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Bernardi, Samanta Zisa e Ugo Annone
from N. 32 MAGGIO 2020
by Scomodo
CPR, detenuti senza permesso -------------------------------------------------------------------------------------------------------- La detenzione amministrativa degli “irregolari” in Italia costituisce un buco nero in cui vengono meno diritti fondamentali
Malik è arrivato in Italia del Senegal 30 anni fa, da allora ha lavorato in fabbrica e poi aperto una partita Iva come commerciante di vestiti e oggetti africani in un mercato a Bari. Allo scadere del suo permesso di soggiorno inizia quello che lui definisce in modo forte come “periodo di schiavitù senza diritti”, viene fermato a Macerata e fatto recludere nel CPR di Bari. Descrive il centro di reclusione come un “manicomio degli anni ‘50” e racconta di un business di persone che gestiscono le strutture di reclusione per ricevere fondi. Esistono posti in Italia dove persone come Malik, a cui scade il permesso di soggiorno, o persone che arrivano nel nostro paese in cerca di asilo o rifugio vengono trattate in modo disumano e degradante.
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In politica dei Centri di Permanenza per i Rimpatri si parla poco. Il cono d’ombra è anche e soprattutto informativo: non v’è possibilità di avere accesso a dati precisi e informazioni sui casi specifici, e questi luoghi sono descritti dunque attraverso sporadiche testimonianze. Si dà spesso per scontato che dopo l'arresto di migranti irregolari si passi direttamente al rimpatrio, ma in mezzo c'è un passaggio gestito poco e male, un posto dove vengono perpetrate quotidianamente violazioni dei diritti umani: in mezzo ci sono i CPR.
In Italia, un migrante può esCon la legge Puglia del 1995 in primis, chi come Malik era sere considerato “illegale” per vengono istituiti i primi centri irregolare su suolo italiano, ma diversi motivi: per avervi fatto di accoglienza (CDA), dai quaanche chi wwaveva inoltrato una ingresso senza un idoneo titoli però non si può uscire. Se il richiesta di domanda d’asilo. lo, per non avere un permesso concetto di “accoglienza” era Dal 2005 in poi, l’Italia si ritrova di soggiorno valido e per aver ambiguo e a tratti surreale, lo a recepire diverse direttive euricevuto un definitivo diniego sviluppo di queste strutture ropee riguardo alla tematica che della domanda di protezione innel corso degli anni si è rivetendono a trasformare e rimodternazionale. Se sussiste almeno lato fallimentare assecondanellare queste strutture: ci saranuna di queste condizioni il mido solo la propaganda politica no i Centri di Primo Soccorso e Acgrante è passibile di un decreto della “lotta all’immigrazione” coglienza (volti ad una accoglienza di espulsione e verrà portato in a destra così come a sinistra. emergenziale di al massimo 48 un CPR. Questo luogo, dunore per gli appena sbarcati), que, nasce come anticamera dell’espulsione: è la riva dell’Acheronte su cui so“Nel 1998, durante il governo D’Alema, i CDI che diventano Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo (CARA), ed i controstare in attesa del rimpatrio nel proprio Paese (che per molti migranti, dopo il sogviene approvata la legge Turco-Napolitano, con versi CPT che si brutalizzano diventando Centri di Identificazione ed Espulsione no del paradiso europeo, rappresenta l’inferno). A volte, i migranti irregolari cui si normalizza la pratica della detenzione (CIE). Inoltre all’accompagnamento coatto già in uso come tecnica di espultrattenuti potrebbero esser stati denunciati per il reato di “ingresso e soggiorno ilamministrativa nei, così chiamati, Centri sione, si aggiunge anche il paradossale “rimpatrio volontario”. Con la legge legale nel territorio dello Stato”, ma questo non ha alcuna correlazione diretdi Permanenza Temporanea (CPT).” Minniti-Orlando del 2017 si arriva alla definizione di Centri di Permanenza ta con il loro trattenimenper il Rimpatrio (CPR). Al to nel CPR (se non, come loro interno, persone come detto, generare il conseguente Nel 1998, durante il governo Malik subiscono un periodo di provvedimento di espulsione). D’Alema, viene approvata la legvera e propria detenzione senge Turco-Napolitano, con cui si za aver diritto ad un processo. La nascita dei CPR e la loro normalizza la pratica della denon-evoluzione tenzione amministrativa nei, Che tipo di struttura detentiva? Se c’è un episodio esplicativo per così chiamati, Centri di PermaL’ordinamento italiano e quello la nascita del sistema dei CPR nenza Temporanea (CPT) per un delle Corti Sovranazionali conin Italia è senz’altro lo sbarco massimo di 30 giorni nel mosiderano la reclusione all’interno di ventimila migranti albanesi mento in cui non era possibile dei CPR come un'extrema ratio: giunti nel 1991 al porto di Bari il respingimento alla frontiera, una soluzione estrema per l’escon la cosiddetta “nave dolce”. l’espulsione o l’identificazione. pulsione di Malik e tutti gli altri Nella confusione istituzionale e Il 1998 è l’anno in cui il cittadiindividui extraeuropei senza pernel pieno dell’estate all’italiana, no italiano, inconsapevolmente, messo di soggiorno e documenti la maggior parte di queste perdiventa complice di un sistema e che hanno quindi commessone viene stipata nello stadio incapace di tutelare e accogliere so un illecito amministrativo. della città, in attesa di visibildegli irregolari sul suolo italia“Se non ci sono metodi alternativi, ità umana e di riconoscimento no, senza dare loro nessun tipo come lasciare il Paese in maniera che andasse al di là della scelta di chance. Durante il secondo autonoma, questi individui vendisperata che avevano compiugoverno Berlusconi e con la leggono condotti in queste strutture to. Così, nell’incertezza sul da ge Bossi-Fini, le caratteristiche che sono di fatto dei parcheggi”, farsi riguardo alla presenza di della detenzione amministraspiega a Scomodo l’avvocato migliaia di persone straniere tiva si inaspriscono: i tempi di Gennaro Santoro dell’Associaziin territorio pugliese, si diede il permanenza si allungano e venone Antigone e consulente della via allo scellerato progetto delgono istituiti i Centri di IdentiCILD, “e che non hanno niente la detenzione amministrativa. ficazione (CDI) per trattenere, a che fare con l’accoglienza.
