La Piazza di Venezia e Mestre - Gennaio 2023

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SICUREZZA Lotta al degrado: in due mesi 30 pusher esplusi 5

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TURISMO Capodanno boom e buone previsioni per il 2023

LOGISTICA Fondi per il Porto, in gara per 16 milioni

RESIDENZIALITÀ Social housing: aperto il bando per 35 alloggi

DECORO Demolita la storica edicola in via Cappuccina

CULTURA Scatta la proroga per la mostra su Kandinsky

17:30

delle 18:30

È L’ANNO DEL CARNEVALE, FESTA IN CITTÀ NEL SEGNO DEL LEONE

Si parte sabato 4 febbraio con l’Opening Parade lungo il Canal Grande. Manifestazione diffusa in tutta la città

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VETRINE ROTTE, DAL COMUNE RISARCIMENTI ALLE VITTIME DEI LADRI

L’annuncio del sindaco Brugnaro che si scusa con le vittime. “Massimo impegno con i cittadini coinvolti”

Servizio a pag. 10

In guerra con Bruxelles

Antonio Di Lorenzo >antonio.dilorenzo@givemotions.it<

Sostenere che il vino uccide, con tanto di etichetta sulla bottiglia, come ha voluto l’Irlanda e come l’Europa ha lasciato fare per ignavia è un segno pericoloso di quella crisi delle istituzioni europee che ha già incassato un brutto colpo con il Qatargate. In quest’ultimo caso, che è finito un po’ in disparte dopo la polemica, gli arresti e la figuraccia dell’Unione europea, si parla di un milione e mezzo di euro ritrovati, ma le dimensioni della corruzione e la sua durata non sono ancora note. Altre sorprese potrebbero arrivare. segue a pag 5

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del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE
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Periodico d’informazione localeAnno XXX n. 21
GENNAIO 2023
di Venezia e Mestre

NOI SIAMO verde

ANTENORE verde

In guerra con Bruxelles

Nel caso delle etichette che vogliono paragonare il vino al fumo (proprio nel ventesimo anniversario della legge Sirchia che eliminò le sigarette dai locali pubblici d’Italia) l’impatto con il Veneto è micidiale. In fatto di vino, la nostra regione ha un export che vale 2.8 miliardi. E le conseguenze possono terremotare l’intero settore produttivo, in quanto la scelta dell’Irlanda potrebbe avere un effetto domino in molti altri Paesi.

In due mesi oltre 3o espulsioni di pusher

S ul fronte della sicurezza resta alta l’attenzione del Comune, specialmente nell’area di Mestre e della ben nota situazione di via Piave. Nelle ultime settimane sono state una trentina le espulsioni di pusher trovati in flagranza di reato, secondo quanto riferito dalla polizia locale, che nel corso del 2022 ha beccato in flagranza 125 spacciatori, di cui 45 tratti in arresto con segnalazioni di ordini di allontanamento.

Ma l’impegno non finisce qui, come riferito dall’assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce. “Il nuovo lavoro interforze sta dando ottimi risultati - fa sapere, tirando un bilancio del 2022 da poco concluso -. Abbiamo integrato l’unità cinofila con un nuovo “agente a quattro zampe”. Servizi all’interno del programma stop and go con i servizi sociali, per controllo e pulizia della città in ore serali e notturne. Massima attenzione dell’amministrazione per i reati predatori, in particolare con il nuovo nucleo antiborseggio attivo da luglio e composto da agenti in borghese che operano prevalentemente in centro storico che hanno portato a 59 persone arrestate, 17 colte in flagranza di reato. Sono 861 gli ordini di allontanamento”.

“Continua l’implementazione del sistema di videosorveglianza - aggiunge Pesce -, ormai contiamo più di 500 telecamere, in particolare nel 2022 è stato potenziato il sistema sottopasso ciclopedonale di via dante e di tutto il rione Piave. Abbiamo dato in dotazione il Taser a tutela degli uomini e delle donne in divisa del nostro corpo che sarà potenziato grazie a nuovi concorsi in atto”.

Giorgia Gay

Continua l’attività di contrasto dello spaccio a Mestre

Sulle confezioni dei prodotti, secondo la nuova disposizione, dovranno essere riportate indicazioni del tipo “l’alcol provoca malattie del fegato” oppure “alcol e tumori sono collegati in modo diretto”, usando una modalità finora contemplata solo per le sigarette.

È un’idea da combattere. Ogni alimento puà essere, in teoria dannoso. Dipende dalla qualità e dalla quantità, come in questo caso. Gli eurodeputati Variati e Berlato hanno già annunciato battaglia. Sarebbe anche da chiedersi come un’idea del genere sia passata senza che loro, o meglio senza che nessuno se ne accorgesse, ma lasciamo perdere. Il governatore Zaia ha già alzato la bandiera di guerra e speriamo che in questa battaglia l’Ufficio della Regione Veneto a Bruxelles diventi un avamposto dell’assalto in terra nemica. Forse la metafora militare è un po’ forte, ma ormai in fatto di agricoltura, anzi di enologia, le battaglie perse (o che si rischia di perdere) sono parecchie. Il Veneto ha già sofferto per l’eliminazione del nome Tocai (chi se lo ricorda? Avvenne 16 anni fa) e dovemmo cambiare il nome in “Tai”: fu una palese ingiustizia perché i vitigni, il Tokaj ungherese e quello veneto, sono diversi. Adesso il Veneto deve combattere con la Croazia che, con il suo Prosek vuole creare confusione. Quello dell’italian sounding, cioè dei prodotti che assomigliano solo nel nome a quelli italiani (dal parmesan americano oppure i vini Barollo e Montecino) è un affare che ci costa settanta miliardi l’anno. Se riuscissimo a recuperarne almeno la metà potremmo regalarci una finanziaria a costo zero. Combatteremo anche questa battaglia. I veneziani sono stati capaci di trasportare le navi attraverso pianure e montagne (“galeas per montes” nel 1439) per farle navigare sul lago di Garda e combattere a proprio agio, i veneti riusciranno anche ad avere ragione in questa guerra. Che è davvero insulsa.

di Venezia e Mestre

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Bilanci e previsioni. Dopo il successo di fine anno ora si guarda alle prossime festività

La città torna al tutto esaurito: i numeri del 2023 promettono bene

L’associazione Veneziana Albergatori conferma: “Si prospetta un anno davvero molto positivo, così come lo è stato il 2022”

Capodanno ha fatto registrare il tutto esaurito a Venezia. Se il Natale era stato un po’ tiepido (con un occupazione degli hotel tra il 65 e il 70%) è stato il Capodanno a far segnare numeri realmente record come non si vedevano dal 2019 quando ancora nessuno aveva mai sentito parlare di Covid.

A fare un primo bilancio è stato, alcune settimane fa, il direttore dell’Associazione veneziana albergatori, Claudio Scarpa: “A differenza del Natale, che tradizionalmente si trascorre in montagna o a casa con la famiglia, e poco nelle città d’arte, il Capodanno per Venezia si conferma una festa da sold out”.

“Ci sono state manifestazioni e feste, i fuochi d’artificio, la ristorazione di alto livello. Inoltre, Venezia è ritenuta la città dell’amore. Va anche considerato, però – aggiunge – che circa il 15% delle strutture alberghiere è rimasto chiuso: molti gestori hanno scelto di fermarsi dai primi di dicembre fino a febbraio perché non sarebbero state in grado di affrontare l’aumento dei costi energetici”.

Dopo l’Epifania c’è stato un leggero calo di qualche settimana, ma in vista del Carnevale ci sono già un numero di prenotazioni che

certificano come di nuovo i turisti riempiranno la Città: “C’è l’incognita dei last minute ma i segnali sono buoni e le prenotazioni aumentano giorno dopo giorno – rileva Scarpa –. Quindi si prospetta un 2023 molto positivo, come lo è stato il 2022”.

Anche la terraferma ha seguito il ritmo della città storica ed ha accolto migliaia di persone per il Capodanno. Numeri decisamente elevati, ad esempio, si sono registrati nei due ostelli a&o

Si può già ipotizzare che il Carnevale richiamerà di nuovo i turisti in massa

di Mestre.

“Praticamente tutto esaurito – spiega Annalia Bassi, responsabile vendite di a&o Hostels –. E anche i dati di occupazione nell’ultimo weekend di Carnevale sono già molto incoraggianti: attualmente superano di molto il 50%”.

Cifre che coronano un anno eccezionale: “Nel secondo semestre 2022 le strutture di Mestre hanno avuto un’occupazione media delle camere dell’80%, meglio del 201 9 – conclude Bassi – e da luglio a settembre hanno registrato il tutto esaurito”.

In materia di spese natalizie, in attesa di poter tracciare un bilancio complessivo, viene in soccorso la tradizionale indagine della Confesercenti. Secondo quanto rilevato, quest’anno la spesa per i regali si assesterà sui 170 euro pro capite, in lieve flessione rispetto allo scorso anno: quando si potrà fare il consuntivo si comprenderà se questa previsione è stata rispettata; i più ottimisti, però, stanno già indicando un superamento della cifra procapite dichiarata nel corso dell’indagine. Buone notizie anche per i centri cittadini. Archiviate

le restrizioni anti-contagio dello scorso anno, si conferma la propensione a fare acquisti nei negozi del centro città. Al 34,6% che prefe-

“Nel secondo semestre 2022 le strutture di Mestre hanno avuto un’occupazione media delle camere dell’80%, meglio del 2019”

risce l’acquisto in prossimità si contrappone un 28,7% ancora legato allo shopping nei centri commerciali. E proprio sul concetto di rigenerazione urbana delle città si concentra il direttore

I fuochi di Capodanno sulla laguna di Venezia

di Confesercenti, Maurizio Franceschi: “Il ritorno dei consumatori in centro città fa pensare alla necessità di relazionarsi, dopo gli anni della pandemia e nonostante lo sviluppo dell’on-line. Certamente i buchi “sfitti” dobbiamo riempirli, è però necessario che le attività commerciali che ci sono nelle città si adeguino con velocità ai nuovi servizi del commercio, ovvero le consegne e i resi”.

Ovviamente è presto per tracciare un bilancio dei saldi: dai primi dati che emergono, però, anche in questo senso sembrano arrivare notizie confortanti.

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Turismo

Tornano le

maschere in

città. Il sindaco Brugnaro: “Un tuffo nel passato per pensare al futuro.

Arriva il Carnevale con “Take your Quest’anno la festa è all’insegna

Città in festa dal 4 al 21 febbraio. L’edizione 2023 porta la firma del direttore artistico Massimo Checchetto

Parte dalla laguna, ma si allarga su tutto il territorio cittadino, il Carnevale di Venezia che, dal 4 al 21 febbraio, riunirà in un unico palinsesto tutte le iniziative pensate per il divertimento di adulti e bambini. Un Carnevale diffuso, che quest’anno si ispira ai segni dello Zodiaco e ai simboli di terra, acqua, fuoco e aria, per dar voce alla libera espressione del proprio segno originale. “Take your Time for the Original Signs”, che porta la firma del direttore artistico Massimo Checchetto, è il calendario di iniziative promosse dal Comune di Venezia e realizzate da Vela spa per dar vita a mondi immaginari capaci di far sognare il pubblico del Carnevale.

“Il Carnevale di Venezia quest’anno guarda indietro per guardare avanti. Un tuffo nel

passato per pensare al futuro – commenta il Sindaco Luigi Brugnaro -. Le origini ed il significato di questa che è una delle feste veneziane più famose al mondo prendono spunto dai Saturnali latini e dai culti dionisiaci greci, grandi celebrazioni religiose che prevedevano l’uso di maschere e rappresentazioni simboliche, rielaborandole per i propri fini. Il Carnevale di Venezia del 2023 è questo, è festa di tutta la città e di chi la vive e di chi la ama. Tutti, dai più piccoli ai più grandi, usciranno per le calli e per i campi per divertirsi, ridere e gioire, celando la propria identità dietro una maschera che rende, per quel momento, tutti uguali. Una festa per tutti, soprattutto per i bambini e per le famiglie con un format che ricalca quello vincente dello scorso anno: tan-

ti spettacoli diffusi e situazioni che si svilupperanno nei diversi luoghi del territorio comunale e metropolitano, dalla città antica e dalle isole fino a estendersi nelle piazze delle Città di Venezia: da Mestre a Marghera, passando per Zelarino, Chirignago, Favaro, Tessera e Malcontenta”. A inaugurare le danze sarà l’Opening Parade, sabato 4 febbraio alle ore 20.00 sul Canal Grande, per uno spettacolo fatto di colori, giochi di luce e musica riuniti in una grande performance galleggiante, mentre domenica 5 alle ore 11.00 sarà la volta del tradizionale corteo di imbarcazioni tipiche locali, realizzato in collaborazione con il Coordinamento Associazioni Remiere di Voga alla Veneta e capitanato dalla mitica “Pantegana”. Nei giorni successivi, il centro storico sarà

invaso dall’arte di strada, dalle maschere che parteciperanno al tradizionale Concorso della Maschera più bella in Piazza San Marco, dal fascino delle 12 Marie, ambasciatrici del Carnevale stesso, ma anche da performance artistiche indimenticabili che animeranno i Dinner Show & Ball ufficiali a Ca’ Vendramin Calergi. Imperdibile lo spettacolo sull’acqua “Original Signs” all’Arsenale, uno show fatto di visioni immaginifiche, luci, tecnica e sensibilità, che offrirà 30 minuti di pura magia. Una parata di forte impatto visivo e artistico, un luogo mitico dove artisti provenienti dalle più disparate discipline potranno raccontarci i loro segni.

Inoltre, gli spazi culturali della città apriranno le porte al pubblico per ospitare spettacoli, concerti ed eventi capaci di soddisfare anche i palati più esigenti, proponendo un programma declinato sul tema di quest’anno. Tra questi, le aperture stra-

ordinarie dei musei del circuito della Fondazione Muve, oltre alla programmazione proposta dalla Biennale di Venezia e dai teatri cittadini.

