Bambini in pericolo

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Notizie Pro Vita & Famiglia

Educazione sessuale per bambini: perché? Roberto Marchesini

Sembrerebbe che l’educazione sessuale “è”, “accade” in modo necessario e meccanico. Nessuno si chiede se essa sia sempre esistita, quando sia stata inventata e per quale scopo Uno dei capisaldi del pensiero moderno è la a-teleologia, cioè l’idea che non ci sia alcun fine nelle cose e per le cose. Tutto avviene per caso, senza uno scopo: l’evoluzione, i fenomeni sociali e tutto il resto. Non c’è un fine negli enti e non ci sono intenzioni: c’è solo un prodotto meccanico e necessario, date le premesse. È l’universo newtoniano (in realtà quello democriteo) nel quale masse (i pianeti) si muovono nello spazio: si allontanano (inerzia) e si avvicinano (gravità); ogni tanto, così, si urtano. Siamo agli antipodi della visione classica, nella quale Dio è «l’amore che move il sole e l’altre stelle». Ecco: noi abbiamo assorbito completamente questa visione, tanto da non riconoscere alcuna intenzionalità nelle cose che accadono alla nostra società (anche perché, se lo facessimo, saremmo immediatamente tacciati di “complottismo”). Una volta, ad esempio, ho tenuto una conferenza sul Sessantotto e ho spiegato come, in quegli anni, fossero molto attivi alcuni agenti rivoluzionari, quali fossero i loro strumenti e i loro obiettivi. Mi è stato risposto che era difficile credere che poche persone avessero provocato tutto quello sconvolgimento; era più probabile che fosse stato un fenomeno meccanico e spontaneo,

date certe premesse. «Mi faccia capire, ho risposto: se le dico che un solo meccanico riesce, in un giorno di lavoro e con gli attrezzi giusti, a montare una bicicletta, le pare improbabile; ma se le dico che alcuni pezzi di metallo e plastica, accatastati per caso in un magazzino, spontaneamente e per caso si montano da soli fino a formare quella bicicletta, lei lo trova plausibile?». «Sì», la risposta è sì. Siamo stati così allontanati dalla teleologia (cioè l’idea che ogni cosa esistente esiste per uno scopo e che c’è uno scopo per tutto ciò che esiste) da trovarla assolutamente assurda. Affrontiamo il nostro tema: l’educazione sessuale. L’atteggiamento comune di genitori ed educatori nei confronti dell’educazione sessuale è riassumibile in questa affermazione, che ho sentito con le mie orecchie diverse volte: «È bene che i bambini imparino a scuola certe cose, piuttosto che dagli amici», con l’aggiunta di: «Ai nostri tempi non ci dicevano niente, e guarda che disastro...». Entrambe queste affermazioni sono, a mio modesto parere, problematiche. La prima: per quale motivo è bene che i bambini apprendano il sesso a scuola, piuttosto che dalla società? Le relazioni sono a priori


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