizione all’aria aperta nelle ore più calde, tra le 11 e le 18, è il primo consiglio suggerito. Ma anche per chi rimane all’interno di ambienti domestici o di lavoro è bene migliorare la qualità del clima. La misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane o veneziane) che blocchino il passaggio della luce ma non quello dell’aria. E’ efficace l’impiego dell’aria condizionata che tuttavia va usata con attenzione, evitando di regolare le temperature a livelli troppo bassi rispetto all’esterno. Una temperatura tra 25° e 27°C, con un basso tasso di umidità, è sufficiente...

Prosegue alla pag. seguente

LUGLIO 2023 on-line: /category/salute/
Le regole per vivere al meglio la bella stagione

Salute

Cambia il ritmo delle giornate e c’è più tempo per stare insieme

Fine della scuola: genitori e adolescenti durante l’estate

Le regole per vivere al meglio la bella stagione

Segue dalla pag. precedente

..a garantire il benessere e non espone a bruschi sbalzi termici rispetto all’esterno. Da impiegare con cautela anche ventilatori meccanici che accelerano il movimento dell’aria ma non abbassano la temperatura ambientale. Bere molto e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo, soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Esistono tuttavia particolari condizioni di salute, come l’epilessia, le malattie del cuore, del rene, del fegato per le quali l’assunzione eccessiva di liquidi è controindicata. Se si è affetti da qualche malattia è necessario consultare il medico prima di aumentare l’ingestione di liquidi. E’ opportuno farlo anche se si sta seguendo una cura che limita l’assunzione di liquidi. Va invece moderata l’assunzione di bevande contenenti caffeina mentre sono da evitare le bevande alcoliche. Conservare correttamente gli alimenti e fare pasti leggeri è un’altra delle buone abitudini da osservare in questa stagione. La digestione, infatti, per il nostro organismo è un vero e proprio lavoro che aumenta la produzione di calore nel corpo. Indossare un abbigliamento leggero contribuisce a limitare la produzione di calore nel corpo. Sono consigliati indumenti di cotone, lino e fibre naturali mentre è bene evitare quelle sintetiche. All’aperto è utile proteggersi dai raggi solari, indossando cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto; per salvaguardare gli occhi sono utili gli occhiali da sole con filtri UV, con particolare attenzione ai bambini.

Genitori e adolescenti durante l’estate: come comportarsi, come gestire questo cambio di ritmo di vita, come organizzare al meglio questi mesi di vacanza anche sul piano della qualità delle relazioni, per far sì che siano costruttive. L’adolescenza, come si sa, è un’età oppositiva e spesso i figli rifiutano a priori consigli e proposte, ma questo non deve portare i genitori ad arrendersi. E’ invece importante capire, insieme ai ragazzi, quali possano essere i loro interessi per questo periodo e fare un piano condiviso per affrontare l’estate nel migliore dei modi possibili. Innanzitutto, è bene ricordare che i ragazzi vengono da un lungo anno scolastico e che l’estate deve essere anche un momento di ricarica e di riposo per l’anno successivo.

L’Ulss 2 Marca Trevigiana suggerisce alcuni consigli a genitori e ragazzi per trascorrere nella maggiore serenità possibile questo periodo dell’anno.

Bisogna in primo luogo ricordare che anche la noia è importante. E’ opportuno pertanto che i genitori concedano ai ragazzi qualche giorno di totale riposo in cui svegliarsi un po’ più tardi del solito, fare colazione senza fretta e non programmare attività strutturate.

In estate c’è più tempo per socializzare. E’ giusto che i ragazzi incontrino gli amici: fa parte

di una corretta crescita. La possibilità di accogliere in casa gli amici dei figli, senza essere tuttavia troppo invadenti, può essere una occasione per condividere con i ragazzi momenti di allegria e di socializzazione.

La maggior disponibilità di tempo libero può aiutare a coltivare passioni e hobbies: la pausa dalla scuola può essere utilizzata per dedicare il tempo che solitamente non c’è a dei nuovi interessi in modo che i ragazzi riescano ad esprimersi. E’ importante che i genitori possano condividerle con loro, così come lo è programmare assieme le vacanze: Pensare con loro come poter organizzare l’estate può essere un interessante motivo di confronto.