“La missione di questa edizione è cercare dentro sé stessi il proprio segno originale. Take your

www.lapiazzaweb.it 8 Grandi eventi

Time for the Original Signs” dei segni dello Zodiaco

In cartapesta, coloratissimi e maestosi, i carri sfileranno per le vie delle isole e delle città in un tripudio di coriandoli, figuranti in maschera, musica e stelle filanti

time for the Original Signs, è un invito - sottolinea il direttore artistico e scenografo del Teatro La Fenice Massimo Checchetto - Un invito a prendersi del tempo e a venire al Carnevale di Venezia per festeggiarlo insieme”.

Tanti momenti di svago per adulti e bambini in tutta la città

L’edizione del 2023 vede il grande ritorno delle sfilate dei carri allegorici mascherati su tutto il territorio cittadino, dalle isole della laguna - Lido, Pellestrina e Burano - alla terraferma - Campalto, Zelarino, Marghera, Dese e la novità di Mestre. In cartapesta, coloratissimi e maestosi, i carri sfileranno per le vie delle isole e delle città in un tripudio di coriandoli, figuranti in maschera, musica e stelle filanti. Il cuore di Mestre, Piazza Ferretto, e le vie limitrofe saranno protagoniste del “Carnival street show diffuso” con una programmazione di spettacoli (durante i week end del sabato 4 e domenica 5, sabato 11 e domenica 12 e nei giorni della settimana “grassa” da giovedì 16 a martedì 21) che vedrà esibirsi i migliori interpreti dell’arte di strada. Musica, circo-teatro, clownerie e strabilierie capaci di incantare tutte le fasce d’età.

Saranno dunque tre settimane di divertimento e trasgressione, così come vuole la tradizione. “Carri allegorici, mascherati e coloratissimi, come vuole la tradizione, sospesi nel periodo di pandemia e che oggi vogliamo fortemente riportare in strada per non perdere le usanze popolari - sottolinea Paola Mar, assessore alla promozione del territorio -. Quello del 2023 sarà un Carnevale che punta nuovamente sul coinvolgimento delle

Municipalità e dei cittadini”.

“In terraferma e nelle isole chiunque potrà partecipare e diventare protagonista alle sfilate dei carri, tra maschere e tanto divertimento per tutti, soprattutto per i bambini che per noi vengono sempre prima di ogni cosa - prosdegue l’assessore -. Alle sfilate dei carri che finalmente tornano in presenza abbiamo pensato di aggiungere quest’anno anche quella per le vi del centro di Mestre con un percorso inedito da via Piave a via San Pio X. È nella natura del Carnevale diffuso raggiungere tutto il nostro tessuto cittadino arrivando sotto casa con eventi e manifestazioni di qualità. E per questo le Municipalità di tutta l’amministrazione comunale hanno lavorato in sinergia per creare una programmazione in grado di coinvolgere tutti”.

“Su indicazione dell’amministrazione comunale, abbiamo seguito questa linea organizzativa del Carnevale che già l’anno scorso si è rivelata positiva e che risulta più sostenibile per la città – evidenzia Rosa Salva, amministratore unico di Vela spa. – Il Carnevale è una manifestazione complessa che trova molti supporti, per questo ringraziamo gli sponsor, le aziende, le maestranze e tutti i professionisti che, a vario titolo, contribuiscono alla riuscita di una manifestazione piacevole e sicura”.

Gli appuntamenti sono in programma al Lido, Pellestrina, Burano, Marghera, Campalto Zelarino e, novità del 2023, anche in centro a Mestre. Il calendario delle sfilate dei carri prenderà il via giovedì 16 febbraio a Pellestrina; seguiranno venerdì 17 le sfilate al Lido, sabato 18 a Marghera e Burano, domenica 19 febbraio a Campalto e Burano, lunedì 20 a Mestre, martedì 21 a Zelarino e nuovamente a Burano.

Non mancherà anche per questa edizione il Concorso della Maschera più bella in Piazza San Marco e quello della Mascherina più bella in Piazza Ferretto. Il cuore di Venezia e di Mestre vedranno la presenza di due strutture mobili gemelle per accogliere le maschere che vorranno partecipare al concorso e immortalare la propria immagine nel set fotografico a 360°.

“Il Carnevale di Venezia quest’anno raggiungerà tutti i quartieri e sestieri della città con spettacoli diffusi ed eventi di alta qualità che si rivolgeranno alle famiglie del territorio e a visitatori che desidereranno immergersi in quella atmosfera unica che solo la nostra città sa offrire – conclude Simone Venturini, assessore al turismo - L’invito è di prendersi del tempo, pernottando più giorni, per poter partecipare a una manifestazione che ha davvero tanto da offrire”.

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Una festa per tutti, soprattutto per i bambini e per le famiglie”
Grandi eventi Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Risarcimenti fino a duemila euro ai commercianti vittime di furti

Come riportano le ultime notizie alcuni responsabili sono stati individuati, ma a sentire le forze dell’ordine non si tratterebbe di una banda bensì di singoli criminali

Un segnale forte sul fronte della sicurezza dal Comune di Venezia, che rifonderà una parte dei danni ai commercianti che hanno subito atti dolosi nei propri esercizi. Su questo punto il sindaco del capoluogo lagunare, Luigi Brugnaro, è stato chiaro: “Vo-

Il sindaco Luigi Brugnaro: “Il Comune di Venezia c’è e, se la misura funzionerà, sarà estesa a tutti i Comuni della Città metropolitana”

glio chiedere scusa, a nome del Comune, per questa ondata di furti e spaccate alle vetrine che terrorizzano e creano disagi. È un fenomeno che riguarda tutta Italia, non solo Venezia, e, anche se come Comune non abbiamo precisa responsabilità, ho voluto metterci la faccia e pensiamo sia giusto riconoscere ai cittadini lesi il risarcimento di una parte dei danni subiti, circa il 50% fino a un massimo di 2mila euro”. Un segnale appunto concreto, diretto per non far sentire i cittadini e gli stessi commercianti soli di fronte al teppismo.

Le ultime notizie dicono che alcuni responsabili sono stati individuati (uno anche arrestato nei giorni scorsi), ma a sentire le forze dell’ordine non si tratterebbe di una banda ma di singoli criminali anche giovani disposti a tutto per pochi euro. La raffica di atti criminali sta infatti colpendo tutto il territorio, non solo la città storica ma anche la terraferma. Per le attività economiche può rappresentare un toccasana vista anche la difficile congiuntura. I risarcimenti saranno devoluti ad

operatori economici e sociali, tra cui commercianti e membri di associazioni culturali e sportive. Per il sindaco questo gesto ha un forte valore simbolico: “Vogliamo dare un segnale forte, a livello nazionale, che lo Stato, e noi Comune ne siamo una par-

te, ha il dovere di farsi carico delle proprie inefficienze. A Venezia la polizia locale sta lavorando moltissimo. Senza chiedere agli altri cosa fare, facciamo noi un passo, volevo dirlo ai cittadini. Il Comune di Venezia c’è e, se la misura funzionerà, sarà estesa a tutti i Comuni della Città metropolitana”. Questa proposta verrà vagliata nei prossimi giorni ma per cautelare le vittime verrà emanata una delibera con valenza retroattiva. “L’iniziativa del Comune è lodevole – spiega uno degli esercenti rapinati – c’è un problema sicuramente che va risolto a monte, ringrazio le forze dell’ordine perché in un territorio così vasto si fa fatica a tenere tutto sotto controllo. Noi commercianti comunque ci scambiamo informazioni su personaggi che frequentano i locali e che magari creano qualche problema”. Si cerca dunque anche di stemperare un clima resosi più difficile e per evitare che emergano forme di giustizia fai da te da parte di cittadini e contribuenti esasperati. Brugnaro avverte infatti che: “Dopo la pandemia la situazione è degenerata e a chi ha subito questi atti di violenza non servono parole o solidarietà se a queste non si accompagnano decisioni forti. Noi abbiamo deciso di dare un segnale concreto e su questa strada proseguiamo”.

www.lapiazzaweb.it 10 Sicurezza
Dopo l’ondata di vetrine rotte. Il Comune di Venezia ha deciso di lanciare un forte segnale di vicinanza

Intermodalità. Il ministero dell’Agricoltura dovrebbe passare i fondi del Pnrr all’Autorità di sistema portuale

Porto di Venezia in cima alla graduatoria per l’assegnazione di 16 milioni di euro

Sono destinati all’adeguamento di via Elettricità a Porto Marghera e alla realizzazione di un ponte ferroviario sul canale Ovest che porterà benefici al comparto agroalimentare e al traffico cittadino

16 milioni di euro per l’implementazione di progetti logistici intermodali focalizzati sul settore agro-alimentare. Si tratta di fondi PNRR che il Ministero dell’Agricoltura dovrebbe assegnare all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, i cui piani di adeguamento di via Elettricità a Porto Marghera e di realizzazione di un ponte ferroviario sul canale Ovest si sono posizionati rispettivamente al secondo e quarto posto nelle graduatorie finali.

Il Ministero e Invitalia eseguiranno ora entro 120 giorni l’istruttoria tecnico-finanziaria dei progetti per valutarne la sostenibilità finanziaria, la cantierabilità e la coerenza del programma di spesa. A fronte di un esito positivo dell’istruttoria, il Ministero adotterà il provvedimento di concessione del contributo a fondo perduto, determinando l’importo esatto nonché gli obblighi e relativi adempimenti in capo all’AdSP. Per quanto riguarda il ponte ferroviario si tratta di un nuovo collegamento tra la dorsale sud–ovest del Porto di Venezia e la stazione di Venezia Marghera che consentirà di ridurre le interferenze tra la rete stradale e ferroviaria e i tempi complessivi del-

le manovre ferroviarie. Su un totale di 17 milioni di investimento, L’Autorità ha chiesto e ottenuto 9 milioni di euro di finanziamenti PNRR, pari al 52,9% dell’investimento.

La differenza risulta già “coperta” da 8 milioni del fondo complementare del Ministero delle Infrastrutture.

Il progetto di adeguamento di via Elettricità prevede il raddoppio dell’esistente binario ferroviario, l’adeguamento funzionale della piattaforma stradale e il contestuale riassetto dei sottoservizi. Il finanziamento PNRR si attesta sui 7 milioni di euro, pari al 36,8% del costo totale dell’investimento.

La differenza sarà finanziata con fondi MISE.

“Un’ottima notizia per il sistema portuale lagunare e per la città di Venezia” commenta Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale.

“L’implementazione di questi progetti, che hanno ottenuto un’ottima valutazione da parte del Ministero dell’Agricoltura, ci consentirà di potenziare i collegamenti logistici nell’area sud-ovest di Porto Marghera, dove si trova la direttrice principale per l’ingresso ai terminal da sud e dove si concen-

trano attualmente circa il 50% del traffico di veicoli pesanti in entrata al porto e il 55% del traffico ferroviario portuale. Ne beneficerà particolarmente il settore agro-alimentare, eccellen-

Marcato:

“La Zls Porto di Venezia –Rodigino è un’opportunità straordinaria di attrarre investitori, ma senza il decreto del Governo che la finanzia, rendendola operativa non è possibile promuoverla”. A dirlo senza mezzi termini è l’assessore regionale Roberto Marcato in un recente evento a Trieste.

“Hanno previsto investimenti importanti sotto forma di credito di imposta anche con il Pnrr per le Zes ma non per le Zls - ha proseguito -: non si capisce il senso di questa differenza. Sono entrambi strumenti necessari per dare

za dello scalo veneziano che alimenta buona parte di questi flussi, ma anche la cittadinanza che, al termine dei lavori, potrà sperimentare una fluidificazione del traffico e un miglioramen-

to della sicurezza stradale, sia grazie al potenziamento dell’intermodalità su rotaia, sia grazie al previsto intervento di separazione tra il traffico industriale-portuale e quello urbano”.

sviluppo a zone critiche dal punto di vista dello sviluppo economico. Nel caso della Zls in Veneto siamo riusciti ad averla dopo quattro anni di lavoro intenso, con parlamentari e Governo, su Porto Marghera e Polesine, due territori in difficoltà ma con un alto potenziale dal punto di vista economico. Ad oggi non c’è ombra di finanziamento. Non si capisce perché fornire uno strumento agevolatore e non dare la capacità finanziaria per rendere questo strumento davvero agevolatore”.

“Mi permetto di dire che il

Veneto continua ad essere locomotiva e solo una visione miope può immaginare che non dare risorse alla locomotiva possa aiutare il convoglio ad andare più veloce – ha concluso Marcato -. L’appello che continuiamo a fare al Governo è di dare la capacità finanziaria adeguata per fornire tutte le agevolazioni fiscali ed essere, quindi, attrattivi su quei territori che, dal punto di vista logistico, sono straordinari perché non c’è posto che abbia la capacità di attrazione di Porto Marghera”.

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Logistica
“Zls occasione unica ma serve il decreto del Governo altrimenti non possiamo promuoverla”

Nomine. Eletto a grandissima maggioranza al Congresso metropolitano

Daniele Giordano è il nuovo segretario della Camera del lavoro

“Ci impegneremo per declinare fino in fondo l’idea di “sindacato di strada”, di soggetto vicino agli ultimi”

Al termine del VI Congresso della Camera del Lavoro metropolitana di Venezia, Daniele Giordano è stato eletto a larga maggioranza segretario generale.

Nella relazione programmatica ha evidenziato come il mercato del lavoro del nostro territorio sia fortemente precario e ha ricordato i dati di Anpal e Unionicamere che fotografano una diffusione di contratti a tempo determinato largamente maggioritari in tutti i settori.

“Emerge anche la bassa qualificazione delle proposte di lavoro dove le offerte per nuovi occupati senza nessun titolo di studio all’inizio del nuovo sarà pari al 36% del totale - ha sottolineato Giordano -. Questo elemento fa emergere in modo chiaro la necessità di qualificare l’offerta lavorativa e nel contempo la scarsa capacità del sistema di offrire percorsi

di riqualificazione e formazione per i lavoratori”.

