Epsilon 1 - Capitolo 3

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3

Serie numeriche

Supponiamo di muoverci lungo un percorso rettilineo, compiendo una successione di spostamenti nella stessa direzione, ciascuno pari alla metร  del precedente. Supponendo che il primo spostamento sia pari a ๐‘ 0 = 1 km, le posizioni raggiunte dopo i vari spostamenti saranno ๐‘ 0 = 1,

๐‘ 1 = 1 +

1 2

= 32 ,

๐‘ 2 =

3 2

+

1 4

= 47 ,

๐‘ 3 =

7 4

+

1 8

=

15 , 8

โ€ฆ .

Usando la formula (1.87) per la somma della progressione geometrica, si ottiene ๐‘›+1

๐‘› 1 โˆ’ ( 21 ) ๐‘ ๐‘› = 1 + 1 + 1 + 1 + โ‹ฏ + 1๐‘› = โˆ‘ 1๐‘˜ = 2 4 8 2 2 1 โˆ’ 21 ๐‘˜=0

โ†’2

per ๐‘› โ†’ +โˆž.

(3.1)

Perciรฒ la posizione raggiunta dopo infiniti spostamenti sarebbe 2 km (Fig. 3.1). รˆ quindi naturale scrivere una somma infinita, ovvero una serie numerica: โˆž

โˆ‘ 1๐‘˜ = 2 . 2 ๐‘˜=0 1 1 1 1 1 2 4 8 16 ๎…๎Š๎Š๎Š๎Š๎Š๎Š๎Š๎Š๎Š๎Š๎Š๎Š๎…“๎…’๎Š๎Š๎Š๎Š๎Š๎Š๎Š๎Š๎Š๎Š๎Š๎Š๎…‘ ๎…๎Š๎Š๎Š๎Š๎Š๎…“๎…’๎Š๎Š๎Š๎Š๎Š๎…‘ ๎…๎Š๎…“๎…’๎Š๎…‘๎…๎…“๎…’๎…‘ ๎…๎…“๎…’๎…‘ 0

3 2

1

7 4

15 31 2 8 16

Figura 3.1 I valori delle somme in (3.1) si avvicinano sempre piรน a 2.

1 E se invece compissimo spostamenti pari a 1, 31 , 91 , 27 , โ€ฆ km, cioรจ pari ognuno a un terzo del precedente? In tal caso ๐‘›+1

๐‘› 1 โˆ’ ( 31 ) ๐‘ ๐‘› = โˆ‘ 1๐‘˜ = 3 1 โˆ’ 31 ๐‘˜=0

โ†’ 3 2

โˆž

per ๐‘› โ†’ +โˆž,

ovvero

โˆ‘ 1๐‘˜ = 3 . 2 3 ๐‘˜=0

(3.2)

Un altro esempio familiare รจ quello degli sviluppi decimali periodici. Quando scriviamo il numero decimale 0,3 = 0,33333 โ€ฆ , in effetti sommiamo infiniti termini: โˆž

0,3 = 3 + 3 + 3 + โ‹ฏ = โˆ‘ 3๐‘˜ . 10 100 1000 10 ๐‘˜=1 Anche in questo caso lโ€™idea รจ quella di sommare i primi ๐‘› termini, costruendo una successione {๐‘ ๐‘› } di somme parziali, per poi far tendere ๐‘› a +โˆž. Nel Paragrafo 3.7 vedremo che questo procedimento conduce alla ben nota formula secondo la quale 0,3 = 31 . Quindi le serie numeriche si incontrano naturalmente proprio alla base del concetto di numero. In questo capitolo daremo una base generale e rigorosa per tali concetti.

Guida Il capitolo รจ differibile finchรฉ non si trattano le serie di Taylor. Le serie numeriche sono riprese con esempi ed esercizi dedicati nel Capitolo 6.


134

Capitolo 3

Serie numeriche

3.1 Definizione Una serie numerica รจ la somma formale degli elementi di una successione numerica {๐‘Ž๐‘˜ }. Per indicare una serie si usano le notazioni โˆž

๐‘Ž0 + ๐‘Ž1 + ๐‘Ž2 + โ‹ฏ

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜

oppure

(3.3)

๐‘˜=0

e gli ๐‘Ž๐‘˜ prendono il nome di termini della serie. Per dare rigore matematico alla somma formale, procediamo come segue: a partire dalla successione {๐‘Ž๐‘˜ }, costruiamo unโ€™altra successione sommando i primi termini di {๐‘Ž๐‘˜ }, fino allโ€™indice ๐‘›. I numeri ๐‘›

๐‘ ๐‘› = โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ = ๐‘Ž0 + ๐‘Ž1 + โ‹ฏ + ๐‘Ž๐‘› ,

๐‘›โˆˆโ„•

(3.4)

๐‘˜=0

sono detti somme parziali o somme ridotte ๐‘›-esime della serie (3.3). Si noti che la successione {๐‘ ๐‘› } puรฒ essere definita in modo ricorsivo come {

๐‘ 0 = ๐‘Ž 0 ๐‘ ๐‘› = ๐‘ ๐‘›โˆ’1 + ๐‘Ž๐‘›

(3.5)

per ๐‘› โ‰ฅ 1 .

Il carattere della serie รจ determinato dallโ€™andamento della successione {๐‘ ๐‘› }. Definizione 3.1 Carattere e somma di una serie

โˆž

Sia {๐‘Ž๐‘˜ } una successione a valori in โ„. La serie โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ si dice convergente se รจ conver๐‘˜=0

gente la successione {๐‘ ๐‘› } delle somme parziali definita nella (3.4). In tal caso il limite ๐‘  โˆˆ โ„ di {๐‘ ๐‘› } si dice somma della serie, ๐‘›

๐‘  โˆถ= lim ๐‘ ๐‘› = lim โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ ; ๐‘›โ†’+โˆž

๐‘›โ†’+โˆž

โˆž

notazione: ๐‘  = โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ .

๐‘˜=0

๐‘˜=0

โˆž

La serie โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ รจ divergente o irregolare se lo รจ la successione {๐‘ ๐‘› }, ovvero: ๐‘˜=0 โˆž

diverge a +โˆž se lim ๐‘ ๐‘› = +โˆž , ๐‘›โ†’+โˆž

diverge a โˆ’โˆž se lim ๐‘ ๐‘› = โˆ’โˆž , ๐‘›โ†’+โˆž

notazione: โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ = +โˆž; ๐‘˜=0 โˆž

notazione: โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ = โˆ’โˆž; ๐‘˜=0

รจ irregolare se lim ๐‘ ๐‘› non esiste. ๐‘›โ†’+โˆž

Il carattere della serie indica la proprietร  di essere convergente, divergente a ยฑโˆž o irregolare. Osservazione 3.2

โˆž

(๐‘–)

Si usa โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ per indicare sia la serie stessa, cioรจ la somma formale, sia il valore ๐‘˜=0

numerico della somma della serie nel caso in cui questa converga. (๐‘–๐‘–)

La Definizione 3.1 รจ identica se sostituiamo lโ€™indice iniziale 0 con un qualunque intero ๐‘›0 โ‰  0. In questo capitolo considereremo di solito serie in cui lโ€™indice iniziale della somma รจ 0 oppure 1. Tutti gli enunciati del capitolo saranno dati con ๐‘›0 = 0, ma possono essere modificati in modo che lโ€™indice iniziale sia diverso.


3.2

Serie geometrica

135

Esempio 3.3

Nellโ€™introduzione abbiamo visto che la serie โˆž

โˆ‘ 1๐‘˜ = 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + โ‹ฏ 2 4 8 16 2 ๐‘˜=0 converge e la sua somma vale 2 (si veda la (3.1)). Si tratta di un caso particolare della serie geometrica, che vedremo nel prossimo paragrafo. In generale รจ piuttosto complicato trovare formule esplicite per il valore di ๐‘ ๐‘› che permettano di calcolarne il limite. In alcuni casi eccezionali si possono determinare esplicitamente le somme parziali di una serie e di conseguenza, utilizzando i limiti, la sua somma. Nei prossimi due paragrafi ne vedremo due tipi importanti.

3.2 Serie geometrica โˆž

Definizione 3.4 Serie geometrica

Sia ๐‘Ÿ โˆˆ โ„. Si dice serie geometrica di ragione ๐‘Ÿ la serie โˆ‘ ๐‘Ÿ๐‘˜ = 1 + ๐‘Ÿ + ๐‘Ÿ2 + โ‹ฏ ๐‘˜=0

Teorema 3.5 Carattere della serie geometrica

La serie geometrica di ragione ๐‘Ÿ รจ: โˆž

convergente e โˆ‘ ๐‘Ÿ๐‘˜ =

(๐‘–)

๐‘˜=0

(๐‘–๐‘–)

1 se โˆ’1 < ๐‘Ÿ < 1; 1โˆ’๐‘Ÿ

(3.6)

divergente a +โˆž se ๐‘Ÿ โ‰ฅ 1;

(๐‘–๐‘–๐‘–) irregolare se ๐‘Ÿ โ‰ค โˆ’1.

Dimostrazione. Basta passare al limite per ๐‘› โ†’ +โˆž nella (1.87): ๐‘›

๐‘ ๐‘› = โˆ‘ ๐‘Ÿ๐‘˜ = ๐‘˜=0

1 โˆ’ ๐‘Ÿ๐‘›+1 1โˆ’๐‘Ÿ

se ๐‘Ÿ โ‰  1

(ovviamente ๐‘ ๐‘› = ๐‘› + 1 se ๐‘Ÿ = 1).

Si noti che dal Teorema 3.5 (๐‘–) segue anche la seguente formula: โˆž

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘˜ = ๐‘˜=๐‘˜0

๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘˜0 1โˆ’๐‘Ÿ

se โˆ’1 < ๐‘Ÿ < 1

per ogni ๐‘Ž โˆˆ โ„, ๐‘˜0 โˆˆ โ„• .

(3.7)

Infatti, per ogni ๐‘› โ‰ฅ ๐‘˜0 si ha (si veda anche la (1.88)) ๐‘›โˆ’๐‘˜0

๐‘›

๐‘ ๐‘› = โˆ‘ ๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘˜ = ๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘˜0 (1 + ๐‘Ÿ + โ‹ฏ + ๐‘Ÿ๐‘›0โˆ’๐‘˜0 ) = ๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘˜0 โˆ‘ ๐‘Ÿ๐‘˜ โ†’ ๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘˜0 ๐‘˜=0

๐‘˜=๐‘˜0

1 1โˆ’๐‘Ÿ

per ๐‘› โ†’ +โˆž.

Esercizio 3.2.1 Dire quanto valgono le somme delle seguenti serie: โˆž

a) โˆ‘ 5๐‘› ; ๐‘˜=2 2

โˆž

11๐‘› ; ๐‘›+2 ๐‘˜=1 10

b) โˆ‘

โˆž

๐‘› c) โˆ‘ 82๐‘› ; ๐‘˜=0 ๐œ‹

โˆž

๐‘›

d) โˆ‘ (โˆ’1)๐‘› 3๐‘› . 4 ๐‘˜=5


136

Capitolo 3

Serie numeriche

Esercizio 3.2.2 a) Una palla viene lasciata cadere verticalmente da unโ€™altezza di 10 metri e rimbalza sul pavimento. A ogni rimbalzo perde energia e risale fino a 2/3 dellโ€™altezza precedente. Supponendo che continui a rimbalzare infinite volte, calcolare la distanza percorsa complessivamente dalla palla. b) Trovare lโ€™area della regione colorata della Fig. 3.2, se il cerchio piรน grande ha raggio 1.

Figura 3.2

3.3 Serie telescopiche Cominciamo con un esempio. Esempio 3.6 Serie di Mengoli

Mostriamo che la seguente serie di Mengoli รจ convergente e la sua somma vale 1: โˆž

โˆ‘ ๐‘˜=1

1 = 1 + 1 + 1 + 1 + โ‹ฏ = 1. 2 6 12 20 ๐‘˜(๐‘˜ + 1)

(3.8)

1 = 1 โˆ’ 1 . Questo semplifica enorme๐‘˜ ๐‘˜+1 ๐‘˜(๐‘˜ + 1) mente il calcolo della somma parziale ๐‘›-esima in quanto i termini successivi si semplificano lโ€™uno con lโ€™altro e restano solo i due termini estremi: Per dimostrarlo, osserviamo che

๐‘›

๐‘ ๐‘› = โˆ‘ ( 1 โˆ’ 1 ) ๐‘˜ ๐‘˜+1 ๐‘˜=1 1 โˆ’ 1 ) = 1 โˆ’ 1 โ†’ 1. = (1 โˆ’ 1C ) + ( 1C โˆ’ 1C ) + ( 1C โˆ’ 1C ) + โ‹ฏ + (A๐‘› A ๐‘›+1 ๐‘›+1 2C 2C 3C 3C 4C La precedente tecnica si puรฒ generalizzare. Definizione 3.7 Serie telescopiche

Si dice serie telescopica una serie della forma โˆž

โˆ‘ (๐‘๐‘˜ โˆ’ ๐‘๐‘˜+1 ) ,

dove {๐‘๐‘˜ } รจ una successione reale.

(3.9)

๐‘˜=0

Per una serie telescopica si calcola esplicitamente ๐‘ ๐‘› per ogni ๐‘›. Infatti i termini si cancellano come nellโ€™Esempio 3.6, e si ha: ๐‘›

๐‘ ๐‘› = โˆ‘ (๐‘๐‘˜ โˆ’ ๐‘๐‘˜+1 ) = ๐‘0 โˆ’ ๐‘๐‘›+1 . ๐‘˜=0

Ne segue che il carattere della serie dipende solo da quello della successione {๐‘๐‘›+1 }, ovvero da quello della successione {๐‘๐‘› }. Pertanto vale il seguente risultato. Proposizione 3.8 Carattere e somma di una serie telescopica

La serie telescopica (3.9) converge, diverge o รจ irregolare a seconda che la successione {๐‘๐‘˜ } rispettivamente converga, diverga o sia irregolare. Se esiste lim ๐‘๐‘˜ , allora ๐‘˜โ†’+โˆž

โˆž

โˆ‘ (๐‘๐‘˜ โˆ’ ๐‘๐‘˜+1 ) = ๐‘0 โˆ’ lim ๐‘๐‘˜ . ๐‘˜=0

๐‘˜โ†’+โˆž


3.3

(๐‘–)

137

Esempio 3.9

Si ha โˆž

โˆž

โˆ‘ log ๐‘˜=1 โˆž

(๐‘–๐‘–)

Serie telescopiche

Si ha โˆ‘ ๐‘˜=0

๐‘˜ = โˆ‘ ( log ๐‘˜ โˆ’ log(๐‘˜ + 1)) = log 1 โˆ’ lim log ๐‘˜ = โˆ’โˆž . โŸ ๐‘˜โ†’+โˆž ๐‘˜ + 1 ๐‘˜=1 =0

1 = 1 . Vediamo se esistono costanti ๐‘Ž e ๐‘ tali che 2 (2๐‘˜ + 1)(2๐‘˜ + 3) 1 = ๐‘Ž โˆ’ ๐‘ 2๐‘˜ + 1 2๐‘˜ + 3 (2๐‘˜ + 1)(2๐‘˜ + 3)

โˆ€ ๐‘˜ โˆˆ โ„•.

(3.10)

Poichรฉ si ha ๐‘Ž โˆ’ ๐‘ = ๐‘Ž(2๐‘˜ + 3) โˆ’ ๐‘(2๐‘˜ + 1) = 2๐‘˜(๐‘Ž โˆ’ ๐‘) + 3๐‘Ž โˆ’ ๐‘ , 2๐‘˜ + 1 2๐‘˜ + 3 (2๐‘˜ + 1)(2๐‘˜ + 3) (2๐‘˜ + 1)(2๐‘˜ + 3) lโ€™identitร  (3.10) รจ verificata scegliendo ๐‘Ž โˆ’ ๐‘ = 0 e 3๐‘Ž โˆ’ ๐‘ = 1, ovvero ๐‘Ž = ๐‘ = 21 . Pertanto la serie รจ telescopica e si puรฒ applicare la Proposizione 3.8: โˆž

โˆž

1 = โˆ‘ 1( 1 โˆ’ 1 ) (2๐‘˜ + 1)(2๐‘˜ + 3) ๐‘˜=0 2 2๐‘˜ + 1 2๐‘˜ + 3 ๐‘˜=0 โˆ‘

โˆž

= 1 โˆ‘ (๐‘๐‘˜ โˆ’ ๐‘๐‘˜+1 ) = 1 , 2 ๐‘˜=0 2 dove ๐‘๐‘˜ =

1 2๐‘˜+1

(infatti ๐‘๐‘˜+1 =

1 2(๐‘˜+1)+1

=

1 ). 2๐‘˜+3

Esercizio 3.3.1 Calcolare la somma (se esiste) delle seguenti serie telescopiche (o che si possono scrivere come tali): โˆž

a) โˆ‘ (log (3 + 1 ) โˆ’ log (3 + 1 )) ; ๐‘˜ ๐‘˜+1 ๐‘˜=2 โˆž

โˆž ๐‘˜=1

๐‘˜=1 โˆž

b) โˆ‘ ( ๐‘˜ + 1 โˆ’ ๐‘˜ ) ; ๐‘˜+1 ๐‘˜=1 ๐‘˜ + 2 c) โˆ‘

โˆž

d) โˆ‘ (๐‘˜๐›ผ โˆ’ (๐‘˜ + 1)๐›ผ ) , al variare di ๐›ผ โˆˆ โ„;

e) โˆ‘ ๐‘˜=1

2๐‘˜ + 1 . ๐‘˜2 (๐‘˜ + 1)2

1 ; (3๐‘˜ + 2)(3๐‘˜ + 5)

Esercizio 3.3.2 Trovare una formula per determinare il carattere e la somma di una serie del tipo: โˆž

โˆž

a) โˆ‘ (๐‘๐‘˜ โˆ’ ๐‘๐‘˜+2 ) ;

b) โˆ‘ (๐‘๐‘˜ โˆ’ ๐‘๐‘˜+๐‘š ), con ๐‘š intero naturale fissato.