I ragazzi hanno bisogno anche di maggiore libertà in questo tempo. E’ opportuno che i genitori allentino la “presa” sui figli e considerino l’estate come l’occasione per lavorare con più leggerezza nella relazione con loro.

In ogni caso l’Ulss 2 Marca Trevigiana ricorda che è attivo un gruppo Facebook di ascolto, uno spazio psico-educativo dedicato ai genitori di adolescenti, dove ci si può confrontare tra genitori e con gli operatori dell’Unità operativa Infanzia Adolescenza Famiglia e Consultori. https://www.facebook.com/groups/tiascoltoulss2.

Nel caso ci si spostasse in automobile, ricordarsi di ventilare l’abitacolo prima di iniziare un viaggio, anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione. Regolare la temperatura sul valore di circa 5° inferiori a quella esterna, evitando di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri. Se ci si deve mettere in viaggio evitare le ore più calde della giornata, specie se l’auto non è climatizzata, e tenere sempre in macchina una scorta d’acqua. Infine, non lasciare mai neonati, bambini, animali in macchina, neanche per brevi periodi.

L’estate è la stagione ideale per praticare un po’ di sport all’aria aperta ma è da evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata. In ogni caso, se si fa attività fisica bisogna bere molti liquidi. Per gli sportivi può essere necessario compensare la perdita di elettroliti con gli integratori.

Prendiamoci cura delle persone che in questa stagione sono a maggior rischio di malessere o di un peggioramento dello stato di salute, come gi anziani che vivono da soli, o i neonati, offrendo l’assistenza di cui hanno bisogno e segnalando ai Servizi sociosanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Non ci si deve dimenticare neanche degli animali domestici che hanno bisogno di molta acqua fresca e di stare in zone ombreggiate.

Ma, se il protocollo per la prevenzione delle patologie da temperature elevate non dovesse bastare è sempre bene chiedere informazioni al numero verde 800535535, attivato dalla Regione Veneto in collaborazione con il Servizio di Telesoccorso e Telecontrollo.

Ciascuna azienda sanitaria inoltre ha attivato un proprio d’intervento per affrontare l’emergenza caldo, con servizi e numeri telefonici di riferimento.

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I suggerimenti dell’Ulss 2 Marca Trevigiana che ha attivato anche un gruppo Facebook di ascolto

Turismo sociale e inclusivo. L’esperienza proposta dall’Ulss 3 per l’edizione 2023

L’estate speciale di nove ragazzi con disabilità

Per tutto il mese di luglio i giovani, tra 20 e 35 anni, lavorano e vivono insieme nelle località balneari di Chioggia e al Lido, e hanno anche un ricco programma di attività ricreative

Pedalare in bici, un’attività che fa bene al cuore

Nove ragazzi con disabilità, che per un mese lavorano e vivono insieme trascorrendo un’estate “diversa”, più ricca ancora, portando il loro personalissimo contributo: sono loro gli attori principali dentro l’estate solidale, e ricca di molte iniziative e proposte, organizzata dell’Ulss 3 Serenissima. “Cinque dei ragazzi selezionati lavorano a Chioggia, e gli altri quattro a Venezia – spiega il direttore dei Servizi sociosanitari, Massimo Zuin – e con i loro volti e le loro mani indaffarate sono un po’ il simbolo dell’edizione 2023 dell’iniziativa “Turismo Sociale e Inclusivo nel Veneto” nelle nostre città balneari. A partire dalla loro disponibilità e dal loro entusiasmo, si sta realizzando una concreta esperienza di turismo integrato, importante per loro ma anche per i contesti che li hanno accolti”. Attraverso un’estensione estiva di quello che tecnicamente si chiama Servizio di inserimento lavorativo e autonomia abitativa, i nove giovani, tutti di età compresa tra i 20 e i 35 anni, nel mese di luglio sono stati inseriti in esperienze occupazionali diverse da quelle che hanno già svolto. A Chioggia, ad accogliere i cinque ragazzi sono stati gli stabilimenti balneare Astoria e Clodia, il Park Hotel e il Mare Notus di Sottomarina; a Venezia due dei giovani

