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RIARRANGIAMENTI DEL GENE NTRK NEI TUMORI SOLIDI
A seguito di ulteriori indagini immunoistochimiche, Croce et al. suggeriscono un algoritmo diagnostico per le pazienti con sarcoma uterino che preveda di valutare l’assetto immunofenotipico della neoplasia e candidare, in particolare, a valutazione dei riarrangiamenti dei geni NTRK quei casi con negatività per i marcatori ormonali e del muscolo liscio e positività per S100 e, non costantemente, per CD34.34 Essendo le pazienti affette da questa forma tumorale generalmente giovani, in età premenopausale e con tendenza ad andare incontro a malattia avanzata, sarebbe auspicabile una diagnosi precoce delle fusioni dei geni NTRK sia per procedere al trattamento con inibitori di TRK sia, con una più ampia visione, per dare la possibilità a queste pazienti di accedere a una terapia neoadiuvante volta all’inibizione del pathway di TRK e alla preservazione della fertilità.32
Lesioni melanocitarie di Spitz e melanoma Il melanoma e le lesioni melanocitarie sono stati oggetto di numerose ricerche, soprattutto a seguito della scoperta delle mutazioni driver che li caratterizzano e della possibilità di definire terapie target per migliorare l’outcome clinico dei pazienti: nonostante l’acceso interesse, in particolare nella comprensione del ruolo dei geni NTRK nella patogenesi del melanoma, gli studi in merito sono attualmente limitati. Nell’ambito delle lesioni melanocitarie, particolare interesse è stato posto nei riguardi del melanoma e delle neoplasie spitzoidi, soprattutto dei tumori di Spitz atipici e del melanoma spitzoide, in quanto forme neoplastiche che non esprimono, per la maggior parte, mutazioni oncogeniche tipiche del melanoma convenzionale.39 Sulla base di tali osservazioni, la ricerca si è focalizzata sullo studio della prevalenza delle fusioni dei geni NTRK nelle lesioni melanocitarie cercando, al tempo stesso, di comprendere il ruolo di tali riarrangiamenti nella genesi tumorale. Uno dei primi studi condotti in merito è quello svolto nel 2014 da Wiesner et al., che hanno valutato la frequenza di fusione dei geni NTRK in una coorte di 140 neoplasie spitzoidi evidenziando una prevalenza di riarrangiamenti del gene NTRK1 nel 10,7% dei nevi di Spitz, nel 25% dei tumori di Spitz atipici e nel 21% dei melanomi spitzoidi;38 quest’ultimo dato appare del tutto simile a quello evidenziato da Wu et al. nei tumori spitzoidi maligni/biologicamente indeterminati in cui la prevalenza di fusioni del gene NTRK1, nella limitata coorte di casi, è del 28%.41 Ai dati di questo studio si associano quelli relativi al lavoro di Yeh et al. del 2016 in cui viene riscontrata, in una coorte di 1202 casi di tumori melanocitari di difficile classificazione, la presenza di riarrangiamenti del gene NTRK3 nello 0,7% dei casi e vengono identificati, oltre alla nota fusione ETV6-NTRK3, altri riarrangia-