A mio avviso queste strutture Le differenze con gli istituti e non va a sindacare realmente andrebbero totalmente superpenitenziari non riguardano l’operato delle autorità amminisate”. In questo “parcheggio” di esclusivamente i motivi della trative coinvolte. “I CPR costituisprivazione della libertà i reclusi reclusione, ma anche l’organizcono un buco nero!”, dice a Scomocome Malik si trovano in una zazione dei luoghi. Anche se do l’avvocato Gennaro Santoro. condizione “nulla”, in attesa di equiparabile ad una detenzione “Si fa difficoltà a reperire le inun’identificazione e in seguito di penale, il trattenimento nei CPR formazioni e ridottissima è la un rimpatrio, che di fatto non si riguarda il diritto amministracorrispondenza interna con il sa se, quando e come avverrà. La tivo, e quindi non prevede le gamondo esterno, non essendo collaborazione con i Paesi d’origranzie che il diritto penale risuna detenzione penale”. La soine non è scontata e più emergoerva agli imputati e ai detenuti. cietà civile non ha accesso a no problemi burocratici, più queste strutture fatiscenti, tempo i “detenuti” scontano e i reclusi sono lasciati a una pena dovuta ad una irloro stessi in cameroni afregolarità amministrativa, follati, senza poter far ape non a causa di un reato, il pello ad operatori civili la cui provvedimento non può cui presenza è ritenuta fonessere neanche considerato damentale nei penitenziari. una vera e propria sanzione. L’Associazione dei Giuristi per la difesa dei diritIl trattenimento nei CPR è ti fondamentali spiega a giustificato solo per il tempo Scomodo che non essendo strettamente necessario ad sulla carta i CPR luoghi di eseguire il provvedimento detenzione l’uscita all’aria di espulsione, e in ogni caso aperta dovrebbe essere dinon superiore a 180 giorni. sponibile ogni qualvolta Tuttavia nei fatti ci sono un soggetto voglia accedpersone che, a causa di conervi. Spesso, però, persistotinue proroghe del trattenno limitazioni arbitrarie. imento iniziale, rimangono La vita all’interno dei CPR detenute in questi luoghi non è disciplinata: le gioranche più di un anno, sennate non sono scandite da za alcuna possibilità di eseguire il provvedimento di “I CPR sono un buco attività lavorative, scolastiche o di socializzazione e espulsione. Infatti, i costi di un rimpatrio, non solo economici, sono altissimi. nero: si fa difficoltà a reperire le informazioni anche per i pochi individui fortunati, che riescono ad ottenere un permesso di Esso inoltre dovrebbe essere effettuato nelle forme del l ’accompagnamento e ridottissima è la corrispondenza interna soggiorno, non esiste nulla che faciliti o programmi il reinserimento sociale, incoatto, con lo Stato tenuto a eseguirlo con un volo charter e ogni migrante accon il mondo esterno, non essendo una vece teoricamente previsto per chi proviene da strutture detentive. Emblematicompagnato da due agenti di pubblica sicurezza. Ciò detenzione penale.” co è il fatto che l’assistenza sanitaria di un certo livello, può avvenire solo se ci sono di cui godono gli istituti degli accordi bilaterali tra penitenziari, in questi ceni Paesi coinvolti. L’Italia ne ha Sono i Giudici di Pace a convalitri è mancante e l’emergenza del stipulati solo quattro: Tunisia, dare o prorogare i trattenimenti, COVID-19 non ha influito minEgitto, Marocco e Nigeria, ole dovrebbero garantire un conimamente sulle condizioni di tre al terribile memorandum trollo giurisdizionale sull’esreclusione. La pandemia, come con la Libia. La mancata colpulsione e su ciò che avviene già noto per i casi carcerari, coslaborazione con molti altri Paeall’interno di queste strutture. tituisce un rischio ancor magsi renderebbe illegittimi quasi Nel concreto, questo controlgiore per tutte le strutture chitutti i trattenimenti nei CPR. lo risulta essere solo formale, use al mondo esterno e affollate.
