Prefazione Nell’ Aprile scorso, l’Ordine degli Architetti Paesaggisti Pianificatori e Conservatori della Provincia di Arezzo ha indetto il 1° Concorso Nazionale di Scrittura “Architettura di Parole”. UN CONCORSO DI SCRITTURA Il nostro Consiglio ha sempre ritenuto che attraverso l’Architettura si manifesti l’identità della società e che l’Architetto è innanzi tutto l’espressione di una cultura umanistica e non solo di competenze tecnico scientifiche. Cultura umanistica che ci consente di capire e interpretare le modificazioni, che sempre più velocemente avvengono in tutti i settori, dal sociale al politico all’economico. Il lavoro dell’ architetto rappresenta la sintesi tra il Reale e l’Ideale, la nostra professione è pensiero e azione (che si traduce nel progetto). La scrittura poteva quindi essere il mezzo per costruire un interesse nei confronti dell’ Architettura, portando anche i non addetti ai lavori a guardarla e analizzarla, a raccontarla attraverso le loro percezioni, sensazioni e sentimenti, anche con senso critico, scevro però da qualsiasi preconcetto accademico o tecnicistico. Su proposta della Commissione Cultura dell’Ordine, nasce così il Concorso 6