Piccole Impronte - Dicembre 2021

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dicembre 2021

I RAGAZZI

D A L L A P A R T E DEGLI

ANIMALI

UTTI ! T A E L A T A N BUON MPE COMPRESI QUATTROZA

www.piccoleimpronte.lav.it Supplemento al n.9 dicembre 2021 (181) di “Impronte” - Rivista Animalista Poste Italiane SpA sped. in abbonamento postale d.l. 353/2003 (conv. in l.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma


in questo numero 1 Editoriale ...e in più la striscia di BatBilbo 2 Ultime notizie 4 Pelo e Contropelo Il mio collo di pelliccia mi tiene calda: che male c’è? Basta poco per vestirsi senza crudeltà e salvare gli animali

10 Attivamente Festeggiate il 2022 ma non rompeteci i timpani! 12 Giochi L’alberello di Natale 13 LAV Story La pelliccia risorta 21 L’Angolo della posta

6 Il Fumetto 22 Il Fumetto BatBilbo in: la pelle degli animali Un Natale alla moda 26 Curiosando 8 Il concorso Fake news! Sfatiamo Io rispetto gli animali i luoghi comuni sugli animali 28 Con la matita in mano Come ti disegno un visone le a centr 30 L’Intervista Inserto imali Subito in sintonia con Jacopo n a i ic Am e n o 32 Da non perdere Il vis 33 Il Quiz

SUPPLEMENTO AD IMPRONTE anno XXXVIII n. 9 (181) dicembre 2021

DIRETTORE RESPONSABILE GIANLUCA FELICETTI

CURATRICE EDITORIALE ILARIA MARUCELLI

DIREZIONE E REDAZIONE

SEDE NAZIONALE LAV ONLUS VIALE REGINA MARGHERITA, 177 00198 ROMA

REDAZIONE

GIACOMO BOTTINELLI, MARCO CORTINI, ILARIA MARUCELLI, FLIC, JOY, PEPE

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE

PIER PAOLO PUXEDDU+FRANCESCA VITALE

HANNO COLLABORATO

KENIA E BIANCA JADE BIZZOCCHI, SIBILLA BOTTINELLI, DAVIDE CECCON, ANDREA MUSSO, FABIO REDAELLI, ALESSANDRO TELVE, ARIANNA VERDUCI

DISEGNO DI COPERTINA FABIO REDAELLI

Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal “codice di regolamentazione della privacy” (Dgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dgs 196/2003) rivolgendosi direttamente a LAV ONLUS, viale Regina Margherita 177, 00198 Roma, tel. 06/4461325 fax 06/4461326 email: privacy@lav.it

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CARTA BURGO RESPECTA 100

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AUT. TRIB. ROMA 50/84 dell’11-2-1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 dell’1-3-1993 ISCR. ROC 2263 - 2001

STAMPA

ARTI GRAFICHE “LA MODERNA” VIA ENRICO FERMI, 13/17 ICI 00012 GUIDONIA AR C MONTECELIO (RM)

CART

PICCOLE IMPRONTE

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CHIUSO IN TIPOGRAFIA 22 NOVEMBRE 2021

QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO A LAV ONLUS

GIOVANILE (sotto i 18 anni) da 18 euro ORDINARIO da 30 euro FAMIGLIA da 45 euro SOSTENITORE da 46 euro BENEMERITO da 150 euro STRAORDINARIO da 500 euro

VERSAMENTI INTESTATI A LAV ONLUS

BANCA POPOLARE ETICA IBAN IT59F0501803200000015011125 FILIALE DI ROMA, VIA PARIGI N. 17 00185 ROMA

LAV È FIRMATARIA DI UN PROTOCOLLO D’INTESA CON IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE CHE SOSTIENE E PROMUOVE L’EDUCAZIONE AL RISPETTO PER GLI ANIMALI NELLE SCUOLE


Editoriale La vera bellezza non è mai crudele C

Ilaria Marucelli

professione: giornalista cibo preferito: polpettone di zucca e lenticchie cosa non sopporta: i pesci negli acquari cosa vuole fare da grande: tornare bambina hobby: cinema e fotografia letture preferite: poesie

BatBilbo

iao, ecco a voi un nuovo numero con tante cose da leggere e da fare! Stavolta parliamo delle pellicce e di tutti quei capi d’abbigliamento fatti sulla pelle degli animali. Proprio così: le nostre case non sono più capanne di paglia e rami, ma alcuni si vestono ancora come nell’Età della pietra! Ci avete mai pensato? In casa abbiamo il riscaldamento, gli ultimi inverni sono stati i più caldi di sempre, ma c’è ancora chi si mette la pelliccia! E non solo quella: scarpe e giubbotti di pelle, giacconi con il cappuccio di pelo, piumini fatti con le piume strappate alle oche... Ma le cose stanno cambiando! Sempre più stilisti, sempre più aziende e soprattutto sempre più persone si convincono che ci si può vestire bene e stare caldi senza leggere le scritte “vera pelle”, “vera piuma” e “vera pelliccia”. Le alternative ci sono, sempre di più, sta a noi (anche a te!) il compito di mostrare che una moda animalista è anche più bella e moderna. Bella come questo numero, fidatevi, perché alla sua realizzazione hanno contribuito due giovani lettrici, Sibilla e Arianna. Scoprite il loro prezioso contributo! E adesso, una cosa importante: ancora cinque numeri e poi, come per magia, Piccole Impronte si trasformerà in qualcos’altro. Vi stiamo preparando una bella sorpresa, vedrete! Seguite gli indizi nei prossimi numeri. Buon Natale a tutti (quattrozampe compresi!).