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Tuttavia, i CPR continuano a A fornire delle linee guida per Nonostante ciò, non esiste a oggi lavorare a pieno regime anche la gestione pratica dei CPR c’è un Codice inequivocabile e avense la legittimazione del rimpaun Regolamento prodotto nel te il valore di legge che normaltrio in questo momento è pari 2014 dal Ministero dell’Interizzi l’amministrazione dei CPR. a zero. Non solo i trattenuti no, preceduto unicamente dalIl documento del 2014, infatti, continuano ad essere reclula direttiva Bianco del 2000 e non è mai stato sottoposto al vasi per un fine al momento non da una Circolare del 2002 che glio parlamentare. Il Regolamenattuabile, ma gli arresti sono individuavano delle linee guito pone senz’altro delle garanzie proseguiti determinando cosda con lo scopo di fornire un fondamentali per i trattenuti; la tanti arrivi di nuovi soggetti. modello standard, per quanto sua natura poco vincolante, però, riguardava i costi e le prestazicompromette la loro effettiva tuteServizi al ribasso oni minime da erogare. la. Nel suo Rapporto del 2018 sulSe il mantenimento le visite effettuate nei CPR di dell’ordine e della sicurezza all’interno dei centri è di competenza delle forze “L’erogazione dei servizi primari è affidata Torino, Brindisi, Palazzo San Gervasio e Bari, il Garante Nazionale dichiara infatti di di polizia, l’erogazione dei servizi primari per i detenuti è affidata a enti privati a enti privati individuati dalle Prefetture con aver riscontrato numerose inosservanze del Regolamento, oltre che vere e proprie violaziindividuati dalle Prefetture competenti con un concorso al ribasso, premiante l’offerun concorso al ribasso, premiante l’offerta oni dei diritti umani. Queste ultime sono dovute, in parte, a carenze strutturali: molti ta economicamente più vantaggiosa. Le competenze e i requisiti minimi, in termieconomicamente più vantaggiosa.” dei CPR sono risultati deficitari di una mensa (i trattenuti erano costretti a mangiare ni di expertise, che devono nei luoghi di pernottamento) avere gli aggiudicatari sono o di servizi igienici adeguati senz’altro molto specifici, a soddisfare le necessità detrattandosi comunque di gli ospiti. Inoltre, nonostante ruoli delicati che prevedono debba essere garantita la sail relazionarsi con persone lute psicofisica dei trattenuti, private della libertà: tuttavia, risultano quasi inesistenti tra le varie aziende o cooperservizi di assistenza psicologative al momento incaricate ica e mediazione culturale, di gestire i CPR, non è facile entrambi estremamente imindividuare un denominaportanti in un contesto dove tore comune a causa dell’etl’isolamento (linguistico, soerogeneità dei contesti da ciale, culturale) unitamente cui esse provengono. Gli enti alla disperazione provata nel gestori, infatti, spaziano da veder fallire il proprio proaziende come GEPSA (Torigetto migratorio tendono a no), avente in gestione anche facilitare l’insorgere di epinumerose carceri private sodi di violenza o l’utilizzo in Francia, quindi in teoria di mezzi come scioperi della esperta nell’ambito della fame o autolesionismo per detenzione, a cooperative far valere i propri diritti. come Versoprobo (Milano, Il Garante riporta infatti CPR in via di apertura) che che, assicurando una consi occupano di erogare servizi Come ricorda a Scomodo il Garcreta erogazione dei servizi primari in diversi Centri di Acante Nazionale delle persone pridi supporto e migliorando le coglienza Straordinaria, abituvate di libertà, “le norme che regocondizioni di vita all’interno ate quindi a interfacciarsi con lano la privazione della libertà dei CPR, si ridurrebbero i livstranieri e richiedenti asilo, ma delle persone, ai sensi dell’artielli di stress nelle strutture con di certo non in contesti di rescolo 13 della costituzione, devono conseguente decremento delle trizione della libertà personale. essere leggi di rango primario”. manifestazioni di protesta che,
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stando a quanto riporta GerI brillanti risultati L’attenzione va posta, ovviavasa Pantalone nella risposta del Decreto Sicurezza mente, sul “Decreto Sicurezza al Rapporto del Garante, sono Con la legge Minniti-Orlando e Immigrazione” del 5 ottobre le cause stesse delle scadenti oltre al nome cambia il nu2018 dell’allora Ministro dell’Incondizioni in cui versano i CPR mero di giorni in cui si può terno Matteo Salvini, finora nonché le ragioni per cui gli essere trattenuti, ridotto a 90. l’ultima legge che ha modificato Enti gestori sono in molti i CPR. Viene eliminato il casi “costretti” all’inadempienza. Se, invece che isti“Il Regolamento permesso di soggiorno per motivi umanitari, previsto tuire protocolli di sicurezza estremamente limitanti ai fini di agire sulle manifesdel 2014 pone delle garanzie fondamentali dal Testo Unico sull’immigrazione, e al suo posto il decreto introduce una setazioni di una vulnerabilità esacerbata da condizioni di vita degradanti, si agisse per i trattenuti, ma la sua natura poco vincolante rie di permessi speciali per protezione sociale nel caso di sfruttamento o violenconcretamente sulle ragioni alla base di questa condizione si potrebbe uscompromette la loro effettiva tutela.” ze subite, per particolare merito civile, per problemi di salute o per chi proviene cire dal circolo vizioso che da un paese che si trova in condanna i diritti dei tratuna situazione di “contintenuti a rimanere nell’ombra. Vengono previste strutture gente ed eccezionale calamità”. Nonostante nel Rapporto si nuove che dovrebbero esViene ampliata la categoria dei invitino le Prefetture di comsere “di piccole dimensioni, reati la cui commissione anpetenza ad attivarsi per far con governance trasparente nulla la richiesta di protezione fronte alle numerose carenze, e poteri di accesso illimitato internazionale, includendo viil Garante dichiara che la situper il Garante dei detenuti”, olenza sessuale, spaccio, furto azione è rimasta a oggi presma il risultato complessivo è e lesioni aggravate a pubblico soché invariata, anche a causa sempre un sistema poco disufficiale. Per quanto riguarda le del fatto che “i cambiamenti in simile e poggiato sulla manstrutture per l’accoglienza e per questo campo sono molto lenti canza di diritti per i detenuti. il rimpatrio, vengono raddoppie faticosi”; alla difficoltà di ati i giorni massimi di tratmiglioramento connaturata alle circostanze legate “Da un giorno tenimento nei CPR da 90 a 180 e viene meno lo SPRAR, alla detenzione stessa si aggiunge il fatto che con il Decreto Sicurezza si sono all’altro anche persone “regolari” per anni in il Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati, il cui ruolo viene ulteriormente ridotti i fondi destinati alle strutture, con il risultato che la già Italia si sono ritrovate sostanzialmente prive pesantemente ridimensionato nonostante il parere di molti avvocati e associazistriminzita proposta di attività per i trattenuti è stata ulteriormente risicata. del diritto di rinnovare il proprio permesso.” oni operanti nel settore. L’accesso agli SPRAR è dato solo ai solo titolari di proPoiché l’espulsione dal tezione internazionale e ai territorio dovrebbe essere minori non accompagnati. l’epilogo di un trattenimento L’avvocato Emanuele Ficara A distanza di più di un anno, si nei CPR, la natura delle modell’associazione StraLi - Strapuò osservare che se l’obiettivo dalità di detenzione non ha tegic Litigation di Torino condel Decreto Salvini era quello di alcuna ricaduta sulla società. ferma l’aspetto deteriorante ridurre il numero di migranti irQuesta infatti non risente di di queste strutture spiegando regolari sul territorio, il risultaun’eventuale espansione delle che, già dopo un anno dalla to è stato esattamente l’opposto. criticità e delle vulnerabilità loro prima istituzione, i centri Da un giorno all’altro anche dei trattenuti, causata da consi dimostrano inadeguati a gapersone “regolari” per anni in dizioni di vita denigranti né rantire condizioni di vita decenItalia si sono ritrovate sostanbeneficia di eventuali progetti e spesso scoppiano rivolte e zialmente prive del diritto di ti di sviluppo della persona. tentativi di fuga tra i trattenuti. rinnovare il proprio permesso.