“A questa situazione - ha proseguito - si aggiunge la grave difficoltà che stanno vivendo le famiglie in particolare a causa dell’inflazione che ha determinato una significativa perdita salariale che arriva a circa una mensilità di reddito o di pensione. Servono interventi strutturali a favore delle famiglie a tutti i livelli istituzionali sia sul piano fiscale che sul piano delle agevolazioni nell’accesso ai servizi pubblici”.

Quindi ha aggiunto: “Serve intervenire in modo deciso a salvaguardia della sanità pubblica dove i tempi di attesa non vengono più rispettati e le famiglie sono costrette, sempre più spesso, a rivolgersi alle strutture private”.

Giordano ha sottolineato l’importanza di ricostruire “forti e proficue relazioni sindacali

con tutti i soggetti istituzionali e con le controparti private per utilizzare tutti gli strumenti negoziali che possano migliorare la qualità del lavoro, dell’istruzione e ricostruire un tessuto economico e produttivo che fondi la propria competitività sulla qualità del lavoro e sul rispetto dei diritti dei lavoratori”.

“Ci impegneremo per declinare fino in fondo l’idea di “sindacato di strada”, di soggetto vicino agli ultimi che si batte per cambiare le disuguaglianze crescenti ed estendere i diritti sociali e sindacali - ha promesso -. Saremo in campo con tutta la forza delle nostre idee e delle persone che rappresentiamo, lo faremo aprendo a tutte e tutti le sedi del nostro sindacato perché la Cgil vuole essere quel luogo di incontro e di confronto per costruire un’idea diversa di società e un

cambio radicale del nostro territorio a partire dalla città di Venezia”.

Giordano, classe 1 980, ha avuto responsabilità nei movimenti studenteschi ed è stato coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari e componente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari occupandosi di diritto allo studio.

Nel 2008 è stato funzionario in Cgil Nazionale con Guglielmo Epifani Segretario Generale al dipartimento Mercato del lavoro e Politiche Giovanili, poi componente della Segreteria Nazionale della Funzione Pubblica occupandosi di Enti

Locali, Terzo settore e Igiene ambientale di cui ha seguito anche il rinnovo del contratto nazionale.

Nel 2011 è stato eletto Segretario Generale della Fp Cgil del Veneto e nel 2016 anche segretario della Funzione Pubblica Cgil di Venezia, proprio negli anni più complicati rispetto alle relazioni con l’Amministrazione Comunale e la prima elezione a Sindaco di Luigi Brugnaro.

Nel 2019 è stato eletto nella segreteria della Camera del Lavoro Metropolitana con la delega ai temi del welfare, del riordino istituzionale, delle politiche giovanili e dell’istruzione.

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Daniele Giordano, nuovo segretario della Cgil Venezia
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Ecco il bando per l’assegnazione di 35 alloggi in social housing

“Vogliamo intercettare quella fascia di domanda rappresentata da coloro che posseggono un reddito troppo basso per accedere al mercato libero e, nello stesso tempo, superiore a quello mediamente previsto per beneficiare dell’Erp”

L’assessore alla Coesione Sociale del comune di Venezia Simone Venturini sta imprimendo un notevole impulso all’attività del settore casa del Comune di Venezia.

In questi giorni è stato emanato l’ultimo Bando per la locazione di complessivi n. 35 alloggi a canone social Housing, situati al Lido di Venezia e Pellestrina.

Il bando è pubblicato fino al 03 marzo prossimo ed è consultabile nel sito internet del Comune di Venezia.

“Con questo nuovo bando l’amministazione - sottolinea l’assessore Venturini - , vuole ribadire la volontà di incrementare ed estendere l’offerta pubblica abitativa, in particolare quella di “social housing”, proprio per intercettare quella fascia di domanda rappresentata da coloro che posseggono un reddito troppo basso per accedere al mercato libero e, nello stesso tempo, superiore a quello mediamente previsto per beneficiare dell’Erp”.

I nuclei interessati al momento della presentazione dell’istanza, dovranno già essere in possesso delle certificazioni Isee con valore complessivo non inferiore ad 6.000 euro e non superiore a 25.000 euro. Quest’azione potrà facilitare l’accesso al mercato della locazione per le persone singole e i piccoli nuclei familiari, al fine di salvaguardare e rigenerare un tessuto sociale residenziale vivo e coeso, favorendo il legame al territorio comunale.

Questo bando fa seguito ai

10 Bandi Social Housing che l’assessore Venturini ha già fatto pubblicare dal 2018 ad oggi per il Comune di Venezia che hanno consentito di assegnare quasi 150 alloggi nel territorio comunale ad altrettanti nuclei famigliari, dando così una nuova residenza a circa 450 cittadini.con un’età media di 36 anni.

“L’intervento del Comune –continua l’Assessore alla Coesione Sociale Simone Ven-

Sarà possibile presentare la domanda fino al 3 marzo, nel sito del Comune

turini – nel corso del 2022 ha inoltre prodotto uno sforzo staordinario per poter usufruire delle ultime agevolazioni statali previste dal Superbonus 110%. Sono stati pertanto progettati una serie di interventi di efficientamento energetico che interessano 63 fabbricati per un totale di 782 alloggi comunali”.

L’impegno di spesa comples-

sivo ammonta a 58.440.000 euro; i progetti di efficientamento energetico prevedono la realizzazione del cappotto del fabbricato, la sostituzione dei vecchi infissi e delle caldaie obsolete con nuovi elementi di prestazioni energetiche elevate tanto da poter consentire mediamente, per alloggio, un salto di tre classi energetiche - con punte che raggiungono anche il salto di 4 o 5 classi – a beneficio delle spese di riscaldamento degli inquilini.

Le domande potranno essere presentate fino alle ore 11 del 3 marzo 2023 utilizzando esclusivamente il canale online: https://dime.comune.venezia.it/servizio/bandi-locazione. Se non si è in possesso di credenziali SPID, è possibile visitare la pagina https://www.spid.gov.it/richiedi-spid e attivarlo da uno degli identity provider certificati. In alternativa, si può accedere con le proprie credenziali Cie, carta di identità elettronica.

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Giacomo Franchin
Lido e Pellestrina. Venturini: “Ribadiamo la volontà di incrementare ed estendere l’offerta pubblica”
Nella foto un momento del sopralluogo dell’assessore Simone Venturini

Emergenza abitativa. Un alloggio Ater è stato murato in via Sabbadino a Campalto

Sgomberi e morosità, minoranza e comitati chiedono rinvii

I consiglieri comunali Gianfranco Bettin e Gianluca Trabucco (Lista Verde progressista) hanno presentato un’interrogazione sul caso

Una casa sgomberata e murata a Campalto, per evitare intrusioni; uno sfratto al complesso abitativo Coletti dell’Ipav a Cannaregio. Abitazioni pubbliche e in social housing ancora nel mirino per via del caro affitti e della forte domanda a fronte di un’offerta insufficiente.

I consiglieri comunali Gianfranco Bettin e Gianluca Trabucco (Lista Verde progressista) hanno presentato un’interrogazione dopo che il 1 7 gennaio il Comune ha provveduto a murare un alloggio Ater in via Sabbadino a Campalto. La casa, sostengono, era stata data in locazione per emergenza abitativa. “Per l’amministrazione l’alloggio non era più occupato da tempo, per questo sarebbe stata revocata la concessione provvisoria - si legge nell’atto dei consiglieri, che contestano:la famiglia dichiara che lo stava ancora abitando, non avendo alternative, e che la mattina della muratura c’erano mobili ed effetti personali che sono stati di fatto sottratti”.

In base alle informazioni degli uffici comunali, “il nucleo occupava la casa pubblica senza titolo. Da tempo non era nell’appartamento e in particolare madre e figli risulterebbero abitare a Verona dove i bambini vanno a scuola”.

L’operazione, per il Comune, era stata notificata e l’appartamento risultava spoglio e non abitato da tempo.

Il secondo caso riguarda un’anziana del complesso Coletti che martedì avrà lo sfratto. Il Gruppo25Aprile ha annunciato la sua presenza temendo l’intervento della forza pubblica e ha chiesto una sospensione del provvedimento.

Il canone per la signora è pari a 573 euro al mese, spesa insostenibile per la sua irrisoria pensione, tanto che la morosità è salita oltre i 16 mila euro.

Il comitato, ritenendo che la donna a breve sarà beneficiaria di un alloggio Erp, chiede una moratoria a fronte di un

suo impegno a versare almeno una mensilità. L’Ente fa sapere di non essersi mai opposto ad un rinvio. Tuttavia non sarebbero pervenute proposte di rientro del debito, né di contributo per morosità incolpevole dal Comune.

Neppure ci sarebbe evidenze della situazione della graduatoria Erp. Intanto sono 16 posizioni di morosità su 71 case

al Coletti, di cui tre per cifre di 17 mila euro di debito.

“Considerato che il complesso è stato realizzato con i contributi di Legge Speciale, è inaccettabile sia gestito con criteri di profitto”, commenta Aline Cendon portavoce del 25Aprile che ha chiesto anche moratoria degli adeguamenti Istat dei canoni d’affitto.

Carenza medici: “Regione dimentica la specificità”

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“La giunta regionale conferma ancora una volta di ignorare la specificità del capoluogo e in particolare del centro storico. Le cosiddette “soluzioni” fin qui adottate, come l’aumento del massimale di assistiti per i medici e gli specializzandi, si sono dimostrate totalmente inefficaci nella realtà lagunare”. Sono parole della consigliera regionale Erika Baldin, capogruppo del Movimento 5 Stelle, che ha discusso in Aula l’interrogazione presentata il 25 agosto scorso.

e Instagram del cliente, campagne

Creazione e gestione dei profili Facebook strategia di comunicazione digitale e organizzazione di ADV sulle piattaforme social. Per le attività già in possesso dei profili social verrà effettuata una revisione degli stessi in un’ottica di miglioramento della brand awareness.

Annunci WhatsApp

Servizio di comunicazione diretta one-to-one per messaggi immediati tra l’azienda e suoi clienti attraverso un numero geolocalizzato appositamente creato per il servizio e tutelato dalle correnti normative per la privacy. Il numero, gestito attraverso una piattaforma di controllo, può spedire fino a 10.000 messaggi con pacchetti da 3,5 o 12 invii/anno a seconda delle esigenze. L’attivazione, l’invio e il monitoraggio del servizio è a carico degli sviluppatori di Give Emotions. Lo stile della comunicazione e le proposte da inviare saranno studiati dall’azienda cliente assieme alla strategist per massimizzare l’efficacia del servizio.

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Creazione di siti web, dalla landing page al sito web strutturato il tutto ottimizzato per la visualizzazione da cellulare e per i motori di ricerca.

Sito a Norma

Gestione del sito internet del cliente e della Cookie e Privacy policy

Verifica SSN con eventuale configurazione e aggiornamenti annuali.

Proposta valida anche per domini già esistenti.

La consigliera, a seguito del pensionamento del medico di Castello, chiese alla Regione “quali azioni intendesse mettere in campo per pianificare tempestivamente l’avvicendamento dei medici di famiglia, visto che il pensionamento dei professionisti non è un fulmine a ciel sereno, ma un dato facilmente prevedibile”.

“La risposta fornita oggi in Aula, a cinque mesi di distanza, è del tutto insoddisfacente - insiste Baldin -: un elenco di Dgr relative all’incremento del massimale di assistiti e altri provvedimenti di carattere generale che non tengono assolutamente conto delle specificità di un territorio come quello di Venezia”.

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Giorgia Gay
Giacomo Franchin

Mestre.

Demolita la storica edicola in via Cappuccina: “Decoro e sicurezza”

L’abbattimento consentirà anche di far proseguire la pista ciclabile

Il Comune di Venezia ha demolito nei giorni scorsi la storica edicola che si trovava in via Cappuccina all’angolo con via Cavallotti, davanti alla sede dell’Istituto Comprensivo Giulio Cesare.

La struttura era chiusa da 6 anni ed era ormai diventata punto di degrado dell’area. “Andando incontro anche alle richieste dei residenti e visto che il privato non ha esercitato il rinnovo della concessione per l’utilizzo della struttura si è deciso di procedere alla rimozione” ha fatto dunque sapere l’amministrazione comunale, aggiungendo che la scelta “oltre a migliorare il decoro, consentirà di far proseguire la pista ciclabile e rendere più comodi e sicuri gli spazi per l’ingresso dei genitori e dei bimbi all’interno dell’Istituto comprensivo Giulio Cesare”.

A seguire l’intervento di riqualificazione erano presenti anche il sindaco Luigi Brugnaro e l’assessore alla sicurezza Elisabetta Pesce.

“Siamo intervenuti in via Cappuccina per rimuovere un’edicola chiusa da anni che era diventata un elemento di degrado in quest’area dove ci sono anche delle scuole e dei bambini - ha detto il sindaco mentre si svolgevano i lavori di demolizione -. Un intervento che abbiamo deciso a favore del decoro e della sicurezza delle persone, oltre che di quest’area. Un esempio del lavoro quotidiano di manutenzione che svolgiamo in tutta la città, spesso in silenzio. La struttura era abbandonata e non più in uso da tempo e andava tolta perché era diventata rifugio per tossicodipendenti e quindi pericolosa. Grazie, dunque, al lavoro degli operai che sono intervenuti questa mattina

e anche alla direzione dei Lavori pubblici del Comune di Venezia che ha seguito le operazioni di smantellamento che si stanno svolgendo in piena sicurezza. E grazie anche a quei cittadini che ci segnalano e ci sollecitano interventi come questo”.

Proseguono i lavori di ristrutturazione e ampliamento del centro sportivo “Taliercio”. Il piano terra si presenta già pronto ad ospitare la prima squadra ed il suo staff, nei nuovi spogliatoi e locali tecnici. Al primo piano invece iniziano a prendere forma la sala conferenze, le sale incontri e gli uffici dell’area corporate.