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Ultime notizie Piccole Impronte cambia pelle

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li animali hanno molte cose in comune con noi. Anche loro soffrono, si divertono, provano sentimenti ed emozioni. Per questo devono avere il diritto alla vita, alla libertà, a non soffrire per colpa nostra. Cose semplici, ma che gli animali ancora non hanno. Se stai leggendo Piccole Impronte lo sai bene, perché sicuramente sei una o un salvanimali! La tua iscrizione a LAV ha un grande valore per gli animali e per ringraziarti stiamo lavorando per offrirti un’esperienza sempre più interessante, divertente e interattiva. Sarà qualcosa di speciale che ti farà essere più fiera o fiero di far parte della nostra associazione. Piccole Impronte, come per magia, tra un anno... si trasformerà in qualcos’altro! Il sogno sarà sempre quello: costruire un mondo migliore per umani e animali, insieme a te. Ma cambierà pelle! C’è ancora un anno di tempo, ma sul prossimo numero avrai già un primo indizio... sei pronto a collezionarli tutti per scoprire la sorpresa finale? È iniziato il conto alla rovescia, come si dice in inglese... stay tuned!

Leggi Piccole Impronte ma non sei un socio LAV? Sei un salvanimali convinto e vuoi conoscerli da vicino ed entrare in un mondo fatto di giochi, storie e avventure avvincenti? Allora iscriviti a LAV, l’associazione che difende gli animali e assicura loro una vita libera e serena. Insieme a te faremo grandi cose. Usa il bollettino che trovi al centro della rivista. Chiedi a un genitore di contattare LAV al numero 06 4461325 o visitate insieme il sito www.piccoleimpronte.lav.it

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Lunga (libera) vita ai salmoni

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Argentina ha vietato gli allevamenti di salmoni nella Terra del Fuoco: è la prima volta che un governo decide di farlo! Una vittoria per gli animalisti e per i salmoni, abituati a vivere liberi e indipendenti, nuotando per lunghe distanze. Invece negli allevamenti sono ammassati in gabbie, riempiti di antibiotici e, nonostante questo, sviluppano infezioni, danni alle pinne, malformazioni e ferite sulla pelle. Una storica conquista per i diritti degli animali e dell’ambiente: gli allevamenti sono infatti una vera e propria bomba ecologica. Complimenti all’Argentina e lunga (e libera!) vita agli amici salmoni!

Un robot guida per ciechi

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vita gli ostacoli e cammina con il passo giusto: ecco il primo cane-guida robot per i non vedenti. Dotato di quattro zampe e tenuto al guinzaglio, può far muovere una persona in sicurezza, senza farla scontrare con oggetti, muri o altri ostacoli. Inventato all’Università di Berkeley, in California, sarà un’alternativa ai cani guida, che svolgono un lavoro importante ma faticoso: sottoposti a un lungo addestramento e a un’esistenza difficile, sempre attenti e concentrati, senza la possibilità di esprimere i loro istinti e di poter vivere da cani!

Lo Sri Lanka dalla parte degli elefanti

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n Sri Lanka, dove molte famiglie hanno un elefante come animale domestico, sono aumentate le denunce per maltrattamenti e violenze: ora finalmente è arrivata una legge per la protezione dei pachidermi. Ognuno di questi enormi mammiferi, oltre ad avere la carta di identità con foto e DNA, non potrà lavorare più di quattro ore e avrà diritto a un bagno giornaliero di due ore e mezzo (gli elefanti adorano l’acqua!). I cuccioli non potranno essere utilizzati per lavoro, nemmeno per le sfilate, e non dovranno essere separati dalla mamma. E per finire, sarà vietata la guida degli elefanti in stato di ebrezza! Pene severe per chi non rispetta le regole: sequestro dell’elefante e carcere fino a tre anni. Un passo in avanti, in attesa della loro libertà. P

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Pelo Nel 2021 ha senso continuare a vestirsi con la pelle degli animali, come uomini di Neanderthal? La risposta sembrerebbe scontata, eppure le pellicce strappate ai nostri

Il mio collo di pelliccia mi tiene calda: che male c’è? B

rrr, freddino vero! Amo passeggiare d’inverno, avvolta in un caldo piumino, con l’aria fredda che mi accarezza la faccia. Oggi però mi hanno rovinato la camminata, dicendomi che il pelo del mio collo potrebbe essere di gatto! E che i miei stivali potrebbero essere foderati di pelo di cane! Impossibile, ho detto io. E comunque non m’interessa. Mi piacciono gli animali, ma sono contro tutti

gli estremismi. Mia mamma ha almeno tre pellicce nell’armadio e io non le indosserei mai. Sono capi superati, di cattivo gusto, che appartengono a un’altra epoca. Dai, tranne qualche vecchietta, chi gira ancora in pelliccia! Detto questo, non esageriamo. I miei vestiti (caldi, comodi e sportivi) li ho comprati in un grande magazzino… che c’è di male?! Dovevo forse indagare sul pelo: da dove viene, di quale animale… non scherziamo! Nemmeno sapevo che fosse pelliccia vera, mi sembrava sintetica. In ogni caso non voglio perdere tempo in questioni di lana caprina… Tanto per rimanere in argomento, allora non dovremmo usare nemmeno la lana, la seta e magari diventare tutti vegetariani! Gli animalisti devono combattere la vera crudeltà (pellicce, circo, caccia, esperimenti) invece di accusare la gente per dettagli di poca importanza: rischiano di infastidire le persone e raggiungere l’effetto opposto. Ciao, continuo la mia passeggiata. Non voglio perdere tempo in questioni di lana caprina… Tanto per rimanere in argomento, allora non dovremmo usare nemmeno la lana, la seta e magari diventare tutti vegetariani!