Chi subentra per garantire diritti
A fronte di una condizione critica, non sono poche le persone che decidono di impegnarsi ogni giorno per denunciare le violazioni dei diritti umani che avvengono nelle diverse fasi della gestione delle politiche di immigrazione. Francesca Mazzotti, attivista sarda della rete di solidarietà nazionale LasciateCIEntrare racconta a Scomodo che “la rete è nata nel 2011 quando Maroni, allora Ministro degli Interni del governo Berlusconi, fece passare un'ordinanza per impedire l'ingresso degli addetti stampa nei centri di accoglienza, violando esplicitamente la libertà di stampa. Il primo obiettivo della rete è stato proprio di far abrogare l'ordinanza e attorno a questa battaglia si sono radunate molte associazioni, gruppi e singoli attivisti”. Francesca sottolinea che “la lotta per la difesa dei diritti umani non si è fermata e, ad oggi, sono presenti nella rete, associazioni da tutta Italia; non mancano i contatti internazionali per supportare o denunciare dislocazioni di migranti tra stati europei”. La rete agisce facendo pervenire all'interno del centro un numero di SOS attraverso il quale vengono raccolte le segnalazioni provenienti da operatori e detenuti; gli attivisti cercano quindi di ottenere autorizzazioni ad entrare e di fornire assistenza legale, nonché prove delle situazioni di disagio denunciate. Quando riescono ad ottenerle le inoltrano alle autorità competenti, le quali negli anni, come spiega Francesca a Scomodo, si sono dimostrate però sempre meno recettive. Gli attivisti della rete solidale organizzano raccolte di beni di prima necessità da poter fare entrare dentro i centri, dove i servizi sono spesso molto scadenti e ai reclusi come Malik non sempre vengono assegnati degli effetti personali igienicamente sostenibili. Dai centri, gli attivisti hanno raccolto diverse testimonianze di distribuzione di psicofarmaci tra i reclusi che spesso li prendono per disperazione con il ben volere del personale, che ha tutto l'interesse a impedir loro di ragionare lucidamente sulla loro condizione e a disincentivare solidarietà e coscienza politica tra i detenuti. Numerosi attivisti confermano a Scomodo la pratica di sottrarre i cellulari ai reclusi o di rompere la telecamera prima di rinchiuderli. Questo avviene poiché la legge Turco-Napolitano, che tutela il diritto dei reclusi a comunicareconl'esterno, fa riferimento al contesto della fine degli anni ‘90, quando bisognava garantire che i reclusi potessero accedere ai telefoni pubblici.
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Oggi la legge risulta anacronistica ed il risultato di questa incongruenza temporale è che ai reclusi come Malik viene consegnata una scheda telefonica da circa 10 ore con cui dovrebbero parlare con avvocati, famiglia, conoscenti e con cui se contattano i numeri di SOS, di solito, hanno modo e tempo di fare una sola domanda: "Come faccio ad uscire?".
Malik dovrà tornare in Senegal dopo trent’anni e dove, dice “quasi nessuno mi conosce veramente”. Racconta di aver sempre inviato parte dello stipendio a casa, ma lui si sente “integrato in Italia”. Malik non è considerato un cittadino italiano e probabilmente non lo diventerà mai. Ma non sappiamo se Malik dopo 180 giorni sia davvero uscito dal CPR per tornare in Senegal: potrebbero aver allungato la reclusione in attesa dei documenti. Di sicuro ha chiuso la sua partita Iva e, dice, “non si dimenticherà mai delle atroc
ità viste nel CPR di Bari”. di Federica Tessari,
Giulia Genovesi, Lucia Necchi, Marta Bernardi, Samanta Zisa
e Ugo Annone
“Solo il popolo salva il popolo” --------------------------------------------------------------------------------------------------------- Muovendosi sugli assi di mutuo soccorso e dell’autodifesa sanitaria, le associazioni di volontari si sono fatte carico delle fragilità emerse durante il lockdown
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L’emergenza sanitaria dovuta all’epidemia di Coronavirus, com’era prevedibile, si è trasformata in una profonda ed inesorabile crisi economica di portata raramente vista prima. I numeri relativi ne restituiscono l’immagine devastante: nel DEF pubblicato dal Governo e presentato alle camere il 28 aprile sono presenti le statistiche sull’andamento dell’economia italiana nel 2020. Qui si registra che nel corso dell’anno il totale del monte ore di occupazione calerà del 6,5% portando il tasso di disoccupazione all’11,6% e con ciò la spesa familiare, destinata a scendere del 7,2%. Secondo l’Oil, l’Organizzazione internazionale del lavoro, attualmente 4 lavoratori su 5 in tutto il mondo sono interessati dalle misure di contenimento. Come di consueto, situazioni eccezionali richiedono risposte eccezionali e, se da una parte tali sono state le misure del Governo a partire dal 17 marzo, data di approvazione del primo Decreto Cura Italia, altrettanto straordinaria è stata la risposta e la mobilitazione in tutta Italia e nel mondo di volontari per far fronte alle difficoltà imposte dalla pandemia. Dall’Ecuador, dove nella capitale Quito sono nate le Brigate di Solidarietà Kitu, a Parigi, Bruxelles fino alle nostrane Milano, Bologna o Roma sono nati, o si sono attivati in modo ancor maggiore, centinaia di gruppi di volontari, reti, associazioni.