Nei giorni scorsi il cantiere è stato oggetto di sopralluogo da parte del vicesindaco e assessore allo Sport, Andrea Tomaello. A d accompagnarlo. il direttore dell’Area business Gianluca Santaniello, il direttore dell’Area tecnica, Cristian Molinaro, e l’allenatore della Prima squadra, Paolo Vanoli.

“Sono davvero contento – ha sottolineato Tomaello –dei grandi progressi compiuti nei lavori: alcuni cantieri sono addirittura avanti rispetto al cronoprogramma. Sono già stati allestiti, e sono operativi, ad esempio, i due nuovi campi in erba sintetica, nonché il blocco degli spogliatoi destinati alle squadre giovanili”.

“Quello fatto dalla società arancioneroverde sul Centro ‘Taliercio’ è un investimento importante (circa dieci milioni di euro), reso possibile anche dalla concessione di quarant’anni che il Comune le ha concesso” ha concluso.

www.lapiazzaweb.it 18 Municipalità
Brugnaro: “La struttura andava tolta perché era diventata rifugio per tossicodipendenti”
Giorgia Gay
Taliercio, i lavori proseguono nei tempi previsti
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Nuovi partner. Amazon ed Amazon Web Services (Aws)

La Fondazione Venezia Capitale della Sostenibilità cresce

La tech company leader mondiale è fortemente impegnata nella decarbonizzazione delle sue attività globali e nel contrasto al cambiamento climatico

La Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità si arricchisce di un nuovo prestigioso partner. Amazon ed Amazon Web Services (Aws) sono infatti i nuovi soci co-fondatori. La tech company leader mondiale è fortemente impegnata nella decarbonizzazione delle sue attività globali e nel contrasto al cambiamento climatico e, nel 2019, ha contribuito alla stesura di Climate Pledge, un onere, sottoscritto da oltre 375 aziende nel mondo, a raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2040, dieci anni prima rispetto a quanto prospettato dall’Accordo di Parigi.

Con grande orgoglio il presidente della Fondazione, Renato Brunetta, evidenzia come si tratti di un partner “in grado di contribuire a rafforzarne le competenze, anche dal punto di vista della gestione sostenibile della logistica e dei processi di data monitoring and management, utili a definire i progetti del futuro sulla base di evidenze empiriche”.

Nel dettaglio, sono due le aree tematiche scelte da Amazon per contribuire alla crescita e allo sviluppo sostenibile di Venezia e del suo territorio, in linea con i valori e le iniziative promosse dalla Fondazione: Transizione energetica e ambiente (Cantiere 2) e Venice Sustainability Accelerator (Cantiere 6) at-

traverso il motore del cloud. In riferimento al primo caso, il contributo di Amazon si strutturerà nella promozione di un sistema di logistica ecocompatibile, che prevede il ricorso a veicoli elettrici e l’installazione di infrastrutture per la ricarica nei centri logistici esistenti, come quello di Dese, che serve il territorio lagunare. Inoltre, attraverso la collaborazione con Aws, la divisione di cloud computing di Amazon, verrà esplorata la possibilità di realizzare una piattaforma dedicata alla gestione degli obiettivi di sostenibilità per Venezia e il territorio, come il monitoraggio della circolarità del riciclo, delle infrastrutture, della qualità dell’aria, degli obiettivi di sostenibilità o, più in generale, di quelle aree che il Comune e la Fondazione definiranno come prioritarie.

Infine, per rispondere ai requisiti del cantiere Venice

Sustainability Accelerator, Aws metterà a disposizione i propri programmi di formazione, di crediti e supporto tecnico per consentire all’ecosistema di startup e Pmi innovative del territorio di crescere e costruire i propri progetti innovativi nel campo della sostenibilità.

Mariangela Marseglia, VP e Country Manager Amazon. it e Amazon.es spiega, con grande entusiasmo, che per la sua azienda, la creazio-

ne di valore nelle comunità in cui è presente costituisce una prerogativa fondamentale. È indubbio che una partnership di tale portata generi benefici duraturi a livello ambientale, sociale ed economico in un territorio d’avanguardia e dal potere simbolico ineguagliabile. Dunque, con questa ulteriore acquisizione della Fondazione Venezia, il capoluogo lagunare consolida la sua immagine di città cosmopolita, dalla vocazione internazionale, aperta alle sperimentazioni scientifiche. Di questo tenore anche le considerazioni del Direttore della Fondazione, Alessandro Costa, che ribadisce come arricchire il prestigioso parterre dei soci rappresenti il modo migliore per studiare i problemi della città e presentare delle soluzioni.

Come ad esempio Venezia Città Campus, iniziativa laciata da Iuav per incrementare il numero di studenti universitari che verrà divulgato nelle prossime settimane. Sull’ingresso dei partner però la Fondazione è rigida, applicando una severa selezione per verificare la compatibilità del core business rispetto alle finalità. Solo dopo aver superato il primo step si può essere soci con un contributo associativo del valore di 100 mila euro in tre anni. Ad oggi i soci sono 34 ma il numero è destinato ad aumentare.

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sono i nuovi soci co-fondatori
Una recente riunione della Fondazione

Ambiente.

A Ca’ Foscari è stata attivata la “Lezione Zero sulla sostenibilità”

Il corso speriementale vedrà la partecipazione di 50 giovani tra studentesse e studenti

Ècominciata a gennaio la ‘Lezione Zero sulla sostenibilità’, il nuovo insegnamento sperimentale introdotto a Ca’ Foscari e pensato per le iscritte e gli iscritti ai corsi di laurea triennale.

Il progetto è nato nell’ambito della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, su forte spinta anche della comunità studentesca cafoscarina, che tra le richieste presentate nella Dece (Dichiarazione di Emergenza Climatica ed Ecologica) all’ateneo, presentava anche la richiesta di prevedere tra gli insegnamenti l’erogazione di crediti formativi sulle tematiche legate all’Agenda 2030 dell’Onu. L’introduzione di insegnamenti dedicati alle tematiche di sostenibilità ambientale si pone in linea con molte università italiane, che, gradualmente, inseriscono nella propria offerta formativa la possibilità di seguire questi percorsi da parte di docenti, studenti e personale.

Il corso sperimentale è stato avviato proprio nel secondo semestre di questo anno accademico, con la partecipazione di 50 studentesse e studenti di corsi di laurea triennale, che apprenderanno, secondo gli obiettivi dell’insegnamento, conoscenze di base sui temi dello sviluppo sostenibile, incentivando l’elaborazione di un pensiero critico e di comportamenti responsabili.

“Questo corso punta al cuore del problema di questo nostro

tempo storico: una formazione disciplinarmente incapsulata che fa riferimento, di volta in volta, ad una sola serie di fattori per definire la totalità dei problemi posti dalla crisi multiforme che attualmente stiamo attraversando - spiega la Dottoressa Ines Giunta, chiamata a coordinare il nuovo percorso didattico -. Serve un cambiamento radicale nelle nostre percezioni, nel nostro pensiero, nei nostri valori, frutto di una interdisciplinarità finalmente praticata che sostenga la nostra attitudine a organizzare la conoscenza, consenta l’assunzione di una postura consapevole e porti all’adozione di comportamenti ecologicamente responsabili. Si tratta di una competenza nuova, complessa, globale. L’unica veramente desiderabile”.

L’iniziativa sarà composta da una serie di lezioni sulle tematiche dell’Agenda 2030 dell’Onu (economia, ambiente, etica, società). Il corso, definito anche grazie al coinvolgimento dei delegati e delle delegate alla sostenibilità dei Dipartimenti, si pone l’obiettivo di inquadrare il tema della sostenibilità all’interno del paradigma ecologico, identificando le aree di intervento cruciali per l’umanità, per la natura e per il pianeta. Già da qualche anno a Ca’ Foscari è possibile acquisire delle cosiddette competenze di sostenibilità, con l’erogazione di 1 CFU extracurriculare e di un Open Badge, attraverso delle

attività volontarie svolte dagli studenti dell’Ateneo. La ‘Lezione Zero’ va quindi a completare il piano didattico sulla sostenibilità erogato dall’Ateneo. L’attivazione di questi percorsi tuttavia, è solo una parte delle

richieste avanzate dalla comunità studentesca cafoscarina, spiegano i rappresentanti degli studenti. Il tema della sostenibilità ambientale infatti è sempre più impellente, motivo per cui l’impegno anche da parte

degli enti pubblici, a partire dagli atenei, visti come luoghi di ricerca e innovazione, dovrà essere sempre maggiore, in modo da poter ridurre al minimo il proprio impatto ambientale nei prossimi anni. (m.d.)

Una panchina gialla in memoria di Giulio Regeni

A sei anni dal suo sequestro, l’Ateneo cafoscarino continua a ricordare la tragica scomparsa di Giulio Regeni e a ribadire l’importanza della libertà accademica nel mondo.

Già nell’aprile del 2016 Ca’ Foscari accolse la mozione di alcuni senatori, apponendo lo striscione “verità per Giulio Regeni” dalle finestre della sede centrale. A sei anni dalla scomparsa del giovane ricercatore, il ricordo di questa tragedia non si deve affievolire. Per questo verrà intitolata una panchina di Ca’ Dolfin a Giulio, rapito a Il Cairo il 25 gennaio 2016, torturato e ucciso. “Come membri di una comunità scientifica e accademica continuiamo a ri-

vendicare il diritto alla libertà di ricerca. Il giorno 25 gennaio verrà quindi intitolata una panchina a Giulio Regeni” comunica la Rettrice Tiziana Lippiello.

Il corpo di Giulio fu ritrovato in seguito, il 3 febbraio 2016 in un fosso della periferia della capitale egiziana.

Giulio era un dottorando dell’università di Cambridge e si trovava in Egitto per svolgere una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani.

Ad oggi, gli uomini ritenuti responsabili della sua morte rimangono liberi.

La commemorazione si terrà nel giardino di Ca’ Dolfin il 25 gennaio alle ore 15:00, alla presenza della Rettrice Tizia-

na Lippiello, dell’Assessore al Patrimonio, Toponomastica, Università e Promozione del territorio della Città di Venezia, Paola Mar, e della Prorettrice alla Ricerca, Maria Del Valle Ojeda Calvo.

Interverrà anche Francesco Vacchiano, professore associato di Antropologia del Dipartimento di Studi Umanistici di Ca’ Foscari e esperto di migrazioni contemporanee, frontiere, burocrazie e politiche di cittadinanza, società e istituzioni del Nord Africa. Nel 2021 Vacchiano è stato tra gli organizzatori della ‘maratona’ di voci giustizia per Regeni e Libertà per Patrick Zaki. (m.d.)

www.lapiazzaweb.it 24 Università
Il nuovo insegnamento è dedicato agli iscritti ai corsi di laurea triennali

Al Candiani a Mestre. Il sindaco ha annunciato che l’esposizione rimarrà fino a Pasquetta

Successo per la mostra dedicata a Kandinsky: arriva la proroga

Rimarrà aperta fino al 10 aprile, cioè fino al giorno di Pasquetta, la mostra “Kandinsky e le Avanguardie. Punto, Linea e superficie” organizzata e proposta al Centro Culturale Candiani di Mestre dal Comune e da Fondazione MuVe, con la curatela di Elisabetta Barisoni.

La mostra, aperta al pubblico il 30 settembre scorso, ha registrato un boom di accessi: è già visitata da 25mila persone, registrando la cifra record assoluto nella storia delle mostre del Candiani. E i visitatori continuano a crescere. Un altro dato estremamente positivo è legato al numero di giovani e giovanissimi che hanno visitato l’esposizione.

“Kandinsky ha portato al centro la scena culturale mestrina come mai era ancora avvenuto” afferma il sindaco Luigi Brugnaro, che parla di “un’occasione per riscoprire il Candiani e le sue proposte. E non solo per i residenti, perché in questi mesi e per questa mostra, al Candiani è decisamente cresciuto anche il flusso di visitatori dalla Città Metropolitana, dal Veneto e anche da fuori regione”.

“In mostra stiamo incontrando anche un pubblico nuovo, diverso da quello consueto delle grandi mostre veneziane: molti giovani e giovanissimi, in pic-

coli gruppi o con famiglia. Incantati dai colori e dalle forme grafiche, entusiasmati da artisti che hanno saputo trasporre in modo diretto la loro vicenda intima e le loro avventure visive attraverso punto, linea, superficie e colore” afferma la Responsabile di Ca’ Pesaro e curatrice della mostra, Elisabetta Barisoni, che ritiene che questa esperienza, ovvero mostre realizzate, su un grande autore e il suo ambito, attingendo alle sole opere dei Civici Veneziani, “indichi un modello da perseguire nella programmazione”.

“La mostra su Kandinsky propone al Candiani - continua la curatrice - una raffinata selezione di capolavori del Novecento internazionale e italiano, pervenuti all’istituzione veneziana per volontà di grandi collezionisti – da Paul Prast a Giuseppe e Giovanna Panza di Biumo - o attraverso acqui-

sizioni da artisti-collezionisti come Emanuel Föhn o derivati da lasciti, come quelli di Lidia de Lisi Usigli, oppure acquisiti dal Comune di Venezia in occasioni di Biennali o ancora destinati a Cà Pesaro dal Ministero della Cultura, da altre istituzioni o da aziende come Esso Standard Italia”.

“Kandinsky e le avanguardie - conclude Mariacristina Gribaudi, presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia - conferma la nostra volontà di dare il via ad una nuova fase della collaborazione con il Centro Culturale Candiani, forti delle importanti iniziative che ci hanno visti protagonisti a Mestre fin dal 2016. Ad essere offerta da questa mostra è la grandissima opportunità di vedere con occhi nuovi un nucleo importante delle raccolte di Ca’ Pesaro”.

“Gente di terraferma”: volti e storie di mestrini nel nuovo libro del giornalista Luigi Fincato

I volti e le storie della “Gente di terraferma” raccontati nel nuovo libro di Luigi Fincato. La pubblicazione del giornalista raccoglie trentacinque interviste a ristoratori, medici, insegnanti, professionisti, forze dell’ordine, sportivi, artisti nati e vissuti a Mestre o che con la città hanno avuto a che fare. Il volume, per il Prato editore,è stato presentato nei giorni scorsi.