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Contropelo amici pelosi si nascondono in numerosi capi di abbigliamento, qualche volta anche a nostra insaputa. Di questo discutono i due personaggi di questo numero...

Basta poco per vestirsi senza crudeltà e salvare gli animali C

iao ragazzi, siamo tutti d’accordo che le pellicce sono una crudeltà, almeno spero! Ma non fermiamoci qui. Tutti gli inserti in pelliccia che vediamo in giro – e che sembrano andare tanto di moda – significano morte e sofferenza per centinaia di migliaia di animali. Ne vale la pena per un cappuccio di pelliccia? Non si può essere eleganti indossando crudeltà. Anche a me piace stare al caldo e mettermi bei vestiti; se lo faccio senza far soffrire nessuno, sono davvero al top! Lo sapete che molte scarpe da calcio sono fatte con la pelle di canguri sterminati dai cacciatori? Mi è bastato sceglierne un altro paio (belle, comode e senza crudeltà) e via a rincorrere il pallone sul prato verde! E cani e gatti? Ogni anno in Asia ne vengono uccisi due milioni solo per la loro pelliccia: purtroppo può capitare che ce la ritroviamo, anche senza volere, nei nostri indumenti. Perché rischiare di sostenere questo massacro? Basta così poco: non comprare indumenti con parti in pelliccia, a meno di non essere sicuri che sia sintetica.

Per non parlare dell’orrore dei piumini. Sono imbottiti di piume tolte alle oche uccise o, in molti casi, strappate violentemente agli animali ancora vivi, crudeltà ripetuta anche quattro volte in un anno! E per un piumino volete sostenere tutto questo? Con tutte le caldissime alternative tecnologiche che ci sono? Insomma, auguro a tutti un caldo inverno senza crudeltà!

Tutti gli inserti in pelliccia che vediamo in giro significano morte e sofferenza per centinaia di migliaia di animali. Ne vale la pena per un cappuccio di pelliccia?

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Il concorso

Continua il concorso nazionale di disegno per le scuole primarie e secondarie di primo grado. In palio ci sono 3000 euro in buoni acquisto destinati alle classi e agli istituti vincitori. Per sapere come partecipare, leggete queste pagine. Ricordate che il concorso scade il 31 marzo 2022.

LO SCOPO DEL CONCORSO

Il concorso “Io rispetto gli animali” è indetto da LAV in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e ha l’obiettivo di sensibilizzare al rispetto di tutti gli esseri viventi.

CHE COSA REALIZZARE

Disegni sul rispetto degli animali con qualunque tecnica in formato A4.

CHI PUÒ PARTECIPARE

Le classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado italiane sia pubbliche sia paritarie. Una categoria speciale è riservata agli istituti.

DOVE INVIARE LE OPERE

Le opere dovranno pervenire all’indirizzo: LAV, viale Regina Margherita 177 - 00198 ROMA entro e non oltre il 31 marzo 2022.

COSA DEVE CONTENERE LA BUSTA

La busta dovrà recare la scritta IO RISPETTO GLI ANIMALI e contenere gli elaborati e il modulo di partecipazione da compilare sul sito www.piccoleimpronte.lav.it 8 | P

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Sul retro di ciascun elaborato si dovrà indicare il nome dell’alunno/a, la classe e la scuola di appartenenza. Ogni alunno potrà presentare un solo elaborato che sarà valutato complessivamente insieme agli altri della sua classe. In caso di buste con elaborati di classi multiple, i disegni di ciascuna classe devono essere adeguatamente separati e distinti, anche in singole buste interne.

I PREMI

La categoria per classi premierà distintamente 3 classi della scuola primaria e 3 classi della scuola secondaria di primo grado. Ogni classe tra le selezionate riceverà un buono acquisto del valore di 250 euro. Nella categoria speciale per gli istituti, basata sul numero dei disegni inviati, i 3 istituti con il maggior numero di disegni riceveranno un buono acquisto del valore di 500 euro ciascuno.

Il bando completo è scaricabile su www.piccoleimpronte.lav.it Per ogni informazione: LAV Viale Regina Margherita 177 00198 ROMA Tel. 06 4461325 educazione@lav.it P

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Attivamente Festeggiate il 2022 ma non rompeteci i timpani! C

iao amici, come ve la passate? Tra una fetta di pandoro e un regalo da scartare, io continuo a soccorrere i nostri comuni amici. I salvanimali (soprattutto se supereroi come me...) non si fermano mai! So che anche voi, quando si tratta di amici pelosi, non vi tirate indietro e sono qui a chiedervi aiuto. Il problema è la notte di San Silvestro. Sì, il 31 dicembre, l’ultimo giorno dell’anno. Tutti festeggiano, ridono, urlano, mangiano, stappano bottiglie… ma per noi animali è la notte più terrificante dell’anno! Avete già capito vero… il problema sono i botti. Quelle terrificanti esplosioni che per ore squarciano la notte, rompono i timpani e ci strizzano lo stomaco! Noi animali, domestici e selvatici, siamo terrorizzati dai botti. Non ne capiamo il motivo e non li associamo a niente di bello: per noi sono come una bomba, un attentato terroristico, una guerra.

Nel migliore dei casi passiamo ore di vero terrore, rincantucciati in un angolo, a soffrire e sperare che tutto passi. Nel peggiore, la paura ci fa scappare e finire vittime di incidenti stradali. Se siamo piccoli animali selvatici, talvolta il nostro cuoricino non regge e rischiamo di morire per lo spavento, lo stress e i decibel.