๐‘˜=1

๐‘˜=1

Esercizio 3.3.3 Utilizzando i risultati dellโ€™esercizio precedente, calcolare il carattere ed eventualmente la somma delle seguenti serie: โˆž

1 ; ๐‘˜(๐‘˜ + 2) ๐‘˜=1

a) โˆ‘

โˆž

โˆž

b) โˆ‘

c) โˆ‘

1 ; ๐‘˜(๐‘˜ + 4) ๐‘˜=1

๐‘˜=5

๐‘˜2

1 ; โˆ’4

โˆž

d) โˆ‘ log1/2 ๐‘˜=1

๐‘˜ . ๐‘˜+3


138

Capitolo 3

Serie numeriche

3.4 Proprietร  elementari Le seguenti proprietร  seguono immediatamente dallโ€™algebra dei limiti. Proposizione 3.10 Linearitร 

(๐‘–)

Per ogni ๐œ†1 , ๐œ†2 โˆˆ โ„, si ha: โˆž

โˆž

โˆž

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ e โˆ‘ ๐‘๐‘˜ convergenti โ‡’ โˆ‘ (๐œ†1 ๐‘Ž๐‘˜ + ๐œ†2 ๐‘๐‘˜ ) convergente ๐‘˜=0

๐‘˜=0

(3.11)

๐‘˜=0

e in tal caso le somme delle serie verificano la relazione โˆž

โˆž

โˆž

โˆ‘ (๐œ†1 ๐‘Ž๐‘˜ + ๐œ†2 ๐‘๐‘˜ ) = ๐œ†1 โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ + ๐œ†2 โˆ‘ ๐‘๐‘˜ . ๐‘˜=0

(๐‘–๐‘–)

๐‘˜=0

(3.12)

๐‘˜=0

Inoltre, se ๐œ† โˆˆ โ„, โˆž

โˆž

โˆž

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ = +โˆž โ‡’ โˆ‘ (โˆ’๐‘Ž๐‘˜ ) = โˆ’โˆž e โˆ‘ ๐œ† ๐‘Ž๐‘˜ = { ๐‘˜=0

๐‘˜=0

โˆž

๐‘˜=0

โˆž

(3.13)

โˆž

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ = +โˆž e โˆ‘ ๐‘๐‘˜ = ๐‘  โ‰  โˆ’โˆž ๐‘˜=0

+โˆž se ๐œ† > 0 โˆ’โˆž se ๐œ† < 0,

๐‘˜=0

โˆ‘ (๐‘Ž๐‘˜ + ๐‘๐‘˜ ) = +โˆž .

โ‡’

(3.14)

๐‘˜=0

La definizione di prodotto di due serie รจ piรน delicata (Paragrafo 3.11.4). Esempio 3.11

Sfruttando la linearitร , possiamo determinare il carattere delle seguenti serie: โˆž

(๐‘–)

โˆž

1 โˆ‘ ( 7๐‘˜ โˆ’ ); (๐‘˜ + 1)(๐‘˜ + 2) 3 ๐‘˜=0

๐‘˜ โˆ‘ 5 โˆ’๐‘˜3 . 2 ๐‘˜=0

(๐‘–๐‘–)

La (๐‘–) si puรฒ riscrivere come differenza di due serie convergenti, quindi converge: la 7 somma vale 1โˆ’1/3 โˆ’ 1 = 19 (lo studente spieghi perchรฉ). La (๐‘–๐‘–) si puรฒ scrivere come 2 5 differenza di una serie convergente (a 1โˆ’1/2 = 10) e di una divergente a +โˆž (poichรฉ 3 > 2), quindi รจ divergente a โˆ’โˆž.

Osservazione 3.12 Invarianza del carattere della serie, coda ed errore

(๐‘–)

Se si modifica un numero finito di termini di una serie, il valore della somma puรฒ cambiare, ma il carattere della serie resta immutato. Per esempio, se si modifica il valore di un termine, ๐‘Ž๐‘›0 , per ๐‘› โ‰ฅ ๐‘›0 le somme ridotte, originale e modificata, differiscono solo per tale termine: quindi entrambe convergono, divergono o sono irregolari. Questo implica che tutti i risultati sul carattere delle serie che enunceremo nei prossimi paragrafi valgono anche se le ipotesi sui coefficienti sono verificate โ€œdefinitivamenteโ€, cioรจ da un certo indice in poi.

(๐‘–๐‘–)

Data una serie โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ e un intero ๐‘›0 โˆˆ โ„•, la serie

โˆž

โˆž

๐‘˜=0

coda della serie. Le rispettive somme parziali, ๐‘›

๐‘ โ€ฒ๐‘› =

๐‘Ž๐‘˜ si dice ๐‘˜=๐‘›0 +1 ๐‘ ๐‘› e ๐‘ โ€ฒ๐‘› , verificano

anche una

๐‘›

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ = โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ โˆ’ ๐‘ ๐‘›0 = ๐‘ ๐‘› โˆ’ ๐‘ ๐‘›0 ๐‘˜=๐‘›0 +1

โˆ‘

per ogni ๐‘› > ๐‘›0 ,

(3.15)

๐‘˜=0

cioรจ ๐‘ ๐‘› e ๐‘ โ€ฒ๐‘› differiscono per una costante. Pertanto ogni coda di una serie ha lo stesso carattere della serie di partenza. Se la serie converge, allora passando al


3.5

Condizione necessaria per la convergenza

139

limite per ๐‘› โ†’ +โˆž nella (3.15) si ottiene la relazione: โˆž

โˆž

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ = ( โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ ) โˆ’ ๐‘ ๐‘›0 = ๐‘  โˆ’ ๐‘ ๐‘›0 ๐‘˜=๐‘›0 +1

per ogni ๐‘› > ๐‘›0 .

(3.16)

๐‘˜=0

(๐‘–๐‘–๐‘–) Per la (3.16), ciascuna coda puรฒ essere interpretata come il resto, o lโ€™errore che si commette approssimando la somma ๐‘  con la somma parziale ๐‘ ๐‘›0 . In effetti in una serie convergente lโ€™errore va a zero per ๐‘›0 โ†’ +โˆž: il valore ๐‘›0 nella (3.16) รจ arbitrario e passando al limite per ๐‘›0 โ†’ +โˆž risulta โˆž

โˆž

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ รจ convergente โ‡’ ๐‘˜=0

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ โ†’ 0

per ๐‘›0 โ†’ +โˆž .

(3.17)

๐‘˜=๐‘›0 +1

Esempio 3.13

Sfruttando lโ€™osservazione precedente possiamo, per esempio, calcolare โˆž

โˆž

โˆž

๐‘˜ ๐‘˜ โˆ‘ (1) = โˆ‘ (1) โˆ’ 1 โˆ’ 1 = 1, 2 2 2 2 ๐‘˜=2 ๐‘˜=0

โˆž

1 1 = โˆ‘ โˆ’ 1 = 1. 2 2 ๐‘˜(๐‘˜ + 1) ๐‘˜(๐‘˜ + 1) ๐‘˜=2 ๐‘˜=1 โˆ‘

3.5 Condizione necessaria per la convergenza Il problema centrale nella teoria delle serie รจ che raramente si puรฒ determinare una formula โ€œesplicitaโ€ per la somma parziale ๐‘ ๐‘› che consenta il calcolo del suo limite. Quindi, in generale non รจ possibile applicare direttamente la teoria presentata nel capitolo precedente per studiare la successione {๐‘ ๐‘› }. Occorre perciรฒ sviluppare criteri di convergenza ed eventuali metodi di approssimazione della somma. Cominciamo con una condizione necessaria per la convergenza di una serie. Sia {๐‘Ž๐‘˜ } una successione reale. Allora โˆž

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ รจ convergente

โ‡’

๐‘˜=0

lim ๐‘Ž๐‘˜ = 0 .

๐‘˜โ†’+โˆž

(3.18)

Teorema 3.14 Condizione necessaria per la convergenza

Dimostrazione. Per definizione di serie convergente, la successione delle somme parziali converge a un numero reale ๐‘ , cioรจ ๐‘ ๐‘› โ†’ ๐‘  โˆˆ โ„ per ๐‘› โ†’ +โˆž. Per la (3.5), si ha ๐‘Ž๐‘› = ๐‘ ๐‘› โˆ’ ๐‘ ๐‘›โˆ’1 , quindi lim ๐‘Ž๐‘› = lim (๐‘ ๐‘› โˆ’ ๐‘ ๐‘›โˆ’1 ) = ๐‘  โˆ’ ๐‘  = 0.

๐‘›โ†’+โˆž

๐‘›โ†’+โˆž

La doppia implicazione nella (3.18) รจ falsa: โˆž

lim ๐‘Ž๐‘˜ = 0

๐‘˜โ†’+โˆž

โ‡

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ รจ convergente. ๐‘˜=0

Osservazione 3.15 La condizione necessaria non รจ sufficiente


140

Capitolo 3

Serie numeriche

Per esempio,

1 โˆš๐‘˜

โˆž

1 ๐‘˜=1 โˆš๐‘˜

โ†’ 0 per ๐‘˜ โ†’ +โˆž, ma โˆ‘

= +โˆž. Infatti

๐‘›

๐‘ ๐‘› = โˆ‘ 1 = 1 + 1 + โ‹ฏ + 1 โ‰ฅ ๐‘› โ‹… 1 = โˆš๐‘› โ†’ +โˆž per ๐‘› โ†’ +โˆž. โˆš๐‘› โˆš๐‘› 2โŽตโŸโŽตโŽตโŽตโŽตโŽตโŸ ๐‘˜=1 โˆš๐‘˜ โŸโŽตโŽตโˆš โŽตโŽต ๐‘› addendi, ciascuno โ‰ฅ1/โˆš๐‘›

Quindi la condizione lim ๐‘Ž๐‘˜ = 0 รจ necessaria ma non sufficiente per la convergenza ๐‘˜โ†’+โˆž

di una serie. Osservazione 3.16 Utilizzo della condizione necessaria

Il Teorema 3.14 viene usato di solito per dimostrare che una serie non รจ convergente. Se infatti si prova che lim ๐‘Ž๐‘˜ โ‰  0 , allora possiamo dire che la serie non converge. ๐‘˜โ†’+โˆž

โˆž

2 2 Per esempio, โˆ‘ ๐‘˜ 2โˆ’ 3๐‘˜ non converge, perchรฉ lim ๐‘˜ 2โˆ’ 3๐‘˜ = 1 โ‰  0 . 4 4๐‘˜ + 2 4๐‘˜ +2 ๐‘˜โ†’+โˆž ๐‘˜=0

โˆž

Esercizio 3.5.1 Ragionando come nellโ€™Osservazione 3.15, provare che โˆ‘ ๐‘˜โˆ’๐›ผ diverge a +โˆž per ogni ๐›ผ < 1. ๐‘˜=1

3.6 Serie a termini non negativi โˆž

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ si dice serie a termini non negativi (rispettivamente positivi) se ๐‘Ž๐‘˜ โ‰ฅ 0 (risp. ๐‘˜=0

๐‘Ž๐‘˜ > 0) per ogni ๐‘˜ โˆˆ โ„•. Piรน in generale, si parla di serie a termini definitivamente non negativi (risp. definitivamente positivi) se ๐‘Ž๐‘˜ โ‰ฅ 0 (risp. ๐‘Ž๐‘˜ > 0) definitivamente per ๐‘˜ โ†’ +โˆž. Osserviamo che, se la serie รจ a termini (definitivamente) non negativi, allora la successione delle somme parziali รจ (definitivamente) crescente: ๐‘ ๐‘›+1 = ๐‘ ๐‘› + ๐‘Ž๐‘›+1 โ‰ฅ ๐‘ ๐‘›

(definitivamente per ๐‘› โ†’ +โˆž).

Quindi, per il Teorema 2.99 e lโ€™Osservazione 2.100, vale il seguente risultato. Teorema 3.17 Carattere delle serie a termini non negativi

Una serie a termini non negativi puรฒ solo convergere, oppure divergere a +โˆž. Piรน โˆž

๐‘›

precisamente, data โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ con somme parziali ๐‘ ๐‘› = โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ , si ha ๐‘˜=0

๐‘˜=0

โˆž

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ รจ convergente

โ‡”

{๐‘ ๐‘› } รจ limitata superiormente;

โ‡”

{๐‘ ๐‘› } รจ illimitata superiormente.

๐‘˜=0 โˆž

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ รจ divergente a +โˆž ๐‘˜=0

In ogni caso la somma della serie verifica โˆž

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ = sup ๐‘ ๐‘› . ๐‘˜=0

(3.19)

๐‘›โˆˆโ„•

Se la serie รจ solo a termini definitivamente non negativi, tutti i risultati sono ancora veri, eccetto la (3.19).


3.6

Serie a termini non negativi

Esempio 3.18 Serie armonica

La serie armonica โˆž

โˆ‘ 1 =1+ 1 + 1 +โ‹ฏ 2 3 ๐‘˜

141

รจ divergente a +โˆž .

๐‘˜=1

Per il teorema precedente, basta dimostrare che le somme parziali sono illimitate superiormente. Cominciamo a osservare che ๐‘ 1 = 1 , ๐‘ 4 =

๐‘ 2 =

1 ๐‘ โŸ2 + โŸ +โŽตโŸ ( 31โŽตโŸ 4) 3 =2 โ‰ฅ1+1=1 4

4

โ‰ฅ

3 2

+

1 2

3 2

,

1 1 ๐‘ 8 = ๐‘ โŸ4 + โŸโŽต +โŽตโŽตโŸโŽต +โŽตโŸ โ‰ฅ + 71โŽตโŽต ( 15 โŽต 6 8)

= 2,

โ‰ฅ2

2

5 2

,

โ‰ฅ 81 + 81 + 81 + 81 = 12

ed รจ facile a questo punto provare per induzione che ๐‘ 2๐‘› โ‰ฅ 1 + ๐‘› โ†’ +โˆž per ๐‘› โ†’ +โˆž . 2 Ciรฒ dimostra che {๐‘ ๐‘› } รจ illimitata, ovvero la serie diverge. Questo tipo di ragionamento verrร  ripreso nel Paragrafo 3.11.1, quando vedremo il criterio di condensazione. Grazie allโ€™Osservazione 3.10, quanto abbiamo detto e diremo in questo paragrafo puรฒ essere applicato, con โ€œil segno scambiatoโ€, anche a una serie a termini definitivamen-

Osservazione 3.19

โˆž

te non positivi, ovvero a una serie โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ con ๐‘Ž๐‘˜ โ‰ค 0 definitivamente per ๐‘˜ โ†’ +โˆž. ๐‘˜=0 โˆž

โˆž

Per esempio, โˆ‘ (โˆ’ 3 ) = โˆ’ 3 ( โˆ‘ 1 ) = โˆ’โˆž . 2 ๐‘˜=1 ๐‘˜ 2๐‘˜ ๐‘˜=1 Per una serie a termini non negativi, si tratta quindi di capire se i termini tendono a zero abbastanza velocemente da far convergere la serie. Nel seguito del paragrafo illustreremo alcuni criteri che permettono di stabilire il carattere di serie a termini (definitivamente) non negativi.

3.6.1 Criteri del confronto Siano {๐‘Ž๐‘˜ } e {๐‘๐‘˜ } due successioni reali tali che 0 โ‰ค ๐‘Ž๐‘˜ โ‰ค ๐‘๐‘˜

definitivamente per ๐‘˜ โ†’ +โˆž .

(3.20)

Allora โˆž

โˆž

โˆ‘ ๐‘๐‘˜ รจ convergente

โ‡’

๐‘˜=0

๐‘˜=0

(3.21)

๐‘˜=0 โˆž

โˆž

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ = +โˆž

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ รจ convergente

โ‡’

โˆ‘ ๐‘๐‘˜ = +โˆž.

(3.22)

๐‘˜=0 โˆž

โˆž

Se inoltre 0 โ‰ค ๐‘Ž๐‘˜ โ‰ค ๐‘๐‘˜ per ogni ๐‘˜ โˆˆ โ„•, allora โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ โ‰ค โˆ‘ ๐‘๐‘˜ . ๐‘˜=0

๐‘˜=0

Dimostrazione. Per lโ€™Osservazione 3.12, basta considerare il caso in cui 0 โ‰ค ๐‘Ž๐‘˜ โ‰ค ๐‘๐‘˜ per ogni ๐‘˜ โˆˆ โ„•. Dette ๐‘ ๐‘› e ๐‘ก๐‘› le somme parziali ๐‘›-esime rispettivamente delle ๐‘Ž๐‘˜ e delle ๐‘๐‘˜ , si ha ovviamente ๐‘ ๐‘› โ‰ค ๐‘ก๐‘› . Quindi per il Teorema 3.17 si ha: โˆž

โˆ‘ ๐‘๐‘˜ รจ convergente โ‡’ le ๐‘ก๐‘› sono limitate superiormente ๐‘˜=0

โˆž

โ‡’

โ‡’ le ๐‘ ๐‘› sono limitate superiormente โ‡’ โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ รจ convergente . ๐‘˜=0

Teorema 3.20 Criterio del confronto per serie a termini non negativi


142

Capitolo 3

Serie numeriche

Poichรฉ le serie possono solo convergere o divergere, la (3.22) segue dalla (3.21) (ragionando per assurdo). Infine, dal teorema del confronto per successioni si ottiene lim ๐‘ ๐‘› โ‰ค lim ๐‘ก๐‘› , che coincide con lโ€™ultima affermazione del teorema. ๐‘›โ†’+โˆž

Esempio 3.21

๐‘›โ†’+โˆž

โˆž

๐‘˜ Consideriamo la serie โˆ‘ ๐‘ con ๐‘ > 0. Si tratta di una serie a termini positivi. La ๐‘˜ ๐‘˜=1 condizione necessaria (3.16), ๐‘๐‘˜ /๐‘˜ โ†’ 0, รจ verificata se e solo se 0 < ๐‘ โ‰ค 1, dunque la serie รจ divergente a +โˆž se ๐‘ > 1. Se ๐‘ = 1 ritroviamo la serie armonica (Esempio 3.18), che รจ divergente a +โˆž. Nel caso 0 < ๐‘ < 1 รจ naturale utilizzare quale serie di confronto quella geometrica di ragione ๐‘, che converge quando 0 < ๐‘ < 1: si ha

๐‘๐‘˜ โ‰ค ๐‘๐‘˜ per ๐‘˜ โ‰ฅ 1 . ๐‘˜ In conclusione, per il Teorema 3.20 la serie รจ convergente se e solo se 0 < ๐‘ < 1. Per svolgere i confronti รจ particolarmente utile la prossima (famiglia di) serie. Esempio 3.22 Serie armonica generalizzata

โˆž

La serie armonica generalizzata โˆ‘ 1๐›ผ ha il seguente carattere: ๐‘˜=1 ๐‘˜ โˆž

diverge a +โˆž โˆ‘ 1๐›ผ { ๐‘˜ converge ๐‘˜=1

per ogni ๐›ผ โ‰ค 1 per ogni ๐›ผ > 1.