L’opera è un resoconto che mira a far rivivere il passato, raccontare il presente e ipotizzare il futuro della città. La presentazione è stata

inoltre arricchita da videoproiezioni e dall’ascolto di alcune tra le canzoni citate

Boom di accessi: è già visitata da 25mila persone, registrando la cifra che sancisce il record assoluto nella storia delle mostre del Candiani.

E i visitatori continuano a crescere

nel libro. Presente alla presentazione l’assessore Renato

Boraso, in rappresentanza dell’Amministrazione: “Grazie all’autore e a chi è stato protagonista delle interviste, rappresentando le tante ‘città’ che compongono la grande città di Venezia. Questo lavoro rende, con grande orgoglio, omaggio alla nostra terraferma”.

Luigi Fincato è nato a Venezia nel 1 959 ed è vissuto quasi sempre a Mestre. È stato fra i “pionieri” dell’emittenza radio-televisiva locale, prima come dj e conduttore di programmi e poi come giornalista professionista.

www.lapiazzaweb.it 25 Cultura Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Basket. Presentato il torneo che coinvolge 48 istituti superiori di più province venete

Tutto pronto per l’ottava edizione della Volksbank Reyer School Cup

La mission è di aggregare e coinvolgere i giovani studenti promuovendo valori quali partecipazione, lealtà, correttezza, rispetto delle regole e spirito di squadra

Alla presenza di Federico Casarin, presidente dell’Umana Reyer basket Venezia, del responsabile marketing Paolo Bettio, di Michele Bonesso, direttore area Venezia e Padova di Volksbank, naming sponsor del torneo e di Luca Rizzi, chief information officer di RB Hold, è stata presentata l’ottava edizione della Reyer School Cup, torneo di pallacanestro che coinvolge 48 istituti superiori della Città Metropolitana di Venezia e delle provincie di Padova, Treviso e Belluno.

Dopo quasi tre anni di stop forzato, uno dei fiori all’occhiello del progetto sociale del club orogranata torna a coinvolgere a 360 gradi 40mila studenti in 95 eventi in cui la pallacanestro giocata è solo la punta dell’iceberg. La mission del torneo è di aggregare e coinvolgere i giovani studenti promuovendo valori quali partecipazione, lealtà, correttezza, rispetto delle regole e spirito di squadra. Ogni scuola per partecipare deve replicare l’organizzazione tipica di una squadra di basket nominando dei responsabili della comunicazione, come un vero e proprio ufficio stampa d’istituto, attraverso la realizzazione e la pubblicazione online di testi, foto, video, e l’organizzazione di tifo, esibizioni e coreografie a sostegno del proprio Istitu-

to in occasione delle partite. Inoltre, ad ogni tappa gli studenti realizzeranno delle coreografie e lo spettacolo negli intervalli sarà realizzato dalle studentesse cheerleader che parteciperanno ad un vero e proprio contest.

Il torneo prevede 95 partite totali suddivise in una prima

Previste 95 partite totali, suddivise in due fasi. Sabato 15 aprile le finali per contendersi il titolo di campioni

fase composta da 12 tappe in cui partecipano tutti e 48 gli istituti e una fase denominata Reyer Madness che è ad eliminazione diretta e seleziona le 4 scuole che si contendono il trofeo alle Final Four del Taliercio, in programma sabato 15 aprile dove gli studenti che hanno raggiunto le finali avranno l’emozione di giocarsi il titolo di campione sullo stesso parquet delle prime squadre di serie A.

Tre gli istituti al debutto: il liceo Leonardo Da Vinci di Belluno, l’Istituto Negrelli-Forcellini di Feltre e l’istituto Nightingale di Castelfranco Veneto, mentre il Liceo Foscarini di Venezia rientra dopo un paio di edizioni in cui era assente.

Calcio C Femminile, Yolanda Bonnin Rosello bomber del Venezia

La centrocampista Yolanda Bonnín Roselló, arrivata al Venezia FC Femminile ad ottobre è la capocannoniere delle leonesse, con dieci reti all’attivo. Originaria di Palma di Maiorca, 25 anni, centrocampista offensivo della squadra allenata da Geppino Marino, si racconta così: “La passione per il pallone mi accompagna fin dall’infanzia, e sono fortunata ad aver avuto una famiglia che mi ha supportato in ogni passo del mio cammino. Ho iniziato a giocare a scuola e mi sono unita alla mia prima squadra quando avevo otto anni: all’epoca, ero l’unica bambina in campo insieme a soli maschi. Chi ci vedeva giocare era sorpreso, e si chiedeva se ci fosse per caso un ragazzo con i capelli lunghi. Nonostante tutto, sono stata fortunata: nessuno mi ha mai mancato di ri-

spetto e i miei compagni mi hanno sempre sostenuta. Dopo qualche esperienza all’estero, potevo scegliere se tornare in Spagna o valutare altre opzioni. La cultura e il popolo italiano mi han-

lo spirito e l’atmosfera che si è creata nello spogliatoio. Siamo un gruppo molto unito e molto determinato, ben consapevole di avere un obiettivo comune e con la voglia di perseguirlo fino in fondo. Dal canto mio, sono contenta di poter dare il mio contributo a questo obiettivo segnando quanto più possibile.

no sempre affascinata, e appena ho ricevuto un’offerta per venire qui, non me lo sono fatta ripetere due volte. Del Venezia ho apprezzato particolarmente l’onestà e la correttezza, nonché

Non posso dire di avere un unico modello di riferimento come giocatrice, cerco di cogliere il meglio dai calciatori che stimo di più. Mi piace il tocco esterno di Luka Modri� o l’attitudine ai duelli di Vinícius, ma guardo soprattutto al calcio femminile. In Spagna, ho avuto la fortuna di giocare con Mariona Caldentey, Patricia Guijarro e Alexia Putellas, oggi in forza all’FC Barcellona: aspiro ad arrivare al loro livello”. (c.a.)

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Cristiano Aggio La presentazione della Volksbank Reyer School Cup

“Nel nostro bilancio scelte coraggiose, poche tasse e controllo accurato dei costi”

Assessore Calzavara, quali sono gli aspetti salienti del bilancio regionale?

La manovra di bilancio approvata a dicembre in Consiglio regionale e che riguarda il prossimo triennio rispecchia la nostra visione politica e strategica. Contiene scelte coraggiose che dimostrano la capacità e la qualità amministrativa, un controllo accurato dei costi e un livello di tassazione contenuto, mantenendo e rilanciando i servizi ai cittadini del Veneto. Il bilancio di previsione cuba 17 miliardi e 316 milioni di euro di cui 9,7 miliardi dedicati alla sanità, capitolo che costituisce il 75% della spesa regionale. Seguono 3,3 miliardi destinati alle partite tecniche, 1,5 miliardi per la politica regionale, 1,4 miliardi legati alla programmazione comunitarie e infine 1,2 miliardi per le anticipazioni di liquidità in ambito sanitario. Questo è il risultato della squadra Veneto, che è fatta di Amministratori pubblici, che è fatta di dipendenti pubblici, che è fatta di imprese, che è fatta di rappresentanze sindacali, che è fatta di volontariato.

Avete scelto di non aumentare l’addizionale Irpef, perché?

A fronte di prestazioni pubbliche in costante miglioramento, da 13 anni il Veneto mantiene un comportamento fiscale di bassa tassazione. Questo significa che a fronte di una leva di gettito mai azionata riusciamo a finanziare linee di spesa che si sono evidenziate anche nelle ultime settimane. Si tratta di interventi di natura culturale, destinati parte al Teatro Stabile del Veneto (750mila ’23;

1 milione nel ’24; e 1,250 mila euro nel ’25), parte destinati all’organizzazione dell’Adunata nazionale degli alpini che si terrà nel 2024 a Vicenza (250mila euro nel ’23, 350mila nel ’24), parte a contributo all’Ana per la messa a norma dell’ex Caserma Montegrappa di Bassano (100mila nel ’23; 100mila nel ’24), nonché per l’abbattimento delle barriere architettoniche a Venezia (200mila euro nel ’23)”.

La sanità impegna gran parte del bilancio, quali le novità per il 2023?

Abbiamo stanziato più di 14,2 milioni di euro nel 2023, 1,97 milioni di euro annui nel 2024 e nel 2025 per il finanziamento dei livelli aggiuntivi di assistenza (Extra-LEA) tra cui ricordo le azioni a favore dei soggetti afflitti dalla sindrome di Sjogren e l’attivazione del corso di laurea in medicina e chirurgia da parte dell’università degli studi di Padova presso l’azienda Ulss n. 2. Quali gli altri stanziamenti di rilievo?

Abbiamo riconfermato i 31 milioni di euro annui per il prossimo triennio 2023-2025 a favore delle scuole paritarie del Veneto e lo stanziamento di quasi 6,2 milioni di euro per le borse di studio uni-

“Su un totale oltre 17,3 miliardi alla sanità veneta vanno 9,7 miliardi, abbiamo valutato ogni singola voce nella distribuzione delle risorse”

versitarie (incrementati di 2ml euro con l’emendamento presentato e approvato in Prima Commissione consiliare il 30 novembre), oltre ai 10 milioni di euro per il rafforzamento degli ESU e di 3 milioni di euro per il buono scuola. Ricordo anche i 78 milioni di euro stanziati nel triennio 2023-2025 per il sistema della formazione professionale. Altra partita importante riguarda il cofinanziamento regionale a sostegno della programmazione comunitaria. Nello specifico sono 38 milioni di euro per la programmazione comunitaria 2014-2020 che si sta concludendo e 229,89 milioni di euro di cofinanziamenti regionali per la nuova programmazione comunitaria 2021-2027. É stato difficile trovare le risorse in questo periodo di crisi?

per delega. Un intervento significativo riguarda il sostegno alle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza (IPAB), riducendo dall’8,5 al 3,9% l’aliquota dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP) a loro carico, anche al fine di riequilibrare la disparità di trattamento fiscale che sussisteva prima della legge di bilancio, tra attività pubbliche, maggiormente gravate e attività private che offrono servizi di assistenza agli anziani operanti nello stesso settore. Inoltre, è stata aumentata da 45.000 a 50.000 euro la soglia massima di reddito per poter beneficiare dell’agevolazione sull’Addizionale regionale Irpef a favore dei soggetti disabili, che pagano lo 0,9% anziché l’1,23% di base prevista dalla legge statale. L’autonomia come potrebbe incidere sul bilancio del Veneto?

“L’autonomia sarà una riforma a saldo zero, con un decentramento di competenze, i vantaggi ci saranno per tutti”

La legge di bilancio si articola in diversi interventi che dimostrano non solo la capacità di programmare la gestione finanziaria con una visione a lungo termine, ma anche di saper utilizzare in maniera efficiente le risorse.

Abbiamo valutato ogni singola voce di bilancio nella distribuzione degli oltre 17 miliardi così come la spesa discrezionale

L’autonomia significa assunzione di responsabilità. È con questo spirito che è prevista dalla Costituzione. Chi è contro l’autonomia va contro la nostra Carta fondamentale: quella stessa che viene definita la più bella del mondo e di cui non si può esserne paladini a fasi alterne, a seconda dei propri interessi. Si tratta di una riforma a saldo zero con un decentramento di competenze ma spendendo gli stessi soldi. I vantaggi ci saranno sia per i cittadini del Nord sia per quelli del Sud; ci sarà più vicinanza alle esigenze di ognuno, maggior controllo sulle scelte, minori distanze tra i cittadini e alcuni poteri decisionali. É il principio di sussidiarietà e la vera sfida per un rinascimento del Paese.

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L’intervista. L’assessore regionale Francesco Calzavara Francesco Calzavara assessore al bilancio

Regione

L’intervista. Il sottosegretario Massimo Bitonci (Lega) sulla Legge di Bilancio

Manovra 35 miliardi a famiglie e imprese”

Sottosegretario Bitonci, dalla legge di bilancio quali i benefici per le aziende, le famiglie e anche le ricadute in Veneto?

“È una legge di bilancio importante, di oltre 35 miliardi, di cui 21 vanno in aiuti alle famiglie e alle imprese. Prevede una serie di misure per contrastare il caro energia, tenendo conto che nel mese di gennaio è prevista, ma è già in corso, una forte riduzione del prezzo del gas che porterà anche delle prospettive migliori. Ci ha aiutato moltissimo su questo fronte anche la temperatura mite di questo inverno. Gli aiuti son previsti fino al mese di aprile, ma il governo comunque è pronto e disponibile a finanziare ulteriori aiuti anche per i mesi prossimi, anche fino alla fine dell’anno se dovesse esserci necessità. Poi c’è anche una di riduzione del cuneo contributivo per le imprese. Si tratta di circa il 3% sotto i 25mila euro. La misura è stata indicata come insufficiente da Confindustria e sindacati. Per le partite IVA c’è la novità dell’ampliamento della flat tax, cioè del regime forfettario, da 65 a 85mila euro al 15%. Anche questa è una misura importante, che è stata introdotta quando ero sottosegretario all’Economia nel 2018: sottovalutata all’inizio, in realtà alla fine dello scorso anno abbiamo raggiunto quasi 2 milioni e 100mila partite IVA, su 5 milioni complessive. È un regime molto favorevole perché non si tiene la contabilità, si fanno le fatture senza IVA, si fa solamente la dichiarazione, quindi un regime iper semplificato. È anche quello che noi auspichiamo da molti anni, cioè il taglio della burocrazia. Ci sono poi altre misure che non sono assolutamente minori, come l’assegno unico per la famiglia che è stato ampliato per chi ha più figli, per i portatori di handicap”.

Restando sulla flat tax, la Cgia di Mestre dice che con l’innalzamento a 85mila euro le imprese continuano a pagar di più dei dipendenti. Come risponde?