Basta Botti

per gli animali e per tutti

Insomma, vi prego: festeggiate senza botti! E ditelo ad amici, parenti, vicini: provocare tanto dolore non può mai essere divertente! Vi auguro un meraviglioso 2022: non smettete mai di sognare e realizzerete i vostri progetti. Guardate me, sono un cane che ha imparato a volare! E ricordate: NIENTE BOTTI!!

PARTECIPA CON LA TUA CLASSE ALLA CAMPAGNA LAV DAL 16 NOVEMBRE FINO AL 31 DICEMBRE. SCARICA I MATERIALI AL LINK:

www.piccoleimpronte.lav.it/bastabotti 10 | P

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Ecco alcuni dei bellissimi disegni che ci avete inviato. Bravi ragazzi! 1) Sofia De Siato, Spinea (Venezia); 2) Amelia Pennino, Sesto San Giovanni (Milano); 3) Gabriele Buzzi, Garbagnate Milanese (Milano); 4) Emanuele Bottigelli, Pianello Val Tidone (Piacenza).

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Giochi Incolla questa pagina su un cartoncino, oppure fai una fotocopia a colori. Poi ritaglia tutto intorno... piega e incolla! Più semplice di così! Ecco il tuo alberello per augurare con BatBilbo

BUON NATALE!

Piega e incolla all’interno

Scarica il file dal sito e stampalo su un cartoncino https://piccoleimpronte.lav.it/news/buon-natale-da-lav-tutti-voi 12 | P

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La pelliccia risorta di

Giacomo Bottinelli con le illustrazioni di Arianna Verduci

L neve. Gli animali si erano rifugiati al caldo delle loro tane e solo i a mattina di Natale, Rocca Sganghera era coperta da una coltre di

folletti gironzolavano intenti a infilare nei camini gli ultimi regali. La Fata Betulla sentì però un pianto lontano, che veniva da una casa un po’ distante dal paese. Si avvicinò volando e scrutò attraverso le finestre. C’era un bambino che piangeva. Intorno a lui, sotto il grande albero di Natale, c’erano regali di ogni tipo: videogiochi, robot, puzzle, peluche… La Fata Betulla si trasformò in una blatta e passando agilmente sotto la porta si ritrovò nell’appartamento. La mamma e il papà del ragazzino, invece, sembravano raggianti. Lui le porgeva una pelliccia di visone e lei la indossava entusiasta. «Grazie, caro! Mai mi sarei aspettata un regalo così bello!». Il piccolo corse in camera sua. I genitori continuarono ad ammirare la pelliccia, mentre la mamma baciava il marito. La blatta-Betulla si infilò anche sotto la porta della cameretta e subito riprese il suo aspetto di fata. Il bambino sussultò, ma Betulla gli fece cenno di stare zitto. «Sono la Fata Betulla» gli disse «e proteggo questi boschi e queste campagne. Tu come ti chiami?».

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Il bambino si chiamava Marco e mai aveva avuto un Natale così brutto. «Ho visto una cosa orribile, in salotto», disse. «Mia mamma indossa la pelle di animali morti». Betulla si prese il mento con fare riflessivo. Afferrò la mano del bambino e volò con lui fuori dalla finestra. Gli alberi e i campi coperti di bianco sembravano splendere di una luce propria. Betulla scese dolcemente con Marco vicino a una grande quercia, colpì il legno con la bacchetta magica e subito si aprì un varco che condusse i due in un regno meraviglioso. Dappertutto c’erano addobbi di Natale e una musica di campanelle risuonava nell’aria. «Dove siamo?» chiese Marco. «Questo è il regno di Babbo Natale! Ci si arriva da ogni quercia che abbia qualche anno più di un secolo, anche se ci vuole un po’ di magia…». Poco dopo sbucarono in una sala rallegrata da un camino scoppiettante, dove gli elfi saltellavano cantando e una figura vestita di rosso con una gran barba bianca sedeva su una poltrona imbottita. «Buone Feste, Babbo Natale!» disse Betulla. Il vecchio si girò: «Betulla, cara mia! Quanto tempo! Cosa ci fai qui?». «Ti presento un bambino speciale – disse Betulla – si chiama Marco. Ha ricevuto molti regali dai tuoi elfi e dai suoi genitori, ma c’è stato un problema che…». Betulla avvicinò le labbra all’orecchio di Babbo Natale.

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© Eric Isselee | Shutterstock

Amici animali

Il visone

I numeri e del vison

* Il visone è un piccolo mammifero selvatico, molto simile a un furetto, con il corpo allungato e le zampette corte, parzialmente palmate. Ha la testa grande, con orecchie molto piccole, la coda corta e una spessa e foltissima pelliccia marrone o rossastra; invecchiando il mantello diventa più chiaro.

* Vive in tane scavate nei pressi di fiumi e torrenti. È un ottimo nuotatore: può immergersi fino a cinque metri di profondità e trattenere il respiro per due minuti! Corre velocissimo ed è bravissimo a farlo anche nel letto dei fiumi: per cacciare percorre anche parecchi chilometri. Non vive in branco: timido e solitario, è davvero difficile da incontrare, anche perché in natura di questi animali ce ne sono sempre meno (negli allevamenti italiani, invece, ne sono ancora rinchiuse parecchie decine di migliaia).

30-43 cm hezza g la sua lun g 500-800 o s e p o u il s 15-18 cm coda zza della la lunghe 11 anni media la sua vita

* Ci vede poco ma sa cavarsela con un eccezionale olfatto, grazie al quale riesce a cacciare le prede: rane, pesci, molluschi, insetti. Allo stesso tempo deve guardarsi, anche affidandosi alla sua velocità, dai predatori: volpi, aquile, rapaci notturni, oltre che naturalmente l’uomo, che l’ha sempre cacciato per la sua ricercata pelliccia.