Nella lentezza e nelle difficoltà Attività che sono dovute necL’aiuto materiale è quindi su tutti i con cui l’apparato burocratico essariamente cambiare con il fronti, non soltanto cibo, ma tutto statale si è scontrato per fornire mutare dei bisogni primari delciò che può essere necessario, come sostegno alle persone in diffile persone: una riconversione pannolini o giocattoli per bambini. coltà, essi hanno deciso di risimposta dalla crisi ma che non Ma l’azione delle associazioni non pondere attivamente nei propri cambia lo spirito e le rivendisi ferma qui: l’isolamento ha creato territori, spesso organizzandosi e cazioni, anzitutto politiche, che anche problematiche psicologiche, coordinandosi autonomamente. stanno alla base di ogni loro dovute alla solitudine, alla permaUna costellazione di esperienze azione. “Abbiamo capito subito nenza forzata in un ambiente in cui che mette in luce una realtà poche non essendoci la liquidità, ci si può sentire a disagio se non in litica e sociale in cui l’incisività non essendoci la spesa, la gente pericolo, e i volontari hanno cercadell’azione dei cittadini e delle rischiava di morire di fame nel to di essere presenti anche in questi associazioni sul territorio è spesgiro di qualche settimana. Così casi. “Una nostra compagna è una so molto forte, soprattutto nelle abbiamo pensato che fosse giprofessionista, una psicologa, che si zone delle metropoli dimentiusto attivarci e trovare un modo è messa a disposizione” dice Matcate dallo Stato; tuttavia rimane per sopperire alle mancanze teo Manenti di Aurelio in Comune, a rara la possibilità per queste dello Stato e darci noi una mano Roma ovest, e non sono ovviamente realtà di esercitare una effettiva con quello che potevamo” ci i soli a farlo. A Napoli est i voloninfluenza sull’amministrazione racconta Fabrizio di Red Lab. tari della rete Libera consegnano pubblica dei territori su cui lettere in cui raccontano di operano e in cui vivono. sé, per creare una comunicaMolte di loro esistono da diverso tempo, e portano con sé esperienze di attivi“Una costellazione di esperienze zione con i loro concittadini. Senza contare il fatto che molte di queste realtà creatà politica di lunga durata, volta alla solidarietà e l’aiuto reciproco in contesti di che mette in luce una realtà politica e sociale vano servizi ed opportunità nei loro quartieri, in spazi ora inevitabilmente chiusi: marginalità e di periferia delle grandi città. È il caso del Red Lab Quarticciolo o del in cui l’incisività dell’azione dei cittadini è per questo che a Bologna i centri TPO e Làbas hanno “spostato online la parte Calcio Sociale di Corviale a Roma, così come della rete Libera nella periferia est di e delle associazioni sul territorio è spesso delle attività di supporto, di sportello: la scuola d’italiano, lo sportello di assistenza Napoli, a Ponticelli. Un’attività politica che rivendica maggiore attenzione da molto forte, soprattutto nelle zone legale per i migranti, lo sportello lavoro e il doposcuola”. Ed ancora, Baobab Experiparte dello Stato verso aree caratterizzate da instabilità sociale ed economica, un delle metropoli dimenticate ence, a Roma, ha tradotto le informazioni sul Covid-19 e sulle misure adottate dal alto tasso di disoccupazione e lavoro in nero, e taldallo Stato.” Governo per le persone migranti in transito a Piazzale volta dispersione scolastica. Spadolini mentre in molti Forme di mutuo aiuto, di imQuello che principalmente distribuiscono pasti caldi ai senpegno dal basso, per costruire viene fatto è consegnare geza fissa dimora, come i volontari realtà di aggregazione sociale o neri alimentari e di prima nedello Scugnizzo Liberato a Napoli. culturale, come le iniziative del cessità a chi ne ha bisogno, Altri gruppi sono nati con lo scopCalcio Sociale o del Red Lab che ma oltre a ciò viene portata pio della pandemia, subito dopo gestisce una palestra popolare la spesa a chi non può uscire l’inizio del lockdown: molto spese un doposcuola, ma anche per di casa, consegnati materiaso in questo caso sono state create offrire opportunità e competenli sanitari come mascherine reti, instaurando rapporti nuovi o ze per un lavoro, come nel caso o gel igienizzanti, reperiti gli rafforzandone altri tra realtà già napoletano, dove in una vecchia strumenti tecnologici necesesistenti e che si sono trovate a scuola abbandonata sono stati sari per la didattica a distanza condividere obiettivi a breve terattivati corsi e laboratori utili per dei ragazzi, offerto aiuto legale mine ma anche visioni politiche l’apprendimento di un mestiere. e in alcuni casi psicologico. comuni di più ampio respiro.