“Sono due basi imponibili completamente diversi perché per il regime forfettario, e la flat tax per i lavoratori autonomi, bisogna sempre tener conto non si possono dedurre i costi, quindi viene pagata sul fatturato. Io che sono un fiscalista vedo sempre molta confusione quando vengono messi di fianco all’altro due regimi che sono completamente diversi. E poi i lavoratori dipendenti, non si offenda nessuno, hanno una maggior

tutela rispetto a chi ha una partita Iva e un’impresa di carattere individuale, senza nessuna copertura di carattere assicurativo”. Sempre nella legge di bilancio è entrata l’autonomia, quindi una battaglia veneta vinta. Cosa cambierà?

“Intanto diciamo che la bozza è stata presentata al Consiglio dei ministri. È un percorso lungo e, come ho sempre detto, non in contrasto con altri. È opportuno intanto approvare una legge quadro, quindi una cornice, dopodiché si lavorerà competenza per competenza. Certo bisogna rendersi conto che fin-

ché non vengono calcolati i LEP, che sono i livelli essenziali delle prestazioni, è difficile poter portare avanti i decreti attuativi e delegati che corrispondano poi all’assegnazione delle deleghe, perché i LEP sono quell’asticella che segna su ogni competenza ciò che deve essere erogato al singolo soggetto e ciò invece che poi è di competenza di carattere di carattere regionale”. Veniamo alla politica. La Lega ha celebrato i primi congressi, altri ce ne saranno a fine gennaio, un commento su questi primi risultati?

“È un grande segnale di democrazia. Io non scendo mai nelle polemiche, che secondo me sono anche negative per il partito, perché la sensazione che si dà all’esterno è magari che ci sia un movimento

rissoso, in realtà non è così perché si tratta di esternazioni individuali. In realtà direi che la Lega è il partito più democratico che esista: ci sono partiti dove non c’è un’elezione diretta, dove le nomine vengono fatte direttamente da Roma, mentre la Lega invece ha uno statuto, regolamenti, militanti, congressi, sezioni, una scala gerarchica. I congressi fino adesso sono stati celebrati a Verona, a Rovigo e a Padova. A brevissimo ci sarà quello di Belluno, poi Vicenza, Venezia e Treviso e poi si arriverà all’elezione del segretario regionale. Quindi non c’è una Lega spaccata in due?

“Io non lo vedo tra i militanti. Ripeto, magari c’è qualcuno che preferisce esternare nei giornali o in tv o alla stampa piuttosto che fare un colpo di telefono o partecipare ai congressi e dire magari quello che pensa. Io penso che finito un congresso bisogna accettare il risultato. Votano i militanti. Nel nostro movimento il voto di Bitonci vale uno e il voto del militante iscritto due anni fa, che ha fatto i gazebo, vale uno allo stesso modo: è la massima espressione della democrazia proprio di carattere popolare”.

Vicenza e Treviso prossimi appuntamenti elettorali di quest’anno, la Lega come si sta muovendo?

“Per Treviso si lavora per la riconferma di Mario Conte, che ha ben lavorato. Tra l’altro Treviso è una

città di centro destra e conoscendo bene Mario Conte so che andrà assolutamente bene a Treviso e anche con un ottimo risultato. A Vicenza c’è il Sindaco uscente Rucco: anche là si sta formando la coalizione di centro destra e penso che verrà rinnovato anche lui a Vicenza, quindi son due appuntamenti importanti e facciamo in bocca al lupo a tutti e due i candidati”. In Veneto nel 2025 ci saranno le regionali. Anche alla luce dei nuovi rapporti con Fratelli d’Italia, a livello dei numeri, come ci state muovendo, che cosa prefigurate?

“Il governatore Zaia, alla luce di un grande successo anche di carattere personale, ha un grandissimo consenso. Il risultato ovviamente delle ultime politiche non è un risultato molto buono, non tanto in Veneto dove abbiamo abbastanza tenuto, ma a livello nazionale. Però io ero in Lega quando era al 2,9 % ed è normale che nel movimento e partito col simbolo più vecchio, dove ci sono continui rinnovamenti anche della classe dirigente, ci siano degli alti e bassi. Quindi io direi di aspettare, lasciamo stare i sondaggi, l’elettorato è molto mobile rispetto a una volta. Poi governando le cose un po’ cambiano, no? Senza nulla togliere ovviamente al lavoro che stiamo facendo adesso al governo, però all’interno dell’equilibrio del centro destra io penso che è un po’ i valori cambieranno”. Un’ultima domanda. Una valutazione da ex sindaco su Padova, a sei mesi dalla riconferma di Giordani.

“È un momento storico particolare per i sindaci, nel senso che la pandemia li ha molto aiutati, perché non c’è stata la possibilità di confronto elettorale. I sindaci come i governatori hanno avuto una grandissima visibilità, quindi era difficile contrastare qualcosa che era già molto consolidato. Poi la campagna elettorale è anche partita tardi, con il via libera che c’è stato solo a gennaio da Fratelli d’Italia. Insomma tante concause. Poi è logico che i sindaci che sono al secondo mandato, con una pandemia di due anni alle spalle, son stati favoriti. Però sento che non tutto quadra a Padova, che ci sono parecchi temi, che forse non c’è stato il tempo di tirar fuori, quindi vedremo nei prossimi mesi già di cominciare a individuare una compagine che possa al termine del mandato di Giordani, esprimere un candidato contendibile”.

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“Dalla
Il sottosegretario Massimo Bitonci

2023.

In Veneto 49 Comuni al voto: test a Treviso e Vicenza

Sono 49 i Comuni veneti chiamati al voto la prossima primavera, in una data non ancora stabilita, ma entro il 15 giugno. Il test più significativo sarà nei due capoluoghi di provincia, Treviso e Vicenza, dove già si sono già delineate le candidature a sindaco. Otto invece i Comuni sopra i 15 mila abitanti: Piove di Sacco (Padova), Adria (Rovigo), Vedelago (Treviso), Martellago e San Donà di Piave (Venezia), Bussolengo, Sona e Villafranca di Verona (Verona).

Conte cerca il bis, sulla sua strada De Nardi, Terzo Polo e 5Stelle

La prossima primavera il Comune di Treviso sarà chiamato al voto e, questo rappresenta, certamente uno dei test più significativi che si terranno, in questa tornata, in Veneto.

Il Sindaco, Mario Conte si candiderà alla ricerca del bis a capo di una coalizione di centrodestra. Superata ogni suggestione di costruire una coalizione larga con il Terzo Polo si mantiene, quindi, uno schema tradizionale almeno nel centrodestra certamente, così almeno hanno sancito le ultime politiche, con un riequilibrio di forze tra Lega e Fratelli d’Italia.

Il civico Giorgio De Nardi, imprenditore del settore digitale, sarà l’alfiere del centrosinistra. De Nardi tiene a sottolineare la propria matrice civica e sarà affiancato, in questo senso, da una sua lista assolutamente trasversale.

Il Terzo Polo di Renzi e Calenda ha sancito, come da schema nazionale, il distacco, ad oggi definitivo, con il centrosinistra e si appresta a proporre un proprio candidato sindaco. Il nome che sembra essere il più gettonato è

quello di Nicolò Rocco, consigliere comunale che poche settimane fa ha dichiarato la propria uscita dal Partito Democratico.

Anche il Movimento 5 Stelle, che proprio nella Marca ormai diversi anni addietro ebbe una delle sue “culle”, tenterà la corsa in solitaria. È proprio di questi giorni l’ufficializzazione del nome del candidato sindaco: si tratta di Maurizio Mestriner.

Si preannuncia, quindi, una corsa a quattro salvo sorprese delle prossime settimane. Certamente il risultato delle politiche dello scorso settembre, quando il centrodestra si fermò di poco al di sotto del 50% dei consensi, può certamente apparire, data la frammentazione delle forze che si presentano come alternative, un ottimo viatico per la riconferma del Sindaco Conte. Ovviamente “mescolare” elezioni politiche e elezioni comunali non è una pratica corretta; le sorprese possono sempre essere dietro l’angolo. Staremo a vedere come si svilupperà la campagna elettorale ormai prossima ad entrare nella sua fase più calda.

E alla fine ne resteranno solo due

La corsa elettorale a Vicenza è molto probabile che finirà con un duello al ballottaggio fra Giacomo Possamai (centrosinistra) e Francesco Rucco (centrodestra).

Tutti e due si presenteranno con una lista civica appoggiata dai partiti. Questo è lo scenario delle amministrative di primavera indicato da scelte, dichiarazioni e perfino da un sondaggio di un mese fa, commissionato da Claudio Cicero, ex assessore di Rucco.

Il problema, infatti, è che i due fronti non sono compatti. A destra e a sinistra si muovono leader minori e sono annunciate liste che nascono dalla voglia di autonomia o di vendetta. Il primo caso è quello che riguarda il Terzo Polo di Azione e Italia viva, più una lista locale, “Per una grande Vicenza”, costituita in larga parte da ex Pd: hanno già deciso di correre con un proprio candidato. Fuori uno, quindi, dalla coalizione che vuole costruire Possamai, alla quale parteciperà il Pd (del resto Possamai è capogruppo

dei democratici in Consiglio regionale) e poi si vedrà chi: ex radicali, sinistra, verdi? Siamo alle prime trattative.

Anche a destra i movimenti non mancano. S’è detto di Claudio Cicero ma altri sono sulla linea di partenza. Si tratta di ex assessori della giunta Rucco: Matteo Tosetto da un lato e Marco Lunardi e Lucio Zoppello dall’altro.

Si tratta, come si vede di un panorama articolato che contribuirà a disperdere voti: difficilmente un candidato riuscirà ad avere il 50% più uno al primo turno. E la sfida si annuncia interessante perché un sondaggio dà Rucco in testa con il 50,5% e Possamai all’inseguimento con 49.5%. È vero che i sondaggi vanno presi con le pinze, perché un bel 35% di interpellati non si esprime, ma – sempre stando al sondaggio – oltre il 50% degli intervistati non approva la gestione del sindaco uscente.

L’aiuto. Passa l’emendamento alla legge di bilancio firmato dalla deputata veneta

Éstato approvato in commissione un emendamento alla legge di Bilancio firmato dalla deputata veneta Rachele Scarpa e dalle colleghe Madia, Gribaudo, Quartapelle che mantiene rendendolo strutturale il bonus per l’assistenza psicologica anche per il 2023 e il 2024 oltre ad alzare la soglia di contributo erogabile a 1500 euro dai precedenti 600.

“La conferma del bonus introdotto nella scorsa legislatura – commenta Scarpa - per merito del PD e oggi rifinanziato con uno stanziamento di 13 milioni complessivi sui prossimi

due anni è un segnale importante di riconoscimento dell’importanza del lavoro sul benessere psicologico, sebbene le risorse stanziate siano minori rispetto al 2022 e quindi serva continuare con grande decisione questa battaglia. Rimane una vergogna e un’odiosa discriminazione che ancora oggi milioni di persone, soprattutto giovani e giovanissimi, siano esclusi dall’accesso alle cure psicologiche per i costi delle stesse, del tutto al di fuori della loro portata. Superare questa enorme ingiustizia deve essere una delle principali lotte del Pd nei prossimi

anni. Le stesse numerosissime richieste per il bonus sono un segnale di urgenza: su quasi 400mila richieste ne sono state evase solo una su 10.”

“Questo – continua - è solo un primo passo, che oltre a dare un supporto concreto aiuta anche a scardinare un tabù che permane attorno al benessere psicologico: servirà continuare a lavorare per raggiungere obiettivi sistemici e duraturi che vadano la salute mentale pienamente riconosciuta in un’ottica universalistica di welfare. La mia generazione in particolare ha risentito in maniera devastante dell’e-

mergenza sanitaria, durante la quale sono diminuiti sensibilmente senso di libertà, voglia di fare, allegria, serenità, e aumentati vertiginosamente dei sentimenti di paura, solitudine, ansia, demotivazione e noia. Secondo l’Osservatorio Suicidi della Fondazione BRF, da gennaio ad agosto 2022 si contano 351 suicidi e 391 tentati suicidi registrati, con una grave incidenza tra i giovani. Non ce lo possiamo più permettere, e il governo e tutte le forze politiche hanno il dovere di lavorarci. Prometto il mio massimo impegno su questo fronte anche come promotrice

dell’intergruppo parlamentare sulla salute mentale che ha già raggiunto oltre 50 adesioni di colleghe e colleghi di ogni schieramento: presenterò un ordine del giorno alla legge di bilancio per impegnare ulteriormente il Governo a garantire un impegno strutturale sul tema, – conclude Scarpa - attraverso la creazione di una rete di prossimità territoriale di servizi di assistenza, l’incremento di personale strutturato nel SSN, la promozione di strumenti di supporto psicologico nelle carceri, la creazione di presidi di assistenza e supporto in scuole e università.”

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Regione
Rachele Scarpa: “Il bonus psicologo riconosce l’urgenza di investire sulla salute mentale”
Amministrative
Gli schieramenti scaldano i motori in vista della campagna elettorale
Qui Treviso Qui Vicenza

Caro bollette. Filippo Agostini, Antenore Energia, risponde ai dubbi

dei

consumatori

“Le strategie per far fronte agli aumenti”

l caro energia continua a mettere in difficoltà famiglie e imprese in tutto il Veneto. I costi esorbitanti riportati in bolletta però incominciano a far crescere dubbi e preoccupazioni. Filippo Agostini, amministratore e socio fondatore di Antenore Energia, cerca di dissiparli.

I

“Le misure studiate dal Governo sono efficaci in parte –continua l’amministratore di Antenore Energia –. Noi che siamo una piccola società e abbiamo circa 100mila utenze, riconosciamo che i bonus hanno calmierato molto le bollette, ma rimane fuori

“La parte più difficile da capire – spiega Agostini – è che ogni bolletta ha una variazione, nel senso che nell’ultimo anno e mezzo, oramai, il prezzo varia mensilmente con variazioni anche importanti. A parità di consumo certe volte si trova una bolletta raddoppiata. Questo crea una sorta di instabilità nel mercato e crea anche grande tensione”.Filippo Agostini, amministratore e socio fondatore di Antenone Energia

una buona parte di famiglie e soprattutto le imprese. Le imprese hanno sì alcune agevolazioni, come il credito d’imposta, ma vanno a incidere molto poco. Ci troviamo bollette che sono quintuplicate, è un costo molto importante”.