* Pigro e sedentario, ama trascorrere molto tempo nella tana, soprattutto quando è molto freddo e può godersi la scorta di cibo accumulata. A maggio, dopo la stagione degli amori, nascono fino a sette cuccioli, allattati dalla mamma per due mesi e mezzo, dopodiché diventano autonomi.

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I RAGAZZI DALLA PARTE DEGLI ANIMALI


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Visone © shauttra | Shutterstock


Amici animali L’orribile mondo delle pellicce

Lo sapevi * 1 kg di pelliccia di visone ha un impatto sul cambiamento climatico 14 volte superiore a quello del pile! Per produrlo sono necessari 11 visoni e quindi ben 563 kg di cibo per nutrire questi animali. Dalla tossicità per l’uomo all’impoverimento dello strato di ozono, tutti questi fattori ambientali si uniscono in un effetto disastroso: la pelliccia è da 2 a 28 volte più inquinante rispetto a tutti gli altri tipi di tessuto. * Numerose nazioni europee hanno vietato gli allevamenti per la produzione di pellicce. In Italia vengono invece allevati oltre sessantamila visoni l’anno: uccisi con il gas, dopo una vita in gabbia, solo per produrre giacche, colli, cappotti, manicotti, imbottiture... Per fare una sola pelliccia ci vogliono le pelli di molti animali, più di quelli che tu possa pensare. Ad esempio 60 visoni, 42 volpi, 40 cani procioni, 50 zibellini…

che * Non ci sono solo gli allevamenti: anche le trappole fanno milioni di vittime. Gli animali “da pelliccia” presi in trappola sono 10 milioni ogni anno. Ma questa è solo una parte della tragedia. Nelle tagliole perdono la vita molti altri animali, talvolta anche cani o gatti.

* Grazie all’impegno delle associazioni e alla nuova sensibilità animalista, il mercato delle pellicce è in costante calo. Sempre più persone si rifiutano di vestirsi con la pelle e il pelo degli animali, e anche grandi marchi della moda sono passati dalla parte dei nostri amici (ad esempio Versace, Gucci, Armani, Prada). Ma bisogna continuare a impegnarsi perché questa sciocca e inutile crudeltà diventi presto un antico ricordo.


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«Oh Oh Oh!» esclamò il vecchio. «Credo di avere in questa tasca ciò che fa per te…». Frugò nella giacca e ne estrasse una bottiglia dorata. «Spargi questo sulla pelliccia di tua mamma, stanotte, e avrai una bella sorpresa!». Babbo Natale abbracciò forte Marco: «Io uso pelliccia sintetica da sempre, ma quei babbei degli umani non lo hanno ancora capito!». Rise forte e mentre rideva Marco cadde in un sonno profondo per risvegliarsi di nuovo in camera sua. Era stato un sogno? Ma no! Aveva la bottiglia dorata in mano! Sopportò tutto il giorno che sua madre sfoggiasse la nuova pelliccia in giro per Rocca Sganghera, ma la sera fece in modo di non addormentarsi. Appena fu notte fonda sgattaiolò fino al guardaroba e versò il contenuto della bottiglia sulla pelliccia di sua madre. Si sentiva un po’ un ladruncolo, ma sapeva che stava facendo la cosa giusta. Al mattino sua mamma si alzò presto, preparò il caffè e dopo averlo bevuto si infilò la pelliccia e disse che sarebbe andata a fare una passeggiata in centro. P

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E in centro ci arrivò; e tutti ammirarono anche la sua nuova pelliccia. Peccato che a un certo punto questa cominciò a muoversi e dimenarsi e… non era più una pelliccia. La signora era coperta da decine di visoni che le si aggrappavano addosso e che in un attimo saltarono giù e fuggirono, lasciandola con il suo misero maglioncino e la gonna dell’anno precedente, mentre tutti ridevano di lei. Sembra che suo marito corse a prenderla e la fece salire in auto di filato, promettendo che non le avrebbe più comprato niente che avesse origine dagli animali. Betulla tornò da Babbo Natale e risero di gusto. Non era la prima volta che la fata faceva di questi scherzi…

Giacomo Bottinelli, 49 anni, vive a Grosseto e lavora nell’Ufficio “A scuola con LAV”. Ama molto la letteratura di fantasia

e da sempre scrive storie. È un salvanimali fin da bambino. I suoi uccelli preferiti sono i piccioni. Già in un tema della scuola media voleva abolire caccia e vivisezione.

Arianna Verduci vive a Palermo e ha appena compiuto 18 anni. Studia scienze umane, sognando di diventare fumettista e illustratrice (e dai disegni sembra già a buon punto!). Ama fare passeggiate tra i boschi della Sicilia, andare al mare e stare con la sua gatta Maran. 20 | P

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L’Angolo della posta Il mio cagnolino Axel

Io amo molto gli animali, sono sempre stato il “raccattanimali” di casa. Non sopporto vedere maltrattare gli animali oppure vederli feriti, ma se li vedo non mi giro dall’altra parte. Una domenica pomeriggio io con i miei amici stavamo andando al mare. Ad un certo punto abbiamo visto qualcosa che si muoveva lontano sulla strada. Ci siamo fermati e abbiamo trovato un cane. Era in condizioni indescrivibili: aveva gli occhi completamente chiusi da una infezione, aveva la bocca rovinata da un lato e abbiamo avuto l’impressione che avesse lavorato molto per liberarsi da una specie di collare che gli aveva rovinato il pelo intorno al collo. Era completamente ricoperto di zecche e non aveva la forza di rimanere in piedi. Gli abbiamo dato da mangiare un pacco di crackers che avevamo e lo abbiamo portato via con noi. Da quel giorno vive con la mia famiglia e si chiama Axel. I cani sono esseri umani e non giocattoli da buttare via quando ci si stanca di loro, bisogna prendersene cura per sempre. Sono felice perché Axel l’ho trovato io e lui con me è felice e io non l’abbandonerò mai. Lorenzo Greco, 11 anni - Catania

Aiutatemi!