stanno lavorando all’Hilton Molino Stucky alla Giudecca, uno è alla spiaggia Bluemoon del Lido, una ragazza svolge attività di segreteria al liceo artistico Guggenheim. La loro attività lavorativa sarà retribuita, in continuità con quanto avviene durante i mesi normali per le persone inserite nei programmi del Sil della Regione Veneto. “I nove ragazzi sono stati selezionati – sottolinea Vanni Stangherlin, referente del Progetto – tenendo conto delle loro abilità lavorative e a partire dal fatto che, con il supporto delle famiglie, sono in grado di affrontare un intero mese fuori di casa. Sono stati tutti accolti in contesti lavorativi turistici, dentro gli stabilimenti balneari e negli alberghi. I nove giovani stanno vivendo anche un’esperienza di vita comunitaria perché, per tutto il mese, abiteranno in una struttura che permetterà loro di conoscersi e di frequentare insieme, a loro volta, le tante altre iniziative di sport, divertimento e socializzazione che sono state organizzate per le persone disabili nelle spiagge di Chioggia e del Lido. Al termine della giornata di lavoro, infatti, accompagnati dagli educatori che li seguono H24 hanno la possibilità di partecipare alle attività ludico sportive organizzate per loro e per ogni persona con disabilità che frequenti

le spiagge di Chioggia e del Lido di Venezia”.

E’ pronto e definito il quadro più ampio di quelle che sono le proposte del Progetto “Turismo Sociale e Inclusivo nel Veneto” per le spiagge dell’Ulss 3 Serenissima. Nelle spiagge del Lido, in collaborazione con il Comune di Venezia, al Lungomare D’Annunzio sono proposte le attività di beach tennis e di pet-therapy, mentre presso lo stabilimento balneare Blue Moon le persone con disabilità possono provare il Sup, la speciale tavola su cui si pagaia seduti o in piedi; a Sottomarina, con il contributo del Comune di Chioggia, lo stabilimento Astoria propone beach tennis, pet-therapy, roundnet – uno speciale gioco di gruppo con palla e rete –, e l’esperienza del Sup viene proposta all’Astoria ma anche nello stabilimento balneare Zanzibar e allo Stella Maris. Le attività organizzate dall’Ulss 3 Serenissima si inseriscono nel più vasto progetto della Regione Veneto di turismo inclusivo, realizzato con il contributo del Ministero per le Disabilità. Partiti lo scorso 26 giugno le proposte saranno attive tutte fino al 31 agosto: tutti i programmi sono pubblicati nella pagina turismoinclusivo.aulss3.veneto.it, dove ci si prenota per partecipare alle singole proposte.

Una bella pedalata all’aria aperta, se possibile, oppure indoor, non rappresenta soltanto un piacere per chi coltiva la passione per le due ruote ma assicura notevoli benefici a livello fisico. Lo spiega bene la dottoressa Laura Brusamolin, responsabile del Servizio di Attività Motoria dell’Ulss 6 Euganea, anche alla luce di un recente studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Circulation (ahajournals.org/), nel quale si evidenzia che l’utilizzo regolare della bicicletta può ridurre significativamente il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. “Gli spostamenti in bicicletta – sostiene la dottoressa Brusamolin - rappresentano un’attività fisica di intensità moderata che contribuisce a prevenire le malattie croniche come l’obesità, il diabete e le patologie cardiovascolari”. Lo studio, cui fa riferimento la dottoressa, è stato condotto su un campione di oltre 45.000 adulti danesi seguiti per un periodo di 20 anni, e ha rilevato che coloro che utilizzavano la bicicletta

come mezzo di trasporto avevano un rischio di sviluppare una malattia coronarica inferiore del 26%. Gli effetti benefici di una bella pedalata valgono anche per chi opta per l’utilizzo di una bici elettrica. “Pedalare una bici elettrica è un esercizio più intenso rispetto alla passeggiata, fa aumentare maggiormente il consumo di ossigeno e la frequenza cardiaca – prosegue Brusamolin – le e-bike, inoltre, permettono di coprire distanze maggiori e prolungare il tempo di utilizzo rispetto a una bici convenzionale”. Scegliere quotidianamente di utilizzare la bicicletta è un’attività promossa anche nelle recenti linee di indirizzo sull’attività fisica pubblicate dal Ministero della Salute: nel documento, il ciclismo è consigliato a tutte le fasce di età della popolazione quale modo semplice ed economico per mantenersi attivi. Non solo offre numerosi benefici per la salute, ma contribuisce anche alla tutela dell’ambiente, riducendo l’inquinamento atmosferico.