(3.23)

Si tratta ovviamente di una serie a termini positivi. Se ๐›ผ โ‰ค 0, la divergenza segue immediatamente dal fatto che la condizione necessaria (3.18) non รจ verificata. Se 0 < ๐›ผ โ‰ค 1, la divergenza segue dal confronto con la serie armonica: infatti ๐‘˜โˆ’๐›ผ = ๐‘˜โˆ’1 ๐‘˜1โˆ’๐›ผ โ‰ฅ ๐‘˜โˆ’1 per ๐‘˜ โ‰ฅ 1. Se ๐›ผ = 2, la convergenza segue dal confronto con la serie di Mengoli (3.8): infatti si ha definitivamente 1/๐‘˜2 โ‰ค 2/(๐‘˜(๐‘˜ + 1)). Inoltre, poichรฉ 1/๐‘˜๐›ผ โ‰ค 1/๐‘˜2 per ogni ๐‘˜ โ‰ฅ 1 e ๐›ผ > 2, per confronto si ottiene la (3.23) per ogni ๐›ผ โ‰ฅ 2. Resta da considerare il caso in cui 1 < ๐›ผ < 2, per la cui verifica si puรฒ utilizzare sia il criterio della condensazione che il criterio integrale: si rimanda perciรฒ il lettore al Paragrafo 3.11.1 o al Capitolo 7. Anticipiamo anche che con questi due strumenti si dedurrร  il comportamento delle seguenti serie: โˆž

diverge a +โˆž 1 { ๐›ฝ converge ๐‘˜=1 ๐‘˜ log ๐‘˜ โˆ‘

per ogni ๐›ฝ โ‰ค 1 per ogni ๐›ฝ > 1

(3.24)

(si vedano lโ€™Esempio 3.66 e lโ€™Esempio 7.105). Tale risultato precisa e generalizza la (3.23) nel caso โ€œcriticoโ€ ๐›ผ = 1.

Esempio 3.23

โˆž

Consideriamo la serie a termini definitivamente positivi โˆ‘ 2๐‘˜2 โˆ’ 5 . Per ๐‘˜ โ†’ +โˆž, ๐‘˜=0 ๐‘˜ + 1 2๐‘˜ โˆ’ 5 = 2 (1 + ๐‘œ(1)) > 1 > 0 ๐‘˜ ๐‘˜ ๐‘˜2 + 1

definitivamente per ๐‘˜ โ†’ +โˆž

(poichรฉ 2(1 + ๐‘œ(1)) > 1 definitivamente). Per la divergenza della seria armonica e il teorema del confronto, la serie in esame diverge a +โˆž.


3.6

Serie a termini non negativi

143

Il ragionamento usato nellโ€™esempio precedente puรฒ essere facilmente generalizzato e conduce alla seguente riformulazione del criterio del confronto. Siano ๐‘Ž๐‘˜ > 0 e ๐‘๐‘˜ > 0 definitivamente per ๐‘˜ โ†’ +โˆž, e sia lim

๐‘˜โ†’+โˆž

โˆž

(๐‘–)

โˆž

Teorema 3.24 Criterio del confronto asintotico

Se 0 < โ„“ < +โˆž (cioรจ ๐‘Ž๐‘˜ โˆผ โ„“๐‘๐‘˜ ), allora โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ e โˆ‘ ๐‘๐‘˜ hanno lo stesso ๐‘˜=0

carattere. โˆž

(๐‘–๐‘–)

๐‘Ž๐‘˜ = โ„“ โˆˆ [0, +โˆž]. ๐‘๐‘˜

Se โ„“ = 0, allora

๐‘˜=0 โˆž

โˆ‘ ๐‘ รจ convergente โŽง โŽช ๐‘˜=0 ๐‘˜

โ‡’

โŽจ โˆž โŽช โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ = +โˆž โŽฉ ๐‘˜=0

โ‡’

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ รจ convergente ๐‘˜=0 โˆž

โˆ‘ ๐‘๐‘˜ = +โˆž. ๐‘˜=0

(๐‘–๐‘–๐‘–) Se โ„“ = +โˆž, allora vale la (๐‘–๐‘–) scambiando i ruoli di ๐‘Ž๐‘˜ e ๐‘๐‘˜ .

Dimostrazione. (๐‘–)

Se โ„“ โˆˆ โ„+ , per il teorema di permanenza del segno (Teorema 2.40) si ha โ„“ < ๐‘Ž๐‘˜ < 2 โ„“, 2 ๐‘๐‘˜

ovvero โ„“ ๐‘๐‘˜ < ๐‘Ž๐‘˜ < 2 โ„“ ๐‘๐‘˜ , 2

definitivamente per ๐‘˜ โ†’ +โˆž .

Quindi per il Teorema 3.20 le due serie devono avere lo stesso carattere. (๐‘–๐‘–)

Se โ„“ = 0, si ha ๐‘Ž๐‘˜ /๐‘๐‘˜ โ†’ 0, quindi (di nuovo per il Teorema 2.40) deve essere definitivamente ๐‘Ž๐‘˜ < ๐‘๐‘˜ . La tesi segue ancora dal Teorema 3.20.

(๐‘–๐‘–๐‘–) Se โ„“ = +โˆž, si ha ๐‘๐‘˜ /๐‘Ž๐‘˜ โ†’ 0 e ci si riconduce al caso (๐‘–๐‘–) scambiando ๐‘Ž๐‘˜ e ๐‘๐‘˜ . โˆž

(๐‘–)

Riprendiamo in esame la serie โˆ‘ 2๐‘˜2 โˆ’ 5 dellโ€™Esempio 3.23. Si ha ๐‘˜=0 ๐‘˜ + 1 2๐‘˜ โˆ’ 5 โˆผ 2 ๐‘˜ ๐‘˜2 + 1

per ๐‘˜ โ†’ +โˆž, โˆž

quindi la serie ha lo stesso carattere della serie โˆ‘ 2 , che diverge a +โˆž. ๐‘˜=1 ๐‘˜ โˆž

(๐‘–๐‘–)

๐‘˜๐›ผ + ๐‘˜8โˆ’๐›ผ . La serie รจ 6 โˆ’ 2 sin ๐‘˜ 3๐‘˜ ๐‘˜=1

Per ogni ๐›ผ โˆˆ โ„ si vuole determinare il carattere di โˆ‘ a termini positivi. Per ๐‘˜ โ†’ +โˆž, si ha

6

3๐‘˜ โˆ’ 2 sin ๐‘˜ โˆผ 3๐‘˜

6

๐›ผ

e ๐‘˜ +๐‘˜

8โˆ’๐›ผ

๐‘˜๐›ผ โˆผ { 2๐‘˜4 ๐‘˜8โˆ’๐›ผ

se ๐›ผ > 4 se ๐›ผ = 4 se ๐›ผ < 4.

Quindi 1 โŽง 3๐‘˜6โˆ’๐›ผ โŽช 2 ๐‘˜๐›ผ + ๐‘˜8โˆ’๐›ผ โˆผ 3๐‘˜6 โˆ’ 2 sin ๐‘˜ โŽจ 3๐‘˜2 โŽช 1 โŽฉ 3๐‘˜๐›ผโˆ’2

se ๐›ผ > 4 se ๐›ผ = 4 se ๐›ผ < 4

per ๐‘˜ โ†’ +โˆž.

Esempio 3.25


144

Capitolo 3

Serie numeriche

Nelle espressioni a destra compaiono i termini di serie armoniche generalizzate: per la (3.23) e per il criterio del confronto asintotico, la serie in esame รจ convergente se 3 < ๐›ผ < 5 e divergente a +โˆž altrimenti. (๐‘–๐‘–๐‘–) Studiamo la serie

โˆž

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜

con ๐‘Ž๐‘˜ =

๐‘˜=0

log(3 + ๐‘˜) . ๐‘˜+5

Si confronta ๐‘Ž๐‘˜ con ๐‘๐‘˜ = 1/๐‘˜: poichรฉ ๐‘Ž๐‘˜ /๐‘๐‘˜ โ†’ +โˆž , segue dal Teorema 3.24 (๐‘–๐‘–๐‘–) che la serie diverge a +โˆž. Si poteva giungere alla stessa conclusione utilizzando la (3.24) e la parte (๐‘–) del Teorema 3.24: lo studente controlli. โˆž

log(3 + ๐‘˜) log(3 + ๐‘˜) log ๐‘˜ . Anzitutto osserviamo che โˆผ 2 : 2+5 2+5 ๐‘˜ ๐‘˜ ๐‘˜ ๐‘˜=0

(๐‘–๐‘ฃ) Consideriamo โˆ‘

log(3 + ๐‘˜) = log ๐‘˜ + log (1 + 3/๐‘˜) = log ๐‘˜ + ๐‘œ(1) โˆผ log ๐‘˜,

๐‘˜2 + 5 โˆผ ๐‘˜ 2

per ๐‘˜ โ†’ +โˆž. Pertanto, per il Teorema 3.24 (๐‘–) รจ equivalente studiare โˆž

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ , ๐‘˜=0

๐‘Ž๐‘˜ =

log ๐‘˜ . ๐‘˜2

Siccome il logaritmo diverge โ€œmolto lentamenteโ€, dal punto di vista della convergenza la serie รจ solo poco โ€œpeggioreโ€ di โˆ‘ 1/๐‘˜2 : quindi, ricordando la (3.23), dovrebbe convergere. Tuttavia, il confronto con ๐‘๐‘˜ = 1/๐‘˜2 non conduce ad alcun risultato: ๐‘Ž๐‘˜ โ‰ป ๐‘๐‘˜ con ๐‘๐‘˜ convergente non implica che ๐‘Ž๐‘˜ converga. Possiamo invece fare il confronto con ๐‘๐‘˜ = ๐‘˜โˆ’3/2 , la cui serie converge: si ha lim

๐‘˜โ†’+โˆž

log ๐‘˜ ๐‘Ž๐‘˜ = lim = 0, ๐‘๐‘˜ ๐‘˜โ†’+โˆž ๐‘˜1/2

quindi, per il Teorema 3.24 (๐‘–๐‘–), โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ e quella di partenza convergono.

Osservazione 3.26

Lo studente potrebbe chiedersi come โ€œintuireโ€ il carattere delle serie prima di impostare la dimostrazione rigorosa. In altre parole, come si fa a formulare unโ€™ipotesi di lavoro iniziale a proposito del carattere di una serie? In alcuni casi si tratta effettivamente di una questione complessa. Nei casi piรน semplici, trattati in questo capitolo, serve innanzitutto sviluppare un minimo di esperienza (facendo esercizi), ma lโ€™idea generale รจ di cercare di valutare la velocitร  di convergenza a zero dei termini rispetto ad alcune serie elementari quali la serie geometrica o la serie armonica 1 generalizzata. In effetti, nellโ€™Esempio 3.25 (๐‘–๐‘–๐‘–) saltano allโ€™occhio la presenza di ๐‘˜+5 , che fa pensare alla serie armonica divergente, e il numeratore log(3 + ๐‘˜), che rende il termine ancora piรน grande. Questo porta in modo naturale allโ€™ipotesi di lavoro che la serie diverga a +โˆž. Nellโ€™Esempio 3.25 (๐‘–๐‘ฃ) invece la situazione รจ leggermente piรน complessa, perchรฉ la presenza di ๐‘˜21+1 fa pensare a una serie convergente, ma ora il numeratore log(3 + ๐‘˜) โ€œpeggioraโ€ la situazione e diventa un ostacolo per la convergenza. A questo punto ci si deve ricordare che per ๐‘˜ โ†’ +โˆž il logaritmo tende a infinito piรน lentamente di qualsiasi potenza positiva di ๐‘˜. Possiamo allora sfruttare il margine nellโ€™esponente 2 di ๐‘˜2 (rispetto alla soglia 1) e confrontare con la serie armonica generalizzata di esponente 3/2, visto che 1 < 32 < 2: in tal modo, come si vede nella dimostrazione, si โ€œneutralizzaโ€ il fattore logaritmo. E qui entra in gioco il minimo di esperienza.


3.6

Serie a termini non negativi

145

3.6.2 Criterio del rapporto, criterio della radice Presentiamo due criteri molto utili nel caso di serie i cui termini contengono funzioni esponenziali o fattoriali. Il primo รจ legato al criterio del rapporto per successioni (Proposizione 2.115). Teorema 3.27 Criterio del rapporto per serie

Sia {๐‘Ž๐‘˜ } una successione a termini definitivamente positivi. โˆž

Se lim

๐‘˜โ†’+โˆž

๐‘Ž๐‘˜+1 ๐‘Ž๐‘˜ = โ„“ , allora

(๐‘–) โŽง โŽช

โ„“ โˆˆ (1, +โˆž]

โŽจ โŽช (๐‘–๐‘–) โŽฉ

โ„“ โˆˆ [0, 1)

โ‡’ โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ = +โˆž ๐‘˜=0 โˆž

(3.25)

โ‡’ โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ converge. ๐‘˜=0

Dimostrazione. (๐‘–)

Se โ„“ โˆˆ (1, +โˆž], per il criterio del rapporto per successioni (Proposizione 2.115) ๐‘Ž๐‘˜ โ†’ +โˆž, quindi รจ violata la condizione necessaria per la convergenza. Essendo una serie a termini definitivamente positivi, la serie diverge a +โˆž.

(๐‘–๐‘–)

Come nella dimostrazione del criterio del rapporto per successioni (Proposizione 2.115), si dimostra che si ha definitivamente 0 < ๐‘Ž๐‘˜ < ๐‘๐‘Ÿ๐‘˜ , per opportune costanti positive ๐‘ > 0 e ๐‘Ÿ โˆˆ (0, 1). Si puรฒ quindi applicare il confronto con la serie geometrica di ragione ๐‘Ÿ, che converge. โˆž

โˆž

Applichiamo il criterio del rapporto a โˆ‘ 1 e โˆ‘ ๐‘˜!๐‘˜ . Per la prima serie, risulta ๐‘˜=0 ๐‘˜! ๐‘˜=1 ๐‘˜ 1 (๐‘˜+1)! 1 ๐‘˜!

=

๐‘˜! = 1 โ†’0 ๐‘˜+1 (๐‘˜ + 1)!

Esempio 3.28

per ๐‘˜ โ†’ +โˆž,

mentre per la seconda si ha (๐‘˜+1)! (๐‘˜+1)๐‘˜+1 ๐‘˜! ๐‘˜๐‘˜

=

๐‘˜ โˆ’๐‘˜ (๐‘˜ + 1)! ๐‘˜๐‘˜ = ( ๐‘˜ ) = (1 + 1 ) โ†’ 1๐‘’ < 1 ๐‘˜+1 ๐‘˜!โŽตโŸ (๐‘˜ + 1) ๐‘˜+1 ๐‘˜ โŸโŽตโŸ

per ๐‘˜ โ†’ +โˆž ,

=๐‘˜+1

quindi, per il Teorema 3.27, le due serie sono convergenti.

โ€ข Il criterio del rapporto non dice nulla nel caso in cui ๐‘Ž๐‘˜+1 /๐‘Ž๐‘˜ tenda a 1. Come giร  visto nellโ€™Osservazione 2.116, purtroppo ciรฒ avviene in tutte le serie i cui termini si comportano asintoticamente come potenze (positive o negative) di ๐‘˜ (in particolare, nella serie armonica generalizzata). In pratica, il criterio del rapporto funziona solo con serie i cui termini tendono a zero oppure a +โˆž con velocitร  almeno esponenziale. Questo ne limita consistentemente lโ€™applicabilitร . โ€ข Per quanto riguarda il caso (๐‘–) del Teorema 3.27, per concludere che la serie diverge ๐‘Ž โ‰ฅ 1 definitivamente per ๐‘˜ โ†’ +โˆž. Infatti a +โˆž รจ sufficiente che si abbia ๐‘Ž๐‘˜+1 ๐‘˜ ciรฒ significa che la successione {๐‘Ž๐‘˜ } รจ definitivamente crescente, e una successione definitivamente positiva e crescente non puรฒ essere infinitesima: quindi la serie non puรฒ convergere. Pertanto, in parziale contraddizione con il punto precedente, possiamo dire che

Osservazione 3.29 Limitazioni ed estensioni del criterio del rapporto


146

Capitolo 3

Serie numeriche

โˆž

๐‘Ž๐‘˜+1 = 1+ ๐‘˜โ†’+โˆž ๐‘Ž๐‘˜

โ‡’

lim

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ = +โˆž .

(3.26)

๐‘˜=0

โ€ข Anche per quanto riguarda il caso (๐‘–๐‘–) del Teorema 3.27, in realtร  non cโ€™รจ bisogno che esista il limite (3.25). Se si guarda la dimostrazione, tutto quel che serve รจ che esista un ๐‘Ÿ โˆˆ (0, 1) tale che ๐‘Ž๐‘˜+1 definitivamente per ๐‘˜ โ†’ +โˆž . ๐‘Ž๐‘˜ โ‰ค ๐‘Ÿ Per esempio, si consideri la serie 1 + ๐‘Ž๐‘˜ = {

2โˆ’

3๐‘˜ 2

โˆ’ 3๐‘˜โˆ’1 2

2

1 2

+

se ๐‘˜ รจ pari

1 8

+

1 16

1 64

+

1 128

๐‘Ž๐‘˜+1 ๐‘Ž๐‘˜ = {

e

se ๐‘˜ รจ dispari

+

1 4 1 2

โˆž

+ โ‹ฏ = โˆ‘๐‘˜=0 ๐‘Ž๐‘˜ , dove se ๐‘˜ รจ dispari se ๐‘˜ รจ pari.

In ogni caso il rapporto รจ non superiore a 21 . Pertanto possiamo concludere che la serie converge anche se il limite (3.25) non esiste.