Vorrei tanto un gattino ma non riesco a convincere il mio papà, come posso fare? Aiutatemi voi! Federica Lemmetti, Lido di Camaiore (Lucca)

In cerca di nuovi amici Eros Delfine, di Miglianico (Chieti), ha 10 anni e cerca amici di penna vegani come lui. Chi fosse interessato può scrivere alla nostra redazione che vi metterà in contatto. Lo ripetiamo fino alla noia: vivere con un animale è l’esperienza più meravigliosa e coinvolgente del mondo. Se poi il nostro amico è salvato, strappato alle gabbie, al randagismo e alla morte, la soddisfazione raddoppia. Vero Lorenzo? E chi invece un compagno peloso non può ancora prenderlo, come Federica? I nostri consigli sono questi: 1) Spiega con calma a tuo papà l’importanza della tua richiesta: non è un capriccio, ma un’esigenza dettata dal cuore. Se vuoi spiegarti meglio, magari scrivigli una lettera. 2) Assicuralo che sei abbastanza grande da prenderti cura del gattino, in tutto e per tutto: fagli capire che vuoi un nuovo amico, non un giocattolo! 3) E infine l’arma segreta. Mostragli questa pagina: siamo sicuri che non saprà dirti di no!

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Curiosando Fake news! Sfatiamo i luoghi comuni sugli animali Eccoci al secondo appuntamento con le “bufale”. Sì perché per ogni animale, esiste almeno una frottola che lo riguarda. Per fortuna l’osservazione della natura ci aiuta a svelare la verità nascosta dietro alle false notizie e ai luoghi comuni. Se guardiamo con stupore e rispetto gli animali che ci circondano, crollano le menzogne e le bufale smettono di essere tali, apparendo per quello che sono: animali pacifici e tranquilli che non raccontano bugie!

Gli squali sono mangiatori di uomini Gli struzzi mettono la testa Certo, la maggior parte degli squali è carnivora. sotto la sabbia Ma gli esseri umani non rientrano tra le prede naturali di questi grandi pesci. Solo una piccolissima frazione degli attacchi all’uomo è mortale e solo in pochissimi casi il corpo viene mangiato. Insomma è più facile rimanere uccisi da un tostapane o cadendo dal letto! Al contrario: ogni anno cento milioni di squali vengono uccisi dall’uomo e il 50% delle specie presenti nel Mediterraneo è a rischio estinzione. Gli squali mangiano gli umani? F�KE NEWS!

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Quante volte abbiamo visto, nei cartoni animati, uno struzzo con il collo allungato e la testa sottoterra? E quante volte hai sentito l’espressione “Non mettere la testa sotto la sabbia, non fare lo struzzo”. La leggenda vuole che se uno struzzo si sente minacciato, nasconda la testa sotto la sabbia per non vedere il pericolo… Niente di più falso! Perché mai un uccello di oltre un quintale, che può correre all’incredibile velocità di 70 km/h, in grado di avvistare perfettamente i pericoli (ha un occhio grande come una pallina da tennis!), con temibili artigli e potenti muscoli... dovrebbe nascondere la testa nella sabbia esponendosi ai predatori? In realtà gli struzzi ingoiano piccoli sassi per favorire la digestione e per trovarli rovistano nel terreno, infilando il becco nella sabbia. La paura non c’entra proprio nulla… Gli struzzi nascondono la testa sotto la sabbia? F�KE NEWS!


Quanto è cattivo il lupo? Il lupo cattivo non esiste! Questo parente stretto del cane non è perfido neanche un po’… Eppure è diventato il protagonista di tanti proverbi e favole classiche (tutti conoscono Cappuccetto Rosso). Quando nel Neolitico gli umani hanno cominciato ad allevare gli erbivori, occupando gli spazi con le prime costruzioni e i campi coltivati, il lupo ha visto ridursi il suo territorio di caccia. Talvolta per mangiare predava qualche pecora addomesticata ed ecco nata la sua cattiva fama! Anche in tempi più recenti comparvero leggi che favorivano la caccia al lupo. Ma sapete quando è stata l’ultima volta che un uomo è stato ucciso da un lupo? Nel 1825! Tra l’altro il lupo è un animale schivo e riservato, difficilissimo da vedere: se sente passi o voci umani, scappa e si nasconde. Il lupo è cattivo? F�KE NEWS!

I pipistrelli si infilano nei capelli Pochi animali sono più dolci e affascinanti dei pipistrelli, mammiferi volanti con il musetto da topo, utilissimi in agricoltura poiché mangiano insetti e parassiti. Eppure molti hanno il terrore dei pipistrelli, accusati di scendere in picchiata per infilarsi nei capelli. Per smentire questa diceria, uno studioso di chirotteri ha provato a metterseli in testa, cercando in ogni modo di farli impigliare nei capelli. Niente: quelli proprio non volevano starci sulla testa di un umano, non si impigliavano ai capelli e appena potevano volavano via infastiditi. I pipistrelli non sono attratti né da noi né dalla nostra chioma: semplicemente ci ignorano. I pipistrelli si attaccano ai capelli? F�KE NEWS!

