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Il ritorno

l’Editoriale del Direttore

Il ritorno

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Aldo AVALLONE

Ci siete mancati.

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Ci siamo lasciati nel marzo scorso a inizio epidemia proponendoci di ritornare il più presto possibile ma la sospensione è stata più lunga di quel che credevamo. Problemi organizzativi legati innanzitutto al progetto di testata che avevamo in mente, a quello che vogliamo realizzare da oggi in poi. Una crisi di crescita, definiamola in questo modo. Una pausa che ci ha consentito di fare il punto su quanto realizzato nella esperienza passata che, nei trentaquattro numeri pubblicati, ha visto una media di circa quarantamila lettori – utenti unici a numero. Un successo quasi incredibile per una testata gratuita, senza sponsor né pubblicità e tantomeno finanziamenti pubblici. Naturalmente siamo orgogliosi del successo ottenuto e ringraziamo soprattutto voi, lettori affezionati che ci avete sostenuto con la vostra assidua presenza. Quale direttore de l’Unità laburista voglio ringraziare l’Editore che ha creduto nel progetto e tutti i giornalisti e collaboratori che hanno messo a disposizione in maniera volontaristica la loro professionalità.

Ma dopo i convenevoli di rito veniamo al dunque. Ritorniamo online con lo stesso entusiasmo di sempre, se possibile moltiplicato. Con la stessa linea editoriale che ha la presunzione di fornire utili spunti di riflessione al dibattito sui temi politici, sociali, ambientali nell’ambito della nostra idea politica che è quella di una sinistra unita e laburista. Avremo nuove rubriche, nuovi collaboratori che si aggiungeranno a quelli “storici” e avremo una nuova periodicità. Non più plurisettimanale ma – più o meno – mensile. Questo ci consentirà di lavorare con maggiore calma ed evitare quei problemi di tempistica nella pubblicazione che ci hanno penalizzato negli ultimi tempi.

Naturalmente il taglio del giornale sarà diverso. Maggior numero di articoli e maggior approfondimento dei temi trattati. Senza perdere, ci auguriamo, quella verve particolare che ha caratterizzato i nostri primi numeri.

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Il numero del “Ritorno” è quasi totalmente monotematico.

Da febbraio ad oggi stiamo vivendo un’esperienza unica che sta cambiando il mondo. La pandemia è un fenomeno trasformazionale epocale. Gli equilibri sistemici sui quali si è retto il mondo finora sono saltati e dobbiamo prendere coscienza al più presto che niente potrà funzionare come in passato. Il Covid-19 non è soltanto un’emergenza sanitaria, ma una crisi globale che comprende ovviamente temi sanitari ma anche sociali, politici, economici, di sicurezza del territorio, di relazioni internazionali. Il virus ci ha messo davanti, tutto a un tratto, alla consapevolezza che il modello turbo capitalista ha fallito. Che occorre mettere al centro del dibattito l’uomo e l’ambiente. Si avverte l’urgenza di ridefinire norme e comportamenti individuali e collettivi che vadano in tale direzione. Si tratta di una sfida da far tremare i polsi eppure la politica, sia a livello locale che internazionale, deve farsene carico pena una crisi di democrazia che aprirebbe spazio a rischi concreti di derive autoritarie.

In questo numero del “Ritorno” troverete riflessioni sui cambiamenti che il Covid- 19 ha apportato o sta apportando nei diversi ambiti sociali e personali. Dal mondo del lavoro all’organizzazione delle città, dal turismo all’arte. Abbiamo, inoltre, una novità: uno spazio letterario che di volta in volta si potrà concretizzare attraverso la pubblicazione di poesie, presentazioni di libri, racconti di narrativa. In questo numero, ad esempio, ci verrà rivelato come nasce l’amore ai tempi del covid. Ci auguriamo possa incontrare il vostro apprezzamento. Saremo aperti e disponibili ai vostri suggerimenti e al dialogo continuo che riteniamo indispensabile per la crescita della testata. Scriveteci sulla nostra pagina facebook e all’indirizzo mail che troverete in ultima pagina del giornale.

Non mi resta che salutare, augurando buona lettura a tutti.

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