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ALLA SCOPERTA DI VALENCIA
Il 22 febbraio noi ragazzi di 5CL siamo partiti per Valencia insieme alle professoresse Deligia e Cejudo che, grazie alle sue origini valenciane e all’aiuto dei suoi fratelli che ci hanno accompagnato per tutta la nostra permanenza, ci ha fatto innamorare della città.
Siamo partiti alle 7:00 dall’aeroporto di Bergamo e, dopo due ore di volo, che la maggior parte di noi ha trascorso dormendo, visto che il ritrovo era alle 3:45, siamo atterrati a Valencia. Dopo aver recuperato i bagagli, ci siamo diretti verso la stazione della metro che ci ha portato all’hotel in avremmo alloggiato per lasciare le valigie e successivamente siamo andati nel centro storico della città, dove abbiamo visto la Lonja e il Mercado Central, in cui alcuni di noi si sono fermati a mangiare durante la pausa pranzo. Alle 15:30 siamo andati al Bioparc dove abbiamo visto tantissimi animali: elefanti, giraffe, ippopotami, zebre, leonesse, serpenti, scimmie… e, tornando in hotel, abbiamo conosciuto Enrique e Alfonso, i fratelli della professo- ressa Cejudo.
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Il secondo giorno, molto più riposati e pieni di energia rispetto al giorno prima, abbiamo fatto il giro del centro della città con Guido, la nostra guida. Per prima cosa ci ha spiegato un po’ la storia di Valencia e poi abbiamo visto il panorama della città dal Miguelete, il campanile della cattedrale, che abbiamo visitato subito dopo. Successivamente abbiamo visto Plaza de la Virgen e siamo entrati nella basilica e alle 12:00 abbiamo assistito al Tribunal de las Aguas, un incontro che si svolge ogni giovedì alla stessa ora davanti alla porta della cattedrale in cui i giudici, ovvero dei contadini, riportano, se ci sono, i problemi dovuti all’irrigazione. Nel pomeriggio abbiamo visto il municipio, la stazione, al cui interno c’erano decorazioni particolari che raffiguravano le arance, uno dei simboli della città, Plaza de Toros, il Museo delle ceramiche e il Museo delle Belle Arti, del quale però abbiamo visto solo l’esposizione dei quadri.
Il terzo giorno, dopo una sostanziosa colazione all’hotel, abbiamo preso il pullman per dirigerci alla Ciudad de las Artes y de las Ciencias, la zona di Valencia che mi è piaciuta di più. Inizialmente abbiamo visto un documentario e visitato il Museo de las Fallas, in cui abbiamo visto tutti i Ninots che sono stati salvati durante i festeggiamenti.
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Las Fallas sono infatti delle feste tradizionali che si svolgono ogni anno a Valencia e in diversi paesi della Comunità Valenciana dall’ultima domenica di febbraio al 19 marzo, in cui ogni giorno si può assistere ad uno spettacolo di petardi. Questa celebrazione prende il nome dalle costruzioni artistiche fatte di materiali combustibili, come cartapesta e legno, che rappresentano figure e composizioni enormi che artisti e scultori locali realizzano durante tutto il corso dell'anno di elementi ispirandosi prevalentemente all’attualità. Ogni anno vengono premiate quelle che riescono a emergere per la spettacolarità, per le dimensioni o per i temi trattati. Ogni falla è tenuta a costruire due opere, la falla major e la falla infantil, ed entrambe partecipano ad un concorso. Inoltre, una parte della falla viene inviata alla “Esposiciò del Ninot”, in cui i visitatori, al termine della visita, possono votare l'opera che preferiscono.
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La notte del 19 tutte le fallas costruite vengono bruciate, tranne il Ninot preferito dai visitatori della esposizione, che viene infatti conservato nel Museo de las Fallas.
Nel pomeriggio abbiamo visto il Museo oceanografico e il delfinario, in cui abbiamo assistito a uno spettacolo con i delfini, l’esposizione dei Ninots di quest’anno, dove, al termine della mostra, abbiamo votato i nostri preferiti, e il Museo delle scienze, anche se purtroppo siamo entrati poco prima della chiusura e non siamo riusciti a visitarlo completamente.
L’ultimo giorno abbiamo fatto un’escursione a Sagunto ed Enrique e Alfonso ci hanno fatto da guida, mostrandoci il castello romano e quartiere ebraico. Abbiamo poi ripreso il pullman per dirigerci verso il parco naturale dell’Albufera, in cui avremmo svolto le attività del pomeriggio, ma prima siamo andati a mangiare tutti insieme la paella valenciana in un ristorante tradizionale. Dopo pranzo abbiamo fatto un giro in barca passando per i canali del parco e infine abbiamo visitato un alloggio tipico dei pescatori locali. Abbiamo trascorso l’ultima sera in centro dove abbiamo assaggiato el Agua de Valencia, il cocktail tipico della città, e abbiamo salutato e ringraziato Enrique e Alfonso per i bellissimi giorni passati insieme.
La mattina dopo ci siamo diretti in aeroporto tutti molto tristi, perché quei quattro giorni erano passati troppo velocemente e non volevamo tornare alla nostra routine, ma allo stesso tempo eravamo felici perché questo viaggio ci aveva permesso di approfondire ancora di più la nostra conoscenza e ci aveva regalato ricordi indimenticabili.