A Roma hanno deciso di collabUna rete non solo cittadina, ma “Non c'è stato un aiuto dalle istiorare gli attivisti della già citata transnazionale, connessa ed in tuzioni, che invece dovrebbero farAurelio in Comune, assieme ai ragcontatto con altre brigate in tutta si carico delle necessità e aiutare le azzi e alle ragazze di GenerAziEuropa, soprattutto in Francia a persone in situazioni come questa: one e dell'associazione culturale Parigi, ma anche in altri Paesi, e emergenze sanitarie, ma soprattutArgo. Allo stesso modo hanno che si è dotata di un proprio porto economiche. Invece sono stati i visto la luce le Staffette Alimentale su internet, “brigades.info”. poveri ad aiutarsi tra di loro”. Le tari Partigiane a Bologna, parole di Fabrizio Troya di Red diventate Brigate di Mutuo Lab dipingono una periferia Soccorso con la Fase 2. E così di Roma in cui l'assenza di un anche le Brigate per l’Emerdialogo istituzionale è stata genza di Milano, sorte dapressochè totale, mentre altre vanti ai cancelli del carcere realtà hanno ricevuto un supdi San Vittore l’8 marzo: porto quantomeno logistico. “Mentre c’erano i blocchi in “La nostra associazione figucorso e la polizia stava carra come bene comune, esiste icando ci siamo guardati, quindi non tanto una collabin alcuni di noi, e ci siamo orazione, quanto una forma detti: non è possibile risdi riconoscimento da parte pondere a una situazione del Comune di Napoli, che ci di emergenza così grave ha aiutato nella sanificazione con quello che abbiamo dei locali” ci riporta Sergio fatto sempre finora, perché Sciambra, dello Scugnizzo Libè palese che la situazione erato. La linea generale del coè diversa. […] A partire da mune di Napoli però è stata quella conversazione abquella di un accentramento biamo lanciato un appello poco efficace: secondo la rete su internet e ci siamo agdi Libera il comune avrebbe gregati immediatamente a un sacco di persone di tutte “Non c'è stato un aiuto speso 50.000€ a settimana, ma senza creare un coorle aree.” Così racconta a Scomodo Valerio, coordinatore delle Brigate a Miladalle istituzioni, che invece dovrebbero dinamento. La risultante è stata una copertura pari a circa un terzo di quella asno, composte per lo più da centri sociali del capoluogo lombardo ma che in seguifarsi carico delle necessità e aiutare sociazionistica. Il comune di Milano si è spinto poco oltre: non riuscendo a coprire to hanno visto l’affluire di persone e associazioni anle persone in situazioni tutti i bisogni dei cittadini, si è rivolto alle associazioni che estranee a questi circuiti. Supportati da Emergency, che li ha formati dal come questa: emergenze sanitarie, ma di volontari e ha istituito il centralino Milano Aiuta, cosí da permettere alle associazipunto di vista sanitario, e completamente autofinanziati – come tutti, del resto soprattutto economiche. Invece sono stati i poveri oni di muoversi sul territorio. Anche dove una comunicazi- distribuiscono cibo a circa 20.000 persone su tutta la ad aiutarsi tra di loro.” one istituzionale c'è stata, le risorse della solidarietà, molzona di Milano, dichiarato spesso, sono venute dagli no. Collaborazioni ed attività Degli interlocutori necessari stessi cittadini. Eppure diverse politiche prima di tutto, perché La solidarietà di quartiere è un regioni hanno stanziato fondi ed “non c’è nulla di più politico fenomeno che si è sviluppato erogato sussidi per le fasce più in di distribuire cibo e ricchezza, sotterraneamente in tutta Italia, difficoltà: la regione Lazio avrebbe in qualche modo benessere, a ma per completare il quadro ocstanziato due milioni di euro in coloro che sono più colpiti dalcorre indagare in superficie qual supporto agli Enti del Terzo Settore la crisi”, che mettono il luce le è stato il rapporto con gli organi (ETS) che operano sul suo territocolpe del sistema economico. dello Stato. rio, seguita poi da Marche e Puglia.
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Nei fatti però, quando abbiamo Forti del ruolo che si sono troL'impegno politico in molte rechiesto agli intervistati che tipo di vate a ricoprire, Brigate e associaltà del genere non è una novità, sostegno abbiano ricevuto, la risazioni si sono fatte portavoce di ma ne sta cambiando la perceziposta è stata sempre la stessa: non chi vive ai margini. one da parte dei cittadini e delle hanno visto un centesimo. Il sostegno economico, vuoi Amedeo Ciaccheri: istituzioni. Comune a tutti è la consapevolezza che nella alle famiglie, vuoi agli ETS o non è arrivato o è arrivato tardi e in modo disomogeneo. “La gestione da parte di Roma capitale ha ripartenza le associazioni dovranno essere degli interlocutori necessari, ma non Secondo Massimo Vallati del Calcio sociale di Roma, da qualche settimana a Corviale comportato una vera e propria assenza di un possono e non devono gestire il carico sociale, di cui deve sobbarcarsi lo Stato. arrivano dei pacchi alimentari dalla Regione e dalla protezione civile, ma “il probcoordinamento dell'attività dei municipi. Siamo stati Tra le istituzioni, i maggiori esempi di dialogo sono velema è sempre che la risposta dovrebbe essere immediata, mentre per tenere tutti gli acsprovvisti di materiali o di risorse per degli nuti dagli organi più prossimi alle realtà locali, ovvero i municipi. Così è stato per corgimenti necessari per un bando fatto bene, può essere anche che nel frattempo sia interventi economici o per reperire del materiale da lo Scugnizzo Liberato, ma anche nel municipio Roma VIII, dove la giunta ha mesfinita la pandemia”. Anche quando arrivano le risorse, distribuire”. so in campo tutte le risorse logistiche disponibili per rimane la necessità di un incoordinare le trenta associtervento dei volontari per azioni di quartiere nella piintercettare le famiglie e per attaforma Municipio Solidale, coadiuvare la distribuzione. riuscendo così a prestare Un ruolo chiave in queste assistenza a circa duemifalle è sicuramente giocato la persone ogni settimana. dal digital divide: “Sono arPer questo nel futuro rivati dei moduli per i conpost-emergenza proprio i tributi dal Comune, ma c'è Municipi potrebbero esun livello culturale basso, e la sere uno snodo cruciale, ma connessione e i computer che rimangono delle questioni non funzionano bene”. Il dida risolvere nell'apparato