ATTUALITÀ
DIVERSE SONO LE STRATEGIE DEI GRANDI GRUPPI DEL BEAUTY PER SUPERARE LE DIFFICOLTÀ DEL MOMENTO. CEDERE UN BRAND OPPURE CHIUDERLO. O ANCORA CONCENTRARE LA PRESENZA SOLO IN ALCUNI MERCATI.
MARCHI IN VENDITA, O NO? di Chiara Dainese
C
ambiare il marchio, vendere o chiudere? Queste sono le opzioni che devono affrontare un numero crescente di aziende di bellezza in difficoltà, le cui sfide sono state pesantemente penalizzate da oltre un anno di chiusure e limitazioni, eliminando la speranza per quel rapido cambiamento che l’industria della bellezza (e non solo) stimava potesse già arrivare a fine 2020. Alla fine di febbraio, The Estée Lauder Companies ha infatti annunciato che avrebbe chiuso il marchio di make-up Becca Cosmetics acquisito solo cinque anni fa. Poi, ha reso noto che avrebbe chiuso anche Rodin Olio Lusso acquisito nel 2014. Ma non solo. È di poche settimane fa la notizia di che proprio la stessa Estée Lauder Companies ha aumentato la sua quota di partecipazione in Deciem Beauty Group, l’azienda canadese multibrand integrata verticalmente e a cui fanno capo i marchi The Ordinary e Niod. La partecipazione di Estée Lauder Companies è ora pari a circa il 76% delle azioni di Deciem e questo significa che il gruppo crede ancora nella crescita per linee esterne, ma con un portafoglio di marchi ben diverso da qualche anno fa. Forse più orientato allo skincare e meno al make-up, che sembra essere ancora il segmento che ha patito e lo sta facendo ancora le limitazioni della pandemia.
20 PAMBIANCO BEAUTY Giugno/Luglio 2021