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Salute

Gli appuntamenti. Da Venezia a Rovigo, da Vicenza a Treviso passando per Padova, una selezione di proposte

Una ricca estate di eventi in Veneto

Dai concerti con i big della musica al grande teatro, nel segno della bellezza, della cultura e del divertimento

In Veneto si preannuncia un’estate ricca di eventi per chi resterà in città: numerosi sono infatti gli appuntamenti culturali, musicali e di intrattenimento ospitati in diverse province della regione e pensati per allietare le serate di cittadini e turisti.

Cominciamo dal capoluogo: una città che ha molto da offrire in ogni stagione dell’anno, in estate Venezia aggiunge frecce al proprio arco proponendo attività e manifestazioni alternative in tutto il territorio.

Da segnalare, in particolare, l’appuntamento con “Palcoscenici metropolitani 2023”, la rassegna estiva che propone spettacoli dal vivo in tutto il Comune per tutta l’estate, spaziando dalla prosa alla danza, dalla musica al circo contemporaneo. Fra gli appuntamenti previsti, il festival “Musica dal mondo” ai giardini di via Piave a Mestre, la rassegna teatrale “Verde Groggia” nel parco di villa Groggia (Cannareggio), e “Circus Fever”, rassegna di circo contemporaneo con eventi pensati sia per adulti che per bambini ospitala a Piazzale divisione Acqui (Parco Bussola).

Appuntamenti imperdibili anche nelle altre province venete, a cominciare da Padova: se la città patavina proporrà il consueto calendario di eventi estivi, dai concerti ospitati al Parco della Musica e al Parco Milkovich (nell’ambito di “Arcella Bella”) agli appuntamenti al planetario (da ricordare, in particolare, l’evento del 12 agosto all’ex Macello con la spiegazione e osservazione delle stelle cadenti), non saranno da meno gli altri comuni della provincia, a cominciare da Montegrotto. La famosa località termale ospiterà, fino

al 29 agosto, la rassegna “Thermae Theatrum”, che si pone l’obiettivo di valorizzare gli scavi romani del centro città riportando le terme alla loro antica funzione, ossia quella dell’ozio e del divertimento. Ad alternarsi sul palco, grandi nomi e giovani promesse, dalla Banda Osiris alla Green Orchestra con il progetto Beatles Today. Prima di ogni spettacolo il pubblico potrà godere di una visita guidata con un archeologo.

Anche Rovigo punta sulla varietà della proposta, fra cultura, musica e sport. Da segnalare, in particolare, “Il teatro siete voi - Voglia di vivere”, versione all’aria aperta della rassegna “Il teatro siete voi” che comprende spettacoli di circo-teatro e teatro per ragazzi (ma non solo!). Prossimo appuntamento da segnare in agenda: il 23 agosto, con “Lo straordinario viaggio di Atalanta”.

A Treviso l’estate si preannuncia magica, come promette il titolo della rassegna “Estate incantata”: per tutta la stagione, diversi quartieri della città saranno vivacizzati da spettacoli teatrali, comici e musicali. Da segnalare, la comicità di Carlo & Giorgio (1112 agosto, in Piazza Rinaldi) e di Gene Gnocchi (26 luglio, sotto la Loggia dei Cavalieri, nell’ambito della rassegna “Comici in Loggia”), gli spettacoli teatrali dedicati ai più piccoli della rassegna “Un teatro col tetto di stelle”, lo storico festival musicale “Suoni di Marca” (fra i protagonisti, Francesca Michielin, gli Skiantos e Gianluca Grignani), “Teatro da bere e mangiare”, rassegna che unisce teatro ed enogastronomia, e “Treviso retrò”, con

musica, teatro e amenità d’altri tempi. Per il Festival del Teatro Classico tutto luglio il Museo Bailo ospita lo spettacolo Daimon: tra il divino e l’umano. Arturo Martini rivoluzionario dall’anima classica, per esaltare l’immensa arte dello scultore trevigiano. Il tema di quest’anno di Classici in musica è “La giovinezza in frantumi dei figli degli antichi eroi”. Gli spettacoli in programma sono L’universo femminile: Elettra, Ismene, Crisotemi, Ifigenia (7 settembre), e L’universo maschile: Oreste, Neottolemo, Serse (14 settembre).

