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Prove di normalità negli stadi: riecco i tifosi

Cristiano Ronaldo (Juventus) e, sullo sfondo, gli spettatori della finale di Coppa Italia di calcio 2020-21.

© ph.FAB/shutterstock.com

Dopo le chiusure, gli Internazionali d’Italia di tennis e la finale di Coppa Italia di calcio hanno aperto al pubblico. La Premier League accoglie 10mila appassionati

Quanto il calcio sia più bello, con i tifosi sugli spalti, ce l’ha ricordato “oooooh... goool” dei 10mila tifosi di Manchester-Fulham, che ha accompagnato il meraviglioso pallonetto dai 40 metri di Edinson Cavani per il momentaneo 1 a 0. La Premier League, il massimo campionato inglese, ha infatti deciso di sperimentare il nuovo limite di 10mila tifosi per le ultime due giornate. Rigorose le misure di prevenzione anti-Covid: un questionario sul proprio stato di salute, a 72 ore dal calcio d’inizio; ingresso allo stadio scaglionato; possibilità per i tifosi di misurare la temperatura prima di entrare; posti assegnati a distanza di sicurezza dai tifosi adiacenti, fatta eccezione per le famiglie o conviventi.

Segnali di speranza, per lo sport e non solo, anche in Italia dove sono state aperte al pubblico sia le tribune degli Internazionali Bnl d’Italia di tennis, sia quelle del Mapei Stadium di Reggio Emilia, per la finale di Coppa Italia fra Atalanta e Juventus.

Il torneo di tennis del Foro Italico aveva ospitato, nell’inedita edizione settembrina del 2020, un migliaio di spettatori a sessione nelle semifinali e in finale. Stavolta il pubblico ha avuto accesso alle ultime quattro giornate della manifestazione, da giovedì 13 a domenica 16 maggio. L’accesso è stato organizzato in tre cluster, non comunicanti fra loro, nei quali il pubblico ha occupato rigorosamente posti numerati. Il cluster più ampio è stato quello del Campo centrale, con 2mila e 500 appassionati ammessi su un totale di 10mila posti (il 25 per cento), gli altri sono stati quello arancione dello stadio Pietrangeli e dei campi laterali e quello azzurro della Grand Stand Arena, per un totale di 5mila e 272 spettatori. Numeri lontanissimi, è vero, dal record giornaliero di 33mila e 770 ospiti registrato due anni fa, ma quanto basta per guardare al futuro con ottimismo.

Se il gol di Cavani all’Old Trafford ci ha ricordato quanto lo sport sia più bello in presenza dei tifosi, la cavalcata del tennista italiano Lorenzo Sonego ci ha confermato come il calore del pubblico possa far tirar fuori a un atleta qualcosa in più. A Sonego è legato peraltro un episodio curioso, avvenuto in occasione del match fra l’atleta piemontese e l’austriaco Dominic Thiem, nella prima giornata di aperture al pubblico. Alle 21.30, dopo il secondo set, in mancanza di deroghe specifiche gli spettatori accorsi al Foro Italico sono stati invitati a lasciare l’impianto per poter rientrare nelle rispettive abitazioni, nel rispetto del coprifuoco alle 22. Qualche fischio di disapprovazione, poi tutti a casa, tranne Sonego che è rimasto carico e concentrato, vincendo l’incontro al terzo set.

Al Mapei Stadium di Reggio Emilia, 4mila e 300 spettatori - ovvero il 20 per cento della capienza - hanno invece assistito lo scorso 19 maggio alla finale di Coppa Italia fra Juve e Atalanta. Attraverso la app Mitiga, realizzata ad hoc per questo tipo di eventi, gli utenti hanno caricato il biglietto della partita, l’esito del tampone (da effettuarsi non prima del giorno precedente l’incontro) e un’autocertificazione da compilare. Con i documenti in regola, la app genera un codice QR di colore verde, valido come pass per l’accesso allo stadio. Postazioni esterne allo stadio sono state allestite per validare il certificato vaccinale o quello di avvenuta guarigione dal Covid-19. Piccoli passi verso una nuova normalità. (A. P.)

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