I cobra ipnotizzati dal suono del flauto In realtà il cobra, come molti serpenti, è quasi sordo: non reagisce alla musica, ma alle vibrazioni del suolo. Mentre suona, infatti, l’incantatore batte il piede a terra. Il cobra avverte il pericolo e si mette sulla difensiva. I lenti movimenti del flauto, compiuti dal suonatore, fanno credere al serpente di trovarsi di fronte a un nemico e lui non danza affatto, ma ondeggia insieme all’incantatore per tenere sotto controllo la situazione. In ogni caso, a quasi tutti i serpenti dei suonatori vengono estratte le ghiandole del veleno. I cobra sono ipnotizzati dalla musica? F�KE NEWS!

Il dobermann da anziano impazzisce Alzi la mano chi è convinto che il Dobermann sia pericoloso, per via della pazzia che contraddistingue questa razza quando invecchia! Invece… niente di più falso! Eppure gira da tempo questa convinzione da film horror: il suo cervello non smetterebbe mai di crescere e, quando non trova più posto nella scatola cranica, si schiaccia contro il cranio, facendo impazzire il Doberman, rendendolo cattivo e aggressivo, sempre pronto a mordere. Una bufala colossale che ancora discrimina un cane fedele ed equilibrato. I Dobermann da vecchi impazziscono? F�KE NEWS! P

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di Andrea Musso

Come ti disegno un visone Ciao ragazzi, in queste pagine abbiamo letto tante informazioni su questo splendido animale, adesso impariamo a disegnarlo. Buon divertimento!

Forme e proporzioni

Corpo e dettagli [2] Naso e orecchie sono i primi dettagli da aggiungere alla costruzione, così come gli occhi. Il corpo adesso ha un suo spessore che si aggiunge alla singola linea che hai disegnato per la schiena. Le zampe anteriori partono a metà fra testa e cosce posteriori, sono piccole e sottili con gomito e unghie. Anche le zampe dietro completano la coscia posteriore, disegnale subito sotto e non dimenticare una bella coda spessa.

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© Andrea Musso

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[1] Può sembrarti uno scarabocchio, ma questa forma è la struttura base per il nostro visone. Da sinistra inizia con la testa, un cerchio irregolare che ha una forma un po’ triangolare, così da capire subito da che parte ha il naso, e lo sguardo. La linea sinuosa che prosegue è quella del collo e della schiena, lunga e collegata alle zampe dietro, che noi disegniamo con un ovale più grande della testa. Infine prosegui con la coda che segue dal cerchio ed è bella lunga. Io ho schiacciato con la matita per rendere chiaro il segno, ma tu abituati a iniziare sempre con un tratto molto leggero: eviterai così l’uso della gomma e avrai un miglior risultato finale. Lo so, ancora non ci vedi il nostro visone... ma adesso succede la magia!


Ecco fatto! [3] Questo è il momento per provare nuove posizioni del corpo, magari ispirandoti a una foto o a questo disegno. Se hai usato la matita leggera non serve cancellare, basta ripassare disegnando i dettagli come nel mio esempio, fra ciuffi di pelo, coda, zampe e orecchie. Puoi usare una matita (2B) calcando la mano o usare un pennarello. Prova ad aggiungere anche dettagli del muso come le sopracciglia, sposta gli occhi sul muso per decidere da che parte guarda e aggiungi effetto pelo dove serve, perché gli animali non sono di plastica. Ora sembra davvero un personaggio dei fumetti e puoi provare a colorarlo sperimentando matite, acquerelli e tutto quello che ti piace usare.

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Espressioni ed emozioni [4] Non ci sarà mai un disegno perfetto alla prima prova ma disegnando tante volte si diventa bravi. Puoi provare anche a giocare con la linea della bocca e le sopracciglia come ho fatto io facendo il nostro amico stupito, schifato e triste. Per scoprire nuove espressioni emozionanti puoi fare le facce allo specchio e provare a copiarle. Guardati bene e scoprirai come vi somigliate!

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Vuoi qualche consiglio in più? Allora, insieme ai tuoi genitori, collegati a piccoleimpronte.lav.it e scrivi un messaggio o invia i tuoi disegni. Noi della redazione ti metteremo in contatto con Andrea Musso.

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L’Intervista a cura delle “Vegan Sisters”

Subito in sintonia con Jacopo L’abbiamo conosciuto a un festival vegano a Bologna e la sintonia reciproca è stata immediata. Ci ha colpito la sua passione e compassione per gli animali: a quindici anni già organizzava gruppi di attivisti! Si chiama Jacopo Lagna ed è stato (assieme a noi due!) il più giovane attivista in Italia. Oggi che ne ha diciassette, abbiamo deciso di presentarvelo. Bianca Jade: Jacopo, sei stato il primo nella tua famiglia a diventare vegetariano. Come hai preso questa decisione?

Jacopo: Il mio desiderio di diventare vegetariano ha preso il via dall’infarto di mio

padre; questo episodio ha cambiato completamente la mia vita e quella della mia famiglia. Poi a Faenza, dove vivo, ho assistito a un evento sul veganismo, vedendo molte immagini di soprusi sugli animali d’allevamento, mucche e galline... e così, da un giorno all’altro, sono diventato vegano!