A Vicenza gli appuntamenti da non mancare sono con la musica e il teatro: il 28 luglio nel chiostro della Chiesa di San Lorenzo si potrà assistere all’esibizione dell’Orchestra del Teatro Olimpico nell’ambito della rassegna “Notturni a San Lorenzo”, mentre il teatro sarà protagonista di “Terrestri d’estate”, rassegna di performance itineranti ideata da La Piccionaia Centro di Produzione teatrale e giunta alla sesta edizione. Nel vicentino una menzione va fatta per OperaEstate Festival, giunta alla 43ª edizione. La rassegna, che si svolge in diversi luoghi di Bassano del Grappa e dei comuni partner della Pedemontana Veneta, offre ogni anno un fitto calendario di eventi all’insegna della danza, della musica, del teatro e del circo contemporaneo, il tutto ospitato in teatri, giardini e luoghi d’arte. Parco Ragazzi del ’99 di Bassano del Grappa diventa palcoscenico della grande musica con il concerto di una star della scena musicale italiana, la vicentina Madame, in programma il 26 luglio.

Francesca Tessarollo

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Nelle foto, dall’alto in senso orario: Bolero Trittico del Balletto di Roma (foto Brokenhause), Carlo e Giorgio, Notturni al chiostro di San Lorenzo di Vicenza e Villa Groggia a Venezia

A tavola

Idee in cucina, facili e sfiziose

Con l’arrivo di luglio, l’estate fa il suo ingresso con giornate calde e soleggiate. In questa stagione, è particolarmente piacevole apprezzare la varietà di frutta e verdura che offre un elevato contenuto di nutrienti, aiutando a rinfrescare il corpo e a mantenerlo ben idratato.

GAZPACHO

Un delizioso antipasto o come primo piatto fresco durante le calde giornate estive. È possibile accompagnarlo da crostini di pane tostato o con un po’ di cetriolo e peperone tagliati a dadini per aggiungere una consistenza croccante. Ingredienti: 4 pomodori maturi;1 cetriolo; 1 peperone rosso; 1 cipolla rossa; 2 spicchi d’aglio; 2 cucchiai di aceto di vino rosso; 3 cucchiai di olio d’oliva extravergine; Sale e pepe nero q.b, foglie di basilico o prezzemolo

Preparazione: Lavare accuratamente le verdure. Tagliare i pomodori a pezzi grossolani, sbucciare il cetriolo e tagliarlo a rondelle, rimuovere i semi e i gambi dal peperone e tagliarlo a pezzi, sbucciare la cipolla e tagliarla a quarti. Mettere le verdure tagliate in un frullatore o un mixer ad alta potenza. Aggiungere gli spicchi d’aglio sbucciati, l’aceto di vino rosso, l’olio d’oliva, sale e pepe nero a piacere. Frullare tutto fino a ottenere una consistenza liscia e omogenea. Per una consistenza più rustica, frullare le verdure solo parzialmente. Assaggiare e regolare il condimento secondo le preferenze personali. Versare il gazpacho in una ciotola o una brocca e metterlo in frigorifero per almeno due ore, o fino a quando si sia ben raffreddato. Prima di servire, mescolare bene. Guarnire con foglie di basilico o prezzemolo tritato e qualche goccia di olio d’oliva.

CAPONATA SICILIANA

Servita tradizionalmente come antipasto freddo o tiepido, la caponata ha una preparazione versatile, che si presta a condire anche un piatto di pasta oppure come contorno semplice ma appetitoso perfetto

Ingredienti: : 2 melanzane; 1 cipolla; 2 coste di sedano; 1 peperone rosso; 400 g di pomodori pelati; 60 g di olive verdi snocciolate; 2 cucchiai di capperi; 2 cucchiai di aceto di vino bianco; 2 cucchiai di zucchero; Olio d’oliva extra vergine; Sale e pepe q.b. Preparazione: Tagliare le melanzane a cubetti e metterle in una ciotola con acqua salata per 30 minuti per eliminare l’amaro. Scolarle e tamponarle con della carta assorbente per asciugarle. In una pentola capiente, versare un filo di olio d’oliva e fare rosolare la cipolla tagliata a fette sottili. Aggiungere il sedano e il peperone tagliati a cubetti e cuocere per qualche minuto finché le verdure si ammorbidiscono leggermente. Unire le melanzane e cucinare per circa 10-15 minuti, mescolando di tanto in tanto, finché diventano tenere e iniziano a dorarsi leggermente. Poi pomodori pelati, schiacciandoli leggermente con una forchetta, e lasciare cuocere per altri cinque minuti. Infine, olive e i capperi e condire con l’aceto di vino bianco, lo zucchero, sale e pepe a piacere. Mescolare e lasciare cuocere a fuoco mediobasso per circa 20-30 minuti, fino a quando la caponata raggiunge una consistenza densa e tutti i sapori si amalgamano.

