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Gregorio Paltrinieri, il signore delle acque

© katacarix/shutterstock.com

Straordinario negli straordinari. Gregorio Paltrinieri, 26enne nuotatore emiliano campione di tutto in vasca, ha ampliato gli orizzonti e le distanze agli Europei di Budapest, dominando le prove in acque libere prima di tornare a cimentarsi in vasca con conquistare due medaglie d’argento in piscina negli 800 e nei 1500 metri stile libero. L’olimpionico di Carpi ha vinto la medaglia d’oro nei 5 km, nei 10 km e nella staffetta 4x2,5 km, trascinando l’Italia al successo nel medagliere di specialità con tre ori, due argenti e tre bronzi. E pensare che quella del Lupa Lake è stata la sua prima avventura continentale in acque libere, dopo l’argento ai Mondiali di Gwangju nella 5 km.

Paltrinieri ha debuttato nel migliore dei modi agli Europei d’Ungheria, trionfando nella 5 km con il tempo di 55’43”3. La progressione dell’azzurro non ha lasciato scampo ai quotati avversari a partire dal francese Marc Antoine Olivier, secondo a 1”8, mentre sul terzo gradino del podio è salito Dario Verani, compagno di allenamento di Greg sotto la guida di Fabrizio Antonelli. A ventiquattro ore dall’impresa sui cinquemila metri, Paltrinieri ha solcato regalmente le acque del Lupa Lake anche nella 10 km, unica specialità olimpica. Una progressione magistrale, quella dell’azzurro, che ha lasciato a bocca aperta anche i favoriti della vigilia, dall’iridato 2019 Florian Wellbrock, tedesco, all’olandese Ferry Weertman, re d’Europa nelle precedenti tre occasioni. Greg ha firmato così il primo oro italiano della storia nella 10 km, mettendosi alle spalle nell’ultimo giro il gotha mondiale del nuoto in acque libere.

Dopo i successi nella 5 e nella 10km, il terzo oro di Greg è arrivato nella prova a squadre (4x2,5 km) insieme a Rachele Bruni, Giulia Gabbrielleschi e Mimmo Acerenza, con Paltrinieri autentico trascinatore. Dopo il buon lavoro dell’argento olimpico Bruni e della medagliata europea Gabbrielleschi nelle priem due frazioni, il fuoriclasse emiliano ha recuperato 20 secondi alla russa Sorokina e lasciato ad Acerenza 14” da difendere sul tedesco Wellbrock. Da Paltrinieri, così come dagli altri azzurri, una dedica speciale per un oro che era stato solo sfiorato ai mondiali di Gwangju: “Questa medaglia è per i bambini che non possono nuotare, è indispensabile riaprire le piscine anche al chiuso. Se mi avessero tolto la piscina sarei impazzito”.

Paltrinieri è stato la punta di diamante di un movimento in gran forma. Detto di Verani, applausi nella 25 km per Matteo Furlan, medaglia d’argento dietro al francese Axel Reymond, per Alessio Occhipinti e Simone Ruffini, rispettivamente quarto e sesto all’arrivo. Secondo gradino del podio anche per Giulia Gabrielleschi nella 5 km femminile. La 25enne poliziotta pistoiese, erede sportiva dell’altra toscana Rachele Bruni, è giunta a soli quattro secondi dall’olandese volante Sharon Van Rouwendaal. Lei, Rachele, si è presa la sua ennesima ribalta il giorno dopo, nella 10 km, pigliandosi il bronzo dopo una volata mozzafiato con la spagnola Paula Ruiz bravo, a 15 anni dal debutto in azzurro proprio in Ungheria. Completa il palmares dell’Italia, per quanto riguarda il nuoto in acque libere, il bronzo di Barbara Pozzobon nella 25 km femminile, alle spalle dell’imprendibile tedesca Lea Boy e della francese Lara Grangeon. (A. P.)

Gregorio Paltrinieri.

Dopo i trionfi iridati e olimpici in piscina, agli Europei di Budapest il nuotatore italiano ha conquistato tre medaglie d’oro in acque libere e due argenti in vasca

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