vario economico si ripercuote amministrativo. A tal propsu una disparità nell'accesso osito Amedeo Ciaccheri, agli strumenti di sostegno al presidente del municipio reddito. Le ragioni del gap Roma VIII ci ha spiegato tra risorse stanziate ed effettiche “la vera grande quesva soddisfazione dei bisogni tione è che i municipi non quindi, secondo le associazihanno un bilancio proprio", oni, sono spesso da ricercare manca quindi l'autonomia nella strutturale lentezza burocratCosì nella disillusione di una nella gestione delle risorse fiica e nel digital divide: due patolperiferia che non è mai stata asnanziarie. "Durante il periodo ogie del sistema amministrativo coltata, Red Lab ha messo in atto dell'emergenza questa vicenda che impediscono di fronteggiare proteste davanti ad un municipè diventata più problematica adeguatamente un'emergenza. io muto, ma con il sostegno della perché la gestione da parte di comunità locale. Qualcuno poi, Roma capitale ha comportato Tra le istituzioni ed il tessuto socome Baobab, è riuscito ad arrivuna vera e propria assenza di un ciale emerge allora la necessità di are a sedere in tavoli istituzionali coordinamento dell'attività dei riportare a galla i corpi intermedi, grazie al lavoro messo in campo municipi. Siamo stati sprovvisti per individuare le necessità e per negli ultimi due mesi; le Brigate di materiali o di risorse per degli permettere agli aiuti di arrivare nei di Milano hanno denunciato gli interventi economici o per reperterritori in modo efficace ed equo. errori della regione Lombardia. ire del materiale da distribuire”.
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Le città del post-emergenza dovEmerge in questo senso il valore Come afferma Valerio Ferranranno affrontare importanti sfide politico del mutualismo come di, coordinatore delle Brigate sociali, e il primo passo in questo riattivazione della partecipazivolontarie per l’emergenza che senso sarà ridisegnare l'architetone dei cittadini alla vita di cooperano sul milanese, la solidatura amministrativa per complemunità, principio fondante del rietà dal basso è “carica di valori tarne il percorso di decentramensistema democratico. Il mutuo umani”, valori che si perdono to . Le realtà associative in questo aiuto è una rete di pari che si atcol progressivo allontanamendovranno essere "il contraltare tiva politicamente, in prima perto dal territorio imposto da un del municipio nella costruzisona, per costruire un welfare sistema di Stato sociale a stamone di un progetto comune". di comunità, una rete circolare po centralizzato. E qui veniamo di supporto basata sul do ut des. al secondo asse: la prossimità. Mutualismo e prossimità Il mutualismo è possibile, “Gli assi di questo tipo di iniziativa”, afferma Christo“Le città del postsecondo Christopher Ceresi, soltanto là dove c’è pher Ceresi, attivista delle Brigate di Bologna, “sono il mutuo soccorso e la prosemergenza dovranno affrontare importanti “un legame di fiducia, una relazione che va costruita con pazienza, con cura: è simità”. Due linee, fortemente interconnesse, acsfide sociali, e il primo necessaria un’ottica che sia di prossimità, di vicinanza comunano le iniziative di solidarietà dal basso nate con l’emergenza sanitaria. passo in questo senso sarà ridisegnare l'architettura anche fisica”. La distribuzione di aiuti promossa dalle Brigate bolognesi per far “Il mutuo soccorso”, spiega Christopher, “significa che non andiamo solo a fare amministrativa per completarne il percorso fronte all’emergenza non sarebbe stata possibile se non vi fosse stata una rete un’azione di beneficenza, di carità, di volontariato, ma di decentramento.” preesistente, ben radicata sul territorio, attorno ai cerchiamo di far sì che ci nuclei di Làbas e TPO. E sia un ritorno, un aiuto reciproSe l’assistenzialismo si fonda questo è un discorso che vale co”. A Bologna, le Brigate di musull’offerta di un servizio in un per tutte le realtà che si sono tuo soccorso operano nell’ambito rapporto di dipendenza passiva attivate in questi mesi, dalle di una rete di persone che si è individuo-vertice, il mutualismo Brigate di Milano che si sono costruita negli anni attorno alle riattiva la partecipazione, crea divise in nove gruppi, ciascuno attività dei centri sociali Làbas aggregazione e solidarietà dal attivo su uno specifico territoe TPO, come il doposcuola, la basso. Questa esigenza di cooprio del milanese, e ciascuno scuola d’italiano per stranieri erazione orizzontale rientra in composto da realtà già attive e i vari sportelli per i migranti, una tendenza di più ampio resin quell’area, al Calcio Sociale per il lavoro e così via. Gli attivpiro che sta prendendo forma in di Corviale, che ha continuato isti distribuiscono pacchi spesa, fenomeni di ripensamento urbaa prendersi cura dei suoi ragalibri e tablet alle famiglie in difno in tutta Europa, ad esempio zzi spostando parte delle sue ficoltà, e in un secondo momencon l’housing sociale. Un caso è attività online e immaginando to sono queste stesse famiglie a il progetto federale tedesco Der nuove iniziative di coinvolgsegnalare i bisogni e le problemSocialen Stadt, volto a promuoimento, come il lancio di un atiche che emergono nel loro vere le reti sociali di quartiere momento musicale condiviso quartiere, nel condominio, tra i e le pratiche di buon vicinato, che raccogliesse partecipazivicini di casa, e a collaborare alla nel cui ambito è stata finanziata one ogni sera attorno alle fredistribuzione degli aiuti. “La solla costruzione di una casa mulquenze di Radio Impegno, come idarietà”, afferma Maso Notaritietnica e multigenerazionale a ci racconta Massimo Vallati. anni, presidente di Arci Milano, Kreuzberg, quartiere berlinese, attivatosi nell’emergenza con il che favorisca la cooperazione e Un aspetto fondamentale progetto AiutArci, è un “prenderl’integrazione tra i gruppi sociali dell’asse prossimità è la possibilsi cura degli altri che vuol dire ed etnici che vivono il quartiere ità di conoscere realmente e diretanche prendersi cura di se stes(vedi Presente 2019, Le prospettamente i bisogni degli abitanti, si, che vuol dire anche prendersi tive della moderna edilizia resiaspetto che emerge con chiarezcura dell’ambiente in cui si sta”. denziale pubblica, pagg. 83-84). za dall’esperienza di AiutArci.