Kenya: Abbiamo partecipato insieme con te a diverse manifestazioni e abbiamo apprezzato la tua passione. Come hai cominciato a fare attivismo? J: Ho iniziato poco dopo essere diventato vegano. La prima manifestazione cui ho partecipato è stata contro gli allevamenti di galline ovaiole. Poi ho iniziato a partecipare ai Cubi della Verità con l’organizzazione “Anonymous for the Voiceless”: ci mettiamo al centro di una piazza formando un quadrato e mostriamo attraverso gli schermi di computer immagini dello sfruttamento degli animali. È il mio stile di attivismo preferito, perché dà la possibilità di iniziare un dialogo profondo con tanta gente diversa. BJ: È vero: tutti imparano qualcosa da questi tipi di interazioni e ogni esperienza è unica. Qual è la tua esperienza più bella? J: Una volta sono stato davanti a un mattatoio per documentare le condizioni degli animali. Quando il camion si è fermato, ho visto tra le sbarre un vitellone che piangeva. Ho allungato la mano e l’ho accarezzato; poco dopo ha smesso di piangere: voleva proprio le coccole. Questo incontro mi ha distrutto per giorni, ma mi ha fatto capire cosa provano gli animali prima della loro morte. 30 | P

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K: Da quando abbiamo questa rubrica, abbiamo avuto difficoltà a trovare altri giovani vegani. Secondo te qual è il motivo? J: In realtà ci sono parecchi ragazzi vegani, che conosco anche personalmente. Certo però, in percentuale, di vegani ce ne sono davvero pochi. Non so bene perché. In parte potrebbe dipendere dal disinteresse, ma anche perché molti sono bloccati dai genitori che non approvano.

In queste pagine, Bianca Jade, Kenia e Jacopo durante il loro incontro al Bio Vegan Festival di Bologna.

BJ: Infatti, spesso riceviamo domande dai ragazzi che vorrebbero fare qualcosa, ma non hanno il permesso dai genitori. Perché pensi sia importante che la gente diventi vegana? J: La risposta è semplice. È importante che la gente diventi vegana per una questione di giustizia. Gli animali hanno il nostro stesso diritto di vivere la loro vita in modo naturale e in pace. K: Come pensi che possiamo far diventare il mondo più Vegan? J: Attraverso l’attivismo (sia online che con incontri e manifestazioni) e attraverso programmi scolastici su queste tematiche. La scuola sarebbe fondamentale. Se educhiamo i bambini ad avere più compassione, faremo diventare il mondo più compassionevole.

BJ: Siamo d’accordissimo! Grazie mille Jacopo! Potete seguire Jacopo su INSTA @Jacopo_Lagna e su FB @Jacopo Lagna e potete seguire noi su INSTA @_vegansisters_, su FB @vegansisters & TIKTOK @vegan.sisters P

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Da non perdere Storia di Milo, il gatto che andò al Polo Sud di Costanza Rizzacasa d’Orsogna Edizioni Guanda Collana Le Gabbianelle Per tutte le età

La banda delle galline ovaiole di Giorgia Cozza e Romina Scarpanti Edizioni Il Ciliegio Collana Ciliegine dai 9 ai 99 anni

D arrivato l’antipatico

a quando in paese è

signor Pelata con il suo allevamento intensivo di galline, nessuno compra più le uova del signor Franco che vende solo per poter nutrire le sue galline e farle stare bene. Ma come fa quel prepotente a tenere i prezzi così bassi? E da dove arriva quella gallina così malridotta che Michelino ha trovato nel parco? Teo e Betty sono decisi a scoprirlo. Nasce così la banda delle galline ovaiole.

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e nuove avventure di Milo, il gattino nero e disabile che non sa saltare né camminare diritto, ma che trasforma la fragilità in forza. In questo secondo volume Milo, insieme alla sua mamma umana, andrà fino in Antartide per restituire ai genitori un cucciolo di pinguino rapito da contrabbandieri senza scrupoli.

Fiabe per i custodi del pianeta di Franco Berrino Terra Nuova Edizioni Per tutte le età

P guarire la Terra e i suoi er raccontarci come

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Su le zampe di Claudia Piras Edizioni People Dai 4 anni in su

M bosco con i suoi cuccioli,

amma orsa passeggia nel

ma un incontro imprevisto la mette nei guai... Una storia tenera, che riassume le tante vicende che in questi anni hanno avuto al centro gli orsi e il loro rapporto con gli umani nei territori in cui sono stati reintrodotti.

abitanti, 15 medici si sono trasformati in narratori. Una raccolta di filastrocche e fiabe illustrate che trasmettono il valore indispensabile per una vita sana e felice: l’amore per il Pianeta.


Il Quiz Buon Natale a te e alla tua famiglia! Speriamo che sia festa anche per i nostri amici pelosi… aiutaci a dire NO alle pellicce, diffondendo idee e informazioni di questo numero. Intanto, prova se le sai tutte!

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Quale famosissima casa di moda ha scelto di rinunciare alle pellicce in tutti i suoi prodotti? A Armani B Gucci C Versace

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Quanti animali sono presi nelle tagliole, ogni anno, solo per strappare loro la pelliccia? A 400mila B 10 milioni C 2 milioni

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Tutte le immagini sono di TELVE

Quale produzione ha maggiore impatto sull’inquinamento e il cambiamento climatico? A Il pile B Il Goretex C La pelliccia

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Come si comportano i visoni nelle gabbie degli allevamenti? A Per fortuna gli allevamenti di visoni sono stati vietati B Essendo animali pigri, dormono e riposano tranquillamente C Saltano per ore, diventano aggressivi tra loro graffiando e mordendo, inseguono la propria coda in circolo

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Come si ottengono le piume per imbottire i piumini e i piumoni da letto? A Raccogliendo le piume cadute alla muta naturale delle oche B Spennando le oche vive (anche se in Italia sarebbe illegale) C Si uccidono le oche e poi si strappano le penne P

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SOLUZIONE: 1B - 2C - 3A-B-C - 4C - 5b-c


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Scade zo 2022 il 31 mar

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