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Un mare di pesce azzurro
Politica
Un mare di pesce azzurro
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Antonella GOLINELLI
Oh! qui si parla di sardine. Sardine ovunque, sui social, giornali, tv e nelle piazze. Mi sono iscritta alle pagine e ai gruppi per vedere le dinamiche. Sono interessanti. Sono anche ciclicamente nello storico.
Ho visto questo:
- a fronte di una mole molto consistente di entusiasti, di persone che non vedevano l'ora di tornare ad avere un sogno (la volta scorsa qui in Emilia Romagna ha votato il 37 e sblisga per cento. Praticamente quasi niente sugli aventi diritto) si assiste alla presenza rumorosa e fastidiosa di una minoranza che mette in campo una serie di distinguo e obiettivi particolari che nulla hanno a che fare con il fenomeno. Almeno al momento. Si assiste pure ad uscite rapidissime con conseguenti posts di indignazione per la non accettazione dei loro desiderata. Mah;
- si assiste anche allo strano fenomeno di lancio di proposte di discussione. A che fine non si sa. Non si capisce se per acquisire lustro personale o raccogliere dati;
- altro fenomeno sono i sondaggi lanciati. Sondaggi?!?! Ne ho incrociato uno di prossimità e ho chiesto. Sono stata attaccata da trolls. Siccome non sono nata ieri, nemmeno l'altro ieri purtroppo, ho tenuto il colpo. Ma non ho avuto risposte. Colui che l'aveva lanciato (un amante dei mezzi cingolati armati risulta dal profilo) si è giustificato dicendo per sua curiosità personale. Quindi l'omarello per soddisfare la sua curiosità personale invece di leggere i commenti ha pensato bene, per comodità sua, di lanciare un sondaggio con una decina di risposte possibili? Che pigro. Ma dai!
Mettiamola cosi: “la bestia” sta perdendo colpi, non hanno una linea e non riescono a trovarla. Infatti si sono buttati in un opa su Roma e sul MES. Di Emilia Romagna non parlano più. In compenso la7 si lancia in reportage su Bibbiano. Con ben pochi risultati, almeno a giudicare dalla nulla discussione della mia bolla.
L'altra faccia del fenomeno è il tentativo di accomunare questo fenomeno ad altri del passato animati da intellettuali.
A parte che compiono l'errore che abbiamo sempre imputato a five stras, leghisti e vivaisti di decontestualizzare gli avvenimenti, questi intellettuali davvero non capiscono perchè il popolo non penda dalle loro sapienti labbra, come abbiano osato aderire a qualcosa che non parte da loro, dalla loro iniziativa.
A mio modesto avviso di ignorantona silvana il punto, la risposta, è proprio nella domanda. Siccome tutta una classe di intellettuali, organici o meno, ha preteso di dettare la linea nel tempo, con scarsi risultati, usando linguaggi non sempre comprensibili e ragionamenti semplici ammantati da strutture linguistiche improponibili, hanno preteso l'omaggio perenne ed esibito una autoreferenzialità non solo indisponente ma distruttiva, non mi stupisce non siano stati coinvolti. Chi poteva arrivare al loro empireo? Nessuno. Non certo noi poveretti che giriamo per la strada. Noi le suole delle scarpe la consumiamo.