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Tifosi di cartone, drive-in e proteste a distanza: l’Europa torna a far gol

La Germania è già andata in gol, tra tifosi di cartone e cori registrati. L’Italia attende un “sì” dal governo, al pari di un’altra dozzina di Paesi. Semaforo verde per la ripresa del calcio in Spagna, mentre Belgio, Francia, Olanda e Scozia hanno preferito chiudere definitivamente i campionati. Nazione che vai, pallone che trovi: gran parte dell’Europa prova a tornare in campo, dopo lo stop causato dal Covid-19. I più efficienti, manco a dirlo, sono stati i tedeschi. La Bundesliga è ripartita il 16 maggio con le solite certezze: il Bayern di Lewandowski davanti a tutti, il Borussia Dortmund in scia con i gol di Haaland, Lipsia irriducibile con quelli di Werner.

Ricominciata anche la 1. Liga, in Repubblica Ceca, dove Teplice-Liberec 2-0 è stato il primo match dopo il lungo digiuno. La prima partita della Super Liga danese ha invece fatto ritrovare AGF Aarhus e Randers. Il tutto, ovviamente a porte chiuse, come in Germania e finché Covid-19 ci separerà. A proposito di Danimarca, curiosa l’idea della capolista Midtjylland, che ha allestito maxi-schermi nei parcheggi della MCH Arena: un vero e proprio drive-in dove seguire la partita ascoltando la cronaca via radio. Per ora i posti disponibili sono duemila, ma in caso di successo potrebbero aumentare.

Si gioca in Ungheria, mentre non si è mai smesso in Bielorussia. Calcio d’inizio già riprogrammato anche in Polonia (29 maggio), Israele, Lituania e Serbia (30 maggio), Austria (2 giugno), Portogallo (4 giugno, ma non in B), Turchia (il 12), Norvegia (il 16), Russia (il 21).

L’Italia è tra quei Paesi che ha preferito aspettare l’evolversi di una situazione complicata da errori e indisciplina, ma ha avuto l’ok dal Governo per tornare in campo dal 13 giugno per Coppa Italia e recuperi e dal 20 giugno per la Serie A. Tra le ipotesi avanzate dal ministro dello Sport, Vincenzo di Antonino Palumbo

Lo sport professionistico cerca la normalità, con protocolli di sicurezza per la salute pubblica TIFOSI DI CARTONE, DRIVEIN E PROTESTE A DISTANZA: L’EUROPA TORNA A FAR GOL

La Germania è ripartita con i gol del bomber Haaland. L’Italia ricomincia a giugno

Spadafora, anche l’inserimento nel decreto campionato di una diretta gol in chiaro. In precedenza, l’ultimo Dpcm aveva vietato qualsiasi tipo di evento, anche a porte chiuse, fino a domenica 14 giugno. La Serie A dovrà concludersi entro il 2 agosto. Grande attesa anche tra i club di Serie B, dove il Benevento di Pippo Inzaghi è in testa con 20 punti di vantaggio sul Crotone, e di Serie C. Il consiglio federale vorrebbe infatti rimandare in campo anche le squadre del terzo torneo professionistico nazionale, malgrado il “No, grazie” dei club e le proteste dei medici, per i quali il protocollo sanitario presenta asperità sia economiche, sia logistiche.

Il protocollo per la ripresa dell’attività, inviato dalla Figc al governo, comprende la divisione dello stadio in tre zone, fasce temporali di gestione del giorno gara, limite al numero di persone nello stadio (300, 60 dei quali per gruppo squadra ospiti), specifica delle categorie e dei gruppi ammessi, organizzazione viaggi e trasferte, gestione hotel e spogliatoi, arrivo squadre e arbitri, interviste, countdown e inizio partita. Non ci saranno bambini, mascotte, foto di squadra e strette di mano. In panchina ci si siederà distanziati e magari in tribuna, se c’è accesso diretto al campo. Si tornerà negli spogliatoi separatamente, così come divisi saranno i calciatori sorteggiati per l’antidoping. Tempi duri per i giocatori avvezze a proteste ravvicinate: arbitro e guardalinee dovranno godere della distanza sociale di un metro e mezzo, nel momento del dialogo. Chi gioca in casa andrà allo stadio con mezzi ospiti, mentre

Il 19enne Erling Haaland, nuova stella del Borussia Dortmund.

La Liga spagnola riprenderà a giugno. Il basket NBA forse a luglio. Incertezza per la ripartenza della F1

la squadra ospite utilizzerà più pullman. Resta valido quanto deciso per gli allenamenti collettivi, con l’individuo colpito da Covid-19 in isolamento e il resto della squadra in ritiro per 14 giorni, con possibilità di allenarsi. E le donne? Non sono state dimenticate: gli ultimi sei turni del massimo campionato si dovrebbero giocare da metà luglio.

Il governo spagnolo ha invece fissato alla settimana dell’8 giugno la ripresa della Liga. Attendono il “via libera” dal governo la Premier League inglese (12 o 20 giugno?) e i campionati di Azerbaigian, Finlandia, Grecia, Kazakhistan, Irlanda del Nord, Lettonia, Romania, Slovacchia, Svezia, Svizzera e Ucraina.

Fra le altre discipline sportive, annullate sia l’Eurolega sia l’Eurocup di basket. La Fisi ha chiesto il rinvio del Mondiale di sci di Cortina dal febbraio 2021 al febbraio 2022. L’atletica studia nuove modalità per le competizioni: gare in pista a corsie alternate fino ai 400 metri, teli di nylon personali sul cuscino del salto con l’asta e partenze scaglionate negli 800 metri con microchip personalizzati, in corse che di fatto diventano a cronometro. Il tennis sembra ancora lontano dalla ripresa: la pensano così anche Roger Federer, che ha spiegato di non avere motivi per allenarsi, e l’azzurro Fabio Fognini. Il basket NBA pensa di ripartire a fine luglio al Disney World di Orlando. Sul fronte motori, resta a forte rischio il GP di Silverstone, in programma il 26 luglio: la F1 non rientra infatti tra le eccezioni per la quarantena di 14 giorni, imposta a chi arriva nel Regno Unito.

© Nicola Devecchi/www.shutterstock.com

Un Giro in tono minore

Sovrapposizioni “inevitabili”. E un

Giro d’Italia penalizzato dalla coincidenza con la Liegi-Bastone-Liegi (4 ottobre), la Gand-Wevelgem (l’11), la Parigi-Roubaix (il 25) e la Vuelta a Espana (20 ottobre-8 novembre). Il ciclismo si prepara a ripartire, con la salute come priorità e una ripresa della stagione – stravolta dalla pandemia di coronavirus - legata all’evolversi della situazione sanitaria mondiale. Il Giro d’Italia è stato fissato dall’Unione ciclistica internazionale nell’arco temporale compreso tra il 3 e il 25 ottobre, escludendo però la partenza dall’Ungheria. La Milano-Sanremo si dovrebbe correre l’8 agosto, la Strade Bianche sette giorni prima, la Tirreno-Adriatico dall’8 al 14 settembre. Il 31 ottobre sarà il gran giorno del Lombardia. In tre mesi si cercherà dunque di recuperare il possibile, anche se gli atleti saranno costretti a scelte impegnative, fra cui quella tra la “Tirreno” e il Tour de France, previsto dal 29 agosto al 20 settembre. I Mondiali su strada restano in programma in Svizzera dal 20 al 27 settembre.

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