CULTURA E SCUOLA
1.4. Orientamento ed economia della conoscenza come sistema di produzione del “capitale umano” Gennaro Boggia
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Se la scuola in tempi di pandemia da Covid-19 non si è fermata, nemmeno le attività di orientamento, sebbene esercitate e vissute “a distanza” si sono fermate. Scuole, Università, Enti Locali e Regionali, realtà produttive inserite nei sistemi di produzione micro e macro economici (spesso organizzate in rete) hanno assicurato agli studenti e alle loro famiglie la massima disponibilità “orientativa” possibile nonostante gli obblighi derivanti dai protocolli di sicurezza anti Covid-19. In tal senso sarà bene ricordare quanto realizzato dal collega Antonio Guida (Regione Puglia) con le attività poste in essere nel progetto Starnet Italia, Starnet, Before, nel quale viene proposto un percorso orientativo “verticale” capace di coinvolgere scuole del primo ciclo (con particolare attenzione alla primaria), scuola superiore di primo e secondo grado e, non ultimo il variegato e complesso orizzonte universitario e del lavoro. OR.CO (orientamento consapevole) – Transizione Scuola-Lavoro su OrCo Radio – è il nome del progetto realizzato dal professor Guida e dai suoi collaboratori OrConauti interessando scuole di Bari, Castellaneta (TA), Ginosa (TA), Lecce, Modugno (BA), Potenza, Surbo (LE), Stigliano (MT). La sezione progettuale dedicata alle scuole del primo ciclo di istruzione prevede azioni orientative dentro e fuori la scuola. Obiettivi: accompagnare i minori coinvolti alla scoperta di sé, dei propri talenti e del mondo circostante mirando al potenziamento dell’autostima e delle capacità relazionali, comunicative e di problem solving. Nei territori (contesti) fuori dalla scuola, le attività laboratoriali del progetto Or.Co. mirano a valorizzare e consolidare la Comunità Educante, intesa come lavoro in rete, collaborazione tra scuole, famiglie, associazioni, enti locali, con lo scopo di potenziare l’offerta (orientativo-formativa) per la promozione del benessere del minore e di contrastare, in tal modo, la povertà educativa e dispersione scolastica. Dal febbraio 2020 a conclusione dell’anno scolastico 2021, tutte le scuole, di ogni ordine e grado, hanno posto in essere attività online di orientamento. Le scuole dell’infanzia in direzione della primaria, dalla primaria alle scuole superiori di primo e secondo grado, da queste agli atenei universitari. Gli open-day virtuali e le schede di orientamento elaborate e inserite in Scuola in Chiaro, da docenti e studenti, perché le famiglie potessero disporre di una corretta e completa informazione relativa alle diverse Offerte Formative delle singole scuole, in tempi di pandemia da Covid-19, hanno subito un’interessante e importante implementazione, grazie a una rinnovata e aggiornata gestione delle piattaforme digitali dedicate. L’uso consapevole e “creativo” delle tecnologie digitali (anche le più sofisticate) ha permesso di raggiungere famiglie, utenti, territori, in modalità telematica, senza che la qualità dell’informazione-formazione, subisse cali di rendimento e/o minimalizzazioni tematiche. Gli obiettivi di questo immane sforzo “orientativo” quelli di: - formare personale scolastico capace di progettare e gestire l’orientamento come parte integrante di un curricolo “verticale” (dalla scuola dell’infanzia all’ateneo); - informare scuole, studenti e famiglie sulle prospettive di lavoro nel proprio contesto regionale e locale, senza perdere mai di vista l’orizzonte nazionale e non solo; - creare reti territoriali e di coordinamento di team di esperti, individuati a seconda delle particolari e dedicate azioni di orientamento e formazione, individuati dagli USR, dalle scuole, con compiti di coinvolgimento, documentazione e coordinamento; - promuovere e pensare l’Istruzione come mezzo per creare “capitale umano” e ridurre la massimo il disinteresse per la scuola da parte di studenti, famiglie, territori e contesti di produzione lavoro, contenendo quanto più possibile la soglia di “insicurezza” nella con-