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settembre 2021
LA MORTALITÀ COVID-19 A MIRANO E IN ALCUNI COMUNI VENEZIANI. UNA LEZIONE PER TUTTI DA NON DIMENTICARE.
Non si vede ancora la fine della guerra contro l’epidemia da Covid 19, una guerra che si può vincere solo impiegando tutte le armi di cui disponiamo. Se le prime due fasi ci hanno trovati impreparati, oggi ciascuno deve fermarsi a ragionare su come la pandemia si è sviluppata nel territorio dove viviamo e poi impegnarsi, ciascuno per la sua parte, per evitare di tornare al punto di partenza. A Mirano e in alcuni comuni una letalità maggiore. I dati regionali sul numero dei decessi per Covid non sono ancora consultabili ma sono già molto eloquenti le statistiche dell’ISTAT sulla mortalità generale che, nel 2020, rispetto ai cinque anni precedenti, ha avuto un notevole incremento a livello nazionale (+15,6%) e regionale (+16,8%). In alcuni comuni della provincia di Verona e di Venezia questo incremento già importante è stato superato. A Mirano nel quinquennio 2015-2019 i decessi erano in media circa 300 per anno e nel 2020 sono saliti a 392. I dati ISTAT da gennaio a novembre 2020, rispetto al quinquennio 2015-19 rilevano per Mirano un incremento del 34,5%, per Fiesso d’Artico del 66,1%, per Noale del 31,6%, per Mira del 28,8%, per Spinea del 28,4% con una media provinciale del 16,8%. Con la seconda ondata si è registrata un’impennata tra ottobre e dicembre 2020. Il confronto dei dati di questo trimestre con lo stesso periodo 2015-2019, ha rivelato per Mirano, nel mese di novembre un incremento del 90,3% e a dicembre del 132,1%, a Mira + 36,9% e +62,4%, a Chioggia +31,2% e +32,0%, a Spinea +124,3% e +70,4%, a Venezia + 66,7% e +61,5%. La freddezza dei numeri nasconde l’esperienza drammatica degli ammalati, in gran parte anziani, che hanno vissuto nella solitudine e nella sofferenza gli ultimi giorni della loro vita, senza potere essere assistiti dai loro familiari. Non sappiamo perché Mirano e pochi altri comuni siano stati colpiti dal contagio e dalla letalità più di altri. Di certo a Mirano non ha inciso solo l’età media dei cittadini che, per gli over 64 anni è del 25,9%, mentre, ad esempio a Venezia, dove l’aumento dei decessi è stato molto più contenuto, gli over 64 anni sono il 28,1%. Tra i tanti possibili fattori causali da non sottovalutare il gran numero di occasioni pubbliche di socializzazione,
la “vitalità” serale della piazza, la presenza di un grande distretto scolastico etc. La maggior parte degli anziani potrebbe essere stata contagiata da familiari o, in alcuni casi, in ospedale o casa di riposo. L’impegno del Comune per il piano vaccinale. L’Amministrazione comunale con un’operazione di emergenza e con ingenti risorse proprie, ha restaurato il bocciodromo per avviare velocemente le vaccinazioni e dobbiamo dare atto alla maggioranza dei cittadini di Mirano di avere accettato di vaccinarsi senza remore, facendo raggiungere alla città una copertura vaccinale tra le migliori nella città metropolitana. La sola vaccinazione non basta con la variante Delta! Secondo i recentissimi dati dei “Centers for Disease Controls” americani, la variante Delta, altamente contagiosa, risulta più trasmissibile del comune raffreddore e dell’influenza stagionale, paragonabile solo al virus della varicella. La carica virale di questa variante può essere fino a mille volte superiore al virus di Wuhan e la stessa persona è in grado di contagiare tutti quelli con cui viene a contatto. Essendo sempre possibile che le persone immunizzate possano trasmettere l’infezione alle persone non vaccinate, è necessario che anche i vaccinati continuino ad indossare le mascherine, perché “solo l’uso universale delle mascherine può ridurre la trasmissione della variante Delta”. Il rischio di ricovero e morte è certamente maggiore per le persone di età più avanzata. Anche i soggetti vaccinati, specie se in condizioni di fragilità per malattie associate e con sistema immunitario compromesso, possono ammalarsi anche se con sintomi meno gravi. Si sta ragionando se proporre a questi ultimi soggetti un terzo richiamo. Le recenti misure governative e il Green pass. L’adozione diffusa del Green pass garantisce ai soggetti vaccinati libertà di movimento in condizioni di sicurezza per tutte le attività sociali e produttive. Per il distretto scolastico, oltre le norme nazionali verrà posta attenzione ai percorsi da e verso la scuola potenziando i mezzi di trasporto pubblici, alle mascherine, alla distanza di sicurezza e all’igiene delle mani e degli ambienti. Fortunatamente i
vaccini evitano ancora una malattia grave e la morte, ma la protezione contro l’infezione si sta attenuando e se non si realizzerà la vaccinazione di tutta la popolazione, prima o poi emergerà un’ulteriore variante che resiste al vaccino e che ci costringerà a ripartire daccapo. La guerra contro la pandemia come una guerra mondiale. E’ strano che, pur avendo noi gli strumenti tecnologici e organizzativi per vincere questa guerra, vi è una considerevole fetta di popolazione che, più o meno consapevolmente, fa di tutto per prolungarla, con tutte le conseguenze di morte e sofferenza, mentre la variante Delta sta costringendo tutti i paesi a prendere decisioni rapide per non ripetere gli stessi errori del passato. Anche per noi Miranesi è il momento della responsabilità! A Mirano ancora più che altrove, occorre riflettere su quanto è successo tra novembre 2020 e gennaio 2021 per non ripetere l’esperienza. Stavolta potrebbe toccare a noi o ai nostri cari. E’ dunque necessario che tutti si vaccinino e che anche i vaccinati non pensino di essere fuori dal gioco e si impegnino invece a rispettare rigorosamente le norme sull’uso della mascherina, sul distanziamento, sull’igiene personale e degli ambienti. Anche i giovani non possono sfuggire alla loro responsabilità nel rispetto delle stesse norme per non favorire, indirettamente, nuovi contagi letali per i soggetti anziani più fragili, finora sopravvissuti, spesso amici o familiari.
Gabriele Petrolito Assessore Politiche sociali, Sanità e Volontariato
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