Bambini in pericolo

Page 34

34

Notizie Pro Vita & Famiglia

«Educazione sessuale come pornografia» Francesca Romana Poleggi

«L’educazione sessuale può essere classificata come pornografia, in certi contesti», lo dice anche l’Unicef L’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, ha pubblicato alla fine della scorsa primavera un documento intitolato Digital Age Assurance Tools and Children’s Rights Online across the Globe (Strumenti di garanzia nell’era digitale e diritti dei bambini online in tutto il mondo), che ha destato un certo scalpore - ed è stato quindi ritirato e corretto - perché sosteneva che la pornografia non è poi così dannosa per i bambini. Siamo andati quindi a leggere il documento emendato che parla della pornografia a p. 35 e seguenti. L’Unicef spiega che «diversi tipi di rischi e danni sono stati collegati all’esposizione dei bambini alla pornografia». Alcune ricerche, infatti, associano l’accesso alla pornografia in giovane età a scarsa salute mentale, atteggiamenti sessisti, tendenza all’oggettivazione delle donne, tendenza all’aggressione sessuale e altri esiti negativi. E fin qui, va bene. Ma poi dice che alcuni bambini sembra siano danneggiati dall’esposizione ad alcuni tipi di pornografia, «ma lo studio dell’UE Kids Online del 2020 ha confrontato i risultati di un sondaggio fatto in 19 Paesi europei e ha scoperto che, nella maggior parte dei Paesi, la maggior

parte dei bambini che hanno visto immagini sessuali online non ne sono stati né turbati, né gratificati». Una tale affermazione si commenta da sé. Ma c’è dell’altro. L’Unicef tiene a spiegare che la visione di materiale pornografico è illegale per adulti e bambini in molti Paesi dell’Asia, Africa ed Europa Centrale (Paesi mussulmani), ma dove non lo è molti considerano opportuno introdurre una verifica obbligatoria dell’età per chi vuol vedere materiale pornografico. Sulla qualcosa dovremmo essere tutti perfettamente d’accordo. Invece, per l’Unicef la cosa pone una serie di problemi, in quanto il termine “pornografia” è inteso in modo molto differente dalle diverse giurisdizioni, e quindi le leggi sulla censura del porno e il controllo dell’età possono violare i diritti umani e ledere la privacy. Quanto alla privacy, gli strumenti per controllare l’età degli internauti che si stanno - lentamente - implementando in diversi Paesi, tra cui Regno Unito, Francia, Germania e Australia, incontrano molti ostacoli a livello legislativo e politico. Del resto, già nel 2017, l’allora Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla promozione e protezione del diritto di libertà di opinione e di espressione, David Kaye, si era detto preoccupato che le disposizioni sulla verifica dell’età dei naviganti del web possano


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.