“Le imprese in qualche modo hanno comunque digerito questo nuovo costo, ma bisogna lanciare un allarme, perché nel mese di dicembre le tariffe sono lentamente salite,

col silenzio assoluto o in parte dei media, ma soprattutto della Comunità Europea: in un anno e mezzo soluzioni non sono state trovate e quindi c’è un’aspettativa di crisi che potrebbe essere potenziale”.

“L’atteggiamento è comunque positivo – aggiunge Agostini –, perché le persone, una volta avuto lo shock all’inizio del 2022 per questo cambio tariffario, si sono organizzate e allineate. Noi avevamo pre-

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visto consumi nel mese di ottobre pari a 4 milioni di metri cubi e le famiglie hanno consumato il 60% in meno, nel mese di novembre circa il 55% in meno, quindi hanno utilizzato l’energia in maniera più ottimale. La materia prima che avevamo prenotato è stata consumata al 50%, quindi c’è un segnale forte di presa di coscienza”.

“A contenere il caro bollette, sono cose banali – spiega Agostini –: proviamo a mettere 19 e a vestirci di più; se per cena siamo nella cucina abitabile e stiamo usando un po’ il forno o siamo a tavola, chiudiamo la porta, quell’ambiente tende a scaldarsi molto di più; per guardare la tv, mettiamo la copertina sul divano, e se si dorme la notte col piumone non servono 18 gradi in casa. Se ci sono luci in casa che lasciamo accese perché tanto dobbiamo tornare, spegniamole tutte. Cambiamo le lampadine con quelle a led. Un comportamento virtuoso doveva esserci anche prima,

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ma adesso ancora di più. E forse ci servirà da lezione, anche perché abbiamo scoperto che l’energia non è infinita”.

E conclude: “Bisogna guardare al futuro, adeguarsi e organizzarsi. Noi continueremo a sostenere tutte le situazioni in cui lavoriamo proprio perché pensiamo che un futuro ci debba essere. Diverso, più faticoso, ma alla fine col lavoro si risolve tutto, anche la crisi economica”.

radiofoniche regionali.

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“Famiglie e imprese hanno preso coscienza della situazione e si stanno organizzando anche con comportamenti virtuosi”

Regione

Le iniziative. Anche in Veneto il supporto alla cultura e allo sport, alle raccolte fondi e donazioni

Un anno passato al fianco delle persone, delle comunità e del territorio

Un legame importante con il territorio e le comunità in cui l’azienda opera: è quello di Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia che, anche per il 2022, nell’ambito delle sue attività di responsabilità sociale, ha scelto di promuovere e sostenere moltissime iniziative a sfondo sociale, per restituire alla collettività parte di quanto ricevuto. Un impegno concreto che la concessionaria del marchio Despar ha potuto portare avanti in Veneto, così come nelle altre quattro regioni in cui è presente, coinvolgendo costantemente i suoi clienti e collaboratori attraverso iniziative volte al miglioramento dell’ambiente, del territorio e della vita quotidiana. Nel solo 2022 in Veneto Aspiag Service ha destinato importanti risorse a supporto di raccolte fondi, donazioni, sponsorizzazioni sportive e culturali. Tra le iniziative più significative ci sono “Il mondo ha bisogno delle donne”, l’attività di charity che da otto anni consente di supportare progetti e associazioni che si occupano di diritti e benessere delle donne, oltre che di

lotta alla violenza di genere e che nel 2022 ha sostenuto la ISSA School (International School of Surgical Anatomy), associazione no profit creata dai medici del Reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’IRCSS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella (VR) per progetti di ricerca per la cura dell’endometriosi. Un’iniziativa particolarmente significativa è stata, inoltre, la collaborazione con le sette Questure del Veneto per sostenere alcune campagne informative e di sensibilizzazione su temi di grandi attualità come la violenza di genere, il bullismo e le truffe: i punti vendita del mar-

Essere un’azienda socialmente responsabile significa anche investire in modo attento puntando su uno sviluppo sostenibile per far crescere il territorio e le sue persone, garantire un’occupazione stabile e tutelare l’ambiente e le peculiarità dei territori in cui l’azienda si inserisce. Ed è quello che Aspiag Service concretizza ogni giorno nella propria politica di sviluppo della rete vendita, scegliendo per le nuove aperture una strategia di recupero e riqualificazione di edifici storici e di aree urbane dismesse e progettando i nuovi punti vendita in un’ottica green da punto di vista della riduzione delle emissioni e dell’impatto ambientale; un impegno e un’attenzione che, anche per il 2022, hanno permesso ad Aspiag Service Despar di rinnovare la certificazione ambientale ISO 14001. Queste sono state anche le direttrici dello sviluppo dell’azienda in Veneto che,

chio dell’abete sono diventati così degli amplificatori sui territori dei contenuti di queste campagne, confermando la volontà di Aspiag Service di essere un soggetto che concretamente si impegna per promuovere progetti di coesione sociale al fianco delle persone e delle istituzioni locali. Tante anche le iniziative benefiche promosse nel 2022 a sostegno delle persone bisognose che vivono situazioni di solitudine o di disagio economico: nel mese di dicembre Aspiag Service ha donato a sette associazioni ed enti caritativi del Veneto, una per ciascuna provincia della Regione, quasi 30 quintali di beni di

nel corso del 2022, ha visto nelle diverse province della regione l’apertura di 8 nuovi punti vendita (6 diretti e 2 affiliati) e la ristrutturazione di 3 negozi (2 diretti e 1 affiliato). Uno sviluppo al quale ha corrisposto anche un incremento degli occupati in Veneto con 648 assunzioni nel solo 2022. Mettere al centro le persone è infatti una delle missioni dell’azienda che oggi vede una presenza femminile che supera il 65% e un turnover in uscita inferiore al 3%, come dimostrano anche le tante persone che ogni anno vengono premiate in occasione dei Giubilei, un omaggio ai dipendenti che hanno raggiunto i 15, 20, 25, 30, 35 e 40 anni di anzianità di servizio o sono andati in pensione. Altra direttrice fondamentale dello sviluppo sostenibile è la valorizzazione delle filiere e dei prodotti locali: per questo nel corso del 2022 Aspiag Service ha rinnovato la collaborazione con

prima necessità alimentari e non, tra cui pasta, biscotti, caffè e detersivi. A beneficiare della donazione sono stati l’Emporio della solidarietà di Venezia, le Cucine Economiche Popolari di Padova gestite dalla Fondazione Nervo Pasini, la Caritas delle Diocesi di Vicenza, Verona e Treviso, il Convento Frati Minori Cappuccini di Rovigo, e il Convento dei Frati di Mussoi di Belluno. Aspiag Service è stata anche al fianco dei piccoli pazienti del reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale di Padova, portando un sorriso e la magia delle feste di Natale fra i bambini ricoverati in pediatria con la donazione dei calendari dell’Avvento e di 50 calze in occasione della festa dell’Epifania. Non da ultimo, Aspiag Service è stata attiva nel campo delle sponsorizzazioni di iniziative e attività che caratterizzano il territorio in ambito culturale e sportivo, come Girovagarte e la Pink Run di Padova e ha partecipato attivamente al sostegno di medie e piccole realtà sportive locali, nella consapevolezza che lo sport e la cultura sono alcuni degli ambiti principali di aggregazione, formazione e crescita delle comunità.

la Regione del Veneto per promuovere i prodotti tipici certificati del Veneto e le filiere corte attraverso il marchio promozionale “The Land of Venice”, un modo concreto per sostenere l’economia del territorio, supportando i produttori locali, dando risalto ai loro prodotti tramite la promozione della catena Despar e garantendo ai clienti un prodotto a prezzo giusto e controllato.

Un 2023 ancora all’insegna della responsabilità

sociale d’impresa

Per Aspiag Service essere un punto di riferimento nel mercato della GDO significa garantire, da un lato, la solidità e la crescita dell’azienda e, dall’altro, fare business in modo sostenibile puntando sui valori di competenza, prossimità, inclusione e partecipazione che abbiamo scelto come punti cardine della nostra azione. Nel corso del 2022 sono state molteplici le iniziative che abbiamo promosso e sostenuto anche in Veneto e questo continuerà ad essere il nostro impegno anche per l’anno appena iniziato: proseguiremo il progetto al fianco delle sette Questure del Veneto per campagne di sensibilizzazione su grandi temi sociali, così come iniziative a sostegno di realtà sportive, enti caritativi e associazioni della regione. Continueranno anche le partnership con università ed enti di formazione che consideriamo fondamentali nel campo della ricerca di personale e del continuo aggiornamento delle competenze dei nostri collaboratori. Tutto questo senza dimenticare due importanti filoni che caratterizzano l’impegno sociale della nostra azienda: la lotta allo spreco alimentare, che vede Aspiag Service in prima linea da ormai vent’anni insieme a Fondazione Banco Alimentare e Last Minute Market e la promozione di stili di vita e abitudini alimentari salutari fin dai più piccoli, come testimonia “Le Buone Abitudini”, un programma di educazione alimentare gratuito che Aspiag Service dal 2006 offre gratuitamente nelle scuole primarie aderenti in Veneto così come e nelle altre regioni in cui l’azienda opera. Il nostro obiettivo è infatti quello di affermare sempre più il ruolo di attore non soltanto economico, ma anche sociale all’interno delle comunità in cui ci inseriamo, lavorando insieme alle istituzioni e alla rete sociale per creare legami sempre più forti e dare un supporto concreto alla crescita del territorio e del suo tessuto associativo, culturale e sportivo.

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Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto Donazione all’Emporio della Solidarietà di Venezia
Sviluppo sostenibile e strategia di recupero delle aree urbane
Squadra del punto vendita Eurospar di Jesolo (apertura 2022)

Rimettersi in riga per smaltire il “peso” delle feste

Una sana alimentazione, alcune buone abitudini e un po’ di moto aiutano a “rimediare” agli eccessi delle feste

Sono

trascorse le festività natalizie e la bilancia, implacabile, ci mette di fronte a quei chili in più che abbiamo messo su nel mese di dicembre lasciandoci, inevitabilmente, tentare dalle invitanti leccornie di pranzi e cene, in genere più calorici e ricchi di grassi e zuccheri, delle feste. Se, quindi, non siamo riusciti a superare le feste senza appesantirci è ora il momento giusto per “rimetterci in riga” riprendendo le sane abitudini. A partire dalla spesa. Innanzitutto, è consigliabile evitare di acquistare per un po’ cibi golosi, come dolciumi e patatine, per allontanare le tentazioni e smettere di cedere ai peccati di gola. Dolciumi e altre golosità: si tratta di prodotti che vanno consumati con “parsimonia”, come una piacevole eccezione.

In caso di pranzi un po’ più impegnativi, per evitare gli eccessi di calorie, è opportuno ridurre il consumo di salse, antipasti e frutta secca. Così come bisogna fare attenzione agli stuzzichini che sono molto insidiosi: hanno molte calorie e grassi ma sono una vera tentazione e, poiché uno tira l’altro, può capitare di mangiarne in quantità elevate senza nemmeno rendersene conto.

Prosegue alla pag. seguente

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Tornare in forma, bastano alcuni accorgimenti

Salute

Il disagio della sfera emotiva e i giovani: l’esperienza dell’Unità funzionale distrettuale adolescenti dell’Ulss 2

Un Servizio sperimentale rivolto ad adolescenti, giovani e ai loro genitori per una consulenza e una presa in carico multidisciplinare psicologica-psicoterapica e psicoeducativa integrata

Tornare in forma, bastano alcuni accorgimenti

È bene moderare anche il consumo di bibite zuccherate e alcolici.

Non è corretto, per smaltire le abbuffate delle feste, saltare i pasti nella speranza di compensare in questo modo gli eccessi. I digiuni non sono mai efficaci. Non trascurare l’attività fisica, nonostante la stagione fredda e le temperature che ci indurrebbero a stare a casa.

È invece importante continuare a tenersi in forma. Non è necessario esagerare: è sufficiente anche una passeggiata o un giro in bicicletta, nelle ore più calde della giornata. Possono essere utili per il nostro benessere psicofisico. L’attività fisica, oltre a mantenerci in forma, infatti aiuta anche a ridurre i disturbi dell’umore dovuti alle poche ore di luce durante la giornata e contribuisce, inoltre, a prevenire influenze e raffreddori.

Se le temperature sono proibitive per praticare attività fisica all’aperto, allora si può sempre decidere di cominciare a frequentare una palestra o iniziare a fare attività in casa. A partire dalle… scale. Salire e scendere le scale al posto dell’ascensore può essere già un buon inizio per fare un po’ di moto.

L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda di svolgere almeno mezz’ora di attività ogni giorno.

354 ragazzi, nel 15% dei casi con problemi di “isolamento sociale”, presi in carico dall’Unità funzionale distrettuale adolescenti (Ufda) dell’Ulss 2 Marca Trevigiana nei primi sei mesi di attività del Servizio. I giovani, di età compresa tra i 14 e i 24 anni, soprattutto ragazze, provenivano da tipologie familiari diverse e per la maggior parte si sono rivolti al Servizio in maniera spontanea. Sono i dati forniti a inizio gennaio dal direttore dell’Unità operativa Infanzia, Adolescenza, Famiglia e Consultori, Nicola Michieletto, presentando il bilancio dell’attività svolta da marzo a novembre 2022.

“L’Ufda rappresenta un Servizio sperimentale nel cui ambito adolescenti e giovani adulti che percepiscono un disagio della sfera emotiva e comportamentale e i loro genitori possono ricevere una consulenza e una presa in carico multidisciplinare psicologica-psicoterapica e psicoeducativa integrata - ha spiegato il dr Michieletto -. I ragazzi vengono presi in carico al massimo entro 12 giorni dal primo contatto che avviene tramite Cup dedicato. Al primo colloquio telefonico, durante il quale viene effettuato un triage, segue un intervento a breve termine (8 sedute che possono essere raddoppiate se necessario) costruito su misura per il ragazzo. Le principali problematiche riscontrate finora hanno ri-

guardato disturbi della sfera affettiva (problemi di comunicazione ambientale familiare distorta) e disturbi legati ad ansia e stress con o senza ritiro scolastico e sociale”.

