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Pillole di politica
Politica
Pillole di politica
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Aldo AVALLONE
Perché bisogna mangiare leggero la sera…
L’altro ieri sera ho mangiato i peperoni, lo so che mi fanno male ma sono goloso enon sono riuscito a trattenermi.
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E la notte ho avuto un incubo, di quelli da non augurare nemmeno al peggior nemico.
Al governo c’era la destra: Salvini primo ministro con la Meloni all’Interno e Zangrillo alla Salute.
Nel Paese infuriava la pandemia: gli ospedali erano pieni, i pronto soccorso sommersi dai malati e la gente impaurita non sapeva che fare.
Il Matteo felpato andava in giro con la stessa faccia di corna a fare selfie nei bar per l’aperitivo e nei reparti di terapia intensiva.
La Giorgia nazionale ospite d’onore ai raduni forza nuovisti dei no vax, rigorosamente senza mascherine, proclamava l’uscita dall’Europa e il prode Alberto annunciava la fine dell’epidemia un giorno sì e l’altro pure, rianimando nel frattempo stuoli di vip nelle cliniche per milionari.
Poi, per fortuna, è suonata la sveglia e ho ringraziato iddio e tutte le divinità conosciute di avere Conte al governo.
L’esperienza, soprattutto quella di eventi negativi, insegna sempre qualcosa.
Per cui ieri a cena mi sono mantenuto leggero: minestrina di verdure e formaggio senza grassi, quello che non sa di niente ma fa tanto bene al colesterolo.
E ho sognato che il governo, in piena concordia e senza discussioni, con l’appoggio anche dei vivaisti (sì era un sogno e si sa che nei sogni tutto può accadere) approvava all’unanimità una legge che istituiva la patrimoniale.
Si sarebbero tassati in maniera progressiva tutti i patrimoni al di sopra dei cinque-
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centomila euro, sia dei residenti in Italia che all’estero.
Con le risorse recuperate si costruivano ospedali pubblici, venivano assunti medici e infermieri, pagati finalmente come meritano, si potenziava la medicina territoriale e assicurava una degna assistenza sanitaria a tutti i cittadini anche a quelli meno abbienti e perfino agli immigrati.
La destra insorgeva e chiedeva un referendum abrogativo benché nel nostro Paese le leggi fiscali non possano essere sottoposte a referendum.
Ma nei sogni tutto può accadere.
La Corte costituzionale ammetteva il referendum e si andava al voto sul quesito semplice: “volete voi abolire la patrimoniale?”.
I NO vincevano con il 99% dei voti.
Poi è suonata la sveglia ma mentre andavo al lavoro un sorriso mi disegnava il voltoe un lieve sfarfallio di felicità mi solleticava lo stomaco.
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