Teorema 3.30 Criterio della radice

Sia {๐‘Ž๐‘˜ } una successione a termini definitivamente non negativi. โˆž ๐‘˜ ๐‘Ž๐‘˜ = โ„“ , allora Se lim โˆš

๐‘˜โ†’+โˆž

(๐‘–) โŽง โŽช

โ„“ โˆˆ (1, +โˆž]

โŽจ โŽช (๐‘–๐‘–) โŽฉ

โ„“ โˆˆ [0, 1)

โ‡’ โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ = +โˆž ๐‘˜=0 โˆž

(3.27)

โ‡’ โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ converge. ๐‘˜=0

Dimostrazione.

Esempio 3.31

(๐‘–)

๐‘˜ Se โ„“ > 1, per il teorema di permanenza del segno si ha โˆš ๐‘Ž๐‘˜ โ‰ฅ 1 definitivamente, cioรจ ๐‘Ž๐‘˜ โ‰ฅ 1, quindi รจ violata la condizione necessaria per la convergenza.

(๐‘–๐‘–)

๐‘˜ ๐‘Ž๐‘˜ < ๐‘Ÿ, cioรจ ๐‘Ž๐‘˜ < ๐‘Ÿ๐‘˜ , Se โ„“ โˆˆ [0, 1) si prende ๐‘Ÿ โˆˆ (โ„“, 1). Allora definitivamente โˆš e la convergenza segue dal confronto con la serie geometrica di ragione ๐‘Ÿ.

โˆž

โˆž

3 e โˆ‘ ๐‘˜๐‘˜ , due serie a 5 ๐‘˜=0 ๐‘˜=1 termini positivi. Per il Teorema 3.30 (๐‘–), la prima serie รจ divergente:

Applichiamo il criterio della radice a โˆ‘ (4๐‘˜ log (1 +

๐‘˜ 1 )) 3๐‘˜

๐‘˜ 1 ๐‘˜ log (1 + 1 ) โ†’ 4 > 1, โˆš(4๐‘˜ log (1 + 3๐‘˜ )) = 4๐‘˜ โŸโŽต 3 โŽตโŽตโŸโŽตโŽต3๐‘˜ โŽตโŸ

โˆผ1/(3๐‘˜)

dove abbiamo usato il fatto che log(1 + ๐‘Ž๐‘˜ ) โˆผ ๐‘Ž๐‘˜ per ogni successione ๐‘Ž๐‘˜ โ†’ 0 (si veda la (2.58)). La seconda serie รจ invece convergente, per il Teorema 3.30 (๐‘–๐‘–): ๐‘˜

๐‘˜3 = โˆš๐‘˜3 โ†’ 1 < 1 . 5 5 โˆš 5๐‘˜ ๐‘˜

Questโ€™ultimo esempio poteva essere risolto anche con il criterio del rapporto oppure mediante il confronto asintotico con la serie โˆ‘ ๐‘˜โˆ’2 o con la serie geometrica di ragione, per esempio, 1/2: lo studente controlli.


3.6

Serie a termini non negativi

147

Osservazione 3.32 Limitazioni ed estensioni del criterio della radice

โ€ข Esattamente come il criterio del rapporto, in generale il criterio della radice non fornisce informazioni se il limite vale 1. Tuttavia nella dimostrazione del caso (๐‘–) si ๐‘˜ รจ utilizzato solo che โˆš ๐‘Ž๐‘˜ โ‰ฅ 1 definitivamente. In particolare, possiamo concludere โˆž

๐‘˜ che โˆš ๐‘Ž๐‘˜ โ†’ 1+ per ๐‘˜ โ†’ +โˆž implica โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ = +โˆž.

๐‘˜=0

โ€ข Per quanto riguarda la parte (๐‘–๐‘–) dellโ€™enunciato del criterio della radice (Teorema 3.30), in realtร  non รจ necessario che esista il limite (3.27). รˆ sufficiente che esista โˆž

โˆ’๐‘˜

๐‘˜ ๐‘Ÿ โˆˆ (0, 1) tale che โˆš ๐‘Ž๐‘˜ โ‰ค ๐‘Ÿ definitivamente. Per esempio, la serie โˆ‘ (3 + sin ๐‘˜)

๐‘˜=0

converge anche se non esiste il limite (3.27): ๐‘˜

โˆ’๐‘˜

โˆš(3 + sin ๐‘˜)

=

1 โ‰ค 1 2 3 + sin ๐‘˜

per ogni ๐‘˜ โˆˆ โ„• .

Osservazione 3.33 Relazioni tra criteri

โ€ข I criteri della radice e del rapporto sono legati tra loro. In particolare si puรฒ dimostrare che se i limiti (3.25) e (3.27) esistono entrambi, allora essi sono uguali. Quindi, per esempio, se il limite (3.25) vale 1, e quindi il criterio del rapporto non fornisce nessuna risposta, รจ inutile ritentare con il criterio della radice, perchรฉ fornirร  lo stesso risultato. โ€ข I criteri del rapporto e della radice possono essere usati insieme ai criteri del confronto per semplificare i calcoli. Per esempio, per studiare la serie a termini โˆž ๐‘˜ log ๐‘˜ + 3๐‘˜2 ๐‘’๐‘˜ definitivamente positivi โˆ‘ , si puรฒ dapprima osservare che 4๐‘˜+2 โˆ’ ๐‘˜3 ๐‘˜=1 2 ๐‘˜ ๐‘˜ log ๐‘˜ + 3๐‘˜2 ๐‘’๐‘˜ ๐‘’ = 3 ๐‘˜2 ๐‘’๐‘˜ , โˆผ 3๐‘˜๐‘˜+2 ๐‘˜+2 3 16 4๐‘˜ 4 โˆ’๐‘˜ 4

poi studiare la serie di termini ๐‘˜2 (๐‘’/4)๐‘˜ con il criterio della radice per concludere che questa serie, quindi anche quella di partenza, convergono.

Esercizio 3.6.1 Studiare la convergenza delle seguenti serie: f)

2 โˆ‘ 5๐‘˜3 โˆ’ 1 (โˆš๐‘˜ + 2 โˆ’ โˆš๐‘˜) ; ๐‘˜ +1 ๐‘˜=1

โˆž

โˆž

b) โˆ‘

g) โˆ‘

1 ; 2 4/3 + 1 ๐‘˜=0 ๐‘˜ + ๐‘˜ โˆž

โˆš4๐‘˜2 + 3

3

e) โˆ‘ (log(2 + ๐‘˜ ) โˆ’ log(๐‘˜ โˆ’ ๐‘˜));

โˆ‘

๐‘˜! ; (2๐‘˜)!

โˆž

(3๐‘˜)! ; 3 ๐‘˜(๐‘˜!) ๐‘˜=1 โˆž

i)

1 ; 2 ๐‘˜=1 ๐‘˜ log(1 + ๐‘˜ )

j)

โˆ‘ (3๐‘˜2 log 2๐‘˜2 + 2 ) ; 2๐‘˜ + 1 ๐‘˜=1

2

โˆš๐‘˜

n) โˆ‘ ( ๐‘˜ + 1 ) ๐‘˜=0 2๐‘˜ + 1

โˆ‘ โˆž

โˆž

l)

๐‘˜2 4๐‘˜ ; + 5๐‘˜

2๐‘˜

m) โˆ‘

โˆž

+โˆž

๐‘˜=0

๐‘˜=0

๐‘˜ h) โˆ‘ ๐‘’ ; ๐‘˜=0 ๐‘˜!

d) โˆ‘ 1 log (1 โˆ’ 41 ); ๐‘˜=2 ๐‘˜ โˆš๐‘˜

k) โˆ‘ โˆž

;

โˆž

1 ; 2 ๐‘˜=0 โˆš๐‘˜ + 3๐‘˜ + 7

๐‘˜=2

log(๐‘˜ + 1) โˆ’ log ๐‘˜

๐‘˜=1

c) โˆ‘

3

โˆž

โˆž

โˆž

๐‘˜ a) โˆ‘ ((1 + 5 ) โˆ’ 1) ; ๐‘˜ ๐‘˜=1

๐‘˜

โˆž

o) โˆ‘ ๐‘˜=0 โˆž

(2๐‘˜)! 2๐‘˜โˆš๐‘˜

;

๐‘˜! โˆ’ (2๐‘˜)! . ๐‘˜๐‘˜ ๐‘˜=1

p) โˆ‘

;


148

Capitolo 3

Serie numeriche

Esercizio 3.6.2 Dire per quali valori del parametro ๐‘ฅ โˆˆ โ„ le seguenti serie sono convergenti: โˆž

โˆž

โˆš๐‘˜

โˆž

g) โˆ‘ โˆž

4๐‘˜2

โˆ’3๐‘˜ 2๐‘˜ h) โˆ‘ ๐‘’ ๐‘˜๐‘ฅ ; (๐‘˜!) ๐‘˜=1

e) โˆ‘ ๐‘˜3 |9 โˆ’ ๐‘ฅ2 | ๐‘˜+7 ;

๐‘ฅ๐‘˜ b) โˆ‘ ๐‘˜๐‘’ ; ๐‘˜+1 ๐‘˜=1

๐‘˜=1 โˆž

โˆž

โˆš1 + ๐‘˜ c) โˆ‘ ; 1 + ๐‘˜ + ๐‘ฅ2 ๐‘˜2 ๐‘˜=0 โˆž

โˆš๐‘˜4 + ๐‘˜ + 1 โˆ’ ๐‘˜2 . (log ๐‘˜)2๐‘ฅ+3 ๐‘˜=2

d) โˆ‘

โˆž

j)

โˆž

(๐‘ฅ + 3)2๐‘˜ ; ๐‘˜2 + 11 ๐‘˜=0

๐‘ฅ+1 a) โˆ‘ 1 ๐‘˜ 1 ; ๐‘˜=1 ๐‘˜ +

f) โˆ‘ ๐‘˜=1

๐‘˜+ 1

โˆ‘ (log(1 + ๐‘ฅ2 ) โˆ’ log ๐‘ฅ2 )

๐‘˜

โˆž

๐‘˜+1 3

โˆš๐‘˜๐‘ฅ + ๐‘˜ + 1

;

i)

1

โˆ‘ ๐‘˜=1 ๐‘˜๐‘ฅ

+(

|๐‘ฅ| 8๐‘˜ 2 )

;

โˆž

(2๐‘˜ โˆ’ 1)! ๐‘˜ |๐‘ฅ| (suggerimento: nel caso critico, ๐‘˜2๐‘˜+1 ๐‘˜=1 usare la formula di Stirling).

k) โˆ‘

, ๐‘ฅ โ‰  0;

๐‘˜=1

โˆž

Esercizio 3.6.3 Studiare, al variare dei parametri ๐›ผ, ๐›ฝ โˆˆ โ„, la convergenza di โˆ‘ ๐‘˜=2

alle formule (3.23) e (3.24) quando necessario).

1 (fare riferimento ๐‘˜๐›ผ (log ๐‘˜)๐›ฝ

3.7 Applicazioni agli sviluppi decimali In questo paragrafo applichiamo la teoria delle serie, in particolare il concetto di serie geometrica, agli sviluppi decimali infiniti. Cominciamo dagli sviluppi decimali periodici che, come sappiamo, corrispondono a numeri razionali. Esempio 3.34 Sviluppi decimali periodici

Lo sviluppo decimale 0,3 = 0,33333 โ€ฆ รจ una notazione abbreviata della serie โˆž

1

3 + 3 + 3 + โ‹ฏ = โˆ‘ 3 = 3 โ‹… 10 = 1 , 1 10 100 1000 3 10๐‘˜ 1 โˆ’ 10 ๐‘˜=1 dove abbiamo usato la formula (3.7) per il calcolo della somma della serie. Con calcoli appena piรน complicati si ottiene la frazione generatrice di 3,81425: โˆž

3,81425 = 3814 + 255 + 257 + 259 + โ‹ฏ = 3814 + โˆ‘ 25 1000 10 1000 ๐‘˜=2 102๐‘˜+1 10 10 โˆž

(3.7) = 3814 + 25 โˆ‘ 1 ๐‘˜ = 3814 + 25 = 377611 . 1000 10 ๐‘˜=2 100 1000 99000 99000

Ragionando come nei precedenti esempi, รจ possibile dimostrare la ben nota regola per determinare la frazione generatrice di uno sviluppo decimale periodico. Proposizione 3.35 Frazione generatrice di uno sviluppo periodico

Per costruire la frazione generatrice di un numero decimale periodico si scrive: โ€ข al numeratore, il numero dato senza la virgola e senza il segno di periodo, meno (sottrazione) tutto ciรฒ che sta prima del periodo; โ€ข al denominatore, tanti 9 quante sono le cifre del periodo, seguiti da tanti 0 quante sono le cifre dellโ€™antiperiodo (cioรจ le cifre dopo la virgola che precedono il periodo).


3.8

Serie a termini di segno variabile

149

Nellโ€™esempio precedente 3,81425 = 381425 โˆ’ 3814 = 377611 . 99000 99000

Esempio 3.36

Perchรฉ abbiamo escluso dallโ€™insieme dei numeri reali gli allineamenti decimali non propri, ovvero quelli che terminano con 9 periodico? Per rispondere, proviamo a calcolare 0,9 = 0,99999 โ€ฆ :

Osservazione 3.37 Gli sviluppi con 9 periodico

โˆž

9

0,9 = โˆ‘ 9๐‘˜ = 10 1 = 1 . 10 1 โˆ’ 10 ๐‘˜=1 Un calcolo simile mostra che 0,249 = 41 = 0,25. La risposta alla precedente domanda รจ dunque: gli sviluppi decimali non propri sono stati esclusi dalla definizione di โ„ in modo da avere unโ€™unica rappresentazione decimale per ciascun numero reale, e tra le due possibili si รจ scelto la piรน semplice (che si puรฒ anche considerare come uno sviluppo che termina con 0 periodico). In altre parole, tutti gli sviluppi decimali finiti potrebbero essere scritti con uno sviluppo decimale che termina con 9 periodico ma, per convenzione, si sceglie di non farlo. Sottolineiamo che 0,9 non รจ un numero โ€œappena piรน piccolo di 1โ€: รจ esattamente 1. Occupiamoci ora degli sviluppi infiniti non periodici che, come sappiamo, corrispondono ai numeri irrazionali (non affanniamoci a trovare una frazione generatrice, quindi). Per i numeri positivi si tratta degli sviluppi della forma โˆž

๐‘›,๐›ผ1 ๐›ผ2 ๐›ผ3 ๐›ผ4 ๐›ผ5 โ€ฆ = ๐‘› +

๐›ผ ๐›ผ ๐›ผ1 ๐›ผ + + 22 + + 33 + โ‹ฏ = ๐‘› + โˆ‘ ๐‘˜๐‘˜ , 10 10 10 10 ๐‘˜=1

(3.28)

dove ๐‘› โˆˆ โ„•, mentre ๐›ผ๐‘˜ โˆˆ {0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9} per ogni ๐‘˜ = 1, 2, โ€ฆ . Dal confronto โˆž con โˆ‘ 9๐‘˜ , che, come abbiamo visto (Osservazione 3.37), converge a 1, si ottiene quanto ๐‘˜=1 10 segue. โˆž

๐›ผ๐‘˜ converge e la sua somma รจ non ๐‘˜ 10 ๐‘˜=1

Sia ๐›ผ๐‘˜ โˆˆ {0, 1, โ€ฆ , 9} โˆ€ ๐‘˜ โ‰ฅ 1. Allora la serie โˆ‘ superiore a 1.

Proposizione 3.38

3.8 Serie a termini di segno variabile Nel paragrafo precedente abbiamo stabilito vari criteri per la convergenza di serie a termini non negativi, che permettono ovviamente di trattare anche quelli a termini non positivi (la caratteristica importante รจ che i termini siano di segno costante, almeno definitivamente). Qui ci si occupa invece del caso generale, in cui la situazione รจ piรน complicata.

3.8.1 Convergenza assoluta Il concetto di convergenza assoluta permette talvolta (ma, come vedremo, non sempre!) di ricondursi allo studio di una serie a termini non negativi. โˆž

โˆž

Una serie โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ si dice assolutamente convergente se converge โˆ‘ |๐‘Ž๐‘˜ |, la serie ๐‘˜=0

dei valori assoluti.

๐‘˜=0

Definizione 3.39 Serie assolutamente convergente


150

Osservazione 3.40

Capitolo 3

Serie numeriche

Per serie a termini definitivamente non negativi o non positivi, la convergenza assoluta รจ indistinguibile dalla convergenza usuale (che chiameremo convergenza semplice): in altre parole, una serie a termini di segno definitivamente costante converge assolutamente se e solo se converge semplicemente. Quindi la convergenza assoluta รจ un concetto nuovo solo per serie i cui termini cambiano di segno infinite volte. Per le serie, la convergenza assoluta implica la convergenza semplice.

Teorema 3.41 Criterio di convergenza assoluta

โˆž

Se โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ รจ assolutamente convergente, allora รจ anche convergente. Inoltre vale la ๐‘˜=0

seguente disuguaglianza triangolare per serie assolutamente convergenti: โˆž |โˆž | | โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ | โ‰ค โˆ‘ |๐‘Ž๐‘˜ | . |๐‘˜=0 | ๐‘˜=0

(3.29)

โˆž

Dimostrazione. Consideriamo la serie a termini non negativi โˆ‘ (|๐‘Ž๐‘˜ | โˆ’ ๐‘Ž๐‘˜ ) . Que๐‘˜=0

sta serie converge per il teorema del confronto e lโ€™ipotesi di convergenza assoluta, in quanto 0 โ‰ค |๐‘Ž๐‘˜ | โˆ’ ๐‘Ž๐‘˜ โ‰ค 2|๐‘Ž๐‘˜ |. Siccome ๐‘Ž๐‘˜ = |๐‘Ž๐‘˜ | โˆ’ (|๐‘Ž๐‘˜ | โˆ’ ๐‘Ž๐‘˜ ), la convergenโˆž

za di โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ segue dalla linearitร  delle serie (Osservazione 3.10). Resta da dimostrare ๐‘˜=0

la disuguaglianza triangolare. Partiamo da quella per un numero finito di termini (formula (1.91)): ๐‘› | ๐‘› | | โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ | โ‰ค โˆ‘ |๐‘Ž๐‘˜ | . |๐‘˜=0 | ๐‘˜=0 Entrambe le serie convergono: passando al limite per ๐‘› โ†’ +โˆž si ottiene la (3.29). Esempio 3.42

Per ๐›ผ > 0, studiamo la convergenza assoluta della serie โˆž

(โˆ’1)๐‘˜+1 = 1 โˆ’ 1๐›ผ + 1๐›ผ โˆ’ 1๐›ผ + 1๐›ผ โˆ’ 1๐›ผ + โ‹ฏ 5 2 3 4 6 ๐‘˜๐›ผ ๐‘˜=1 โˆ‘

(3.30)

La convergenza assoluta di questa serie equivale alla convergenza semplice della serie โˆž

โˆ‘ 1๐›ผ = 1 + 1๐›ผ + 1๐›ผ + 1๐›ผ + 1๐›ผ + 1๐›ผ + โ‹ฏ 5 2 3 4 6 ๐‘˜ ๐‘˜=1 che, per la (3.23), รจ convergente se e solo se ๐›ผ > 1. Quindi la serie (3.30) รจ assolutamente convergente se e solo se ๐›ผ > 1. Per il Teorema 3.41, essa รจ anche semplicemente convergente se ๐›ผ > 1. Si noti che non abbiamo ottenuto alcuna informazione sulla convergenza semplice se 0 < ๐›ผ โ‰ค 1 (si veda lโ€™osservazione successiva). Osservazione 3.43 La convergenza semplice non implica quella assoluta

La convergenza assoluta di una serie implica quella semplice, ma non vale il viceversa: la convergenza semplice non implica quella assoluta. Infatti, vedremo nellโ€™Esempio 3.49 che la serie (3.30) converge semplicemente, ma non assolutamente, per 0 < ๐›ผ โ‰ค 1. In particolare, vedremo che la serie armonica a segni alterni โˆž

(โˆ’1)๐‘˜+1 =1โˆ’ 1 + 1 โˆ’ 1 + 1 โˆ’ 1 +โ‹ฏ 2 3 4 5 6 ๐‘˜ ๐‘˜=1 โˆ‘

converge semplicemente ma non assolutamente.


