Lungarno n. 88 - ottobre 2020

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Il teatro si muove di Tommaso Chimenti

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er adesso i grandi teatri fiorentini (Pergola, Puccini) ancora non hanno deciso il da farsi sulla riapertura. Con le regole del distanziamento dei posti sarebbe difficile poter reggere il peso economico. Ma intorno si muove eccome la scena a partire dal festival “Avamposti d’Autore” del Teatro delle Donne di Calenzano con il loro programma iniziato a settembre e che prosegue a ottobre con la “trasferta” al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino con “Dalle stelle” (17-18) di Silvia Calamai. Due anziani (in scena Antonio Fazzini e Annibale Pavone) su una panchina a ricordare, con grandi vuoti di memoria, in ragionamenti paradossali, iperbolici, ridicolmente dolci, pateticamente toccanti. Aspettando quel Godot che potrebbe avere i contorni delle badanti come della Morte. Ancora Limonaia con il festival “Intercity” (anche questo cominciato a settembre) con i suoi tre ultimi spettacoli, tutti da scoprire: “Vento, Pioggia, Mare” (3-4) di e con Teresa Fallai ispirata da Jon Fosse

e al suo viaggio esistenziale dentro il cupo, la nebbia, il ghiaccio reale e interiore; il Vento come soffio vitale, la Pioggia è il tormento di una madre, il Mare è il miraggio dell’amore. Incuriosisce “La nipote di Mubarak” (10-11), per la regia di Vinicio Marchioni. In scena Marco Vergani. Il focus è sulle sparizioni, le realtà nascoste e quelle troppo abbaglianti per poter essere viste, quelle che crediamo di conoscere e invece sappiamo soltanto quello che ci hanno voluto far sapere. Che cos’è la verità e che cos’è l’informazione in un mondo dove le notizie ci bombardano e credere a chi urla più forte è più facile, più comodo ma anche, spesso, inevitabile? Per chiudere con “Bestie” (il 19) da Federi-

go Tozzi con Alessandro Baldinotti e Giusi Merli sul palco che ci cimentano tra i racconti e i lampi dell’autore toscano. Chi sono le bestie, siamo noi queste bestie che appaiono e scompaiono tra le righe all’improvviso? Ritorna sul palco del Teatro di Rifredi “Tebas Land” (dal 22 al 31) drammaturgia dell’autore uruguaiano Sergio Blanco che gioca sul vero e sul presunto, sul creduto e sul plausibile nel solco, in equilibrio, nel confine tra il possibile e il reale. Un incontro, tra uno scrittore e un detenuto accusato di parricidio, che fa frizione: fino a che punto siamo capaci di metterci in gioco, di dare credito alle storie che ci circondano, alle quali spesso crediamo per pigrizia, per ignoranza, per menefreghismo?

MIDDLE EAST NOW: HABIBI, FIRENZE di Giacomo Alberto Vieri

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orna in città, dal 6 all’11 ottobre, la rassegna che presenta la cultura mediorientale più contemporanea, con un ricco programma di cinema – oltre 40 film in anteprima, con proiezioni sia in sala sia online – arte, fotografia, musica, fumetti, incontri, teatro, progetti ed eventi. Il tema del Festival 2020 è “Visual Voices”, esempio di come le espressioni culturali visive siano strumenti attivi di impegno sociale in Medio Oriente, immagini e voci che lanciano messaggi di cambiamento. Novità assoluta di questa edizione, che si terrà tra Cinema La Compagnia, Cinema Stensen, MAD Murate Art District è “MUSIC FOR FILMS”, un nuovo focus dedicato alle colonne sonore

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di film mediorientali, che indaga sul contributo creativo che la musica dà alla pratica del fare film. MFF sarà presentato da un ospite speciale come il talentuoso musicista Omar Fadel, compositore pluripremiato di film, serie tv e video games (dal videogioco “Assassin’s Creed” al film satira “The Dictator” di Sacha Baron Cohen, fino al corto candidato all’Oscar “Day One”). Evento di punta di questa edizione del festival è la mostra di arti visive “7X7 Middle East”, curata dall’artista e designer libanese Roï Saade e co-prodotta assieme a MAD Murate Art District. Protagonisti 7 giovani talentuosi fotografi mediorientali - Myriam Boulos, SinaShiri, Abdo Shanan, Ameer Al-Shaeli, Reem Falaknaz, Erdem

Carol, Mouad Abillat - riuniti per fornire una personale prospettiva visiva della loro città - Baghdad, Beirut, Marrakesh, Tehran, Dubai, Istanbul e Algieri – raccontata in un giorno specifico della settimana. Le immagini realizzate dai 7 artisti coinvolti andranno in mostra negli spazi di MAD Murate Art District (dall’8 fino al 31 ottobre 2020) e il progetto prevede anche la realizzazione di uno speciale “newspaper”: un quotidiano nelle cui pagine si svilupperà il racconto per immagini di ogni giorno di una ipotetica settimana in Medio Oriente. E ancora... “Il Medio Oriente a fumetti” un nuovo progetto dedicato al fumetto e alla graphic novel, che si propone di osservare il Medio Oriente da un punto di vista diverso

dal solito: storie a colori o in bianco e nero si inoltrano nella complessità di questa regione, per cercare di spiegarla a giovani e meno giovani. Punti di vista alternativi, diversi dalla versione saggistica o televisiva, spesso mettono in luce ombre inquietanti o fatti ignoti, ma si propongono anche di scardinare pregiudizi e stereotipi ormai consolidati.


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