Due ragazzi hanno voluto portare la loro testimonianza riguardo alla propria esperienza, per far sapere agli altri giovani che c’è un posto, l’Ufda, dove trovare sostegno e risposte alle proprie difficoltà: William e Alessandro, 22 anni il primo e 19 l’altro. “Quando abbiamo capito di avere dei disturbi d’ansia e di stress che non riuscivamo a gestire da soli, abbiamo deciso di chiedere aiuto proprio come quando per un malessere fisico ci si rivolge al medico di famiglia”.

“L’Ufda - ha commentato il direttore generale, Francesco Benazzi - aiuta a combattere l’isolamento che i giovani hanno dovuto subire a causa del difficile periodo della pandemia, che ha portato con sé un incremento del 30% dei disturbi nell’ambito della salute mentale”.

“Si tratta di un progetto particolarmente importante in un periodo, quello della pandemia, che ha lasciato conseguenze importanti, anche se non sempre immediatamente rilevabili, a livello psicologico nei nostri ragazzi - ha ricordato Roberto Rigoli, direttore dei Servizi Socio-Sanitari -. Il progetto è doppiamente importante perché coinvolge, oltre ai ragazzi, anche le famiglie”.

Salire e scendere le scale è un’attività che non richiede particolari accorgimenti o attrezzature, può essere praticata ovunque, anche in ufficio, dove di solito si trascorrono molte ore seduti, e contribuisce a mantenere in salute il nostro apparato cardiovascolare, migliorando la frequenza cardiaca e il consumo di ossigeno. Salire e scendere le scale negli Usa rappresenta l’ultima tendenza del fitness. Lo “stair climbing” è una vera e propria disciplina sportiva con tanto di federazione e campionato del mondo.

Il Ministero della salute ha predisposto un opuscolo informativo che promuove stili di vita più dinamici e salutari. E tra questi è vivamente consigliato l’uso delle scale per i suoi molteplici benefici. Un solo gesto infatti, si legge nell’opuscolo, contribuisce a migliorare l’umore, l’elasticità di arterie e vene, l’equilibrio e la coordinazione. Favorisce inoltre il buon funzionamento dell’intestino e migliora la massa ossea.

Per evitare una vita sedentaria basta adottare alcune sane abitudini. Ritagliarsi uno spazio di tempo per una camminata è una di queste. Non è necessario cercare percorsi ad hoc, può bastare già parcheggiare l’auto un po’ distante dalla nostra destinazione o scendere qualche fermata prima del bus e cominciare a percorrere la strada a piedi. Camminare, anche a un ritmo moderato, riduce inoltre lo stress e aiuta a rilassarsi mentalmente.

Ogni volta che prevale la pigrizia ricordiamoci, sollecita il Ministero della salute, che l’organismo umano non è nato per l’inattività.

www.lapiazzaweb.it 34 Vuoi mettere in evidenza il tuo Studio o la tua Attività Sanitaria? Fallo con laPiazza Salute Contattaci su commerciale@givemotions.it una Rubrica autorevole di Educazione Sanitaria Salute
Il punto nella Marca Trevigiana dopo i primi sei mesi di servizio

Chirurgia del piede. Al Policlinico di Abano Terme una nuova tecnica operatoria

Un approccio personalizzato e in 3D per l’impianto di protesi alla caviglia

La metodica utilizzata al reparto di Ortopedia e Traumatologia si basa sulla pianificazione pre-intervento attraverso l’analisi delle immagini tridimensionali della tac, inviate negli Stati Uniti in un laboratorio a Memphis, nel Tennessee, specializzato nella realizzazione di guide per il taglio osseo “su misura”

Al Policlinico di Abano è stata introdotta una nuova tecnica operatoria per l’impianto di protesi totali di caviglia che prevede un approccio “personalizzato” e in 3D. É la prima del genere ad essere adottata in Europa ed è stata già impiegata per dieci pazienti. Questa novità va di pari passo con l’importante traguardo raggiunto dalla struttura sanitaria veneta, nella quale sono stati eseguiti 100 interventi di protesica di questa articolazione negli ultimi due anni. La casistica è tra le più ampie d’Italia. La metodica utilizzata dall’unità funzionale di Chirurgia del Piede e della Caviglia del reparto di Ortopedia e Traumatologia si basa sulla preparazione di un’accurata pianificazione pre-intervento che utilizza le immagini tridimensionali della tac della caviglia da operare, inviate negli Stati Uniti in un laboratorio

a Memphis, nel Tennessee, specializzato nella realizzazione di guide per il taglio osseo “su misura”. Questa tecnica innovativa, sviluppata da Stryker, è impiegata in caso di grave artrosi post-traumatica conseguente a pregresse fratture e nell’artrosi avanzata di caviglia, per le quali è indicato il posizionamento di una protesi totale. Si tratta di patologie che causano molto dolore e limitano in maniera significativa la deambulazione, con conseguente zoppia, e lo svolgimento delle attività quotidiane. L’équipe, fondata dall’ortopedico Antonio Volpe, ora senior consultant della struttura, e gestita da Andrea Valcarenghi dal 2020, referente della chirurgia protesica, e composta anche da Marco Zamperetti, referente della chirurgia mininvasiva e artroscopica, ha fatto da apripista in Italia nell’utilizzo di questa

procedura in continua evoluzione.

L’articolazione

La caviglia è un’articolazione dalla biomeccanica particolare. Ha una superficie molto piccola, che subisce sollecitazioni importanti legate al carico che ciascuno di noi produce a ogni passo. Inoltre, a differenza delle articolazioni di ginocchio e anca che sono isolate, la caviglia è inserita in un contesto di collegamento tra gamba e piede, messi a loro volta in contatto dall’articolazione tibio-tarsica. Ecco perché programmare un intervento di protesi di caviglia non è così semplice e occorre mettere in conto una serie di fattori secondari all’assetto del piede o all’allineamento delle estremità di tibia e perone.

La pianificazione dell’intervento Dopo la valutazione clinica del paziente, si procede all’acquisizione di una tac tri-

dimensionale della caviglia e del ginocchio che permette una rilevazione precisa e accurata dell’arto e all’invio negli Stati Uniti. Una volta studiato accuratamente il caso, gli ingegneri del laboratorio americano progettano le guide che serviranno per il posizionamento della protesi. Solo a seguito dell’approvazione da parte del chirurgo ortopedico verrà avviata la produzione dei componenti “custom made”.

In sala operatoria, infine, si procede

all’intervento grazie all’utilizzo di un sistema di centraggio radiologico che permette un corretto posizionamento delle guide e di collocare la protesi così come è previsto dal modello virtuale.

“Con questa metodica, impiegata da professionisti con lunga esperienza - spiega il dottor Volpe - si limitano al massimo gli errori umani correlati al gesto chirurgico e si ottiene il miglior risparmio possibile di tessuto osseo”.

Federico Franchin

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Salute

MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA

Perfette da antipasto o come stuzzichino per un aperitivo. Realizzate con pochi e semplici ingredienti per un mix di sapori che unisce il gusto dolce della zucca e del porro al gusto tipico del gorgonzola.

Ingredienti: 500 g di zucca; 300 g di Gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di Sale Fine; q.b. di Pepe; q.b. di Olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo

Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti.

PASTA PASTICCIATA BROCCOLI E SALSICCIA

Una ricetta facile e gustosa. Un primo piatto che si prepara con pochi passaggi semplici e veloci. Pochi ingredienti per una pasta al forno rustica dal successo assicurato. Ingredienti: 300 g di mezze maniche rigate; 1 cespo di broccoli; 200 g di salsiccia; 250 g di formaggio tipo provola; 1 spicchio di aglio; parmigiano reggiano grattugiato; pangrattato: olio extravergine di oliva; sale q.b

TORTA ALL’ARANCIA

Un profumatissimo dolce sano e genuino. Un dolce soffice e morbido, facile e veloce da preparare. La torta all’arancia è ottima anche con gocce di cioccolato fondente aggiunte all’impasto durante la preparazione.

Ingredienti: 250 g di farina 00; 200 ml di succo di arancia e scorza d’arancia; 150 g di zucchero; 100 g di burro; 3 uova medie; 1 bustina di lievito per dolci; 2 cucchiaini di estratto di vaniglia oppure una bustina di vanillina

Preparazione: Grattugiare la scorza delle arance e poi spremere le arance e filtrare il succo per eliminare i semi. Montare le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere il burro sciolto e il succo d’arancia. Poi la farina e il lievito setacciati mescolando fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi. Infine, aromatizzare con la scorza d’arancia e l’estratto di vaniglia. Imburrare ed infarinare una teglia del diametro di 24-26 cm e versare il composto. Cuocere in forno preriscaldato a 180°, modalità statico, per circa 35 minuti.

Preparazione: Sbollentare in acqua salata per 10 minuti i broccoli. Nel frattempo, schiacciare uno spicchio di aglio e soffriggetelo in una casseruola con poco olio di oliva. Aggiungete la salsiccia (rimuovendo il budello) togliendo e sgranatela con una forchetta. Fate rosolare sfumando con mezzo bicchiere di vino bianco fino a farlo evaporare. Aggiungete i broccoli alla salsiccia fino a farle insaporire. Cuocere la pasta al dente e condirla con la salsiccia e i broccoli saltati in padella. In una pirofila da forno mettere la pasta e cospargetela di provola, pangrattato e parmigiano. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 200° per circa 20minuti in modo da ottenere una crosticina.

www.lapiazzaweb.it 37 A tavola
Idee in cucina, facili e sfiziose per un nuovo anno di gusto
Rubrica a cura di Sara Busato
Gennaio è il mese ideale per portare in tavola tante pietanze sfiziose. Ricette veloci ma dal successo assicurato

Anno nuovo, vita nuova. Tutto all’insegna dell’energia e di un grande entusiasmo che vi ispira e vi guida in questi primi mesi. Le premesse non possono essere che buone.

Vi accontentate delle piccole cose che per il momento vi garantiscono benessere e soddisfazioni. State preparando il terreno per i cambiamenti importanti.

Privilegiate il vostro sesto senso e prendete decisioni senza pensarci troppo su. Avete troppi pensieri nella testa, avete bisogno di leggerezza.

Vi muovete tra luci e ombre alternando a dinamismo e fiducia momenti di sconforto e irritazione. Non sarà comunque difficile ritrovare il giusto equilibrio.

Avete una grande energia che con una certa dose di fortuna vi apriranno tutte le strade per arrivare ai vostri obiettivi. Il sorriso non vi manca e neanche l’approvazione degli altri.

Siete attenti e guardinghi verso il mondo esterno. Vi approccerete agli altri un po’ sulla difensiva ma questo non vi impedirà di conoscere persone che potrebbero diventare anche salde amicizie.

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Chiarezza e prontezza sono le qualità messe in campo in questo inizio d’anno per costruire il cambiamento che da tempo desiderate per la vostra vita. La tenacia non manca.

Le questioni rimaste irrisolte devono trovare in questo periodo una soluzione. Non vi mancano razionalità e buon senso che vi aiuteranno a conservare il vostro buon umore.

Sarà questo un periodo estremamente positivo per gli affetti e i sentimenti. Cercate la vicinanza delle persone amate, sapranno regalarvi momenti indimenticabili.

Non vi sono mai piaciute le situazioni ambigue. Farete di tutto per avere chiarezza e lealtà, anche a costo di dover rinunciare a qualcosa. Sarete soddisfatti della vostra condotta.

e Instagram del cliente, campagne

Creazione e gestione dei profili Facebook strategia di comunicazione digitale e organizzazione di ADV sulle piattaforme social. Per le attività già in possesso dei profili social verrà effettuata una revisione degli stessi in un’ottica di miglioramento della brand awareness.

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Servizio di comunicazione diretta one-to-one per messaggi immediati tra l’azienda e suoi clienti attraverso un numero geolocalizzato appositamente creato per il servizio e tutelato dalle correnti normative per la privacy. Il numero, gestito attraverso una piattaforma di controllo, può spedire fino a 10.000 messaggi con pacchetti da 3,5 o 12 invii/anno a seconda delle esigenze. L’attivazione, l’invio e il monitoraggio del servizio è a carico degli sviluppatori di Give Emotions. Lo stile della comunicazione e le proposte da inviare saranno studiati dall’azienda cliente assieme alla strategist per massimizzare l’efficacia del servizio.

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Creazione di siti web, dalla landing page al sito web strutturato il tutto ottimizzato per la visualizzazione da cellulare e per i motori di ricerca.

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Una certa insoddisfazione condizionerà il vostro umore. Avete bisogno di conferme e di incoraggiamenti che non tarderanno ad arrivare. Siete importanti e non sempre lo tenete presente.

È ora di mettere fine alle tensioni e affidarvi con fiducia al futuro prossimo. Siate ottimisti e contate sulla vostra forza d’animo: è sempre stata una risorsa vincente.

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Un approccio personalizzato e in 3D per l’impianto di protesi alla caviglia

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Rimettersi in riga per smaltire il “peso” delle feste

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Un anno passato al fianco delle persone, delle comunità e del territorio

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“A contenere il caro bollette, sono cose banali – spiega Agostini –: proviamo a mettere 19 e a vestirci di più; se per cena siamo nella cucina abitabile e stiamo usando un po’ il forno o siamo a tavola, chiudiamo la porta, quell’ambiente tende a scaldarsi molto di più; per guardare la tv, mettiamo la copertina sul divano, e se si dorme la notte col piumone non servono 18 gradi in casa. Se ci sono luci in casa che lasciamo accese perché tanto dobbiamo tornare, spegniamole tutte. Cambiamo le lampadine con quelle a led. Un comportamento virtuoso doveva esserci anche prima,

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