TORTA DI ALBICOCCHE FRESCHE E MANDORLE

Una torta estiva e profumata. La preparazione è molto semplice e veloce, non richiederà particolari abilità ma il risultato finale sarà stupefacente. Da gustare a colazione oppure dopo i pasti, per concludere pranzi e cene con dolcezza.

Ingredienti: 200 g di mandorle pelate e tritate finemente; 200gr di farina; 160gr di zucchero; 200 g di burro morbido; 4 uova; 1 bustina di lievito in polvere; 1 cucchiaino di estratto di vaniglia; 1 pizzico di sale; 8 albicocche.

Preparazione: Preriscalda il forno a 180°C e imburrare e infarina una teglia da torta. In una ciotola, mescolare insieme la farina, le mandorle tritate, il lievito in polvere e il pizzico di sale. In un’altra ciotola, lavorare il burro morbido con lo zucchero fino a ottenere un composto cremoso. Aggiungere le uova e l’estratto di vaniglia e mescolare nuovamente. Gradualmente aggiungere la miscela di farina, mandorle e lievito al composto di burro e uova. Mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Versare l’impasto nella teglia preparata, livellandolo con il dorso di un cucchiaio. Tagliare le albicocche a metà rimuovendo il nocciolo e disporle con il lato tagliato rivolto verso l’alto. Inforna la torta per circa 40-45 minuti o fino a quando risulta dorata

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Rubrica a cura di Sara Busato

Si inaugura un periodo complicato ma che porterà significative novità. Tra queste la possibilità di fare nuove conoscenze e cimentarsi in contesti mai esplorati.

Vi trovate a vivere un periodo veramente straordinario che vi consentirà di mettervi in gioco e raccogliere significativi successi. Non lasciatevi sfuggire nessuna occasione

Siete un po’ confusi ma questo non vi impedisce di vivere a pieno le vostre giornate lavorative e di evasione. Datevi del tempo per fare chiarezza

State attraversando un buon periodo che vi consente di recuperare situazioni alle quali stavate lavorando da lungo tempo. Raccogliete ciò che avete seminato

Uscirete presto da un periodo di discussioni e potrete fare finalmente un bilancio selezionando ciò che vale la pena tenere e quello che invece può essere sacrificato

Questo è uno dei periodi in assoluto migliore sul piano lavorativo e per quanto riguarda le relazioni sociali e di coppia. Siate disponibili a fare nuove conoscenze

Finalmente potete guardare al futuro con una maggiore fiducia, il periodo agitato è concluso. Ora godetevi il ritrovato equilibrio a lungo inseguito

Per voi è difficile rimanere ad aspettare la giusta occasione. Dovete agire ad ogni costo spinti da entusiasmo e passioni. Siate lungimiranti e otterrete i risultati sperati

Finalmente potete concedervi un po’ di riposo e di tempo da dedicare alle vostre passioni e alla vostra famiglia. Non ci siete per nessuno; concedetevi questa meritata evasione.

Scoprirete inaspettate qualità nelle persone che avevate sottovalutato. Vecchie conoscenze si rifaranno vive e diventeranno amicizia fidate

E’ tempo di fermarvi un po’ a riflettere dopo il lungo tran tran che avete affrontato durante l’anno. Recuperate le vostre energie e riposatevi per nuove sfide future

Sarete piacevolmente stupiti dalle attenzioni inaspettate di una persona speciale che pensavate di avere perduto. È questa l’occasione per rinsaldare il legame tanto importante per voi

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Oroscopo
Il tempo lento di luglio che aiuta a trovare nuove energie

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A tavola

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Una ricca estate di eventi in Veneto

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L’estate speciale di nove ragazzi con disabilità

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Fine della scuola: genitori e adolescenti durante l’estate

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E…state al caldo ma in salute

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Aspiag Service Despar e la Questura di Treviso uniti per la sicurezza stradale

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