3.8

Serie a termini di segno variabile

Passare allo studio della convergenza assoluta ha il grosso vantaggio di permettere di utilizzare tutti i criteri di convergenza validi per le serie a termini di segno costante (confronto, radice, rapporto, che non si possono applicare direttamente alle serie a segni variabili). Questo, naturalmente, nella speranza che la serie sotto esame converga assolutamente (se non converge assolutamente, non possiamo concludere nulla perchรฉ potrebbe ancora convergere semplicemente...). โˆž

(๐‘–)

2 + 2 cos ๐‘˜. Tale serie non รจ definiVogliamo studiare la convergenza di โˆ‘ 3๐‘˜ 4 2 ๐‘˜=1 ๐‘˜ + 5๐‘˜ tivamente a termini di segno costante, in quanto il segno di cos ๐‘˜ varia irregolarmente. Vediamo se converge assolutamente; in caso affermativo dal Teorema 3.41 seguirebbe anche la convergenza semplice. Risulta

|| 3๐‘˜2 + 2 | 3๐‘˜2 + 2 3 | ๐‘˜4 + 5๐‘˜2 cos ๐‘˜|| โ‰ค ๐‘˜4 + 5๐‘˜2 โˆผ ๐‘˜2

151

Osservazione 3.44

Esempio 3.45

per ๐‘˜ โ†’ +โˆž.

Pertanto, per i criteri di confronto e confronto asintotico la serie converge assolutamente, quindi anche semplicemente. โˆž

(๐‘–๐‘–)

2 sin ๐‘˜ โ‹… ๐‘˜ . Anche in ๐‘˜=1 โˆš๐‘˜ + sin ๐‘˜ โˆš๐‘˜! questo caso studiamo la convergenza assoluta. Osserviamo che

Esaminiamo la convergenza di โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ dove ๐‘Ž๐‘˜ =

| sin ๐‘˜ | 1 |โ‰ค | โ‰ค1 | | | โˆš๐‘˜ + sin ๐‘˜ | โˆš๐‘˜ โˆ’ 1 e che quindi

2 |๐‘Ž๐‘˜ | โ‰ค ๐‘˜ =โˆถ ๐‘๐‘˜ โˆš๐‘˜!

per ogni ๐‘˜ โ‰ฅ 4

per ๐‘˜ โ‰ฅ 4. โˆž

Usiamo il criterio del rapporto per analizzare la convergenza di โˆ‘ ๐‘๐‘˜ . Si ha 2 ๐‘๐‘˜+1 (๐‘˜ + 1)2 โˆš๐‘˜! 1 + ๐‘œ(1) = = ๐‘˜ + 2๐‘˜ + 1 = โ†’0 ๐‘๐‘˜ 2 โˆš โˆš๐‘˜ + 1 ๐‘˜2 โˆš(๐‘˜ + 1)! ๐‘˜ ๐‘˜+1

๐‘˜=4

per ๐‘˜ โ†’ +โˆž,

โˆž

Per il criterio del rapporto, Teorema 3.27, โˆ‘ ๐‘๐‘˜ รจ convergente e per il criterio ๐‘˜=4 โˆž

โˆž

del confronto lo รจ anche โˆ‘ |๐‘Ž๐‘˜ |. Perciรฒ โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ converge assolutamente. ๐‘˜=1

๐‘˜=1

3.8.2 Criteri del rapporto e della radice per serie di segno qualsiasi I criteri del rapporto e della radice possono applicarsi anche a serie a termini di segno qualunque purchรฉ si abbia cura di applicarli ai valori assoluti. Sia {๐‘Ž๐‘˜ } una successione a termini definitivamente non nulli, tale che |๐‘Ž๐‘˜+1 | =โ„“ ๐‘˜โ†’+โˆž |๐‘Ž๐‘˜ | lim

oppure

๐‘˜

lim โˆš|๐‘Ž๐‘˜ | = โ„“ .

๐‘˜โ†’+โˆž

โˆž

Allora

(๐‘–) โŽง โŽช

โ„“ โˆˆ (1, +โˆž]

โŽจ โŽช (๐‘–๐‘–) โŽฉ

โ„“ โˆˆ [0, 1)

โ‡’ โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ non converge ๐‘˜=0 โˆž

โ‡’ โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ converge (assolutamente). ๐‘˜=0

(3.31)

Teorema 3.46 Criteri del rapporto/radice per serie a termini qualsiasi


152

Capitolo 3

Serie numeriche

Dimostrazione. |๐‘Ž

|

(๐‘–)

Se |๐‘Ž๐‘˜+1| โ†’ โ„“ > 1, per il criterio del rapporto per successioni (Proposizio๐‘˜ ne 2.115) |๐‘Ž๐‘˜ | tende a +โˆž, quindi รจ violata la condizione necessaria per la con๐‘˜ ๐‘˜ vergenza. Se invece โˆš|๐‘Ž๐‘˜ | โ†’ โ„“ > 1, si ha definitivamente โˆš|๐‘Ž๐‘˜ | โ‰ฅ 1 e, quindi, |๐‘Ž๐‘˜ | โ‰ฅ 1, violando nuovamente la condizione necessaria per la convergenza.

(๐‘–๐‘–)

Basta applicare il Teorema 3.27 (rispettivamente Teorema 3.30) alla serie โˆž

โˆ‘ |๐‘Ž๐‘˜ |.

๐‘˜=0

Esempio 3.47

โˆž

โˆž

๐‘˜=1

๐‘˜=1

๐‘˜

โˆ’2๐‘˜ Studiamo la convergenza della serie โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ = โˆ‘ ( 1+๐ด๐‘˜ ) al variare di ๐ด > 0.

Applichiamo il criterio della radice : ๐‘˜

โˆš|๐‘Ž๐‘˜ | =

2๐‘˜ โ†’ 2 ๐ด 1 + ๐ด๐‘˜

per ๐‘˜ โ†’ +โˆž.

Per il Teorema 3.46, la serie converge assolutamente e semplicemente se ๐ด > 2 e non converge semplicemente se 0 < ๐ด < 2. Nel caso critico, ๐ด = 2, non รจ verificata la condizione necessaria per la convergenza: per il Corollario 2.110 si ha |๐‘Ž๐‘˜ | = ๐‘’

๐‘˜ log(

2๐‘˜ ) 2๐‘˜+1

=๐‘’

๐‘˜ log(1โˆ’

1 ) 2๐‘˜+1

=๐‘’

โˆ’

๐‘˜ (1+๐‘œ(1)) 2๐‘˜+1

โ†’ 1 โ‰ 0 โˆš๐‘’

per ๐‘˜ โ†’ +โˆž.

3.8.3 Serie a termini di segno alterno; criterio di Leibniz Ci occupiamo ora di una classe di serie con una struttura particolare, ovvero le serie a termini di segno alterno: โˆž

โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ ๐‘Ž๐‘˜ ,

โˆž

oppure

๐‘˜=0

โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜+1 ๐‘Ž๐‘˜ ,

con ๐‘Ž๐‘˜ > 0 definitivamente per ๐‘˜ โ†’ +โˆž .

๐‘˜=0

Per questo tipo di serie vale un criterio piuttosto semplice da applicare. Teorema 3.48 Criterio di Leibniz

Sia {๐‘Ž๐‘˜ } una successione tale che { โˆž

(๐‘–) ๐‘Ž๐‘˜ โ†’ 0 per ๐‘˜ โ†’ +โˆž; (๐‘–๐‘–) {๐‘Ž๐‘˜ } รจ decrescente.

Allora la serie

โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ ๐‘Ž๐‘˜ = ๐‘Ž0 โˆ’ ๐‘Ž1 + ๐‘Ž2 โˆ’ ๐‘Ž3 + โ‹ฏ รจ convergente. ๐‘˜=0

๐‘›

Inoltre, dette ๐‘ ๐‘› = โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ ๐‘Ž๐‘˜ le somme parziali e ๐‘  la somma della serie, si ha ๐‘˜=0 (Fig. 3.3): โ€ข ๐‘ 2๐‘› โ‰ฅ ๐‘  per ogni ๐‘› โˆˆ โ„•, ossia le somme parziali ๐‘ 2๐‘› di indice pari sono delle approssimazioni per eccesso di ๐‘ ; โ€ข ๐‘ 2๐‘›+1 โ‰ค ๐‘  per ogni ๐‘› โˆˆ โ„•, ossia le somme parziali ๐‘ 2๐‘›+1 di indice dispari sono delle approssimazioni per difetto di ๐‘ ; โ€ข per ogni ๐‘›, lโ€™errore che si commette approssimando ๐‘  con ๐‘ ๐‘› รจ, in valore assoluto, maggiorato dal modulo del primo termine omesso. In formule: |๐‘  โˆ’ ๐‘ ๐‘› | โ‰ค ๐‘Ž๐‘›+1

per ogni ๐‘› โˆˆ โ„•.

(3.32)


3.8

Serie a termini di segno variabile

y s0 s2

s4

s6

s

s7

s5

s3

s8

s1

1 Figura 3.3

2

3

4

5

6

7

8

x

Convergenza delle somme parziali ๐‘ ๐‘› nelle ipotesi del criterio di Leibniz.

Dimostrazione. Osserviamo che le due ipotesi su ๐‘Ž๐‘˜ implicano che ๐‘Ž๐‘˜ โ‰ฅ 0 per ogni ๐‘˜ โˆˆ โ„•. Procediamo per passi. (1) La sottosuccessione {๐‘ 2๐‘› } รจ decrescente; la sottosuccessione {๐‘ 2๐‘›+1 } รจ crescente. Infatti, sfruttando lโ€™ipotesi (๐‘–๐‘–), si ha ๐‘ 2๐‘›+2 = ๐‘ 2๐‘› + (โˆ’๐‘Ž 2๐‘›+1 + ๐‘Ž2๐‘›+2 ) โ‰ค ๐‘ 2๐‘› . โŸโŽตโŽตโŽตโŽตโŸโŽตโŽตโŽตโŽตโŸ โ‰ค0

Analogamente per {๐‘ 2๐‘›+1 }. (2) La sottosuccessione {๐‘ 2๐‘› } รจ limitata inferiormente; la sottosuccessione {๐‘ 2๐‘›+1 } รจ limitata superiormente. Infatti, poichรฉ ๐‘Ž2๐‘› โ‰ฅ 0, si ha ๐‘ 2๐‘› = ๐‘ 2๐‘›โˆ’1 + ๐‘ŽโŸ 2๐‘› โ‰ฅ ๐‘ 2๐‘›โˆ’1 . โ‰ฅ0

Perciรฒ, per il passo 1, ๐‘ 1 โ‰ค ๐‘ 2๐‘›โˆ’1 โ‰ค ๐‘ 2๐‘› โ‰ค ๐‘ 0 per ogni ๐‘›. Abbiamo quindi dimostrato che la situazione รจ quella illustrata dalla Fig. 3.3, cioรจ: ๐‘ 1 โ‰ค ๐‘ 3 โ‰ค ๐‘ 5 โ‰ค ๐‘ 7 โ‰ค โ€ฆ โ‰ค ๐‘ 6 โ‰ค ๐‘ 4 โ‰ค ๐‘ 2 โ‰ค ๐‘ 0 . (3) La sottosuccessione {๐‘ 2๐‘› } converge a un limite che chiameremo ๐‘ โ€ณ ; la sottosuccessione {๐‘ 2๐‘›+1 } converge a un limite che chiameremo ๐‘ โ€ฒ . Queste affermazioni seguono immediatamente dai due punti precedenti e dalle proprietร  delle successioni limitate e monotรฒne (Osservazione 2.100). (4) Si ha ๐‘ โ€ฒ = ๐‘ โ€ณ . In questo punto si sfrutta lโ€™ipotesi (๐‘–). Infatti ๐‘ โ€ณ โˆ’ ๐‘ โ€ฒ = lim (๐‘ 2๐‘› โˆ’ ๐‘ 2๐‘›โˆ’1 ) = lim ๐‘Ž2๐‘› = 0 . ๐‘›โ†’+โˆž

๐‘›โ†’+โˆž

(5) La serie converge. Infatti sia la sottosuccessione {๐‘ 2๐‘› } sia la sottosuccessione {๐‘ 2๐‘›+1 } convergono allo stesso limite ๐‘  โˆถ= ๐‘ โ€ฒ = ๐‘ โ€ณ . Pertanto (si veda la Proposizione 2.133) tutta la successione {๐‘ ๐‘› } converge a ๐‘ . (6) Vale la stima (3.32). Conviene provarla separatamente per gli indici pari e per gli indici dispari. Si ha: 0 โ‰ค ๐‘ 2๐‘› โˆ’ ๐‘  โ‰ค ๐‘ 2๐‘› โˆ’ ๐‘ 2๐‘›+1 = ๐‘Ž2๐‘›+1 , che รจ la (3.32) per gli indici pari. Analogamente per gli indici dispari.

153


154

Capitolo 3

Serie numeriche

โˆž

Esempio 3.49 Serie armonica generalizzata a segni alterni

(โˆ’1)๐‘˜ , converge per ogni ๐›ผ ๐‘˜=1 ๐‘˜ โˆ’๐›ผ ๐›ผ > 0, perchรฉ la successione ๐‘˜ รจ decrescente e infinitesima. Osserviamo che la serie converge assolutamente solo per ๐›ผ > 1 (Esempio 3.42).

Osservazione 3.50 Le ipotesi del criterio di Leibniz

Discutiamo brevemente le ipotesi del criterio di Leibniz.

La serie armonica generalizzata a segni alterni, โˆ‘

โ€ข La (๐‘–) รจ semplicemente la condizione necessaria (3.18). โ€ข Segue dalle ipotesi del criterio che ๐‘Ž๐‘˜ โ‰ฅ 0. Ciรฒ garantisce che la serie sia effettivamente a segno alterno. โ€ข La condizione di monotonia (definitiva per ๐‘˜ โ†’ +โˆž) della successione {๐‘Ž๐‘˜ } รจ cruciale. Per esempio, consideriamo la serie โˆš โŽง ๐‘˜โˆ’1 (โˆ’1)๐‘˜ โŽช ๐‘˜ 1 = ๐‘Ž๐‘˜ = + ๐‘˜ โŽจ โˆš๐‘˜ + 1 โˆš๐‘˜ โŽช โŽฉ ๐‘˜

โˆž ๐‘˜

โˆ‘ (โˆ’1) ๐‘Ž๐‘˜ , ๐‘˜=1

se ๐‘˜ รจ dispari, (3.33) se ๐‘˜ รจ pari.

La successione {๐‘Ž๐‘˜ } รจ a termini non negativi e tende a zero, tuttavia la serie (3.33) diverge a +โˆž. Infatti essa si puรฒ scomporre come somma di due serie: โˆž

โˆž

โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ ๐‘Ž๐‘˜ = โˆ‘ ๐‘˜=1

๐‘˜=1

(โˆ’1)๐‘˜

โˆž

+โˆ‘ 1. ๐‘˜ โˆš๐‘˜ ๐‘˜=1

La prima converge per il criterio di Leibniz, mentre la seconda รจ la serie armonica e diverge a +โˆž. Si puรฒ quindi applicare la (3.14) per concludere che la serie (3.33) diverge a +โˆž.

Osservazione 3.51 Estensioni del criterio di Leibniz

(๐‘–)

Ovviamente il criterio di Leibniz vale anche se le ipotesi di segno e di decrescenza sono verificate solo definitivamente. In tal caso la stima (3.32) vale a partire dallโ€™indice in cui sono verificate le ipotesi.

(๐‘–๐‘–)

Un risultato analogo al Teorema 3.48 vale per la serie โˆž

โˆž

โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜+1 ๐‘Ž๐‘˜ = โˆ’๐‘Ž0 + ๐‘Ž1 โˆ’ ๐‘Ž2 + ๐‘Ž3 โˆ’ ๐‘Ž4 + โ‹ฏ = โˆ’ โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ ๐‘Ž๐‘˜ . ๐‘˜=0

Esempio 3.52

๐‘˜=0

โˆž

Consideriamo la serie โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ (โˆš๐‘˜ + 1 โˆ’ โˆš๐‘˜). Si osservi che ๐‘˜=0

๐‘Ž๐‘˜ = โˆš๐‘˜ + 1 โˆ’ โˆš๐‘˜ > 0

โˆ€ ๐‘˜ โˆˆ โ„•,

๐‘Ž๐‘˜ =

1 โ†’0 โˆš๐‘˜ + 1 + โˆš๐‘˜

per ๐‘˜ โ†’ +โˆž

e {๐‘Ž๐‘˜ } รจ decrescente. Per il criterio di Leibniz la serie รจ convergente. Si noti che la serie โˆž

โˆž

non converge assolutamente: infatti โˆ‘ |(โˆ’1)๐‘˜ ๐‘Ž๐‘˜ | = โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ = +โˆž, come segue dal ๐‘˜=0

๐‘˜=0

confronto asintotico con la serie armonica generalizzata di esponente 1/2.