Maso Notarianni ci ha spiegato Le famiglie che portavano i ragaCome afferma Christopher Ceresi, come il lavoro di distribuzione zzi al doposcuola di Làbas e TPO, “noi costruiamo una rete dove le degli aiuti abbia permesso ai ad esempio, con l’insorgere delpersone si sentano al sicuro, un welvolontari di entrare a diretto la crisi sanitaria, hanno potuto fare di comunità; ma facciamo quescontatto col territorio e con i rivolgersi tempestivamente agli to anche per rivendicare un welfare suoi abitanti, e di realizzare così attivisti, molto prima che le richuniversale”. C’è comune accordo, tra “una fotografia, un’analisi di ieste di supporto raggiungessero le associazioni e le brigate, riguardo questo tessuto sociale della città le istituzioni attraverso i canali all’idea che il welfare non vada penche poi serve per l’agire strutburocratici. “Dei fondi sull’acsato su base volontaristica, in termini turale, politico, ricreativo sul quisto di dispositivi tecnologici di sussidiarietà. Deve invece essere territorio”. Conoscere il quartper i ragazzi”, spiega Christopher lo Stato “a garantire una vita digniiere significa conoscerne le neCeresi, “sono arrivati, ma questi tosa, al di là del fatto che la gente si cessità reali e poter organizzare soldi ancora non sono stati spesi”. aiuti o meno: si devono ricevere susdi conseguenza il proprio agire D’altra parte, se – dallo slogan del sidi, reddito, spese”, afferma Fabrizio in risposta ai bisogni, là dove Red Lab romano, “la borgata salTroya di Red Lab, e la sua posizione si i rami delle istituzioni non riva la borgata”, fino a quello delle trova ad essere largamente condivisa escono ad arrivare. È con una coBrigades francesi, “seul le peuple nel panorama dell’associazionismo. noscenza capillare e diretta degli sauve le peuple” – l’idea dell’auLa dipendenza quasi totale di migliabitanti del quartiere, nel caso todifesa popolare e del mutuo aia di persone dall’aiuto volontario dei poli urbani, in cui si viene aiuto rimangono centrali nel non può e non deve essere la nora contatto con coloro che sono modus operandi di queste assomalità. Matteo Manenti sottolinea esclusi dagli aiuti istituzionali: ciazioni e brigate di quartiere, la come questa crisi sanitaria abbia ditra gli altri, i migranti senza percostruzione di un welfare di comostrato la funzione essenziale dei messo di soggiorno, i lavoratori munità è soltanto il primo passo. corpi intermedi, e la messa in luce di in nero, gli abitanti abusivi questo fenomeno deve servire delle case popolari, i nuovi poveri, chi ha perso il lavoro Come afferma per un ripensamento democratico che prenda le mosse con l’emergere della crisi e, di conseguenza, non ha la possibilità di presentare Christopher Ceresi, “noi costruiamo una da una riflessione sulla necessità di un maggiore decentramento capace di coinvolgere i un ISEE che rispecchi le sue condizioni attuali. Sono fenomeni tradizionalmente rete dove le persone si sentano al sicuro, quartieri nella partecipazione attiva e diretta alle questioni di comunità. “Deve esserci”, soslegati alle periferie, luoghi dove l’azione dei comitati e delle associazioni di quartun welfare di comunità; ma facciamo questo tiene Matteo Manenti, “una cessione di sovranità da parte delle istituzioni di prossimità iere è sempre stata, per naturale conseguenza, più diffusa. Tuttavia, come fa notare anche per rivendicare un welfare universale”. alle comunità locali”. Se sono le comunità locali ad essere in grado, riattivandosi in una rete Maso Notarianni a propcircolare di mutualismo, di far osito della situazione milanese, Il mutualismo come autodifesa realmente fronte ai propri bisogni, è “mentre la povertà tradizionale popolare, infatti, come nota Matallora importante portare il dibattito era stata un po’ espulsa verso le teo Manenti di Aurelio in Comune, sulla necessità che queste abbiano periferie, questa nuova povertà è una pratica che affonda le sue maggior potere d’azione, in un’ottiè diffusa in modo molto più uniradici nelle società di mutuo socca di welfare in cui il piano univerforme nella città”. Benché la discorso, associazioni di lavoratori sale e quello locale si compenetrino tribuzione dei pacchi alimennate nell’ambito della Rivoluzione in un dialogo concreto ed efficace. tari fosse richiesta soprattutto Industriale e fondate sul mutuo nelle periferie, gravi problemsostegno e l’autodifesa tra lavoraatiche si sono imposte anche tori in situazioni di assenza di tuverso il centro dei poli urbani. tele istituzionali. Si tratta quindi di Chiara Falcolini, Michele L’azione diretta su un’area di di una pratica che emerge in un Gambirasi e Carolina Pisapia prossimità risolve il problema, già evidenziato, della lentezza della macchina burocratica. contesto di necessità, per sopperire a una mancanza di tutele e garanzie a livello di stato sociale. Ha contribuito alla realizzazione delle interviste Anaïs Fontana