3.8

Serie a termini di segno variabile

โˆž

Studiamo la convergenza di โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ ๐‘Ž๐‘˜ , dove ๐‘Ž๐‘˜ = ๐‘˜2 โˆ’ 4 . La serie รจ definitiva๐‘˜ +1 ๐‘˜=0 mente a termini di segno alterno: ๐‘Ž๐‘˜ โ‰ฅ 0 se ๐‘˜ โ‰ฅ 4. La condizione necessaria per la convergenza รจ soddisfatta: ๐‘Ž๐‘˜ โ†’ 0 per ๐‘˜ โ†’ +โˆž. Per poter applicare il criterio di Leibniz occorre quindi stabilire se {๐‘Ž๐‘˜ } รจ definitivamente decrescente per ๐‘˜ โ†’ +โˆž. Si ha ๐‘Ž๐‘˜+1 โ‰ค ๐‘Ž๐‘˜ โ‡”

155

Esempio 3.53

(๐‘˜ + 1) โˆ’ 4 ๐‘˜โˆ’4 โ‰ค 2 โ‡” ๐‘˜3 โˆ’ 3๐‘˜2 + ๐‘˜ โˆ’ 3 โ‰ค ๐‘˜3 โˆ’ 2๐‘˜2 โˆ’ 6๐‘˜ โˆ’ 8 ๐‘˜ +1 (๐‘˜ + 1)2 + 1

โ‡” ๐‘˜2 โˆ’ 7๐‘˜ โˆ’ 5 โ‰ฅ 0

๐‘˜>0

โ‡”

๐‘˜โ‰ฅ

7 + โˆš69 ๐‘˜ โˆˆ โ„• โ‡” ๐‘˜ โ‰ฅ 8. 2

Possiamo allora concludere che la serie considerata รจ convergente.

Nellโ€™ultimo esempio lo studio della decrescenza di {๐‘Ž๐‘˜ } ha richiesto un poโ€™ di calcoli. Potremmo essere tentati di fare il seguente ragionamento: โ€œla successione ๐‘Ž๐‘˜ = ๐‘˜๐‘˜โˆ’4 2 +1 รจ asintoticamente equivalente a 1/๐‘˜, che รจ decrescente; quindi anche ๐‘Ž๐‘˜ รจ decrescenteโ€. Questo ragionamento รจ sbagliato! Passare da una successione a una successione asintoticamente equivalente non conserva la monotonia, e puรฒ portare a risultati errati per quanto riguarda lโ€™applicazione del criterio di Leibniz e la convergenza della serie. Si considerino, per esempio, le due successioni (โˆ’1)๐‘˜ , ๐‘Ž๐‘˜ = 1 + ๐‘˜ โˆš๐‘˜

๐‘๐‘˜ = 1 , โˆš๐‘˜

Osservazione 3.54 Verificare la monotonia senza cambiare successione!

๐‘˜ = 1, 2, โ€ฆ

Entrambe sono infinitesime e non negative. Inoltre ๐‘Ž๐‘˜ โˆผ ๐‘๐‘˜ per ๐‘˜ โ†’ +โˆž (verifiโˆž

โˆž

carlo!). Tuttavia, mentre โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ ๐‘๐‘˜ converge (per il criterio di Leibniz), โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ ๐‘Ž๐‘˜ ๐‘˜=1

diverge a +โˆž, come abbiamo visto nellโ€™Osservazione 3.50.

๐‘˜=1

Un modo alternativo di verificare la monotonia di una successione รจ quello di considerare una funzione associata, cioรจ una funzione che verifica ๐‘Ž๐‘˜ = ๐‘“(๐‘˜) per ogni ๐‘˜: per esempio, se ๐‘Ž๐‘˜ = ๐‘˜2 โˆ’ 4 , ๐‘˜ +1

Osservazione 3.55

allora ๐‘“(๐‘ฅ) = ๐‘ฅ2 โˆ’ 4 รจ una funzione associata. ๐‘ฅ +1

Se proviamo che ๐‘“(๐‘ฅ) รจ decrescente in una semiretta [๐‘ฅ0 , +โˆž), allora anche la successione {๐‘Ž๐‘˜ } sarร  definitivamente decrescente. Per provare che ๐‘“ รจ decrescente si possono usare i metodi del calcolo differenziale (Capitolo 6). Nel prossimo esempio si affronta il problema di come stimare lโ€™errore che si commette approssimando la somma di una serie convergente con una sua somma parziale. Vogliamo stimare la somma della serie โˆž

(โˆ’1)๐‘˜ =1โˆ’1+ 1 โˆ’ 1 + 1 โˆ’ 1 +โ‹ฏ 2 6 24 120 ๐‘˜! ๐‘˜=0 โˆ‘

con un errore inferiore a 10โˆ’3 . รˆ immediato constatare che la successione ๐‘Ž๐‘˜ = 1/๐‘˜! verifica le ipotesi del criterio di Leibniz, quindi la serie converge. Vale inoltre la stima (3.32): |๐‘  โˆ’ ๐‘ ๐‘› | โ‰ค ๐‘Ž๐‘›+1 , dove ๐‘  e ๐‘ ๐‘› sono rispettivamente la somma e la somma parziale

Stima dellโ€™errore

Esempio 3.56 Stima della somma di una serie a segno alterno


Capitolo 3

156

Serie numeriche

๐‘›-esima della serie. Affinchรฉ lโ€™errore sia inferiore a 10โˆ’3 , basterร  richiedere che ๐‘Ž๐‘›+1 =

1 < 1 , 1000 (๐‘› + 1)!

che รจ vera giร  per ๐‘› = 6. Quindi lโ€™approssimazione cercata vale ๐‘ 6 = 1 โˆ’ 1 + 1 โˆ’ 1 + 1 = 53 . 2 6 24 120 720 144 Poichรจ ๐‘ 6 รจ unโ€™approssimazione per eccesso, si ha ๐‘ 7 = ๐‘ 6 โˆ’ ๐‘Ž7 < ๐‘  < ๐‘ 6

103 < ๐‘  < 53 144 280

โ‡”

โ‡”

0,36786 โ€ฆ < ๐‘  < 0,36805 โ€ฆ

Proveremo nel Paragrafo 6.20 che la somma ๐‘  di questa serie vale 1/๐‘’. Passando ai reciproci si ottiene 144 < ๐‘’ = 1 < 280 ๐‘  53 103

โ‡”

2,71698 โ€ฆ < ๐‘’ < 2,71844 โ€ฆ ,

una stima piuttosto precisa della costante ๐‘’ (si confronti con la stima ottenuta nellโ€™Osservazione 2.106).

Esercizio 3.8.1 Dire se le seguenti serie numeriche sono convergenti semplicemente e/o assolutamente: โˆž

a) โˆ‘ ๐‘˜=1

โˆž

log (1 + 1 ) ; 4 ๐‘˜ โˆš๐‘˜

๐›ผ g) โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ ( 1 โˆ’ 22 ) , ๐‘˜ ๐‘˜ ๐‘˜=3

1 + sin ๐‘˜1

๐›ผ h) โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ ( 12 โˆ’ 23 ) , ๐‘˜ ๐‘˜ ๐‘˜=3

(โˆ’1)๐‘˜

โˆž

b) โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜

4

โˆš๐‘˜

๐‘˜=1

๐›ผ โˆˆ โ„;

โˆž

;

๐›ผ โˆˆ โ„;

โˆž

โˆž

3๐‘˜

log(๐‘’ + 2) sin ( ๐‘˜ ) ; 5/2 + ๐‘˜ log ๐‘˜ + 1 ๐‘˜+2 ๐‘˜=1 ๐‘˜ 2

c) โˆ‘

i)

โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ log (๐›ผ + 2 ) , ๐‘˜ ๐‘˜=1

j)

log ๐‘˜ tg(๐‘˜) โ‹…๐‘˜ ; | tg(๐‘˜)| + ๐‘˜ ๐‘˜=1 โˆš๐‘˜!

๐›ผ โ‰ฅ 0;

โˆž

+โˆž

d) โˆ‘ ๐‘˜=1

sin ( ๐œ‹2

+ ๐‘˜๐œ‹)

โˆš๐‘˜

;

โˆž

k) โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜

โˆž ๐‘˜

e) โˆ‘ (โˆ’1) (โˆš๐‘˜ + 1 โˆ’ โˆš๐‘˜ + 2) ;

๐‘˜=1

๐‘˜=0 โˆž

f)

โˆ‘

๐‘˜ ; ๐‘˜2 โˆ’ 100 cos ๐‘˜

โˆž

3

๐›ผ

โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ (โˆš8๐‘˜3 + 3๐‘˜ โˆ’ 2๐‘˜) ,

l) ๐›ผ โˆˆ โ„;

โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ ๐‘˜ 2โˆ’ 5 sin ๐‘˜ . ๐‘˜ + log ๐‘˜ ๐‘˜=1

๐‘˜=1

Esercizio 3.8.2 Dire per quali ๐‘ฅ โˆˆ โ„ le seguenti serie sono convergenti semplicemente e/o assolutamente: โˆž

๐‘˜ ; ๐‘˜ ๐‘˜=1 (๐‘ฅ + 1)

a) โˆ‘ โˆž

1 ; ๐‘˜(๐‘ฅ + 1)๐‘˜ ๐‘˜=1

b) โˆ‘

โˆž

โˆž

1 ; 2 ๐‘˜ ๐‘˜=1 ๐‘˜ (๐‘ฅ + 1) โˆž

d) โˆ‘ ๐‘˜=1

(๐‘ฅ โˆ’ 4)4 (2 sin ๐‘ฅ)๐‘˜ โˆš๐‘˜

2

e) โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ ๐‘˜๐‘ฅโˆ’๐‘ฅ .

c) โˆ‘

๐‘˜=1

;


3.9

Serie di potenze

157

Esercizio 3.8.3 Dare una valutazione della somma delle serie indicate a meno di un errore inferiore in valore assoluto a 10โˆ’2 . Specificare se il valore trovato รจ unโ€™approssimazione per eccesso o per difetto. โˆž

โˆž

(โˆ’1)๐‘˜ ; 4 ๐‘˜=1 ๐‘˜

a) โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ ๐‘˜๐‘˜ ; 10 ๐‘˜=1

c) โˆ‘

โˆž

(โˆ’1)๐‘˜+3 ; ๐‘˜๐‘˜ ๐‘˜=3

โˆž

(โˆ’1)๐‘˜ . 4 ๐‘˜=1 ๐‘˜ โˆ’ 50๐‘˜

e) โˆ‘

โˆž

(โˆ’1)๐‘˜ ; 4 ๐‘˜=4 ๐‘˜

b) โˆ‘

d) โˆ‘

3.9 Serie di potenze Definiamo ora un tipo di serie che ha grandi applicazioni. In particolare, le serie di potenze assumeranno un ruolo importante nel Capitolo 6, quando parleremo di serie di Taylor e di approssimazione di funzioni con polinomi. Definizione 3.57 Serie di potenze

Si dice serie di potenze con centro ๐‘ฅ0 una serie del tipo โˆž

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ (๐‘ฅ โˆ’ ๐‘ฅ0 )๐‘˜ = ๐‘Ž0 + ๐‘Ž1 (๐‘ฅ โˆ’ ๐‘ฅ0 ) + โ‹ฏ + ๐‘Ž๐‘› (๐‘ฅ โˆ’ ๐‘ฅ0 )๐‘› + โ‹ฏ ,

(3.34)

๐‘˜=0

dove {๐‘Ž๐‘˜ } รจ una successione reale, ๐‘ฅ0 โˆˆ โ„ รจ fissato e ๐‘ฅ รจ un parametro reale. Nella (3.34) abbiamo posto (๐‘ฅ0 โˆ’ ๐‘ฅ0 )0 = 00 = 1. Adotteremo questa convenzione in modo sistematico nellโ€™ambito delle serie di potenze. Le serie di potenze convergono sempre per ๐‘ฅ = ๐‘ฅ0 (con somma ๐‘Ž0 ), in quanto tutti i termini sono nulli per ๐‘˜ โ‰ฅ 1. โˆž

(๐‘ฅ โˆ’ 3)๐‘˜ , รจ una serie di potenze centrata in ๐‘ฅ0 = 3. ๐‘˜+1 ๐‘˜=0 Vediamo per quali ๐‘ฅ converge, usando il criterio del rapporto (Teorema 3.46): La serie โˆ‘ ๐‘๐‘˜ , dove ๐‘๐‘˜ =

Esempio 3.58

|๐‘ | ๐‘˜ |๐‘ฅ โˆ’ 3| = |๐‘ฅ โˆ’ 3| . lim | ๐‘˜+1 | = lim ๐‘๐‘˜ | ๐‘˜โ†’+โˆž ๐‘˜ + 1

๐‘˜โ†’+โˆž |

Pertanto, se |๐‘ฅ โˆ’ 3| > 1, la serie non converge. Se invece |๐‘ฅ โˆ’ 3| < 1, la serie converge assolutamente e quindi semplicemente. Il criterio non dice nulla se |๐‘ฅ โˆ’ 3| = 1, cioรจ se ๐‘ฅ = 2 o ๐‘ฅ = 4. Vediamo questi casi separatamente: โˆž

se ๐‘ฅ = 4

โ‡’

๐‘˜=0 โˆž

se ๐‘ฅ = 2

โ‡’

โˆž

โˆ‘ ๐‘๐‘˜ = โˆ‘ ๐‘˜=0 โˆž

1 = +โˆž (serie armonica); ๐‘˜+1

(โˆ’1)๐‘˜ converge per il criterio di Leibniz. ๐‘˜=0 ๐‘˜ + 1

โˆ‘ ๐‘๐‘˜ = โˆ‘ ๐‘˜=0

In definitiva abbiamo provato che la serie converge se e solo se 2 โ‰ค ๐‘ฅ < 4. La situazione esaminata nellโ€™Esempio 3.58 รจ tipica di tutte le serie di potenze: esse convergono per tutti gli ๐‘ฅ appartenenti a un intervallo centrato in ๐‘ฅ0 . Esiste ๐‘Ÿ โˆˆ [0, +โˆž], detto raggio di convergenza, tale che: (๐‘–)

la serie di potenze (3.34) converge assolutamente (e quindi semplicemente) per ogni ๐‘ฅ verificante |๐‘ฅ โˆ’ ๐‘ฅ0 | < ๐‘Ÿ;

Teorema 3.59 Raggio di convergenza


158

Capitolo 3

(๐‘–๐‘–)

Serie numeriche

la serie (3.34) non converge per ogni ๐‘ฅ tale che |๐‘ฅ โˆ’ ๐‘ฅ0 | > ๐‘Ÿ.

Inoltre

๐‘Ž (a) ๐‘Ÿ = lim || ๐‘Ž ๐‘˜ || ๐‘˜+1 ๐‘˜โ†’+โˆž

oppure

(b) ๐‘Ÿ = lim

๐‘˜โ†’+โˆž

1 ๐‘˜ โˆš|๐‘Ž๐‘˜ |

(3.35)

se tali limiti esistono.

Dimostrazione. Nella prima parte si dimostra che se esiste il limite nella (3.35) (a), allora il suo valore ๐‘Ÿ รจ il raggio di convergenza della serie di potenze (nel caso della (3.35) (b) la dimostrazione รจ simile e la omettiamo). In particolare questo implica che se esiste uno dei limiti nella (3.35), allora esiste il raggio di convergenza. Nella seconda parte, che il docente puรฒ scegliere di omettere, si dimostra che il raggio di esistenza esiste sempre, anche se non esistono i limiti nella (3.35). Prima parte. Vogliamo applicare il criterio del rapporto (Teorema 3.46) alla serie. Posto ๐‘๐‘˜ = ๐‘Ž๐‘˜ (๐‘ฅ โˆ’ ๐‘ฅ0 )๐‘˜ , si ha |๐‘Ž๐‘˜+1 | |๐‘ฅ โˆ’ ๐‘ฅ0 |๐‘˜+1 ๐‘Ž |๐‘ | lim | ๐‘˜+1 | = lim = |๐‘ฅ โˆ’ ๐‘ฅ0 | lim || ๐‘Ž๐‘˜+1 || . ๐‘˜ ๐‘˜โ†’+โˆž | ๐‘๐‘˜ | ๐‘˜โ†’+โˆž ๐‘˜โ†’+โˆž |๐‘Ž๐‘˜ | |๐‘ฅ โˆ’ ๐‘ฅ0 |๐‘˜

(3.36)

โ€ข Se il limite (3.35) (a) รจ finito e non nullo, allora il limite (3.36) vale |๐‘ฅโˆ’๐‘ฅ0 |/๐‘Ÿ. Pertanto se |๐‘ฅ โˆ’ ๐‘ฅ0 | < ๐‘Ÿ la serie converge assolutamente, mentre se |๐‘ฅ โˆ’ ๐‘ฅ0 | > ๐‘Ÿ la serie non converge. โ€ข Se il limite (3.35) (a) vale +โˆž, allora il limite (3.36) vale sempre 0, qualunque sia ๐‘ฅ โˆˆ โ„. Pertanto la serie converge assolutamente per ogni ๐‘ฅ. โ€ข Se il limite (3.35) (a) vale 0, allora il limite (3.36) vale +โˆž, per ogni ๐‘ฅ โ‰  ๐‘ฅ0 . Pertanto la serie converge solo per ๐‘ฅ = ๐‘ฅ0 . Seconda parte. Dobbiamo dimostrare che esiste ๐‘Ÿ โˆˆ [0, +โˆž] tale che valgono le proprietร  (๐‘–) e (๐‘–๐‘–) senza usare i limiti nella (3.35). A meno di una traslazione, รจ sufficiente considerare il caso ๐‘ฅ0 = 0. Siano โˆž

๐ธ โˆถ= {๐‘ฅ โˆˆ โ„ โˆถ la serie โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ ๐‘ฅ๐‘˜ converge}

e

๐‘Ÿ = sup {|๐‘ฅ| โˆถ ๐‘ฅ โˆˆ ๐ธ} .

๐‘˜=0

Lโ€™insieme ๐ธ non รจ vuoto perchรฉ 0 โˆˆ ๐ธ, quindi ๐‘Ÿ รจ ben definito. La (๐‘–๐‘–) รจ vera per definizione di ๐‘Ÿ: ๐ธ โŠ† [โˆ’๐‘Ÿ, ๐‘Ÿ]. Resta da dimostrare la (๐‘–), ovvero che (โˆ’๐‘Ÿ, ๐‘Ÿ) โŠ‚ ๐ธ e la serie converge assolutamente per ogni ๐‘ฅ โˆˆ (โˆ’๐‘Ÿ, ๐‘Ÿ). Sia quindi ๐‘ฅ โˆˆ (โˆ’๐‘Ÿ, ๐‘Ÿ). Per definizione di sup, esiste ๐‘ง โˆˆ ๐ธ tale che |๐‘ฅ| < |๐‘ง| < ๐‘Ÿ. Siccome la serie di potenze converge in ๐‘ง, i termini ๐‘Ž๐‘˜ ๐‘ง๐‘˜ sono infinitesimi, quindi limitati, cioรจ esiste ๐ถ tale che |๐‘Ž๐‘˜ ๐‘ง๐‘˜ | โ‰ค ๐ถ per ogni ๐‘˜ โˆˆ โ„•. Perciรฒ si ha |๐‘Ž๐‘˜ ๐‘ฅ๐‘˜ | = |๐‘Ž๐‘˜ ๐‘ง๐‘˜ | โ‹…

|๐‘ฅ|๐‘˜ ๐‘ฅ๐‘˜ โ‰ค ๐ถ || || ๐‘˜ ๐‘ง |๐‘ง|

per ogni ๐‘˜ โˆˆ โ„•.

Per confronto con la serie geometrica di ragione |๐‘ฅ/๐‘ง| < 1, la serie converge assolutamente (e quindi semplicemente) in ๐‘ฅ e il teorema รจ dimostrato. Esempio 3.60

โˆž

Applichiamo il Teorema 3.59 a โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ (๐‘ฅ + 2)๐‘˜ , dove ๐‘Ž๐‘˜ = ๐‘˜=0 ๐‘˜

2๐‘˜

๐‘˜2 . Si ha: + 3๐‘˜

1 = lim ๐‘˜ 2๐‘˜ + 3๐‘˜ = lim 2 โˆš1 + 3๐‘˜2โˆ’๐‘˜ = 2 , ๐‘˜ ๐‘˜ ๐‘˜2 ๐‘˜โ†’+โˆž โˆš๐‘Ž ๐‘˜โ†’+โˆž โˆš ๐‘˜โ†’+โˆž โˆš๐‘˜2 ๐‘˜ ๐‘˜ ๐‘˜ ๐‘˜ in quanto โˆš๐‘˜2 โ†’ 1 (formula (2.53)) e โˆš1 + 3๐‘˜2โˆ’๐‘˜ = โˆš1 + ๐‘œ(1) โ†’ 1. La serie converge (assolutamente) per |๐‘ฅ + 2| < 2, cioรจ per โˆ’4 < ๐‘ฅ < 0, mentre non converge per ๐‘Ÿ = lim


3.9

Serie di potenze

159

|๐‘ฅ + 2| > 2. Controlliamo che cosa succede nei due estremi ๐‘ฅ = 0 e ๐‘ฅ = 4. 2 2๐‘˜ Per ๐‘ฅ = 0 il termine della serie vale ๐‘Ž๐‘˜ 2๐‘˜ = 2๐‘˜๐‘˜+3๐‘˜ โˆผ ๐‘˜2 โ†’ +โˆž, quindi non รจ infinitesimo. Perciรฒ la serie diverge a +โˆž. Per ๐‘ฅ = โˆ’4 il termine della serie ๐‘˜2 (โˆ’2)๐‘˜

vale ๐‘Ž๐‘˜ (โˆ’2)๐‘˜ = 2๐‘˜+3๐‘˜ , che in valore assoluto diverge: la serie non converge. In conclusione, la serie converge se e solo se ๐‘ฅ โˆˆ (โˆ’4, 0). โˆž

Esempio 3.61

๐‘˜ Consideriamo la serie di potenze โˆ‘ ๐‘ฅ . In questo caso, posto ๐‘Ž๐‘˜ = 1 , si ha: ๐‘˜! ๐‘˜=0 ๐‘˜!

๐‘Ž (๐‘˜ + 1)! = lim (๐‘˜ + 1) = +โˆž . lim ๐‘Ž ๐‘˜ = lim ๐‘˜+1 ๐‘˜! ๐‘˜โ†’+โˆž ๐‘˜โ†’+โˆž

๐‘˜โ†’+โˆž

Per la (3.35), il raggio di convergenza della serie vale +โˆž, e la serie converge (assolutamente) per ogni ๐‘ฅ โˆˆ โ„. Nel Paragrafo 6.20 scopriremo che โˆž

๐‘˜ โˆ‘ ๐‘ฅ = ๐‘’๐‘ฅ ๐‘˜! ๐‘˜=0

per ogni ๐‘ฅ โˆˆ โ„.

โˆž

(๐‘˜ โˆ’ 1)๐‘˜ 1 , dove ๐‘ฅ โ‰  0. La sostituzione ๐‘ฅโˆ’2 = ๐‘ฆ la ๐‘’๐‘˜ ๐‘˜4 ๐‘ฅ2๐‘˜ ๐‘˜=1 trasforma in una serie di potenze: Esaminiamo ora la serie โˆ‘

โˆž

(๐‘˜ โˆ’ 1)๐‘˜ ๐‘˜ ๐‘ฆ ๐‘’๐‘˜ ๐‘˜4 ๐‘˜=1 โˆ‘

Esempio 3.62

๐‘˜

โ‡’

๐‘’๐‘˜ ๐‘˜4 = lim ๐‘’โˆš๐‘˜4 = 0 . ๐‘˜โ†’+โˆž โˆš (๐‘˜ โˆ’ 1)๐‘˜ ๐‘˜โ†’+โˆž ๐‘˜ โˆ’ 1

๐‘Ÿ = lim

๐‘˜

(3.37)

Pertanto la serie (3.37) converge solo per ๐‘ฆ = 0. Tenuto conto che ๐‘ฅโˆ’2 non puรฒ assumere il valore 0, la serie di partenza non converge per alcun valore di ๐‘ฅ.

(๐‘–)

Il raggio di convergenza esiste anche quando i limiti nella (3.35) non esistono, ma normalmente รจ piรน complicato determinarlo. Tuttavia, come giร  visto nellโ€™Osservazione 3.32, quando i due limiti esistono essi hanno lo stesso valore.

(๐‘–๐‘–)

Quando il raggio รจ finito e non nullo, negli estremi dellโ€™intervallo di convergenza puรฒ succedere di tutto: la serie puรฒ convergere in entrambi gli estremi oppure solo in uno di essi oppure in nessuno dei due.

Osservazione 3.63

Esercizio 3.9.1 Dire per quali valori reali di ๐‘ฅ convergono le seguenti serie: โˆž

a) โˆ‘ ๐‘˜=0

(๐‘ฅ + 1)๐‘˜ ; + 3๐‘˜ + 1

๐‘˜2

โˆž

d) โˆ‘ ๐‘˜=1

๐‘˜ + 5 (๐‘ฅ2 โˆ’ 4)๐‘˜ ; 3 2 ๐‘˜ ๐‘˜=1 ๐‘˜ (๐‘˜ โˆ’ 3 )

e) โˆ‘

๐‘˜=0 โˆž ๐‘˜=0

๐‘˜ (cos ๐‘ฅ)๐‘˜ ; +3

โˆž

g) โˆ‘ ๐‘˜โˆš๐‘˜+2 (๐‘ฅ2 โˆ’ 1)๐‘˜+2 ; ๐‘˜=1

โˆž

โˆž

b) โˆ‘ (1 โˆ’ ๐‘ฅ2 )2๐‘˜ ;

c) โˆ‘

๐‘˜2

(sin(๐‘ฅ2 ))๐‘˜ โˆš1 + ๐‘˜

โˆž

log(3 + ๐‘˜) (๐‘ฅ โˆ’ 4)๐‘˜ ; ๐‘˜2 + 5 ๐‘˜=0

h) โˆ‘

โˆž

;

f)

2 ๐‘˜ โˆ‘ 3๐‘˜ ( log(๐‘ฅ โˆ’ 1)) ; ๐‘˜=1 โˆš๐‘˜!

โˆž

i)

3 1 . โˆ‘ log ( ๐‘˜ + 2 ) 2๐‘˜+3 (๐‘ฅ โˆ’ 2) 3 ๐‘˜=1 ๐‘˜ + โˆš๐‘˜


Capitolo 3

160

Serie numeriche

3.10 Esercizi di ricapitolazione In questo paragrafo raccogliamo alcuni esercizi sulle serie (per i quali non รจ chiaro a priori quali dei metodi descritti si possano applicare). Altri esercizi saranno presentati nel Paragrafo 6.18, dopo aver presentato i limiti di funzione e il calcolo differenziale. Esercizio 3.10.1 Calcolare la somma delle seguenti serie: โˆž

โˆž

(๐‘˜2 โˆ’ ๐‘˜)3โˆ’๐‘˜ โˆ’ 5 . ๐‘˜(๐‘˜ โˆ’ 1) ๐‘˜=3

1 ; ๐‘˜=1 (5๐‘˜ โˆ’ 2)(5๐‘˜ + 3)

a) โˆ‘

b) โˆ‘

Esercizio 3.10.2 Studiare il carattere e la convergenza assoluta delle seguenti serie: โˆž

โˆž

๐‘˜=1 โˆž

b) โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜+3 ๐‘˜=1 โˆž

โˆž

2๐‘˜ d) โˆ‘ ๐‘’ ๐‘˜! ; ๐‘˜=1 โˆš๐‘˜๐‘˜

a) โˆ‘ 3โˆ’ log ๐‘˜ ;

๐‘˜2

7๐‘˜ + 30 ; + 8๐‘˜ + 50

f)

2

๐‘˜ โˆ‘ ๐‘’โˆ’๐‘˜ (1 + 3 ) ; ๐‘˜ ๐‘˜=1 โˆž

โˆž

๐‘˜ ; ๐‘˜ ๐‘˜ ๐‘˜=1 3 + (2 sin ๐‘˜)

g) โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜

e) โˆ‘

๐‘˜=1 โˆž

2

cos ๐‘˜ ; c) โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ ๐‘˜ โˆ’ ๐‘˜3 + 2 ๐‘˜=1

h) โˆ‘ ๐‘˜=1

(๐‘˜ + 3)! ; (๐‘˜!)2 โˆ’ 5๐‘˜

1 + sin(๐‘˜๐œ‹/2) . ๐‘˜

Esercizio 3.10.3 Al variare del parametro reale ๐›ผ, studiare il carattere delle seguenti serie (se non specificato diversamente, si suppone ๐›ผ โˆˆ โ„): โˆž

2

a) โˆ‘ log 5 +2 ๐›ผ๐‘˜ , ๐›ผ โ‰ฅ 0; 3๐‘˜ + 2 ๐‘˜=0 ๐‘˜ + log2 ๐‘˜ ; 2 ๐›ผ๐‘˜ ๐‘˜=1 ๐‘˜ + 3 โˆž

โˆž

โˆž

(โˆš๐‘˜2 + 4 โˆ’ ๐‘˜)๐›ผ ; d) โˆ‘ ๐‘˜+1 ๐‘˜=0 โˆž

g) โˆ‘ ๐‘˜=1 โˆž

3

(โˆš๐‘˜2 + 2๐‘˜ + 4 โˆ’ ๐‘˜2/3 )๐›ผ ; e) โˆ‘ ๐‘˜+1 ๐‘˜=0

b) โˆ‘ โˆž

(โˆš๐‘˜2 + 2๐‘˜ + 4 โˆ’ ๐‘˜)๐›ผ ; ๐‘˜+1 ๐‘˜=0

c) โˆ‘

h) โˆ‘ ๐‘˜=1

๐‘˜๐›ผ 2๐‘˜

๐‘˜2 + ( ๐›ผ3 )

,

๐›ผ โ‰ฅ 0;

โˆž

โˆž

f)

1 , ๐›ผ โ‰ฅ 0; ๐‘˜๐›ผ + ๐›ผ2๐‘˜

1 ; ๐‘˜=1 โˆš๐‘˜ + ๐‘˜๐›ผ + 5๐‘˜ โˆ‘

i)

โˆ‘ log (1 + ๐‘˜๐›ผ + 22 ) ; ๐‘˜ ๐‘˜=1

j)

โˆ‘ (

โˆž ๐‘˜=0

๐›ผ

log(3 + ๐‘˜) ) . ๐‘˜2 + 5

Esercizio 3.10.4 Dire per quali valori dei parametri reali ๐›ผ, ๐‘ฅ le seguenti serie sono semplicemente e/o assolutamente convergenti (se non specificato diversamente, si suppone ๐›ผ โˆˆ โ„ e ๐‘ฅ โˆˆ โ„): โˆž

โˆž

(โˆ’1)๐‘˜ , ๐›ผ ๐‘˜=1 ๐‘˜ + ๐‘˜

a) โˆ‘

e) โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ (log 3 โˆ’ log(3 + ๐‘˜๐›ผ ));

๐›ผ > 0;

๐‘˜=1

โˆž

๐‘˜+2 b) โˆ‘ ( ๐‘˜ + 5 ) (๐›ผ โˆ’ 1)๐‘˜ ; ๐‘˜=1 3๐‘˜ โˆ’ 1 โˆž

2

c) โˆ‘ (โˆ’1)๐‘˜ log 5 +2 ๐›ผ๐‘˜ , ๐›ผ โ‰ฅ 0; 3๐‘˜ + 2 ๐‘˜=0 +โˆž

2

d) โˆ‘ log 5 +2 ๐›ผ๐‘˜ (๐‘ฅ โˆ’ 5)๐‘˜ , ๐›ผ โ‰ฅ 0; 3๐‘˜ + 2 ๐‘˜=0

โˆž

f)

๐‘˜+log ๐‘˜ (๐‘ฅ โˆ’ 1)๐‘˜ ; โˆ‘ ๐‘’2 ๐‘˜=1 ๐‘˜ + 5 โˆž

g) โˆ‘ ๐‘˜=1

(โˆ’1)๐‘˜ โˆš๐‘˜ + 5 + log๐›ผ ๐‘˜

, ๐›ผ > 0.


3.11 Approfondimenti

161

3.11 Approfondimentiโˆ— 3.11.1 Criterio della condensazione

Guida

Nellโ€™Esempio 3.22 abbiamo affermato, ma non dimostrato, la convergenza della serie armoโˆž nica generalizzata, โˆ‘ 1๐›ผ , nel caso in cui 1 < ๐›ผ < 2. Per farlo, consideriamo piรน in ๐‘˜=1 ๐‘˜ generale una successione {๐‘Ž๐‘˜ } decrescente e a termini non negativi: ๐‘Ž1 โ‰ฅ ๐‘Ž2 โ‰ฅ ๐‘Ž3 โ‰ฅ โ‹ฏ โ‰ฅ 0.

Il criterio della condensazione รจ opzionale se non si intende dimostrare la convergenza delle serie armoniche generalizzate (Esempio 3.22) oppure se si intende dimostrarla con il criterio integrale (Paragrafo 7.17). Il resto del paragrafo รจ opzionale.

๐‘›

Si noti che le somme parziali associate, ๐‘ ๐‘› = โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ , verificano le seguenti disuguaglianze: ๐‘˜=1

๐‘ 1 = ๐‘Ž1 , ๐‘ 3 = ๐‘Ž1 + (๐‘Ž2 + ๐‘Ž3 ) โ‰ค ๐‘Ž1 + 2๐‘Ž2 , ๐‘ 7 = ๐‘ 3 + (๐‘Ž4 + ๐‘Ž5 + ๐‘Ž6 + ๐‘Ž7 ) โ‰ค ๐‘Ž1 + 2๐‘Ž2 + 4๐‘Ž4 , ๐‘ 15 = ๐‘ 7 + (๐‘Ž8 + ๐‘Ž9 + ๐‘Ž10 + ๐‘Ž11 + ๐‘Ž12 + ๐‘Ž13 + ๐‘Ž14 + ๐‘Ž15 ) โ‰ค ๐‘Ž1 + 2๐‘Ž2 + 4๐‘Ž4 + 8๐‘Ž8 , โ‹ฎ โ‹ฎ ๐‘ 2๐‘›โˆ’1 โ‰ค ๐‘Ž1 + 2๐‘Ž2 + 4๐‘Ž4 + 8๐‘Ž8 + โ‹ฏ + 2๐‘›โˆ’1 ๐‘Ž2๐‘›โˆ’1 . Questo suggerisce di costruire come serie di confronto quella che ha come somme parziali ๐‘›

๐‘†๐‘› โˆถ= ๐‘Ž1 + 2๐‘Ž2 + 4๐‘Ž4 + 8๐‘Ž8 + โ‹ฏ + 2๐‘› ๐‘Ž2๐‘› = โˆ‘ 2๐‘˜ ๐‘Ž2๐‘˜

per ๐‘› โˆˆ โ„•.

๐‘˜=0

Per costruzione, ๐‘ 2๐‘›โˆ’1 โ‰ค ๐‘†๐‘›โˆ’1

per ๐‘› โ‰ฅ 1,

(3.38)

โˆž

perciรฒ, se la serie โˆ‘ 2๐‘˜ ๐‘Ž2๐‘˜ รจ convergente, la sottosuccessione {๐‘ 2๐‘›โˆ’1 } รจ limitata. Per la ๐‘˜=0

monotonia di {๐‘ ๐‘› } tutta la successione {๐‘ ๐‘› } risulta limitata, quindi, per il Teorema 3.17, โˆž

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ รจ convergente. Analogamente, valgono le disuguaglianze ๐‘˜=1

๐‘†0 = ๐‘Ž1 โ‰ค 2๐‘Ž1 = 2๐‘ 1 , ๐‘†1 = ๐‘†0 + 2๐‘Ž2 โ‰ค 2๐‘ 1 + 2๐‘Ž2 = 2๐‘ 2 , ๐‘†2 = ๐‘†1 + 4๐‘Ž4 โ‰ค 2๐‘ 2 + 2๐‘Ž3 + 2๐‘Ž4 = 2๐‘ 4 , (poichรฉ ๐‘Ž4 โ‰ค ๐‘Ž3 ) ๐‘†3 = ๐‘†2 + 8๐‘Ž8 โ‰ค 2๐‘ 4 + 2(๐‘Ž5 + ๐‘Ž6 + ๐‘Ž7 + ๐‘Ž8 ) = 2๐‘ 8 , (poichรฉ ๐‘Ž8 โ‰ค โ‹ฏ โ‰ค ๐‘Ž5 ) โ‹ฎ โ‹ฎ ๐‘†๐‘› โ‰ค 2๐‘ 2๐‘› , โˆž

โˆž

quindi (per confronto) la convergenza di โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ implica quella di โˆ‘ 2๐‘˜ ๐‘Ž2๐‘˜ . Abbiamo cosรฌ ๐‘˜=1

๐‘˜=0

provato il seguente risultato (ovviamente le ipotesi su ๐‘Ž๐‘˜ servono solo definitivamente). Sia {๐‘Ž๐‘˜ } una successione definitivamente decrescente a termini non negativi. Allora โˆž

โˆž

le due serie โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ e โˆ‘ 2๐‘˜ ๐‘Ž2๐‘˜ hanno lo stesso carattere. ๐‘˜=1

๐‘˜=0

A prima vista il criterio della condensazione potrebbe sembrare piuttosto artificiale, ma i seguenti due esempi mettono in evidenza la sua efficacia.

Teorema 3.64 Criterio di condensazione


162

Esempio 3.65 Serie armonica generalizzata

Capitolo 3

Serie numeriche

โˆž

Riprendiamo in esame la serie โˆ‘ ๐‘˜โˆ’๐›ผ (๐›ผ > 0). Se ๐‘Ž๐‘˜ = ๐‘˜โˆ’๐›ผ , si trova ๐‘˜=1 โˆž

โˆž

โˆž

โˆ‘ 2๐‘˜ ๐‘Ž2๐‘˜ = โˆ‘ 2๐‘˜ 2โˆ’๐‘˜๐›ผ = โˆ‘ (21โˆ’๐›ผ )๐‘˜ ๐‘˜=0

๐‘˜=0

๐‘˜=0

1โˆ’๐›ผ

cioรจ la serie geometrica di ragione 2 . Sappiamo (Teorema 3.5) che questโ€™ultima converge se e solo se 21โˆ’๐›ผ < 1, cioรจ 1 โˆ’ ๐›ผ < 0. Ritroviamo perciรฒ la (3.23), e stavolta la conclusione include il caso 1 < ๐›ผ < 2.

Esempio 3.66

Applicando il criterio della condensazione, possiamo studiare il carattere della serie โˆž

1 ๐›ฝ ๐‘˜ log ๐‘˜ ๐‘˜=2 โˆ‘

(๐›ฝ > 0) .

Il criterio del confronto con la serie armonica generalizzata non aiuta, in quanto 1 1 โ‰ฅ โ‰ฅ 1๐›ผ ๐‘˜ ๐‘˜ ๐‘˜ log๐›ฝ ๐‘˜

definitivamente per ๐‘˜ โ†’ +โˆž , qualunque sia ๐›ผ > 1.

Ci troviamo quindi in un caso โ€œdi sogliaโ€. Applicando il criterio di condensazione otteniamo la serie โˆž

โˆž

โˆž

2๐‘˜ = 1๐›ฝ โˆ‘ 1๐›ฝ , ๐›ฝ ๐‘˜ ๐‘˜ log 2 ๐‘˜=2 ๐‘˜ ๐‘˜=2 2 log (2 )

โˆ‘ 2๐‘˜ ๐‘Ž2๐‘˜ = โˆ‘ ๐‘˜=2

che per la (3.23) converge se e solo se ๐›ฝ > 1. Ciรฒ dimostra la (3.24) (Esempio 3.22).

3.11.2 Criterio di Cauchy per le serie Il criterio di Cauchy per le successioni (Paragrafo 2.13) si estende facilmente alle serie. Teorema 3.67 Criterio di Cauchy per le serie

โˆž

La serie โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ รจ convergente se e solo se per ogni ๐œ€ > 0 esiste ๐‘ โˆˆ โ„• tale che ๐‘˜=0

| ๐‘›+๐‘ | | โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ | = |๐‘Ž๐‘›+1 + โ‹ฏ + ๐‘Ž๐‘›+๐‘ | < ๐œ€ |๐‘˜=๐‘›+1 |

โˆ€ ๐‘› โ‰ฅ ๐‘, โˆ€ ๐‘ โ‰ฅ 1.

(3.39)

Dimostrazione. Per il Teorema 2.140 la successione {๐‘ ๐‘› } delle somme parziali รจ convergente se e solo se รจ di Cauchy, cioรจ se per ogni ๐œ€ > 0 esiste ๐‘ โˆˆ โ„• tale che |๐‘ ๐‘š โˆ’ ๐‘ ๐‘› | < ๐œ€

per ogni ๐‘›, ๐‘š โ‰ฅ ๐‘ .

(3.40)

Ora, possiamo sempre supporre ๐‘š > ๐‘› e scrivere ๐‘š = ๐‘› + ๐‘, con ๐‘ โ‰ฅ 1. Quindi la tesi segue dalla (3.40), visto che ๐‘š

๐‘›+๐‘

๐‘ ๐‘š โˆ’ ๐‘ ๐‘› = โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ = โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ , ๐‘˜=๐‘›+1

๐‘˜=๐‘›+1

con ๐‘ = ๐‘š โˆ’ ๐‘› โ‰ฅ 1 generico .


3.11 Approfondimenti

163

3.11.3 Riordinamenti A causa del numero infinito di termini di una serie, occorre porre particolare attenzione se si effettuano operazioni sulle serie, che risultano banali nel caso di somme finite. รˆ il caso, per esempio, del riordinamento, che puรฒ essere pensato come una generalizzazione della proprietร  commutativa della somma, ossia di formule del tipo ๐‘Ž1 + ๐‘Ž2 + ๐‘Ž3 + ๐‘Ž4 + ๐‘Ž5 = ๐‘Ž3 + ๐‘Ž5 + ๐‘Ž2 + ๐‘Ž4 + ๐‘Ž1 . โˆž

โˆž

La serie โˆ‘ ๐‘๐‘˜ si dice un riordinamento di โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ se esiste una funzione biiettiva ๐‘˜=0

Definizione 3.68

๐‘˜=0

๐‘— โˆถ โ„• โ†’ โ„• tale che ๐‘๐‘˜ = ๐‘Ž๐‘—(๐‘˜) .

โˆž

โˆž

Si noti che, poichรฉ ๐‘— รจ suriettiva, il riordinamento โˆ‘ ๐‘๐‘˜ contiene tutti i termini di โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ ; ๐‘˜=0

๐‘˜=0

inoltre, poichรฉ ๐‘— รจ iniettiva, il riordinamento contiene ogni termine ๐‘Ž๐‘˜ non piรน di una โˆž

โˆž

volta. Ovviamente, poichรฉ ๐‘— รจ biiettiva, si ha che se โˆ‘ ๐‘๐‘˜ รจ un riordinamento di โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ โˆž

๐‘˜=0

โˆž

๐‘˜=0

allora anche โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ รจ un riordinamento di โˆ‘ ๐‘๐‘˜ . ๐‘˜=0

๐‘˜=0

โˆž

Al contrario delle somme finite, non รจ vero che se โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ converge alla somma ๐‘  allora ๐‘˜=0

ogni suo riordinamento converge alla stessa somma ๐‘ . Facciamo un esempio. โˆž

(โˆ’1)๐‘˜โˆ’1 รจ convergente. รˆ facile dimostrare che ๐‘˜ ๐‘˜=1 la sua somma ๐‘ , รจ minore di 5/6 (vedremo nel Paragrafo 6.20 che la sua somma vale log 2): โˆž (โˆ’1)๐‘˜โˆ’1 ๐‘ = โˆ‘ = 1 โˆ’ 1 + 1 โˆ’ 1 + 1 โˆ’ 1 + 1 โˆ’ โ‹ฏ < 5. 2 โŽตโŽตโŸ 3 โŸโŽตโŸโŽตโŸ 4 5 โŸโŽตโŸโŽตโŸ 6 7 6 โŸโŽตโŽตโŸ ๐‘˜ ๐‘˜=1

Per il criterio di Leibniz, la serie โˆ‘

<0

5/6

Esempio 3.69

<0

Consideriamo il seguente riordinamento: 1 + 1 โˆ’ 1 + 1 + 1 โˆ’ 1 + 1 + 1 โˆ’ 1 + 1 + 1 โˆ’ 1 + โ‹ฏ, 3 2 5 7 4 9 11 6 13 15 8 ottenuto prendendo due termini positivi della serie originale e poi un termine negativo, poi ancora due termini positivi e uno negativo, e cosรฌ via. Questo riordinamento invece, se converge, ha somma ๐‘ โ€ฒ > 5/6. Infatti 1 + 1 โˆ’ 1 + 1 + 1 โˆ’ 1 + 1 + 1 โˆ’ 1 + 1 + 1 โˆ’ 1 + โ‹ฏ > 5. 5 โŽตโŸโŽต 7 โŽตโŸ 15 โŽตโŽตโŸ 3 โŽตโŽตโŸ 2 โŸโŽต 13 โŽตโŽตโŸโŽต 4 โŸโŽตโŽตโŸโŽตโŽตโŸ 9 11 6 โŸโŽต 6 8 โŸโŽตโŽตโŸ = 65

> 81 + 81 โˆ’ 41 =0

1 1 > 12 + 12 โˆ’ 61 =0

1 1 > 16 + 16 โˆ’ 81 =0

Il prossimo risultato ci dice che la โ€œpatologiaโ€ osservata nellโ€™esempio precedente non รจ presente per le serie assolutamente convergenti. โˆž

โˆž

โˆž

Sia โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ assolutamente convergente e โˆ‘ ๐‘๐‘˜ un suo riordinamento. Allora โˆ‘ ๐‘๐‘˜ ๐‘˜=0

โˆž

โˆž

๐‘˜=0

converge assolutamente e โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ = โˆ‘ ๐‘๐‘˜ . ๐‘˜=0

๐‘˜=0

๐‘˜=0

Teorema 3.70 Riordinamenti di serie assolutamente convergenti


164

Capitolo 3

Serie numeriche

โˆž

โˆž

โˆž

Dal Teorema 3.70 segue in particolare che โˆ‘ |๐‘Ž๐‘˜ | = โˆ‘ |๐‘๐‘˜ |, perchรฉ โˆ‘ |๐‘๐‘˜ | รจ un riordi๐‘˜=0

โˆž

๐‘˜=0

๐‘˜=0

namento di โˆ‘ |๐‘Ž๐‘˜ |. In particolare, dallโ€™Osservazione 3.40 deriva quanto segue. ๐‘˜=0

Corollario 3.71 Riordinamenti di serie a segno costante

Le serie a termini di segno definitivamente costante possono essere riordinate a piacimento senza cambiare la somma.

Dimostrazione del Teorema 3.70. Sia ๐‘— โˆถ โ„• โ†’ โ„• la funzione biiettiva tale che ๐‘๐‘˜ = ๐‘Ž๐‘—(๐‘˜) per ๐‘˜ โˆˆ โ„•. Preso ๐‘ โˆˆ โ„•, esiste ๐‘€๐‘ โ‰ฅ ๐‘ tale che i primi ๐‘€๐‘ + 1 termini โˆž

delle serie โˆ‘ ๐‘Ž๐‘—(๐‘˜) contengono gli ๐‘ +1 termini ๐‘Ž0 , ๐‘Ž1 , โ€ฆ , ๐‘Ž๐‘ . Preso ๐‘› โ‰ฅ ๐‘€๐‘ , anche le ๐‘˜=0

๐‘›

๐‘›

somme parziali ๐‘ ๐‘› = โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ e ๐‘ก๐‘› = โˆ‘ ๐‘Ž๐‘—(๐‘˜) hanno i termini ๐‘Ž0 , ๐‘Ž1 , โ€ฆ , ๐‘Ž๐‘ in comune, ๐‘˜=0

๐‘˜=0

che quindi si cancellano facendo la differenza: โˆž

|๐‘ ๐‘› โˆ’ ๐‘ก๐‘› | โ‰ค 2 โˆ‘ |๐‘Ž๐‘˜ | per ogni ๐‘› โ‰ฅ ๐‘€๐‘ . ๐‘˜=๐‘+1 โˆž

โˆž

Essendo โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ assolutamente convergente, ๐‘˜=0

converge a ๐‘  = lim ๐‘ ๐‘› per ๐‘› โ†’ +โˆž.

โˆ‘ |๐‘Ž๐‘˜ | โ†’ 0 per ๐‘ โ†’ +โˆž, quindi ๐‘ก๐‘› ๐‘˜=๐‘+1

๐‘›โ†’+โˆž

Il seguente teorema รจ notevole e implica che il riordinamento di una serie convergente semplicemente ma non assolutamente โ€œpuรฒ avere qualsiasi sommaโ€. Ciรฒ implica che lโ€™ipotesi di convergenza assoluta nel Teorema 3.70 non รจ solo sufficiente, ma anche necessaria per lโ€™invarianza della somma rispetto ai riordinamenti. Teorema 3.72 Teorema di Riemann

โˆž

Se โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ converge semplicemente ma non assolutamente, allora: ๐‘˜=0 โˆž

(๐‘–)

โˆž

โˆž

per ogni ๐‘  โˆˆ โ„โˆ— esiste un riordinamento โˆ‘ ๐‘๐‘˜ di โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ tale che โˆ‘ ๐‘๐‘˜ = ๐‘ ; ๐‘˜=0

๐‘˜=0

๐‘˜=0

โˆž

(๐‘–๐‘–)

esiste un riordinamento di โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ che รจ irregolare. ๐‘˜=0

3.11.4 Prodotto di Cauchy di due serie Date le due serie di potenze โˆž

โˆž

โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ ๐‘ฅ๐‘˜ = ๐‘Ž0 + ๐‘Ž1 ๐‘ฅ + ๐‘Ž2 ๐‘ฅ2 + ๐‘Ž3 ๐‘ฅ3 + โ‹ฏ ,

โˆ‘ ๐‘๐‘˜ ๐‘ฅ๐‘˜ = ๐‘0 + ๐‘1 ๐‘ฅ + ๐‘2 ๐‘ฅ2 + ๐‘3 ๐‘ฅ3 + โ‹ฏ ,

๐‘˜=0

๐‘˜=0

possiamo pensare di moltiplicarle tra loro come se fossero dei polinomi, senza preoccuparci per il momento della correttezza di tale operazione. Otteniamo (๐‘Ž0 + ๐‘Ž1 ๐‘ฅ + ๐‘Ž2 ๐‘ฅ2 + ๐‘Ž3 ๐‘ฅ3 + โ‹ฏ)(๐‘0 + ๐‘1 ๐‘ฅ + ๐‘2 ๐‘ฅ2 + ๐‘3 ๐‘ฅ3 + โ‹ฏ) = ๐‘Ž0 ๐‘0 + (๐‘Ž0 ๐‘1 + ๐‘Ž1 ๐‘0 )๐‘ฅ + (๐‘Ž0 ๐‘2 + ๐‘Ž1 ๐‘1 + ๐‘Ž2 ๐‘0 )๐‘ฅ2 + (๐‘Ž0 ๐‘3 + ๐‘Ž1 ๐‘2 + ๐‘Ž2 ๐‘1 + ๐‘Ž3 ๐‘0 )๐‘ฅ3 + โ‹ฏ โˆž

= โˆ‘ ๐‘๐‘˜ ๐‘ฅ๐‘˜ , ๐‘˜=0

๐‘˜

dove ๐‘๐‘˜ = โˆ‘ ๐‘Ž๐‘— ๐‘๐‘˜โˆ’๐‘— ๐‘—=0

per ogni ๐‘˜ โˆˆ โ„• .

(3.41)


3.11 Approfondimenti

165

Per ๐‘ฅ = 1, la (3.41) diventa โˆž

โˆž

โˆž

๐‘˜

( โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ ) ( โˆ‘ ๐‘๐‘˜ ) = โˆ‘ ๐‘๐‘˜ , ๐‘˜=0

dove ๐‘๐‘˜ = โˆ‘ ๐‘Ž๐‘— ๐‘๐‘˜โˆ’๐‘—

๐‘˜=0

๐‘˜=0

per ogni ๐‘˜ โˆˆ โ„• .

๐‘—=0

Tale relazione (che, lo ricordiamo, รจ ottenuta attraverso un calcolo non rigoroso) suggerisce la seguente definizione di prodotto di due serie. โˆž

โˆž

Si dice serie prodotto o prodotto di Cauchy delle serie โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ e โˆ‘ ๐‘๐‘˜ la serie ๐‘˜=0 โˆž

๐‘˜=0

Definizione 3.73 Prodotto di serie

๐‘˜

โˆ‘ ๐‘๐‘˜ ,

dove

๐‘˜=0

๐‘๐‘˜ = โˆ‘ ๐‘Ž๐‘— ๐‘๐‘˜โˆ’๐‘—

per ogni ๐‘˜ โˆˆ โ„•.

(3.42)

๐‘—=0

Vale il seguente risultato, che giustifica i calcoli fatti allโ€™inizio di questo paragrafo. โˆž

โˆž

Se โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ e โˆ‘ ๐‘๐‘˜ sono due serie convergenti e se almeno una delle due รจ assoluta๐‘˜=0

๐‘˜=0

mente convergente, allora la serie prodotto รจ convergente e la sua somma รจ uguale al prodotto delle somme delle due serie: โˆž

๐‘˜

โˆž

โˆž

โˆ‘ ( โˆ‘ ๐‘Ž๐‘— ๐‘๐‘˜โˆ’๐‘— ) = ( โˆ‘ ๐‘Ž๐‘˜ ) ( โˆ‘ ๐‘๐‘˜ ) . ๐‘˜=0

๐‘—=0

๐‘˜=0

๐‘˜=0

Come giร  visto per i riordinamenti delle serie, anche in questo caso la convergenza assoluta gioca un ruolo importante. Infatti รจ possibile trovare esempi di due serie convergenti semplicemente ma non assolutamente per le quali la serie prodotto non converge al prodotto delle somme delle due serie.

Teorema 3.74


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